Voglia di sangue., Killer x Sady-chan

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*Reghina*
view post Posted on 2/4/2012, 20:25




Killer il Massacratore

Killer sospirò sconsolato, abbassò il capo coperto dalla maschera e i lunghi capelli biondi ondeggiarono appena.
< Kidd e le sue idee pazze > pensò.
Strinse la presa delle mani sulle sue armi, strusciò uno stivale in terra e si guardò intorno.
< Perché non può vivere senza mettere tutto a soqquadro? > si chiese.
Camminò nelle strade a vuoto, le bolle tipiche delle Sabaody si levavano alte a partire dalle radici degli alberi e salivano fin sopra il cielo sereno; una lieve nebbiolina che gli arrivava alle caviglie rendeva cupo il paesaggio.
< Altrimenti non sarebbe lui, ecco perché > si disse.
Sentì dei suoni e si nascose dietro uno degli alberi, strinse la presa sulle sue lame e guardò in direzione del mare. Ancorate stavano tre grandi navi.
< Non sono della marina > constatò Killer.
Alzò lo sguardo cercando la bandiera e spalancò gli occhi riconoscendo il simbolo giallo sullo sfondo nero.
< Impel Down? Cosa ci fanno qui? > si domandò.
Si nascose dietro l'albero vedendo passare alcune guardie armate che correvano verso il centro dell'isola, attese qualche secondo e tornò a sbirciare.
< Che siano venuti qui per i fuggitivi? La Marina non aveva insabbiato la faccenda? >.
Tornò dietro il tronco, appiattendovisi contro; sentiva la corteccia premere contro la chioma bionda e improvvisamente il casco gli parve soffocante. Sollevò la testa cercando di far passare più aria dai forellini, deglutì e guardò a destra.
< In ogni caso, meglio andare via in fretta. Devo avvisare Kidd > decise.
Con uno scatto passò dietro un altro albero, attese qualche secondo e saltò afferrando una bolla; vi si mise in ginocchio sopra e aspetto di essere abbastanza in alto per saltare sui rami dell'albero. Da lì proseguì fino a raggiungere un punto più lontano dalla riva e saltò giù cadendo in ginocchio. Si tirò in piedi e passò le mani sui pantaloni pulendoli, mosse il capo facendo ondeggiare i capelli biondi e riprese a camminare normalmente arrivando nelle vie della città.
< L'importante è passare inosservati > si disse.
Prese una via secondaria dove non trovò nessuno e proseguì in quella direzione.
< Cosa che Kidd non riuscirà a fare >.

<...> pensato.
"..." parlato.
Sono abituata così, tu metti come vuoi
 
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view post Posted on 2/4/2012, 21:07
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Sady Chan

Stette a guardare il mare per qualche istante, con un braccio appoggiato sul parapetto della nave. Il vento spirava leggero, carezzando la sua candida pelle bianca e muovendo i lunghi e setosi capelli color rame. Scosse il capo con le labbra inarcuate verso il basso.
"Ma guarda che mmmmi tocca fare!" Disse Sady Chan voltandosi verso le guardie che scendevano sull'isola. Tranquillamente se ne andò sotto coperta a prendere le sue valige.
<spero di riuscire a trovare qualche fuggitivo. Se non altro potrò ricevere una promozione...Magrai>
Guardò un raggio di luce che filtrava dall'oblò e si proiettava sul muro di legno della piccola stanza.
Una guardia bussò alla porta.
"Comandante, portiamo le sue valige all'albergo?" disse sull'attenti mentre giungeva un'altra guardia. Fece un sì con la testa e guardò silenziosa i sottoposti portare fuori le sue valige.
Sospirò e uscì dalla stanza.
Era così strano per lei essere lontano da Impel Down, come se si trovasse in un altro mondo, troppo vivace e silenzioso per essere considerato reale o se non altro normale dal suo punto di vista.
Le bolle volavano nell'aria calda dell'Arcipelago, leggiadre ed eteree, come in una dolce e calma danza.
Era incuriosita dall'ambiente: ne aveva tanto sentito parlare, ma mai lo aveva visto dal vivo ed ora era lì. Dopo un breve cammino giunse all'Albergo che l'avrebbe ospitata per le prossime settimane.
La scorta di guardie la congedò all'entrata.
Rimase a contemplare lo spettacolo che le bolle offrivano con tanta naturalezza.
"Speriammmo bene" disse lei passandosi una mano fra i capelli.

