[NSFW] Tu non mi piaci, Sanji/Zoro

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NonnaPapera!
view post Posted on 14/1/2011, 15:38




ATTENZIONE: CIO’ CHE VI APPRESTATE A LEGGERE E’ UNA PWP LEMON YAOI. QUESTO SIGNIFICA CHE E’ UNA STORIA PRIVA DI TRAMA, INCENTRATA ESCLUSIVAMENTE SU SESSO DESCRITTIVO TRA DUE UOMINI. SE NON GRADITE FATE IL FAVORE DI NON LEGGERE

Tu non mi piaci

Non era una giornata particolare, il sole non splendeva più del solito, il cielo non era più azzurro di quanto lo ricordasse, lui non si sentiva particolarmente diverso dal solito.

Eppure era capitato proprio quel giorno, un insulso giorno qualunque senza arte ne parte, un giorno come molti altri senza particolari note di merito da segnalare. Come mai così d’improvviso? Niente nei giorni precedenti aveva fatto presagire che sarebbe successo, nulla nel suo comportamento o in quello del marimo aveva dato segni di un cambiamento così radicale.
Sanji scosse la testa per cercare –con quel gesto del tutto inutile- di fare chiarezza nei pensieri che gli si affollavano in mente.
“Che hai torciglio?”
La voce di Zoro lo distrasse dalle sue elucubrazioni. Sanji fissò il suo occhio in quelli del compagno, in cerca di qualcosa che gli indicasse la via da seguire… i passi giusti da percorrere.
“Nulla” mormorò – non trovando nessuna illuminazione- in risposta alla domanda del verde.
“Allora perché scuotevi la testa?” continuò imperterrito ad indagare lo spadaccino.


Se ne rendeva conto, stava cercando di prendere tempo con quelle stupide domande senza senso, però aveva necessità di fare chiarezza tra le idee, e per lui non era certo un’impresa semplice. Se c’era una cosa che Roronoa Zoro non faceva spesso era appunto fermarsi a ragionare.
La cosa che lo spiazzava di più di tutta quella storia era… la storia stessa.
Com’era capitato? Insomma ciò che avevano in mente di fare non era certo normale, tra l’altro fino a pochi istanti prima un’idea del genere non gli era mai passata neppure per l’anticamera del cervello.
Eppure, senza una ragione logica, alcuni minuti prima si erano baciati! Lui e Sanji si erano baciati.
Non un bacetto casto, non un bacio senza conseguenze, bensì uno di quei baci profondi e bagnati.
Un contatto prolungato, reso più intenso dalle mani -che frenetiche cercavano spazzi di pelle nuda da accarezzare- e dalle loro lingue che non ne volevano proprio sapere di rimanere al loro posto, ma che si muovevano esplorando tutto ciò che trovavano.
Da quel bacio –che ancora non si spiegava come fosse potuto nascere- erano degenerati e, presi da una furia assurda, si erano trovati mezzi nudi l’uno tra le braccia dell’altro.

Sanji fissò Zoro, indeciso se esternare le sue preoccupazioni o trattenersi e seguire la corrente, poi si risolse a rispondere alla domanda del verde con un’altra domanda:
“Zoro… è solo a me che tutta questa faccenda appare strana?”
Zoro lo squadrò con sguardo impenetrabile, incerto su come replicare.
“No, sembra strana anche a me… tu non mi piaci nemmeno. Non so perché siamo finiti in questa posizione” mormorò con voce bassa e leggermente roca –per via dell’eccitazione che cominciava a farsi largo in lui- e osservando i loro corpi avvinghiati in modo quasi innaturale.
Sanji era sopra di lui, le loro gambe erano incastrate e sentiva chiaramente il braccio nudo del biondo che gli stringeva la schiena.
I loro petti ormai privi di maglietta e camicia, si scontravano ad ogni respiro in una specie di danza armonica ed ancestrale.



“Neppure tu mi piaci!” dichiarò di rimando Sanji.

