Il vento della libertà, RogerxRouge

Gol D. Roger


La Oro Jackson aveva ripreso il mare solo da qualche giorno con a bordo un nuovo frizzante acquisto.
Roger era stato entusiasta quando Rouge aveva accettato di partire con loro diventando membro della sua famiglia, anche lei alla ricerca di quella massima libertà a cui Roger auspicava diventando Re dei Pirati.
Quel giorno il mare era particolarmente piatto -e noioso, avrebbe detto il Capitano pirata- l'unica vitalità a bordo sembravano essere i due giovani mozzi che come sempre non perdevano occasione per battibeccare fra di loro, solo per poi essere divisi in modo affatto garbato da Ray.
Roger fissava Rouge con interesse, sul ponte, il corpo pressappoco perfetto fasciato dal semplice vestito bianco e i bei capelli color pesca mossi dal vento. Era l'unica donna che aveva avuto il coraggio di viaggiare con pirati come loro, a parte Shakky, ma lei era proprietà privata e ormai Roger aveva imparato a guardarla come un normale nakama e si era subito integrata nella ciurma.
La cosa non poteva che far piacere a Roger, visto che l'idea di portarla a bordo era stata sua e non è che avesse proprio chiesto il parere degli altri. Insomma, l'aveva presentata e poi aveva deciso per conto suo. Certo, poi gli altri erano stati tutti d'accordo con lui una volta che l'aveva rivelato, restava il fatto che vederla già così integrata, era un piacere.
Come era un piacere vederla sorridere, in fondo.
Le si avvicinò, sogghignando nel suo modo solare e ironico.
"Allora Rouge, com'è l'idea di far definitivamente parte di una vera ciurma di pericolosi Pirati?" le chiese divertito e curioso, proprio come un bambino, poggiandosi al parapetto con la schiana e ingrociando le braccia al petto.
Non è che avessero parlato molto di quel genere di cose. Avevano solo notato di avere molti interessi comuni, come il fatto che entrambi ricercassero una libertà che non era facile ottenere, e che per questo lui le aveva chiesto senza troppi giri di parole di unirsi a lori.
Che lì l'avrebbe trovata, guidati dal mare.
E poi sarebbe stato sicuramente divertente.

Portuguese D Rouge

Stava sul ponte, osservandosi attorno con un lieve sorriso.
Il mare era calmo e il lieve venticello che spirava, scompigliandole i capelli, era davvero piacevole.
Si sentivano i litigi dei due piccoli mozzi della nave, prontamente placcati da Rayleigh.
Probabilmente non avrebbe dovuto sentirsi così a suo agio su una nave Pirata conosciuta come la Oro Jackson, ma nonostante fosse lì solo da qualche giorno si era perfettamente integrata nell'equipaggio.
Non che ci fosse voluto molto, a dire il vero, più che pirati sembravano tutti ragazzini che stanno andando al parco giochi.
Per questo probabilmente era stato tanto facile prenderli tutti in simpatia, soprattutto quel buffo Capitano che di piratesco sembrava avere poco e niente.
Insomma, era abituata a dei poco di buono alla ricerca di oro e gioielli, non ad avventurieri scatenati all'inseguimento di qualcosa di aleatorio come la libertà.

La giovane osservò con un sopracciglio leggermente inarcato l'uomo poggiardi al parapetto con quel suo sorriso che pareva voler prendere in giro il mondo e divertirsi un sacco nel farlo.
Eppure il tono era curioso, come quello di un bambino, e lei non poté evitare di ricambiare quel sorriso con uno più sottile e furbetto, quasi di una piccola volpe.
"Vera ciurma di Pirati pericolosi?" ripeté, osservando ancora una volta Shanks e Buggy litigare per qualcosa che poteva essere anche solo il tempo di quel giorno.
Decisamente che fossero pericolosi non lo si sarebbe detto nemmeno per finta.
"Penso di essermi abituata all'idea" disse, scoppiando a ridere senza un motivo in particolare, poggiandosi sull'albero di fronte all'uomo.
"Non hanno mai smesso" fece, riferendosi ovviamente al caos che pareva circondare perennemente la nave, in un cima festoso e casinaro "Devo dedurre facciano sempre così?" domandò, divertita e forse un poco ironica.

