You jump, I jump, [VM 18] Lucci x Kaku ~ Isola del CP9

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Vegethia
view post Posted on 4/11/2015, 20:32 by: Vegethia
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The storm is approaching

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**Da In sogno sul Titanic...**


H5gmebX
Rob Lucci

Una brezza frizzante soffiava dal mare in quella mattina di aprile, carezzando i fianchi malandati e gonfiando le vele nere della nave dei pirati Candy, sabotata e sequestrata a San Popula dall'ex CP9.
Ai piedi dell'albero maestro, là dove si era disteso la sera prima, Rob Lucci dormiva sonni inquieti e profondissimi.
Solo alle prime luci dell'alba, quando i raggi di un pallido sole risalirono l'orizzonte, schiarendo il cielo come i meandri della sua mente, si ridestò. Almeno quanto bastava per accorgersi del fastidio alla testa.
«Puuur!»
Non era dolore, somigliava piuttosto ad un formicolio localizzato su un punto preciso della nuca. Come se qualcuno stesse tentando di svegliarlo...
«Puuur!»
...tirandogli i capelli.
Lucci sollevò appena le palpebre. Una sagoma bianca lo fissava a pochi centimetri dal volto, gli occhietti vispi ed una ciocca di capelli neri stretta nel becco.
«Puu-puuuur!» tubò di nuovo il piccione, mollò la presa e saltellò indietro con garbo.
L'uomo lo mise finalmente a fuoco: Hattori.
Il suo affezionato colombo bianco o l'uccellaccio indemoniato che aveva conosciuto su una nave da crociera? Il dubbio era più che lecito.
Rob rialzò la schiena dal pontile, mettendosi a sedere, e si stropicciò il volto col palmo di una mano. Era ancora stordito e per qualche istante non realizzò dove si trovasse, né chi fosse. Poi toccò qualcosa di ruvido sulla sua fronte -una fasciatura- e tutti i ricordi degli ultimi avvenimenti lo assalirono di colpo: la missione a Water Seven, Enies Lobby, il bustercall, lo scontro con Monkey D. Rufy... il risveglio dal coma, San Popula, i pirati che volevano assediarla e la fuga dall'isola. E come se ciò non bastasse, quel sogno allucinante sul Titanic. Perché di un sogno si trattava, adesso lo sapeva. E ricordava anche chi era lui veramente: non un artista di strada da due soldi ma il leader, ex leader, della squadra di killer più forte nella storia del Governo Mondiale.
«Puuur?» fece Hattori, inclinando la testa da un lato come per accertarsi che stesse bene.
Lucci gli accarezzò il petto candido con l'indice.
«Ho fatto un sogno strano.» mormorò.
Ho sognato di essere un cretino.
Non si capacitava di come il suo inconscio avesse potuto partorire un'assurdità del genere, ma non ebbe tempo di soffermarvisi. Un pensiero lo ghermì, strappandolo da ogni riflessione.
Kaku.
Si voltò alla sua destra e lo trovò col dorso parzialmente scoperto, addormentato accanto a lui.
Non seppe se sentirsi più sollevato di vederlo al sicuro dalle acque gelide o di constatare che sì, erano stati insieme anche nella vita vera, non solo in un incubo delirante. Ad ogni modo, trovarlo al suo fianco che dormiva beato gli trasmise una sensazione di inedito piacere. Non acuto e bruciante come durante il loro ultimo amplesso, ma in un certo senso più vasto, più lucido... più difficile da provare, per uno come lui.
Lucci allungò una mano sulla testa del ragazzo, ai lati della quale spuntavano due buffe orecchie giraffine. Esitò un istante.
In fondo perché no? L'altro stava ancora dormendo e non l'avrebbe visto nessuno.
Sfiorò quindi i capelli di Kaku con la punta delle dita, guardandolo assorto. La luce dell'alba accendeva sulle sue ciocche rosse dei riflessi color oro che lo facevano apparire biondo; quella del tramonto le avrebbe fatte risplendere nella più calda tonalità del rame. Lucci lo sapeva perché lo aveva visto sul Titanic: in un sogno, dunque. Ma d'altra parte Kaku, con tutto ciò che rappresentava per lui, non era molto diverso da un sogno ad occhi aperti.
Poi un suono giunse alle sue spalle, distinguendosi dal pacifico scrosciare delle onde sullo scafo. Lo scricchiolio del timone. Comprensibile, perché stavano navigando verso la loro isola; tutto normale, se non fosse per il fatto che dovevano esserci proprio lui e Kaku al timone.
Lucci ritrasse d'istinto la mano e tentò di vedere chi si trovava sul ponte di comando. La postazione del timoniere era sopraelevata ma riuscì ugualmente a scorgere la chioma taurina di Blueno spiccare oltre la balaustra.
Grandioso. Doveva averli beccati addormentati, forse teneramente abbracciati, e inequivocabilmente nudi sul ponte, mentre la nave andava alla deriva.
Però poteva andare peggio: poteva essere Jabura. O Fukuro. A quel punto la loro scappatella notturna sarebbe diventata praticamente di dominio pubblico; senza considerare che se Blueno non si fosse svegliato, premurandosi di correggere la rotta, avrebbero naufragato chissà dove.
Ma perché cavolo aveva dormito così tanto?
D'accordo, non negava di aver trascurato il suo incarico per sollazzarsi con Kaku, ma ronfare tutta la notte non rientrava certo nelle sue intenzioni. E non era da lui.
Inutile rimuginarci ora, comunque. Dovevano muoversi prima che anche gli altri si svegliassero.
Lucci si affrettò a far sparire la sua coda felina e scosse un po' la spalla del compagno, ricacciando i ricordi ancora vividi -e alquanto imbarazzanti- del suo strano sogno.
«Kaku, svegliati.» lo chiamò a voce bassa.


Dopo anni di demenza tornare a ruolare con un Lucci IC mi fa una certa impressione xD però sono anche entusiasmata dal nuovo inizio!
 
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