Eustass KiddIl viaggetto dentro la Room fu da vomito. Non c'era abituato, ma riuscì a contenersi e prese a correre, veloce come un fulmine, mano nella mano col chirurgo.
...
"Mano nella mano?!" si stupì di se stesso e in un primo momento ebbe l'impulso di liberarsi, ma la parlata del flottaro, alle loro spalle, attirò la sua attenzione.
Continuò la sua corsa, ma capì bene il motivo per cui se li stava faccendo sfuggire.
E una volta tanto, fu grato alla Marina.
-Ma nonnina, ho due novellini sottomano! Posso portartene uno e giocare con l'altro?-
-No.-
-Tutt'e due?- chiese, sempre sul punto di ridere
-Te l'ho già spiegato.- fece lei, calma -Non abbiamo tempo per loro. E tu hai un impegno per l'esecuzione di Portugase D. Ace, devo ricordarti.Penseremo più in là ai novellini. Fatti trovare dove tu sai che vengo a prenderti.-
Fu perentoria e pacata come sempre.
Il flottaro si grattò la fronte stempiata, indeciso sul da farsi.
Ovvio che non volesse rinunciare a quel divertimento, ma d'altro canto, il cibo si gusta meglio se la fame aumenta, no?
-Ciao Law!- gridò agitando le mani -E ciao anche a te, Eustass caro! Ci rivedremo! FUFUFUFUFU!-
Kidd fu sul punto di vomitare sul serio.
E non per lo stretto contatto col chirurgo.
Non per la fuga.
Ma per il servilismo dei cani del governo.
Scosse la testa e si concentrò ancora su Law e la sua mano. Sul suo braccio.
La sua schiena, le sue gambette sottili e veloci.
Le sue chiappette sode.
"Che razza di giornata..." pensò, ma non lasciò la presa finchè non fu in vista il sottomarino del chirurgo.
Scorse gli uomini di Law prendersi cura dei suoi e tirò un sospiro di sollievo.
-Mollami.- disse, secco liberandosi di quella calda stretta di mani sudaticcie.
Dovette ammettere almeno a se stesso che la cosa gli costò un poco.
diciamo addio al fenicottero U_U la nonnina lo vuole con sè, a meno che tu non lo rivoglia fra i piedi. Ma si possono creare le isole? Ho un'idea scema...