Isola Istukushima., [VM 18] Benn x Shanks.

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Saruwatari_Asuka
view post Posted on 8/7/2011, 22:52




Shanks il Rosso


Shanks era ben più che abituato al poco tatto del maggiore, anche perché lui non ne spiccava, per non dire che ne era del tutto privo quando non si trattava di amici e compagni, per i quali aveva sempre un occhio di riguardo. E comunque, il suo problema non era parlarne, quindi anche con quelle domande non poteva che scoppiare a ridere, perché se l'altro lo accusava di essere sempre infantile lui che prima porgeva le domande e poi pensava che magari avrebbe dovuto usare un tono diverso non era da meno, delle volte.
Forse era stupido da parte sua soffrire ancora al ricordo di Roger, quando sapeva bene di essere stato solo un mozzo su quella nave e che per i suoi compagni più fidati doveva essere stato molto più difficile e doloroso, ma nella vita di Shanks Roger era stato più importante di un semplice Capitano e non ci poteva fare niente.
Cercò di distrarsi fissando l'espressione mutare sul viso del maggiore, da perplesso, quasi volesse dargli di nuovo dell'idiota, a irritato, e Shanks ebbe quasi l'impressione che se si fosse trovato i suoi genitori davanti li avrebbe uccisi a mani nude. Ma la cosa era impossibile, visto che lui non aveva la minima idea di come fossero anche solo lontanamente fatti i suoi genitori, se somigliava a uno dei due o chissà cosa.
Ridacchiò, ricambiando il sorriso strafottente del maggiore.
CITAZIONE
“Povera donna, dietro ad uno come te”

"Tu pensi sempre male. Non ero un bambino così terribile, solo...iperattivo" sogghignò, mentre il maggiore gli sfiorava appena le labbra con le proprie. Un bambino iperattivo lo era anche in quel momento, quindi non era poi così dura da credere, anzi, sarebbe stato strano il contrario.
CITAZIONE
“Sarà stata orgogliosa di saperti uno dei quattro Imperatori”

Lo disse convinto il maggiore così come anche Shanks lo era sempre stato. Non poteva essere certo lo sapesse, perché da che ricordava difficilmente notizie che la Marina stessa lasciava trapelare con fatica arrivavano al suo villaggio, ma lo avesse saputo sicuramente non l'avrebbe odiato.
Anche lui ne era orgoglioso dopotutto, come tutta la sua ciurma e Benn stesso, ne era certo.

"Zietta, ho deciso, prenderò il mare come un pirata" lo aveva detto con la solita espressione allegra e il tono leggero mentre sgambettava sul bancone dell'osteria dove lei l'aveva fatto sedere per evitargli ancora di correre e saltellare di qua e di là e disturbare i clienti con le sue chiacchiere apparentemente inarrestabili.
Lo guardò stupida per circa due minuti prima di scoppiare a ridere dandogli un colpetto sulla punta del nasino "Un pirata? E perché mai?"
Shanks sorrise ancora di più come se non aspettasse altro che quella domanda "Perché i pirati navigano il mare e sono liberi. L'hai detto tu, quindi io prenderò il mare e diventerò un pirata"
"Spero un pirata buono, allora" sogghignò lei.
Il bambino per tutta risposta inclinò il capo di lato, non capendo "Tu dici sempre che chi prende il mare non è malvacio veramente"
"Malvagio" lo corresse divertita, piegando un poco le ginocchia per essere alla sua altezza e guardarlo negli occhi senza che lui si ritrovasse a dover alzare troppo il viso verso di lei "Quelli che seguono le leggi e la via del mare, sono convinta non siano davvero malvagi. Ma purtroppo, ci sono pirati che navigano solo per soldi e gloria. Ma se sarai un pirata come si deve, non ho obiezioni da porti, signor Pirata"


Sogghignò al ricordo di quel discorso che a distanza di anni gli aveva dato il coraggio di salire su una vera nave pirata e realizzare il suo sogno.
"Sono sicuro che non avrebbe obiezioni a riguardo" rispose, in fondo un pirata come si deve lo era sempre stato, anche mentre viaggiava sulla Oro Jackson.
CITAZIONE
“Ti sei divertito, in quella tua scampagnata sulla Jackson?”

Nella voce di Benn non c'era vera e propria curiosità, ma Shanks non poté evitarsi di tornare di nuovo in dietro coi ricordi, nel periodo in cui era stato mozzo sulla nave di Roger, del suo Capitano.

Quando aveva sentito la porta aprirsi l'aveva ignorato, ma poi era stato costretto ad alzare gli occhietti quando le ombre di Capitano e Vicecapitano l'avevano completamente sovrastato.
Shanks sorrise come suo solito, ricambiato dal vice, ignorando altamente lo sguardo apparentemente scocciato di Roger.
"Moccioso, non dovresti essere qui, lo sai?"
"Non sto facendo niente di male" rispose allora l'undicenne, strusciando la suola dei sandali sul pavimento.
Roger grugnì "Appunto. Non stai facendo niente e basta. Mi pare il cuoco di avesse detto di sbucciare le patate o sbaglio?"
Il ragazzino si limitò a gonfiare le guancie, guardando Ray quasi in cerca di appoggio "Ma mi annoio" borbottò, e il vicecapitano per tutta risposta si ritrovò a ridere.
"Non mi importa se ti annoi. Hai deciso di salire qui, sei un mozzo e fai il mozzo, mi sono spiegato? Oppure accostiamo alla prima isola e ti ci lascio a calci!"
Shanks non sembrò affatto intimorito, anzi, rise divertito schiacciandosi il cappello di paglia che gli aveva regalato proprio Roger sulla testa. Lo sapeva che non l'avrebbe mai e poi mai abbandonato a calci su un'isola a caso, però doveva fare il Capitano e comportarsi come tale.
"Va bene, vado ad aiutare il cuoco" disse, ma il sogghigno che aveva stampato sul volto non prometteva niente di buono e i due uomini lo sapevano più che bene.
"Ma?" ridacchiò Ray, spronandolo a continuare.
Shanks non se lo fece ripetere due volte, gli occhi vispi fissi in quelli altrettanto scuri del capitano "Ma il signor Ray mi insegnerà ad usare la spada" squittì, praticamente certo che non potessero dirgli di no, quasi come se la sua presenza nelle cucine, nonostante non sapesse cucinare, fosse indispensabile.
Roger lo fissò a lungo, e Shanks era ormai trepitante quando il futuro Re del Pirati se ne uscì con un semplice "Pazienza, vorrà dire che dirà a Buggy di farlo al posto tuo" facendo ridere ancora di più il suo vice.
Shanks rimase interdetto per alcuni minuti, prima di precipitarsi su Roger per impedirgli di lasciare la stanza "Capitano!! Per favore, voglio solo imparare ad usare la spada come te e Ray, sono un pirata adesso no? Lavare le patate non serve a niente"
"Lavare le patate e sbucciarle è un'arte, se non lo capisci non potrai mai imparare ad usare la spada come me o Ray"
Ray era sicuro che il bambino non ci sarebbe cascato così facilmente ma...
"Lo faccio io, non Buggy!"
...Ma forse era così disposto ad imparare che avrebbe creduto a qualsiasi cosa detta da Roger come fosse oro colato.
"Un bambino come te non dovrebbe nemmeno pensare di maneggiare una spada"
"Sono un pirata, adesso"
"Questo l'hai deciso tu da solo, ma questo non significa che qualcuno di noi debba badare a te, moccioso"
Il Re Oscuro diede due colpetti di tosse, divertito "Io sarei interessato a vedere le capacità del ragazzino"
Roger lo guardò con tanto d'occhi, mentre Shanks sorrideva soddisfatto di quella risposta, correndo fuori dalla stanza "Vado in cucina, così poi iniziamo appena ho finito" urlò, e l'ultima cosa che vide prima di chiudersi la porta alle spalle fu il sorriso divertito di Roger sfociare in una risata per nulla velata.


"La scampagnata è durata più di tre anni, alla fine" rise il Rosso, stringendosi un po' di più al maggiore, un po' per proteggersi dal freddo umido del posto un po' perché ne sentiva il bisogno.
"Quello sull'Oro Jackson è stato il periodo più bello e importante della mia vita. Quello che sono adesso lo devo al Capitano, in fondo, e se so usare la spada come si deve è perché Ray ha avuto pazienza infinita con me" ridacchiò "In fondo ammetto che, se il Capitano non avesse deciso di sciogliere la ciurma, sarei rimasto a fare il mozzo a vita e non mi sarebbe dispiaciuto per niente. Anche oggi tutto questo lo devo...al Capitano" e nonostante si sforzasse di non chiamarlo più in quel modo, non ci riusciva.
Roger era il suo Capitano e lo sarebbe rimasto anche adesso che era lui stesso un Capitano, e Roger non c'era più.

Ehm...questo fa davvero pena però. E poi non so che c'entri quel flash :mumble: E poi mi sono lasciata prendere la mano per questo schifo °° ^^'
 
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*Reghina*
view post Posted on 9/7/2011, 13:26




24yxpnp
Benn Beckman

Il maggiore avrebbe dovuto ricordarsi, di tanto in tanto, di star parlando con Shanks.
Con quel dannatissimo idiota senza mezzo pelo sulla lingua capace di dirti senza problemi qualsiasi cosa lo riguardasse e allo stesso tempo capace di farsi uccidere piuttosto che rivelare anche solo uno dei segreti dei suoi compagni.
A vederlo così piccolo, però, mentre ridacchiava steso su di lui, Benn non poteva fare a meno di considerarlo fragile come una bambola di porcellana.
Non che dubitasse che in qualsiasi condizioni Shanks sarebbe riuscito a staccare la testa dal collo ai suoi avversari, ma finché erano soli poteva permettersi quelle blande preoccupazioni inutili.
CITAZIONE
"Tu pensi sempre male. Non ero un bambino così terribile, solo...iperattivo"

Il Vice del Rosso sospirò sonoramente, avendo una vaga idea di quanto fosse iperattivo l'Imperatore.
E se lo era a quarantanni suonati figurarsi quanto poteva esserlo da bambino con tutto un mondo da scoprire che doveva apparirgli immenso e meraviglioso, conoscendo il Rosso.
CITAZIONE
"Sono sicuro che non avrebbe obiezioni a riguardo"

Benn sorrise, pensando che Shanks doveva aver avuto davvero una persona straordinaria accanto, se era cresciuto così sicuro di sé e già da bambino aveva gli stessi ideali di ora.
Dal Nuovo Mondo raramente arrivavano notizie nella Grand Line, figurarsi nei mari circostanti, però il nome del Rosso come quello di Barbabianca e di pochi altri era molto conosciuto.
CITAZIONE
"La scampagnata è durata più di tre anni, alla fine"

Shanks lo disse sogghignando, ma il maggiore decise che stringerlo più forte a sé era un ottima idea.
Non solo per l'umidità che con l'arrivo dell'alba andava aumentando, ma anche perché vedeva che l'Imperatore ne aveva bisogno e Benn non glielo avrebbe certo negato.
Adorava stringere il Rosso tra le braccia, infondo.
CITAZIONE
"Quello sull'Oro Jackson è stato il periodo più bello e importante della mia vita. Quello che sono adesso lo devo al Capitano, in fondo, e se so usare la spada come si deve è perché Ray ha avuto pazienza infinita con me. In fondo ammetto che, se il Capitano non avesse deciso di sciogliere la ciurma, sarei rimasto a fare il mozzo a vita e non mi sarebbe dispiaciuto per niente. Anche oggi tutto questo lo devo...al Capitano"

Probabilmente chiunque altro avrebbe preso in giro un potente Imperatore Pirata sovrano di buona parte del Nuovo Mondo che chiamava ancora Capitano un uomo morto e soprattutto che ammetteva non gli sarebbe dispiaciuto rimanere a fare il mozzo per sempre.
Benn, però, non era chiunque e ammirò ancor di più la fedeltà che Shanks sapeva dimostrare.
Infondo Roger l'aveva cresciuto, insieme a Ray e ai componenti della ciurma.
“Scommetto che li facevi esaurire” sorrise, baciandolo a fior di labbra ancora una volta “Capitano” mormorò in aggiunta, come fosse di vitale importanza.
Avrebbero dovuto alzarsi, sistemarsi e muoversi da lì, ma infondo non c'era alcuna fretta.
No, ok, il Nuovo Mondo era nei casini più totali, Shanks era adolescente e quella era un'isola sconosciuta quindi la fretta c'era, ma Benn trovò fosse comunque perfetto così.
Carezzò la spina dorsale del minore, trovandolo dannatamente gelido.
E fottutamente eccitante, ma quello era normale, infondo.
“Stai gelando. Ti aiuto a rivestirti?”.

