Isola Istukushima., [VM 18] Benn x Shanks.

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*Reghina*
view post Posted on 1/7/2011, 21:29




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Benn Beckman

Il maggiore vide il Capitano sorridere e non poté che sentirsi un emerito idiota per quella fiducia incondizionata che mostrava costantemente al Rosso.
Benn però era fatto così, che gli piacesse o meno, che lo imbarazzasse o meno, che lo trovasse stupido o meno.
Cercava di dimostrare costantemente qualcosa e forse non c'era un motivo reale o magari perché un tempo era stato un servo dei nobili, fedele per obbligo e non per scelta, adesso che era libero voleva dimostrare agli altri e a se stesso che era fedele perché voleva.
Non aveva senso, probabilmente, ma infondo Benn non ci stava dando troppo peso.
Sapeva che per Shanks non era mai contato e d'altro canto era consapevole che per il minore avrebbe fatto senza distinzione qualsiasi cosa, come tempo prima l'avrebbe fatta per Mihawk.
Era strano, ma entrambi avrebbero potuto chiedergli tutto.
Probabilmente non era affatto positivo, ma nonostante il carattere prevalentemente autoritario, Benn era stato cresciuto per essere al servizio d'altri e forse quell'abitudine gli era rimasta negli anni.
Le esperienze con i nobili segnano a vita, per quanto si provi a cancellarle o si vada avanti, rimarranno sempre segni e cicatrici magari solo interne, ma che saranno fin troppo dolorose per chi le porta.
Per Benn era il fianco ustionato e il cocente bisogno di dimostrare la sua fedeltà, arrivando a livelli così vicini alla totale sottomissione da essere pericolosa.

'I servi non possono parlare se non interpellati. Il Padrone ha diritto di vita o di morte sui servi. I servi non hanno diritto di pensiero. Il Padrone ha diritto di utilizzare i suoi servi a piacimento. I servi hanno il dovere di allietare il Padrone...'.
Centinaia di migliaia di volte al giorno, tutti i giorni, una manfrina da ripetere a memoria la mattina prima di iniziare il lavoro, dopo i pasti e prima di andare a letto.
Diventava una religione, entrava in testa e non ne usciva più.
Non parlare, non pensare, non sapere, non ribellarti, non sognare, non vivere.
Più i nobili erano potenti, più le regole erano dure e inumane, più gli schiavi erano simili a simulacri vuoti che si muovevano e respiravano, ma senza veramente vivere.
Tutti i giorni, dalla nascita alla morte, lo stesso ritornello che segnava la vita di chiunque.


CITAZIONE
“Se ti chiedessi di fare qualcosa di davvero tanto stupido, tu protesteresti vero? Lo sai che non mi offendo se mi dici che sono un idiota, lo sono e lo so anche da solo. Sei libero di dirmi o fare tutto, lo sai vero? Anche protestare e prendermi a pugni per qualcosa che non ti sta bene”

Il maggiore guardò sorpreso l'Imperatore, quasi non comprendendo l'improvviso scatto e sguardo serio del Rosso.
Un secondo prima gli stava accarezzando i capelli, un secondo dopo pareva nel panico, o qualcosa di molto simile.
Benn batté perplesso gli occhi un paio di volte.
“Non...penso” rispose, non capendo veramente la domanda “Tu fai sempre cose stupide. Una in più non mi ucciderebbe di certo” specificò, scrollando il capo.
La vera essenza della domanda gli sfuggiva, o forse semplicemente preferiva ignorarla.
CITAZIONE
“Se vi siete allontanati pian piano, perché lo consideri un tradimento a quei livelli?

Benn fu più che felice di quella domanda, anche se probabilmente vista la sua risposta ambigua Shanks avrebbe riproposto anche il quesito precedente.
Fino ad allora, forse era meglio evitarlo.
“Io non sopporto i tradimenti. Non a me personalmente, ma in generale. Ancor meno, sopporto chi tradisce la propria bandiera”.

Era stato parecchio strano trovarsi da un giorno all'altro su una vera nave, a fare seriamente i pirati, ma così era andata.
Semplicemente era la strada adatta a loro e nonostante fossero semplici adolescenti, se la cavavano meglio della maggioranza degli adulti che si vantava di essere pirata.
Mihawk adorava roteare la sua Yoru, dimostrando le abilità di spadaccino a chiunque gli capitasse a tiro.
Presto non solo si guadagnò una taglia di tutto rispetto, ma anche un soprannome che Benn trovava francamente adorabile.
Taka no Me.
Era adatto a quegli occhi dorati intensi che pareva squadrarti e poterti umiliare solo così, battendo le ciglia o liquefacendosi in uno stupendo pozzo che risucchiava l'anima.
Il maggiore se lo faceva scorrere sulla lingua, suadente, tra i loro timidi sfioramenti e baci.
Mihawk si divertiva a farsi chiamare a quel modo e andava a sbandierarlo ai quattro venti, vantandosi di essere il migliore spadaccino del mondo.
E non c'era voluto molto perché lo diventasse davvero, mentre anche Benn si guadagnava la sua bella fama.
Pareva l'ombra di Drakul, seguendolo ovunque, non parlando mai.
C'era chi vociferava Beckman fosse un'illusione creata dalla stregoneria di Mihawk, chi sussurrava fosse muto, chi ancora lo considerava un genio uscito dalla lampada e legato al suo padrone.
Benn se ne infischiava, forse perché non avrebbe saputo che rispondere.
Era solo disposto a tutto per poter stare con Mihawk, su quella nave rubata per caso ad una ciurma di pirati che vedendoli, li aveva praticamente adottati.
Avevano trovato persone che condividevano la loro stessa idea di mare: libertà e avventura.
Quello era per loro, non inseguivano un sogno, né volevano qualcosa in particolare.
Che fosse fama o ricchezze, non gli interessava minimamente.
Benn desiderava solo quella libertà e poter stare in pace con Mihawk.
Vagando, erano tornati all'isola di Occhi di falco.
L'avevano trovata in fiamme.
 
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Saruwatari_Asuka
view post Posted on 1/7/2011, 22:17




Shanks il Rosso


Shanks non si era mai chiesto perché tutta quella fedeltà incondizionata, quelle continue dimostrazioni che Benn sembrava volergli dare a qualsiasi costo. Anche la prima volta che gli si era concesso, giorni prima, era stata una dimostrazione quella di Benn, d'altro genere forse, il fatto che sarebbe stato pronto a partire per la guerra con la febbre alta e il fisico debole, se lui non avesse insistito del contrario.
Erano piccole e grandi cose che Shanks solo in quel momento si rendeva conto quanto il maggiore si portasse dietro da un passato che per lui era stato sconosciuto fino a quel momento.
Non voleva, né poteva probabilmente, nemmeno pensare a come i nobili trattassero i loro schiavi e servi. Aveva davanti agli occhi solo il modello de Draghi Celesti, che già da soli potevano rappresentare il marciume di tutto il mondo, ma se i nobili erano tutti come loro, allora non voleva nemmeno immaginare come Benn potesse aver vissuto la sua infanzia e adolescenza.
Doveva essere stato terribile, per il maggiore, qualcosa che ti segna e ti rimane anche quando non lo si vorrebbe.
Shanks avrebbe voluto fare qualcosa, ma non c'era niente da fare in verità.
Si ristese su di lui, quindi, lasciando che potesse tornare ad accarezzargli tranquillamente su di lui e sbuffò.
Un motivo in più per eliminare tutte quelle merde dal mondo, che non riuscivano a capire quanto se c'era qualcosa che rendeva tutti gli uomini uguali, era proprio la libertà. Libertà che loro rubavano per puro sfizio personale, e questo Shanks non lo poteva sopportare.
In quel preciso momento, si pentiva di non essere passato per le Sabaondy e aver perso la possibilità di prendere a pugni anche solo uno di loro, senza un motivo particolare. Tanto, se loro poteva torturare ed imprigionare gente, lui non ne poteva prendere a pugni altra per puro sfizio?
Era meglio per loro se non si sarebbero mai più presentati sulla strada del Rosso, se non volevano rischiare grane, e al diavolo che poi avrebbe avuto tutta la marina contro a tentare di ucciderlo. Ne sarebbe sicuramente valsa la pena.
CITAZIONE
“Non...penso. Tu fai sempre cose stupide. Una in più non mi ucciderebbe di certo"

