In Viaggio Verso Il Nuovo Mondo, [VM 18] Sbarco in un'isola sconosciuta

Trafalgar Law

-Per la prima notte su quest'isola ci accamperemo qui!- esclamò il giovane pirata indicando la spiaggia dove erano sbarcati.
-Capitano, ma su quest'isola c'è un paese, magari troveremo un carpentiere che riparerà il nostro sottomarino-
-Bepo lo so. Andrò personalmente al paese per controllare se c'è qualche carpentiere disposto ad aiutarci. Se gli abitanti vedessero pirati aggirarsi tra loro potrebbero allarmarsi, e nelle condizioni attuali non riusciremmo nemmeno a fuggire-
-Lascia almeno che ti accompagni- mormorò l'orso speranzoso.
-Ho detto di no!- gridò Law facendo sobbalzare l'altro.
-Come vuoi-
Bepo, rattristato, tornò ad aiutare gli altri componenti dei Pirati Heart ad allestire l'accampamento per la notte che presto sarebbe giunta.
Law rimase per un po' di tempo ad osservare gli altri lavorare, e quando tutti erano distratti, scivolò rapidamente tra gli alberi che delimitavano la spiaggia e fornivano la riparazione adatta al villaggio, per dedicarsi a quell'esplorazione solitaria.

Trafalgar Law

Il sentiero che stava percorrendo ormai da quasi un ora, era completamente coperto dalle piante che erano cresciute indomite.
-Maledizione!- esclamò quasi in un ringhio quando il suo amato cappello rimase impigliato ad un ramo.
Il villaggio non si scorgeva ancora.
Quanto doveva camminare prima di vedere le prime case?
Probabilmente se Bepo fosse stato con lui grazie al suo fiuto da orso avrebbe raggiunto il villaggio molto prima, ma era solo e doveva per forza proseguire o avrebbe passato la notte all'addiaccio in mezzo a quell'oscura selva.

Il buio ormai era sceso e lui era ancora in quella maledetta foresta, che non accennava nemmeno a diradarsi.
Si fermò un istante intimorito da un rumore di sassi calciati alle sue spalle, si voltò dando una fugace occhiata, ma nulla.
Proseguì nel buio della notte convincendosi che il rumore fosse provocato da un animale e non da un bandito o quant'altro come temeva.

Trafalgar Law

Si sentiva osservato.
Non c'era dubbio, qualcuno lo seguiva!
Strinse ancor di più la katana al suo fianco e continuò a camminare, sempre più lentamente.
Stanco di sentirsi due occhi incollati alla schiena si voltò, e con sua grande sorpresa vide un ragazzo, qualche anno più vecchio di lui, che lo fissava insistentemente.
Estrasse la sua fidata arma e la punto contro il pirata, che sorrideva con quell'aria languida e malvagia allo stesso tempo.
-Chi sei?- gli domandò.
Aveva visto più volte quel volto, ma non riusciva a ricordare dove...

Trafalgar Law

L'altro attirò la sua katana con un qualche strano trucchetto che non conosceva.
Doveva aver mangiato sicuramente un frutto del diavolo, ma quale era ancora il suo potere gli era ancora sconosciuto, di certo poteva attirare a sè gli oggetti.
Cosa aveva intenzione di fare quel maledetto?
Ma soprattutto, chi era?
-Nemmeno io sono dell'umore giusto, per cui stammi alla larga chiunque tu sia! Comunque, com'è che conosci il mio nome?-
Era pronto ad usare il suo potere se l'altro non gli avesse risposto

Trafalgar Law

-Già, i manifesti- mormorò seccato -quasi mi scordavo della loro presenza-
Quel tipo, nonostante non lo conoscesse, non gli andava decisamente a genio; non sapeva cosa non gli andasse di preciso, ma cominciava seriamente ad odiarlo.
-Dammi la mia katana!- ordinò porgendo una mano.
-E rispondi alla domanda che ti ho fatto prima. Qual è il tuo nome?-

Trafalgar Law

Eustass Kidd?!
Ancora non ci credeva, quel nome gli rimbombava nelle orecchie.
Ma come aveva potuto non riconoscerlo?
Certo! Quel ghigno malvagio e qui capelli rossi potevano appartenere solo a lui.
Si divincolò dalla presa dell'altro e proprio mentre era distratto gli sferrò un pugno poderoso nello stomaco, in modo da guadagnare un po' di tempo nella ricerca della sua katana, senza la quale non avrebbe potuto sfruttare il potere del suo frutto.
Mentre il rosso si contorceva dal dolore se ne andò verso la direzione dove era stata lanciata la sua katana.
-Aurevoir cherì!- esclamò prima di andarsene tutto sorridente.

Trafalgar Law

-Bastardo!- imprecò -che cazzo fai!!- gridò massaggiandosi il naso dolente mentre sanguinava. Aveva temuto il peggio sentendo le ossa del suo naso scricchiolare sotto il colpo sferrato dall'altro, ma fortunatamente era ancora intatto.
Si rimise in piedi con fatica.
-Ma mi vuoi lasciare in pace?! Nemmeno ti conosco e mi devi rompere...-
Ora era certo, lo odiava!
Era difficile che perdesse le staffe, ma quel Kidd ce l'aveva fatta, eccome!