Te l'ho già detto, ma ripeterlo fa sempre bene. Shanks è awwwww

No, ok, questa è la risposta meno risposta che io abbia mai dato ò.o
 
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Saruwatari_Asuka
view post Posted on 9/7/2011, 15:06




Shanks il Rosso


Shanks si lasciò stringere, mentre ancora parlava, perché ne aveva davvero bisogno ed era felice che l'altro l'avesse capito. Com'era sollevato di vedere che Benn non gli avrebbe mai dato dell'idiota perché ancora non riusciva a rivolgersi a Roger in nessun altro modo se non Capitano.
Poteva essere l'Imperatore di quello che volevano, ma Per Shanks Roger probabilmente sarebbe rimasto il suo Capitano per sempre, indipendentemente dagli anni che erano ormai passati dalla sua morte e da quello che era riuscito a diventare con determinazione, parsimonia e l'aiuto dei suoi ragazzi, ovviamente.
Era stato fortunato Shanks, per tutta la vita. Pur essendo stato abbandonato dai genitori, aveva trovato una donna meravigliosa a crescerlo, quando si era infiltrato nella prima nave pirata che aveva trovato, aveva scelto la ciurma migliore che avrebbe mai potuto desiderare, e adesso che ne aveva una tutta sua, sapeva di essere nuovamente circondato da persone degne della sua stima e del suo affetto.
Forse era anche e soprattutto merito di quelle persone se Shanks era venuto su in quel modo, senza mezzo pelo sulla lingua, fedele a chi sentiva lo meritasse, spensierato e allegro anche nei momenti più critici.
CITAZIONE
“Scommetto che li facevi esaurire Capitano”

Shanks rise "Probabile" rispose, ma era quasi certo che in verità Ray si divertisse da morire qualsiasi casino combinava, e che Roger si fingeva solo arrabbiato, per poi ridersela appena girava l'angolo.
Sarebbe stato molto da Capitano e Vicecapitano, e anche da tutto il resto della ciurma dei Jolly Roger.
Sembrava il maggiore non avesse assolutamente fretta di muoversi di lì, nonostante la situazione in cui si trovavano fosse tutt'altro che calma e loro potessero prendersela tutt'altro che comoda. E non che a Shanks la cosa dispiacesse, ma cominciava a sentire freddo, e il calore che prima sembrava invaderlo e mandarlo a fuoco era completamente sfumato.
Rabbrividì quando sentì la mano del più grande carezzargli la schiena probabilmente gelida.
CITAZIONE
“Stai gelando. Ti aiuto a rivestirti?”.

Alzò appena lo sguardo notando che era praticamente l'alba, quindi era consigliabile alzarsi, vestirsi, e riprendere l'avanscoperta. Anche se non avevano dormito neanche due minuti, non che il Rosso avesse sonno dopotutto.
Annuì, tirandosi quindi su, ma quando incontrò l'aria con la pelle nuda e ancora un po' sudata e accaldata rabbrividì di nuovo, starnutendo. Se sentiva freddo lui, non voleva immaginare Benn, visto che era lui quello che era stato ammalato nemmeno tanti giorni prima.
"Prima dovresti pensare a rivestirti tu" ridacchiò, afferrando i pantaloncini lasciati lì da qualche parte e la maglia a righe abbandonata poco lontana e cercando di infilarseli alla meno peggio "Non vorrai ammalarti di nuovo!" lo derise, quasi come se fosse una forma di debolezza che si fosse ammalato per una doccia fredda, quando probabilmente non era stato nemmeno quello a causargli l'influenza. Solo che era preoccupato, e anche se di solito non se ne faceva problemi, non voleva infastidire il maggiore in quel modo, quindi la prendeva a ridere come suo solito.

E' la non-risposta più bella che io abbia mai letto :sese:
Io i miei non li commento nemmeno più, tanto lo sai ormai XD
 
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*Reghina*
view post Posted on 9/7/2011, 21:37




24yxpnp
Benn Beckman

Il maggiore sorrise nel vedere Shanks così rilassato.
Probabile fosse che i pirati Jolly Roger si divertissero quanto se non più del Rosso alle marachelle dell'epoca mozzetto, così come sicuramente ne rideva il Re dei Pirati e il suo Vice.
Benn non poteva esserne sicuro, ma se anche solo la metà di ciò che sapeva su Roger era vero, allora sicuramente era stato un'ottima guida per Shanks.
Di Ray nemmeno dubitava.
L'aveva incontrato quando l'Imperatore era andato alle Sabondy dopo aver perso il braccio e a ripensarci ancora impallidiva.

La ciurma del Rosso nel ritrovarsi il Re Oscuro davanti si era ricordata improvvisamente di avere molto da fare anche se la Red era già pronta.
Non era prevista una lunga pausa, si erano fermati anzi senza alcun motivo.
Shanks aveva voluto parlare a Ray del piccolo Rufy ed era per questo che tutta la ciurma dell'Imperatore si era trovata a fuggire a sguardo basso dall'aura di rispetto che emanava l'ex Vice di Roger.
Benn era rimasto vicino al suo Capitano, invece, anche se non troppo per non essere invadente.
Non che ci fosse molto da impicciarsi, era certo che Shanks era preso ad elogiare Rufy con aria da padre sognante.
Conosceva fin troppo bene il minore per non esserne più che sicuro.
Ad un certo punto si trovò gli occhi di Rayleigh puntati addosso.
Desiderò sparire.
Metteva in soggezione e sì che Benn era abituato ad Haki come quelli di Shanks o Kaido, perfino quello di Barbabianca.
In quel momento comunque, nonostante l'età e gli anni di esperienza, Benn si sentì tanto un bambino impacciato e incompetente.
E lui non era modesto, eh, anzi.
“Voi cosa ne pensate?” aveva chiesto il Re Oscuro, assottigliando lo sguardo.
Il Vice di Shanks aveva avuto la tentazione di svignarsela o meglio ancora nascondersi dietro l'albero a cui era appoggiato.
Ovviamente non sarebbe stato da lui.
Sputò a terra il sigaro senza garbo, quasi non fosse fortemente terrorizzato e in soggezione “Per quel che mi riguarda” alzò le spalle.
Pareva gli fosse indifferente che Shanks avesse un braccio o trenta e forse era davvero così, sensi di colpa per non averlo aiutato a parte.
Guardò Ray, sentendosi ancor più spaventato di prima, ma lo stesso sicuro della sua affermazione “Pensiamo di seguire il Capitano”.
Non seppe mai che impressione avesse dato, perché il Re Oscuro tornò a ignorarlo.
Benn, comunque, ne fu più che felice.


Shanks si era tirato su, per starnutire subito dopo.
Il maggiore corrucciò le sopracciglia.
Non pensava l'Imperatore si fosse raffreddato, ma sicuramente aveva preso freddo.
CITAZIONE
"Prima dovresti pensare a rivestirti tu"

Benn lo vide riprendere pantaloncini e maglia con l'unico braccio disponibile.
Si mise seduto, pronto ad aiutarlo in caso di bisogno.
CITAZIONE
"Non vorrai ammalarti di nuovo!"

Il maggiore sbuffò, magari avrebbe potuto anche offendersi, se Shanks non fosse stato deliziosamente adolescente e divertito.
“Fermo” ordinò, infilandogli la maglia a righe con poco garbo “E comunque, non ero ammalato” si lamentò, quasi il Rosso l'avevo insultato “Ero solo ubriaco fradicio. Avevo bevuto più assenzio di quanto tu potrai mai sognare” borbottò, infilandogli i pantaloncini.
Senza contare che, a conti fatti, aveva visto il suo ex con il suo Capitano.
Brutto affare.
Evitò di pensarci, prendendo i propri pantaloni per vestirsi.
Recuperò la maglia, sistemando di seguito il codino con cui teneva fermi i capelli argentei.
Sbuffò ancora, accendendosi un sigaro.
“Trova la colazione invece di lamentarti. Io tolgo la tenda” decise, giusto a dimostrazione che nonostante le insinuazioni di prima, Benn si fidava totalmente delle capacità del suo Capitano.

Allora, quel flash non so che centri, ma dovevo scriverlo xD per tutto il resto..ehm...niente >.<
 
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Saruwatari_Asuka
view post Posted on 10/7/2011, 00:02




Shanks il Rosso


Benn non conosceva -non aveva potuto conoscere- la ciurma di Roger, ma aveva avuto modo di incontrare Ray anni e anni prima, poco dopo che aveva perso il braccio, quando aveva voluto a tutti i costi parlarne con il Vice del suo Capitano, di quel moccioso così simile nei modi di fare a Roger.
Non sapeva che impressione aveva fatto veramente a Benn, ma sicuramente non era difficile, dopotutto, nonostante l'aria inquietante e rispettosa che emanava, che uno come Rayleigh era il prima a ridere come un matto a qualsiasi marachella potesse aver combinato da bambino.

Quando aveva detto di voler parlare con Ray, tutta la sua ciurma si era dileguata nel nulla, improvvisamente impegnata, e solo Benn era rimasto lì con lui, anche se in disparte, quasi non volesse avvicinarsi troppo al Re Oscuro.
La conversazione non era durata molto, e Shanks non aveva fatto altro che elogiare quello che dopotutto non era che un bamboccio piagnucolone, ma che sicuramente prometteva molto. Un futuro, una Nuova Era fatta di pirati sognatori, come quella che voleva Roger e che aveva spronato e fatto nascere con la sua morte. Ray lo fissava divertito mentre parlava, probabilmente considerandolo ancora un bambino come quello che era cresciuto con loro, e non certamente un Imperatore temuto come adesso era.
In confronto al Re Oscuro, dopotutto, Shanks era davvero ancora solo un bambino.
Quando poi si era rivolto direttamente a Benn, il Rosso era rimasto in silenzio ad ascoltare la conversazione, sogghignando all'indirizzo del suo secondo. Non lo dava a vedere, il maggiore, ma Shanks era praticamente certo fosse in soggezione davanti allo sguardo del Re Oscuro.
Lui non lo era solo perché ormai lo conosceva, da anni, ma l'Haki di Ray era sempre stato in grado di far scappare i nemici ad una sola occhiata, sin da quando l'aveva conosciuto.
CITAZIONE
“Pensiamo di seguire il Capitano”.

Alla risposta di Benn aveva sorriso, tornando a rivolgersi al vecchio maestro che nel frattempo era tornato ad ignorare il maggiore per parlare con lui.
Quando poi aveva deciso che magari era il caso di tornare dagli altri e assicurarsi che non fossero davvero scappati a gambe levate, aveva mandato Benn avanti sulla Red fermandosi per gli ultimi saluti.
Non vedeva il Re Oscuro da dieci anni, e non l'avrebbe rivisto per i prossimi dieci probabilmente.
"Complimenti, ragazzino, ti sei scelto degli ottimi compagni" gli disse dandogli due colpetti sulla spalla. Shanks sogghignò, certo che Benn poteva aver fatto nient'altro che una buona impressione.
"Lo so" sussurrò, sogghignando poi all'indirizzo del maestro "So che Rufy arriverò fin qui, quando lo incontrerai vedrai con i tuoi occhi quanto quel ragazzino somigli al Capitano Roger!"
"Se ha meritato il tuo cappello e il tuo braccio, devo crederti"
"Ti stupirà" fu l'ultima cosa che disse prima di raggiungere i suoi compagni.