Scosse la testa, al tono perplesso di Benn. Ovviamente non l'aveva capito, non si era capito nemmeno da solo, figurarsi.
"Io seguo l'istinto" specificò comunque "E non intendevo questo ma...lasciamo perdere, non è importante" disse. Per un attimo prima gli era preso il panico, e non era certo di poter spiegare nemmeno lui stesso il perché, ma adesso era tutto sostituito dalla rabbia verso i nobili. Rabbia che c'era sempre stata, ma che adesso che sapeva che il suo Vice era stato loro schiavo per una parte della sua vita, era amplificata a livelli che non si sarebbe mai potuto immaginare.
CITAZIONE
“Io non sopporto i tradimenti. Non a me personalmente, ma in generale. Ancor meno, sopporto chi tradisce la propria bandiera”

Lo sapeva questo, lo aveva sempre saputo. Ma dopo aver scoperto di Mihawk, credeva che quell'odio e quella repulsione verso ogni forma di tradimento, anche la più velata, fosse dato proprio da qualcosa che aveva fatto Occhi di Falco.
"Tradire la propria bandiera?" ripeté quasi a conferma, e mentre lo ripeteva ad alta voce c'era solo una cosa che gli veniva in mente "Quando ha accettato di diventare membro della flotta dei sette?"
 
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*Reghina*
view post Posted on 1/7/2011, 22:43




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Benn Beckman

Shanks pareva perso in ragionamenti contorti che il maggiore sinceramente non capiva, ma adesso era quasi sicuro essere importanti per il Rosso, quindi da comprendere assolutamente.
Non avrebbe mai voluto dire qualcosa che poteva ferire l'Imperatore.
CITAZIONE
“Io seguo l'istinto. E non intendevo questo ma...lasciamo perdere, non è importante”

Benn riprese ad accarezzare quei capelli fulvi, stringendo ancor di più il minore al suo petto con l'altra mano.
Sputò il sigaro che teneva ancora in bocca, senza curarsi nemmeno di spegnerlo, vista l'erba umida della notte che si appresta a divenire alba.
“Mi fido delle tue decisioni, Shanks. Se tu facessi qualcosa che potesse metterti in pericolo, o che potesse mettere in pericolo i ragazzi, non ti fermerei. Ideerei un modo per non farci tutti troppo male” disse.
Ed in un certo senso aveva sempre fatto così.
Diceva sempre la sua, Benn, ma se quelli del Rosso erano ordini allora non protestava, semplicemente trovava il modo migliore per fare in modo che sia la ciurma che il Capitano arrivassero interi alla Red.
CITAZIONE
“Tradire la propria bandiera? Quando ha accettato di diventare membro della flotta dei sette?”

Il maggiore sospirò ancora, osservando attentamente il Rosso quasi volesse imprimere quei tratti nella sua mente.
Chissà se il minore aveva la vaga idea di cosa significasse crescere come servi dei nobili.
Benn sapeva che come Imperatore aveva sotto gli occhi tutti i giorni i Draghi Celesti, ma sperò che Shanks non c'avesse mai fatto caso.
Sarebbe stato quantomeno umiliante.
“Tornammo per caso alla sua isola e trovammo tutto distrutto. Taka no me voleva vendetta. Io non provavo niente. Quella non era mai stata casa mia, ma avevo sempre lottato per lui, più che con lui, quindi lo seguii anche quella volta. Divenne una crociata, una ricerca folle. Forse fu un caso, forse un complotto. Ricevette una lettera dal Governo. I suoi genitori con tutti i servi si erano salvati e scrivevano il nome di chi era stato a compiere quella strage. Taka no me rinnegò la bandiera, rinnegò di essere pirata e mi chiese di fare lo stesso. Non gli ho mai rifiutato nulla in vita mia, ma quello non potei farlo. Io sono fedele alle mie scelte”.
 
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Saruwatari_Asuka
view post Posted on 2/7/2011, 20:04




Shanks il Rosso


Benn riprese ad accarezzargli i capelli lentamente, stringendolo ancora un po' di più a sé. Sembrava starsi sforzando di capire quello che nemmeno Shanks riusciva a capire, quello che era stato l'atroce dubbio di un attimo, scattato a causa di una frase che non gli era piaciuto rivolta a qualcosa che non era nemmeno il loro rapporto ma a cui Shanks si era sentito nominato senza un motivo.
Benn si riferiva a Mihawk, non ha lui, e lo sapeva benissimo, ma la cosa gli era venuta inconsciamente, e non aveva potuto farci niente. Era durata solo un attimo, però, quindi non c'era bisogno che Benn si sforzasse ancora di capirlo così tanto.
"Lascia stare Benn, nemmeno io so quello che sto pensando" ridacchiò, ma poi Benn aveva sputato il sigaro, senza nemmeno spegnerlo e Shanks si era concentrato di nuovo su di lui pensando dovesse ricominciare il racconto.
CITAZIONE
“Mi fido delle tue decisioni, Shanks. Se tu facessi qualcosa che potesse metterti in pericolo, o che potesse mettere in pericolo i ragazzi, non ti fermerei. Ideerei un modo per non farci tutti troppo male”

Invece cercava ancora una volta di rassicurarlo, come sempre. Shanks sospirò, Benn lo faceva sempre e probabilmente nemmeno consciamente, un qualcosa di naturale rivolto a lui e che al Rosso faceva sempre piacere ricevere.
"Non farei mai qualcosa che potrebbe mettere in pericolo te o i ragazzi" disse, alzando gli occhi verso il viso del maggiore, che lo fissava quasi dovesse imprimersi indelebilmente nella memoria ogni più piccolo dettaglio del suo viso "Ma se lo facessi, tu mi dovresti fermare. Non sei certo uno schiavo, sei il mio vice, hai il diritto e il dovere di far sentire quello che pensi sempre, anche contro un mio ordine, che non sono sempre giusti e sensati"
Shanks ricambiò quell'espressione.
Forse Benn si stava chiedendo se lui avesse la vaga idea, se avesse mai notato, come venivano trattati gli schiavi dai nobili. Lo aveva notato che sì, ma non era qualcosa di cui Benn doveva in qualche modo vergognarsi. Non era colpa sua, ma di quei mostri. E Shanks un modo per farla pagare a tutti un giorno l'avrebbe trovata.
CITAZIONE
“Tornammo per caso alla sua isola e trovammo tutto distrutto. Taka no me voleva vendetta. Io non provavo niente. Quella non era mai stata casa mia, ma avevo sempre lottato per lui, più che con lui, quindi lo seguii anche quella volta. Divenne una crociata, una ricerca folle. Forse fu un caso, forse un complotto. Ricevette una lettera dal Governo. I suoi genitori con tutti i servi si erano salvati e scrivevano il nome di chi era stato a compiere quella strage. Taka no me rinnegò la bandiera, rinnegò di essere pirata e mi chiese di fare lo stesso. Non gli ho mai rifiutato nulla in vita mia, ma quello non potei farlo. Io sono fedele alle mie scelte”

