L'arrivo di una Nuova Era., [VM 18] MihawkxShanks.

Drakul Mihawk


L'aria era allegra e festaiola in quell'isola dispersa nella Grand Line.
La ciurma del Rosso festeggiava brindando l'arrivo della prima taglia di Rufy, il piccolo amico che avevano lasciato dieci anni prima e che finalmente aveva fatto il suo ingresso tra i pirati.
Mihawk era stato invitato a rimanere e, seduto vicino all'Imperatore, osservava senza alcun interesse quella massa di pirati totalmente ubriachi - eccetto alcune eccezoni.
Voltò gli occhi dorati verso il Rosso, osservando per un solo attimo il mantello nero che ne copriva la menomazione, e poi guardò Shanks e ciò che stava combinando.

Edited by Akemichan - 7/4/2012, 20:43

Shanks

- Festeggiamo! - gridò Shanks e la sua ciurma gli rispose con un boato. Finalmente Rufy aveva una taglia! Il Rosso era talmente entusiasta che a festeggiare aveva invitato il suo vecchio amico/nemico Mihawk, che ora se ne stava accanto a lui, distaccato come il suo solito. Sentì lo sguardo dell'uomo sul suo fianco, si girò e guardò Mihawk
- Allora Mihawk, anche tu sei contento?Ahhh, non vedo l'ora di poter rivedere Rufy!Anche se però dovrà passare ancora un bel po' di tempo! - disse Shanks, allargando ancora di più il suo sorriso

Drakul Mihawk
Lo spadaccino roteò gli occhi, i pirati del Rosso sarebbero stati capaci di brindare anche per il sole nel cielo.

"C'è un'altra persona..che io vorrei rivedere" rispose il maggiore, enigmatico, ma sincero.
Un solo nome nella sua mente, quel ragazzino sfrontato che preferiva la morte alla resa.
Roronoa Zoro.

Shanks


Shanks guardò l' avviso di taglia di Rufy appoggiato sul tronco di un albero che serviva da tavolino, insieme a un giornale, poi gli tornò una cosa che aveva letto tempo fa sul giornale. Poi si concentrò su quel ricordo, poi il lampo. Sorrise guardando Occhi di Falco
- Roronoa Zoro, se non mi sbaglio è il vicecapitano di Rufy ed è anche uno spadaccino e per quel che mi ricordo era anche un ex cacciatore di pirati del mare Orientale: che c'è hai paura che ti soffi il trono del più forte? - gli chiese, poi reclinò la testa all'indietro e scoppiò a ridere.



Edited by Law * - 3/4/2011, 21:06

Drakul Mihawk
Lo spadaccino osservò il Rosso guardare il tavolo e poi voltarsi di nuovo verso di lui.

"Sei sempre più informato di quanto tu dia a vedere, Rosso" decretò, freddo, il maggiore "Ebbene, io stesso l'ho sfidato ad arrivare a quel trono. Non è forse ciò che tu anche hai fatto con quel bambino? Ad ognuno il suo erede, Rosso".

Shanks


Shanks appoggiò la sua mano destra sul suo braccio sinistro, o meglio ciò che ne rimaneva, e la fece scivolare fino alla sua gamba.
- Non pensi che sia ovvio che io mi tenga informato sulle nuove generazioni, voglio vedere la Nuova Era dove proprio queste saranno le protagoniste - gli occhi di Shanks scintillarono dicendo quelle parola, poi si alzò e guardò Occhi di Falco
- Comunque, deve averti colpito molto, se l'hai lasciato in vita dopo che ha osato sfidarti! - fece due passi avanti e guardò la sua ciurma festeggiare sorridendo.

Drakul Mihawk

Occhi di falco osservò la mano di Shanks scivolare su ciò che rimaneva del suo braccio.
L'aveva sacrificato per quel bambino, ma Mihawk non riusciva a portargli rancore.

"In questa Nuova Era che tu tanto decanti..di persone promettenti ce ne sono meno di quante sembrino..chi non ha il coraggio di affrontare il proprio nemico, non è degno di sognare di batterlo!".

Shanks

- Hai veramente scelto il tuo erede, Occhi di Falco! -disse Shanks sorpreso, finalmente Mihawk si sentiva minacciato da qualcuno, finalmente qualcosa lo stava smuovendo.
L' umore di Shanks, però cambiò: da solare a malinconico, il pensare che Mihawk avesse qualcuno con cui combattere che però non fosse lui, lo fece diventare triste.
- Comunque , ora che ci penso quando hai saputo del mio braccio, perchè non hai detto niente ? Perchè ti sei limitato a dire che non avremmo più combattuto? - chiese, sedendosi accanto a lui e guardando quegli occhi dorati, così enigmatici e affascinanti -

Drakul Mihawk

Il Rosso come sempre aveva capito, faceva lo stupido ma non lo era affatto, era solo una facciata.