Speriamo vada bene :look:


Edited by ~ Ømega - 3/4/2012, 17:30
 
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*Reghina*
view post Posted on 2/4/2012, 21:38




Killer il Massacratore

Stava camminando da un po', quando vide in lontananza una decina di guardie in corsa. Immediatamente tornò indietro e svoltò l'angolo per evitarla; prese a camminare guardandosi intorno.
< Ce ne sono troppe > stabilì, notando altre guardie.
Girò un altro angolo, proseguì dritto tentando di rimanere tra la folla.
< Kidd e gli altri saranno in qualche locanda tutti insieme, non avranno problemi. Meglio che io mi nasconda finché non se ne sono andati > decise.
Si guardò intorno e notò una finestra aperta di un hotel, sogghignò e saltò su una bolla lasciandosi trasportare fino ad essa. Atterrò dentro la stanza con un balzo e strinse le lame pronto a sgozzare l'occupante con un colpo solo.
< Non dovrò stare qui più di un'oretta. Le guardie di Impel Down non credo stiano fuori a lungo > si disse.
La stanza pareva deserta e Killer decise di mettersi sul letto per ingannare l'attesa; poggiò i piedi sul materasso e mise il capo sul cuscino.
< Chi si sarà scomodato, e perché? Quelli di Impel Down non si muovono mai > pensò.
Sbuffò e l'aria fischiò nel casco, chiuse gli occhi.

"Partiamo subito per il Nuovo Mondo!" ordinò Kidd.
Killer incrociò le braccia, gli si avvicinò e voltò il capo verso di lui.
"Kidd" chiamò.
Il resto dell'equipaggio deglutì, ma il ViceCapitano lo ignorò.
"Vista la tua geniale idea di venire fino a Marineford; dobbiamo prima fare il rivestimento" fece notare.
Kidd guardò il Massacratore e il piazzale di Marineford, grugnì e si sistemò gli occhiali da aviatore.
"Tutta colpa di quel bastardo di Trafalgar" borbottò.
Si voltò di scatto dirigendosi verso la propria cabina.
"Rotta verso Sabaody, in fretta!" dichiarò.


Mosse appena il capo e i capelli biondi gli sfregarono contro la schiena pungendola leggermente, accavallò le gambe premendo lo stivale sul materasso. Sentì un rumore e scattò in piedi, strinse le proprie armi in mano e incassò il capo tra le spalle.
< Ecco il nostro ospite > si disse.
 
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view post Posted on 2/4/2012, 22:04
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Il facchino poggiò le valige vicino alla porta augurando alla Comandante una buona permanenza. Lei rispose semplicemente con un sorriso sulle sue labbra pesantemente truccate.
Rigirò fra le mani la chiave: stanza 105. Aprì la porta bianca con il numero dorato stampato sopra. Prese le sue valige e le trascinò dentro richiudendo la porta.
Olezzava un dolce odore, la finestra era aperta, il venticello giocava con le tendine bianche.
La stanza era luminosa e piena, dalla moquette di un chiaro color panna e le pareti bianche.
Era una suite grande: aveva una stanza da letto, un bagno e un piccolo salotto, insomma, almeno il tempo che avrebbe passato lì sarebbe stato abbastanza piacevole.
La porta della camera era semi aperta, e a quanto pareva anche la finestra stanza da letto era aperta. Prese una valigia e la portò davanti alla camera da letto.
Si guardò intorno. Si trovava stranamente a suo agio. Tirò le tendine e aprì completamente la finestra.
Era abbastanza in alto, il panorma era meraviglioso.
Si perse con lo sguardo ad ammirare là dov'era il vuoto orizzonte del mare.
<bene... Dovrei iniziare a sistemare i bagagli..' Sbuffò.
Sì lasciò andare sul piccolo divanetto di pelle bianca e guardò i quadri appesi alle pareti.
La stanza era silenziosa. Si accomodò sullo schienale, socchiudendo gli occhi dalla stanchezza del viaggio.