Gol D Roger


Roger sapeva perfettamente che ad una prima occhiata loro due sembravano tutto all'infuori di pirati.
Erano una manica di esaltati, probabilmente, tutti con la stessa pazza voglia d'avventure (salvo eccezioni, come Buggy, ma anche lui era sempre pronto a farsi avanti quando ce n'era bisogno) e di libertà.
Per Roger ormai la sua ciurma era la sua famiglia.
Avrebbe ucciso senza esitazioni per loro, sterminato popoli se necessario, si sarebbe fatto ammazzare senza pensarci troppo su. Era anche questo il compito di un Capitano.
Molti non la pensavano come lui, ma era proprio questo il bello.
Roger voleva dar vita ad una vera Era dei Pirati, pirati veri, come loro, Pirati Sognatori, e ci sarebbe riuscito. E poi era proprio quello il bello di esser pirati, no? La libertà di sognare e navigare il mare.
Rouge per quanto gli riguardava era entrata perfettamente in quella famiglia, ormai era una di loro a tutti gli effetti, ne aveva tutte le qualità, e lo poteva dire solo guardandola in quegli splendidi occhi ametista.

Spostò lo sguardo seguendo quello della ragazza, fissando con un sopracciglio inarcato i due mozzi che litigavano. Ridacchiò.
Quei due erano un caso perso, ma anche senza di loro probabilmente non sarebbero parsi dei pirati pericolosi. Al massimo ridicoli.
Almeno fino a quando non scendevano sul campo di battaglia, allora chi aveva osato anche solo pensarlo avrebbe dovuto rimangiarsi tutto.

Roger la fissò ridere e poggiarsi all'albero maestro.
Era bellissima, nessuno avrebbe potuto negarla.
Sogghignò a sua volta "Buon per te, perché ormai fai parte della famiglia e non te ne andrai facilmente"

Fu il turno di Roger scoppiare a ridere "Ogni momento della giornata" rispose divertito "Abituatici perché non penso abbiano intenzione di smetterla. Poi che divertimento c'è?" fece.
Se in giornate calme come quella non ci fosse stato tutto quella caos sulla Oro, sarebbe stata una noia mortale, di questo era certo.

Portuguese D Rouge

Molto probabilmente erano ben consapevoli di sembrare tutto tranne che pirati e la cosa non li turbava affatto.
Rouge lo trovava divertente, in un certo senso, perché non trovavano motivo di dimostrare la loro forza o il loro essere pirati con gesti eclatanti.
Però sapevano essere pericolosi, ne era certissima, non serviva vederli combattere per averne la sicurezza.
Almeno a lei, poteva percepire che era gente che se voleva poteva capovolgere il mondo.
Da quel poco che aveva capito di Roger, lui il mondo l'avrebbe volentieri fatto esplodere, per difendere un suo nakama.
E lei ora lo era, a tutti gli effetti a quanto pareva.

A quanto pareva si poteva salire ma non scendere.
Beh, a pensarci non aveva idea di come Roger reclutasse le persone in ciurma.
Se faceva come aveva fatto con lei, allora probabilmente erano persone che tra loro non avevano in comune niente se non il sogno della libertà.
In fondo non aveva ben chiaro perché l'avesse arruolata, ma le andava benissimo, perché stava bene lì.
"Sembri parecchio serio, quando dici che siete una famiglia" fece, senza particolare stupore, ma con un sorriso dolce.
Una famiglia casinara di cui ancora non conosceva la vera forza, ma di cui sentiva di potersi fidare.
< Io sarei la sorella maggiore, o qualcosa di simile? > pensò, sogghignando divertita all'idea.
Non aveva l'età per fare la sorellona, né sarebbe stata capace, sicuramente.

La giovane ridacchiò, scuotendo il capo, lasciando che la chioma di pesca ondeggiasse attorno a sé.
Non lo faceva di proposito, ma il vento pareva suo complice, nel farla apparire più bella.
"Figurati. Casa mia era sempre chiassosa" disse, ridendo ancora.

Gol D Roger


Non aveva mai avuto un particolare criterio per scegliere i suoi compagni.
No, anzi, non aveva affatto un criterio per sceglierli.
Ognuno di loro aveva sogni e aspettative diverse, aveva caratteri e abitudini diversi, lo sapeva benissimo. La prova più lampante erano i mozzi, che non facevano che litigare anche per decidere se il bicchiere era mezzo pieno o mezzo vuoto.
Ma in fondo erano una famiglia e su questo tutti erano d'accordo.
Magari era vero che non aveva nulla in comune se non il desiderio di libertà, ma quello era il più forte che ogni uomo possedeva e quello che li teneva più uniti in qualsiasi momento.
Erano una ciurma bizzarra, ma per questo erano uniti fra di loro più di molti altri.