CITAZIONE
“Fermo”

Non ebbe neanche il tempo di fermarsi davvero che Benn gli aveva già infilato la maglia, nient'affatto garbatamente. Shanks per un secondo solo si chiese se magari quella frase non l'avesse offeso in qualche modo, ma inizialmente scacciò il pensiero.
Stava scherzando, lui.
CITAZIONE
“E comunque, non ero ammalato”

O magari però il maggiore non l'aveva afferrato, visto che lo stava puntualizzando quasi l'avesse offeso volontariamente.
CITAZIONE
“Ero solo ubriaco fradicio. Avevo bevuto più assenzio di quanto tu potrai mai sognare”

Shanks sbuffò, mentre Benn gli infilava i pantaloncini. Che il maggiore stesse pensando di averlo visto con il suo ex non colpì nemmeno di striscio la mente del minore nonostante quella storia per lui era di solo poche ore prima.
Semplicemente perché era sicuro che Benn avesse capito che comunque non aveva alcun motivo di essere geloso in nessun modo del flottaro.
"Lo so, lo so" borbottò, mentre il maggiore si rivestiva, legava i capelli e accendeva il sigaro "Non volevo mica offenderti. Non è che tu ti ubriachi nemmeno tutti i giorni" Benn non era permaloso, ma magari brutti ricordi su brutti ricordi non era un gran bell'affare per lui "Non eri ammalato, faccenda chiusa"
CITAZIONE
“Trova la colazione invece di lamentarti. Io tolgo la tenda”

Shanks sogghignò, era quasi come se il maggiore stesse dicendogli che si fidava perfettamente delle sue capacità nonostante tutto.
"Tenda che non abbiamo usato" rise, alzandosi e spazzolandosi i pantaloni "Va bene, torno con la colazione" e detto questo si addentrò nella foresta. Dopotutto, non aveva certamente bisogno della guardia del corpo per andare alla ricerca di qualche frutto commestibile da mettere sotto i denti.
Si guardò un po' intorno, ma visto che cercava di non allontanarsi troppo per non perdersi era sicuramente impossibile trovare qualcosa di interessante nei dintorni. Che non fossero frutti, ovviamente. O animali succulenti da far fuori, ancora meglio, pensò ghignando.
Ci mise meno di due secondi ad individuare la sua 'vittima' e spada o meno non sarebbe stato impossibile catturarlo per lui.
Non era giornata però, o forse fu pura fortuna, ma non fece in tempo a muovere un passo che una voce lo fermò.
"E tu chi sei?" Shanks si bloccò di colpo, guardandosi intorno senza però vedere nessuno "Guarda che sono quassù" lo avvertì la voce. Shanks alzò il capo verso l'albero dietro di lui, individuando un ragazzino che non doveva essere tanto più grande di lui in quel momento che lo guardava con curiosità.
Shanks ricambiò lo sguardo "Allora c'è qualcuno su quest'isola! Che ci fa un ragazzino tutto solo nella foresta?"
Quello lo guardò infuriato, scendendo dall'albero agilmente e atterrandogli davanti. Era alto quanto lui, capelli e occhi neri, e sembrava interessato ai suoi capelli rossi più che al suo braccio mancante, di cui forse non si era accorto.
"Ragazzino a chi? Ti sei guardato allo specchio?"
"Io non sono un ragazzino...cioè, al momento, ma è solo questione di tempo"
"Certo, perché poi si cresce. Ma anche in quel momento in confronto a me sarai solo un ragazzino" fece altezzoso.
"Io non credo" sogghignò il Rosso "Come ti chiami, sei di qui?"
Il moro lo fissò, squadrandolo dall'altro in basso, fissandosi poi sul suo moncherino e strabuzzando gli occhi "E che fine ha fatto il tuo braccio?"
Shanks sbuffò "Scommesso"
"Scommesso? Tu scommetti le braccia?"
"Tutti scommettono soldi, io scommetto le braccia. Fa più figo, no?" rispose, scrollando le spalle come se fosse la cosa più normale del mondo "Rispondi adesso?"
"Ma certo che sei strano tu, piccoletto" a Shanks non piacque molto l'appellativo, visto che se non si contava l'età effettiva lui e quello sconosciuto erano alti esattamente uguali, ma non gli andava di far polemica "Io mi chiamo Abe, e tu? A proposito, che diavolo ci facevi qui da solo?"
"Mi chiamo Shanks. Stavo solo cercando del cibo p..." fece appena in tempo a dire, che Abe lo attaccò, buttandolo a terra "Gli animali dell'isola sono sacri qui, giù le mani o ti ammazzo, capito?"
Tu che ammazzi me? pensò, sogghignando internamente, ma per quieto vivere si limitò ad un calmo "Non lo potevo sapere, ma visto che non abbiamo trovato villaggi dovevamo trovare da mangiare in qualche modo. Tu che sei, una specie di guardiano?"
"Fatti gli affari tuoi" al Rosso quell'Abe non convinceva, ma visto che era l'unico essere vivente dalla sera prima farselo nemico non gli sembrava la cosa più sensata. Anche se quello pareva già odiarlo. Comunque sicuramente gli era utile.
"Allora portaci al villaggio, così almeno i vostri animali non ve li tocca nessuno"
Abe alzò un sopracciglio "Siete stupidi o cosa? Il villaggio è anche qui vicino"
Shanks si spalmò la mano sulla faccia, scoppiando in una fragorosa risata che lasciò il ragazzino interdetto. Vuoi vedere che si erano fermati a pochi metri dal villaggio, pur non avendone trovato nessuno in un pomeriggio di cammino?
"Sei pure matto?"
"Non siamo di qui e non potevamo sapere di essere vicini" rispose ignorando l'ultima domanda, che di risposte non aveva bisogno, ma Abe non poteva certamente conoscerlo.
Il ragazzino moro scrollò le spalle, alzandosi "Tu e chi?"
Shanks sorrise apertamente, afferrando il polso del ragazzino e trascinandolo dove aveva lasciato Benn "Vieni" disse solo, e Abe non aveva potuto che seguirlo, perché anche se sembrava piccolo ed indifeso, il piccoletto aveva una forza niente male, e per un solo istante ringraziò di non aver provato davvero ad ucciderlo.
Soprattutto quando si trovò davanti un uomo che di pacifico ad una prima occhiata non aveva assolutamente niente.
"Hey Benn!" chiamò, attirando l'attenzione del maggiore. Abe aveva fatto un passo indietro quando aveva visto il maggiore e Shanks non poté che sogghignare divertito. Con lui non faceva lo sbruffone, a quanto sembrava.
"Lui è Abe, dice che il villaggio è qui vicino e che ci accompagna. Andiamo?"

Ho amato il tuo post
Io invece non so cos'ho scritto. Dovevo fargli trovare il villaggio in qualche modo, insomma XD mi sono fatta prendere la mano °° scrivi tutto quello che ti pare, perché tanto non ho affatto idee.

Oh, e ho aggiornato la shot :shifty:
 
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*Reghina*
view post Posted on 10/7/2011, 13:52




24yxpnp
Benn Beckman

Non aveva idea del perché ci stesse ripensando in quel momento, forse perché Shanks aveva nominato la ciurma di Roger e a Benn era venuto automatico pensare a Rayleigh.
Il Vice del Rosso era convinto che l'intero universo nei dintorni si fosse accorto di quanta soggezione gli mettesse addosso il mentore del suo Capitano, ma proprio non poteva farsi niente, Benn era sensibile agli Haki altrui, specie a quelli potenti come l'Ambizione di Ray.

Shanks continuava ad elogiare Rufy.
A dire la verità tre quarti delle cose erano fantasticherie sulla Nuova Era e su quanto il piccolo somigliasse a Roger, ma il Re Oscuro ascoltava tutto senza far storie con un mezzo sorriso di chi asseconda il figlioletto.
Quando poi c'era stato quel breve dialogo, Benn era stato sicuro che Shanks si stesse divertendo un mondo nel vederlo spaventato.
Perché se conosceva almeno un po' il suo Capitano, sicuramente aveva capito che dietro la sicurezza e la sfacciataggine che mostrava Benn stava letteralmente congelando sul posto.
A poterlo fare sarebbe svanito nel terreno.
Poi Shanks l'aveva mandato avanti sulla Red, per salutare l'anziano che probabilmente non avrebbero più rivisto per i prossimi dieci anni.
Non che alla ciurma del Rosso dispiacesse come idea, erano tutti in soggezione.
Benn vide Shanks tornare contento e non poté che sogghignare divertito.
Probabilmente, sia lui che Rufy, avevano fatto al Re Oscuro un'ottima impressione.


Shanks sbuffò, probabilmente prendendo come al solito troppo sul serio il tono duro del maggiore.
Benn roteò gli occhi, sorridendo appena.
CITAZIONE
"Lo so, lo so. Non volevo mica offenderti. Non è che tu ti ubriachi nemmeno tutti i giorni. Non eri ammalato, faccenda chiusa"

Il maggiore inarcò appena le sopracciglia “Mica sono te, che ti ubriachi con l'aranciata” lo derise, ma soddisfatto di aver avuto ragione anche quella volta.
CITAZIONE
"Tenda che non abbiamo usato. Va bene, torno con la colazione"

Benn osservò il Capitano allontanarsi nella foresta, per poi decidere definitivamente ad alzarsi.
Ripose la coperta, stabilendo che era decisamente da lavare, per poi iniziare a smontare la tenda.
Raccolse della legna per animare nuovamente il fuoco, sicuro che Shanks avrebbe portato animali dieci volte lui per colazione piuttosto che della semplice frutta.
< Infondo quando mai fa le cose semplici > pensò, sorridendo tra sé.
CITAZIONE
"Hey Benn!"

A quanto pareva il Rosso c'aveva messo poco – stranamente – e il maggiore comprese in fretta il motivo.
Non aveva portato cibo, ma un ragazzino che nel vedere il Vice dell'Imperatore era indietreggiato.
Benn inarcò le sopracciglia, squadrando il moccioso.
CITAZIONE
"Lui è Abe, dice che il villaggio è qui vicino e che ci accompagna. Andiamo?"

“Non eri capace di portare semplicemente del cibo, vero?” sbuffò, spegnendo il fuoco appena rianimato e caricandosi lo zaino sulle spalle, insieme al suo fedele fucile.
“Andiamo” concordò, fulminando il giovane abitante dell'isola quasi fosse colpa sua di chissà quale male.

Ma..ma...povero Abe :rotfl:
 
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Saruwatari_Asuka
view post Posted on 10/7/2011, 14:58




Shanks il Rosso


Quando avevano rimesso piede nella raduna Benn aveva già acceso il fuoco e sembrava lo stesse aspettando sicuro che avrebbe portato chissà quale gigantesco animale piuttosto che semplice frutta. In effetti l'idea iniziale del rosso era quella, peccato Abe l'avesse fermato. Il che forse era positivo, visto e considerato che avrebbero potuto evitare di dormire nuovamente al freddo e all'aperto quella notte.
Non che avesse fretta di trovare un villaggio in verità, visto che stava bene lì dov'era con Benn, ma visto che avevano trovato un abitante dell'isola, perché non approfittarne.
CITAZIONE
“Non eri capace di portare semplicemente del cibo, vero?”