Si guardarono entrambi in volto, quella era l’occasione giusta per fermarsi e per smettere con quella follia che non aveva ne capo ne coda.
Però nessuno di loro trovava la forza di staccarsi dal corpo caldo ed accogliente del partner, erano come incollati.
Bramavano il contatto e erano entrambi curiosi di capire come sarebbe finita.
Sanji fu il primo a muoversi, riprendendo con la bocca l’esplorazione del collo di Zoro. Con la lingua umida tracciava sensuali strisce bagnate sulla giugulare del verde.
Un rumore roco ed indistinto di eccitazione e desiderio scappò dalle labbra dello spadaccino che, subito dopo, riprese a sua volta a stuzzicare il corpo del cuoco.
Sanji sentì la mano calda e callosa di Zoro accarezzare rudemente il suo capezzolo destro per poi afferrarlo, tirarlo e stringerlo. A quella piacevole tortura il biondo serrò i denti attorno al pomo d’Adamo del vice capitano, stringendo tanto da mozzargli il fiato.
Un movimento troppo avventato e i loro due bacini cozzarono facendoli gemere di dolore.
Erano entrambi troppo eccitati per non liberare subito le erezioni e finire di spogliarsi completamente.
Sanji, ancora sopra al verde, si massaggiò il sesso guardando fisso negli occhi il compagno, che si stava accarezzando a sua volta.
“Facciamo che io tocco il tuo e tu tocchi il mio?” chiese –sorprendendosi delle sue stesse parole-.
Zoro non parlò limitandosi semplicemente ad annuire in assenso e poi allungando la mano abbronzata verso l’eccitazione del cuoco.
Un mugolio di godimento seguì quel tocco indiscreto e intimo. Sanji si affrettò a ricambiare il piacere e con lentezza e decisione cominciò a masturbare Zoro.
I loro respiri spezzati erano l’unico suono che si percepiva nel silenzio della dispensa.
Continuarono così per alcuni istanti, l’uno assecondando i movimenti e i desideri dell’altro; con ritmo costante si procuravano piacere a vicenda, accarezzandosi ora il petto ora i glutei ora i genitali, senza una logica nelle loro azioni, inseguendo solo il piacere.
Sanji ad un certo punto –senza riflettere minimamente sulle proprie azioni- inserì un dito nella strettezza del verde.
Zoro si irrigidì all’intrusione, stava per protestare urlandogli di togliere il dito, quando un’ondata di piacere lo colse d’improvviso, lasciandolo del tutto sorpreso e spaesato.
“Vuoi che tolga il dito?” domandò Sanji che -accortosi di quello che stava facendo- era imbarazzato e preoccupato… Zoro certamente lo avrebbe ucciso per essersi preso una tale libertà, a nulla sarebbe valso dirgli che nella foga dell’eccitamento non si era accorto di ciò che faceva.
Però, assurdamente Zoro serrò gli occhi –troppo in imbarazzo per guardare Sanji - e scosse la testa in segno di diniego. Era una cosa da pazzi –non avrebbe mai creduto fosse possibile- ma quel dito dentro di se gli piaceva oltre misura.
Il cuoco lo fissò sbalordito ma si riprese subito e cominciò a muovere l’indice all’interno del corpo dello spadaccino, continuando –con l’altra mano- a masturbarlo.
Ancora pochi secondi e Zoro si riversò in un orgasmo che lo lasciò spossato e sconvolto.
Sanji lo guadò ammirato, quello stupido marimo era veramente bello!
Prese con la mano lo sperma del verde e spalmandoselo sui polpastrelli reinserì l’indice -seguito subito dopo dal medio- nella strettezza dello spadaccino.
Zoro sussultò, però anche questa volta non protestò, anzi allargò le gambe per agevolargli i movimenti.
Sanji continuò a violare con la mano l’intimità del verde per altri interminabili secondi.
Ad un certo punto –ritenendo di averlo preparato a dovere- estrasse le tre dita che aveva all’interno di Zoro e le sostituì col suo sesso –ormai rosso e pulsante- .

Sentì le pareti di Zoro sforzarsi ed allargarsi al suo passaggio –quasi lo stesse scavando- … infatti il lamento di dolore del verde non tardò a farsi sentire.
Lo spadaccino inarcò la schiena, nel tentativo di assecondare la penetrazione ed alleviare il dolore bruciante che percepiva.
Sanji lentamente ma inesorabilmente si spinse fino in fondo poi, una volta completamente al suo interno si fermò, per dare modo al vice capitano di riprendere fiato.
Zoro aveva gli occhi chiusi, era sudato e ansimava per il dolore e lo sforzo di trattenersi, poco a poco però recuperò lucidità e il respirò cominciò a regolarizzarsi.
A quel punto Sanji capì che poteva cominciare l’amplesso, perciò –senza chiedere il permesso- iniziò a muoversi con decisione, entrando ed uscendo a ritmo costante.
Zoro strinse ancora le labbra, combattuto tra il bruciore pungente e i primi barlumi di piacere che si stavano facendo strada nei suoi sensi.
Più Sanji si muoveva in lui più la percentuale di dolore diminuiva in favore del puro godimento.

