In sogno sul Titanic..., [VM 18] la demenza infinita dei sogni di Lucci e Kaku

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view post Posted on 4/12/2010, 00:15
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**Da Città di San Popula**

Nota:
avvisiamo le gentili lettrici (sperando che ancora ce ne siano xD) che questa parte della role può considerarsi una digressione dalla storia principale di Lucci e Kaku.
In altre parole, i nostri micio e giraffolo preferiti, si sono addormentati e hanno cominciato a sognare di essere niente e poco di meno che i protagonisti del noto film "Titanic"... :rotfl:
Vista la demenzialità di questa storiella malsana, i caratteri dei personaggi saranno abbastanza OOC.

L'autrice qui presente chiede sentitamente scusa ai suoi personaggi per questo strazio... u____u

Rob Lucci

Le lancette di un preistorico orologio affisso alla parete dietro il bancone del Blueno's Bar ticchettavano coperte dal vociare confuso e concitato delle migliaia di persone fuori dal locale, vicino al porto, che salutavano amici e parenti in partenza sulla nave più grande, lussuosa e inaffondabile (o almeno, così era di moda pensare) che la storia umana avesse mai conosciuto. Il Titanic.

Rob Lucci, artista di strada in erba, fermamente convinto di possedere strane tecniche e di parlare con i piccioni, se ne stava ad un tavolo, con una sigaretta semi consumata tra le labbra, a disputare la partita di poker che avrebbe potuto cambiare la vita a lui e al suo compare, un biondo di bell'aspetto con la fissa del gioco d'azzardo e delle corde d'ogni sorta e fattura (il cui utilizzo sconosceva lo stesso Lucci, che però sospettava tendenze sadomasochiste).
La posto in gioco, pari in valore a tutti i soldi che avevano scommesso, erano due biglietti per il viaggio sul Titanic messi in palio da uno straniero dalla mora chioma biforcuta a forma di orecchie (di volpe o pipistrello, o entrambi) che si sforzava d'imbrogliare più che di vincere la partita.

<< Scusa tanto, Fabrizio... >> fece Lucci all'ultima mossa, dopo aver pescato la carta "jolly" che lo avrebbe fatto vincere.
<< Ti scuso, Lucci. Ma si può sapere perché cazzo continui a chiamarmi Fabrizio se sai benissimo che il mio nome è Paulie!?? >>
Il moro gli lanciò in risposta uno sguardo stranito. A dire il vero non sapeva manco lui da dove gli fosse uscito quel nome.
<< Beh allora scusa tanto Paulie.. >>
<< Ho capito che abbiamo perso!! >>
<< Dicevo per il nome >> replicò di nuovo Lucci << comunque.. Penso proprio che non rivedrai tua nonna per un po' di tempo... no, non è morta dopo che l'hai legata al letto, è perché noi due... Noi due ce ne andiamo a Water Seven! >>
Urlò quelle ultime parole sbattendo le carte vincenti sul tavolo. Paulie si alzò di scatto ed in preda all'euforia lo abbracciò, gridando frasi sconnesse.
<< LUCCI! Maledetto figlio di una piccionaia!! Ahahah CE NE ANDIAMO A WATEEEEEEEEEEEER!!!!!! >>
La folla nel locale si riscosse dal torpore e tutti fissarono i due strabiliati.
<< L'avessi io quell'entusiasmo quando vado a ca***e! >> commentò tristemente un cliente mezzo sordo che beveva drink tossici assieme al suo povero schiavo egiziano.

Ma l'euforia dei due giovani fu interrotta dal muccone che lavorava all'osteria, Blueno.
<< No ragazzi.. il Titanic se ne va a Water Seven, tra cinque minuti! >> esclamò con l'espressione statica indicando l'orologio, per poi rivolgersi ad un tizio narcolessico che dormiva con la faccia sul piatto e la forchetta in mano da due giorni << E tu stanotte ti trovi un albergo o mi paghi l'affitto, non mi interessa! >>
Lucci arraffò tutti i soldi sparpagliati sul tavolo, biglietti compresi, e si diresse rapidamente verso l'uscita del bar.
<< Merda! Paulie corri! Dobbiamo prendere la nave... e lascia quelle fottute cordicelle per tende, non sono roba tua!!! >>

Ma se da un lato Lucci e Paulie rincorrevano euforici il Titanic con quei quattro spiccioli ed i soli vestiti che avevano addosso, dall'altro c'era chi, più fortunato di loro, era arrivato con tutta calma, accompagnato da carrozze e file interminabili di bagagli, facendo sfarzo delle proprie ricchezze.
<< Che splendida giornata, n'è vero? Se solo non ci fossero tanti plebei a far chiasso!>> commentò l'aristocratico dai capelli viola, rivolgendosi alla donna dai lunghi capelli biondi, e all'uomo che presto sarebbe diventato suo consorte nella splendida Water Seven.. Kaku.


