Family, Marco x Ace

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 5/2/2011, 14:12
Avatar

Senior Member

Group:
Admin
Posts:
17,190
Location:
Flower Town

Status:


image
Portgas D. Ace

"Yawn..."
Ace iniziò a svegliarsi con un gran male ed una confusione tremenda in testa. Dovevano decisamente smetterla di fare feste ogni sera - sperò solo che non fosse finita come l'ultima volta, conlui che si era ubriacato talmente tanto da spogliarsi e gettare i vestiti in acqua...
Poi aprì gli occhi... E realizzò di non essere più a bordo della sua nave. In quel momento l'ondata dei ricordi lo travolse: lo scontro con Jinbe, l'arrivo di Barbabianca e infine...Aveva perso. Strinse i pugni, cercando di trattenere le sensazioni che riaffioravano: rabbia, dolore, preoccupazione per i suoi compagni... E soprattutto umiliazione. Era così certo che... Ma che diavolo aveva fatto per tutto questo tempo? Aveva tanto aspettato di poter superare l'ombra di suo padre, e alla fine... Grande cosa. Ora come sarebbe stato ricordato? Come"l'uomo che si è fatto battere da Barbabianca?" Stupendo.
Scosse la testa: stava da schifo, ma aveva qualcos'altro a cui pensare. I suoi nakama. Era sicuro di essere riuscito a farli scappare, ma non aveva altri ricordi a loro riguardo. Doveva subito andarli a cercare. Anche se probabilmente non ne vorranno più sapere di me...
Scese dal letto, e recuperò i suoi vestiti che erano stati piegati accuratamente in un angolo. Mentre si rivestiva, si guardò intorno, realizzando che probabilmente doveva trovarsi nell'infermeria di qualche nave: questo spiegava anche le sue ferite tutte accuratamente medicate e fasciate. Una volta risistematosi, iniziò ad esplorare i dintorni. Era una stanza decisamente enorme,suddivisa con tanti separé, con un'unica porta in fondo. La grandezza del luogo gli fece venire un tarlo in testa su dove potesse trovarsi... e allora si ricordò di una cosa che,nella confusione del risveglio, aveva totalmente rimosso. Non sono aveva perso, era stato anche umiliato nella maniera peggiore: quello aveva avuto pietà di lui... "Diventa mio figlio" ... tanto da volerlo prendere in ciurma.
Col cavolo! pensò, tirando un calcio ad uno dei separé. Doveva andarsene di lì al più presto.
Si avviò verso la porta e la aprì.

SPOILER (click to view)
Che te ne pare? ç.ç
Ho lasciato molto in sospeso l'uscita così puoi decidere tu come fare apparire Marco, spero vada bene...

 
Web  Top
view post Posted on 5/2/2011, 15:10
Avatar

Senior Member

Group:
Member
Posts:
10,721
Location:
dal paese delle Meraviglie

Status:


image
Marco



Quella mattina preannuciava una bella giornata: il mare era una tavola, nel cielo non si scoregeva neanche una nuvola e ciò significava meno lavoro per tutti.
Le giornate così erano rare e Marco era deciso a godersla finchè durava.
Si gurdò intorno senza sapere cosa fare. Poi, però, si ricordò del nuovo arrivato.
"chissà se il bell addormentato si è svegliato..." si chiese
Decise di andare in inferemria a controllore. Non poteva non essere cuiroso, sopratutto dopo lo scontro di tre gioni prima.
Era convinto che ci sarebbe stato da divertirsi. Era da molto tempo che non incontrava più pirati "con gli attributi", gente con la quale valeva la pena scontrasi.
Portgas D. Ace, sembrava un tipo molto interessante, altrimenti il babbo non l'avrebbe mai preso con sè.
Scese sotto coperta, comminado letamente sichietando un canzoncina dei pirati.
L'infermeria si trovava infondo, e quando si avvicinò sentì dei rumori provenri dal suo interno.
Ridacchiò, pensando che aveva visto giusto.
Quando si fermò davanti alla porta, quella si aprì con violenza.
"Buon Girono! Vai di fretta?" chiese

SPOILER (click to view)
va benissimo^^ E' il mio post che fa pena, è anche molto cortoç_ç

 
Top
view post Posted on 5/2/2011, 20:27
Avatar

Senior Member

Group:
Admin
Posts:
17,190
Location:
Flower Town

Status:


image
Portgas D. Ace

Aveva appena messo un piede fuori dall'infermeria, pensando se non fosse meglio cercare innanzitutto la cucina, visti che erano almeno cinque giorni che non mangiava e, ai suoi ritmi, ormai nemmeno la balena della Reverse Mountain avrebbe potuto sfamarlo, quando fu interrotto:

CITAZIONE
"Buon Giorno! Vai di fretta?"

Si bloccò. Oh, Dio, no pensò, girandosi lentamente verso la voce con l'espressione seccata che di solito riservava alle visite del nonno, trovandosi davanti un ragazzo dall'improponibile capigliatura ad ananas, cosa che, se possibile, gli fece venire ancora più fame. E questo chi sarebbe?
In realtà, era stato stupido da parte sua pensare che non avrebbe incrociato nessuno della ciurma andandosene tranquillamente a spasso, ma adesso che si ritrovava uno di loro davanti, capì quanto umiliante sarebbe stato incontrarli: non era altro che una conseguenza della sua sconfitta, che gli riveniva riproposta continuamente davanti agli occhi. Capendo però che restare immobile a fissarlo l'avrebbe fatto apparire, se possibile, ancora più idiota, vagliò rapidamente alcune ipotesi di comportamento da adottare:
1) fare finta di non averlo visto (cosa abbastanza difficile, visto che non era uno che passava
innoservato, e non solo per l'improbabile pettinatura);
2) distrarlo con una cosa qualsiasi (tipo "guarda, uno scarabeo!", che con Rufy funzionava sempre) e poi scappare (possibilmente verso la cucina);
3) tirargli un pugno per sfogarsi (e poi andare in cucina);
decisamente una scelta ardua!
"Sì, vado decisamente di fretta," rispose finalmente, seccato, mentre stringeva il pugno e lasciava che le fiamme scorressero attraverso le dita. Poi alzò il braccio e mirò al viso dell'altro.

