In the Red Force., [VM 18] BennxShanks.

Benn Beckman
Il mare era calmo, stranamente, quella mattina.
Non vi era una nuvola all'orizzonte e il vento soffiava gentile e cheto, senza infastidire nessuno.
La Red Force navigava serena come sempre tra le acque della Grand Line.
Yasopp stava di vedetta, semi-sdraiato con la bandana calata sugli occhi, che dormiva.
Lucky stava mangiando cosciotti - come al solito.
Il resto della ciurma di Shanks era calma, c'era chi scherzava, chi beveva, chi reclamava il pranzo anche di mattina presto e molto altro.
Benn sbuffò, sistemando accuratamente il fucile, aspirando una profonda boccata dal sigaro.
Shanks probabilmente stava ancora dormendo tranquillo nella sua cabina, sbollendo la sbornia della sera prima - anche se Shanks si sborniava per principio e sbolliva altrettanto velocemente.
Il Vice dell'Imperatore decise che ormai era ora di svegliarlo quando il sole era alto e tutta la ciurma voleva il pranzo.
E tutti sapevano che senza Capitano non si cominciava a cucinare.
Benn bussò leggermente alla porta - tanto Shanks sicuramente era sveglio e voleva rimanere a poltrire così, per principio.
"Shanks, è giorno!" esclamò.

Edited by Akemichan - 7/4/2012, 20:01

Shanks il Rosso

Si svegliò al primo raggio del sole mattutino, sentendo intorno a sé una quiete ben strana sulla Red Force anche di prima mattina.
Si girò dal lato opposto dall'oblò e si portò la coperta fin sulla testa, chiudendo soddisfatto gli occhi e cercando di tornare nel mondo dei sogni.
Non che avesse particolarmente sonno. Aveva avuto tutto il tempo per riprendersi dalla sbornia della sera prima, cosa che solitamente riusciva a smaltire in poco tanto. Tanto poco quando quello che ci metteva ad ubriacarsi, dopotutto.
Stava solo aspettando che Benn lo venisse a chiamare, come faceva tutte le mattine, e intanto si crociolava nel tepore delle coperte.
Quando sentì qualcuno bussare alla porta erano già passate diverse ore. E forse era anche ora di pranzo, perché il suo stomaco stava reclamando del cibo e qualcosa da bere.

Sogghignò nel sentire la voce di Benn oltre la porta, alzandosi seduto sulla brandina.
Andò ad aprire la porta, poggiandosi sullo stipite e sorridendo al suo vice.
"Era ora!" esclamò "Andiamo, ho fame!" e si incamminò sicuro verso il ponte.

Benn Beckman
Il maggiore osservò con aria scocciata Shanks aprire la porta.
Già vestito, perfettamente pronto.
Come sempre voleva solo che lui andasse a chiamarlo.

Benn roteò gli occhi, l'infantilità del suo Capitano era unica nella storia - o forse no, ma per Benn lo rimaneva comunque.
"Manca poco all'ora di pranzo. Aspettavamo te, idiota" borbottò, seguendo l'Imperatore a passo sicuro.
I membri dell'equipaggio salutavano entusiasti il loro Capitano, brindando alla sua salute già a quell'ora.
Il cuoco lo vide e si mise subito ai fornelli.

Shanks il Rosso

Shanks camminò verso il ponte son un soggigno divertito sul volto.
Si divertiva troppo a comportarsi in quel modo infantile, tanto sapeva perfettamente che Benn era troppo intelligente per prendersela con così poco, e per lui era un modo come un altro per passare il tempo in giornate tranquille come quella: stuzzicare Benn e poi andare a festeggiare, qualsiasi cosa andava bene.