Come sempre poi aveva cambiato modo di fare, era una caratteristica di Shanks.
"La tua forza sarà anche rimasta immutata, 'Rosso', ma va contro la mia etica affrontare in duello un menomato" rispose, pacato, senza scomporsi.
Il maggiore era deciso della sua scelta, e della sua etica.
Non avrebbe mai affrontato qualcuno a cui mancava un'arto, neanche se la forza di suddetto fosse stata la stessa e identica.

Shanks


Shanks sorrise amaro.
- Quindi per te non valevano niente i nostri scontri? - Shanks si alterò - Quello che ci ha unito per anni, per te non valeva niente? Io mi fido di te, quanto mi fido di Benn! - si avvicinò a lui fino a che i loro nasi non si sfiorarono - Io so che i nostri scontri valevano tanto per me quanto per te, io rappresentavo il tuo avversario ideale, io e te eravamo uguali e diventavamo più forti ad ogni scontro, adesso tu sei grazie a me! Vuoi rinunciare a questo, il nostro 'legame', per uno stupido braccio?! - urlò Shanks in faccia a Mihawk , ma nonostante tutto la ciurma del Rosso non badò a quei due.

Drakul Mihawk

Lo spadaccino si sentì accusato ingiustamente, ma l'Imperatore non gli diede il tempo di rispondere.

Si era avvicinato a lui, tanto da sfiorarsi.
Mihawk teneva lo sguardo alto, lasciando che i loro nasi si sfiorassero, senza temerlo, come non l'aveva mai temuto.

Era furioso.
Pareva quasi si sentisse tradito.
"Io sono migliorato grazie a te e tu grazie a me, Rosso" rispose pacato Drakul, senza neanche alzare il tono "Ma non combatterò mai più contro di te. Proprio perché quelle sfide erano importanti. Non farmi ripetere la stessa cose due volte, Rosso" era un tono quasi tranquillizzante, quello del maggiore.

Shanks
Il Rosso lo lasciò andare mentre il maggiore parlava.

Lo guardò intensamente negli occhi mentre parlava.

- Mi dispiace e non sai quanto...- lasciò libero Mihawk e camminò per la spiaggia, era ancora arrabbiato, ma prendersela con Mihawk non avrebbe avuto senso! Si girò verso Mihawk ancora seduto al suo posto, si voltò e a passo deciso si allontanò per la spiaggia per sbollire la rabbia

Drakul Mihawk

Occhi di falco era rimasto un secondo di stucco, uno solo.
Aveva seguito il Rosso - gli era venuto normale, naturale. Non si faceva mai lasciare indietro dall'Imperatore, in niente, per nessuna ragione.
"Avevi così bisogno di quegli scontri, Rosso?" gli domando, mentre gli stava di fianco, il mare a far da sfondo a quell'aria un po' tesa, un po' nervosa.
< Eppure sono dieci anni che non combattiamo > pensò lo spadaccino.

Shanks
Shanks sentì che l'uomo alzarsi e mettersi accanto a lui , come al solito, al suo fianco, alla sua altezza, mai ne più avanti ne più indietro.
Si girò verso il mare, i raggi del sole e l'assenza di vento, lo avevano fatto diventare una tavola piatta e luminosa, piacevole alla vista, e l'odore del mare stuzzicava l'olfatto di tutti i pirati presenti.

Quando si sentì la domanda di Occhi di Falco si girò verso di lui e lo guardò serio in volto.
- Sì... - rispose semplicemente - Come hai detto tu, è difficile trovare qualcuno alla mia altezza, tu eri l'unico, mi piaceva misurarmi con te perchè finalmente potevo mettermi alla prova e migliorare, non come con gli altri, così facili da battere! - sorrise e riprese a camminare.

Drakul Mihawk
Shanks pareva perso, incantato nell'osservare il mare calmo che brillava sotto il sole diffondendo il suo classico odore forte e piacevole ad un tempo.

Un solo attimo d'esitazione, Mihawk passò lo sguardo dalla massa d'acqua blu al Rosso.

Era sempre il solito, Shanks, per quanto gli anni passassero.
Occhi di falco sorrise, in maniera sottile, quasi invisibile, come un gatto che ha avvistato uno squisito topolino indifeso.
Anche l'Imperatore, proprio come lui, voleva avversari che lo aiutassero a migliorare sempre di più, continuamente, in sfide eccitanti e sempre ad un passo dalla morte.
Il maggiore continuò a seguire il pirata "Per me non sarebbe più la stessa cosa, Rosso" disse, una volta di più, l'ennesima.
Infondo, ora, era anche una sfida di testardaggine.