On the ship., [VM 18] KiddxKiller.

Killer Il Massacratore

Era una bella giornata, di quelle calme che quando si è pirata sono molto rare, ancor di più se fai parte della ciurma della Supernova con la taglia più alta in assoluto.
Killer si godeva il silenzio che regnava sulla nave.
La ciurma di Kidd non era molto chiassosa e invadente, al contrario del Capitano, che probabilmente era l'essere più casinaro esistente nell'Universo.
Però fin quando Kidd non avesse avuto una delle sue idee balzane - tipo radere al suolo un'isola perché non gli piaceva la forma, o attaccare altre navi solo per il gusto di farlo - il Massacratore poteva tranquillamente riposarsi.
Quindi stava seduto sul parapetto della nave, senza preoccuparsi di cadere a mare.
Infondo era agile, anche se la nave avesse aumentato la velocità all'improvviso non avrebbe avuto alcun problema a evitare di finire in acqua.
Senza contare che sapeva nuotare perfettamente, le sue lame e la maschera non sarebbero state un problema.
Osservò le onde azzurre che brillavano sbarazzine sotto i raggi del sole e si chiese per quanto ancora sarebbe proseguito il silenzio.
Se Kidd non faceva confusione nel giro di due secondi, Killer avrebbe seriamente cominciato a preoccuparsi.



Edited by Akemichan - 7/4/2012, 19:39

Eustass Kidd

Kidd era annoiato, assolutamente annoiato.
Il mare era quasi completamente immobile e non tirava un filo di vento, insomma la classica giornata da sole cocente e calma piatta.
Una giornata odiosa praticamente, dove la tranquillità regnava sovrana e questo Kidd non poteva assolutamente accettarlo. Perciò non ci mise molto ad alzarsi dalla poltrona su cui stava spaparanzato per andare a cercare il suo vice, tra l'altro anche suo migliore amico, per rompergli le palle.
Andò spedito a prua sicuro di trovarlo lì e infatti fu proprio come si aspettava, Killer stava tranquillamente seduto sul parapetto della nave a godersi il bel tempo, così decise di arrivargli alle spalle nel modo più silenzioso possibile anche se con i tacchi non era proprio facilissima come impresa.

Killer Il Massacratore

Tap, tap, tap, tap.
Il rumore dei tacchi di Kidd era percettibile a chilometri, vista il silenzio generale che regnava sulla nave.
Probabilmente voleva prendere il suo Vice alle spalle per infastidirlo.
Killer storse il labbro, anche se sotto il casco non si notò di certo.
"Aò, che voi, Kidd?" chiese, pacato.
Era l'unico ad avere l'onore di poterlo chiamare per nome nella ciurma, e sebbene non fosse tipo da vantarsi, Killer ammetteva almeno a se stesso di andarne veramente fiero.
Infondo erano 'amici', per quanto si conoscessero da poco.
Più che altro, erano Capitano e Vice, un rapporto stretto e indispensabile.

Eustass Kidd

Il Capitano ci rimase male del fatto che Killer si era accorto subito della sua presenza, i suoi tacchi facevano veramente troppo rumore a volte.
"Ma chi t'ha detto niente, oh!" esclamò più che altro per difendersi dalla probabile figura di merda che quella scena stava comportando.
"E 'nsomma, come butta?" domandò giusto perché non sapeva che altro dire per cambiare argomento, poggiandosi di schiena anche lui contro il parapetto.

Killer Il Massacratore

Il maggiore era parso alquanto scocciato dal fatto che Killer si fosse accorto di lui.

Kidd si era poggiato con la schiena al parapetto.

Evidentemente voleva solo cambiare argomento, ma il minore lo assecondò.

"Butta, butta" rispose Killer "Te?".

Eustass Kidd


"M'annoio. Tutta sta tranquillità è na pezza, non ciò niente da fà e tu te ne stai qui a prende il sole!"
Il discorso stava prendendo una strana piega, soprattutto perché i progetti del Capitano erano ben diversi e veramente si stava annoiando a morte.
Tutti gli uomini della ciurma erano sottocoperta a riposarsi, chi nella propria cabina a dormire e chi già stava in cucina a sgraffignare qualcosa da mangiare prima di pranzo.
"Killeeer famo qualcosa?!" biascicò facendosi aria con la mano a causa del caldo.
Quando era annoiato il rosso diventava davvero peggio di un bambino.