Rouge l'aveva detto con un sorriso dolce a dipingerle il volto,come stesse pensando di essere la sorella maggiore o qualcosa del genere
Roger si aprì in un sogghigno spensierato, annuendo.
"Ovvio che lo sono, bellezza. Sono serio perché è quello che penso. Potrà sembrarti strano che dei pirati la pensino in questo modo, ma la verità è che questo ragazzi, e adesso anche tu, sono la mia famiglia. E non esiterei a distruggere il mondo per salvare anche solo uno dei ragazzi...anche quei due mocciosi là" rise, osservando Shanks e Buggy massaggiarsi il capo dolorante e Ray urlargli dietro di smetterla di far tutto quel baccano.
La risatina di Rouge riportò su di lei la sua attenzione, mentre scuoteva la chioma color pesca e quel vento biricchino la rendeva ancora più bella di quanto non fosse.

Roger ridacchiò.
Non era propriamente bello, il futuro Re dei Pirati, ma quei sorrisi enigmatici in cui si apriva sempre sapevano certamente renderlo affascinante.
"Mai quanto lo sarà questa, puoi scommetterci" le disse divertito.

Portuguese D Rouge

Sorrideva spesso, Roger.
Questa era la conclusione a cui era arrivata la giovane nel poco tempo trascorso lì, insieme al fatto che non le dispiacesse per nulla.
Aveva un bel sorriso, deciso e sicuro come sapeva essere lui, ma anche infantile e leggermente bambinesco.
Una strana combinazione, ma Rouge la trovava deliziosa.
E in fondo non ci trovava niente di male nel sorridere spesso, perché lei stessa rideva anche senza un motivo particolare, semplicemente contenta di quello che faceva.

La ragazza non pensò nemmeno per un momento che Roger non fosse serio.
Era sicura che davvero avrebbe distrutto il mondo pur di aiutare i suoi Nakama, anche quei due divertenti mozzetti che parevano saper combinare solo guai.
Rouge trovava francamente adorabile il mocciosetto dai capelli rossi, anche se il clown la faceva ridere senza sosta per le sue paure continue.
Non che lei non si spaventasse davanti a fenomeni che parevano paranormali, ma evitava bene di andarlo a strepitare in giro.
Preferiva ironizzare, che mostrare di avere paura.
“Me l'hai già detto, e fidati se ti dico che non ne dubito. Non mi sembri un tipo che parla al vento”.
Si sistemò un ciuffo di capelli dietro l'orecchio, solo per vederlo tornare al proprio posto immediatamente.
Passò le mani sulla veste bianca, sorridendo appena nel vederlo ridere.
Aveva un fascino particolare, quell'uomo, che non era esattamente il tipico che ci si sarebbe aspettato da un Pirata, ma comunque non si poteva dire fosse brutto.

“Stai cercando di spaventarmi, Re dei Pirati?”.
Quello che sicuramente l'aveva più colpita di Roger era il suo sogno, per questo ogni tanto lo denominava a quel modo, come lo fosse già.
Non lo faceva né con malizia né con cattiveria, ma con la naturalezza di chi sa che prima o poi tutti lo chiameranno a quel modo.
Come fosse certa al cento per cento che lui lo sarebbe diventato.

Gol D Roger


Rouge aveva un bel sorriso, non c'era niente da fare.
Roger più la guardava più ne era convinto.
Era solare e allegro, un poco ironico e biricchino. Un sorriso che le illuminava il volto, mentre lei tentava invano di portarsi i capelli dietro l'orecchio, solo per poi ritrovarli davanti al viso a causa del vento.
E poi era perfetto su quel viso delicato reso un poco più infantile di quanto fosse dalle lentiggini che lo puntellavano delicate.
A Roger era piaciuto subito, insieme al suo modo di ragionare, per questo aveva insistito tanto per averla a bordo. E poi a quanto pareva piaceva a tutti, in special modo ai due mocciosi, anche se Buggy era più bravo a mostrare le sue incontabili paure che i suoi sentimenti.
Quei due lo facevano uscire di senno e ridere fino alle lacrime allo stesso tempo, costantemente indeciso se arrabbiarsi ogni volta che discutevano -ovvero per ogni parola dell'altro senza distinzioni- o ridersela della grossa, visto che tanto ci pensava sempre Ray a dividerli.
Erano talmente impossibili che spesso si dimenticava di essere lui il capitano là sopra e che doveva tenere pace tra gli animi. Solo che con quei due era talmente impossibile che finiva per sedersi e godersi la scena, faccia dopo i pugni di Ray compresa, ovviamente. Quella era la parte più divertente.

