Family, Marco x Ace

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Akemichan
view post Posted on 7/2/2011, 14:31 by: Akemichan
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Portgas D. Ace


Ace fu veramente sollevato quando Satch se ne andò, il suo comportamento era veramente troppo per lui. Ma almeno aveva scoperto che la sua ciurma era a bordo e, in un certo senso, era piacevole sapere che non era più solo in mezzo a tanti nemici, anche se questo implicava espori al pericolo. Sempre che Marco gli avesse detto la verità... Ma non gli sembrava avesse ragioni di mentire, e fino a quel momento era stato gentile (irritantemente gentile), quindi forse poteva fidarsi...

CITAZIONE
per il resto puoi fare tutti i tentativi che vuoi, non riuscirai a sconfiggere il
babbo.

E invece no! Non pensava che ci sarebbe riuscito? Be', avrebbe visto cosa comportava sottovalutarlo. Dovevano solo aspettare che recuperasse le forze e... Si era così arrabbiato a ripensare a quella frase che, quando vide un'ombra proiettarsi su di lui, sbottò: "Chiunque tu sia, puoi andartene a quel paese!"
"Molto carino da parte tua."
A quella voce, Ace alzò immediatamente la testa. "Clau?!" La sua vice era proprio lì davanti a lui, e non era sola, con lei c'era anche il resto della ciurma. "Ragazzi, state bene?" esclamò balzando in piedi.
"Non dovremo essere noi a chiederlo?" Clau inarcò un sopracciglio, indicando le bende ormai in nuovo insaguinate.
"Lascia che ci pensi io," intervenne la dottoressa dei pirati di picche, facendolo sedere sul parapetto.
"Volevo davvero insultarti per la tua immensa idiozia, ma sono così sollevata che per ora non lo farò," continuò Clau. "Quindi lo farò domani."
"Come mi avete trovato?"
"Eravamo nel ponte di sotto quando abbiamo sentito il casino," spiegò lei. "Dato che si era saputo che eri a spasso, hanno tutti capito cosa era successo."
"Stavano anche facendo scommesse a questo riguardo," aggiunse un altro pirata. "Volevamo partecipare pure noi..."
"Quindi siamo venuti a cercarti nei dintorni della stanza di Barbabianca," terminò Clau, zittendo gli altri.
"Capisco..." Ace rimase un attimo in silenzio. "Vi avevo detto di scappare," disse poi. "Potevate farvi uccidere."
Clau alzò le spalle. "Ma noi siamo i pirati di picche, che combinavamo senza il capitano? Così siamo tornati alla spiaggia pensando già di dover raccogliere il tuo corpo con il cucchiaino-"
"Grazie, eh..."
"-ma quando abbiamo saputo quello che è successo, be'..." Non finì la frase, lasciando Ace ancora più confuso di prima.
"Però ci siamo presi una bella batosta..." aggiunse uno.
"Pensavo che fossimo piuttosto forti, ma è stato imbarazzante," confermò un altro.
"In realtà credo ci siano anche andati piano," commentò Clau. "E poi sono stati molto gentili, ci hanno curato e ora ci stanno ospitando..."
"Quindi Marco non stava mentendo..." mormorò Ace fra sé.
"Marco?" saltò su Clau. "Il comandante della prima flotta? Lo conosci?"
"Sì, perché?" chiese lui interrogativo, anche se la sua dottoressa gli stava facendo segni di non farlo.
"Me lo presenti? Io trovo che sia un gran figo!"
Ecco: si era dimenticato della fissazione di Clau per i ragazzi. "Guarda che è un nemico!"
"Non vedo come questa cosa gli impedisca di essere figo."
"Non è questo il punto!"
"Non pensi che sia figo?"
"Penso che non voglio avere una conversazione del genere!" sbottò Ace esasperato.
"Ok..." scosse la testa Clau. "Non hai negato che sia figo, comunque."