Killer Il Massacratore


Era sempre il solito.
Non poteva starsene un secondo in pace senza far nulla, vero?
Kidd tranquillo proprio non poteva resistere.

"Cazzo voi fa, Kidd? N'ce 'sta 'n'anima!" fece notare il minore, osservando il suo Capitano sventolarsi accaldato.

Eustass Kidd



Aveva esclamato Killer guardandolo.
"E che palle! 'nventate qualcosa! Non ja faccio a resiste così."
La noia era davvero una brutta bestia; si staccò dal parapetto girandosi a guardare il suo vice per poi poggiarsi con i gomiti sulla balaustra di legno e reclinare il viso verso il basso a guardare le onde, sperando di ricevere qualche schizzo d'acqua tanto per rinfrescarsi.

Killer Il Massacratore


Kidd si era poggiato con i gomiti al parapetto. sporgendosi, quasi sperasse che l'acqua lo bagnasse.
"E che m'envento? Me 'o sogno?" chiese il minore, osservando il suo Capitano.
Non sapeva proprio stare fermo, Kidd.
Stare senza fare niente non rientrava nelle capacità della Supernova con la taglia più alta.

Eustass Kidd



Enfatizzò il biondo guardandolo.
"Beh potresti eh! Mica m'offendo!"
Comincio a far ticchettare le unghie smaltate di nero sul legno della nave, mentre pensava a come poter far sparire la noia che lo stava attanagliando.
Poi finalmente un'idea.
"GARA DI BEVUTE!" Gli occhi di Kidd brillavano mentre esponeva quella che riteneva la genialata del secolo attendendo che Killer accettasse la proposta.

Killer Il Massacratore


Killer roteò gli occhi, ma tanto nessuno l'avrebbe mai visto sotto il casco.
Il maggiore cominciò a far ticchettare le unghie sul parapetto, alla ricerca di un'idea.

"Gara de bevute?" domandò perplesso il minore "Se popo 'nsisti" accettò comunque, perché una bevuta non si rifiuta mai.

Eustass Kidd

Killer ripeté la proposta perplesso per poi, infine, accettare di buon grado.
"Daje che te batto!" Finalmente aveva trovato un modo per far passare il tempo e non vedeva l'ora di bagnarsi le labbra con il suo amato rhum.
"Movite su! Non c'avemo mica tutto er giorno!" lo incitò vedendo che il biondo se la prendeva comoda per scendere da quel fottutissimo parapetto.

Killer Il Massacratore

Kidd ovviamente era stato entusiasta che il minore avesse accettato e si era incamminato all'istante.

Killer lo seguì, anche se molto pacatamente, come ci fosse tutto il tempo.
Prese i bicchieri e le casse di rhum, poggiando tutto sul primo tavolo con sedie che trovò.
Riempì i boccali "Volemo da comincià?" chiese, sedendosi con la mano sul bicchiere.

Eustass Kidd

Arrivati nelle cucine il vice predispose tutto per la sfida per poi sedersi con il bicchiere in mano.

Kidd lo guardò sorridente, uno di quei sorrisi da prendere a schiaffi che stanno lì solo per sfidarti.
"Avoja. N'vedo l'ora de battete!"
Il Capitano era completamente gasato, mentre si versava il primo boccale di birra svuotandolo in un unico sorso come se non bevesse da settimane.

Killer Il Massacratore

Il maggiore aveva messo su una faccia da schiaffi.

E aveva svuotato il primo bicchiere, giù, quasi in un sorso solo, come un assetato che trova l'acqua nel deserto.
"Credice che me batti, Capità!" fece il minore.
Aprì la parte di sotto della maschera, in modo che da sotto il naso fino al mento il volto fosse scoperto e iniziò a sua volta a bere.