KakuCome immaginato, la momentanea separazione dal corpo di Lucci, per volere del mare, lo spossò.
Lo privò della carica energetica che avrebbe permesso ad entrambi di portare avanti, non uno, ma due, tre, quattro, forse anche più amplessi. Perché non si sentiva stanco, fino a poco prima, Kaku.
Sentiva solo l'energia, il piacere scorrergli nelle vene e drogarlo rapidamente.
E il perdere anche solo per un istante quella droga, essere interrotto, lo fece tornare momentaneamente alla realtà.
Ma, come già detto, fu solo un attimo.
Lucci lo afferrò, lo strinse a se e lo protesse da chi sa cosa.
A malincuore fu sempre lui ad interrompere lo strusciare dei loro corpi, ma Kaku non potè che dargli ragione quando, accovacciati sotto uno degli alberi del ponte, Lucci lo ristrinse a sé, e gli sussurrò
CITAZIONE
<< Devi essere stanco dormi un po'... non sappiamo cosa ci aspetta domani >>
Già, l'indomani forse avrebbero sparso altro sangue, uccidendo coloro che li avevano cresciuti e forse ingannati ed usati. Li avevano resi soldati e non bambini.
Non sapeva dire se fosse stato meglio crescere in una casa di accoglienza o meno. Perché altrimenti non si sarebbe trovato fra le braccia muscolose del felino.
Che dilemma.
-Non voglio dormire...- disse -Dovremmo fare la guardia... dovevamo, ineffetti....-
Già... fortuna non avevano centrato uno scoglio.
Le mebra spossate si rilassarono sul corpo di Lucci, al caldo fra lui e la coperta, al sicuro da ogni cosa, anche dal mare che li aveva separati, per poi donar loro altra pace.
Doveva fare la guardia... ma si addormentò a breve, Kaku.
Siore e siori, s'inchini la Demenza destituita e lunga vita a noi X°°°°°D a te l'onore consorte X°°°D