Lo guardò senza essere certo di aver capito davvero quando detto, perplesso.
Sapeva che Benn non rinnegava mai le proprie scelte, non l'avrebbe mai fatto, ma quello che non lo convinceva era la scelta presa da Mihawk.
"Occhi di Falco è entrato nella Flotta dei sette per sapere il nome di chi aveva distrutto la sua famiglia? Per vendetta?" chiese, pensandoci su.
La cosa era plausibile, mostri che fossero erano pur sempre la famiglia di Mihawk e quest'ultimo voleva vendetta, era normale e umano.
Però c'era qualcosa che non lo convinceva.
"O è stato ricattato da loro e dal Governo?" .
 
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*Reghina*
view post Posted on 2/7/2011, 20:46




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Benn Beckman

Shanks aveva ridacchiato, incitando il suo Vice a lasciar correre, ma il maggiore aveva voluto lo stesso rassicurarlo, in un modo o nell'altro.
Non era questione d'obbligo o chissà cosa, semplicemente non voleva vedere il suo Capitano crucciato e se poteva desiderava rassicurarlo.
Benn sapeva di non essere esattamente portato per rassicurare, con il suo carattere brusco e poco incline a dimostrare l'affetto, ma con Shanks si apriva un poco e sperava fosse sufficiente al Rosso per capire che lui lo voleva solo felice.
< Che smancerie > pensò disgustato da se stesso il maggiore, ma lo stesso divertito da tutto quel ragionamento contorto.
CITAZIONE
“Non farei mai qualcosa che potrebbe mettere in pericolo te o i ragazzi. Ma se lo facessi, tu mi dovresti fermare. Non sei certo uno schiavo, sei il mio vice, hai il diritto e il dovere di far sentire quello che pensi sempre, anche contro un mio ordine, che non sono sempre giusti e sensati”

Shanks lo stava fissando, mentre diceva quella frase e il maggiore ebbe voglia semplicemente di baciarlo, così, senza reale motivo logico, solo per assaporare quelle labbra adolescenti deliziosamente corrucciate.
“Scemo” fu l'unica cosa che disse, prima di sfiorare la fronte del Rosso con la bocca “Non ti permetterò mai di fare sciocchezze troppo grosse. Sei il mio Capitano, infondo”.
Comunque all'Imperatore quella faccenda pareva importare poco.
Sembrava più interessato a sapere cos'era successo con Mihawk, com'era finita quella strana storia che aveva del paradossale.
CITAZIONE
“Occhi di Falco è entrato nella Flotta dei sette per sapere il nome di chi aveva distrutto la sua famiglia? Per vendetta?”

Benn storse un po' le labbra, per nulla sicuro di riuscire a spiegarsi.
Drakul aveva ricevuto una lettera dal Governo che il Vice di Shanks ricordava ancora parola per parola.
'Informiamo Vossignoria Drakul 'Taka no me' Mihawk della presenza dei Vostri egregi Genitori presso il Governo Mondiale. Con la presente, la invitiamo pertanto ad unirsi alla Flotta dei Pirati autorizzati dal Governo per poter portare degno lustro alla Vostra Casata'.
Un ricatto formale, travestito da proposta.
CITAZIONE
“O è stato ricattato da loro e dal Governo?”

Benn sospirò un po', perché infondo colpa di Mihawk non era stata davvero.
Il Governo li aveva accoppiati, marchiando Benn come schiavo e Drakul come padrone e il Governo li aveva divisi, decidendo il destino di Occhi di falco senza lasciargli scampo.
“Ricatto” rispose, e percepì lontano un miglio che sicuramente a Mihawk stava prudendo il delicato nasino pallido.
“Di quelli che fa il Governo che paiono tanto una proposta gentile. Il Governo disse che i genitori di Occhi di falco erano ospiti da loro e 'tanto che c'erano' lo invitavano ad unirsi alla Flotta dei Sette”.
Benn sospirò ancora.
Infondo, fosse stato solo quello, probabilmente sarebbero rimasti insieme.
“A pensarci adesso, probabilmente non fu 'lui' a mandarmi dietro guardie e armate varie, ma il Governo stesso. Erano convinti che l'avrei seguito ovunque. Non potevano sapere che per me la fedeltà è sacra”.
 
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Saruwatari_Asuka
view post Posted on 2/7/2011, 23:20




Shanks il Rosso


Benn voleva rassicurarlo, Shanks lo capì quando sentì le sue labbra sfiorargli appena la fronte, delicatamente, mormorando un lieve 'scemo' affatto offensivo, bensì affettuoso quasi.
Forse il maggiore non era mai stato troppo brava a rassicurare gli altri, forse a causa del suo carattere chiuso e poco incline a mostrare i suoi sentimenti, anche se con Shanks si era sempre sciolto più che con gli altri.
Forse non lo faceva nemmeno per dovere, o perché l'abitudine negli anni di schiavitù presso i nobili l'avevano portato ad essere sempre così, forse lo faceva solo perché voleva e voleva farlo capire a Shanks, e il Rosso ne fu felice.
Erano davvero dei pensieri ridicoli i loro, al momento, ma Shanks non poté che ridacchiare, allungando il collo per sfiorare le labbra dell'altro quando questi si era abbassato per baciargli la fronte, prima che si allontanasse di nuovo per parlare.
CITAZIONE
“Non ti permetterò mai di fare sciocchezze troppo grosse. Sei il mio Capitano, infondo”

Shanks sorrise, di quel sorriso ilare e contagioso da orecchio a orecchio che sembrava illuminargli il viso ogni volta, e ridacchiò.
Lo sapeva che era così, Benn in fondo l'aveva sempre protetto anche se Shanks non ne aveva mai avuto troppo bisogno, era forte e si sapeva difendere ma Benn lo proteggeva sempre e si preoccupava sempre di lui. E non perché era stato abituato così, probabilmente perché lo voleva e basta, e questo a Shanks non poteva che far piacere.
"Per te deve essere un lavoraccio, allora" rise, si conosceva abbastanza bene da dire che quando prendeva una decisione lui, una volta di due era una colossale sciocchezza, e anche pericolosa, che aveva sempre un suo perché, ma tale rimaneva. E se Shanks continuava a prenderle, seguendo l'istinto come aveva sempre fatto, era solo perché fidava di Benn e della sua intelligenza, che li aveva sempre aiutati ad uscirne interi e sicuramente non li avrebbe abbandonati adesso.
Comunque Benn sembrava essersi concentrato su qualche altro ricordo quando aveva esposto la sua teoria su Drakul, quindi Shanks aspettò curioso la risposta.
Che Mihawk l'avesse tradito per vendetta, nonostante tutto e nonostante la voglia costante di Mihawk di sfidare il prossimo e trovare qualcuno più forte o al pari di lui per batterlo, non aveva senso. Non per vendetta.
Per questo era più propenso a pensare al ricatto, e Benn gliene diede conferma.
CITAZIONE
“Ricatto. Di quelli che fa il Governo che paiono tanto una proposta gentile. Il Governo disse che i genitori di Occhi di falco erano ospiti da loro e 'tanto che c'erano' lo invitavano ad unirsi alla Flotta dei Sette”