Edited by ~ Ømega - 3/4/2012, 17:52
 
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*Reghina*
view post Posted on 3/4/2012, 22:59




Killer il Massacratore

Per un po' non successe nulla, solo rumori tipici di chi entra in una stanza.
Si aspettava che l'occupante entrasse nella stanza da letto per riposarsi; ma a quanto pareva l'idea dell'ospite non era quella di rendergli facile la vita.
Non che andare fin nell'altra stanza e uccidere la persona fosse tanto più difficile, solo che sarebbe stato particolarmente scocciante da fare e probabilmente se ne sarebbe accorto qualcuno degli inservienti dell'hotel.
< Pazienza > pensò.
Strinse le lame tra le mani, superò il letto ed entrò nella stanza.
Guardò la ragazza sul divanetto e fu felice di avere la maschera a nascondere la sua espressione, perché probabilmente sarebbe stata fin troppo sorpresa di vedersela davanti.
Era la Comandante delle Guardie Demoniache, una dei pezzi grossi di Impel Down; colei che aveva la fama di essere la creatura più sadica della Grand Line e forse del Nuovo Mondo.
Si leccò le labbra e mosse la chioma bionda, quella della donna era poco più scura e soprattutto più corta della sua, meno spigolosa e vaporosa dietro di lei seduta sul divanetto.
Guardava fuori dalla finestra, dove la nebbiolina e le bolle svolazzavano e alcune sfioravano i bordi della finestra esplodendo appena entrate.
Killer le si avvicinò, a passo lento e calibrato, muovendosi come si farebbe davanti ad una tigre affamata in gabbia.
Non disse niente, la guardava soltanto avvicinandosi con passi laterali che lo portarono a lato di dove stava seduta la guardia di Impel Down.

:mumble: No, è brutto. Non volevo mettere niente di azzardato senza il tuo permesso, vedi tu ù.ù


Edited by *Reghina* - 4/4/2012, 19:20
 
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view post Posted on 4/4/2012, 18:05
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Sady Chan

Sentiva gli occhi farsi pesanti, le palpebre chiudersi lentamente; Si stava addormentando in preda alla stanchezza e allo stress.
Percepiva qualcosa. Una presenza. Non ne era certa.
Rimase immobile senza respirare, muovendo solo i suoi occhi rossi sotto la sua folta frangia color rame. Un piccolo spostamento d'aria vicino a lei.
Scattò in piedi e si voltò all'erta. Si trovò davanti una maschera azzurra e bianca.
"Ma cosa...!" Si tirò indietrò alzandò le mani davanti al volto come protezione, d'impulso. Abbassò le braccia.
Il cuore le batteva forte in petto quasi da farle male. Il pensiero era stato annebbiato dalla sorpresa e dalla paura.
Guardò i forelli nella maschera di Killer e un ghignò nacque sulle sue labbra rosso sangue. "Aaah ~ " Disse compiaciuta.
"Ma guarda un pò chi abbiamo qui Mmmmh. Killer, il massacratore?" Continuò lei contemplando il ragazzo. Non capiva: perchè lui era lì?
"Ti avverto, stai indietro, chiaro?!" Fece qualche passo indietr trovandosi quasi con le spalle contro il muro. Impugnò il manico della frusta dei suoi pantaloni aderenti e stette semplicemente in silenzio, aspettando la prossima mossa della supernova. Aveva i nervi saldi e un pò di sudore freddo aveva iniziato a imperlarle la fronte.
 
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*Reghina*
view post Posted on 4/4/2012, 18:28




Killer il Massacratore

Si sarebbe dovuto aspettare una reazione veloce da una guardia di Impel Down; ma l'aveva vista sul punto di appisolarsi e l'aveva sottovalutata.
Un errore da principiante il suo, anche se non avrebbe di certo mai potuto sospettare che colei che occupata la stanza era proprio Sady.
La donna era scattata in piedi e aveva sollevato le braccia come a proteggersi.
CITAZIONE
"Ma cosa...!"