SPOILER (click to view)
Invece mi piace come hai reso Marco *.* Qui forse ho un po' esagerato io, ma non riesco a togliermi dalla testa che si sarebbe comportato così ^^''
 
Web  Top
view post Posted on 5/2/2011, 21:13
Avatar

Senior Member

Group:
Member
Posts:
10,721
Location:
dal paese delle Meraviglie

Status:


image
Marco




CITAZIONE
"Sì, vado decisamente di fretta"

Marco sorrise. si spettava una reazione simile da parte di pungo di fuoco avendo già potuto osservare il suo caratterino bollente.
Strano a dirsi, ma quel ragazzo gli piaceva. Non poteva dire molto sul suo conto, a parte le voci che aveva sentito su di lui, ma aveva fegato da vendere.
E a lui i tipi così piacevano.
"Vuoi attaccarmi? non so quanto ti convenga. Anche se riuscissi a sconfiggermi, e lo dubito fortemente, siamo su una nave in mezzo all'oceano. Per te sarebbe impossibile sfuggire,ragazzino"
"Ma se insisti ti accontento!" continuò tranquillo.
Marco parò il colpo che arrivò subito dopo con estrama facilità. Rimase immobile per un po' prima di lasciarlo andare e osservare i danni che il fuco di Ace aveva procurato.
Era vermanete forte, pensò.
Con un solo pungo aveva ustionato la sua mano.
Bastò pocò perchè questa prese fuoco e in un attimo le ferite scomparirono.
"Mi sono dimenticato di dirti che anche io possiedo un frutto del diavolo, sono una fenice, e come questi uccelli leggendari rigenro le mie ferite."
Non smise mai di gurdare il suo interlocutore negli occhi, di osservarlo, anche studiarlo.
"Sei forte, ragazzino. Ma, non abbastanza." disse ridendo
"Ascolta, sei ancora debole dopo lo scontro con il babbo; hai dormto per tre giorni e sarai affamto, suppongo. perchè non rimandiamo ad un altra volta?"
" permettermi di accompagnarti in cucina per mettere qualcosa sotto i denti."
Si voltò e iniziò a camminare verso la cambusa sena aspettare una risposta affermativa.

SPOILER (click to view)
sono contenta che ti piaccia come ho descitto marco :ross: Non hai esagerato affatto con ace, dopo tutto a continuato a tentare di uccidere BB molte volte, da Ace bisogna aspettarsi di tutto :rotfl:


Edited by Risa-chan - 5/2/2011, 23:32
 
Top
view post Posted on 5/2/2011, 23:02
Avatar

Senior Member

Group:
Admin
Posts:
17,190
Location:
Flower Town

Status:


image
Portgas D. Ace


CITAZIONE
"Vuoi attaccarmi? non so quanto ti convenga. Anche se riuscissi a sconfiggermi, e lo dubito fortemente, siamo su una nave in mezzo all'oceano. Per te sarebbe impossibile sfuggire, ragazzino"

"E allora non scapperò. Io non scappo mai!" disse, mentre si concentrava al massimo per sprigionare le fiamme dalla mano. Usare il suo colpo migliore in quello spazio stretto sarebbe stato da pazzi, ma la temperatura del suo pugno doveva essere sufficiente a lasciare una bella bruciatura. Certo, avrebbe preferito riuscire a colpirlo in faccia, ma la mano era sempre meglio di niente... E poi spalancò gli occhi a vedere le fiamme azzurrine che circondavano l'ustione e la guarivano in un attimo.


CITAZIONE
"Mi sono dimenticato di dirti che anche io possiedo un frutto del diavolo, sono una fenice, e come questi uccelli leggendari rigenero le mie ferite."

"Ti rigeneri?" Ace fece un sorrisetto. "Anche da una ferita mortale?" Ma quando provò a rialzare il braccio per un secondo attacco, lo sentì pesante, con la mano che tremava: averlo sbattuto contro l'altro aveva avuto ripercussioni su tutte le ferite del suo corpo ancora martoriato. Inoltre, non mangiava da giorni, non era in condizioni di sostenere uno scontro,nemmeno corto.
Ora che gli veniva in mente, però, aveva sentito parlare di un certo "Marco la Fenice", il comandante della prima flotta! E se era davvero il vice di Barbabianca, un combattimento con lui non sarebbe stato uno scherzo nemmeno se le sue condizioni fossero state ottimali. Ammetterlo era snervante ed umiliante, ma in quella situazione era completamente impotente. Iniziò ad inspirare con forza, ricambiando lo sguardo, perché era l'unica cosa che poteva fare.

CITAZIONE
"Ascolta, sei ancora debole dopo lo scontro con il babbbo; hai dormito per tre giorni e
sarai affamto, suppongo. perchè non rimandiamo ad un altra volta?"
" permettermi di accompagnarti in cucina per mettere qualcosa sotto i denti."

Ace si accasciò con il fianco lungo il muro. Era da tempo che non si sentiva così male, così... impotente. Era dai tempi della sua infanzia, quando non aveva nessuno tranne persone che gli dicevano che non meritava di vivere. Sperava di essersi lasciato finalmente tutto alle spalle... "Non voglio niente da te!" gridò. Ma la realtà è che non poteva continuare senza mettere qualcosa sotto i denti,e in fondo in fondo, ma proprio in fondo, le cose che quel tizio aveva detto non erano nemmeno troppo sbagliate... Era stato gentile, in un certo senso, anche se Ace non riusciva a non sentirsi umiliato.
Strinse i denti, poi si rimise in piedi e, lentamente, iniziò a seguirlo, ad una distanza di sicurezza ragionevole.