Shanks storse il naso.
"Degno del Governo Mondiale" borbottò contrariato. Odiava i ricatti con tutto se stesso, non sopportava che qualcuno potesse usare il punto debole di altri a loro svantaggio, era una cosa meschina e imperdonabile, che mostrava solo debolezza e vigliaccheria, non forza.
CITAZIONE
“A pensarci adesso, probabilmente non fu 'lui' a mandarmi dietro guardie e armate varie, ma il Governo stesso. Erano convinti che l'avrei seguito ovunque. Non potevano sapere che per me la fedeltà è sacra”

Annuì, e i nobili e il Governo sicuramente dopo quel racconto non avevano ottenuto un punto in più nella sua graduatoria delle persone più amabili della terra.
"Ti hanno fatto seguire perché avevano paura che potessi seguire e fermare Mihawk o che potesse essere un intralcio a qualsiasi cosa volevano fare" riassunse, giusto per chiarire il punto "Occhi di falco ha accettato per la sua famiglia -che per quando bastarda, era pur sempre la sua famiglia. Un ricatto bello e buono, quello del governo" ringhiò l'ultima frase senza nascondere l'odio e il fastidio che gliene derivava.
Eppure c'era una cosa che ancora non capiva. Shanks capiva quello che aveva spinto Mihawk ad agire in quel modo. Lui si sarebbe tagliato la testa piuttosto, a meno che quello non avrebbe significato la morte di amici o persone a lui care o Benn. Di tradire la bandiera non se ne parlava, mai per un pirata, c'era un muto giuramento di fedeltà silenzioso che tutti loro avevano scambiato col mare quando erano diventati pirati, tradirlo era imperdonabile, anche Shanks la pensava in quel modo ed era così anche per Benn, lo sapeva.
"Ma perché lo consideri un tradimento personale? Occhi di falco...ha tradito la sua bandiera ma dopotutto c'era un perché che tu conosci, anche. Ti avrà spiegato perché accettava, perché si piegava a loro. Odiarlo come lo odi -come io ho sempre pensato lo odiassi almeno- non è esagerato?"
In realtà lo capiva, chissà che probabilmente per lui non sarebbe stato esattamente la stessa cosa.
"Tradire la propria bandiera è come tradire i propri compagni...però penso che tu gli porti ancora troppo rancore. Dopotutto non è una decisione che a preso perchè lo voleva, forse è stato debole al tempo, ma l'ha fatto per la sua famiglia"
Non riusciva a pensare ad Occhi di falco come un traditore. Il suo rancora veniva indirizzato completamente al Governo mondiale e ai nobili, forse era per quello.

 
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*Reghina*
view post Posted on 2/7/2011, 23:45




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Benn Beckman

Il Rosso si era rilassato, arrivando addirittura a ridere in quella sua solita maniera che illuminava non solo il viso dell'Imperatore, ma anche l'aria circostante, rendendo improvvisamente tutto più bello, almeno agli occhi di Benn.
CITAZIONE
“Per te deve essere un lavoraccio, allora”

Il Vice di Shanks ghignò, infondo l'aveva sempre fatto e adorava i guai che riusciva a combinare il suo Capitano, così come adorava dimostrare la sua superiorità in strategie e tattiche difronte agli avversari.
Non era modesto, Benn, sapeva di essere il migliore e lo sbandierava ai quattro venti ogni volta che poteva.
Sfidarlo era sconsigliato in tutto il Nuovo Mondo, perché si riceveva una sconfitta umiliante o un proiettile dritto in fronte insieme ad un sorriso altezzoso.
La democrazia non era di casa, per il Vice del Rosso.
Infondo aveva imparato dai Nobili Mondiali, per i quali la democrazia significava dare schiavi su schiavi ai Draghi Celesti e lasciar morire di fame interi villaggi innocenti, o distruggere isole che provavano a vivere per conto loro.
Era meglio essere pirati ed ammettere tranquillamente di seguire solo le regole del proprio Capitano e del mare, piuttosto che nascondersi dietro al paravento della giustizia.
Benn avrebbe confessato davanti a qualsiasi corte e di fronte a qualsiasi pena con orgoglio di essere il Vice di Shanks, perché preferiva seguire un pazzo sognatore che ancora crede nella libertà piuttosto che vivere senza davvero poterlo fare, con il terrore che ti uccidano o vendano da un secondo all'altro solo perché sei uno schiavo, un essere inferiore.
Meglio essere considerati malvagi, cattivi, assassini e ladri piuttosto che sottrarre la libertà.
Benn la pensava e l'aveva sempre pensata così.
CITAZIONE
“Ma perché lo consideri un tradimento personale? Occhi di falco...ha tradito la sua bandiera ma dopotutto c'era un perché che tu conosci, anche. Ti avrà spiegato perché accettava, perché si piegava a loro. Odiarlo come lo odi -come io ho sempre pensato lo odiassi almeno- non è esagerato? Tradire la propria bandiera è come tradire i propri compagni...però penso che tu gli porti ancora troppo rancore. Dopotutto non è una decisione che a preso perchè lo voleva, forse è stato debole al tempo, ma l'ha fatto per la sua famiglia”

Il più grande dovette riflettere un attimo, prima di spiattellare tutto al Rosso.
La sincerità prima di tutto, ed infondo ormai era passato e non contava più assolutamente niente.
Benn ormai amava Shanks, punto e a capo.
“Lo sapevo. E fosse stato solo quello, per il tradimento della bandiera o per le guardie alle calcagna, io e Occhi di falco probabilmente staremo ancora insieme” anche se aveva Shanks davanti, Benn non esitò a dirlo, perché era vero.
Sospirò, stringendo di più il Rosso “Infatti abbiamo continuato a vederci. È lui che man mano cambiava. Non è sempre stato così 'apatico', per quanto ti possa suonare impossibile. Era lui anzi che mi coinvolgeva in tutto” il maggiore si umidificò le labbra, non riuscendo veramente a dare un ordine sensato a quello che era accaduto anni prima “A cominciato a comportarsi come i suoi genitori, ma lo faceva solo con me. So perché lo fece, ma io...odio essere predominato, odio prendere ordini” ridacchiò “Sei la persona meno adatta a cui dirlo, ma sì: Odio prendere ordini” e ridacchiò ancora, prima di riprendere serietà “Così cominciammo ad allontanarci. Lui iniziò la caccia frenetica di chi aveva ridotto il suo territorio in quel modo. Ora, ovviamente era stato il Governo, ma di quei tempi il Governo dava la colpa di tutto a Gol D Roger” Benn sospirò ancora “Peccato che quando lo trovò il Re dei Pirati era sul patibolo a dichiarare dell'esistenza del One Piece” il Vice di Shanks avrebbe potuto trovarlo ironico e divertente, se quella storia non avesse rivelato una piega tragica “Io e lui eravamo ragazzini, non siamo mai arrivati fino in fondo. Quella volta c'arrivammo. Lui era ubriaco, io non ero consenziente. Mi mollò in un vicolo come una qualsiasi puttana. Non l'ho più rivisto finché non lo incontrammo insieme”.
Era il discorso più lungo che Benn avesse fatto in trent'anni di carriera da Vice, oltre che il più faticoso per lui stesso, probabilmente, ma il tono rimase solo leggermente amaro.
Sapeva di esagerare con l'odio per Occhi di falco, ma l'insieme degli eventi gli era rimasto dentro ed anche se adesso, da adulto, sapeva di esagerare a detestarlo, ormai non poteva che farlo, quasi per abitudine.
“È una cosa che mi è rimasta fin da moccioso, ormai si è radicata. Vedila dal lato buono. Non avrai mai motivo di essere geloso, se lo odio” scherzò.
Infondo Benn era sicuro che Shanks non sapeva dove fosse di casa la gelosia.