Killer incassò il capo tra le spalle e allargò leggermente le gambe strusciando gli stivali in terra, mosse appena il capo facendo ondeggiare la spinosa chioma bionda.
Non era quello che gli ci voleva, decisamente.
Aveva fatto di tutto per evitare le guardie di Impel Down e ora si trovava davanti la loro Comandante.
Una vera seccatura.
CITAZIONE
"Aaah ~ Ma guarda un pò chi abbiamo qui Mmmmh. Killer, il massacratore?"

Una seccatura informata abbastanza da sapere chi lui fosse.
Non che fosse difficile, tra il fatto che era una Supernova e il quarantotto alla casa d'aste anche i muri sapevano i nomi e i soprannomi di chiunque avesse partecipato.
Certo spiccavano maggiormente quelli dei tre Capitani; ma anche le loro tre ciurme si erano ritrovate citate sul giornale con tanto di foto e taglia.
Una cosa che aveva reso particolarmente gradevole l'altrimenti tedioso soggiorno all'arcipelago.
Solo che adesso si iniziava a esaggerare con il 'movimento'.
CITAZIONE
"Ti avverto, stai indietro, chiaro?!"

La vide sfoderare la frusta dai pantaloni e stare immobile.
< Come pensa di combattermi con una frusta? > si chiese il pirata.
Abbassò le lame, guardò la donna.
"Tu non m'interessi" disse freddamente.
Si voltò dirigendosi verso la finestra della stanza da letto.
 
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view post Posted on 4/4/2012, 19:22
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Sady Chan

A quanto pareva avea forse una pallida idea di chi lei fosse.
Forse non era poi così entusiata di averla trovata casualmente nella sua stanza di albergo.
CITAZIONE
"Tu non m'interessi"

Quelle parole erano state scandite freddamente facendo emozionare Sady Chan al sentire della sua voce. Non sembrava volersi trattenere.
Infatti lo guardò voltarsi tranquillamente e dirigersi verso la finestra nella stanza da letto. Fece una smorfia e scosse il capo chiudendo gli occhi e sfilando completamente la frusta dai pantaloni.
"Non te ne vorrai andare proprio ora che sei entato qui mmmh?" disse provocante la donna.
Le era passata la paura, aveva tutto sotto controllo, o almeno così le pareva.
Schioccò la frusta facendola avvolgere intorno al polso destro di Killer.
"Non ti lascerò andare via così ~ mmmh" Disse lei sorridendo.
La frusta era tesa e attraversava il piccolo soggiorno.
Il silenzio era calato implacabile fra quelle mura bianche e luminose.
Fissava intesamente la maschera del ragazzo con i suoi freddi occhi rossi celati dalla sua frangia.
Era stranamente eccitata dal fatto di aver trovato una supernova nella sua stanza. Era un caso di pura e irreale fortuna, quello capitatole.
 
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*Reghina*
view post Posted on 11/4/2012, 12:58




Killer il Massacratore

Doveva essere alquanto evidente che lui non era affatto entusiasta di averla trovata nella stanza che aveva deciso di occupare, ma quale Pirata sarebbe stato contento di essere sfuggito a dei comuni soldati per finire davanti alla loro Comandante mandata direttamente da Impel Down?
Ovviamente se era lì stava cercando gli evasi dalla prigione che avevano portato ulteriore scompiglio alla già confusionaria guerra di Marineford, ma non per questo una militare poteva lasciarsi passare un pirata - una Supernova - sotto il naso come nulla fosse.
Era come sperare che un Pirata ignorasse un tesoro, qualcosa di assolutamente impossibile anche solo da concepire alla lontana.
Lo stesso Killer aveva preferito voltarsi e provare ad andare via, visto che la donna gli era parsa abbastanza spaventata da lasciarsi passare sotto il naso qualsiasi cosa.
Forse l'aveva sottovalutata, di nuovo.
Doveva decisamente perdere quel brutto vizio, se non voleva trovarsi nei guai.
CITAZIONE
"Non te ne vorrai andare proprio ora che sei entato qui mmmh?"