okay, è veramente la cosa più cretina che abbia mai scritto.. moglie, se sopravvivi fammelo sapere :loool: :loool:


Edited by Akemichan - 7/4/2012, 20:57
 
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Kaku

-Concordo pienamente...- rispose la donna da capelli biondi scendendo dalla vecchia carrozza che li aveva condotti fin lì -Ma ora basta con queste molestie sessuali. Kaku, sbrigati a scendere.-
Il ragazzo, lentamente e poco convinto, obbedì a sua madre, o almeno sembrava che lo fosse, e scese dalla carrozza.
-Non capisco il motivo di tutto questo gran chiasso... neppure per il puffing Tom hanno fatto tante cerimonie.-
-Beh, vedi caro...- ribattè l'uomo dai ceplli viola -Questa nave è molto più grande del Puffing Tom. E molto più lussuosa.-
Kaku continuava a fissare, quasi indifferente l'enorme nave.
-Suo figlio è davvero impossibile da sbalordire.- fece l'uomo, rivolto ancora alla donna dai capelli biondi che ribattè -Ti ho detto di finirla con queste molestie...- si rassettò i capelli -Allora sarebbe questa la nave che dicono inaffondabile?-
-E' inaffondabile!- esclamò l'uomo -Dio stesso non potrebbe affondare questa nave.-

Nella cabina, il capitano, istintivamente, si toccò in mezzo.


Dopo aver scaricato i bagagli a chi di dovere, l'uomo che presto sarebbe diventato lo sposo del giovane Kaku, quest'ultimo e sua madre Califa, salirono sulla scaletta in ferro, su, in alto, fin dentro le viscere di quell'enorme mostro d'acciaio.
Kaku si sentì mozzare il fiato e i continui sproloqui del suo presunto fidanzato gli entrarono in un orecchio ed uscirono dall'altro.
Tutta quella faccenda era solo una seccatura.
Però vedere quei fumaioli sputare grosse masse di fumo nero fece sorgere in lui il desiderio di arrampicarcisi e usarli per saltare qua e là. Ma sua madre certo non avrebbe approvato, era così rigida lei... Talmente rigida da scambiare tutto per una molestia.
-Buongiorno signora.- saluto cordialmente un marinaio.
-Troppe molestie...- fece lei, svenevole.
Appunto...

SPOILER (click to view)
non ci credo che abbiamo iniziato 'sta cosaaaa!!! Bellissimo post moglie, spero anche io di far di meglio quando tu sai XD


Edited by kymyit - 4/12/2010, 12:36
 
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Rob Lucci

Stavano già levando gli ormeggi e smontando i ponti d'accesso alla nave, quando Lucci e Paulie, dopo aver rischiato di farsi investire per tutto il tragitto da un'orda di carrozze e pedoni, giunsero urlando all'entrata della terza classe << Aspettate! Siamo passeggeri! >>
Il marinaio di turno fece inizialmente un po' di storie per il controllo sanitario, ma si lasciò presto abbindolare da un più che convincente Lucci e permise loro di salire.

<< Tsk, fanno entrare pure cani e porci >> ridacchiò il moro a debita distanza dall'uomo.
<< Chi sarebbe il porco, Lucci!? >> si irritò immediatamente Paulie.
<< Beh.. quella >> rispose lui con un'alzatina di spalle, indicando due passeggeri davanti a loro: una facocera in abito da sposa assieme ad un tizio dalle sembianze leonine, che non appariva troppo felice di averla accanto.
Paulie strabuzzò gli occhi incredulo.
<< Dai, andiamo sul ponte..! >>
E i due si diressero svelti là dove un'orda di gente -poveracci di bassa appartenenza sociale, per lo più- salutavano i propri cari, sporgendosi e gridando saluti dal parapetto della nave.
L'eccitazione nell'aria era palpabile. Ognuno di quegli oltre duemila passeggeri partiva con un carico di sogni e speranze, confidando nelle possibilità che offriva la grande Water Seven.
Paulie sperava di diventare ricco e trovarsi finalmente un lavoro che gli permettesse di estinguere i debiti coi suoi creditori (che per l'appunto stavano minacciandolo di morte dal porto), Lucci invece voleva solo tornare a casa, in un modo o nell'altro, godendosi l'avventura che gli si prospettava.