Sentì dire al maggiore, mentre spegneva il fuoco e afferrava zaino e fucile. Shanks sentì Abe fare un passo di lato e rintanarsi dietro di lui con lo sguardo puntato sul fucile che il maggiore aveva in spalla e sogghignò divertito. Aspettò alcuni minuti che fosse il ragazzino ad attaccare il maggiore come aveva fatto con lui, ma il ragazzo sembrava quasi traumatizzato dalla visione di Benn, non che gli desse tutti i torti a prima vista, soprattutto perché lo stava guardando come se lui fosse la colpa di tutti i mali che avevano al momento.
E non era proprio uno sguardo tranquillizzante il suo.
CITAZIONE
“Andiamo”

Abe quasi rabbrividì quando sentì gli occhi del più grande su di sé e Shanks dovette sforzarsi con tutto se stesso per non scoppiare di nuovo a ridere.
"Gli animali di quest'isola sono sacri e non si toccano, o qualcosa del genere" spiegò spicciolo e sbrigativo, camminando al fianco del ragazzino e dietro il maggiore.
Ghignò all'indirizzo del moretto che cercava in tutti i modi di apparire calmo e sicuro di sé ma non lo era nemmeno un po', al momento.
"Non fai più lo sbruffone?" lo schernì divertito il Rosso, sghignazzando.
"Zitto piccoletto" esclamò di risposta l'altro, quasi si sentisse offeso nel profondo, solo per poi attirare il neo adolescente a sé e poter bisbigliare direttamente al suo orecchio, come non volesse farsi sentire dal maggiore e forse era proprio così.
"Chi è quel tipo? Tuo padre? Non vi assomigliate nemmeno un po', fa paura!"
Shanks lo guardò negli occhi sbattendo un po' le palpebre, confuso, ma poi non poté davvero evitarsi di scoppiare a ridere fino alle lacrime.
"M-mio p-pad-" non riuscì nemmeno a finire, perché appena alzò un attimo lo sguardo osservando il maggiore scoppiò di nuovo a ridere senza ritegno.
Abe lo fissò perplesso all'inizio, senza capire cos'avesse detto di così divertente da causare tutte quelle risate, come non capiva che mai potesse aver fatto per meritare l'odio profondo di quel tipo, da come l'aveva guardato all'inizio.
Shanks continuava a ridere della grossa, e più guardava il maggiore più ripensava alla domanda di Abe meno riusciva a fermarsi.
Perlomeno fin quando suddetto ragazzino non gli tirò un pugno in testa.
"Ahia" borbottò il Rosso, fermandosi "Dì, ma sei scemo?"
"E tu sembrava che stessi per morire a suon di risate" fece l'altro con una semplice scrollata di spalle "Che cos'ho detto che ti ha fatto ridere tanto?"
"Cos'hai detto?" si sforzò come non mai per non ridere ancora, e soprattutto per non guardare il maggiore nemmeno per sbaglio "Niente, niente. E comunque non è...mio padre" ridacchiò di nuovo senza poterselo evitare "E' un amico"
Abe alzò le spalle "Un amico? Ma è grande"
"Solo qualche anno...cioè, anche fosse, che importa?"
"Figurati, mi chiedevo solo che ci facesse un adulto con un bambino come te, ecco"
"Non sono per niente un bambino" rispose subito Shanks, stizzito "Quanto credi di essere più grande di me, eh?" disse, cercando almeno di calarsi nella parte, cosa che non gli risultò affatto difficile.
"Tu quanti anni hai, tredici? Io ne ho quasi sedici, quindi sono molto più grande di te"
Nei tuoi sogni sogghignò internamente Shanks "Quali tredici? Ne ho almeno quindici, credo, quindi non sei tanto più grande di me!"
Abe sbatté le palpebre interdetto "Almeno credi? Ma lo vedi allora che avevo ragione? Sei tutto matto"
"Mai detto il contrario" affermò, orgogliosamente divertito. Scoccò un'occhiata al maggiore tanto per vedere se aveva intenzione di uccidere il ragazzino come aveva avuto impressione prima o se era stata, appunto, solo una sua impressione.
"Quando manca al villaggio?" chiese, aguzzando la vista e individuandolo prima che Abe potesse rispondergli.
"Laggiù" rispose comunque l'altro, indicandoglielo come se non l'avesse visto.
In effetti ci avevano messo poco ad arrivare, se non si fossero fermato la sera prima probabilmente prima del calar del sole in quella direzione l'avrebbero trovato anche loro, da soli.
Ma non poteva che essere felice di essersi fermato, quella sera, pensò sorridendo, anzi si sarebbe dispiaciuto del contrario.
"Benvenuti nel nostro villaggio" affermò il ragazzino moro, quando misero piede nel confine dello stesso, ma senza guardare il maggiore. Non era stata una prima impressione, quel tipo coi capelli argentei faceva proprio paura, quindi preferiva di gran lunga stargli quanto più alla larga possibile, al momento, ecco.


 
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*Reghina*
view post Posted on 10/7/2011, 15:24




24yxpnp
Benn Beckman

Abe si era nascosto dietro Shanks, quasi volesse sparire terrorizzato, nemmeno il maggiore del gruppo potesse mangiarselo.
CITAZIONE
"Gli animali di quest'isola sono sacri e non si toccano, o qualcosa del genere"

Benn sbuffò, poco interessato alle tradizioni di quell'isola e ancor meno al motivo per cui gli animali non andavano toccati.
L'importante era raggiungere il villaggio, mangiare e magari trovare un alloggio dove passare la notte così che Shanks non prendesse freddo.
Del resto a Benn interessava tanto quanto.
< Quest'isola non sembra aver risentito della guerra > notò, guardandosi intorno con sospetto.
Di striscio vide Abe stringere a sé il Rosso.
Gli stava sussurrando qualcosa all'orecchio e guardava lui.
Benn sbuffò una nuvoletta di fumo guardando il ragazzino malissimo, quasi davvero potesse ucciderlo con gli occhi.
Nessuno toccava il suo Capitano davanti a lui e rimaneva intero per raccontarlo.
Abe si guadagnò l'odio definitivo di Benn quando tirò un pugno in testa al Rosso.
Vero era che il minore stava ridendo come un pazzo da dieci minuti buoni, ma al Vice dell'Imperatore questo interessava tanto quanto, perché ringhiò contro Abe come avvertimento.
CITAZIONE
"Che cos'ho detto che ti ha fatto ridere tanto?"
"Cos'hai detto? Niente, niente. E comunque non è...mio padre. E' un amico"
"Un amico? Ma è grande"
"Solo qualche anno...cioè, anche fosse, che importa?"
"Figurati, mi chiedevo solo che ci facesse un adulto con un bambino come te, ecco"

Il maggiore inarcò le sopracciglia, storcendo il labbro.
Era stato scambiato per il padre di Shanks.
Accettò la constatazione con tranquillità perché al momento ci stava quasi visto che il Rosso non dimostrava più di quindici anni.
“Rapisco i bambini e li vendo” ironizzò Benn, alla volta dell'isolano, facendogli intendere che non era sordo.
CITAZIONE
"Tu quanti anni hai, tredici? Io ne ho quasi sedici, quindi sono molto più grande di te"
"Quali tredici? Ne ho almeno quindici, credo, quindi non sei tanto più grande di me!"
"Almeno credi? Ma lo vedi allora che avevo ragione? Sei tutto matto"
"Mai detto il contrario"

< Il 'Almeno credo' potevi risparmiartelo, Shanks > pensò Benn, aspirando con gusto dal sigaro alquanto divertito.
Tralasciando gli intenti omicidi verso Abe, il suo Capitano era sempre un totale cretino.
CITAZIONE
"Benvenuti nel nostro villaggio"

Erano arrivati.
Non era molto lontano da dove si erano accampati, ma Benn era ugualmente felice che la sera prima si fossero fermati.
E non solo perché possedere Shanks adolescente era stata la cosa più eccitante del mondo, ma anche perché era stato bello chiacchierare sotto le stelle l'uno abbracciato all'altro.
< Che smancerie, neanche fossimo fidanzati > storse il labbro, per poi ricordarsi che effettivamente nemmeno una settimana prima il Rosso aveva autonomamente deciso che lo erano, fidanzati < Che casino >.
Benn scosse il capo, concentrandosi sul villaggio.
Le donne andavano avanti e indietro con cesti sulla testa, i bambini giocavano a rincorrersi facendo un gran chiasso, gli anziani stavano davanti alle porte delle case chiacchierando tra loro, gli uomini passavano con il bestiame urlando per il mercato.
Era un villaggio piccolo, ma molto vitale.
 
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Saruwatari_Asuka
view post Posted on 10/7/2011, 17:01




Shanks il Rosso


Benn aveva guardato per tutto il tempo Abe come se volesse ucciderlo solo con un'occhiata, quando poi il ragazzino l'aveva colpito in testa l'aveva sentito ringhiare ed era certo l'avesse sentito anche l'isolano, visto che aveva sobbalzato, facendo un passo indietro e camminando ancora più vicino al Rosso quasi volesse la sua protezione, nonostante fosse più 'piccolo'.
Chissà perché tutta questa vena omicida.
CITAZIONE
“Rapisco i bambini e li vendo”

Benn l'aveva detto evidentemente per fargli capire che non era affatto sordo, ma Abe sembrava averlo preso sul serio almeno all'inizio, perché aveva scoccato a Shanks un'occhiata terrorizzata, come a dirgli di scappare con lui seduta stante per il bene di entrambi.
Shanks rise "Sta scherzando" si sentì in dovere di chiarire, perché il ragazzino non sembrava averlo capito per niente e forse era anche a causa del tono di Benn e della vena omicida nei suoi confronti che aveva nello sguardo in quel momento.
Shanks si chiese il perché di quello sguardo giusto due minuti, poi visto che non riusciva a trovare un perché soddisfacente accantonò anche la curiosità.
Gelosia no, decisamente, non per un ragazzino di nemmeno sedici anni almeno.
Anche se in quel momento avevano la stessa età, era abbastanza insensato insomma.

Quando arrivarono al villaggio Shanks si guardò un po' intorno. Quel villaggio, immaginava anche tutta l'isola, non sembrava aver subito danni dalla guerra e dalla morte del Primo Imperatore.
Forse non era giunta notizia.
Da quel che poteva vedere, c'era pace lì, e tutti lavoravano e giocavano giovialmente come se nulla fosse.
"E' un villaggio tranquillo" notò ad alta voce, riferendosi più alla tranquillità d'animo che al continuo viavai che c'era lì, e che probabilmente per quanto ne sapevano era normale.
"Si vive in pace, qui" rispose semplicemente il ragazzo, camminando ancora avanti a loro. Probabilmente la guerra non li aveva nemmeno toccati, o almeno questo era stata l'impressione che aveva avuto l'Imperatore. O forse era quel ragazzo che non ne sapeva assolutamente niente.
Shanks lo seguì, sapendo che il maggiore faceva altrettanto e guardandosi intorno curioso "Visto che cercavate cibo vi porto alla taverna, così potrete mangiare e lasciarci in pace" continuò Abe.
Storse la bocca, il Rosso "Quanta ospitalità" borbottò.
"Volevi uccidere un animale innocente, che pretendi?"
"Volevamo mangiare, è diverso"
Abe mosse la mano indispettito "Comunque sei stato fortunato che io ti abbia fermato prima, altrimenti avrei dovuto ucciderti"
Ancora con questa storia "Ma perché questa tradizione nei confronti degli animali?"
"Non lo so, sono quelle cose che si tramandano di generazione in generazione... Eccoci qui" concluse, indicando con un gesto teatrale una piccola casetta di legno a due piani con un'insegna su cui svettava la scritta 'osteria'.
"Qui potrete mangiare in abbondanza, e anche rimanere a dormire immagino se volete. Anche se non capisco cosa ci possano fare dei forestieri su un'isola come questa"
Shanks ridacchiò "Siamo capitati di qui per caso, non penso ci fermeremo a lungo"
Abe sbuffò appena, incrociando le braccia dietro la nuca "Capito" borbottò, quasi come se gli dispiacesse nonostante si conoscessero da nemmeno mezz'ora.
Si spostò appena sul piede destro, spostando lo sguardo dal Rosso al maggiore, ma ogni volta che incrociava quello di Benn si ritrovava a rabbrividire e desiderare di sparire sul momento, risucchiato dal terreno in quel preciso istante. Decisamente preferiva non dover stare troppo con loro, quell'uomo non riusciva a piacergli e lui evidentemente non piaceva all'uomo.
"Guarda che non ti uccide" rise l'Imperatore. Parlare di Benn come se fosse un animale selvatico con Abe e cercare di rassicurarlo gli faceva strano e lo divertiva da morire.
"Guarda che non ho mica paura, piccoletto" alzò il mento stizzito, entrando nella taverna.
"Hey, piantala di chiamarmi piccoletto" gli andò dietro Shanks, che di sentirsi chiamare così non ne poteva più. Figurarsi se era lui il 'piccolo' confrontato col moccioso.
Guardò Ben due secondi quasi a dirgli di piantarla di cercare di ucciderlo con gli occhi, ma era troppo divertente per farlo davvero smettere, quindi si limitò a seguire il ragazzino che aveva chiesto un tavolo per tre e aveva già ordinato l'ordinabile.
 