La risposta della Supernova era ovviamente 'Sì', ma non poté darla perché la frusta della Comandante gli avvolse il polso destro tendendosi attraverso il salottino.
Non era una cosa complicata da togliere, l'altra mano era libera e poteva semplicemente recidere con le sue lame quel tessuto che lo imprigionava.
In fondo riusciva a spappolare come nulla fosse muscoli e ossa, non l'avrebbe fermato di certo una frusta di un'arrogante soldatessa.
Però era divertente, quella situazione in cui si era trovato immischiato.
< Kidd se la caverà, per una decina di minuti da solo > pensò.
Si voltò verso di lei e avvolse un paio di volte la frusta attorno al proprio polso.
CITAZIONE
"Non ti lascerò andare via così ~ mmmh"

Killer scosse appena il capo facendo ondeggiare la chioma bionda, tirò verso di sé la donna sfruttando il fatto che fossero legati dalla frusta.
"Chi ha detto che sarai tu a dover lasciare andare via me?" domandò.

Finalmente tornata a casa con un pc funzionante, posso rispondere **
 
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view post Posted on 11/4/2012, 14:58
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Sady Chan

Forse il pirata l'aveva un pò sottovalutata. Poco le importava della sua opignone. Aveva trovato una supernova, non aveva intenzione di farlo scappare.
O almeno... Ci avrebbe provato.
Stava giocando con la sua presunta preda, consapevole del fatto che lui era fisicamente molto più forte di lei e avrebbe potuto ribaltare la situazione come se niente fosse.
Insomma, il titolo di Supernova non ce lo si guadagna così, per caso.
A un certo punto però, il pirata si voltò verso di lei. Senti accaldarsì la testa.
Non sapeva se avere paura o semplicemente continuare a guardarlo con il suo ghigno sadico stampato sulle labbra.
La mano del ragazzo avvolse la frusta un paio di volte attorno al suo polso. Aveva scosso il capo. La lunga bionda chioma aveva ondeggiato un pò.
A un certo punto, a sua inaspettata sorpresa si sentì tirare. Aggrottò la forte, mentre impuntava il tacco nella moquette per opporre resistenza.
CITAZIONE
"Chi ha detto che sarai tu a dover lasciare andare via me?" domandò.

Lo aveva davanti. Rilassò le gambe; ormai, opporre resistenza non occorreva più a nulla. Deglutì mentre guardava la maschera azzurra e bianca del pirata.
Le aveva fatto una domanda. Provocante, eccitante quasi.
Non sapeva rispondere però. Si limitò a rimanere in silenzio.
Si guardava intorno. Si rese conto che forse la sua amata frusta non sarebbe servita un granchè contro si lui.
Ispezionava la stanza, alla ricerca di qualcosa con la quale 'difendersi' a un eventuale attacco da parte del Pirata.
 
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*Reghina*
view post Posted on 15/4/2012, 23:31




Killer il Massacratore

Era impossibile che lo lasciasse andare, quella donna avrebbe provato a trattenerlo con le buone o con le cattive; di certo una Supernova non ti capitava spesso tra capo e collo ed una Guardia di Impel Down non poteva farsela sfuggire come nulla fosse successo, lasciandola svanire tra la nebbia e le bolle dell'arcipelago quasi un'illusione.
Peccato che lui aveva sottovalutato quella biondina dal rossetto troppo marcato, ma adesso era lei che lo stava trattando come se la taglia da oltre cento milioni se la fosse guadagnata derubbando le vecchiette davanti lo sportello per la pensione o magari fregando caramelle ai bambini.
Odiava essere sottovalutato.
Era più forte fisicamente di quella Comandante, avrebbe potuto semplicemente strattonarla e lei sarebbe caduta in terra come una mela matura cade dall'albero; ma si stava divertendo a giocare con lei in quel momento.
Forse proprio perché sapeva di essere in superiorità, Killer riusciva a rimanere perfettamente calmo e controllato.
Non che solitamente non lo fosse, con un Capitano come Kidd aveva imparato a mantenere un'apparenza d'apatia in ogni circostanza anche solo per non esaltarlo di più, ma in quel caso ammetteva di essere eccitato.
Quella donna odorava di sangue.
Per questo l'aveva attratta a sé, usando quella frusta che la sciocca aveva creduto potesse costituire un'arma efficace contro un uomo armato di coltelli che ruotavano sul loro stessi abbastanza affilati da squarciare ossa umane e acciaio inossidabile.
Inizialmente Sady-chan aveva opposto resistenza ma alla fine si era abbandonata guardando la maschera di iller, rilassata contro di lui e senza rispondere a quella provocante domanda che comunque era decisamente retorica.
Stava a lui lasciarla e gli sarebbe convenuto farlo subito, se non voleva che Kidd sterminasse l'intero reggimento di Impel Down per averlo infastidito, ma si stava divertendo.
Non gli sarebbe costato nulla rimanere altri cinque minuti in quella stanza e se le cose si fossero messe male, avrebbe semplicemente reciso la giugulare della donna.
"Non abbiamo bisogno di presentarci, mnh?" la provocò ancora.
Era alquanto divertente vedere quelle labbra rosso fuoro fremere per rispondere, la lunga chioma lievemente aranciata di lei oscillava lunga poco meno della sua giallissima, ma decisamente meno appuntita.
Sentiva lo scoppiare continuo delle bolle fuori dalla finestra e gli dava la sensazione che qualcuno tenesse il conto dei secondi.
"Hai intenzione di tirarmi addosso qualcosa, Comandante?".