Fortunatamente la cucina non era molto distante, perché Ace non sapeva quanto le gambe gli avrebbero retto, ed invece era riuscito ad arrivarci abbastanza agilmente; tuttavia, quell'enorme stanza era piena di persone affaccendate intorno ai fornelli, e lui non aveva per niente voglia di farsi vedere in quello stato da altre persone. Uno era già più che sufficente. Rimase quindi fermo a qualche metro dalla soglia, studiando la situazione, fino a notare che in fondo alla cucina c'erano delle porte, da cui ogni tanto i cuochi uscivano carichi di provviste. Doveva trattarsi delle dispense.
Raccogliendo le ultime energie, scattò in avanti, attraversò la stanza di corsa e si barricò in una di quelle stanze. Finalmente! sospirò di sollievo, infilandosi il primo boccone di cibo in bocca.
"E quello cos'era?!" chiese a Marco uno dei cuochi.

SPOILER (click to view)
Non so tu, ma io mi sono divertendo tantissimo XD Ho aggiunto il pezzo della cucina perché mi dispiaceva fare il posto solo di rispste alle tue frasi ^^
 
Web  Top
view post Posted on 6/2/2011, 00:07
Avatar

Senior Member

Group:
Member
Posts:
10,721
Location:
dal paese delle Meraviglie

Status:


image
Marco

CITAZIONE
"Non voglio niente da te!" gridò.

sentì urlare, ma allo steso tempo sentiva i passi di Ace seguirlo. Camminava lentamente perchè il moro risuciscce a seguirlo; le sue ferite erano ancora aperte, e avrebbero impiegato un po' a gurarire del tutto.
In assoluto silenzio percorsero il breve tragitto tra l'infermeria alla cucina lasciando ogni tanto n occhiata dietro di sè per vedere se lo seguisse, e si acorse che si teneva a debita distanza.
Arrivato in cucina, aprì la porta, e non fece in tempo nemmeno a dire "Ah" che Ace si chiusedentro la dispensa.

CITAZIONE
"E quello cos'era?!" chiese a Marco uno dei cuochi

Il cuoco si rivolse a lui, abbastanza adirato. I cuochi erano abbastanza severi quando si trattava di cibo, e vedere Ace correre verso le dispensa e si barricava dentro, li fece innervosire.
Poteva sentire su di sè tutte le occhiatace, nell'attesa di uans ua risposta.
"Lo aiuto, e mi anche finire nei guoi!" pensò fra sè.
"E' in nostro nuovo acquisto, Portags D. Ace, ed è molto affamto." rispose.
Il cuoco stava per ribbattere ma Marco lo precdè.
"Ho, capito, ho capito.. ci penso io."
Senza nessuna fretta si avvicinò alla porta e bussò piano.
"senti, ragazzo, i cuochi non hanno gradito la tua intrusione. Poi mangiare lo stesso seduto ad un tavolo come tutti."
Non ricevedtte risposta.
Il ragazzino era proprio uno tosto e Marco si stava divertendo da matti.
Si appoggiò al muro e iniziò:
"Capisco come tu possa sentirti... ma ti assicuro che non c'è nulla da verognarsi.Ti sei batutto lealmente con il babbo, hai perso, ma con onore. Vuole dire molto."
Marco ricordava benissimo le parole che il babbo aveva rivolto a lui e a Satch.
" Filgi, non so se Portags D. Ace accetterà la mia proposta... non sarà facile, resiterà. tenertà anche di uccidermi Gurarararara! "
" cosa dovremo fare, babbo?" chiese
"Fatelo sentire uno di voi. Quel ragazzino ha patito le stesse sofferenze che avete patito voi prima di unirvi a noi."
Marco gurdò la porta aprisi, e sorrise:
"ah, ti sei deciso!"

SPOILER (click to view)
anche io mi sto divertendo tantissimo! hai fatto bene. nel precedente post, avevo paura di interpretare anche la tua parte,allargandoti troppo. comunque, ti piace?


Edited by Risa-chan - 6/2/2011, 21:33
 
Top
view post Posted on 6/2/2011, 15:21
Avatar

Senior Member

Group:
Admin
Posts:
17,190
Location:
Flower Town

Status:


image
Portgas D. Ace


Ace, fra un colpo di sonno e un altro, si stava praticamente ficcano in bocca tutto ciò che trovava di commestibile nella dispensa (il Foco Foco poteva essere davvero utile in certe situazioni a cuocere la cose crude), perciò all'inizio non aveva nemmeno notato che, Marco, dall'altra parte della parete, gli stava parlando.

CITAZIONE
"Capisco come tu possa sentirti... ma ti assicuro che non c'è nulla da vergnarsi.Ti sei batutto lealmente con il babbo, hai perso, ma con onore. Vuole dire molto."

Che cavolata! Non importa come tu abbia perso, resti sempre un perdente. Ed io non ho intenzione di essere ricordato così.

Ora che aveva finalmente messo qualcosina sotto i denti, la sua mente aveva ripreso a ragionare con più lucidità. Dunque, si trovava su una nave nemica in mezzo all'oceano, cioé non esattamente una situazione favorevole. Certo, poteva sempre rubare una scialuppa ed un logpose per cercare di raggiungere l'isola più vicina e poi cercare i suoi nakama, ma con che coraggio poteva tornare da loro con una sconfitta del genere sulle spalle? Non poteva farlo. Però, se fosse riuscito a prendere la testa di Barbabianca, allora sì che avrebbe potuto presentarsi da loro a testa alta. E quale migliore occasione per farlo, se non ora che si trovava sulla sua nave, dove probabilmente aveva la guardia abbassata? Il fatto che dopo averlo ucciso avrebbe dovuto vedersela con il resto della ciurma... Be', un problema alla volta.
Le ferite gli facevano ancora male, ma quello era il minimo, ora che aveva recuperato le forze.
Aprì la porta.

CITAZIONE
"Ah, ti sei deciso!"