Roger sogghignò divertito.
Da quanto si conoscevano? Pochi giorni, quella ragazza era molto sveglia oltre gli altri pregi che aveva.
"Io non parlo mai al vento. Se dico qualsiasi cosa, sta pur certo che quella sarà" lo disse con sicurezza, perché era quello che pensava.
Soprattutto se si parlava di quella che Roger considerava la sua unica famiglia. Allora chiunque poteva star certo che sarebbe stato davvero capace di capovolgere il mondo per uno solo di loro, in barba a tutto e tutti.
Rouge non faceva eccezione, perché ormai era entrata a tutti gli effetti a far parte di quella grande, rumorosa famiglia che erano i Jolly Roger, e lui personalmente non aveva intenzione di farla andare da nessuna parte.

Roger rise.
La ragazza aveva preso a chiamarlo così spesso dopo che gli aveva detto di voler diventare l'uomo più libero di tutti, che voleva diventare Re dei Pirati -per quanto fosse una cosa inventata completamente da lui.
Ogni tanto lo chiamava così, quasi lo fosse già o fosse sicura lo sarebbe diventato.
Roger di contro ne era certo. Sarebbe sicuramente riuscito a diventare l'uomo più libero di tutti, quindi rideva sempre, divertito, da quel soprannome che gli piaceva da morire.
"Non mi permetterei mai" le disse "Basterebbe così poco per farti venire voglia di scendere?" continuò ironico, credendo di immaginare la risposta.
Rouge sembrava una ragazza coraggio, non di quelle che piagnucolavano davanti al pericolo come Buggy, sicuramente. Né avrebbe incontrate di tutti i colori, durante il loro viaggio, doveva esserlo.



Edited by Saruwatari_Asuka - 4/9/2011, 20:15

Portuguese D Rouge

Lo conosceva da qualche giorno, molto poco a dire il vero, però non le ci era voluto troppo a capire che tipo era.
Schietto, sicuramente, un poco infantile magari, che sembrava non ricordarsi spesso di essere il Capitano.
Però era anche determinato a proteggere i suoi Nakama e a raggiungere il suo obbiettivo.
Non sembrava davvero un tipo che parla solo per dar aria alla bocca e forse per questo le era piaciuto e aveva deciso di seguirlo.

E la giovane non ne dubitava, perché nonostante non lo avesse visto all'opera era certa fosse un tipo di parola che faceva quello che diceva.
Per questo le piaceva, in fondo, era quel genere di persona che sapevano cosa volevano e trovavano il modo per averla.
Inoltre era anche uno disposto a tutto per la sua famiglia, e lei ormai ne era parte.
Non che le dispiacesse ovviamente, era salita di sua volontà, non l'aveva trascinata nessuno.
Però sapere di essere difese all'interno di un grande nucleo di persone pronte a fare di tutto l'una per l'altra era una bella sensazione, rara tra pirati.
Sentì Roger ridere quando lei pronunciò il soprannome con cui ormai lo chiamava, fermamente convinta del fatto che sarebbe diventato il Re dei Pirati.
Che poi probabilmente era un titolo inesistente non rientrava nelle cose importanti, potevano sempre inventarlo loro.

La giovane inarcò un sopracciglio color pesca, increspando le labbra in una smorfia di chi si sente preso in giro.
“Dopo tutti i tuoi bei discorsetti sul fatto che non toccheresti mai la tua famiglia, temo non mi sentirei minacciata nemmeno con una pistola alla tempia” rise, ghignando sfacciata all'indirizzo del pirata “No che non voglio scendere. C'è troppo da vedere, 'Capitano' ”.

Gol D Roger


Probabilmente erano i pirati più strani di tutta la rotta maggiore, loro. Roger in testa fra tutti.
Non erano di quelli che pensavano solo a soldi e gloria. Anzi, probabilmente di queste cose si ricordavano solo quando dovevano depredare una nave nemica dopo averli conciati per le feste. Quale tesoro poteva essere più importante della libertà in fin dei conti? Nessuno.
Roger poi era il peggiore, là dentro. Positivamente parlando, naturalmente.
Era schietto, diceva quello che pensava senza girarci troppo intorno e forse il ragazzino con i capelli rossi gli stava troppo appiccicato, perché stava imparando a ragionare esattamente come lui e nel suo piccolo il futuro Re dei Pirati non era certo fosse un gran bene.
Però sapeva essere uno stratega, di quelli che amano mettersi in mostra, specie quando c'erano di mezzo i suoi compagni.
Rouge sembrava averlo capito, anche se si conoscevano da poco tempo ancora, e questo era bene.
Aveva inarcato un sopracciglio all'ultima frase del Capitano, la ragazza, come si sentisse presa in giro.