Convinta di aver risposto, non lo avevo fatto .-.
 
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view post Posted on 16/4/2012, 14:26
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Sady Chan

Le bolle esplodevano nell'aria. Il rumore del mare si sentiva ancora, in lontananza. Lontano.
Secondi, minuti, ore, giorni. Non avrebbe saputo dire da quanto era vicino a quell' audace Supernova.
Una situazione decisamente eccitante, però. Le interessava solo questo.
Aveva abbandonato la sua ricerca di qualcosa con la quale difendersi.
Forse, non ne aveva bisogno.
Il pirata stava giocando con lei. Lasciarsi fare o reagire?
Reagire era inutile. Lo aveva già notato. Non era nella sua natura sottovalutare le persone però. Si limitava a provocarle invece.
CITAZIONE
"Non abbiamo bisogno di presentarci, mnh?"

Rabbrividì. Prese viato e lo esalò.
"No, non credo." Sorrise.
Era sicura che il pirata fosse eccitato quanto lei. Come negarlo?
Non sarebbe rimasto tanto a lungo a provocarla. Avrebbe potuto semplicemente ucciderla. Ci voleva ben poco, per uno come lui.
CITAZIONE
"Hai intenzione di tirarmi addosso qualcosa, Comandante?".

Si mise a ridere. Quel 'comandante' detto così semplicemente, da lui, da una supernova le parve solo come l'ennesima provocazione.
"Mmmh, no." Rispose lei scrollando un pò la testa. "Perchè dovrei?"
Disse lei sorridendo. "Non è la cosa più... Mmmh, intelligente che potrei fare." Tornò seria. Lo squadrò da testa a piedi con i nervi del collo saldi e i muscoli irrigiditi.

 
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*Reghina*
view post Posted on 23/4/2012, 12:53




Killer il Massacratore

Il rumore del mare in lontananza era come una melodia che frusciava leggera e distante, accompagnata di tanto in tanto dal suono delle bolle che scoppiavano e dal rumore delle persone che continuavano la loro vita.
Pareva scandire il tempo, un tempo che aveva perso importanza chissà da quanto.
Forse dal momento stesso in cui aveva visto quella donna.
In fondo quanto tempo poteva essere passato da quando aveva messo avventatamente piede in quell'albergo per scappare alle guardie e invece aveva trovato la Comandante della spedizione?
Non più di un secondo, un minuto o un'ora.
Ma anche se fosse stato un giorno, un mese o un anno a Killer non sarebbe importato poi molto.
Si stava divertendo, sicuro di essere più forte di Sady-chan nonostante lei avesse dimostrato che non era deboluccia come lui l'aveva valutata inizialmente.
Aveva sottovalutato quella donna anche conoscendo la sua fama di Comandante, ma ora che l'aveva davanti e aveva capito che nonostante tutte le sorprese che lei potesse fargli rimaneva più forte lui la cosa si faceva divertente.
Perché quella stupida anche consapevole della sua debolezza - e Killer non pensava certo che lei lo stesse sottovalutando - continuava a provocarlo.
Quindi al diavolo Kidd e al diavolo anche il fatto che probabilmente si sarebbe trovato circondato da guardie.
Tanto il suo Capitano non si sarebbe fatto neanche un graffietto e probabilmente se gli avesse tolto quel divertimento l'avrebbe solo rimproverato.
Una scazzottata era sempre gradita dalle parti di Kidd.
Perciò poteva prendersi il suo tempo, squadrare la sua preda e giocarci ancora un po' prima di divorarla.
Non lo chiamavano 'Il Massacratore' a tempo perso, in fondo, era giusto che dimostrasse perché aveva quel soprannome.
E magari che aumentasse un po' la portata della sua taglia dando grane ad una componente di Impel Down.
CITAZIONE
"No, non credo."