"Io invece aspettavo te" fece, sedendosi accanto a Lucky, a cui non mancava mai il cosciotto in mano -ma come faceva?
Tutti brindarono alla sua salute incurante che fosse solo l'ora di pranzo e non avevano ancora messo niente nello stomaco, e lui certamente non si sarebbe tirato indietro. Afferrò il bicchiere di sakè che gli veniva porto e lo scolò in un sol sorso. Se i suoi compagni brindavano alla sua salute lui avrebbe brindato a quella dei suo compagni.
Il cuoco mise davanti a tutti il pranzo caldo appena sfornato e lui afferrò subito la sua carne, già appositamente tagliata per lui. Se la portò alla bocca e poi prese il bicchiere di nuovo pieno, passando il braccio intorno alle spalle del suo vice, che si era seduto, ovviamente, alla sua destra.
"Brindiamo!"

Benn Beckman

Da bere era stato servito, come al solito, prima ancora che da mangiare.
Sake e rhum a barili, pareva che sulla Red Force le scorte di alcolici fossero infinite, o comunque decisamente ampie.
Ma infondo il Capitano era Shanks, non ci si poteva aspettare che una cantina piena d'alcolici di ogni tipo.
Benn preferiva l'assenzio, più pesante, ma solitamente non beveva molto, anche perché qualcuno in quella ciurma doveva pur rimanere lucido.
E decisamente né Shanks né gli altri parevano dell'idea di non sbronzarsi.
Si era accomodato come sempre alla destra del suo Capitano, quando il pasto era stato servito e il cuoco gli aveva messo davanti un bicchiere.
Quando l'Imperatore proponeva un brindisi - ogni due minuti circa, quindi - non si poteva che partecipare e Benn si accontentava di sake di ottima marca.

A cosa si brindava ogni volta non si sarebbe mai saputo - né come facesse Shanks a tenere l'unico braccio intorno alla spalla di Benn senza far cadere il bicchiere e senza strozzare il maggiore - ma infondo a nessuno dei pirati presenti interessava molto.
"Alla salute!" esclamarono in coro, alzando i bicchieri.
Il Vice del Rosso sbuffò, ma quando tutti mandarono giù, lo fece anche lui, togliendo un solo attimo il sigaro dalla bocca, ovviamente per poi rimettercelo subito.

Shanks il Rosso

Brindarono per tutta la durata del pasto e anche oltre. Come al solito, festeggiare era il primo pensiero dei pirati dellImperatore e dell'Imperatore stesso, e nessuno si era mai fatto particolari problemi a darsi un contegno: C'era Benn che riusciva a mantenersi sempre lucido per tutti.
Inoltre quella giornata era particolarmente calma e anche il mare era tranquillo. Il vento soffiava cheto, arrivando appena a scompigliare i capelli dei componenti della ciurma.
Shanks si fece riempire nuovamente il bicchiere da Yasopp e se lo portò alle labbra, già brillo.
Fu però costretto a fermarsi prima di aver finito di bere e alzare lo sguardo verso la matricola della sua ciurma.
"Capitano" chiamò Rockstar "Ho avvistato una nave!"

Benn Beckman
Come al solito nessuno di quei pirati si preoccupava di darsi un contegno.
Benn sbuffò, osservando malissimo l'ennesimo bicchiere che il suo Capitano stava per portarsi alle labbra.

Al richiamo di Rockstar anche Benn si voltò.
Il poveretto era nuovo, si agitava per nulla, anche se era stato un buon acquisto.

Il Vice di Shanks si fece due conti su chi potesse essere.
Kaido era nel Nuovo Mondo, non si sarebbe certo scomodato per arrivare fino alla Grand Line solo per tentare di uccidere Shanks.
La Marina solitamente riconosceva la bandiera del Rosso e girava alla larga.
Probabilmente qualche pirata novellino che, poveraccio, non poteva sapere con chi aveva a che fare.
"Yasopp!" ordinò Benn e il cecchino saltò sull'albero maestro immediatamente, osservando l'orizzonte.
Su quella nave le sbornie svanivano velocemente quanto arrivavano, per fortuna.
"Non conosco quella bandiera. Saranno nuovi arrivati?" il padre di Usop si sporse "Ehi, Lu! Tu la conosci quella bandiera?".
Lucky staccò con violenza un altro pezzo di carne dal cosciotto.
Si fece passare il binocolo - che tra l'altro Yasopp non usava mai - e osservò la nave "Capo, novellini" disse sicuro, rivolto a Shanks.
Benn sbuffò "Chi se ne occupa sta volta?" domandò, pigramente.
L'intera ciurma di Shanks cominciò a fischiettare ricordando improvvisamente di avere qualcos'altro di urgente da fare.
< I soliti scansafatiche > pensò il Vice del Rosso.

