Nightmares., ZoroxSanji; verde

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-Connie-
view post Posted on 17/3/2012, 20:19




Essendo un cuoco, Sanji era costretto a stare in piedi fino a tarda notte per lavare i piatti e mettere a posto il disordine creato ogni sera da quei casinisti dei suoi compagni; così, una volta stesosi finalmente sul proprio letto nella camera dei ragazzi, con addosso la stanchezza dell'intera giornata, si addormentava quasi subito, conscio del fatto che anche l'indomani si sarebbe dovuto svegliare prima di tutti gli altri per preparare la colazione.
C'erano poi delle notti in cui, nonostante la stanchezza, sognava. Sognava il mare dei suoi sogni, l'All Blue; sognava il Baratie, quel vecchiaccio di Zeff e tutti gli altri idioti con cui aveva lavorato per tutti quegli anni prima del suo incontro con Rufy; sognava di vedere finalmente le sue amate sirene sull'isola degli uomini pesce...
A volte, però, questi sogni prendevano una piega completamente diversa e, ad un certo punto, si tramutavano in incubi.
Si ritrovava inspiegabilmente in un luogo coperto di macerie, macerie cremisi, con al centro la figura di un ragazzo steso per terra, completamente coperto di sangue. Gli si avvicinava, e ad ogni passo sentiva come un vuoto sempre maggiore che si andava creando dentro di sè, una lenta consapevolezza che si faceva largo nella sua mente, mentre un brivido gli attraversava la spina dorsale; gli si inginocchiava al fianco, poggiava la propria mano destra, stranamente tremante, sul suo petto. Era freddo, quasi fosse diventato di ghiaccio, e forse era proprio per quello che iniziava a tremare anche il resto del suo corpo. A quel punto abbassava la testa fino a poggiare anche il proprio orecchio su quel petto ormai diventato completamente rosso, e tutto ciò che sentiva era il vuoto, vuoto assoluto.
Era solo allora che Sanji si svegliava di soprassalto, ansimante, portandosi instintivamente la mano destra all'altezza del petto. Si alzava e si avvicinava lentamente al letto che si trovava al fianco del suo: qui si trovava lo stesso ragazzo del sogno, ma questa volta dormiva disteso su un fianco, e il suo petto si alzava e si abbassava ad ogni respiro, come a dire "sono vivo", riuscendo a spazzare via quella sensazione di malessere che attanagliava il cuoco.
Allora, come per istinto, si stendeva al fianco di Zoro; quest'ultimo si svegliava e, dopo aver biascicato un “cuoco?” e non aver ottenuto alcuna risposta da parte dell'altro, gli cingeva la vita con un braccio, tornando subito tra le braccia di Morfeo.
Ed era solo a quel punto, dopo aver poggiato l'orecchio sul petto dello spadaccino, che Sanji si rendeva conto che erano il calore di quel corpo, il sentirlo respirare sulla sua pelle, i battiti del suo cuore a farlo star bene e a farlo sentire veramente completo.


[Angolo dell'autrice]
Questa flash-fic nasce dopo uno dei miei tanti film mentali su Thriller Bark. Che ci posso fare: amo il periodo che va dagli ultimi capitolo di TB fino alla fine di Sabaody, perché è il massimo dello ZoSan.♥
E poi era anche ora che mi decidessi a scrivere una fic angst (anche se un pizzico di dolcezza alla fine ce l'ho messo, che non fa mai male♥), dato che sono fissata con questo genere, anche se non si direbbe. u__u
Tutti: Ma se lo vai sbandierando in ogni luogo ed occasione! è___é
Io: ...E vabbe', so' dettagli. u__u''
E non preoccupatevi: sto già scrivendo il nuovo capitolo di Men and Women are (not) the same., quindi abbassate i forconi. ù__ù
 
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