<< Addiooo! Non mi scorderò mai di te! >> gridò ridendo il biondo, per poi rendersi conto, all'ennesimo finto saluto, che Lucci era rimasto immobile, muto ed impassibile accanto a lui, col braccio destro puntato verso l'alto e la mano chiusa a pugno, dando le spalle al parapetto.
<< Lucci.. cosa stai facendo..? >>
Il tono era quello di chi cercava di comunicare con un pazzo.
<< Saluto con stile, Paulie >> rispose Lucci << da queste parti si usa così, non vedi? >>
<< Ma se siamo solo saliti su una nave! >> esclamò quello, prima di voltarsi verso un gruppetto di persone a pochi metri da loro e ricredersi, visto che se ne stavano schierati l'uno accanto all'altro nella stessa posa dell'amico, mostrando il braccio segnato da una croce verso la folla a terra.
<< Mah.. credo che sia un club di sordomuti. E tu che li imiti sei solo un pazzo! >>
<< Sarò anche pazzo ma li ho vinti io i biglietti >> sorrise sornione il moro, che non poteva minimamente immaginare quanto caro gli sarebbe costato quel viaggio.. né quanto gli avrebbe regalato, di lì a poco.


Frattanto, Spandam, col suo promesso e la sua futura suocera, si addentravano nel cuore della prima classe, per raggiungere la propria cabina (che più che una cabina ricordava una reggia).

<< Oh no.. >> sospirò la donna dai capelli biondi, vedendo una vecchia nobildonna venire verso di loro << Non voltarti Kaku, c'è quella volgarissima signora Kokoro.. >>
Suo marito trovato una miniera di agalmatolite in qualche punto imprecisato della rotta maggiore, diventando improvvisamente ricco, ma per Califa quella donna (se così poteva definirsi) restava una vecchiaccia ubriacona di basso rango, e Spandam non poteva che essere d'accordo con lei.


SPOILER (click to view)
non ci credo nemmeno io loooool x°°°D ahahah andremo sempre a migliorare (o dovrei dire a peggiorare?) moglie!
 
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view post Posted on 5/12/2010, 16:09
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Kaku

Kaku non condivideva il pensiero di sua madre.
Anche il matrimonio con quel disgustoso uomo era solo una seccatura.
No.
Un problema grande e grosso.
Era ovvio che non sapesse nulla della loro situazione economica. Altrimenti non avrebbe mai desiderato sposare innanzitutto un uomo, tantomeno uno come lui.
Con qul naso...
Si vergognava da morire, Kaku.
La signora Kokoro non gli dispiaceva affatto.
Certo non era una bella donna e puzzava di pesce e alcool dalla mattina alla sera.
Ma non giudicava nessuno perché comprendeva quanto quel giudizio facesse male.
-Salve! Hic...- esclamò la donna e Kaku rispose al saluto con un cenno del capo, guadagnandosi l'ennesima occhiatta di disapprovazione da parte di sua madre e di quell'odioso Spandam.

Il pomeriggio seguente il Titanic viaggiava verso ovest, spedito verso il mare aperto. All'orizzonte solo il mare.
Il Capitano ammirava la sua creatura procedere fiera fra le creste spumanti delle onde, tagliando le acque come se ne fosse dominatrice.
-Portala in mare, Iceburg.- disse tutto contento.
Il vicecapitano lo fissò inarcando il sopracciglio.
-Santi numi Tom, siamo già in mare... hai bevuto qualcosa?-
Il capitano lo guardò con quei suoi occhietti tondi -Diamole una bella stiracchiata alle gambe.-
-Ma santi numi, una nave non ha le gambe!-
-Hic.-
-... Sissignore... AVANTI TUTTA!-
E avanti tutta fu.

SPOILER (click to view)
ancora nn posso essere troppo demente, Luccino mio dovrai contagiarmi. Bellissima la scena coi Mugi X°°°°°°°°D ma Lucci che li imità è una cosa meravigliosa XD Ieri stavo leggendo il manga, quando tilestone dice -Si sarà deciso a dettare testamento?- e Lucci gli da un pugno X°°°°D.... Q_Q perché Lucci non era un carpentiere uffiiiii era troppo comicoooo!!
 