Ace trovava Marco estremamente irritante. Cioé, sì, insomma, era gentile, ma ugualmente irritante.
"Voglio vedere Barbabianca," affermò, senza mezzi termini.
Intanto, uno dei cuochi si era affacciato a controllare la situazione della dispensa, ed era rimasto inorridito dalla situazione. "Come diavolo hai fatto a mangiare così tanto in così poco tempo?!" esclamò arrabbiato. "Erano le dispense di una settimana!"
Il rapporto di Ace con i cuochi non era mai stato dei migliori, anzi, solitamente si limitava a loro che gli urlavano contro ogni qual volta fuggiva da un ristorante senza pagare (cioé sempre). Ma in quella situazione, in cui si era veramente stancato di scappare, e in cui non poteva usare la frase che diceva sempre al cuoco della sua ciurma quando razziava la cucina, cioé "non sono stato io!", rimaneva un'unica cosa da fare.
"Ha detto che potevo mangiare," disse con aria innocente, indicando Marco.
Quindi si diresse verso l'uscita con passi decisi, cercando di ignorare le occhiate del resto delle persone presenti in sala. Dovevano solo aspettare, e poi gli avrebbe tolto quegli sguardi pietosi dalla faccia.

SPOILER (click to view)
Sì, mi piace come sta venendo ^^ Forse avretsi dovuto lasciar decidere a me se aprire o
no la porta, ma nessun problema, tanto Ace da lì doveva uscire prima o poi XD
 
Web  Top
view post Posted on 6/2/2011, 15:44
Avatar

Senior Member

Group:
Member
Posts:
10,721
Location:
dal paese delle Meraviglie

Status:


image
Marco

CITAZIONE
"Ha detto che potevo mangiare," disse con aria innocente, indicando Marco.

Un altra volta lo stava mettendo nei guai...accidenti!
Marco poteva sentire gli sgurdi di fuoco del cuoco.
"Era tre giorni che non mangiava..." esclamò scappando via.
Sperava che presto o tardi i cuchi avrebbero dimenticato l'accaduto.
Uscì dal ponte, cercando quel ragazziono testatdo ed orgolgioso, ma non lo trovò da nessuna parte.
CITAZIONE
"Voglio vedere Barbabianca," affermò, senza mezzi termini.

Lo aveva detto con una determinazione tale che gli fece presupporre le sue intenzioni, beh ci avrebbe pensato il babbo.
"Ehi marco! come sta il bell addoremntato? hos apto che si è svegliato."
Marco si voltò e vide un sorridente Satch che gli veniva incontro.
"Non saprei... è decisamente scontroso."
"Ah,ah,ah! c'era da aspettarselo da un tipetto simile."
"Oh sì..."
"Dov'è ora?"
"ha detto che voleva veder il babbo..." Marco soppesò la risposta,quasi non fosse sicuro di ciò che stava dicendo.
"c'è qualcsa che ti preoccupa?" chiese il comandante della quarta flotta.
Marco non fece in tempo a rispondere che si sentirono dei rumori allucinati provenire dalla stanza del babbo.
Marco e Satch si lanciarono un' occhiata complice e corsero a vedere.

SPOILER (click to view)
hai ragione, scusami^^"
 
Top
view post Posted on 6/2/2011, 16:43
Avatar

Senior Member

Group:
Admin
Posts:
17,190
Location:
Flower Town

Status:


image
Portgas D. Ace


"Allora, dov'è che posso trovare Barbabianca?" domandò Ace ad alta voce, convintissimo che Marco lo stesse ancora seguendo, anche dopo che l'aveva messo nei guai con il cuoco. Quando l'unica risposta che ricevette fu silenzio, si voltò per vedere il corridoio deserto. "Dove cavolo è finito?!" Prima lo stava praticamente tampinando,e adesso che gli serviva spariva nel nulla? E poi, possibile che fossero tutti così idioti in quella ciurma da permettere ad un potenziale pericoloso nemico di andarsene in giro come gli pareva? Peggio per loro, comunque.
L'unico problema è che adesso doveva trovare Barbabianca da solo, anche a costo di esplorare l'intera nave: tanto le sue gambe erano in perfetta forma ora.
Fu fortunato, perché inconsciamente iniziò seguendo la direzione che dalla cucina riportava all'infermeria: quando stava per arrivarci, vide la porta aprirsi, ed immediatamente si nascose dietro l'angolo.
"Non posso credere che si sia già ripreso da tutte quelle ferite," commentò una bellissima infermiera uscendo dalla stanza. "Tu rimani qui, può darsi che torni indietro," ordinò ad una sua collega, all'interno della stanza. "Io intanto vado a dirlo al capitano." Ace suppose stessero parlando di lui, dato che non aveva notato altri pazienti, e poteva essere un problema se Barbabianca avesse saputo che era in giro per la nave. D'altronde, seguendo l'infermiera poteva finalmente trovarlo e forse faceva ancora in tempo a coglierlo di sorpresa. E così fece.

La stanza dove l'infermiera si fermò a bussare era due piani più sopra, in prossimità del ponte.
"Capitano? E' sveglio?" Ma dall'interno non venne alcun rumore, perciò, dopo qualche minuto di attesa, la ragazza decise di lasciare perdere e se ne andò nella direzione opposta a dov'era venuta, forse per andare ad avvertire qualcun altro. Ace ne approfittò subito per entrare di soppiatto nella stanza, ritrovandosi completamente avvolto nell'oscurità.
La prima cosa che lo colpì fu il fortissimo odore di medicinali. Poi decise di illuminare i dintorni con una piccola fiammella: Barbabianca russava tranquillamente nel suo letto, circondato da barili di saké vuoti, da flebo e da altre scatole non ben riconoscibili. Quello che stava per fare non era propriamente leale, ma era un'occasione troppo bella per lasciarsela scappare. Giacché le sue fiamme non sembravano aver sortito gli effetti sperati durante il loro primo scontro, approfittò di uno dei coltelli presenti nella stanza (sembrava averne un'intera collezione): lo afferrò e si avvicinò con circospezione al letto.
Ok... Un colpo secco è sarà tutto a posto...
Ma nel momento esatto in cui saltò, mirando alla giugulare, Barbabianca spalancò gli occhi con tranquillità. "Non ti sembra poco carino attaccare la gente nel sonno, figliolo?" commentò, quasi come trovasse la situazioe divertente. Aveva già alzato il braccio e, in un attimo, scatenò i poteri del frutto Gura-Gura.
Ace sentì tutte le ossa del suo corpo scricchiolare, quindi la forza del colpo lo mandò a sbattere contro la parete, distruggendola. Si ritrovò a rotolare all'esterno, fino a sbattere contro il parapetto. Si rialzò a fatica, aggrappandosi a quello per riuscire a stare in piedi, dato che le sue gambe tremavano ancora per il colpo ricevuto.
Dannazione...
Affacciandosi sul mare calmo dove stavano navigando, tossì sputando sangue. Poi vide con la coda dell'occhio arrivare Marco (e ti pareva) assieme ad un altro tizio biondo mai visto... Bene, ci mancava solo che si sdoppiasse... pensò amaramente, alzando una mano a fermare l'emorragia al naso.