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*Reghina*
view post Posted on 10/7/2011, 21:20




24yxpnp
Benn Beckman

Il giovane isolano pareva aver preso alla lettera le parole del Vice di Shanks, che non poté evitare di ghignare soddisfatto.
Shanks ovviamente come suo solito nemmeno sembrava ipotizzare che quella di Benn fosse gelosia.
< Eppure dovrebbe averlo capito ormai che mi dà fastidio anche l'aria che lo sfiora > pensò sbuffando una nuvoletta di fumo, ripensando per un attimo agli avvenimenti con Mihawk.
Forse Shanks lo aveva rimosso o lo considerava un caso isolato.
O più probabilmente non rifletteva, come al solito.
CITAZIONE
"E' un villaggio tranquillo"
"Si vive in pace, qui"
"Visto che cercavate cibo vi porto alla taverna, così potrete mangiare e lasciarci in pace"
"Quanta ospitalità".
"Volevi uccidere un animale innocente, che pretendi?"
"Volevamo mangiare, è diverso"
"Comunque sei stato fortunato che io ti abbia fermato prima, altrimenti avrei dovuto ucciderti. Ma perché questa tradizione nei confronti degli animali?"
"Non lo so, sono quelle cose che si tramandano di generazione in generazione... Eccoci qui"

Erano arrivati davanti alla taverna, anche se in verità assomigliava ad una casa un po' troppo grande.
Benn avrebbe quasi potuto avere pena per Abe che voleva tentare di uccidere Shanks, se non fosse stato che chiunque pensava una cosa simile finiva automaticamente nella lista nera del maggiore.
Così, per principio, anche se era un moccioso di sedici anni.
CITAZIONE
"Qui potrete mangiare in abbondanza, e anche rimanere a dormire immagino se volete. Anche se non capisco cosa ci possano fare dei forestieri su un'isola come questa"
"Siamo capitati di qui per caso, non penso ci fermeremo a lungo"
"Capito"

L'isolano pareva scocciato che preso avrebbe dovuto separarsi dal nuovo amico.
< Secondo me hanno sedici anni in due, altro che > pensò sbuffando scocciato Benn.
CITAZIONE
"Guarda che non ti uccide"
"Guarda che non ho mica paura, piccoletto"
"Hey, piantala di chiamarmi piccoletto"

Erano entrati entrambi nella taverna, ma prima il Rosso aveva guardato il suo Vice come a dirgli di piantarla, anche se non c'era troppa convinzione in quello sguardo.
Benn d'altronde era più che soddisfatto dell'effetto che faceva a Abe.
Si chiese per un secondo che diamine di isola fosse quella, se non era stata colpita dalla guerra neanche di striscio.
Probabilmente non avrebbero riconosciuto che erano pirati, men che meno che Shanks era il famoso 'Rosso'.
Meglio così, infondo, meno casino e meno panico da chetare spiegando che non avevano intenzione di fare niente di male.
Entrando Benn si accomodò vicino ai due ragazzini.
Pareva una baby-sitter, altro che storie.
Sbuffò, fortunatamente il cibo arrivava in fretta e l'alloggio non era caro.
Erano soliti pagare, loro, gli sarebbe dispiaciuto smettere proprio quel giorno.
Appena le vivande furono in tavola, il maggiore si alzò, mettendosi dietro Shanks.
Prese il coltello e la forchetta, tagliando la carne senza quasi farci caso.
Gli venne istintivo, visto che lo faceva da dieci anni, nemmeno calcolò Abe ed il fatto che il Rosso poteva trovarlo imbarazzante, e sì che di solito Benn calcolava tutto.

Giuro, è stato un parto. Non chiedermi il motivo, ma non riuscivo a rispondere ^^'
 
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Saruwatari_Asuka
view post Posted on 10/7/2011, 23:42




Shanks il Rosso

Benn per tutto il tempo era stato in assoluto silenzio e si limitava a terrorizzare il ragazzino con le sue occhiatacce. Shanks proprio non riusciva a capire cosa potesse infastidire tanto il maggiore, non perché non avesse capito quanto fosse geloso (l'esperienza che aveva avuto per un misero bacio con Occhi di Falco, anche se ora sapeva fino in fondo perché, gli era bastata e gli avanzava anche), semplicemente era convinto che essere geloso di un moccioso di sedici anni nemmeno era davvero una stupidata. Indi per cui, non poteva proprio essere cosa per il maggiore.
Shanks era quasi convinto di questo, e sperava fortemente di non doversi ricredere troppo.
Le pietanze erano arrivate in fretta, e la donna che le aveva portate l'aveva guardato solo un attimo, forse chiedendosi dove fosse il suo braccio, come tutti, e poi se ne era andata. A Shanks il suo mantello nero non era mai mancato tanto come in quel momento in tutta la sua vita. Non che gli desse fastidio avere lo sguardo di tutti puntato contro, ma lo era e anche parecchio se le occhiate gli erano rivolte per quel piccolo problema, e non perché era un pirata, un Imperatore pirata o roba simile.
Cosa che su quell'isola non sembrava essere importante, visto che la guerra sembrava non aver fatto danni. Avrebbe indagato in seguito, magari Abe avrebbe potuto dirgli qualcosa di interessante su quel posto invece di continuare a chiamarlo piccoletto e fingersi grande quando in verità era solo un marmocchio presuntuoso, o almeno questo era l'impressione che voleva dare e che aveva dato. In verità era un fifone, perché scappava appena Benn lo guardava storto una volta, pensò sghignazzando.
Sogghigno che sparì quando il maggiore si alzò, mettendosi dietro di lui e afferrando le sue posate per tagliare la sua carne. Benn lo faceva sempre, anche perché Shanks non avrebbe proprio saputo come fare altrimenti con un braccio solo, però al momento, con Abe che li fissava incuriosito, la cosa risultava un po' imbarazzante, e l'Imperatore non poté evitare alle sue goti di tingersi appena un po' di rosso. Appena per due secondi però, colpa della sorpresa iniziale, senz'altro.
"Grazie" borbottò quando la carne fu tagliata tutta, infilzando malamente un pezzo e ficcandoselo in bocca quasi a trovare una scusa per non dire più assolutamente niente.
Abe ticchettava col coltello sulla sua ancora intatta, guardando prima Shanks e poi Benn, malamente, per poi tornare sul Rosso e non staccare più lo sguardo, terrorizzato.
Sembrava volesse parlare col Rosso, ma farlo senza il maggiore, che in quel momento a detta sua era decisamente di troppo. Cos'era, una specie di accompagnatore perché il ragazzino aveva bisogno di aiuto visto che non aveva un braccio? Ad essere del tutto sincero era abbastanza curioso, ma voleva chiederlo al Rosso e non a quel burbero lì. Però era ovvio lui non avesse affatto paura, era quel tipo ad essere spaventoso e sembrava che davvero potesse ucciderli tutti con uno sguardo solamente volendo.
Sentendosi però osservato, decisamente troppo anche per i suoi gusti, Shanks alzò gli occhi dal piatto guardando curioso e ora divertito il ragazzino moro davanti a lui.
"Che guardi? Hai bisogno che Benn tagli anche la tua?" domandò ironico, ritrovando il sogghigno.
Abe per tutta risposta sbuffò e prese a provvedere per conto suo al suo cibo "Figuriamoci, non ne ho certo bisogno io"
Shanks inarcò un sopracciglio "Carina questa"
Il moro sembrò accorgersi solo in quel momento della gaf, alzando di scatto la testa "Oh, scusa"
Sogghignò divertito, il Rosso, mettendo in bocca un altro pezzo di carne e scuotendo la testa. Se ne dimenticava anche lui, a volte, di avere bisogno di aiuto anche per tagliare la carne, figuriamoci se se la poteva prendere per così poco.
Quando finirono di mangiare, Shanks si ritrovò indeciso se esporre le sue curiosità ad Abe o capire perché Benn volesse tanto ucciderlo. Benn però aveva la precedenza su tutto, ovviamente.
"Oi Abe, perché non vai a prenotarci una stanza per stanotte qui? Visto che sei di qui avranno più fiducia in te che in due forestieri" disse quindi, inventando la prima scusa possibile per farlo allontanare anche solo per cinque minuti.
Abe lo guardò storto "E da quando sono diventato il tuo schiavo?" domandò infastidito, ma internamente concorde col nuovo amico. Di certo non poteva mandarci quel tipo lì, faceva troppa paura, l'oste si sarebbe sicuramente spaventata.
"Devi farti perdonare per prima"
"Avevi detto che non faceva niente"
"Mai detto niente del genere" continuò, indispettito.
Il ragazzino passò dallo scocciato al dispiaciuto in un tempo talmente breve che Shanks quasi si preoccupò "Ti sei offeso? Non ci ho pensato"
Il Rosso lo guardò un po' perplesso, poi intenerito, solo per poi ridacchiare sotto i baffi "Non mi sono offeso" lo tranquillizzò quindi "Solo un favore, mh?"
Abe incrociò le braccia al petto, tornando all'espressione stizzita di poco prima "Che fai mi prendi in giro? Almeno ce li avete i soldi?"
Shanks dovette farsi davvero violenza, per non ridergli in faccia pur non essendoci un motivo vero di fondo "Non prendo in giro nessuno. E si, certo che abbiamo i soldi, per chi ci hai presi?"
"Che ne so? Per quanto mi riguarda potreste essere anche pirati"
"Quanta fantasia" sogghignò l'Imperatore, indeciso adesso se preoccuparsi o divertirsi.
"Va bene piccoletto, vado a chiedere all'oste, ma solo perché sei tu" borbottò scocciato l'isolano, alzandosi e scompigliandogli i capelli quasi si fosse autoproclamato suo amico, fratello maggiore o qualcosa del genere, per poi sparire verso il bancone.
Shanks a quel punto non si sforzò nemmeno più di trattenere le risate, tutt'altro.
Portò una gamba al petto, sistemandosi più comodo sulla sedia, poggiando il mento sul ginocchio e guardando il maggiore. Adesso per un paio di minuti sarebbero stati di nuovo da soli, salvo attacchi a sorpresa di Abe che, visto l'effetto che gli faceva Benn, escludeva a prescindere.
"Non ti piace nemmeno un po', vero?" sogghignò all'indirizzo del più grande "E' solo un ragazzino, perché vuoi tanto ucciderlo?" la domanda sorse spontanea, divertita, tanto sapeva che Benn non avrebbe mai fatto del male ad un ragazzino che fino a prova contraria era innocente da ogni accusa.
Sperava, almeno.