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view post Posted on 5/12/2010, 22:25
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Rob Lucci


Il Titanic prese rapidamente velocità, traversando imponente l'oceano che quel giorno splendeva di una lucentezza propria, riflettendo il cielo azzurrissimo, senza neppure una sfumatura grigia.
Lucci corse assieme a Paulie lungo la prua della nave, offrendo il viso alle sferzate del vento, affamato della libertà assoluta che solo qualcosa di infinito come il mare, il cielo ed una nave in corsa poteva regalare.
Raggiunse il punto più estremo della prua e guardò in basso, sporgendosi dalle ringhiere in metallo con Paulie. Lì sotto, a metri e metri di distanza, sulla superficie dell'acqua squarciata in due dall'imponenza del Titanic, alcune pinne di delfino fecero capolino, nuotando con immensa grazia ed eleganza, quasi si stessero divertendo a fare a gara.

<< Ehi, guarda laggiù! >> esclamò Lucci affascinato da quello spettacolo della natura << Lo vedi!? >>
<< Sì! >> rispose Paulie eccitato.
<< Guarda! Eccone un altro! Lo vedi? >> e indicò un secondo piccolo cetaceo, sbucato affianco al primo.
<< Lo vedo! >>
<< Guarda!! Guarda come salta!>>
<< Lo ved-..! >>

L'avrebbe visto, se un mostro marino gigantesco non fosse uscito dal mare, pappandosi al volo entrambi i poveri delfini.
Il silenzio scioccato e desolante di Lucci e Paulie fu poi rotto da un sonoro "BURP", proveniente dall'abisso in cui era scomparso il biscione.

Paulie allora fece per parlare ma l'altro lo precedette:
<< Sì, l'ho visto. >>

<< Ah.. ehm.. >> il biondo tentò di sdrammatizzare puntando con una mano l'orizzonte << Guarda Lucci, riesco già a vedere le fontane di Water Seven! Minuscole naturalmente..! >>
Lucci ridacchiò, e facendosi una ragione della prematura scomparsa dei tursiopi, salì sulla prima sbarra di ferro che delimitava i confini della nave.
<< Woooo-ohhhh!! >> gridò, come posseduto dall'ebrezza di stare cavalcando un gigante.
Paulie ululò appresso a lui e Lucci rincarò la dose, allargando le braccia e riempiendo di aria i polmoni per urlare:

<< SONO IL RE DEL MOOOONDOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!! >>

Appena un attimo dopo, una saetta si abbattè sul povero Paulie facendolo stramazzare a terra privo di sensi (ma fortunatamente vivo per raccontarlo).
Dio Ener, che mal sopportava le manie di grandezza umane, aveva fagliato un'altra volta.


SPOILER (click to view)
Non temere mio giraffolo, ti demenzializzerai molto presto! :green: non vedo l'ora che si incontrino.. sarà amore a prima vista*.*

ahahaha sìììì me la ricordo quella scena x°°°°°°D è troppo bella!!! ... quanto spero che Oda faccia riapparire Lucci più avanti con questo carattere..T^T era uno spettacolo! (e infondo penso sia anche un po' insito in lui, la reazione che ha avuto con Tilestone è stata troppo istintiva xDD)

<----------- x°°°°°°°°°D
 
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view post Posted on 5/12/2010, 23:10
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Kaku

Nemmeno li ascoltava quei due, il signor Tilestone e il signor Lulu, i due che s'erano adoperati per realizzare quella nave da sogno.
Quella nave così stupenda quanto invisibile ai suoi occhi.
Che gl'importava poi di dove posava i piedi, se quella nave da sogno l'avrebbe portato in una città meravigliosa, vestito di bianco e pronto a servire la sua verginità su un piatto d'argento a quel menteccato di Spanda?!
Accese la sigaretta e sua madre ebbe da ridire.
Poi Spandam gliela levò dalla bocca e venne il cameriere.
-La signorina gradisce?- chiese.
-Signora prego.-
-Oh, mi scusi, ma lei è così bella e giovane che non immaginavo il suo cuore fosse già occupato, oh me tapino...-
Kaku fissò sottecchi il giovane cameriere biondo fare le smancerie a sua madre. Che ovviamente lo fissava come se fosse un verme inferiore.
Quando ebbe terminato di raccogliere le ordinazioni delle donne, il cameriere si rivolse a loro e Spandam gli fece -Per noi Tofu e Caviale.- e quando se ne fu andato, si ricordò di chiedergli -Giraffolo, ti piace il tofu vero?-
Kaku lo fissò storto -A dire il vero preferisco la carne.-
Davanti a loro c'era poi la signora Kokoro, che ubriaca come al solito chiese a Lulu chi avesse pensato il nome della nave. Ma rispose Tilestone, urlando.
-VOLEVAMO UN NOME CHE ESPRIMESSE GRANDEZZA!! LUSSO!! STABILITA'!!-
E Kaku si lasciò scappare -Ha mai sentito parlare del dott. Trafalgar? Le sue teorie sulla preoccupazione del maschio riguardo alla grandezza potrebbero risultare interessanti.-
-Ma che ti prende?- inorridì Califa, per cui il sesso era tabù.
-Con permesso.-
Kaku lasciò la tavola, per prendere una boccata d'aria.
Ma sentì chiaramente sua madre scusarsi, quando invece c'era chi aveva apprezzato quel suo intervento. Kokoro per esempio, che lodava il suo spirito ribelle.
E sentì Spandam dire -Pare che d'ora in poi dovrò badare a ciò che legge.-
"Stronzo..."
Non ne poteva più.
Voleva respirare aria pura.
Uscì sul ponte.
E sia appoggiò al parapetto, incantato a guardare il mare.
E nel ponte di terza classe intanto...

