The sixth level, [VM 18] Sady-Chan x Domino

Domino

Si era svegliata presto quella mattina, solitamente non le pesava ma quel giorno una strana ansia le attanagliava le viscere, come se avesse un pugno che le serrava la bocca dello stomaco.
Aveva rifiutato la colazione con il direttore e tutte le cariche più alte della prigione e aveva di gran lunga preferito ritirarsi nella sua spartana stanza per indossare l'attillata divisa dei momenti importanti, che come era facile da notare non lasciava spazio all'immaginazione.
Osservò il riflesso del suo volto pallido allo specchio e si passò le mani nei vaporosi capelli biondi che le ricadevano morbidamente sulle spalle dando la sensazione di spumeggianti onde che si infrangevano attorno alle pareti esterne della prigione.
Con sicurezza inforcò gli occhiali da sole e si calò il berretto sulla fronte. Lisciò la divisa con le mani ed uscì dalla stanza per dirigersi verso la porta principale della prigione dove di lì a poco sarebbe giunto il più importante prigioniero che Impel Down avesse mai avuto, dopo ovviamente il Re dei Pirati: Portuguese D. Ace.

Edited by Akemichan - 7/4/2012, 20:35

Sady-chan


Quel giorno era frenetico e lei era particolarmente ansiosa.
Era stato annunciato l'arrivo di Portuguese D Ace, il figlio dei Re dei Pirati, comandante della Seconda flotta dell'Imperatore pirata Barbabianca.
Una dimostrazione della potenza di Impel Down, uno dei tanti nomi prestigiosi da aggiungere all'elenco dei carcerati in celle oscure come animali da circo.
Il giovane pirata sarebbe stato rinchiuso nel livello sei, il più profondo, ove erano relegati i più pericolosi criminali del mondo, quelli che andavano cancellati dai libri di storia.
Sady-chan lisciò la frusta nera tra le dita, il tridente rosso da diavolessa stava poggiato contro un angolo della sua stanza.
La donna osservò il proprio riflesso allo specchio, facendo schioccare l'oggetto sulla mano.
Indossava abiti rossi praticamente inesistenti, un top che lasciava scoperto buana parte del seno a maniche lunghe collegato da strisce di velluto nero ai pantaloni con due aperture triangolari ai lati.
Mosse un po' il collo, facendo oscillare gli strani orecchini a candela “Mmmmmmmmmh, non vedo l'ora di iniziare!” disse, infrangendo il silenzio della stanza.
Nascose la frusta nei pantaloni, prendendo tra le mani il tridente rosso e dirigendosi al terzo livello, dove le sue bestie demoniache l'aspettavano impazienti quanto lei di cominciare.

Domino

Si lisciò nuovamente la divisa tirando verso il basso l'esile gonna che doveva fungere a coprire quel poco di pelle delle gambe.
Aveva le mani sudate; mai prima d'ora si era sentita così in ansia per l'arrivo di un prigioniero, forse temeva di far brutta figura con i Marines che sarebbero sopraggiunti, in fondo quello di entrare in Marina era sempre stato uno dei suoi più grandi sogni, ma aveva dovuto rassegnarsi e divenire parte integrante del corpo di guardia di Impel Down.
Dei passi giunsero alle sue spalle e la voce profonda del direttore risuonò cavernosa nella galleria che portava al portone di ingresso.
-Domino!- il suo nome sbraitato in quel modo risultò come un ordine e lei si mise sull'attenti -vai a chiamare Sady-Chan, abbiamo bisogno delle sue bestie per chiudere le porte della prigione una volta che avremo portato dentro il prigioniero-
Lei annuì e prendendo l'ascensore si diresse al terzo piano.

Sady-chan


La comandante dei Guardiani Demoniaci guardava le sue creature allineate davanti a lei.
Avrebbe provveduto a distribuirli lungo i piani della prigione, per assicurarsi che il trasporto del prigioniero alla cella fosse eseguito perfettamente.
Non voleva assolutamente che la Marina dovesse intervenire negli affari di Impel Down, poiché Sady-chan considerava la fortezza invincibile ed inespugnabile.
Impel down era perfettamente in grado di cavarsela perfettamente senza aiuti esterni e la donna aveva intenzione di far rimanere intatta la fama della prigione.
D'un tratto sentì l'ascensore arrivare e aprirsi.
Probabilmente era qualche messaggero con ordini dal Vice-direttore, visto cosa stava per succedere.
Si voltò e vide Domino.
Le labbra carnose si stirarono in un sorriso sadico e una mano andò subito alla fodera della frusta, mentre l'altra teneva saldo il tridente.

