Giornata qualunque sulla Sunny, Role conclusa

Zoro Roronoa

Il sole splendeva alto nel cielo quel giorno e una lieve brezza marina si alzava di tanto in tanto, alleviando di un poco la sensazione di oppressione, a causa forse del troppo caldo.
Il mare era calmo, quasi piatto.
Non come i suoi pensieri che in quei giorni non gli stavano dando tregua. Nonostante i duri allenamenti in cui Zoro spesso si cimentava, non riusciva neanche per un istante a liberare la propria mente.
E cosa avesse neanche lui lo sapeva.
Sospirò appoggiandosi con i gomiti sull'inferriata di legno massiccio mentre con lo sguardo osservava pensieroso l'orizzonte.



Edited by virgo.86 - 7/11/2010, 12:54

Zoro Roronoa

Era inutile.
Più cercava di liberare la mente, più i pensieri sembravano aggredirlo. Sbuffò sonoramente e si voltò.
E fu lì che lo vide, il proprio capitano guardarlo da lontano.
Non gli si avvicinò però e si rimise a guardare il mare.
Quel giorno, nessuno sarebbe riuscito a rallegrarlo....

Zoro Roronoa

Si voltò Zoro, osservando quel tonto del suo capitano grattarsi la testa. A volte si chiedeva come aveva fatto a finire in quella ciurma, eppure allo scorbutico spadaccino era già tornato il buon umore.
Era quello il "potere" di Rufy: riusciva maledettamente bene a far divertire la gente con la sua allegria e spensieratezza.
-Buon giorno Rufy!-. Gli disse poi sorridendo.

Zoro Roronoa

-Tutto ok.-. Lo vide poi osservare il mare calmo, ma l'espressione che Rufy aveva in quel momento, era alquanto confusa.
Che diavolo aveva per la testa?
-Che hai Rufy?-.
Gli diede poi una pacca amichevole sulla spalla.
-Oggi sei silenzioso...-. Gli disse poi.

Zoro Roronoa

-Preoccupato...? Nahh...-.
Uno sbadiglio lo colse di sorpresa e si coprì la bocca con la mano.
Eppure Rufy non era affatto convinto.
-Davvero, sto bene!-.

Zoro Roronoa

Stava per replicare quando ad un tratto nell'aria riecheggiò il brontolio dello stomaco di Rufy.


-Ho notato!-. Gli circondò con un braccio il collo, e levatogli il cappello gli scompigliò i capelli corvini, in sorta di gesto affettuoso.

Zoro Roronoa

Fece di "no" con il dito e alzò il braccio per non farglielo prendere.
Vista l'altezza che li separava non sarebbe stato facile per lui raggiungere il suo amato cappello.
-Dimmi cos'hai e poi forse te lo ridarò.-.

Zoro Roronoa

-Scherzi eh? Tipo questo?-.
Lanciò in aria il cappello e lo riprese al volo.
Scoppiò poi a ridere, vedendo il viso dell'altro contorcersi in una smorfia.