Roger rise divertito senza evitarlo, seguito da lei.
Rimarcava troppo quel concetto, ma voleva che i nuovi venuti sapessero come la pensava, e Rouge in quel momento era l'ultima arrivata, anche se probabilmente aveva imparato a memoria il discorso.
"Se qualcuno ti puntasse una pistola alla tempia si ritroverebbe senza la testa prima di accorgersene" disse divertito "Parola di...Re dei Pirati" rise ancora più forte, decidendo che quella nomina gli calzava proprio a pennello, altro che.
Certo era un nome che si era inventato di sana pianta, probabilmente, ma presto tutti l'avrebbero chiamato così, ne era praticamente certo.
E non perché lui volesse comandare qualcosa, con l'appellativo Re.
Semplicemente, non c'era nessuno di più libero.

Annuì sorridendo ancora più ampliamente.
Ci sarebbero state così tante cose da vedere, che non avrebbero potuto immaginarlo nemmeno in anni e anni.
"Questo è poco ma sicuro. Questa Rotta ci riserverà un mucchio di sorprese se avremo tutti il coraggio di andare avanti" disse con un ghigno.

Portuguese D Rouge

Sarebbe stato interessante vedere quel buffo pirata in azione.
Doveva essere di quelli che facevano le cose in grande, se puntava a diventare l'uomo più libero di tutti, di questo Rouge era certa.
Aveva conosciuto molti pirati nella sua vita, ma erano quasi tutti uomini interessati solo a oro e gioielli, oppre a fare razia.
Roger era in primo, e forse l'unico, a puntare a qualcosa che davvero interessasse la giovane.
Alla libertà.

Rise con lui, sicurissima che sarebbe accaduto.
"Non ho bisogno di essere difesa" sogghignò, giusto per ricordare a Roger che non era una ragazzina che ha bisogno della balia.
Se qualcuno l'avesse minacciato si sarebbe trovato ucciso direttamente da lei prima che da chiunque altro.
Ed era sempre bene chiarire di non essere debole, in acque come quelle e in una ciurma di Pirati.
Non che Roger le paresse tipo da lasciare indietro qualcuno, ma sapersi difendere era sempre meglio di non saperlo fare, ecco.

Rouge assottigliò appena gli occhi, le lunghe ciglia facevano da corona agli occhi ametista, che brillavano furbetti come perennemente illuminati da qualche idea biricchina, quasi fosse una bambina.
"Sempre avanti..verso dove?" chiese curiosa, per nulla spaventata, con la tipica eccitazione di chi è al primo viaggio e vuole scoprire tutto della rotta che sta seguendo.

Gol D Roger


Che Roger fosse ambizioso come pochi ormai a bordo lo sapevano tutti.
Qualcuno che puntava ad un titolo che non esisteva nemmeno e che sarebbe dovuto essere creato solo per lui non poteva che essere diversamente.
Ma era proprio la sua ambizione e la sua sfarzosità probabilmente che teneva unite tutto quelle persone così strane e diverse fra loro, perché quelle caratteristiche un po' particolari potevano portarli davvero ai loro sogni.

Roger sogghignò.
Era sicuro che quel fiorellino fosse un osso duro, su questo non c'erano dubbi. Era una piratessa adesso e come se non bastasse si trovavano nel Nuovo Mondo, le acque più pericolose fra tutte.
Doveva avere un minimo di difesa personale, e anche se guardandola così non si sarebbe detto Roger era sicuro che se la sapesse cava, almeno in quanto a velocità.
Ma anche non fosse stato si sarebbe fatto tagliare un braccio per non lasciare indietro nessuno delle persone che viaggiavano con lui adesso, quindi non era un problema vero e proprio.
Avrebbe imparato cosa significava difendersi da pirati, attaccare e uccidere se necessario, sulla propria pelle.
La vide assottigliare gli occhi, che brillarono furbi, e per un rimase incantato nell'osservarla.

Non c'era spavento nella sua voce, ma solo l'eccitazione e il divertimento di chi vuole scoprire sempre di più, ancora di più.
Roger sorrise, alzando gli occhi verso il cielo quasi fosse trasognato, come stesse pensando a chissà cosa in particolare, come potesse capire cosa sarebbe successo in quel viaggio verso una metà che per molti era pazzia.
"Verso qualsiasi cosa ci riserverà questo viaggio e questo Nuovo Mondo. E verso qualsiasi cosa vuoi trovare alla fine di questo viaggio, non pensi, Rouge?"

