ATTENZIONE QUI ZORO E' ESTREMAMENTE ANCHE SE VOLUTAMENTE OOC!
CAP 2
Sanji scosse più volte la testa inferocito.
Quell’idiota di un marimo, gliela avrebbe fatta pagare cara, nessuno poteva permettersi di sbatterlo con tale barbarie contro un masso e passarla liscia… nessuno neppure Zoro.
Alzò lo sguardo incazzato nero, in cerca del famigliare colore verde.
Quello che vide lo lasciò per alcuni istanti interdetto.
Non capiva.
Un mingherlino e, a dirla tutta, buffo ometto stava di fronte al suo compagno, che era illuminato sul volto da una strana quanto inquietante luce bluastra.
Cosa caspita stava facendo?
Era evidente che quello, seppur non apparisse a prima vista pericoloso, doveva avere cattive intenzioni, perché quell’idiota rimaneva lì impalato senza fare nulla?
Sanji decise che tanto il compagno se la sarebbe cavata da solo e perciò si sedette in attesa di riprendere il loro scontro, mentre si accendeva una sigaretta.
Il raggio blu passò e per poco al cuoco non prese un colpo.
Zoro aveva fatto cadere le spade, che erano state prontamente raccolte e allontanate dall’altro.
Senza che potesse rendersene conto il biondo stava già correndo alla volta dei due, era assurdo ma sentiva dentro di se che il compagno era in grave pericolo.
Il capo della banda di banditi estrasse un pugnale e senza perdere altro tempo si lanciò sullo spadaccino.
-Via di lì!- urlò Sanji.
Il suo gridò ebbe l’effetto di sorprendere i due, ma accadde una cosa strana.
Quando Zoro si rese conto che l’altro impugnava una lama, cadde all’indietro con il volto sfigurato dal terrore, iniziando a supplicare l’avversario di non colpirlo.
Quest’ultimo ripresosi dallo spavento di avere un altro avversario da battere, aveva ripreso ad avventarsi sul verde.
Sanji però era giunto di corsa e senza perdere tempo aveva iniziato ad assalirlo di calci, offuscato da una rabbia cieca.
Non capiva cosa avesse fatto a Zoro, ma era evidente che se non fosse intervenuto lui, lo avrebbe di sicuro pugnalato a morte.
Continuò a colpirlo ripetutamente, fino a scagliarlo lontano al di la dalla scogliera che cadeva a picco sul mare subito dopo il limitare del bosco.
Certo che l’avversario fosse finito si voltò verso il compagno che era ancora a terra.
Lo fissò per un istante poi si diresse verso le sue spade, le raccolse e gli si avvicinò.
Al vederlo arrivare verso di lui e per giunta armato, dalla gola di Zoro uscì un grido strozzato.
- Sta lontano da me, ti prego non ti ho fatto niente…-mormorò cercando di allontanarsi il più possibile.
Sanji lo guardò esterrefatto.
-Zoro piantala di scherzare non è divertente e poi queste spade sono tue mica mie!-
Così dicendo fece per allungargliele ma l’altro non accennò a prenderle.
Sanji decise che, anche se strano, un po’ di delicatezza nei confronti di quella testa d’alga in questo momento sarebbe stata la cosa più sensata da fare.
Poggiò le spade a terra un bel po’ lontane, giusto per calmare l’altro, e gli si sedette davanti senza tentare però di toccarlo per evitare di spaventarlo inutilmente.
Si riaccese un’altra sigaretta, dopo che la prima era andata persa nella furia dello scontro di poco prima.
Rimasero in silenzio per alcuni istanti, poi il biondo prese la parola.
-Sembri piuttosto confuso…cosa ricordi?-
Lo spadaccino scosse la testa lentamente, continuando a guardarlo con fare circospetto, ad indicare che non ricordava nulla.
-Il tuo nome lo ricordi?-
-Zoro…è così che mi hai chiamato prima…-
Sanji lo fisso per un lungo istante, la cosa si stava facendo via via sempre più preoccupante, doveva portarlo il prima possibile da Chopper per farlo visitare.
Doveva agire con cautela, era evidente che l’altro non si fidava per nulla di lui.
Decise che la cosa migliore era innanzi tutto presentarsi e rispondere alle domande di Zoro nel caso ne avesse fatte.
-Allora io mi chiamo…-
-…Sanji…- finì mormorando il verde.
-Ti sta tornando la memoria?-
Chiese Il biondo in un impeto di felicità avvicinandosi.
Zoro trasalì leggermente ma non si allontanò, era già qualcosa.
-No, ricordo solo il tuo nome…chi sei?-
Uno sbuffo rassegnato, niente da fare doveva portarlo da Chopper il prima possibile.
Soppesò poi ,per un breve attimo, cosa rispondere a Zoro, non voleva spaventarlo ulteriormente dicendogli che erano entrambi pirati in cerca di avventura per il grande Blu…sarebbe stato troppo per il momento.
Decise di dirgli che erano, insieme ad altri, dei compagni di viaggio.
-Dunque?-lo incalzò Zoro sospettoso.
-Io e te siamo compagni e…-
Non riuscì a finire la frase perché l’altro gli si gettò tra le braccia stringendolo forte.
-Ma…che cazzo fai?-
-Oh scusa, io non ricordo nulla…devi essere uno di quelli che non si lascia andare a molte tenerezze… comunque se siamo insieme, vuol dire che mi vuoi bene anche se non lo dimostri…-
-…-
La sigaretta cadde dalle labbra di Sanji che si erano spalancate per la sorpresa.
Possibile che anche smemorato l’altro fosse così zuccone?
Aveva capito male…ed ora era convinto che fossero una coppia!
PICCOLO SPAZIO PRIVATO:
Recensite gente bando ai timori se non mi dite cosa ve ne pare come faccio a continuare...le idee mi vengono soprattutto grazie ai commenti che mi postate...
Allla prossima