Oddio, io non vorrei essere nei panni di Abe per niente al mondo al momento XD
Va bene, libera di approfittare dei due minuti in cui saranno senza marmocchio XD Mi sa che Abe non ci arriva vivo ai vent'anni X°D
 
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*Reghina*
view post Posted on 11/7/2011, 08:12




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Benn Beckman

Vedendo l'iniziale sogghigno di Shanks sparire all'improvviso, il maggiore si rese conto del gesto che aveva compiuto senza riflettere.
Era la forza dell'abitudine, dopo dieci anni ci aveva fatto il callo, però non aveva pensato che per una volta il Rosso aveva tutti gli occhi puntati perché era un bambino menomato e non perché era un Imperatore.
“Scusa” sussurrò Benn, facendosi udire solo dal Capitano.
Fortuna che nemmeno due secondi dopo il minore avesse ritrovato il sogghigno, notando Abe immobile.
Probabilmente l'isolano si chiedeva chi fosse Benn, se non era il padre di Shanks
< No, guarda, sono l'amante > pensò il maggiore, ghignando nell'immaginare la reazione del sedicenne.
CITAZIONE
"Che guardi? Hai bisogno che Benn tagli anche la tua?"
"Figuriamoci, non ne ho certo bisogno io"
"Carina questa"
"Oh, scusa"

Il maggiore storse il labbro, sedendosi per iniziare il pasto con calma, dopo aver spento il sigaro sottile.
Ogni secondo che passava Abe gli piaceva sempre meno, così, senza un vero motivo particolare.
Comunque si appuntò di lasciarli soli: l'isolano era terrorizzato da lui e Shanks voleva sganciargli informazioni, ma sicuramente il sedicenne non avrebbe parlato con Benn in zona.
La sola idea di lasciarli soli gli chiudeva lo stomaco, ma visto che ultimamente era stato praticamente a digiuno era meglio evitare sciocchezze quali non mangiare.
CITAZIONE
"Oi Abe, perché non vai a prenotarci una stanza per stanotte qui? Visto che sei di qui avranno più fiducia in te che in due forestieri"
"E da quando sono diventato il tuo schiavo?"
"Devi farti perdonare per prima"
"Avevi detto che non faceva niente"
"Mai detto niente del genere"
"Ti sei offeso? Non ci ho pensato"
"Non mi sono offeso. Solo un favore, mh?"

Benn sogghignò divertito, dandosi appena dell'idiota.
Infondo Abe era davvero sedicenne, un semplice adolescente che si fingeva arrogante e poi si nascondeva dagli adulti per non farsi sgridare di aver combinato qualche marachella.
Shanks invece aveva praticamente quarant'anni – anche se Benn era sicuro che di cervello non fosse andato oltre i dieci.
CITAZIONE
"Che fai mi prendi in giro? Almeno ce li avete i soldi?"
"Non prendo in giro nessuno. E si, certo che abbiamo i soldi, per chi ci hai presi?"
"Che ne so? Per quanto mi riguarda potreste essere anche pirati"
"Quanta fantasia"
"Va bene piccoletto, vado a chiedere all'oste, ma solo perché sei tu"

< Ma perché la gente pensa sempre ai pirati, quando si tratta di soldi? > pensò il Vice di Shanks, divertito da quello scambio di battute.
Loro erano pirati, peccato che avessero sempre pagato, anche più regolarmente delle persone civili alle volte.
Abe avrebbe anche potuto uscire dalla lista nera di Benn, se non avesse fatto qualcosa di cui probabilmente si sarebbe pentito per il resto della sua vita.
Si era alzato e aveva scarmigliato la chioma fulvia di Shanks.
Il maggiore aveva deciso che voleva l'isolano morto, fine della democrazia.
Fortunatamente Abe si era allontanato.
CITAZIONE
"Non ti piace nemmeno un po', vero? E' solo un ragazzino, perché vuoi tanto ucciderlo?"

Benn grugnì, irritato “Primo: Ha osato minacciarti” disse “Secondo: Ha osato toccarti” aggiunse “Terzo: Odio i mocciosi” concluse, addentando del cibo come a sottolineare il concetto.
Sospirò, sbuffando subito dopo “Comunque. Dopo mangiato vi lascio, che muori dalla voglia di curiosare e il moccioso non sgancia se ci sono io” si accese un altro sigaro, aspirando con gusto “Se non torno entro mezz'ora le cose sono due: O ho iniziato a rapire e vendere bambini” Benn ghignò “O è successo qualcosa che richiede la tua presenza” finì.
Giusto per ricordargli che, ok, li lasciava soli, ma pretendeva che entro mezz'ora avessero finito di parlare e soprattutto che, se non fosse tornato, Shanks andasse immediatamente a cercarlo.
Un po' perché Benn non aveva intenzione di lasciare Shanks e Abe soli a lungo, un po' perché erano in un luogo sconosciuto ed era meglio non separarsi in generale.
Implicito, era geloso marcio.

Prima mi sono rotolata dalle risate :rotfl: poi ho temuto per l'incolumità di Abe °-° e ora sto escogitando metodi per far ingelosire Shanks XD (e ho una mezza idea riguardante Mihawk. Sì, il povero spadaccino è la cavia universale della role ormai XD)
 
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Saruwatari_Asuka
view post Posted on 11/7/2011, 16:37




Shanks il Rosso


Shanks ebbe la certezza assoluta che il maggiore avrebbe più che volentieri ucciso, pur non riuscendone a carpire davvero il perché e, anzi, trovandolo parecchio divertente, quando lo sentì grugnire.
CITAZIONE
“Primo: Ha osato minacciarti. Secondo: Ha osato toccarti. Terzo: Odio i mocciosi”

L'aveva detto addentando un pezzo di carne come a voler sottolineare il concetto. Shanks rise, scuotendo la testa divertito. Abe non gli pareva tanto male, era solo un ragazzino in fondo e si era rivelato più volte tale, e solo perché anche Shanks in fin dei conti lo era e quindi sapeva come prenderlo non gli pareva un buono motivo per ingelosirsi a quel modo. Sempre se era geloso, eh.
"Primo: Cercava di far rispettare le usanze di questo posto. E' solo un ragazzino, non penso l'abbia deciso lui" disse "Secondo: Oh, andiamo, stava giocando. Non ti sarai sentito attaccato da lui solo perché mi ha incasinato i capelli! Dovresti difendermi quando mi chiama piccoletto, invece, quello si che è fastidioso" riportò il piede a terra "Terzo...non posso obbiettare!" esclamò ridendo.
CITAZIONE
“Comunque. Dopo mangiato vi lascio, che muori dalla voglia di curiosare e il moccioso non sgancia se ci sono io”

"E' terrorizzato da te, chissà perché"
Sogghignò a quella frase, annuendo, felice che Benn oltre ad averlo capito gli stava anche dando fiducia lasciandolo solo con lui...
CITAZIONE
“Se non torno entro mezz'ora le cose sono due: O ho iniziato a rapire e vendere bambini. O è successo qualcosa che richiede la tua presenza”

...Anche se solo per mezz'ora, a quanto pareva.
"Spero nessuna delle due. Rapire bambini non fa per te, e non mi piacerebbe dover fare una strage in un paesello sperduto"
L'aveva capito perfettamente che il messaggio era un altro, neanche tanto velato e nascosto: sono geloso marcio, vedi che puoi fare . Shanks lo guardò sogghignando, come a dirgli messaggio ricevuto .
Poco dopo, Abe era tornato con la chiave della stanza in mano, sbattendogliela sotto il naso "A voi" borbottò, ovviamente senza guardare Benn nemmeno per sbaglio.
A Shanks veniva da ridere di nuovo, perché davvero quel ragazzino davanti a Benn era uno spasso memorabile. Non capiva proprio perché Benn continuasse ad ucciderlo con gli occhi.
Appena il tempo che tutti finissero di mangiare, però, che Shanks si alzò, prendendo le chiavi della stanza e, attento a non toccare Abe cosicché Benn non avesse altre inutili ragioni per volerlo morto ma afferrando semplicemente la sua maglia, se lo trascinò dietro.
"Allora noi andiamo a vedere com'è la stanza, lui ci aspetta qui" disse, scoccando un'occhiata divertita a Benn e sentendo Abe rilassarsi quando il maggiore uscì dalla loro vista.
Abe non mancò di protestare almeno un po', ma tanto Shanks non lo stava ascoltando quindi non era un problema. Arrivati davanti alla porta l'aprì rivelando la stanza. Era semplice come tutto in quel villaggio e come l'osteria stessa, due letti, comodino, armadio e la porta che portava al bagno accanto alla finestra che dava sull'entrata della taverna.
La prima cosa che fece Abe fu buttarsi sul letto vicino alla finestra, come se volesse tastarne la comodità.
"Quel tipo lo lasci lì da solo?"
"Quel tipo ha un nome ed è Benn, ed è grande, grosso e vaccinato"
"Grande e grosso sicuramente " borbottò il moro, per poi stendersi sul letto col capo in direzione di Shanks seduto dall'altra parte "Dai, sinceramente, quel tipo chi è?"
Shanks sbuffò, avevano mezz'ora non avevano tempo per cercare una scusa su cos'era Benn e lui era curioso. Beh, lui era sempre maledettamente curioso, ma questa era un'altra storia.
"Un mio amico, te l'ho detto"
"E io non ti credo"
"E perché dovrei mentirti?"
"Non lo so ma non me la contate giusta" annuì convinto l'isolano.
"Che poi non avrei nemmeno motivo di essere sincero" borbottò divertito Shanks, incrociando le gambe sul letto e guardando il ragazzino "Lo sarò. Sono il capitano di una ciurma di pirati famosissima e Benn è il mio secondo" lo disse come se fosse un gioco, sicuro che tanto l'altro non gli avrebbe creduto. Anche solo guardandolo al momento.
Abe lo guardò un attimo con tanto d'occhi, prima di scoppiare a ridere sguaiatamente passando un braccio intorno alle spalle del rosso e trascinandolo steso con lui sul letto, in preda alle risa.
"Eddai, non prendermi in giro"
"Visto che non credi alla verità" sogghignò. Aveva fatto centro, nessuno avrebbe creduto che un bambino menomato potesse essere un capitano, anche se probabilmente Benn la faccia da pirata ce l'aveva.
"Beh, il tuo amico un pirata potrebbe anche essere. Ma tu..." farfugliò fra le risa "Però si potrebbe spiegare perché non hai più un braccio"
"Quello l'ho scommesso, te l'ho detto. Allora, mi credi?"
Abe stava già per annuire e dire che magari poteva credergli, quando notò qualcosa, riflesso nello specchio, che attirò la sua attenzione.
"Che hai sulla gamba?" chiese incuriosito, spostandogli il bordo dei pantaloncini per guardarlo meglio.
"Cosa? Dove?" alzò appena il capo, guardando nello specchio davanti al letto il punto che gli stava indicando il ragazzino...
..E dovette sforzarsi da morire per non arrossire.
"Qua" fece quello, accarezzandolo delicatamente e facendolo rabbrividire.
Shanks si tirò su di scatto, ridacchiando, anche se nervosamente Chiamasi succhiotto "Chiamasi puntura d'insetto" probabilmente il ragazzino l'aveva notato solo perché gli stava troppo appiccicato, ma lo stesso non poté evitare di maledire mentalmente Benn al momento. Il servizietto che gli aveva fatto la sera partendo dal piede se lo ricordava più che bene, ma che avesse lasciato un segno rosso sul polpaccio gli era sfuggito.
"Davvero? Beh, è enorme, magari dovresti farti vedere"
"Oh, non è niente, non me ne ero nemmeno accorto" Beata gioventù sghignazzò internamente, sollevato e ora divertito.
"Come dici tu" rispose allora l'altro alzando le spalle e tornando seduto sul letto, come il Rosso.
"Ora sta a me fare domande" prese subito in mano il silenzio momentaneo, il Rosso, deciso ad allontanare la curiosità da sé o Benn e a placare la sua.
"E che domande potresti mai farmi? Non c'è niente di interessante, qua. Vabbé spara"
L'Imperatore si sedette meglio sul letto, le gambe incrociate e la mano sulle caviglie come a tenerle unite. Doveva trovare il modo di domandare quello che voleva sapere senza dare l'impressione di saperne troppo, nonostante quel ragazzino gli desse l'impressione di essere abbastanza ingenuo, forse perché era nato e cresciuto in quel villaggio semplice e pacifico.
"Non hai sentito della guerra? A me è giunta voce che molte delle isole del Nuovo Mondo sono entrate in crisi dopo la morte del Primo Imperatore pirata Barbabianca. Ma qui sembra ci sia pace piatta. Lo trovavo strano?"disse tutto d'un botto, sperando di non apparire troppo sospettoso, perché davvero non avrebbe saputo come altro chiederlo.
"Guerra?" domandò di rimando l'altro "Qui non arrivano quasi mai questo genere di notizie. Come hai visto non ci sono molte tecnologie da queste parti, abbiamo a malapena alcuni lumacofoni per comunicare con l'esterno, ma le tradizioni di qui sono in un certo modo dure e per questo viviamo contando solo su di noi. Come hai visto è un'isola piccola, oltre questo c'è solo un altro villaggio, e le comunicazione con l'esterno sono poche. Non sapevo nemmeno di una guerra, ad esser sincero. Davvero è morto uno dei Quattro Imperatori? Ne conosco la fama, sapevo che era forte. La Marina è la migliore, un giorno riuscirà a salvarci tutti da quegli assassini!" terminò sorridendo vittorioso.
Shanks inarcò un sopracciglio. Ora il discorso era chiaro, era proprio vero che l'assenza di Benn gli aveva sciolto la lingua, prima parlava solo per prenderlo in giro. Solo che c'era altro, adesso.
"Assassini?"
"I pirati. Sono solo dei criminali" e il tono con cui l'aveva detto non era di quelli cresciuti con tale convinzione, ma che non avevano un idea vera loro. Era disgustato, come se li odiasse con tutto se stesso.
"Non ti piacciono, i pirati?" domandò, storcendo la bocca. Non che sperasse che i pirati potessero piacere o essere accettati da tutti. Dopotutto, in quel mondo, anche pirati come loro erano considerati criminali, nonostante non rubassero, pagassero sempre, e non avessero mai fatto del male ad innocenti.
"Li detesto"