SPOILER (click to view)
Non preoccuparti ^^ Felice dell'arrivo di Satch, mancava all'appello ^^ Topic (sto seguendo il capitolo qui) luuuungo perché volevo assolutamente spiegare come Ace trovasse la stanza, non mi piaceva lasciarlo al caso XD
 
Web  Top
view post Posted on 6/2/2011, 17:40
Avatar

Senior Member

Group:
Member
Posts:
10,721
Location:
dal paese delle Meraviglie

Status:


image
Marco

Appena arrivati a vdere cosa sucedesse, trovarono Ace tremeante che cercava di stare in pidei reggappato al parapetto nel tentativo di reggrsi.
"Uh, eccolo! hai tentato di usccidere il babbo, bell'addormento?" esclamo Satch ridendo.
Marco sì colpì la fronte con la mano emaledì Satch, avrebbe dovuto tenere la bocca chiusa.
Non stava ma zitto quando doveva...era un caso disperato.
Sapeva di non essere simpatico al moro, e dopotutto non poteva biasimarlo.
Rimase a debita distanza, già la vicinanza gli aveva pocurato troppi guai.
Non voleva certo guastarsi la giornata come quella.
ma Stach non sembrava volersi a rendere.
"Sono il comandante della quarta flotta. Il mio nome è satch. se stai diventando uno di noi, non ti lasci il passato alle spalle"
"ah, ah ah! sei parecchio scontroso eh?" continuò a parlare satch.
Marco sì chiedeva dove volesse arrivare e si limitò ad ascoltare.
" Forse ho capito. dorevei raccontarti cosa è successo dopo che sei svnuto.la tua ciurma è tronata indietroa ripreterti così li abbimo battuti!"
"M anon preoccuparti perchè loro non sono morti, stanno bene e sono su questa nave."
" E' vero, stanno tutti molto bene." confermò Marco

SPOILER (click to view)
anche io ho continuato a seguire il capitolo^^
 
Top
view post Posted on 6/2/2011, 19:46
Avatar

Senior Member

Group:
Admin
Posts:
17,190
Location:
Flower Town

Status:


image
Portgas D. Ace


Ace dovette realizzare presto che il nuovo arrivato non era affatto come Marco: era molto, molto peggio. Ok, forse il fatto che non stava nemmeno provando a nascondere il fatto che la sua disastrosa situazione lo facesse ridere non lo rendeva un ipocrita, ma di sicuro lo rendeva insopportabile. Lasciando perdere quell'irritante nomignolo con cui l'aveva chiamato, era estremamente irritante la maniera con cui era convinto che fossero amici, cosa che non sarebbe successa mai!
Naturalmente la sua prima tentazione fu di tirargli un pugno per farlo smettere, ma visto che i due tentativi odierni non erano andati a buon fine, decise semplicemente di ignorarlo; dopo un'occhiata a Marco (che, involontariamente, sembrava voler dire "salvami ti prego"), tornò a guardare verso l'orizzonte, finché una frase non attirò la sua attenzione.

CITAZIONE
" Forse ho capito. Dovrei raccontarti cosa è successo dopo che sei svenuto.la tua ciurma è tronata indietroa ripreterti così li abbimo battuti!"

Si voltò immediatamente verso di lui. "La mia ciurma..?" Erano venuti... a prenderlo? Impossibile. Forse erano venuti solo a dire a Barbabianca che aveva fatto bene, visto l'idiota che era, oppure a sfottere (il suo vice sarebbe stato capace di farlo). O forse volevano accertarsi se era morto davvero così per potersene andare per i fatti loro... Ma quel tipo - Satch o come cavolo si chiamava - aveva detto che c'era stato uno scontro, quindi forse erano davvero venuti per...

CITAZIONE
"Ma non preoccuparti perchè loro non sono morti, stanno bene e sono su questa nave."

Stanno bene...Sentì le gambe cedergli leggermente per il sollievo. Si voltò verso Marco che, in un certo senso, sembrava più affidabile.

CITAZIONE
" E' vero, stanno tutti molto bene." confermò Marco.

"E perché non me l'hai detto prima?!" esclamò arrabbiato. "Dove sono? Devo vederli." Poi, però, si ricordò che non poteva farlo: non dopo che li aveva messi lui stesso in quella pericolosa situazione, e non prima di averla risolta. "No, meglio di no..." Lasciò il parapetto e si accasciò a terra. Non voleva che la sua ciurma lo vedesse in quelle condizioni, lui era il capitano e doveva fare di meglio, soprattutto dopo che erano venuti a salvarlo.
"Siete sicuri che vada bene non legarmi in alcun modo? Perché non ho intenzione di fermarmi finché non avrò fatto quello che devo fare," affermò, guardando seriamente gli altri due. Poi aggiunse: "Ma la mia ciurma non ha niente a che fare con questo, quindi provate a toccarli e io vi ammazzo."
Il fatto che, in realtà, stesse già cercando di uccidere il loro capitano, in quel momento, era una cosa secondaria. Voleva solo rendere ben chiara l'idea.

SPOILER (click to view)
Dato che non so cosa ne pensi, per ora mi sono fermata qui. Che ne dici, lo facciamo incontrare con la sua ciurma?
 
Web  Top
view post Posted on 6/2/2011, 21:45
Avatar

Senior Member

Group:
Member
Posts:
10,721
Location:
dal paese delle Meraviglie

Status:


image
Marco

Marco tirò un sospiro di sollievo, aveva creduto che il suo compagno avesse peggiorto la situazione.
Si era stupito quando Ace aveva chiesto una sua coferma.
Era anche vero che ,Satch,non aveva l'aspetto di uno molto affidabile.
CITAZIONE
"E perché non me l'hai detto prima?!" esclamò arrabbiato. "Dove sono? Devo vederli."