SPOILER (click to view)
ma mi vuoi morta?! XD prima il mostro marino, poi quel bonaccione di Ener! Sicura che Paulizio sia vivo? XD Lucci è troppo scemo U_U e quell'immagine da dove te la sei tolta?
 
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Rob Lucci

Dopo aver riportato Paulie nel mondo dei vivi, grazie alla cola offertagli da un passeggero di terza classe che se ne andava in giro in mutande e camicia hawaiiana, Lucci si sedette con le spalle al parapetto della nave e tirò fuori il suo album, iniziando a ritrarre un piccione bianco appollaiato poco lontano da lui.
Nel mentre un uomo d'alta nobiltà, avvolto nella sua pomposa pelliccia rosa, portava amorevolmente al guinzaglio un coccodrillo perché si liberasse dei residui indigeriti della cena precedente.

<< Tsk, vedete, questo è tipico! >> commentò il salvatore di Paulie spaparanzandosi a ridosso della ringhiera << Gli animali di prima classe vengono qui a fare le loro cagatine >>
<< Questo ci ricorda che posto occupiamo nell'ordine delle cose >> fece Lucci alzando gli occhi dal disegno con un sorriso.
L'azzurro ridacchiò e allungò una manona verso di lui per presentarsi.
<< Io sono Cutty Flam, ma puoi chiamarmi Franky >>
<< Rob Lucci >> rispose il moro e ricambiò la stretta.
<< Paulie senza cognome >> si aggiunse il biondo.
<< Riesci a farci qualche soldo con quelli? >> chiese Franky indicando l'album di Lucci.
Quello alzò le spalle e scosse la testa. Ad Alabasta avevano addirittura preferito i dipinti indemoniati di una mocciosa ai suoi lavori.
<< Se solo la finissi di disegnare piccioni e giraffe.. forse non saresti in mezzo alla strada >> sospirò Paulie accendendosi un sigaro, mentre Franky si appropriava dell'album e cominciava a sfogliarlo curioso. Stava giusto per proporre al proprietario di disegnare un mecha piccione, quando si bloccò alla vista di alcuni nudi.
<< E questi? >>
<< Beh, non disegno solo piccioni con le piume sai >> rispose il moro inarcando un sopracciglio come se fosse una cosa ovvia.
Neanche a dirlo, erano tutti nudi di uomini.
Franky si avvicinò all'orecchio di Paulie.
<< Il tuo amico è gay? >>
<< Boh? Sarebbe la cosa più normale che è, da quando lo conosco >>
Dopo un primo momento di perplessità, lo straniero restituì l'album a Lucci e gli fornì un altro prezioso consiglio, quello di darsi al nudo femminile.
<< Disegnavo anche quelle >> replicò lui amareggiato << ma per Paulie erano troppo spudorate. Ha bruciato tutti gli schizzi.. chissà che disastro se li avessi fatti vedere in giro eh? >>
L'uomo si sollevò gli occhiali da sole sulla fronte e guardò il biondo sottecchi.
<< Allora il frocione sei tu! >>
<< Cosa!? >> sbottò Paulie mettendosi in piedi << Non ti permettere! Razza di gorilla in mutande che gestisce un bordello! >>
<< Mannaggia.. come lo hai scoperto? >>
Paulie lanciò un'occhiataccia colma di disapprovazione alle due squillo dalle geometriche acconciature che gli stavano accanto.
<< Ho tirato a indovinare.. >>

Poi d'un tratto, nel bel mezzo del battibecco tra i due, un'apparizione rapì letteralmente lo sguardo di Lucci.
Lì, affacciato dal ponte di prima classe poco sopra di loro, seppur immerso in un mondo distante mille miglia dal suo, un ragazzo dai capelli biondi, quasi rossicci, vestito come solo l'alta società poteva permettersi, volgeva lo sguardo verso il mare assorto in chissà quali pensieri.
La mente di Lucci si svuotò. Non esistevano più Paulie, il suo amico ossessionato dalle corde, nè Cutty Flam con le sue mutande e le sgualdrine al seguito.
Il tempo s'era come fermato, le voci attenuate.. nella mente di Lucci esisteva solo il giovane dagli occhi dello stesso colore del cielo, che aveva colpito ed incantato il suo cuore come mai nessun uomo prima d'allora.