Shanks il Rosso

Shanks fisso tutti i suoi uomini svignarsela con le scuse più assurde pur di esser lasciati in pace. Scoppiò a ridere, portandosi la mano sulla pancia.
Era sempre la stessa storia quando si trattava di qualcosa che non veniva reputata particolarmente interessante, e ognuno improvvisamente aveva qualcosa di meglio da fare. Chissà come mai.
Dopotutto non interessava nemmeno lui, se erano solo nevellini.
"Hey, Rockstar"- lo chiamò "Perché non te ne occupi tu?" gli chiese, sempre sorridente.
Rockstar fisso un attimo il suo capitano con aria scettica e un poco agitata "Io Capitano?"
"Certo" intervenne Yasopp, spuntando apparentemente dal nulla anche perché nessun altro ha voglia pensò subito dopo. E invece Rockstar, che era appena arrivato, era sempre voglioso di mostrarsi degno della decisione che aveva preso Shanks nel volerlo nella ciurma. Perché togliergli quest'occasione? E poi non sarebbe stato un problema, erano solo novellini.
"Massì" fece il Rosso "Sono solo novellini. Farai un ottimo lavoro!" esclamò, e come ulteriore incentivo prese il bicchiere di prima e lo bevve.
Rockstar annuì. Un ordine del capitano era un ordine del capitano. Anche se non sembrava molto un ordine quello di Shanks. Più che altro era l'unico a non essersi tirato indirettamente indietro.
"Va bene, capitano" annuì, avviandosi verso la scialuppa che l'avrebbe portato sulla nave dei neo-pirati.

Benn Beckman

Il Vice del Rosso aveva fatto una faccia poco convinta alla proposta che Shanks aveva fatto alla matricola.

Rockstar pareva perplesso, ma anche eccitato all'idea di dimostrare quanto valeva.
< I novellini hanno sempre così tanta voglia di confrontarsi > pensò, scocciato, Benn.

L'Imperatore parlava come se Rockstar avesse chissà quale esperienza.
Il Vice di Shanks aspirò una boccata dal sigaro "Non ce la farà mai" decretò, quando la matricola era già lontana "Yasopp, quanti erano sulla nave?".
"Non pretendi un po' troppo?" si lamentò il cecchino, risalendo di nuovo sull'albero maestro "Li devo contare?" chiese.
Benn sbuffò una nuvoletta di fumo "Lascia perdere, non sai contare neanche fino a dieci correttamente" disse.
Gli altri della ciurma di Shanks si guardarono tra loro, e poi osservarono la nave nemica un po' preoccupati.
Se Benn diceva una cosa di solito era sempre quella...

Shanks il Rosso

I ragazzi ora si mostravano allarmati e preoccupati dopo le parole di Benn. Quando Benn diceva una cosa era sempre quella, lo sapeva bene anche lui, ma per ora voleva vedere come se la poteva cavare Rockstar, in caso contrario sarebbero intervenuti Lucky o Benn. O lui stesso, se volevano fare le cose in grande.
Punto gli occhi scuri sulla nave nemica, col solito sorrise sulle labbra fini e il bicchiere, vuoto, ancora in mano.
"Hey, Benn, perché non ti prepari ad andare se sei tanto preoccupato?" fece, guardando il suo vice.