Sanji continuava ad affondare all’interno del compagno –ancora incredulo su quello che stava accadendo- constatando ad ogni spinta quanto Zoro fosse sensuale ed eccitante.
Ancora poche mosse e nel girò di poco il biondo fu al limite delle sue possibilità –prima di venire- afferrò nuovamente l’erezione di nuovo svettante di Zoro e la massaggiò con foga, portando ben preso anche lo spadaccino sull’orlo di un nuovo orgasmo.

Un’ultima spinta, un’ultima mossa ed entrambi si liberarono in un rantolo di piacere.
Il cuoco si accasciò subito dopo sul corpo del vice capitano, esausto ed appagato.
Rimasero così per un tempo che ad entrambi parve infinito, in silente ascolto dei loro due cuori.
Infine Sanji si sfilò da Zoro e gli si sdraiò di fianco, poi come preso da un’euforia improvvisa cominciò a ridere di gusto.
“Cuocastro che hai da ridere?” chiese il verde già pronto a prenderlo a pugni.
Sanji tornò serio e lo fissò negli occhi:
“Nulla ripensavo alla nostra conversazione, ti ricordi cosa mi hai detto? <… tu non mi piaci nemmeno>”
“Si è vero ho detto proprio così” assentì Zoro ripercorrendo brevemente l’ultima mezzora passata .
“Abbiamo fatto scintille insieme… si insomma per essere due che non si piacciono neppure un po’…”
“ Già… comunque tu continui a non piacermi!” affermò Zoro con strafottenza.
“La cosa è reciproca” rincarò Sanji senza sbilanciarsi, poi però aggiunse:
“Però nulla ci vieta di ripetere l’esperienza…”
Zoro sorrise e poi si tuffò sulle labbra del biondo mormorando:
“Ci sto… ma questa volta tocca a te” e allusivo gli accarezzò i glutei.
Sanji sorrise, a conti fatti non si poteva certo affermare che quella fosse stata una giornata come le altre.

PICCOLO SPAZIO PRIVATO:
Awww che bello era da un pezzo che non scrivevo una sana PWP senza pretese. Devo dire che è stato liberatorio, generalmente devo sempre contenere ciò che scrivo perché magari sforo dalle regole di questo o di quell’altro contest. Ogni tanto è divertente lasciarsi andare J

E voi che ne pensate? Vi è piaciuta o si poteva fare di meglio?

Edited by Akemichan - 17/9/2015, 21:44
 
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view post Posted on 14/1/2011, 19:57
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E' stato tutto frutto del caso..dovete prendervela col vostro destino avverso, che mi ha posto sulla vostra nave come un angelo della morte

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beh direi che quello che penso l'ho già scritto su EFP, lo riporto sotto quote:

CITAZIONE
Secondo me è venuta bene: anche se non c'è dolcezza tra i due dopo il rapporto dalla fine si capisce benissimo che sono cotti l'uno dell'altro.
Dopotutto, PWP = porcellini! XD
Inoltre i personaggi sono IC perchè non ammetterebbero mai direttamente i loro sentimenti: si capisce sia all' inizio che alla fine!

L'unica "pecca" è che, già che c'eri, potevi anche scrive la scena zosan! XD

Alla prossima sanzo! ^__^

Aggiungerei anche un BRAAAAVAAAA!!!! :welcome: :LOL!:
 
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NonnaPapera!
view post Posted on 15/1/2011, 17:06




:) grazie mille per i complimenti
 
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view post Posted on 25/5/2011, 23:43

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davvero bellissima!!! però che cosa vuol dire PWP :??:
 
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view post Posted on 29/5/2011, 12:07
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E' stato tutto frutto del caso..dovete prendervela col vostro destino avverso, che mi ha posto sulla vostra nave come un angelo della morte

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PWP indica una fic che contiene scene espilicite di sesso collocate in una trama poco rilevante. Insomma è un pretesto per scrivere porcellate :rotfl:
 
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view post Posted on 29/5/2011, 14:11

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ah ho capito grazie!
 
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dexterina95
view post Posted on 21/5/2012, 17:36




belo :hihi: :ross:
 
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6 replies since 14/1/2011, 15:38   137 views
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