Perdono ^^'
 
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Saruwatari_Asuka
view post Posted on 3/7/2011, 18:18




Shanks il Rosso


Shanks lo sapeva bene che il maggiore si divertiva sempre a mostrare la sua superiorità agli altri. Sfidarlo non era mai consigliabile per nessuno, perché finiti tre volte su tre dolorante e umiliato, se non direttamente all'altro mondo, quindi era probabile che per Benn fosse anche un divertimento, sistemare ai suoi casini.
Di preoccuparsi per quello di cui si stava preoccupando poco prima il rosso comunque non c'era ragione, perché Shanks non sarebbe mai arrivato a commettere l'errore di Mihawk, arrivando a trattare il maggiore come uno schiavo o che altro. Di errori il Rosso ne commetteva a bizzeffe, incontabili, ma fino a tanto non sarebbe mai arrivato. Era il suo vice, un amico e la persona che amava, figurarsi se sarebbe arrivato a tanto. Piuttosto mollava tutto e andava a fare l'eremita ad Impel Down.
CITAZIONE
“Lo sapevo. E fosse stato solo quello, per il tradimento della bandiera o per le guardie alle calcagna, io e Occhi di falco probabilmente staremo ancora insieme. Infatti abbiamo continuato a vederci. È lui che man mano cambiava. Non è sempre stato così 'apatico', per quanto ti possa suonare impossibile. Era lui anzi che mi coinvolgeva in tutto”

Benn era sincero come non mai, e Shanks preferiva questo al fatto che gli raccontasse chissà quale scusa per spiegarlo, visto che se non voleva farlo avrebbe semplicemente potuto evitarlo.
E non era geloso, Shanks, perché in fondo si trattava di una storia passata e chiusa da tanti, troppi anni. Essere geloso di Occhi di falco in quel momento sarebbe stato davvero da stupidi, provare quella sensazione di rabbia invece era scontato dopo quel racconto che ancora non aveva avuto modo di capire totalmente, anche se forse insensato.
Immaginarsi Mihawk con anche solo un quarto dell'entusiasmo che aveva lui da ragazzino e che ancora aveva lo fece sorridere, perché era davvero difficile figurarsi un Occhi di Falco giovane ed entusiasta in grado di coinvolgere anche qualcuno come Benn in qualsiasi cosa lo interessasse.
Troppo diverso dal flottaro che aveva conosciuto lui sin dalla prima volta, apatico e svogliato in qualsiasi cosa facesse.
Benn lo strinse ancora un po' a sé, come se già non fossero abbastanza incollati uno all'altro, quasi la presenza del Rosso fosse l'unica cosa che potesse dare a Benn la forza di parlare e che voleva sentirla il più possibile.
Per Benn doveva essere davvero difficile raccontare quei fatti, seppur ormai passati.
CITAZIONE
“A cominciato a comportarsi come i suoi genitori, ma lo faceva solo con me. So perché lo fece, ma io...odio essere predominato, odio prendere ordini. Sei la persona meno adatta a cui dirlo, ma sì: Odio prendere ordini”

Anche Shanks ridacchiò insieme al maggiore. Lo sapeva bene che odiava sentirsi dare ordini, come anche Shanks stesso dopotutto, difatti il Rosso cercava di essere sempre il più liberare possibile, e di evitare di imporsi anche ai suoi uomini, anche quando dava degli ordini, se era possibile. E forse era proprio per questo che i suoi lo rispettavano e lo seguivano così fedelmente, perché anche Shanks faceva la stessa cosa con loro.
Poi il maggiore tornò immediatamente serio, e Shanks con esso, ascoltando attentamente.
CITAZIONE
“Così cominciammo ad allontanarci. Lui iniziò la caccia frenetica di chi aveva ridotto il suo territorio in quel modo. Ora, ovviamente era stato il Governo, ma di quei tempi il Governo dava la colpa di tutto a Gol D Roger. Peccato che quando lo trovò il Re dei Pirati era sul patibolo a dichiarare dell'esistenza del One Piece”

Lo sguardo di Shanks si oscurò appena. Ricordava perfettamente quel periodo, quando la marina cercava in tutti i modi di aizzare contro Roger chiunque potesse aiutarli a catturarlo dopo la sua nomina a Re dei Pirati. Era stato poco tempo dopo che la ciurma si era sciolta, e precisamente un anno dopo Roger si era consegnato alla Marina, decantando l'esistenza dello One Piece e invitando chiunque a cercarlo.
Per Shanks era stato un periodo difficile quello, soprattutto quando era rimasto completamente solo, dopo l'esecuzione, divisosi anche da Buggy., anche se aveva cercato, riuscendoci, di non perdere mai il suo sorriso e il suo modo di fare.
Non aveva mai incontrato Occhi di Falco però mentre era sulla nave di Roger, ne aveva sentito parlare solo di sfuggita, mentre la gente discuteva su quel giovane che era riuscito a diventare lo spadaccino migliore a una giovane età. Non gli era giunta voce di nessuno però in quel periodo che stesse sempre insieme a Mihawk, di nessun Beckman comunque.
CITAZIONE
“Io e lui eravamo ragazzini, non siamo mai arrivati fino in fondo. Quella volta c'arrivammo. Lui era ubriaco, io non ero consenziente. Mi mollò in un vicolo come una qualsiasi puttana. Non l'ho più rivisto finché non lo incontrammo insieme”

Shanks ci mise un po' a capire quello che Benn aveva detto davvero. Ma quando riuscì a fare due più due, alzò di nuovo gli occhi verso quelli del maggiore, perplesso e stupito.
Però Occhi di falco era ubriaco, aveva detto Benn, e Shanks era l'ultimo uomo sulla faccia della terra che poteva giudicare quello che si poteva arrivare a fare quando si perdeva il controllo di se stessi a causa dell'alcool. Lui ne combinava di terribili ogni volta.
Eppure c'era il fatto che il flottaro fosse sparito dopo di allora e non si fosse più fatto vedere fino a quando non lì'avevano rivisto insieme, e anche allora Shanks era praticamente certo che Mihawk fosse sempre stato con lui e a Benn non ci si fosse mai avvicinato.
CITAZIONE
“È una cosa che mi è rimasta fin da moccioso, ormai si è radicata. Vedila dal lato buono. Non avrai mai motivo di essere geloso, se lo odio”