"A proposito, prendi questo," intervenne la dottoressa prima che la situazione degenerasse, passandogli dei fogli di carta piegati. "Sono le piante della nave; pensa che è talmente grande che a volte si perdono anche loro, quindi sono forniti di queste."
"Quindi che facciamo?" domandò Clau.
Ace sapeva benissimo cosa avrebbe fatto di lì in avanti, e pensava che quelle piante gli potessero tornare utilissime per preparare un nuovo e più efficace agguato. Ma per quanto riguardava i suoi nakama, avrebbe preferito allontanarli. Non è che non si fidasse di Marco, che (per quanto non lo sopportasse) non gli aveva dato motivo di farlo... Piuttosto non voleva che lo vedessero ancora in quello stato. "La nostra nave?"
"Affondata." Ecco, un'altra cosa da aggiungere al conto di Barbabianca.
"Per il momento allora dovremo stare qui," affermò. Stava per aggiungere qualcos'altro, quando la dottoressa chiede: "allora, ti spiace se mi unisco al gruppo delle infermiere nel frattempo? Mi hanno chiesto se voglio dar loro una mano." E così venne fuori che, chi più chi meno, un po' tutti avevano trovato qualcosa da fare od un gruppetto all'interno della ciurma per passare il tempo ed essere utili a bordo.
Ace sentì una morsa allo stomaco, e non sapeva nemmeno bene il perché. Certo, la sua ciurma era stata contraria fin dall'inizio al suo scontro con Barbabianca, ma erano pur sempre la sua ciurma, avrebbero dovuto essere dalla sua parte, non approfittare della sua assenza per socializzare con il nemico.
"Va... Va bene," rispose però. "Finché non ci sono problemi per voi e non possiamo muoverci..."
D'altronde, non poteva biasimarli. Era lui che aveva perso, lui che li aveva messi nella condizione di venirlo a prendere... E finché Barbabianca fosse stato più forte di lui, non c'erano motivi per rifiutare il suo invito. Era Ace quello che perdeva il confronto.
Clau lo scrutò. "E tu che hai intenzione di fare?"
Solo una cosa poteva restituirgli la sua ciurma e il suo onore perduto. "Io mi prenderò la testa di Barbabianca."
"Fantastico." Lei alzò gli occhi. "Quindi passerai il tempo a farti picchiare e umiliare mentre gli altri faranno scommesse su quanto resisterai? Non puoi batterlo."
Finché glielo diceva Marco, ci poteva anche stare. Ma che glielo dicesse il suo vicecapitano, era veramente troppo. "Te la farò vedere io se non posso farlo!" sbottò, alzandosi di scatto dal parapetto e allontanandosi in fretta anche se la dottoressa non aveva ancora finito di medicarlo.
"Vicecapitano!" protestarono tutti gli altri pirati. "Adesso è arrabbiato pure con noi!"
"Mi dispiace..." commentò lei. L'ultima cosa che voleva era che lui corresse di nuovo dei rischi.
"Se non ci ha ascoltati prima, cosa ti fa pensare che lo faccia adesso?" scosse la testa la dottoressa. "Forse dovremo solo lasciarlo fare per un po', tanto non lo vogliono uccidere, quindi..."
Clau annuì amaramente.

Ace aveva trovato un altro angolino dove rifugiarsi per consultare le piante in santa pace. Per prima cosa, voleva trovare un posto dove tendere un'imboscata impossibile da scoprire. E poi, aveva bisogno di procurarsi un'arma più efficace. Inoltre... Si guardò il braccio libero dalla benda, con i tagli ancora aperti. No, non poteva aspettare di guarire completamente. Doveva farlo al più presto. E poi vediamo cos'avranno da dire Marco o Clau... E si stupì lui stesso di aver accumunato nella stessa frase il suo vicecapitano con il comandante della prima flotta.

SPOILER (click to view)
Mamma mia, questa parte è stata veramente un parto, e non so nemmeno come sia venuta ç.ç Invece trovo che tu abbia avuto una buona idea ad aggiungere quell'altra parte *.*
 
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