Rufy D. Monkey<< Hai sentito, Cappello di Paglia? >> aveva detto l'uomo con la voce strascicata prima di chiudere la comunicazione al proprio radio-lumacofono.
Un odio mai provato prima aveva sommerso Rufy. Si era dimenticato di essere circondato...si era dimenticato di essere ancora debole, e non completamente in forma, rispetto all'uomo che aveva dinanzi. Sapeva solo che voleva fargli pù male che poteva e che non gli importava se veniva a sua volta ferito...
Poi accaddero molte cose contemporaneamente: dietro di loro, la porta esplose con un boato assordante , sollevando un'enorme polverone; sopra le grida, i colpi dei Custodi, l'urlo di Von-chan, insieme a un centinaio di travestiti, risuonò più forte di tutto.
<< Siamo qui per te Mugi-chan!!!
W la Gay Way! >>
<< Von-chan, da dove sei spuntato? >> gridò Rufy, ma non ci fu tempo per le risposte: nel giro di pochi istanti si era scatentao un vero inferno.
La stanza illuminata fiocamente era piena di polvere; metà del soffitto sembrava essere crollata e davanti a lui impazzava la battaglia, ma mentre cercava di capire chi combatteva contro chi, udì una voce gridare.
<< Via di qui, Mugi-boy, sbvigati! >> ordinò Ivankov già sull'uscio della porta, non più presidiata dai Cuustodi. Lui (o lei boh!) e Inzuma evidentemente si erano fatti strada incolumi nella battaglia. Rufyy si lanciò dietro di loro, ma uno dei combattenti si allontanò dalla mischia e si scagliò su di lui.
<< Memoire De Ce Ciel d'Hiver >>Il calcio di Von-chan colpì in pieno petto la guardia, che fu scagliata contro la parete opposta. Rufy vide la guardia crollare, rigida come una statua. Non aveva ancora toccato terra quabdo Rufy la scavalcò, varcò la soglia e corse giù per una scala buia seguito da Ivankov e Inzuma.
L'ansia gli lacerava il petto...doveva raggiungere Ace. Se quello che la guardia aveva detto al lumacofono era vera...il trasferimento di Ace allora era già cominciato.
Superò con un balzo gli ultimi dieci scalini e si fermò....
La stanza era immensa...sulle pareti innumerevoli celle dalle cui sbarre facevano capolino, qua e là i volti dei detenuti, che fissavano incuriositi i nuovi arrivati. Sul fondo un'enorme ascensore con pesanti griglie di ferro.
Rufy s'immobilizzò, guardando la figura di spalle nell'ascensore.
Avrebbe riconosciuto quel tatuaggio ovunque :una croce di ossa con al centro un teschio con dei grandi baffi bianchi.
" Questo segno è il mio orgoglio, Rufy "<< ACEEEEEEEEEEEEEE ! >>
Le griglie dell'ascensore si chiusero con fragore e l'ascensore prese a salire lentamente.
CITAZIONE
Però se non vogliamo essere troppo cattive possiamo far incontrare ora i fratellini prima che portino via Ace.. magari poi arriverà Magellan a dividerli, che ne dici?^^
Mi hai tolto le parole di bocca collega, ma ora che è arrivato anke Von-chan ne vedremo delle belle