Benn stava scherzando, ma Shanks si ritrovò comunque a ringhiare, non certamente all'indirizzo del maggiore comunque.
Non c'era alcun perché per essere geloso di Mihawk, perché Shanks si fidava di Benn con tutto se stesso, e se mai il maggiore arrivasse a tradirlo in un modo o nell'altro, sarebbe sicuramente perché lui se l'era cercata, conoscendosi.
Né c'era motivo per odiare Drakul, perché a lui personalmente dopotutto non aveva fatto assolutamente niente, anzi, era stato lui a tradire i loro rituali scontri perdendo il braccio, quindi era Shanks quello che si meritava il rancore del flottaro.
Ma di certo, in quel momento, Drakul Taka No Me Mihawk si era guadagnato l'ira cieca del Rosso, che non sarebbe passata tanto facilmente dopo aver sentito come aveva trattato anni e anni prima il suo Vice.
"Da Occhi di falco non me lo sarei mai aspettato però. L'influenza della marina fa davvero un brutto effetto, è davvero il comportamento degno di un nobile spocchioso" sospirò Shanks, non nascondendo un leggero sorriso a quella sua stessa frase.
Magari doveva anche un favore alla marina, che senza volerlo gli aveva fatto il più grande regalo che avrebbe mai potuto volere, a loro stesso svantaggio talaltro.
"Mi dispiace vi siate divisi così. Però..." si tirò un po' su, senza sciogliere l'abbraccio ma il tanto sufficiente per poter sfiorare le labbra del maggiore con le sue e sogghignare "...sono contento di averti trovato io" lo baciò di nuovo, delicatamente "E che adesso tu sia solo mio"

E' tipo lunghissimamente inutile questo post °_°

Perdono di che, scusa ?
 
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*Reghina*
view post Posted on 3/7/2011, 19:14




24yxpnp
Benn Beckman

Probabilmente di tutto quel discorso, nemmeno la metà aveva senso.
Infondo Benn sapeva che Shanks piuttosto che fare qualcosa che potesse precludere la libertà ai suoi compagni si consegnava alla Marina.
Era quello il motivo, uno dei tanti almeno, che spingeva i compagni del Rosso ad essergli così fedeli: La sicurezza che Shanks non li avrebbe mai traditi.
Forse anche per questo il maggiore non mentì, non tentò di sminuire o addolcire la piccola.
Seguiva le espressioni dell'Imperatore, vedendole passare dal sorriso sincero alla rabbia cieca, fino ad un'aria perplessa di chi davvero non crede a quello che sta sentendo.
Alla fine, come giusta conclusione, il Rosso aveva ringhiato.
Benn ridacchiò appena, perché infondo per Shanks doveva essere quasi impossibile non tanto credergli, ma immaginare la scena.
Infondo il maggiore sapeva che il Capitano si fidava di lui e dava per certa qualsiasi cosa Benn dicesse, ma lì si trattava di fatti che anche riflettendoci mille anni, Shanks non sarebbe riuscito a immaginare.
CITAZIONE
“Da Occhi di falco non me lo sarei mai aspettato però. L'influenza della marina fa davvero un brutto effetto, è davvero il comportamento degno di un nobile spocchioso”

Il Vice del Rosso sogghignò, pensando che magari avrebbe anche dovuto ringraziare Taka no me di essersi lasciato svuotare a quel modo dalla Marina.
Grazie a questo Benn adesso stava con Shanks, e cosa ancor più importante poteva fare quel che gli pareva e piaceva.
CITAZIONE
“Mi dispiace vi siate divisi così. Però......sono contento di averti trovato io. E che adesso tu sia solo mio”

Il maggiore si godette i baci tra una frase e l'altra, sogghignando divertito.
Era sempre così, con Shanks.
Qualsiasi cosa si dicesse o facesse, riusciva a coglierne il meglio.
“Solo vostro, Capitano” sussurrò Benn, baciandolo, affondo.
Ricordò vagamente che probabilmente non era stato educato interrompere quei flash passati così violentemente, ma se ne fregò.
Strinse ancor più forte l'Imperatore, neanche dovesse volatilizzarsi.
L'alba ormai era prossima, non avevano dormito nemmeno dieci minuti, ma non gli sembrava così importante e non si sentiva minimamente stanco, neanche un'adolescente in gita scolastica.
“Ti conviene dormire. Tra poco è l'alba” sussurrò al Rosso, carezzandogli ancora i capelli.
Fosse dipeso da Benn, sarebbe rimasto a baciarlo fino ad un secolo dopo, ma un po' di riposo al suo adolescente Capitano serviva.

Perdono dell'obbrobrio xD

Il tuo era stupendo :*.*:
 
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Saruwatari_Asuka
view post Posted on 3/7/2011, 21:12




Shanks il Rosso


Anche il maggiore aveva sogghignato al suo indirizzo quando Shanks aveva preso a baciarlo.
Ovviamente il Rosso non poteva essere certo che il maggiore la pensasse come lui, ma qualcosa gli diceva che era così, e non solo il bacio in cui l'aveva attirato.
Dovevano tutti e due un piccolo favore alla marina per aver tolto Mihawk dalla strada del maggiore e averlo portato dritto da lui senza nemmeno farlo a posta, almeno con lui il più grande poteva fare quel che voleva senza regole -perché erano pirati, le uniche regole che seguivano erano quelle del mare, che certamente non davano alcuna restrizioni su sogni e azioni-. Cosa che sicuramente il Rosso non gli avrebbe tolto, anche perché era la cosa che aveva di più cara e preziosa anche lui e che avrebbero dovuto avere tutti gli uomini senza distinzioni. La libertà.
Per questo non poteva davvero perdonare i nobili, in generale. Non solo per quello che avevano fatto a Benn, ma per quello che rubavano tutti i giorni alle persone, qualcosa a cui non poteva essere dato un valore oggettivo, che valeva molto più di ora o gioielli.
CITAZIONE
“Solo vostro, Capitano”

Il sussurro di Benn lo riportò alla realtà, e Shanks ricambiò quel baciò più approfondito, giocherellando con il labbro inferiore dell'altro fra i denti, sogghignando e baciandolo di nuovo, mentre Benn lo stringeva a sé quasi avesse paura svanisse da un momento all'altro. Shanks approfondì il bacio, accarezzando la lingua del maggiore con la propria, assaporandola più che poteva, quasi volesse fargli capire che non c'era bisogno, che non sarebbe andato da nessuna parte e di certo non poteva svanire come nebbia.
L'alba probabilmente sarebbe arrivata a breve ma al Rosso non interessava affatto. Se prima si sentiva un po' spossato a causa di tutto quello che era successo quel giorno adesso era passato anche quello.
CITAZIONE
“Ti conviene dormire. Tra poco è l'alba”

Ma ovviamente Benn non poteva evitarsi di preoccuparsi e pensare a lui davvero in qualsiasi momento. Shanks poggiò il capo sulla spalla del maggiore, sogghignando, mordicchiandogli appena la base del collo, appena appena, senza lasciare alcun segno però.
"Non ho affatto sonno. Fa pure arrivare l'alba con comodo e poi riprendiamo l'esplorazione dell'isola" disse, socchiudendo un po' gli occhi.
In realtà quando aveva posto quella prima domanda, Shanks si era aspettato che anche il maggiore ne ponesse una uguale, ma forse per tutto quello che aveva ricordato poi, non ci aveva più pensato nemmeno lui. Forse era meglio per Shanks, così, non restava che aspettare l'alba, rivestirsi, e cercare un benedetto villaggio. Perché doveva essercene uno, su quell'isola.
 