Portuguese D Rouge

Vide il Capitano sogghignare e lei lo fece di riflesso.
Nonostante le apparenze delicate, con tanto di abito bianco che le stava molto largo e fiore tra i capelli che le dava un'aria dolce, Rouge non si poteva definire fragile.
Sapeva che bisognava sapersela cavare da soli, quando si è in mezzo ai Pirati e a criminali di ogni razza, che non hanno regole o codici morali da rispettare.
Ovviamente Roger non l'avrebbe mai lasciata nei guai, di questo ormai era sicura, però a bordo erano in tanti ed era meglio avere un minimo di capacità d'autodifesa.
Quel tanto che bastava per non farsi uccidere appena il futuro Re dei Pirati batteva gli occhi, ecco.
Lei non voleva certo dipendere da nessuno, ma non era così sciocca da credere di poter affrontare il Nuovo Mondo che si parava dinnanzi a loro.
Era un luogo imprevedibile, tanto da far sembrare la Grand Line appena superata un 'Paradiso', talmente tanto che nemmeno il Log Pose funzionava lì.
Le terre non appartenevano ad altri se non a chi viveva lì, la Marina non aveva praticamente potere in quel tratto di mare e solo i più coraggiosi osavano spingersi fin là, molte volte per tornare di corsa indietro, o non tornarci mai più.
Niente di divertente o da prendere sottogamba.
Eppure Rouge lo trovava eccitante.

La giovane sorrise felina, assottigliando le labbra come una piccola predatrice.
Si sistemò con cura il fiore che teneva tra i capelli, nonostante fosse perfettamente al suo posto “Tu cosa pensi di trovare 'alla fine', Roger?” chiese, provocatoria, quasi lo stesse sfidando.
Lei voleva solo viaggiare, scoprire, esplorare.
Non pensava di trovare 'qualcosa', non di preciso almeno.
Ma lui voleva diventare 'Il Re dei Pirati', quindi forse cercava un oggetto preciso.

Gol D Roger


Il Nuovo Mondo aveva una pessima fama, Roger lo sapeva bene.
Tanto terribile che chi ne era uscito miracolosamente non ci aveva più voluto metter piede, talmente tanto da esser considerato Paradiso nei confronti della Rotta Maggiore, che già di per sé non era di facile navigazione.
E tutto questo non faceva che rendere Roger ancora più eccitato all'idea di attraversarla e ancora più di arrivare alla sua fine e scoprire ciò che c'era da scoprire e da trovare.
Anche Rouge sembrava della stessa idea.
Era una ragazza forte, nonostante l'apparenza fragile, Roger aveva avuto modo di appurarlo parlando con lei. Era certo sapesse quel che faceva e sapeva soprattutto dimostrare le sue parole. E se diceva di sapersela cavare sola era perché evidentemente doveva essere così.
Roger non aveva dubbi in proposito, ma non avrebbe comunque mai permesso a nessuno di farle del male, a prescindere dal fatto che lei potesse farlo fuori da solo o meno.
Vide Rouge sistemarsi il fiore fra i suoi capelli e tornò a prestarle attenzione, tornando con i piedi per terra e smettere di fantasticare su qualcosa che molto presto sarebbe stata realtà.

