Revolutionary Brothers, [VM 18] AcexSabo

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Elen87
view post Posted on 1/6/2011, 10:32 by: Elen87
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Portogas D. Ace

Sei fortunato che questa stanza trabocchi di guardie, lurido farabutto leccapiedi di un… Ace non aveva affatto gradito che il responsabile dei rifornimenti avesse spedito lui in un posto e Sabo dalla parte praticamente opposta. Cercò con gli occhi quelli di Sabo, distante da lui pochi passi, che nel frattempo aveva fatto volontariamente cadere alcune cose e si era chinato a raccoglierle. Ace colse al volo l’invito e si chinò a sua volta ad aiutarlo per tentare di scambiare qualche parola
CITAZIONE
"occupati delle guardie con te appena puoi. Ci vediamo là in cima."

Ace guardò nella direzione accennatagli da Sabo e vide che indicava una scala a chiocciola che portava al piano superiore. Annuendo e restituendogli i pacchi che aveva raccolto si rialzò in piedi e lanciò un ultimo sguardo al fratello con aria un po’ tesa Fa attenzione, Sabo….
Infine raggiunse il suo gruppo e con loro si diresse verso la dispensa, attraversando una rete di corridoi che Ace si impegnò ad imprimere nella memoria e superando le cucine. Mentre camminavano Ace fece il conto mentale delle guardie: il suo drappello era composto da 10 uomini contando anche lui, avrebbe dovuto quindi sistemare alla svelta e più silenziosamente possibile gli altri nove. Arrivarono alla dispensa, un enorme magazzino pieno di scaffalature e ripiani stracolmi di ogni genere di beni alimentari, dallo zucchero al caffè a grandi mucchi di cereali di ogni tipo. Il luogo era immerso nella semioscurità in modo da consentire una miglior conservazione della merce. Bene, almeno avrò il buio dalla mia. Certo che mentre la sua gente muore di fame il re invece fa proprio una bella vita; non si fa mancare nulla vedo. Notando che nel frattempo le altre guardie si stavano affaccendando per sistemare i vari prodotti ne approfittò per seguirne uno e con la scusa di chiedergli dove avrebbe dovuto mettere i sacchi di fagioli appena questi si girò per guardarsi in giro lo colpì al collo con il gomito, facendolo sbattere contro lo scaffale e cadere a terra. “Fuori uno” mormorò con un ghigno Ace. Ma il rumore provocato dalla botta contro il ripiano attirò altri due uomini “Che succede?” gridò uno dei due.
“Non so, ho sentito un rumore e quando sono venuto a vedere era a terra, aiutatemi a tirarlo su” disse Ace chinandosi e non appena si piegarono fu svelto a far sbatterle le loro teste uno contro l’altro. Vedendo che altri tre di loro erano poche corsie più lontano, si diresse in quella direzione, deciso a sistemarli in fretta per raggiungere Sabo. Vedendolo correre verso di loro e intuendo che fosse un intruso, le guardie iniziarono a sparare nella sua direzione ma grazie ai poteri del frutto del diavolo passarono attraverso Ace senza fargli alcunché. Cogliendo l’attimo di sgomento delle guardie ne approfittò per dare a uno di loro un pugno in pieno volto, mentre un altro venne sistemato da un poderoso calcio alla schiena. L’urlo del terzo richiamò l’attenzione delle rimanenti tre guardie “Bene, così vi sistemo più in fretta! Croce di Fuoco!!” gridò Ace lanciando un’onda di fuoco verso i quattro che, sbattendo violentemente contro il muro persero i sensi.
“Perfetto, sistemati” si disse compiaciuto Ace mentre iniziava a correre seguendo al contrario il percorso che aveva fatto per arrivare lì. La dispensa era abbastanza isolata dal palazzo quindi speranzosamente nessuno aveva sentito i rumori provocati dai suoi attacchi e i malcapitati non si sarebbero certo ripresi per un bel po’. Si domandò se Sabo stava bene… Nah, cosa andava a pensare; aveva fiducia in lui, in fondo anche da bambini Sabo era già abbastanza forte da sconfiggere gli adulti e le guardie del regno di Goa pensò sorridendo tra sé e sé. Non avrebbe certo avuto problemi con dei pivellini come questi. Arrivato nel salone principale si imbatté nell’incaricato alle forniture che aveva diviso i gruppi: senza pensarci su due volte aumentò la velocità e dirigendosi verso di lui senza dargli nemmeno il tempo di fiatare gli sferrò un pugno all’addome così potente da farlo svenire sul colpo “Questo” gli bisbigliò “è per aver diviso me e Sabo, bastardo!”. Trascinò poi il poveretto in quello che scoprì essere uno sgabuzzino per le scope e dopo averlo abbandonato tra i secchi e gli stracci corse silenziosamente su per la scala a chiocciola. Quando fu in cima vide che Sabo era già lì e sospirò sollevato. Sapeva che non avrebbe avuto difficoltà a battere quelle guardie da strapazzo ma fu comunque contento di ritrovarlo indenne. Vide che stava trafficando con degli arnesi mentre cercava di aprire una serratura. Con un mezzo sorriso gli mise una mano sulla spalla e gli sussurrò
“Lascia fare a me, fratellino”. Mettendo la serratura con la mano destra, mandò più calore che poteva in quel punto finché il metallo della serratura non divenne rosso ed incandescente e iniziò a fondere. A quel punto ad Ace bastò spingere la porta in avanti perché quella si aprisse “Può essere utile in certe occasioni essere fatti di fuoco” aggiunse sorridendo all’indirizzo di Sabo.
Procedette spedito lungo il corridoio, finché non vide un’altra guardia poco distante. Facendo rapidamente cenno a Sabo di fare silenzio e seguirlo e si diresse deciso verso di lui, facendo il saluto militare. Aspettò che l’altro glielo rifacesse prima di aggiungere “Buonasera compagno, siamo stati mandati a sorvegliare la camera di Sua Maestà. Ma siamo arruolati da poco e i corridoi sono tutti uguali, potresti gentilmente indicarci dove si trova?” era un azzardo, un grosso azzardo, Ace lo sapeva. Ma al momento era la loro miglior opzione per trovare la camera del re più in fretta possibile. “Ah, siete quelli del cambio turno notturno. Hai ragione, io stesso ci ho messo mesi ad ambientarmi in questo palazzo. Per raggiungere la camera di Sua Maestà dovete andare fino alla porta in fondo a questo corridoio, superarla, poi prendere il secondo corridoio a sinistra. Troverete altre due guardie all’esterno della stanza, è a loro che dovete dare il cambio”. Che fortuna, per fortuna quest’imbecille non ha dubitato di noi!! “Grazie, amico, sei stato davvero molto utile. Ma non posso correre rischi, scusa…” Per buona misura mise fuori gioco anche lui colpendolo con una ginocchiata alle reni non appena si girò. Anche il poveretto venne nascosto, stavolta in una nicchia coperta da una tenda di un arazzo. Guardando nella direzione che avrebbe dovuto prendere si sistemò meglio il cappello della divisa che portava e iniziò a camminare verso la porta indicatagli dalla guardia.

d'accordo! ^^ mi raccomando, dimmi se scrivo qualcosa che non dovrei (tipo le parti tue XD ) Io intanto ho fatto di nuovo un post da una pagina e mezzo di word... O.o non sarà che Virgo e Vegeta mi abbiano attaccato qualche malattia?? XD


Edited by Elen87 - 5/6/2011, 14:55
 
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