" ma è sempre arrabbiato?" si chiese Marco.
però improvvisamente, il moro si era interrotto soppensado la sua decisione, come si si fosse pentito di ciò che aveva detto.
Infatti, cambiò subito discorso:
CITAZIONE
"Siete sicuri che vada bene non legarmi in alcun modo? Perché non ho intenzione di fermarmi finché non avrò fatto quello che devo fare," affermò, guardando seriamente gli altri due. Poi aggiunse: "Ma la mia ciurma non ha niente a che fare con questo, quindi provate a toccarli e io vi ammazzo."

"Hm?" fece satch, che nel frattempo siera seduto comodamente sul parapetto come deciso a non schiudarsi da lì per un bel po'.
"Sì siamo sicuri." rispose.
"Non sei un prigioniero...il babbo vuole che ti unisca a noi, sarebbe un controsenso legarti. per riesto puoi fare tutti i tentativi che vuoi, non riuscirai a scunfiggere il babbo." continuò.
" Per i tuoi amici per chi diavolo ci hai preso? Non siamo così carogne." continò Marco.
" I tuoi compagni sono in giro per la nave...se vuoi parlarci, non ti sarà difficile trovarli."
detto questo si allontanò face segno a Satch di seguirlo.
"Perchè ce ne andimo?" chiese quest'ultimo.
"Vuoi fare da balia ad Ace?"
satch, scoppiò a ridere ffagorosamente.
"E se non l'avessi notato, il ragazzo non ha gradito molto la tua presenza."
Dovevano dare ad Ace il tempo di decidere, il babbo aveva fatto la sua proposta, ora toccava al moro prendere una decisione: andare o restare.
Stare lì a stuzzicarlo non serviva a nulla.
"Beh che facciamo?" chiese Satch allegro.
" Tu non lo so...io me ne vado a leggere un po'"
così mollò anche satch, e si diresse verso la bilioteca (perchè il babbo non faceva mancare niente ai suoi filgi), per prendersi un buon libro e godersi il sole. Proprio come aveva decio ad inizio giornata.
"Comandante Marco!" esclamò un pirata che correva verso di lui.
"ora cosa c'è?" disse chiendosi cos'altro fosse sucesso.
"Il babbo vuole vederti!"
"va bene."
La calma di marco, era sorprendente, non c'era nulla che lo turbasse.
Pungo di fuoco, non sarebbe mai riuscito a sconfiggere il babbo, nenahce in un altra vita...perchè stava ancora ensado a Portgas d. Ace?
Il babbo sedeva al suo solito posto benvendò sakè, nonostante le lamentele delle infermire.
" volevi parlarmi, babbo?"
barbabianca si voltò verso di lui e sorrise.
"Gurarararara! sì, c'è un cambiamento di programma." disse prima di bere un altro sorso di sakè.
" ci dirigiamo a Foodvalten."
Foodvalten, era una delle tante isole protette dal babbo e il fatto di dirigiersi lì, fu sospetto per Marco.
"E' accaduto qualcosa?" chiese.
"Niente di cui preoccuparsi... non è distante da qui, e mi dicono che siamo a corto di provviste Ne sai inete Marco?Gurarararara!"
"No, babbo..."
Quanto aveva mangiato, Ace pungo di fuoco?

SPOILER (click to view)
Per e va bene farli incontrare^^ In quest'ultima parte ho spezzato un po' mis embrava mootono parlare sempre di Ace, possiamo lasciare così o magari sviluppare qualcosa di avventuroso più avanti




 
Top
view post Posted on 7/2/2011, 14:31
Avatar

Senior Member

Group:
Admin
Posts:
17,190
Location:
Flower Town

Status:


image
Portgas D. Ace


Ace fu veramente sollevato quando Satch se ne andò, il suo comportamento era veramente troppo per lui. Ma almeno aveva scoperto che la sua ciurma era a bordo e, in un certo senso, era piacevole sapere che non era più solo in mezzo a tanti nemici, anche se questo implicava espori al pericolo. Sempre che Marco gli avesse detto la verità... Ma non gli sembrava avesse ragioni di mentire, e fino a quel momento era stato gentile (irritantemente gentile), quindi forse poteva fidarsi...

CITAZIONE
per il resto puoi fare tutti i tentativi che vuoi, non riuscirai a sconfiggere il
babbo.

