| Dopo quel grosso albero dovrebbe esserci la radura e poco dopo la scogliera dove abbiamo attraccato, ne sono quasi certo, dopotutto mi sono allontanato solo di poche centinaia di metri.
Quest'albero è proprio enorme, lo aggiro, ed ecco la rad.... foresta!
Hummm forse sono qualche metro più all'interno di quanto avevo valutato...
Eppure nell'aria c'è un buon profumino di carne, probabilmente quel damerino del cuoco ha già cominciato a cucinare.
Sì, se attraverso questa piccola foresta sono sicuro di spuntare più o meno davanti alla scogliera.
La vegetazione è fitta, sfodero la mia SANDAI KITETSU e mi apro la strada, scusandomi con lei per l'uso disonorevole che ne sto facendo.
Avanzo a fatica ma ormai dovrei esserci, ancora una ventina di metri, ancora quindici, cinque, ecco oltre queste canne ci sarà la sco... Laghetto!
Non me l'aspettavo, ma sono sicuro di non essere lontano e di sicuro la direzione giusta è a destra.
Costeggio il laghetto facendomi strada nelle canne, finché non avverto un fruscio, stringo la Sandai e mi preparo a sfoderare la Shuusui.
Sposto senza rumore un gruppo di canne e guardo oltre.
Lei è di spalle, immerge le mani nelle acque limpide e si bagna i capelli che risplendono lucidi e neri. L'acqua scorre lungo le spalle, sui fianchi, dividendosi in mille perle luccicanti, poi lei scuote la testa mandando goccioline tutto intorno.
Non mi fidavo di Robin prima di Enies Lobby, ma adesso la considero come una compagna e darei la vita per difenderla...
Non dovrei indugiare nell'osservarla, non è onorevole, eppure non riesco a muovermi...
I miei occhi vagano dalla curva dei fianchi che spuntano dall'acqua alla linea aristocratica del lungo collo, alla morbida consistenza del seno, che si solleva dolcemente ogni volta che alza le braccia per bagnarsi i capelli.
Rinfodero la Sandai e indietreggio, le canne si richiudono con un fruscio leggerissimo. Deglutisco e mi avvio di nuovo verso la foresta, leggermente disorientato.
"Ciao, Spadaccino." Sussurro.
Le canne si chiudono quando lui retrocede, ha l'aria leggermente smarrita, ovviamente non si accorge dell'occhio che è germogliato sull'albero alle sue spalle.
Si avvia, naturalmente, nella direzione sbagliata.
Di qua! Se continuo in questa direzione sbucherò di certo nella radura e da lì la scogliera è ad un passo.
Un fruscio, mi allarmo, due mani leggere sulle spalle, mi volto.
Lei mi guarda sorridente.
"Robin, che ci fai qui?" Dico.
Il suo sorriso si allarga, si avvicina, sento il suo profumo, c'è qualcosa che non mi permette di muovermi...
Le sue labbra sfiorano le mie e poi proseguono, si stringe a me e mi sussurra all'orecchio: "Seguimi, la Sunny è di qua."
Edited by dreammakermorpheus - 16/10/2010, 12:40
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