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*Reghina*
view post Posted on 5/7/2011, 13:10




24yxpnp
Benn Beckman

Shanks lo baciava, di continuo, e il maggiore non poteva che gradire.
Era bello poter stare lì, con il Capitano, con un piccolo peso in meno.
Perché il mare non dava regole e il Rosso di certo non ne avrebbe messe, non per far del male ai suoi uomini comunque.
Li voleva liberi ed era anche questo che Benn amava del Rosso.
Ma infondo, per quanto facesse il muso o tentasse di mantenersi duro, Benn amava dannatamente tutto del suo Capitano.
Pareva capire sempre di cosa aveva bisogno il maggiore, Shanks, dandogli una sicurezza strana che il Vice del Rosso trovava meravigliosamente calda.
Era bello sapere che il Capitano non sarebbe svanito all'alba come un sogno, era stupendo baciarlo e stringerlo forte.
< Sono peggio di una ragazzina > pensò sarcastico Benn, deridendosi, ma infondo chissene fregava.
Bastava che Shanks non venisse mai a sapere tutte quelle smancerie che passavano per il capo del suo Vice ed era fatta.
CITAZIONE
“Non ho affatto sonno. Fa pure arrivare l'alba con comodo e poi riprendiamo l'esplorazione dell'isola”

Il minore, notò Benn, non pareva deluso che lui non avesse chiesto delucidazioni su come aveva trascorso l'infanzia il Capitano.
Forse per questo il maggiore s'incuriosì.
“Dimmi una cosa” sussurrò, carezzando quel capino rosso “Cosa ci faceva un moccioso sulla Oro Jackson?”.
Fu una domanda indiretta, quella di Benn, nemmeno temesse di disturbare o poter turbare il Rosso.
Infondo, non avrebbe certo voluto fargli avere brutti ricordi.

Ma tipo..Wow! Cinque pagine e solo una lemon xD devo preoccuparmi? :LOL!:
 
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Saruwatari_Asuka
view post Posted on 5/7/2011, 16:55




Shanks il Rosso


Il maggiore sembrava rassicurato dal fatto che il Rosso non sarebbe sparito all'alba e dai baci che il più piccolo -nel senso stretto del termine in quel momento- gli regalava. E Shanks non poteva che esser sollevato di riuscire a dar sicurezza o conforto al maggiore, in qualsiasi momento, ma soprattutto quando ne aveva bisogno, come sembrava quella sera, forse a causa di quei ricordi non proprio piacevoli che l'avevano accompagnato fino a poco prima.
Purtroppo per lui -e non che si aspettasse molto il contrario, doveva essere sincero- Benn sembrava aver notato che per un attimo il rosso si era rilassato capendo che probabilmente non gli avrebbe chiesto niente a sua volta, e s'era incuriosito.
CITAZIONE
“Dimmi una cosa. Cosa ci faceva un moccioso sulla Oro Jackson?”

Shanks sospirò, mentre Benn riprendeva ad accarezzargli dolcemente i capelli. La domanda era stata appena sussurrata, quasi come se Benn temesse di turbarlo, facendogli rivivere ricordi poco piacevoli.
E dopotutto, Benn era stato totalmente sincero con lui togliendo il peso di quel passato che si era tenuto per sé per tutti quegli anni, e Shanks sicuramente non aveva intenzione di far rimanere la curiosità al maggiore o esserne da meno.
"Ah, mi sembrava strano non l'avessi chiesto prima" rise, godendosi le dita del maggiore fra i fili cremisi dei suoi capelli.
Shanks ci pensò un po' su prima di rispondere, ma alla fine non c'era molto da dire.
"Quando il Capitano...Roger è attraccato sulla mia isola ero un mocciosetto che sognava di prendere il mare, quindi mi sono nascosto nella stiva della nave e quando si sono accorti di me eravamo già lontani dalla costa. In verità penso volessero mollarmi all'isola successiva, ma sapevo essere convincente anche a dieci anni" sogghignò. Ricordava perfettamente che quando Roger l'aveva beccato, all'inizio voleva buttarlo in mare senza troppi complimenti e in verità era stato Ray a salvarlo dal finire in pasto a qualche mostro marino.

Roger squadrò il bimbetto dalla testa ai piedi. Era davvero piccolo e minuto, i capelli rossissimi e due occhioni super-espressivi che al momento non avrebbe saputo dire se lo infastidivano o lo intenerivano.
"Come diavolo c'è salita questa pulce sulla mia nave?" chiese ringhiando all'indirizzo dei suoi uomini. Shanks per tutta risposta accennò un sorriso enorme, incrociando le braccine dietro la schiena e guardando quell'uomo strano e divertente con espressione ammaliata e divertita.
"Non ce ne siamo accorti Capitano, era nascosto nella stiva fra le scatole di alcolici che abbiamo caricato ieri sera" rispose divertito qualcuno.
Shanks ignorò completamente quelle parole, guardandosi intorno e decidendo che quell'enorme nave gli piaceva da morire. Corse verso il parapetto, arrampicandosi a fatica e affacciandosi per vedere il mare. Nel suo villaggio il mare si vedeva a malapena, ma nonostante lì stesse bene aveva sempre sognato prendere il largo, vivere tenendo conto solo a se stessi.
Qualcuno lo afferrò per la calotta e il bambino si ritrovò a fissare gli occhi neri del Capitano.
"Sei stato furbo a nasconderti proprio lì, moccioso, il cuoco si è accorto di te solo stamane" gli disse a una spanna dal viso "
"Siete voi che siete stati stupidi, non c'ho messo niente ad entrare ieri notte" squittì il rosso, scalciando per poter scendere, divertito.
"Ma sentitelo, il nanetto è anche sfrontato" borbottò Roger, mollandolo e rivolgendosi poi al suo Vice "Quando ci siamo allontanati dall'isola del marmocchio?"
"Troppo, se stai pensando di ritornare indietro e riportarlo lì" Ray scrollò le spalle, divertito da quel moccioso che nel cuore della notte era riuscito a fregarli tutti salendo sulla nave e trovando il posto più nascosto, la stiva "In fondo è stato bravo, potremmo anche premiarlo" rise di cuore, il vice del futuro Re dei pirati, avvicinandosi al bambino e scompigliandogli i capelli.
"Sì, sì" saltello quello, guardando fisso negli occhi il Capitano di quella nave "Non darò fastidio a nessuno, promesso..."
"Non se ne parla" lo interruppe perentorio Roger "A quanto la prossima isola?"
"Ma non puoi mica lasciarmi così, tutto da solo su un'isola sconosciuta, vero signor Vicecapitano? Glielo dica anche lei" esclamò, sbattendo le palpebre all'indirizzo del Re Oscuro , quasi fosse alla ricerca di supporto.
Rayleigh rise sguaiatamente, incrociando le braccia al petto e poggiandosi alla nave, fissando Roger dritto negli occhi "Il moccioso sa il fatto suo, dobbiamo ammetterlo. Al massimo possiamo tornare indietro, e restituirlo ai genitori. Mollarlo sulla prossima isola senza nemmeno conoscerla...Roger, non vorrai avere il ragazzino sulla coscienza, spero"
Shanks annuì più volte, convinto, imitando il Re Oscuro nei movimenti e facendo scoppiare a ridere tutta la ciurma. Roger invece sbuffò indispettito, cercando di non sorridere anche lui.
"E visto che non ho genitori da cui tornare e tornare indietro è una perdita di tempo posso benissimo rimanere qui, giusto? Non vi accorgerete nemmeno della mia presenza"
"Potrebbe farci da mozzo" propose divertito uno degli uomini. Shanks lo guardò perplesso senza sapere cosa significasse fare il mozzo, ma proprio quando Roger si aspettava lo chiedesse, il ragazzino se ne uscì con un semplice e limpido "Sì, farò il mozzo! Quando iniziamo?"
Roger scoppiò a ridere e, visto che non potevano davvero lasciare un ragazzino da solo su un'isola sconosciuta o tornare indietro, avere una peste come quella -e dubitava sarebbe passato davvero inosservato- a bordo sarebbe stato divertente.