Ma povero Mihawk, lo mettiamo sempre in mezzo per fare il terzo XD
Ohoh, io non vedrei l'ora, non dar retta a Shanks che non è d'accordo :fua:
E nemmeno a quello che ho scritto °_° Io...Abe, anche lui ha vita propria, sono innocenti °__°
 
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*Reghina*
view post Posted on 11/7/2011, 17:13




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Benn Beckman

Shanks aveva riso, scuotendo il capo quasi trovasse il tutto particolarmente divertente.
CITAZIONE
"Primo: Cercava di far rispettare le usanze di questo posto. E' solo un ragazzino, non penso l'abbia deciso lui. Secondo: Oh, andiamo, stava giocando. Non ti sarai sentito attaccato da lui solo perché mi ha incasinato i capelli! Dovresti difendermi quando mi chiama piccoletto, invece, quello si che è fastidioso. Terzo...non posso obbiettare!"

Benn sbuffò ma accettò quelle rassicurazioni così com'erano, sicuro che il Rosso avesse comunque recepito il messaggio chiaro e forte, quindi avrebbe evitato di far uccidere Abe.
CITAZIONE
"Spero nessuna delle due. Rapire bambini non fa per te, e non mi piacerebbe dover fare una strage in un paesello sperduto"

Shanks aveva accettato le condizioni – non che il maggiore fosse molto democratico, a dire il vero: O così, o così. Le vie di mezzo erano sconosciute, a quanto pareva.
Quando Abe tornò con la chiave, il Rosso non esitò a trascinarlo con sé portandolo per la maglia.
Benn sperò sinceramente che l'isolano si strozzasse, per quanto sapeva che non sarebbe purtroppo successo.
Mezz'ora; aveva un'intera mezz'ora da trascorrere come gli pareva.
Rimase qualche minuto al tavolo, osservando il cibo rimasto per un po'.
Non mangiava quanto Shanks, lui.
L'oste dopo poco passò a ritirarlo, così Benn decise che forse era meglio uscire di lì.
Contando i secondi di certo Shanks non sarebbe tornato prima.

Vagabondava per le strade del villaggio da un bel po', con le mani in tasca e l'aria irritata.
Il fucile che portava sulla schiena gli liberava il passaggio, permettendogli di avanzare spedito anche se non aveva una direzione.
Uno scintillio lo attrasse e Benn si avvicinò cautamente, perché l'avrebbe riconosciuto tra mille uguali e voleva sapere che diamine ci facesse lì.
Si poggiò all'albero, sbuffando per quella dannata messa in scena che sapeva di telefilm “Che cazzo ci fai qui?” ringhiò sottovoce.
Mihawk sorrise appena, sistemandosi al collo il crocifisso dorato usato per attirare il maggiore “Potrei farti la stessa domanda Benn. Hai mollato Akagami?”.
L'altro ringhiò, sfilandosi il lungo sigaro di bocca quasi fosse una minaccia verso lo spadaccino “E tu hai smesso di scodinzolare per il Governo?” sputò di rimando.
“Vuoi dire che Shanks è qui?” Drakul parve decisamente sorpreso, sporgendosi appena “Nel Nuovo Mondo c'è in corso una guerra” commentò, come non gli interessasse.
Era evidente trovasse strano che il Rosso fosse in un'isola sperduta della Grand Line con l'apocalisse in corso.
Comunque, Benn non poteva certo andare a dirgli 'No, guarda, Shanks è stato così imbecille da farsi trasformare in adolescente da una mocciosa che abbiamo salvato da Akainu'.
Non era stata esattamente una cosa di cui essere orgogliosi.
“Grazie, c'eravamo anche noi a Marineford” Benn non parlava, ringhiava “Ci sono i ragazzi lì”.
“Da quando Akagami molla i suoi?”.
“E tu da quando vieni a trovarmi?”.
“Lo sai che sono il messaggero ufficiale del tuo Capitano. Ormai non vivo se non gli porto le taglie del vostro moccioso”.
“Smettila di prendermi per il culo, Taka no me”.
Mihawk afferrò Benn per un polso, attirandolo a sé, spingendo il maggiore con la schiena contro il tronco dell'albero, incastrandolo tra esso e il suo corpo da spadaccino.
“Io non ti prendo mai in giro” sussurrò, suadente.
Lo lasciò, ghignando “E chiamami per nome. Ci conosciamo da quando avevi dieci anni”.
“Preferisco impiccarmi”.
“Volevi rimanere schiavo?” la domanda fu molto innocente, ma Mihawk si beccò lo stesso una pallottola ad un soffio “Ok, ok, me la sono cercata” sogghignò lo spadaccino, alzando ironicamente le mani “Posa quel fucile, porto sul serio solo notizie del vostro moccioso”.
Benn ringhiò, riponendo l'arma al suo posto “Abbiamo visto Rufy l'altro ieri. Che può aver combinato in una giornata e mezza?” sbottò.
“Aver guadagnato una taglia di 400.000.000 di berry per essere tornato al QG senza farsi beccare solo per fare il funerale ai due defunti e suonare il gong sedici volte” Occhi di falco lo disse come parlasse di una passeggiata al parco giochi con il sole a spaccare le pietre.
Il Vice del Rosso batté gli occhi, due volte, prima d'immagazzinare quelle parole.
“È figlio illegittimo di Shanks, ne sono certo” borbottò.
Occhi di falco inarcò un sopracciglio, ma a dire il vero gli interessava ben poco.
Portava quel tipo di informazioni al Rosso a tempo perso, forse perché l'aveva ammirato come rivale e non gli andava di perdere i contatti.
“Comunque, noi non siamo nel Nuovo Mondo, ma nemmeno tu. Come mai?” s'informò sospettoso il maggiore, squadrando lo spadaccino davanti a lui.
“Io amo la tranquillità. Non ho alcuna voglia di discutere con dei bambini per le terre di Barbabianca” scrollò le spalle il membro della Flotta dei sette, pacato come sempre.
“Bravo, auguri. Ora, se permetti, Taka no me...” Benn fece per andar via, ma il minore lo bloccò, inchiodandolo nuovamente al suo posto.
“Drakul” sussurrò, scandendo il proprio nome con lentezza “Benn, non vorrai farmi credere che mi tieni ancora il broncio?”.
Il maggiore non si dimenò, perché di certo non aveva intenzione di fare la parte della ragazzina starnazzante idiota, però a ringhiare, ringhiava e come.
“Io non ti tengo il broncio. Io ti ho mollato e declassato a essere da uccidere lentamente e dolorosamente con le mie mani!”.
“Senti, io non...”.
“Me ne frego, sono passati trent'anni, non provare ad accampare scuse o ti sparo!”.
“Hai le mani bloccate, Benn”.
“Ti tiro il sigaro in testa” lo faceva, con gli avversari, divertendosi a umiliarli con quello.
“Non fare il bambino”.
“Sei tu che stai facendo l'idiota!”.
“Troppo tempo con Akagami”.
Benn meditò seriamente di morderlo a sangue “Io ti ammazzo!”.
“State insieme?”.
“Cazzi miei”.
“Non essere volgare”.
“E tu non fare la maestrina, nobile del cazzo!”.
“Ti ho detto e ripetuto che..”.
“Non me ne frega un cavolo!”.
Mihawk sospirò, poggiando il capo sulla spalla di Benn.
“Quante volte ti devo chiedere scusa esattamente?”.
“E quante volte ti dovrò ripetere che non è stato per quello che ti ho mollato?”.
“Non mi hai mollato per averti praticamente violentato?” Mihawk sembrava sinceramente ironico, non ci credeva nemmeno un po'.
“Togli la testa da lì, cretino”.
“Lo devo prendere per un no?”.
“Prendilo per quello che ti pare, ma molla la spalla. È slogata, deficiente!”.
“Hai una spalla slogata?”.
“Anche il polso”.
“Cosa?”.
“Sono cazzi miei”.
“Akagami?”.
“Se aspetti che applauda, mi sa che camperai cent'anni”.
“Come ha fatto a slogarti spalla e polso?”.
“Gli ho fatto una scenata perché un certo 'qualcuno' l'ha baciato”.
“Qualcuno ha baciato Akagami?”.
“Tu, idiota!”.
“Benn, non so se l'hai notato, ma io guardavo te”.
“Guarda che per me tu puoi baciare tutto l'equipaggio della Red, me ne fotto!”.
“E Akagami era ubriaco. Nessuno dei due sarebbe mai andato oltre nemmeno per sbaglio”.
“Perché tu e quell'idiota dite le stesse cose?” sbuffò Benn.
“Allora, mi dici perché mi hai mollato?”.
“Dopo trent'anni?”.
“Tanto ormai stai con Akagami, no?”.
“Che diamine c'entra?!”.
“Niente”.
Benn ringhiò.
Mihawk aveva una dannatissima faccia da schiaffi.
“Levati dalla mia spalla!”.
Lo spadaccino sbuffò, alzando il capo, solo per poggiarlo dall'altro lato.
Il maggiore decise che ucciderlo era troppo poco.
“Mi spieghi cosa non mi hai perdonato di preciso?”.
“Il tradimento”.
“Era la mia famiglia. Dovevo farlo e dovevo tenerti lontano. Se finivi nelle mani del Governo, altro che schiavo, ti ammazzavano. Scusa tanto se ti volevo vivo”.
“Me lo potevi dire”.
“Certo. 'Benn, ti tratto da schifo altrimenti il Governo ti ammazza. Non ti dispiace, vero?'. Stupendo, sul serio”.
“Smettila di ironizzare, bastardo”.
“Me le cavi di bocca”.
“Stronzo”.
“Mi meraviglia a volte la tua finezza”.
“Sta zitto. Dimmi che cavolo vuoi e poi sparisci, ho da fare”.
“Tipo?”.
“Il mio Capitano mi aspetta”.
“Secondo me nemmeno si ricorda che sei andato via”.
“Ti do tre secondi per toglierti da lì, Taka no me”.
“E al quarto secondo?”.
“Ti faccio tagliare la testa da Capitano”.
“Drastico come sempre neh, Benn?”.
Il Vice di Shanks ringhiò ancora, per nulla intenzionato ad assecondare lo spadaccino un secondo di più “Spostati”.
“Va bene” Mihawk si scostò, osservando il maggiore “Mi dispiace”.
“Dispiaciti altrove. Sparisci”.
Lo spadaccino sorrise, baciando di scatto il Vice di Shanks con impeto.
Prima che Benn potesse pensare di ucciderlo, però, era già andato via.
 