Benn Beckman
Benn continuava tranquillamente a fumare, mentre l'aria si era fatta tesa.
Rockstar aveva una buona taglia, era anche forte, ma non sapeva sfruttare il suo potenziale a dovere.
Dalla nave nemica provenivano esplosioni e urla.

Il Vice di Shanks sbuffò, alzandosi "Devo?" chiese, assottigliando gli occhi.
Yasopp, che stava osservando dall'albero maestro, aveva un'aria scura.
"Sono troppi.." sussurrò, piano.
Non erano previsti così tanti nemici.
Benn guardò il suo Capitano.

Shanks il Rosso


Alle parole di Yasopp anche lui si fece serio e si alzò in piedi.
Scambiò un'occhiata con Benn, che stava guardando dalla sua parte, e, assicurata la spada al fianco, lo superò diretto verso la seconda scialuppa che aveva fatto preparare.
"Andiamo a sgranchirci un po'" affermò, saltando giù seguito da Benn, Yasopp, Lucky e pochi altri della sua ciurma. Anche se i nemici erano in tanti, loro erano comunque più forti.

Benn Beckman
Benn vedendo Shanks farsi serio, aveva capito che dovevano andare.
Il Capitano si era infatti diretto verso un'altra scialuppa già pronta per ogni evenienza.

Ovviamente il più grande aveva seguito subito l'Imperatore, ma vedendo anche Yasopp e Lucky imbucarsi aveva sbuffato.
"Non pensateci neanche ragazzi. Voi rimanete a bordo. Badare a quest'idiota basta e avanza" ordinò, indicando con il mento Shanks all'ultima parte della frase.
"Ma Benn.." si lamentò Lucky, masticando il suo cosciotto.
"Sono inesperti, è sicuro che se si trovano in svantaggio useranno i cannoni. Volete che la Red Force vada a picco?" fece, duro, Benn.
I due sbuffarono "Agli ordini" fecero, come bambini colti con le mani nella nutella dal fratello maggiore, risalendo.
Benn roteò gli occhi e insieme a Shanks si avviò verso la nave nemica, da cui provenivano esplosioni di ogni tipo, insieme a suoni di spade e colpi di pistola.

Shanks il Rosso

Appena ebbero messo piede sulla nave, Shanks individuò subito Rockstar che, con la pistola in mano, affrontando un numero decisamente troppo elevato di avversari. Anche se qualcuno era a terra, era decisamente Rockstar quello messo peggio, con ferite più o meno gravi su buona parte del corpo.
Il Rosso si avvicinò con passo tranquillo e, quando affiancò il compagno, molti dei nemici erano crollati a causa dell'Ambizione che si sforzava comunque di controllare.
"Ottimo lavoro" gli disse sorridente, battendogli una mano sulla spalla. Prima che potesse aggiungere altro, però, un boato raggiunse le sue orecchie.
Benn c'aveva visto giusto, ovviamente. E infatti, colti dal panico, i novellini aveva sparato con i cannoni verso la Red Force e i pochi rimasti in piedi cercavano goffamente di affrontarli.
"Beh, ora ce ne occupiamo noi" affermò. Era probabile che non avrebbe nemmeno avuto bisogno di usare la spada, forse.

Benn Beckman
Benn mise piede sulla nave insieme al Rosso, guardandosi intorno.
Rockstar era messo male, ma anche i pirati rivali erano feriti o alcuni anche già morti.
L'Haki di Shanks aveva già cominciato a stendere i più deboli di quei novellini.

Poco dopo quella frase, ci fu un boato di cannoni.
Benn sbuffò, come sempre aveva avuto ragione, i novellini stavano usando i cannoni.
Fortuna che sulla Red Force c'erano Yasopp e Lucky.

Il maggiore sogghignò.
Non avrebbe avuto bisogno del fucile.
"Ma certo, Capitano" rispose, ghignando.
I pirati si misero vicini.
Erano spaventati a morte.
Rockstar stava in disparte, ansimando, per osservare.