Quella donna voleva continuare a provocarlo e la cosa lo eccitava, ma in fondo lei non lo era meno di lui.
Perché doveva anche solo pensare di negarlo?
In fondo se il gioco non fosse valso la candela, avrebbe semplicemente girato i tacchi e tanti saluti.
Tanto valeva spingersi fino infondo a quel punto.
E provocarla con il suo titolo era stato decisamente efficace, visto che lei aveva riso.
Si chiese se per divertimento, per nervosismo o solo perché era l'ennesima provocazione che lui le lanciava.
Forse per tutte e tre le cose, o altre ancora.
"Mmmh, no. Perchè dovrei? Non è la cosa più... Mmmh, intelligente che potrei fare."
Quel suono che emetteva tra le frasi, un mugolio prolungato, aveva un che di perverso.
Non l'aveva notato prima, ma adesso che ci prestava attenzione lo trovò simile al verso di un gatto che arruffa il pelo anche se è in calore.
Eccitante.
"Magari perché hai paura" disse.
La sua voce rimaneva senza intonazione, nonostante fosse ormai chiaro che la situazione lo interessava.
Ma non avrebbe perso il suo controllo, non lo perdeva con Kidd e non l'avrebbe perso con una...eccitante provocatrice che si diceva essere alquanto sadica.
Proprio il suo tipo.
"Sta tranquilla. Se avessi voluto ucciderti l'avrei fatto 473 volte a partire da quando sei entrata".
Non era un modo per rassicurarla, ovviamente.
Solo per farle intendere che poteva farla fuori in ogni momento senza troppo sforzo e che se non l'aveva fatto c'era un valido motivo.
Un valido, eccitante, motivo.

Ho dovuto riscrivere questa risposta tre volte a causa della linea internet non funzionante. Scusa -.-'
 
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view post Posted on 24/4/2012, 21:44
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Sady Chan

E la vita continuava, al di fuori di quelle bianche pareti.
Solo lì, in quel grazioso salotto il tempo si era fermato, distorto. E l'aria con lui.
Tutto ormai aveva perso il suo valore, o almeno così alla Comandante pareva.
Era troppo presa da quella conversazione fra due mondi diversi.
Fra due punti di vista lontani anni luce. Inconcepibile. Quasi una lingua incomprensibile.
Lei faceva parte di una delle più alte cariche della prestigiosa e leggendaria Impel Down e lui, invece era un pirata e non uno qualunque: una Supernova. Una provocante Supernova che si divertiva a giocare e a stuzzicare l'interesse della carceriera.
Perchè reagire in malo modo? Era da un certo lato divertente anche farsi stuzzicare e aspettare l'ennesima provocazione da quell'audace pirata.
Pure lei però voleva essere a suo pari passo. Giocare un pò con le parole, fra una risatina nervosa e i muscoli tesi come non mai.
Consapevole della propria impotenza, debolezza.
Una debolezza solo fisica però. Non intendeva abbassare lo sguardo. Non voleva perdere la faccia. Di fronte a un pirata per giunta.
Bastava squartarla, girare i tacchi e andarsene. Ma Killer non lo aveva fatto.
L'ennesima conferma che era eccitato, coinvolto, nonostante cercasse di nasconderlo nel tono inalterato. Ma tutto ciò suonava solo come un invito a nozze per Sady Chan.
Erano daccordo...? Semplicemente erano diversi. Forse nemmeno più di tanto.
Sady aveva iniziato a domandarselo.
CITAZIONE
"Magari perché hai paura"

Piegò la testa da un lato con una smorfia fra il ghigno e la stizza.
"No. Perchè avere paura a questo punto?" domandò molto semplicemente.
Senza alterare espressione o voce.
Rimase un attimo in silenzio.
CITAZIONE
"Sta tranquilla. Se avessi voluto ucciderti l'avrei fatto 473 volte a partire da quando sei entrata".