E invece no! Non pensava che ci sarebbe riuscito? Be', avrebbe visto cosa comportava sottovalutarlo. Dovevano solo aspettare che recuperasse le forze e... Si era così arrabbiato a ripensare a quella frase che, quando vide un'ombra proiettarsi su di lui, sbottò: "Chiunque tu sia, puoi andartene a quel paese!"
"Molto carino da parte tua."
A quella voce, Ace alzò immediatamente la testa. "Clau?!" La sua vice era proprio lì davanti a lui, e non era sola, con lei c'era anche il resto della ciurma. "Ragazzi, state bene?" esclamò balzando in piedi.
"Non dovremo essere noi a chiederlo?" Clau inarcò un sopracciglio, indicando le bende ormai in nuovo insaguinate.
"Lascia che ci pensi io," intervenne la dottoressa dei pirati di picche, facendolo sedere sul parapetto.
"Volevo davvero insultarti per la tua immensa idiozia, ma sono così sollevata che per ora non lo farò," continuò Clau. "Quindi lo farò domani."
"Come mi avete trovato?"
"Eravamo nel ponte di sotto quando abbiamo sentito il casino," spiegò lei. "Dato che si era saputo che eri a spasso, hanno tutti capito cosa era successo."
"Stavano anche facendo scommesse a questo riguardo," aggiunse un altro pirata. "Volevamo partecipare pure noi..."
"Quindi siamo venuti a cercarti nei dintorni della stanza di Barbabianca," terminò Clau, zittendo gli altri.
"Capisco..." Ace rimase un attimo in silenzio. "Vi avevo detto di scappare," disse poi. "Potevate farvi uccidere."
Clau alzò le spalle. "Ma noi siamo i pirati di picche, che combinavamo senza il capitano? Così siamo tornati alla spiaggia pensando già di dover raccogliere il tuo corpo con il cucchiaino-"
"Grazie, eh..."
"-ma quando abbiamo saputo quello che è successo, be'..." Non finì la frase, lasciando Ace ancora più confuso di prima.
"Però ci siamo presi una bella batosta..." aggiunse uno.
"Pensavo che fossimo piuttosto forti, ma è stato imbarazzante," confermò un altro.
"In realtà credo ci siano anche andati piano," commentò Clau. "E poi sono stati molto gentili, ci hanno curato e ora ci stanno ospitando..."
"Quindi Marco non stava mentendo..." mormorò Ace fra sé.
"Marco?" saltò su Clau. "Il comandante della prima flotta? Lo conosci?"
"Sì, perché?" chiese lui interrogativo, anche se la sua dottoressa gli stava facendo segni di non farlo.
"Me lo presenti? Io trovo che sia un gran figo!"
Ecco: si era dimenticato della fissazione di Clau per i ragazzi. "Guarda che è un nemico!"
"Non vedo come questa cosa gli impedisca di essere figo."
"Non è questo il punto!"
"Non pensi che sia figo?"
"Penso che non voglio avere una conversazione del genere!" sbottò Ace esasperato.
"Ok..." scosse la testa Clau. "Non hai negato che sia figo, comunque."
"A proposito, prendi questo," intervenne la dottoressa prima che la situazione degenerasse, passandogli dei fogli di carta piegati. "Sono le piante della nave; pensa che è talmente grande che a volte si perdono anche loro, quindi sono forniti di queste."
"Quindi che facciamo?" domandò Clau.
Ace sapeva benissimo cosa avrebbe fatto di lì in avanti, e pensava che quelle piante gli potessero tornare utilissime per preparare un nuovo e più efficace agguato. Ma per quanto riguardava i suoi nakama, avrebbe preferito allontanarli. Non è che non si fidasse di Marco, che (per quanto non lo sopportasse) non gli aveva dato motivo di farlo... Piuttosto non voleva che lo vedessero ancora in quello stato. "La nostra nave?"
"Affondata." Ecco, un'altra cosa da aggiungere al conto di Barbabianca.
"Per il momento allora dovremo stare qui," affermò. Stava per aggiungere qualcos'altro, quando la dottoressa chiede: "allora, ti spiace se mi unisco al gruppo delle infermiere nel frattempo? Mi hanno chiesto se voglio dar loro una mano." E così venne fuori che, chi più chi meno, un po' tutti avevano trovato qualcosa da fare od un gruppetto all'interno della ciurma per passare il tempo ed essere utili a bordo.
Ace sentì una morsa allo stomaco, e non sapeva nemmeno bene il perché. Certo, la sua ciurma era stata contraria fin dall'inizio al suo scontro con Barbabianca, ma erano pur sempre la sua ciurma, avrebbero dovuto essere dalla sua parte, non approfittare della sua assenza per socializzare con il nemico.
"Va... Va bene," rispose però. "Finché non ci sono problemi per voi e non possiamo muoverci..."
D'altronde, non poteva biasimarli. Era lui che aveva perso, lui che li aveva messi nella condizione di venirlo a prendere... E finché Barbabianca fosse stato più forte di lui, non c'erano motivi per rifiutare il suo invito. Era Ace quello che perdeva il confronto.
Clau lo scrutò. "E tu che hai intenzione di fare?"
Solo una cosa poteva restituirgli la sua ciurma e il suo onore perduto. "Io mi prenderò la testa di Barbabianca."
"Fantastico." Lei alzò gli occhi. "Quindi passerai il tempo a farti picchiare e umiliare mentre gli altri faranno scommesse su quanto resisterai? Non puoi batterlo."
Finché glielo diceva Marco, ci poteva anche stare. Ma che glielo dicesse il suo vicecapitano, era veramente troppo. "Te la farò vedere io se non posso farlo!" sbottò, alzandosi di scatto dal parapetto e allontanandosi in fretta anche se la dottoressa non aveva ancora finito di medicarlo.
"Vicecapitano!" protestarono tutti gli altri pirati. "Adesso è arrabbiato pure con noi!"
"Mi dispiace..." commentò lei. L'ultima cosa che voleva era che lui corresse di nuovo dei rischi.
"Se non ci ha ascoltati prima, cosa ti fa pensare che lo faccia adesso?" scosse la testa la dottoressa. "Forse dovremo solo lasciarlo fare per un po', tanto non lo vogliono uccidere, quindi..."
Clau annuì amaramente.

Ace aveva trovato un altro angolino dove rifugiarsi per consultare le piante in santa pace. Per prima cosa, voleva trovare un posto dove tendere un'imboscata impossibile da scoprire. E poi, aveva bisogno di procurarsi un'arma più efficace. Inoltre... Si guardò il braccio libero dalla benda, con i tagli ancora aperti. No, non poteva aspettare di guarire completamente. Doveva farlo al più presto. E poi vediamo cos'avranno da dire Marco o Clau... E si stupì lui stesso di aver accumunato nella stessa frase il suo vicecapitano con il comandante della prima flotta.

