Killer il MassacratoreIl rumore del mare in lontananza era come una melodia che frusciava leggera e distante, accompagnata di tanto in tanto dal suono delle bolle che scoppiavano e dal rumore delle persone che continuavano la loro vita.
Pareva scandire il tempo, un tempo che aveva perso importanza chissà da quanto.
Forse dal momento stesso in cui aveva visto quella donna.
In fondo quanto tempo poteva essere passato da quando aveva messo avventatamente piede in quell'albergo per scappare alle guardie e invece aveva trovato la Comandante della spedizione?
Non più di un secondo, un minuto o un'ora.
Ma anche se fosse stato un giorno, un mese o un anno a Killer non sarebbe importato poi molto.
Si stava divertendo, sicuro di essere più forte di Sady-chan nonostante lei avesse dimostrato che non era deboluccia come lui l'aveva valutata inizialmente.
Aveva sottovalutato quella donna anche conoscendo la sua fama di Comandante, ma ora che l'aveva davanti e aveva capito che nonostante tutte le sorprese che lei potesse fargli rimaneva più forte lui la cosa si faceva divertente.
Perché quella stupida anche consapevole della sua debolezza - e Killer non pensava certo che lei lo stesse sottovalutando - continuava a provocarlo.
Quindi al diavolo Kidd e al diavolo anche il fatto che probabilmente si sarebbe trovato circondato da guardie.
Tanto il suo Capitano non si sarebbe fatto neanche un graffietto e probabilmente se gli avesse tolto quel divertimento l'avrebbe solo rimproverato.
Una scazzottata era sempre gradita dalle parti di Kidd.
Perciò poteva prendersi il suo tempo, squadrare la sua preda e giocarci ancora un po' prima di divorarla.
Non lo chiamavano 'Il Massacratore' a tempo perso, in fondo, era giusto che dimostrasse perché aveva quel soprannome.
E magari che aumentasse un po' la portata della sua taglia dando grane ad una componente di Impel Down.
CITAZIONE
"No, non credo."
Quella donna voleva continuare a provocarlo e la cosa lo eccitava, ma in fondo lei non lo era meno di lui.
Perché doveva anche solo pensare di negarlo?
In fondo se il gioco non fosse valso la candela, avrebbe semplicemente girato i tacchi e tanti saluti.
Tanto valeva spingersi fino infondo a quel punto.
E provocarla con il suo titolo era stato decisamente efficace, visto che lei aveva riso.
Si chiese se per divertimento, per nervosismo o solo perché era l'ennesima provocazione che lui le lanciava.
Forse per tutte e tre le cose, o altre ancora.
"Mmmh, no. Perchè dovrei? Non è la cosa più... Mmmh, intelligente che potrei fare."
Quel suono che emetteva tra le frasi, un mugolio prolungato, aveva un che di perverso.
Non l'aveva notato prima, ma adesso che ci prestava attenzione lo trovò simile al verso di un gatto che arruffa il pelo anche se è in calore.
Eccitante.
"Magari perché hai paura" disse.
La sua voce rimaneva senza intonazione, nonostante fosse ormai chiaro che la situazione lo interessava.
Ma non avrebbe perso il suo controllo, non lo perdeva con Kidd e non l'avrebbe perso con una...eccitante provocatrice che si diceva essere alquanto sadica.
Proprio il suo tipo.
"Sta tranquilla. Se avessi voluto ucciderti l'avrei fatto 473 volte a partire da quando sei entrata".
Non era un modo per rassicurarla, ovviamente.
Solo per farle intendere che poteva farla fuori in ogni momento senza troppo sforzo e che se non l'aveva fatto c'era un valido motivo.
Un valido, eccitante, motivo.
Ho dovuto riscrivere questa risposta tre volte a causa della linea internet non funzionante. Scusa -.-'