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Saruwatari_Asuka
view post Posted on 11/7/2011, 18:59




Shanks il Rosso


Facendo due calcoli veloci, aveva almeno altri dieci minuti buoni per parlare con Abe prima di trovare una scusa per scaricarlo e correre a cercare Benn ovunque fosse.
"Non dirmi che tu sei uno di quelli che pensa che quelle persone possano essere buone!" l'affermazione di Abe lo fece tornare alla realtà e Shanks si ritrovò a guardare due occhietti neri che adesso lo fissavano quasi con ira, come se il ragazzino fosse arrabbiato o irritato solo perché non aveva associato sul momento la parola assassini con Pirati.
"Io penso che esistano anche pirati apposto. Di quelli che pagano e che non ammazzano la gente tanto per..." rispose semplicemente. Non che non capisse il ragazzo. Ne aveva incontrati tanto come lui, ma altrettanti che non si avvicinavano lontanamente al loro modo di fare.
"Stupidaggini. I pirati andrebbero tutti eliminati"
Shanks inarcò un sopracciglio Oddio, questo la pensa come Akainu "Scusa, ma perché ce l'hai tanto coi pirati? Alla fine non è vero che sono tutti come dici tu!" era entrato nella causa, ormai, dopotutto era un pirata anche lui.
"Beh, io di pirati come dici tu non ne ho mai incontrati invece" gli rispose, senza accorgersi di essersi incartato con le sue stesse mani.
"Ma scusa, non hai detto che qui non viene quasi mai nessun viandante e che voi ve la cavate sempre soli e non avete quasi mai notizie dall'esterno? Quanti mai potresti averne incontrati?"
Abe si irrigidì, risentito, come se se ne fosse accorto solo in quel momento, e forse proprio per quel motivo saltò addosso al Rosso, quasi a volersi difendersi, anche se nel modo sbagliato. Shanks si lasciò buttare a terra, anche perché non aveva affatto intenzione di prendersela con un moccioso che motivi o meno, era libero di pensarla come voleva.
"Fatti i cazzi tuoi!" quasi urlò, prendendolo per la calotta e sbattendolo di nuovo a terra "Ho le mie ragioni per dire così!"
"Non ne dubito, ero solo curioso, tutto qui!"
"Tienitele per te le tue curiosità, nemmeno ti conosco!"
"Guarda che stai facendo tutto tu!" sbottò il Rosso, che nonostante non voleva prendersela con lui non aveva nemmeno intenzione di farsi mettere i piedi in testa "Io stavo solo dicendo che non è giusto fare di tutta l'erba un fascio. Non tutti i pirati sono uguali!"
"Non me ne frega niente. Per me lo sono!"
"Spero tu abbia una buona ragione per dirlo, perché mi pare un ragionamento ottuso"
"Faccio e penso quel che cazzo mi pare, fatti gli affari tuoi!"
"Ma infatti chi ti sta dicendo niente. Ripeto che hai fatto tutto da solo, io ero solo curioso. Ma se non vuoi dirlo pazienza, di certo non faccio a botte con te per così poco. Non voglio certo farti male" sogghignò, afferrando il polso dell'altro e costringendolo a lasciarlo.
"Tu fare male a me?" domandò perplesso il ragazzo, lasciandolo andare ma rimanendo seduto su di lui "Non farmi ridere"
"Ridi allora, perché non sto affatto scherzando. E potresti alzarti? Pesi"
Abe sembrò prenderlo in parola, perché ridacchiò, alzandosi e dandogli una mano per fare altrettanto "Scusa, mi sono lasciato prendere la mano. Non mi piace parlare di questa storia, mi da ai nervi"
"No, non me ne ero accorto" ironizzò il Rosso, risistemandosi la maglietta.
"Davvero, mi spiace. Cambiamo argomento?"
"Non torni un animale e mi mangi?"
"No, te lo giuro. E poi tu non eri quello che mi avrebbe fatto male?"
"Certo, infatti lo dico per il tuo bene, mica per altro"
"Che piccoletto sfrontato" rise praticamente addossato a lui che quasi perse l'equilibrio, visto che non se l'aspettava.
"Io sarò matto, ma tu sei lunatico" Beh, io sono anche lunatico a ben pensarci, ma non c'entra niente
Abe lo ignorò completamente "Non ti ho fatto male prima, vero?"
"A me? Ma figurati! Più che altro hai distrutto il letto"
"Che ti frega, tanto poi ci devi dormire stanotte"
Si, ma se Benn lo vede così chissà che pensa "Possiamo tornare a parlare civilmente?"
"Ma certo, se a te va"
"Abbiamo idee diverse, mi pare ovvio. Chiuso quest'argomento"
"E che altro vorresti sapere?"
"Ero curioso delle vostre tradizioni"
"Io non ne so quasi niente, solo che ci sono da un sacco di secoli"
"Dimmi quello che sai" si sedette sul letto ormai praticamente sfatto. Avrebbe ignorato il comportamento di prima, poteva capirlo. Doveva aver avuto brutte esperienza, con i pirati, se aveva reagito in quel modo. E forse era anche per quello che credeva che Benn potesse esserlo e lui no. Perché Benn non gli piaceva nemmeno un po', mentre con lui era almeno un po' a suo agio.
Abe si sedette accanto a lui, pensieroso.
"So che gli animali dell'isola sono considerato simboli della divinità, un modo per collegarsi ad essa, per questo sono sacri. Chi prova ad ucciderli non fa una bella fine di solito"
"Ma se ho appena mangiato carne! La importate?"
"No" rise "Solo i sacerdoti del tempio possono cacciarli, perché loro hanno il permesso della nostra divinità"
"E chi succede ai cacciatori non sacerdoti? Ai forestieri che non conoscono l'usanza per esempio?"
"Vengono sacrificati per chiedere perdono"
"Ma questo è assurdo!"
"E' così, però..."
"Ma scusa fammi capire...tu segui con reverenza queste assurdità, tanto che controlli che gli animali siano al sicuro visto e considerato che stamane mi hai fermato giusto in tempo, e poi dici che i pirati andrebbero tutti eliminati perché sono degli assassini?"
"Ancora con questa storia?" Abe era tornato a ringhiare e a guardarlo in cagnesco, ma Shanks lo ignorò altamente.
"Senti, non me ne frega niente perché odi i pirati e che hai contro di loro. Dico solo che se qui ci sono degli assassini certi, quelli sono i vostri sacerdoti, non certo tutti i pirati!"
Abe si alzò di scatto, quasi stesse cercando in tutti i modi di controllarsi e di non saltargli addosso come prima, ma era difficile. Maledettamente difficile.
"Bada bene a come parli, capito? Non ti permettere di paragonarci a quei mostri!"
"Oi, ora non esageriamo"
"Quello che esagera qui sei tu!" ringhiò il ragazzo, prendendolo di nuovo per il bordo della maglia.
"Tieni giù le mani" gli intimò, per un attimo dimentico che si trattava pur sempre di un ragazzino e che lui rimaneva un Imperatore, per quanto momentaneamente quindicenne.
"E tu a freno la lingua" strinse la stretta, forse graffiandogli la pelle sulle clavicole. Shanks cercava di trattenersi, perché non voleva fargli male.
"Va bene, basta, stiamo ricadendo come prima. Lasciamo perdere qui, va bene?"
"Ritira subito quello che hai detto, adesso"
"Ho espresso il mio parere, è vietato?"
"Ritiralo" ringhiò il moro, alzando il pugno forse intento a colpirlo.
Shanks però agì d'istinto, fermando il pugno con la mano e facendo forza sul braccio per allontanare il ragazzo da sé, che finì senza che lo volesse davvero contro il comodino, gemendo appena di dolore.
Shanks si riscosse subito, correndo verso di lui "Mi disp..." si bloccò, quando si accorse che Abe lo stava guardando con tanto d'occhi, terrorizzato almeno quanto lo era quando guardava Benn "Ehm... davvero, non l'ho fatto a posta, io..."
Abe non disse niente, alzandosi e correndo fuori dalla stanza.
Forse perché non voleva una rissa, forse perché aveva capito che il piccoletto di quindici anni era più forte anche di un adulto normale.
"...non volevo farti male" sospirò il rosso, concludendo la frase senza che l'altro potesse sentirlo.
Rimase per un po' seduto sul pavimento della stanza a fissare il comò che sembrava appena uscito dalla guerra. Si era difeso d'istinto senza pensare di avere a che fare con uno poco più che bambino e qualcosa gli diceva che aveva decisamente esagerato.
Sospirò, prima di alzarsi per andare a cercare Benn, perché mezz'ora probabilmente era già passata da un pezzo.

Stava camminando da un po' per le stradine del villaggio. A quanto aveva detto Abe, lì da qualche parte probabilmente c'era anche un tempio o roba simile, forse su una delle colline o in mezzo ai boschi, perché al momento non ne vedeva l'ombra.
Comunque non era quello che stava cercando.
Si guardò intorno, sperando che la mezz'ora non fosse davvero passata e che Benn non sia andato a cacciarsi nei guai più di quanto non aveva fatto lui. Avrebbe chiesto scusa a Abe, comunque, prima o poi. Prima di tornare adulto, magari. Non voleva davvero offenderlo o quant'altro, ma l'altro era scattato su come una molla e lui non aveva potuto che andargli dietro e...
Si bloccò, quando scorse una figura che conosceva più che bene non troppo lontana da lui. Anzi, due figure.
Due figure che non avrebbero dovuto avvicinarsi nemmeno per sbaglio.
Non in quel momento e non dopo quello che aveva scoperto la sera prima.
Si avvicinò piano quasi come non volesse disturbarli davvero, anche se in verità bruciava dalla voglia di raggiungere il flottaro e spaccargli la faccia. Così, per principio, anche se magari stavano solo parlando.
Cosa di cui dubitava, perché erano dannatamente vicini e Mihawk aveva la fronte poggiata sulla spalla del maggiore.
Sarebbe sembrato strano, se non fosse stato che adesso sapeva che i due erano ex.
E se prima sarebbe stato infastidito, adesso...adesso...
Gli mancò il fiato quando vide Occhi di Falco baciare con trasporto Benn, ma prima di potersi rendere conto se quello era consenziente o meno, perché da Occhi di Falco si aspettava questo ed altro, era già partito contro i due. Peccato Mihawk fosse sparito due secondi dopo aver sfiorato le labbra del maggiore, altrimenti sarebbe stato morto.
Strinse il pugno fino a far sbiancare le nocche, mordendosi il labbro, prendendo due respiri per cercare di calmarsi, prima di rivelare la sua presenza.
Niente scenate di gelosia.
Niente. Scenate. Di. Gelosia si ripeté più volte.
"Che diavolo ci faceva lui qui?" peccato il suo ringhio non sembrava della sua stessa idea, perché era quasi riuscito a calmarsi, almeno se non lo guardavi fisso negli occhi, che sembravano bruciare di rabbia.
 
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