Domino

Da dietro le lenti scure degli occhiali osservò la mano di Sady-chan affrettarsi ed andare ad afferrare la frusta che teneva sempre al fianco.
Senza scomporsi e con fare austero le ordinò -Non provarci nemmeno! Tu provaci e farò rimpiangere a te e alle tue bestie di essere venute a fare la guardia ad Impel Down!-
In confronto a Sady-chan, era una donna minuta e all'apparenza debole, ma con le sue parole era in grado di tenere a bada anche il direttore.
-A proposito, Magellan ha bisogno di te e dei tuoi animali da compagnia per un lavoretto di poco conto-
Senza aggiungere altro voltò le spalle all'altra donna.

Sady-chan


Domino aveva un comportamento autoritario nonostante fosse minuta e apparentemente delicata.
Nonostante Impel Down non fosse fatta fin troppo evidentemente per lei, non si era mai fatta mettere i piedi in testa e riusciva a tenere a bada anche i suoi superiori con toni austeri.

La Comandante dei Guardiani Demoniaci sogghignò ancor di più.
Quella provocazione l'allettava parecchio, quindi appena l'altra si girò Sady-chan non esitò a inforcare la frusta.

La donna fece schioccare l'oggetto, in modo che afferrasse il polso della Vice-capo carceriere, per avvicinarla a sé.
“E ora che ci ho mmmmmmmmh provato?” chiese.

Domino

Si sentì afferrare il polso e poi trascinare, giusto il tempo di trovarsi a pochi centimetri dal viso dell'altra carceriera.

Sollevò una mano e puntò il dito mingherlino contro quella maledetta approfittatrice: ogni occasione era buona per far schioccare quella maledetta frusta e cingere chiunque si trovasse ad una distanza relativamente vicina.
A dire il vero Sady-Chan la inquietava, certo, s'intonava perfettamente con l'ambiente che era Impel Down, dato che tutto lì era inquietante, ma lei era come qualcosa di pittoresco e stravagante che era stato messo a capo delle guardie demoniache per spaventare i prigionieri e con ottimi risultati tra l'altro!
Non sapeva da quanto tempo fosse lì, ma c'era sin da quando l'avevano assunta; nonostante ciò a volte riusciva comunque ad esercitare un certo potere, altre volte invece era del tutto inutile.
-Tu osa a sfiorarmi con un solo dito e ti farò rimpiangere di essere arrivata ad Impel Down!- il suo tono non ammetteva repliche, ma le speranze di ottenere qualcosa erano davvero basse, per lo meno non poteva dire di non averci provato.

Sady-chan


Domino aveva sollevato la mano, puntando il dito verso la Comandante.
Aveva delle dita sottili, che navigavano nei guanti larghi che facevano parte della divisa.
Sady-chan trovava particolarmente divertente il modo di fare della Vice-capo carceriere, stimolante in un certo senso.
Delle volte si lasciava convincere e obbediva agli ordini, ma la maggior parte delle volte faceva come le pareva.
Infondo godeva nel dar dolore alle persone.

Sady-chan sogghignò, avvicinandola di più a sé, quasi ad averla in braccio “Sei alquanto mmmmmmmmmmh ripetitiva” le fece notare, stringendo con più vigore la frusta tra le mani.

Domino


-E tu sei alquanto noiosa per i miei gusti!- la sua voce era fredda e distaccata e lasciava trasudare tutto l'astio che provava nei confronti di quella donna che prendeva ogni occasione come una scusa per provocare.
Tentò inutilmente di divincolarsi dalla presa salda della frusta.
L'ultima volta che si era trovata in una situazione simile era giunto Hannyabal a salvarla, ma questa volta non c'era nessuno nei paraggi.
-Lasciami!- scandì ogni parola con lentezza -Il direttore di vuole vedere, non credo tu voglia farlo attendere- l'ultima mossa gli era saltata alla mente improvvisamente.

Sady-chan


Il tono era stato molto freddo, quasi non a Domino non interessasse la situazione in cui si trovava.
Alle volte la Vice-capo carceriera veniva 'salvata' dal Vice Direttore, ma quella volta non c'era nessuno in giro.

E quindi Sady-chan non aveva alcuna intenzione di obbedire.

La Comandante dei Guardiani Demoniaci corrucciò le labbra quasi in un broncio, prima di far scattare la frusta al suo post.
Ondeggiando sui tacchi a spillo delle scarpe nere aperte si diresse verso l'ascensore che collegava i piani di Impel Down.
"Andiamo!" ordinò, alle sue bestie, rivolgendo però un'occhiata provocatoria a Domino.
"Continueremo poi questo mmmmmmmmh gioco!" la salutò.