SPOILER (click to view)
ahaha perché tu? con quel discorso su Kaku vestito di bianco già mi avevi stecchita x°°°D
comunque.. siamo arrivati al fatidico incontro*.* preparati a rincretinirti appresso a Lucci moglie mia!
 
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view post Posted on 7/12/2010, 22:33
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Kaku

Era così bello il mare, le onde, il cielo, i gabbiani, i delfini e anche la rana che nuotava di fianco allo scafo in ''abiti succinti''.
Poi alzò lo sguardo. E lo vide.
Era un uomo della terza classe, dai capelli neri come la pece. Lo guardava.
I loro occhi erano attratti come calamite.
Era così preso da quella meraviglia, che non si accorse subito dell'ingombrante presenza del suo caro fidanzato.
Spandam l'aveva raggiunto e da bravo padre padrone prese a fargli una ramanzina su come ci si comportava a tavola e su che argomenti intavolare.
Kaku desiderò che il dio Eneru lo fulminasse, ma il dio capriccioso era impegnato in tutt'altro per udire le supliche del suo devoto e Kaku si sorbì la predica finchè non ne potè più.
Ovvero per dieci secondi.
-Piantala con queste molestie sessuali!-
Le parole di sua madre tornavano utili talvolta. Almeno l'aveva zittito.
Kaku era furioso e il suo umore non cambiò certo quella sera. Anzi.
Era tutto come al solito.
Le solite persone sfarzose intono a lui. Il solito insopportabile cicaleccio, la solita ipocrisia, la solita cretinaggine di Spandam che si scottava col caffè.
Kaku si sentiva come sull'orlo di un precizio. E per quanto urlasse, nessuno lo sentiva. A nessuno importava.
Si alzò da tavola. Si trattenne a stento dal mettersi subito a correre, ma sul ponte filò veloce come un razzo, cercando di non inciampare sulle lunghe code del frac.
Urtò diverse persone, compreso un uomo enorme vestito di piume rosa e un tale con la pelliccia verde che discutevano animatamente sul ponte di terza classe, davanti alle scale. Kaku si intrufolò fra loro e salì le scale. Arrivò a prua.
Il mare.
Il mare nero e gelido pareva chiamarlo, inghiottendolo e promettendogli la fine di ogni affanno. Kaku si sporse per fissare i flutti. Era irresistibile l'idea di fuggire per quella via.
Si guardò alle spalle.
Nessuno.
Nessuno avrebbe potuto fermarlo.
Scavalcò il parapetto e si sporse appena per sentire le gambe tremare, appeso come una polena, sul nulla.
Gli sarebbe bastato un solo gesto.
Aperte le mani, sarebbe stato libero.



SPOILER (click to view)
Ok, mi vuoi morta, non sto manco a ricordarti le chicche che hai scritto X°°°°°°°°D Franky non si smentisce mai X°°°D e Pauly brucia disegni? Paulizio senza nome? E il Dofla era con il cucciolo di Croco? XD
 
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view post Posted on 8/12/2010, 13:27
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Rob Lucci

La notte aveva sempre avuto un fascino particolare per Lucci, che adorava starsene disteso ad osservare le stelle lontane con una sigaretta tra le labbra, a scrutare l'infinito, in compagnia di sé stesso o magari di qualche piccione di città. Aggiungendoci poi che quella sera si trovava sulla nave più grande del mondo, diretto verso la sua Water Seven... beh, non poteva proprio chiedere di meglio.
<< Non sapevo che i piccioni migrassero sulle navi, Hattori >> disse dunque al piccolo pennuto con cui aveva fatto amicizia dopo averlo ritratto sul ponte la stessa mattina (ma Paulie, come al solito, non gli aveva creduto: per lui la vocina di Hattori era semplicemente legata all'assunzione dei frutti allucinogeni che propinavano a colazione in terza classe).
<< E' una migrazione forzata! >> rispose il piccolo arruffando le piume << Sto scappando con degli amici dal cecchino pazzo delle tre corna >>
Lucci prese un'altra boccata di fumo, pensieroso.
<< Non ne ho mai sentito parlare.. che tipo è? >>
<< Ha tre corna ed è pazzo >>
<< Ma dai? >>
<< Sì, e se ne va sempre in giro a uccidere piccioni e ad accecare topi.. >> Hattori sospirò, affondando un po' il beccuccio tra le piume calde del petto << ..ma la cosa peggiore è che su cento colpi fa cento centri... e quando fa centro.. lo dice sempre... >>
<< Che cosa? >>
Il piccione rabbrividì.
<< Lu lu la la lu... >>
E Lucci rabbrividì a sua volta.