Roger ricambiò il sorriso della ragazza.
Non era difficile rispondere a quella domanda, per niente.
"Non ho la minima idea di cosa troverò alla fine" affermò con un sogghigno divertito.
Non poteva sapere cosa ci fosse alla fine di quel viaggio, nessuno lo sapeva e anche qualcuno avesse potuto raccontarglielo non avrebbe voluto saperlo.
Il bello di tutto quello era il mistero del viaggio e l'avventura.
Voleva diventare Re dei Pirati, questa era essenzialmente l'unica cosa che sapeva, voleva essere libero. E non credeva fosse un oggetto che gliel'avrebbe permesso, quanto magari il viaggio in sé.
Però non fece in tempo a dirlo, anche se probabilmente glielo si leggeva negli occhi, perché il piccolo mozzo dai capelli rossi era corso saltellante nella loro direzione come se avesse visto chissà cosa di eccitante.
"CAPITANO!!" urlò, rivolgendo un sorrisone sia a lui che a Rouge "Ray-san dice che hanno avvistato una nave all'orizzonte e che bisognerebbe fartelo sapere però non voleva disturbarti visto che eri impegnato"
Roger alzò un sopracciglio indeciso se ridere o arrabbiarsi come ogni volta che si trattava di quei due combina guai dei mozzi.
Poi si ricordò di quello che aveva detto e per poco si dimenticò che il ragazzino era solo un ambasciatore e che probabilmente e che probabilmente era venuto lì da lui di sua iniziativa, fra l'altro..
"Cos'è che ha detto Ray?!"
Shanks sbatté un attimo le palpebre, ma ripeté senza problemi "Che c'è una nave all'orizzonte, e quindi..."
"No, no, intendevo...lascia perdere, moccioso. E' una nave che conosciamo?"
"No" rispose immediatamente il ragazzino "Non conosco quella bandiera" fece orgoglioso. Non era la bandiera della marina né di Barbabianca né di Shiki, quindi non la conosceva.
"E allora che vuoi da me? Ray sa quello che deve fare, non mi interessano i novellini...a meno che non siano loro ad avere la faccia tosta di attaccarci" sogghignò.
Shanks sorrise a sua volta "Agli ordini, Capitano" esclamò, salutò Rouge con la manina e poi corse di nuovo via, verso Ray che poco lontano sembrava starsi divertendo particolarmente. Quando arrivò Ray gli tirò uno scappellotto affettuoso per poi tornare ad ignorarli come avevano fatto prima, magari proprio per lasciare quei due da soli.
Ray gliel'avrebbe pagata.

Portuguese D Rouge

La fama del Nuovo Mondo non le era affatto sconosciuta.
Aveva conosciuto molti Pirati che, dopo essere miracolosamente tornati, con la ciurma decimata e l'orgoglio a pezzi, avevano affermato che la Grand Line era il 'Paradiso', rispetto al Nuovo Mondo.
Parlavano di un territorio in cui non era possibile orientarsi con il Log Pose, in cui esistevano isole galleggianti che attiravano a sé le navi spappolandole, in cui le condizioni climatiche erano così assurde da far parere gli sbalzi della Grand Line prevedibili.
Rouge era curiosa ed eccitata davanti a quelle dicerie che forse non lo erano così tanto.
Ammetteva di avere un po' di paura, ma non abbastanza da farle perdere la voglia di scoprire ogni cosa.

La donna rise, in un qualche modo soddisfatta della risposta.
Non pensava che un oggetto o qualcosa di simile potesse fare al caso di Roger, il viaggio era forse la cosa più importante.

Non fece in tempo a rispondere a Roger, la ragazza, che il piccolo mozzo dai capelli rossi era arrivato sorridendo.
Era un bambino delizioso, semplicemente adorabile.
Potendo, la giovane se lo sarebbe preso in braccio e coccolato, ma vederlo correre e giocare era una gioia.
Nemmeno si era meravigliata che un ragazzino così piccolo facesse il Pirata, anche perché il marmocchio sembrava pienamente consapevole di ciò che faceva e contentissimo di farla.

La donna fece mente locale.
Ray-san era..il tipo con gli occhialini.
Quello inquietante che rimproverava di continuo Shanks e l'altro bambino.
Il Vice di Roger, da quel poco che aveva capito dal loro modo di fare.
Ripensò alle parole di Shanks e le venne voglia di tirare qualcosa contro a Ray..peccato che qualsiasi cosa gli avesse tirato, probabilmente sarebbe finita a pezzi prima di toccare l'uomo.
< Che tipo! > pensò, gonfiando appena le guance, evitandosi di arrossire per l'insinuazione < Non stavamo facendo nulla di male >.

Il Capitano sembrava aver rielaborato il discorso in 'Nessuno d'interessante'.
Rouge si era fatta una mezza idea sul fatto che la ciurma di Roger fosse famosa, ma non immaginava così famosa da non dover temere un attacco.
O probabilmente al futuro Re dei Pirati non interessava semplicemente che qualcuno li attaccasse o meno.
Forse un po' d'arrogante, ma divertente, lo doveva ammettere.
Shanks era corso via salutandola con la mano e lei aveva sorriso.
Lo vide tornare affianco a Ray, che tornò ad ignorarli.
Prima o poi l'avrebbe buttato a mare, così, per sfizio.
"Che tipo" borbottò, facendo la linguaccia nella direzione in cui era il Vice di Roger.

Gol D Roger


Rouge era parsa infastidita dall'insinuazione indiretta di Ray che aveva riferito Shanks, tant'è che aveva gonfiato le guance come ad impedirsi di arrossire o come, cosa che aveva fatto ridere Roger di cuore, volesse gettarlo fuori bordo.