Domino


-Non contarci!- le urlò contro mentre la donna si dileguava dietro le pesanti sbarre di ferro dell'ascensore.
Trasse un profondo respiro e parve che un ingombrante e colossale peso le fosse stato tolto dalle spalle. Rimase a riflettere per qualche minuto allo strano comportamento che Sady-Chan teneva ogni volta e improvvisamente realizzò che non stava respirando: i polmoni e dolevano come se avesse ricevuto un pugno nel petto e la vista le si annebbiò per qualche rapido secondo. Solo il rumore metallico dell'ascensore che si riapriva vuoto di fronte a lei la fece tornare al mondo reale.
Con la compostezza che la caratterizzava salì al primo piano dove il direttore Magellan la attendeva sul ponte, tra due file di carcerieri disposti in modo ordinato.
-Guai a voi!- esclamò avvicinandosi al direttore -Provate ancora a mandarmi a chiamare quella- e indicò con il dito Sady-Chan -e invierò personalmente una missiva a Sengoku; probabilmente Hannyabal merita il titolo di direttore più di voi-
Indispettita e senza dargli tempo di replicare gli voltò le spalle e andò a posizionarsi di fianco a Sady-Chan, dopo averla sondata con un'occhiata carica di disgusto.

Sady-chan



Domino l'aveva urlato mentre la porta dell'ascensore si chiudeva.
Sady-chan aveva ridacchiato poggiandosi al suo tridente nell'attesa che arrivasse a destinazione.
Appena giunta al primo livello Magellan l'accolse ordinandole di far chiudere ai Guardiani Demoniaci i cancelli.
Poco dopo arrivò nuovamente Domino, che fece subito valere le sue ragioni.

Sady-chan stese le labbra in un sorriso "La Marina mmmmmmh ascolta sempre le repliche altrui" la beffeggiò.

Domino

Ignorò le parole di Sady-Chan e continuo imperterrita e rigida a fissare l'orizzonte di fronte a sè.
Le enormi navi della Marina Militare approdarono al bordo del solido ponte di legno e una decina di ufficiali scesero cedendo nelle mani di Magellan il nuovo detenuto, quello che avrebbe avuto un "posto d'onore" al livello sei.
-Domino!- sbraitò Magellan -guidaci fino al livello sei!- e lei non se lo fece ripetere una seconda volta, prese la guida dell'intera comitiva ed entrò nell'oscura prigione seguita dal resto del personale e da alcuni membri della Marina.
Il direttore si fermò per un istante prima di entrare.
-In quanto a te Sady, pensa a chiudere il portone e poi raggiungici al livello sei-
Detto questo l'intera comitiva si dileguò tra le pietrose pareti della tetra prigione, da cui nessuno una volta entrato era mai uscito, nemmeno coloro che ci lavoravano all'interno.

Sady-chan


Domino aveva ignorato le sue parole ed era rimasta ad osservare l'orizzonte.
Ben presto le enormi navi della Marina con a bordo il prigioniero furono in vista.
Il prigioniero fu affidato alle mani di Magellan, che non esitò a dare gli ordini.

Sady-chan piegò un secondo stizzita le labbra, trovava divertente stuzzicare Domino, specie perché il Direttore faceva orecchie da mercante e la Comandante poteva fare un po' come le pareva.

L'interpellata, appena le porte dell'ascensore si chiudono, non esitò a compiere ciò che le era stato detto.
Ovviamente non di persona, lasciò che le sue Bestie Demoniache facessero il lavoro pesante.
Poi richiamò l'ascensore e arrivò all'ultimo piano di Impel Down, il più profondo e sconosciuto, quello di cui perfino si dubitava l'esistenza.
Naturalmente il prigioniero doveva prima essere 'battezzato' come tutti quelli che arrivavano alla fortezza.
Quello era uno dei lavori di Sady-chan.
La donna ghignò, uscendo dall'ascensore.
Far provare dolore era certamente uno dei suoi hobby prediletti.

Domino

Si trovava lì, di fronte alla cella che avrebbe custodito fino alla fine dei suoi giorni il giovane Portuguese D. Ace.
Doveva ammetterlo, era un ragazzo affascinante non c'era alcun dubbio, aveva il dolce volto del bravo ragazzo, ma allo stesso tempo l'espressione da strafottente che caratterizzava il Re dei Pirati gli dipingeva il viso.
La porta dell'ascensore alle sua spalle sbattè di nuovo, e un brivido di inquietudine percorse la sua schiena facendola rabbrividire.
I tacchi di Sady-Chan che battevano sulla nuda e fredda grigia del pavimento del Sesto Piano non fecero altro che aumentare la sua ansia.
Era la terza volta che aveva visitato il Sesto Livello in tutto il tempo che aveva lavorato ad Impel Down: la prima volta con l'arrivo di Jinbe e la seconda quando tutti insieme catturarono Shiryu.
Tutto di quel piano la faceva spaventare, ogni mattonella trasudava terrore e il senso di caducità che le persone lì imprigionate sentivano come proprio.
Improvvisamente il direttore ruppe il tristo silenzio.
-Sady, è giunto il tuo momento- si spostò di lato per far agire la donna.