I hate you, idiot!, [VM18] Zoro/Sanji

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Kira.
view post Posted on 4/6/2016, 14:44 by: Kira.
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Sanji

CITAZIONE
«Lo stupido cuoco non ha una bella cera. Non dovresti bendare anche lui o rifilargli qualche pastiglia schifosa, o cose del genere...?»

Chopper guardò un attimo perplesso lo spadaccino, non aspettandosi una domanda del genere.
-Le sue ferite dovrebbero essere quasi del tutto guarite, giusto quella dietro alla schiena c'impiegherà un po' di più, ma m'ha assicurato che ci sarebbe stato attento... Perché me lo chiedi?
Era strano, per la piccola renna, vedere come Zoro e Sanji - che s'azzuffavano il più delle volte - in certe situazioni si preoccupavano per l'altro, per poi ricominciare a discutere come se niente fosse; certo, dava per scontato che tra i due ci fosse una profonda stima, ma perché nasconderla? Anche se aveva mangiato il frutto Homo Homo, non avrebbe mai capito fin'in fondo gli esseri umani.
-Comunque, gli darò un'occhiata.- tentò di rassicurarlo, prima di cambiare espressione ed assumendo persino la sua forma umanoide per non farlo scappare -Prima, però, devo assicurarmi che tu non ti tolga quelle bende!

-Io ho fame.- si lamentò Rufy, seduto sul parapetto con una canna da pesca in mano.
-Ma se abbiamo finito da poco di mangiare.- Usopp, seduto al fianco del capitano anche lui con una canna da pesca, gli diede uno scapellotto sulla spalla, traballando un secondo per la troppa verve usata e rischiando di cadere in mare, fortuna che all'ultimo aveva ripreso l'equilibrio.
-Sanjiii, quanto manca per la cena?
-Direi un bel po', quindi smettila di lamentarti.
Il capitano mugugnò qualcosa d'incomprensibile, per poi ritornare a fissare il mare sotto di sé nella speranza che qualche pesce enorme o, ancor meglio, un Re del Mare abboccasse. Intanto, sempre sul ponte, Franky stava spiegando al nuovo mugiwara come togliersi quell'aria da vecchietto e ringiovanire i suoi modi troppo passati.
-... E poi dovresti fare una suuuper mossa del genere, così!
Si mosse a ritmo di una musica che canticchiava, sotto lo sguardo attento di Brook.
-Franky-san, devo ammettere che ti muovi davvero bene.
-Diglielo pure...- mormorò Sanji, mentre riprendeva i loro boccali ormai vuoti.
-Allora, Tutt'ossa, che ne dici? Hai mai visto niente del genere?
Lo scheletro annuì, prima d'aggiungere:
-Credo, però, che non faccia per me. Sono desolato, Franky-san.
-Figurati, se hai bisogno di qualche consiglio, chiedi pure al sottoscritto!- s'indicò, sorridendogli affabile.
-Desiderate altro, mie adorate?- domandò contemporaneamente il cuoco alle sue dee, le quali stavano leggendo una un libro e l'altra il giornale del giorno.
-Al momento no, Sanji-kun.
-Un caffè, cook-san.
Sanji, con i vassoi sulle mani, sorrise alle due e si diresse in cucina, così da poter iniziare a preparare il caffè per la sua regina dai capelli neri ed andare poi a cambiarsi: era un gentiluomo in primis, ma non poteva andare in giro con la felpa macchiata; quindi posò i vassoi vicino al lavello - più tardi li avrebbe lavati - e si mise all'opera, destreggiandosi sempre con maestria tra i fornelli tuttavia, nell'alzare il braccio sinistro per prendere una tazza pulita, la fitta alla schiena si fece sentire di nuovo. Istintivamente, si portò la mano destra sul punto che sentiva dolorante, tastandolo con cautela... Diamine, ci mancava solo che quel maledetto Marimo lo istigasse a tal punto di volerlo attaccare: quando Chopper l'aveva curato, gli aveva promesso che ci sarebbe stato attento, e invece...
Il biondo, per non rischiare ulteriormente, afferrò la tazza con la mano destra e, mentre avrebbe aspettato che la bevanda fosse pronta, si concesse qualche minuto di pace con la sua amata ed immancabile sigaretta; appoggiato sul bancone, ripensò allo spadaccino che - per qualche motivo - s'era bloccato dal colpirlo, rinviando in un secondo momento la loro resa dei conti... Che avesse notato quella velocissima smorfia di dolore che gli era sfuggita? ... Nooo, figuriamoci: quella testa d'alga non coglieva nemmeno la differenza tra un "Vai sempre dritto" e un "Gira a destra", poteva accorgersi di un misero particolare come quello? Era in una botte di ferro e se avesse ripreso a fare attenzione a non fare movimenti bruschi - ed alzare troppo il braccio sinistro, aggiunse mentalmente - la faccenda non sarebbe esistita. Altrimenti, chi l'avrebbe sentita la loro renna dal naso blu? Lui non di certo, anzi lasciava ben volentieri questo privilegio a quella zazzera verde.
Gli aveva detto "Più tardi regoliamo i conti, torciglio." al quale aveva risposto con un'occhiata truce... Se pensava d'incutergli timore, si sbagliava di grosso, e ben presto gliel'avrebbe dimostrato.
Appena l'odore di caffè cominciò ad espandersi per la cucina, Sanji iniziò a versare il caffè nella tazza, lasciandosi trasportare dall'amore per la sua Robin-chan, e preparò anche un piattino con delle prelibatezze solo per le sue amate.
-Arrivo, Robin-chan, scusami se ti ho fatto attendere così tanto.- si disse, mentre s'immaginava di ricevere un bacio dall'archeologa.
La solita espressione adorante fece capolino sul suo viso nell'istante in cui uscì dalla cucina per fluttuare verso il ponte, grato di poter condividere quella nave con due donne stupende come Nami-san e Robin-chan.
-Robin, mia adorata, ecco il tuo caffè.- le disse, inchinandosi leggermente per posare su un tavolino la tazza ed anche il piattino -Mi sono permesso di prepararvi questo piattino, se vi venisse fame.
-Grazie.
-È un piacere servirvi. Nami-san, sicura che non vuoi qualcosa?
-Sicura, se cambio idea ti farò sapere.
-Allora vado.- sorrise alle due, girandosi poi verso il resto della ciurma, cambiando completamente sguardo -Osate disturbarle e dovrete vedervela col sottoscritto.- s'indicò col pollice.
-Ce lo dici ogni giorno.- gli rispose Usopp.
Intuendo che il messaggio era stato afferrato, Sanji cominciò a dirigersi nella cabina dei ragazzi; arrivato e vedendo che non c'era nessuno, iniziò a togliersi la felpa con movimenti non troppo difficili da effettuare per il braccio sinistro, rimanendo a torso nudo con l'unica fasciatura che il medico di bordo ancora non gli aveva tolto.
Il ragazzo guardò un secondo la macchia, stringendo poi la sigaretta tra i denti per il "bel" lavoro compiuto dal rivale... Che bastardo fargli sprecare così del prezioso sake, la prossima volta l'avrebbe massacrato di calci.

Avranno modo d'azzuffarsi :green:


Edited by Kira. - 5/6/2016, 19:52
 
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