Rise alla sua frase.
Ray era il suo migliore amico e il suo vice e lo rispettava, ma a volte faceva delle insinuazioni campate in aria e davvero imbarazzanti. Lui non gli aveva mai rinfacciato le sue scappatelle con Shakky -che era certo Roger avvenissero quasi tutte le sere.
Di una cosa era certo al momento: gliel'avrebbe fatta pagare.
"Già" borbottò, fra il divertito e lo scocciato.
Poi aveva anche una vaga idea di dover come minimo andare a controllare chi fosse quella nave che ha detta di Shanks stava vendendo dritta dritta nella loro direzione. Magari erano pivelli ma poteva anche essere altro. Sicuramente non era qualcuno che loro conoscessero, o il ragazzino avrebbe riconosciuto la bandiera.
Decise che magari invece di pensare di ammazzare il povero Ray poteva sfogarsi su quei piratucoli che stavano osando venirgli contro, anche se aveva detto che non gli interessava e che avrebbe lasciato a loro la faccenda. E magari mostrare a Rouge quello a cui andava in contro venendo con loro, nonostante non fossero ancora neanche nel Nuovo Mondo.
Quando sarebbero arrivati lì sarebbe stato tutto diverso.
Più fico, a detta di Roger, ma non poteva sapere se Rouge lo considerasse Interessante o ne fosse anche solo leggermente spaventata. Cosa che sarebbe stato normale, in fin dei conti.
"Ignoralo, lui adora stuzzicare gli altri" sogghignò, guardando nella direzione in cui Ray era con i mozzi. Fece cenno a Rouge di seguirlo e poi si avvicinò a loro.
Shanks saltellò dal fianco sinistro di Ray mettendosi fra loro due, indicando entusiasta, come un bambino che va per la prima volta al lunapark, la nave che si scorgeva ancora parecchio distante da loro.
"Ha cambiato idea Capitano?! Guarda, è quella nave lì!"
Roger scrutò l'orizzonte e poi sbuffò. Come aveva immaginato non era proprio niente d'interessante, nessuno che conoscesse o che sembrasse forte anche solo per finta. Aveva già cambiato idea, non gli interessavano nemmeno un po'.
Era molto meglio rimanere dall'altra parte del ponte a parlare con Rouge, probabilmente.
"Nemmeno un po'. Pensateci voi, io non ne ho voglia" borbottò, poggiando il gomito sul parapetto e la guancia sul dorso della mano
"Io l'avevo detto che non era nessuno che conoscevamo, Capitano" esclamò il ragazzino.
"Sì, sì, lo vedo anche da me"
Ray ridacchiò, ma rimase in silenzio a fumare con calma la sua sigaretta.
"Neh, Capitano, combatterà anche Rouge, vero?"
Roger alzò gli occhi verso la donna e sogghignò "Cosa ne so, ragazzino, chiedi a lei se è capace di affrontare un mucchio di balordi"
"Certo che lo sa fare!" affermò Shanks come se ne fosse certo "Ray lo dice sempre che per attirare così l'attenzione del Capitano dove essere un peperino in gamba. Vero, Rouge-san?"
Roger si alzò di scatto e scoccò un'occhiataccia raggelante al ragazzino "Che ho fatto?" borbottò lui inclinando il capo curioso. Poi Roger rivolse la stessa occhiataccia a Ray, che sogghignò come se stesse cercando di soffocare le risate e fece per andarsene, probabilmente prima che Roger lo uccidesse e Rouge lo buttasse di sotto.
"R-A-Y" scandì, minaccioso. Ray scoppiò a ridere senza più potersi trattenere.
"Di cosa mi staresti accusando precisamente, Roger?"
Il capitano grugnì "Falla finita con quelle battutine ai mocciosi o giuro che trovo il modo di farti tenere le zampacce lontane da Shakky" sogghignò, voleva essere un modo di vendicarsi con la stessa moneta, ma con uno come Rayleigh certe cose non funzionavano mai.
Il vicecapitano infatti rise e non ne sembrò molto sconvolto, tutt'altro "Beh, è comunque complicato visto che adesso Shakky divide la cabina con Rouge, no? Non mi azzarderei mai di dar fastidio alla nostra nuova nakama" disse, mimando un inchino ironico verso la ragazza.
"T'ammazzo"
"Ma Capitano" s'intromise Shanks "non può, è il suo Vice"
"Tu taci, moccioso" l'ammonì e il ragazzino si portò le mani dietro la testa e inclinò il capo come se ancora non capisse.
"Ma perché il Capitano ce l'ha tanto con Ray-san, adesso?" chiese, rivolto verso Rouge che gli era dietro.