"Ohohoh." Disse lei guardandosi intorno con aria falsamente spaventata. Tirò un pò il cappio della frusta. "Davvero?" Disse lei avvicinandosi un pò provocante e sinuosa.
Voleva farle capire per l'ennesima volta cho 'lui era il più forte'.
<ah, gli uomini. Con tutta questa mmmh presunzione.> Pensò lei.

Tranquilla :asd: non c'è fretta.
Spero vada bene. :look: Non avevo più idea di che scrivere.
 
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*Reghina*
view post Posted on 2/5/2012, 20:33




Killer il Massacratore

Si dice che il tempo sia tiranno, ma in quel momento era ben difficile da credere.
Perché se fuori la vita continuava a scorrere frenetica, tra Marine all'inseguimento di pericolosi Pirati e pericolosi Pirati all'inseguimento di tesori inesistenti, lì dentro niente contava.
Non importava che probabilmente quella donna era lì per dare la caccia agli evasi da Impel Down, pericolosi criminali con intenti tutt'altro che pacifici che gironzolavano nelle vie delle Sabaondy.
Non importava che vi fossero guardie in ogni angolo che urlavano e accorrevano per arrestare chiunque di sospetto vedessero, scatenando anche confusione tra i normali cittadini e fuggi-fuggi tra i pirati più deboli.
Non importava che lui fosse una Supernova, da sola, nella stanza della Comandante di quelle guardie e che probabilmente avrebbe dovuto andarsene da lì e tornare dal suo Capitano.
Non importava, perché era così divertente quella situazione di provocazione reciproca che il tempo poteva anche impiccarsi per i fatti suoi.
Provocare ed essere provocato era divertente, e se a farlo un'avversaria che sa di essere in svantaggio ma non abbassa la guardia diventava eccitante.
E al diavolo, non sarebbe certo morto nessuno se l'avesse attirata a sé e avesse visto cosa succedeva a quella biondina quando a scorrere sul pavimento era il suo sangue e non quello di qualcun'altro.
Killer pensava che sarebbe stato parecchio divertente vedere una sottile linea cremisi scendere dal collo della donna fino all'incavo dei seni e poi giù al ventre fino a morire sul bordo dei pantaloni.
Chissò se anche lei la pensava così, ma vedendo al posto del suo sangue quello del Pirata.
In fondo forse non erano così diversi e Killer non si sorprese di pensarlo.
Non aveva mai creduto che esistesse solo 'bianco' e 'nero'.
CITAZIONE
"No. Perchè avere paura a questo punto?"

E forse ormai cominciava a chiederselo anche lei, se tutta quella diversità non fosse solo data da un modo diverso di affrontare la vita.
Lui vagava libero da regole, seguendo solo il suo Capitano nella ricerca di un tesoro forse inesistente.
E lei invece viveva per catturare quelli come lui, seguendo un ideale che Killer non conosceva e forse non avrebbe mai conosciuto.
Ma al di fuori di questo, lontano dal titolo di Comandante e di Supernova, c'erano solo due predatori eccitati dall'odore del sangue della preda.
CITAZIONE
"Davvero?"

Sady-chan si stava avvicinando e Killer la tirò a sé senza troppi complimenti.
Aveva voluto farlo e adesso l'aveva fatto, stringeva rudemente un fianco della donna con una mano e la lama affilata premeva leggermente sulla schiena di lei.
La guardò e lei non poteva vederlo, ma stava ghignando divertito.
"Di cosa dovresti aver paura?" le chiese, amozionale.
Non era da lui scomporsi, far trapelare qualcosa di più che una calma serafica ricolma di voglia di massacro.
Non l'avrebbe fatto nemmeno sta volta.
"Del fatto che lo trovo divertente" disse.

Ehm, entro venerdì...vale anche oggi, no? XD
Mi sono detta che se avevo tempo per rispondere ad un MP senza che la linea si suicidasse, forse potevo tentare la sorte :rotfl:
 
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21 replies since 2/4/2012, 20:25   279 views
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