SPOILER (click to view)
Mamma mia, questa parte è stata veramente un parto, e non so nemmeno come sia venuta ç.ç Invece trovo che tu abbia avuto una buona idea ad aggiungere quell'altra parte *.*
 
Web  Top
view post Posted on 7/2/2011, 15:26
Avatar

Senior Member

Group:
Member
Posts:
10,721
Location:
dal paese delle Meraviglie

Status:


image
Marco

Mentre leggeva un libro sdraiato nel suo angolo preferito, Marco rifletteva ancora sul cambiamento di progamma deciso dal babbo.
Non si toglieva dalla testa che c'era qualcosa di strano sotto a quella decisione improvvisa.
Con molta probabilità il sindaco di Foodvalten lo aveva avvertito di attacco subito, qualche ciruma di pirati inconscenti che aveva saccheggiato la città.
Oppure dietro si nascondeva qualcosa di più grosso? O, al contrario , non c'era nulla di cui preoccuparsi?
Ragionado, avevano quell'altro problemino non indifferente.
I pensieri di Marco involontariamente erano tornati su Pungo di fuoco. Era rischioso girare per mare, con quella mina vagante che tentava di usccidere il babbo.
In quella situazione, uno scontro serio era rischioso... Ace sembrava ancora più deciso a prendersi la testa di Barbabianca.
Più gli si diceva che era impossibile per lui sconfiggerlo tanto più lui si convinceva nel farlo.
Era così testardo da prenderlo a sberle, ma allo stesso tempo era così affascinate.
Marco era rimasto stupito dall'enregia vitale di Ace, ancora più stupito di come lui la spreccasse.
Era convinto che il moro nascondesse un peso troppo grande da sopportare e da troppo tempo.
"penso proprio che ne passerà prima che si decida" pensò.
Lasciò perdere la lettura, ne aveva abastanza, passò sotto coperta per posare il libro, e prendersi una bella bottiglia di scusso all'annas coretto con un po' di Rum.
Camminò un po' senza meta preso dai pensieri quando si ritò sul ponte dove si trovavano Ace e la sua ciruma.

CITAZIONE
"Marco?" saltò su clau "Il comandante della prima flotta? Lo conosci?"
"Sì, perché?" chiese lui interrogativo, anche se la sua dottoressa gli stava facendo segni di non farlo."Me lo presenti? Io trovo che sia un gran figo!"

Marco sbattè le palpebre credendo di non aver capito bene. No, aveva sentito molto bene.
Quella ragazzina aveva proprio detto che era un gran figo! ridacchiò fra di sè, e si sengo mentalmente ti dirlo a Satch dopo, solo per farlo schiattare d'invidia.
Da dove si trovava poteva vederli bene senza essere visto, stava quasi per fare dietro front ma Ace rispose alla sua compagnia:
CITAZIONE
"Guarda che è un nemico!"
"Non vedo come questa cosa gli impedisca di essere figo."
"Non è questo il punto!"
"Non pensi che sia figo?"
"Penso che non voglio avere una conversazione del genere!"

Il fatto che Ace trovasse imbarazzante una conversazione simile, era esilarante. O forse era il moro che lo faceva divertire tantissimo.
Ogni esmpressione, ogni gesto che faceva erano divertenti. Marco era ancora arrabbiato con lui per quella piccola faccenda con il cibo ed i cuochi, per il resto gli piaceva.
Quando vide Ace allontanarsi di corsa, decise di uscire dal suo nascondiglio.

SPOILER (click to view)
Ma se è venuto bensissimo?! adoro Clau :*.*:


 
Top
view post Posted on 7/2/2011, 19:43
Avatar

Senior Member

Group:
Admin
Posts:
17,190
Location:
Flower Town

Status:


image
Portgas D. Ace

Quando Clau vide Marco spuntare fuori praticamente dal nulla, pensò che il destino le aveva appena dato l'opportunità di rimediare. Vediamo di mettere a posto le cose... "Comandante!"
chiamò, per attirare la sua attenzione. "Posso parlarle un attimo?" chiese, avvicinandosi."E' fidanzato? E cosa fa stasera?"
"Vicecapitano!" la richiamarono immediatamente all'ordine gli altri pirati di picche.
"No, in realtà non volevo chiedere questo," si corresse tranquillamente. "Ascolti, lo so che il capitano è un tipo veramente difficile da trattare, è un idiota, è terstardo, sì, insomma... Ma in realtà è una persona stupenda e l'ultima cosa che vorrei è continuare a vederlo così. Non so perché si sia fissato con questa cosa, ma vorrei che la smettesse, e dato che non ci ascolta più... Magari può provarci lei, dato che sembra metterlo in difficoltà. Quindi, un consiglio: se vuole provare ad avere una conversazione quasi civile con lui, gli chieda di suo fratello. Fine monologo."
A quel punto, Clau si voltò e fece per andarsene, giusto in tempo per sentire altri inconfondibili rumori che provenivano dal una parte non ben precisata della nave. "Non di nuovo..."
"Mi sa che ho vinto la scommessa..." commentò uno dei pirati di picche.

Ace si era procurato una mannaia (aveva cercato di fare un salto in cucina dicendo di venire da parte di Marco e gliel'avevano praticamente tirata dietro), ed ora stava aspettando Barbabianca nascosto sopra uno dei tetti delle cabine. Quando lo vide passare di sotto, si lanciò immediatamente giù, ma l'altro si limitò ad afferrare l'arma con due dita e ad usarla come spinta per sbatterlo contro la parete, poi usò l'altra mano per bloccarlo contro il muro.
"Ascolta, figliolo, i tuoi attacchi sono prevedibili; devi diventare più veloce, ed usare un po' meno l'istinto," gli disse. "Inoltre, non usare armi che non conosci, non fanno per te. Dev'essere qualcosa che sai maneggiare ad occhi chiusi, oppure meglio le mani nude."
Quindi lo lasciò, ed Ace si accasciò a terra, respirando con la bocca aperta per recuperare il fiato.
"Ora ci stiamo dirigendo verso un'isola invernale, quindi sarà meglio che chiedi a Marco di procurarti qualcosa di pesante." Gli scoccò un'occhiata critica. "E fa' un salto in infermeria, hai le fasciature da cambiare, o ti si infetteranno le ferite." Quindi proseguì per la sua strada.
Ace riuscì a recuperare abbastanza fiato da gridargli dietro "non puoi darmi ordini, non faccio parte della tua ciurma, e non ne farò parte mai!"
Ma Barbabica si girò con un sorriso. "Non erano ordini, erano consigli paterni."
Cos... Ed Ace, che aveva con i padri un rapporto che si poteva definire... disastroso, non seppe proprio come ribattere.


SPOILER (click to view)
Meno male ^^'' Ero un po' preoccupata... Ho adorato la reazione di Marco, sul serio XD


 
Web  Top
332 replies since 5/2/2011, 14:12   7125 views
  Share