I hate you, idiot!, [VM18] Zoro/Sanji

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Vegethia
view post Posted on 24/4/2016, 22:27 by: Vegethia
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The storm is approaching

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Zoro Roronoa

La vena pulsante sulla tempia del cuoco e il sarcasmo nella sua voce suggerivano a Zoro che non s'era sbagliato, ma prima che potesse interrogarsi sui motivi di tanta ostilità, l'altro gli fece notare la presenza di una nuova voce a bordo. Una voce accompagnata dal suono di un violino. Dunque lo scheletro si era unito alla ciurma, infine. Non ne fu particolarmente sorpreso, anzi, accettò subito l'idea; dopotutto Brook li aveva aiutati senza risparmiarsi a Thriller Bark, combattendo al loro fianco anche contro Odr e Moria.
Era stato più difficile accettare Robin, a suo tempo.
Poi il torciglio aggiunse un'altra informazione e stavolta, come la elaborò, i suoi occhi sussultarono per lo sgomento.
Zoro scattò su a sedere, dimenticandosi del dolore e dell'emicrania.
Una settimana, diavolo!
Aveva dormito più di quanto pensasse e infinitamente più di quanto ne avesse intenzione. Non che non amasse i riposini, chiaro, specie quelli che seguivano i pasti e le bevute, ma sette lunghi giorni di pausa dagli allenamenti erano davvero troppi.

CITAZIONE
-Ora. Hai intenzione di rimanere lì per il resto della tua vita. Oppure ti decidi ad alzare quel tuo culo maledetto?!

Zoro inarcò un sopracciglio e gli scoccò un'occhiata torva. Non pensava neanche alla lontana che il malumore di Sanji potesse dipendere da lui o dalle sue condizioni.
«Che problemi hai, idiota di un cuoco? Ti hanno sputato sui fornelli?»
Certo di cose potevano esserne successe parecchie, in una settimana.
Magari Rufy aveva trovato il modo di aprire il lucchetto della dispensa e aveva dimezzato le provviste di un mese in un'ora. O magari Chopper gli aveva proibito di fumare durante la convalescenza gettando le sue dannate sigarette in pasto ai pesci. Poteva anche avere a che fare col nuovo arrivato, Brook, nel caso fosse riuscito ad accaparrarsi una visione esclusiva di Nami o Robin in intimo. No, d'accordo, l'ultima ipotesi era da escludersi: in quel caso Zoro dubitava che l'avrebbe sentito chiacchierare con gli altri; il suo frutto del diavolo non dava la possibilità di risorgere una seconda volta.
Ad ogni modo, lui non c'entrava nulla. Per una settimana intera aveva lasciato il torciglio con una bocca in meno da sfamare (anche se, in teoria, la presenza del musicista compensava la sua assenza, per quanto potesse mangiare un mucchio d'ossa), perciò, perché cavolo veniva a rompergli le palle se aveva solo la luna storta?!
La risposta non tardò troppo ad arrivare.
Sanji posò un piatto sul comodino di fianco a lui e lo esortò a mangiare con una frase che gli accese la classica lampadina in testa.

CITAZIONE
-Strozzati: prima lo farai e prima Rufy smetterà di chiedere.

Oh, già.
Tra le possibili ipotesi doveva annoverare il fatto che, magari, al cuoco bruciava ancora d'essere stato tramortito da lui, o di non aver saputo cosa fosse successo con Orso Bartholomew in seguito.
Beh, se era così, che sbottasse pure quanto volesse: a Thriller Bark, tutto era andato esattamente come doveva andare e per Zoro non c'era nulla da discutere al riguardo.
L'odore invitante del cibo, seguito da un borbottio sommesso dello stomaco, lo riportò a bisogni più urgenti. Come uno squalo assuefatto dal sapore del sangue, lo spadaccino puntò le pietanze -non erano avanzi, incredibile ma vero: gli aveva portato un pranzo completo- e sentì subito venirgli l'acquolina in bocca. Dormiva da una settimana, ma in quel momento gli sembrò di non mangiare da mesi.
Senza curarsi del cuoco che si apprestava a uscire, allungò le mani sul piatto, indeciso se cominciare dagli onigiri o dai sashimi (sfortunatamente non poteva ingurgitarli tutti in una volta, non aveva le guance estensibili come la gomma, lui). La voce del biondo allora lo raggiunse di nuovo, carica di sfottenza.

CITAZIONE
-Se pensi che t'imbocchi, puoi togliertelo dalla testa, Marimo.

Zoro sollevò su Sanji lo sguardo, privato di una qualsivoglia espressione.
Per un tempo piccolissimo, molto meno di un istante, la sua mente fu invasa dall'immagine del maledetto cuoco che raccoglieva un boccone dal piatto e glielo infilava in bocca con le dita. E per un lasso di tempo ancor più infinitesimo, quasi evanescente, eppure nitidissimo, Zoro desiderò che lo facesse. Desiderò che lo stramaledetto cuoco lo imboccasse davvero, di propria mano, con le sue pietanze stramaledettamente buone.
Oh. Merda.
Quel bastardo della Flotta dei Sette lo aveva conciato proprio tanto male. Stava delirando!
Respingendo il pensiero con una furia inaudita, Zoro decise che il cuocastro lo aveva provocato fin troppo e si sentì in dovere di restituirgli il colpo.
«Mm... già, meglio di no. Ho fame. Se poi ti staccassi un dito a morsi sarebbe un bel problema» replicò, stirando le labbra in un ghigno. «Sai che seccatura dover cercare un altro cuoco?»


Tu mi provochi il marimo e poi a lui vengono sti pensieri, non mi assumo la responsabilità xD
Comunque tranquilla, vai benissimo così!**
 
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