Impel Down, [VM 18] aspettando l'esecuzione a Marineford...

Rufy D. Monkey


Era trascorso quasi un giorno da quando era riuscito a penetrare, grazie all'aiuto dell'Imperatrice pirata Boa Hancock, nell'inespugnabile prigione sottomarina di Impel Down.
Un giorno da quando si era trovato faccia a faccia con il Direttore Magellan al livello 4, L'inferno della fame.
Un giorno, da quando un malconcio Bon-chan l'aveva portato da un certo Emporio Ivankov, il quale aveva accettato di curarlo sottoponendolo a un lungo e dolorosissimo processo di guarigione, a base di quelli che il regino degli okama aveva definito ormoni curativi. Un processo, che però gli avrebbe sottratto ben 10 anni di vita.

A quel ricordo , il giovane Monkey D. Rufy si immobilizzò, aspettandosi di sentire nuovamente quelle fitte che ricordava fin troppo bene. Ma la sensazione che provava in quel momento, era solo un pallido ricordo del dolore lancinante che gli aveva tolto anche il fiato necessario per urlare.

In quel momento, sentì una mano posarsi sulla sua spalla; si voltò verso Ivankov, grato di poter spostare, la sua attenzione su qualcosa di diverso, almeno per il momento.

<< E' tutto a posto Cappello di paglia-boy? Dobbiamo affvettavci! Non abbiamo molto tempo!">>

Rufy rimase in silenzio. << "Stò bene, non temere Iva-san!">> disse prima di superarlo e incamminarsi verso il lungo corridoio di fronte a sè.
Per quanto ci provasse, la sua mente era rivolta altrove...ad un'altra persona.

"La prossima volta che ci vedremo sarà da pirati rivali, Rufy!"

Queste erano state le parole di Ace prima che si separassero ad Alabasta. Al ricordo di quel giorno, al pirata da 300.000.000 milioni di berry venne da sorridere. ma era un sorriso nervoso. Se Ivankov, o Inzuma l'avessero guardato, avrebbero visto qualcosa di molto simile all'angoscia nei suoi occhi.
L'idea di non arrivare in tempo, era così terribile da far male; però tornare indietro non era più possibile e comunque non era quello che voleva davvero. Ad Amazonlily aveva fatto una scelta, ed era certo che i suoi compagni, ovunque si trovassero, sarebbero stati d'accordo con lui.
Pur di interrompere quel filo di pensieri, il giovane tornò a concentrarsi sul momento presente, e s quello che ancora poteva fare.

Strinse il piccolo frammento di vivrecard che lentamente, ma inesorabilmente continuava a bruciare.

"Resisti Ace, stò arrivando !"




Edited by virgo.86 - 23/10/2010, 22:11