D'un tratto, dei passi affrettati si avvicinarono alla panchina su cui il moro stava disteso e lo oltrepassarono veloci, come se stessero scappando da qualcuno o qualcosa. Quello rialzò la schiena appena in tempo per vedere la figura di un ragazzo sparire davanti a sè, lì sulla poppa della nave, dove a quell'ora non c'era anima viva.
Si alzò, lasciando Hattori sulla panchina, e percorse in silenzioso lo stesso tragitto della fugace figura, fino a raggiungere l'estremità del Titanic dove riponevano le ancore.
Allora lo vide: oltre il parapetto della nave, illuminato solo dalla timida luce di un lampioncino che segnava il confine tra la poppa e le acque gelide dell'oceano (quindi, in altri termini, tra la vita e la morte), c'era il giovane aristocratico in abito da sera che aveva visto la mattina affacciato dal ponte di prima classe.. quello che ad avviso di Franky non avrebbe potuto avvicinare se non -forse- trovando il tesoro di Gol D. Roger in persona.
A giudicare da com'era sporto, però, un tesoro sarebbe servito a ben poco, perché il biondo sembrava determinato a concludere lì la sua permanenza sul Titanic e a mettere un punto definitivo alla sua vita.
Lucci avanzò cautamente di qualche passo.

<< Non lo faccia >> disse, protendendo una mano verso di lui.


SPOILER (click to view)
Kakuuuuuuu mon amouuuuuurrrr *O*

Lol, esatto, il Dofla portava a spasso il cucciolo di Croco xD quei due sono dovunque oh mammina x°°°D
(Fantastico, Kaku si è Califizzato!! :rotfl: :rotfl: )
 
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view post Posted on 8/12/2010, 14:33
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Kaku

CITAZIONE
<< Non lo faccia >>

Kaku alzò la testa di scatto e si voltò.
Alle sue spalle c'era il ragazzo della terza classe che aveva intravvisto quella mattina.
Era dannatamente bello visto così da vicino.
Ma Kaku aveva ben altro per la testa.
-Indietro!- ordinò, ma quello pareva ignorarlo -Indietro! Non faccia lei un altro passo. Ne lei, ne quel piccione!-
Si sentiva impaurito.
Eppure doveva rassicurarlo qualcuno al suo fianco, che gli impedisse di compiere quella sciochezza.
Lo sapeva che era stupido, che non ci avrebbe guadagnato nulla.
Ma anche i morti e i sordi avrebbero ascoltato le sue suppliche più di sua madre o di un qualunque riccastro.
Kaku temea di peredere anche quella libertà che si era appena ritagliato.
Il poter decidere di disfarsi della sua vita.
Per il momento era tutto quello che aveva.

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questo pezzo è tosto da fare in due con i botta è risposta, cmq bellissimo hattori-allucinazione e lui, il cecchino tricornuto X°°°D lululalalu!! X°°°°°°°°°°°D
 
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view post Posted on 10/12/2010, 22:37
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The storm is approaching

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Rob Lucci

CITAZIONE
-Indietro! Indietro! Non faccia lei un altro passo. Ne lei, ne quel piccione!-

Alle quelle parole, Lucci vide con la coda dell'occhio il piccolo Hattori zampettare fino a fermarsi accanto a lui. La storia del cecchino pazzo doveva avergli messo tanta paura che adesso non riusciva a dormire da solo sulla panchina.
<< Non ho niente a che fare con lui, mi creda >> disse. E per tutta risposta, il piccione volò sulla sua spalla appollaiandosi con aria beata.
Certo non era un gran giorno per la credibilità di Lucci.

<< Comunque sia >> continuò il moro, avanzando ancora lentamente, senza fare mosse brusche che avrebbero potuto indurre il giovane a mollare la presa << Avanti.. mi dia la mano, l'aiuto a tornare a bordo >>
Sembrava impaurito, confuso. Eppure persino in uno stato del genere, mentre il vento freddo dell'oceano e chissà quali tormentati pensieri illividivano il suo volto, Lucci non poté fare a meno di notare la bellezza del ragazzo in ogni più piccolo dettaglio che riuscì a scorgere. Gli occhi, la pelle chiara, la bocca e persino il naso.. così insolito, ma proprio per questo squisitamente delizioso.
Era stupendo. Tanto stupendo da mozzare il fiato. Ma doveva evitare di farsi distrarre.. bastava già Hattori a ronfare sulla sua spalla.


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moglieeee sono tornataaaaaa (anche se domenica me ne vo' di nuovo ç__ç)
Tranquilla, faremo post più corti, oppure al limite abbreviamo qualche scena^^ comunque...

-Non faccia lei un altro passo. Ne lei, ne quel piccione!-

oddioooooooooo x°°°°°°°°D sto crepando!! :loool:
 
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view post Posted on 11/12/2010, 00:44
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Kaku

Kaku continuava tremare da capo a piedi.
-No!- esclamò. -Rimanga lì dov'è!-
Pareva deciso a buttarsi.
Credeva davvero di essere convincente.
O meglio, tentava di convincere se stesso che non ci fosse altra via che il mare e quell'uomo col piccione, per quanto i suoi occhi potessero essere magnetici, per quanto potesse ispirargli fiducia, sicurezza, calore... era come un diavolo mandato per impedirgli di volare libero.
Che poi i diavoli desiderano solo il nostro male Kaku lo sapeva, ma in quel momento, tutta la sua vita gli era scorsa innanzi come un film muto tedioso e claustrofobico. Un incubo incessante in cui il protagonista non aveva voce in capitolo.
Vivere per recitare ancora quella squallida parte?
No.
-Dico sul serio!- esclamò ancora -Mi butto...-
Non ne era così convinto, in fondo in fondo.
Perché a pensarci bene, a quell'uomo qualcosa importava di lui.
O forse era solo pietà.

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due giorni e mezzo tutta per me micia cara ** intanto vedi di demenzializzare Kaku XD Povero Lucci, che figura di... cacca XD
 
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view post Posted on 11/12/2010, 13:20
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Rob Lucci

Il tono del ragazzo lasciò a Lucci qualche speranza. Non sembrava così determinato a togliersi la vita come volesse far credere, forse perché lui stesso non ne era del tutto convinto, o forse perché la presenza di un estraneo lo aveva come inibito. Ad ogni modo, era meglio accertarsi che quel presentimento fosse esatto.
Lucci portò la sigaretta alla labbra e diede un ultimo tiro.
<< Permette, un momento? >> fece, avvicinandosi pian piano al parapetto della nave.
Arrivato lì, prese Hattori dalla sua spalla e lo gettò malamente fuori bordo, al posto della sigaretta.

Quindi mise le mani in tasca e si fermò ad osservare il giovane, ormai a meno di un metro da lui.
Era come pensava: nonostante il timore e la titubanza lo attanagliassero, un filo ben saldo lo teneva ancora legato alla vita e non gli permetteva di lanciarsi tra le gelide onde della morte.
<< Non lo farà >> disse Lucci con tono calmo, confidando nella sua convinzione.


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perdonami Hattori, ma ho un giraffolo da salvare u__u
 
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view post Posted on 11/12/2010, 15:42
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Kaku

-Che significa che non lo farò?- sbottò Kaku, fissando l'altro, scrutandolo da capo a piedi.
-Non mi venga a dire quello che farò o che non farò! Lei non mi conosce!-
Gli tremava la voce.
E mentre parlava, una piccola sagoma bianca tornò a bordo, riposandosi sulla spalla di Lucci e lasciandoci un regalino.
-Così impari a gettarmi fuori bordo prrrr.- esclamò il piccolo piccione.

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Hattori non perdona U_U
 
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view post Posted on 11/12/2010, 17:20
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Rob Lucci

Imprecò mentalmente quando il piccione tornò a vendicarsi su di lui.
<< Non è il momento, non vedi? >> gli sussurrò Lucci, ma dato che quello sembrava incollato alla sua spalla peggio di una lumacamera di sorveglianza, si arrese.
<< Tiè, tienimi questa almeno >> disse ficcandogli in becco la sigaretta consumata a metà << se fai il bravo ti regalo un cravattino da mafioso >>

Poi tornò a rivolgersi al ragazzo che, tremante ed evidentemente indispettito dalle sue parole, continuava a respingerlo.

<< Beh.. l'avrebbe già fatto >> commentò con fare ovvio ed innocente.

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certo che il colmo sarebbe:

Kaku: se vuole saperlo, mi ero fermato solo per vedere quel piccione cagarle sulla spalla. Addio.
*si butta*
Lucci: ..........


:loool: :loool:
 
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200 replies since 4/12/2010, 00:15   4556 views
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