Shanks sogghignò a quel ricordo, ed in fondo Roger l'aveva salvato, era stato come un padre per lui che era cresciuto quasi completamente da solo su quell'isola.
"Quando ho visto la Oro Jackson non c'ho rimiginato molto, volevo provare e l'ho fatto. Non avevo niente da perdere lasciando il villaggio dove sono cresciuto, anzi, quindi l'ho fatto senza pensarci affatto, come mio solito"

E' che sono impegnati in altro, vedi? XD
Piuttosto, visto che hai risposto devo pensare che stai meglio oggi?
 
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*Reghina*
view post Posted on 7/7/2011, 18:03




24yxpnp
Benn Beckman

Il Rosso aveva sospirato alla sua domanda e il maggiore si chiese se avesse fatto bene a porla.
Probabilmente a Shanks non andava di parlarne, anche se Benn non ne capiva bene il motivo.
L'Imperatore era il primo a dire che il passato non contava, possibile si facesse problemi?
< Ma saranno fatti suoi, no? > pensò, storcendo appena le labbra.
CITAZIONE
“Ah, mi sembrava strano non l'avessi chiesto prima”

Al contrario però di quanto pensasse il Vice del minore, Shanks l'aveva presa a ridere.
Benn pensò che probabilmente la sua era stata una sensazione dovuta a quello che lui aveva raccontato e nient'altro.
Infondo Shanks non aveva segreti, non per lui almeno.
CITAZIONE
“Quando il Capitano...Roger è attraccato sulla mia isola ero un mocciosetto che sognava di prendere il mare, quindi mi sono nascosto nella stiva della nave e quando si sono accorti di me eravamo già lontani dalla costa. In verità penso volessero mollarmi all'isola successiva, ma sapevo essere convincente anche a dieci anni”

L'Imperatore sogghignò e il maggiore roteò gli occhi quasi esasperato.
Che altro doveva aspettarsi dal suo Capitano se non una cosa fatta così, senza pensarci troppo, quasi fosse un semplice gioco?
Nemmeno si fosse imbarcato sulla nave del primo pirata sconosciuto che passava di lì per caso.
Gli sembrava d'immaginare uno Shanks bambino che con un sorrisone decideva da sé di rimanere sulla Oro Jackson in barba ai pareri del Capitano.
Probabilmente poi Roger stesso l'aveva presa a ridere, conoscendo la fama del Re dei Pirati e di quanto tenesse ai suoi compagni.
CITAZIONE
“Quando ho visto la Oro Jackson non c'ho rimiginato molto, volevo provare e l'ho fatto. Non avevo niente da perdere lasciando il villaggio dove sono cresciuto, anzi, quindi l'ho fatto senza pensarci affatto, come mio solito”

Benn batté un paio di volte le palpebre, prima di arrivare alla conclusione “Eri orfano?” chiese.
Per poi sospirare.
La delicatezza non era il suo forte, questo era assodato.
“Intendo...sei riuscito a sopravvivere da solo?” ghignò, sdrammatizzando “Da te mi aspetto che appena giro gli occhi inciampi e muori” sbuffò, come avesse a che fare con un imbranato cronico, più che con un potente e pericoloso pirata.
 
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Saruwatari_Asuka
view post Posted on 8/7/2011, 00:26




Shanks il Rosso


Sicuramente al suo sospiro Benn doveva aver pensato di aver fatto male a porre quella domanda e che magari lui non ne voleva parlare, ma poi sembrava non averci più fatto caso.
Shanks non aveva problemi a parlare del suo passato prima di Roger. C'erano poche cose significative, poche cose che ricordava davvero perché probabilmente era troppo piccolo, ma anche fosse stato diversamente non avrebbe avuto problemi a parlarne.
Non tanto perché Benn l'aveva fatto e lui non voleva essere da meno e lasciarlo con la curiosità.
Quando perché per lui, il passato era passato, e non contava, e non si sarebbe mai stancato di ripeterlo.
L'unica cosa che trovava ancora difficile narrare, anche a distanza di anni, era...il periodo passato con il suo Capitano. E, soprattutto, quando l'aveva perso, quando si era sentito così abbandonato da quello che in fondo per anni aveva considerato alla stregua di un padre.
Ma non era quello l'importante in quel momento.
Vide Benn roteare gli occhi e ridacchiò maggiormente, pensando che probabilmente il maggiore doveva star pensando che quello era proprio un comportamento degno di lui, imbucarsi in una nave che poteva essere abitata da pericolosi pirati che non avrebbero avuto remore ad ucciderlo.
Invece era stato fortunato, molto.
CITAZIONE
“Eri orfano?”

La domanda era giunta inaspettata, poi il maggiore aveva sospirato quasi a chiedere scusa per il poco tatto che sapeva di non avere. Shanks si ritrovò a ridere, prima che la frase successiva del maggiore smorzasse anche quelle risa.
CITAZIONE
“Intendo...sei riuscito a sopravvivere da solo? Da te mi aspetto che appena giro gli occhi inciampi e muori”

Lo aveva detto come se stesse avendo a che fare con un idiota irrecuperabile e imbranato, non con un pericoloso pirata, e per tutta risposta Shanks gonfiò le guancie indispettito tirandogli una leggera gomitata al fianco.
"Ah, è così? Quanta considerazione...cosa mi tocca sentire!" borbottò, cercando di nascondere il divertimento.
In verità non c'era molto da dire su quel fatto, visto che lui stesso non ne sapeva molto o quasi nulla sui suoi genitori.
Stette un attimo in silenzio, come dovesse sforzarsi per riuscire a ricordare qualcosa che nella sua mente era solo un'immagine sfocata ormai, inconsistente, che sembrava dovergli sfuggire da un momento all'altro solo per non tornare più. Forse perché non ci aveva mai ripensato.
"Non sono orfano, che io sappia" mormorò comunque in risposta alla prima domanda del più grande, socchiudendo appena gli occhi quando quelle immagini gli passarono per un secondo solo davanti, sforzandosi quasi per afferrarle.

Se ne stava seduto sulla scogliera a fissare il mare appena mosso, con le gambe a penzoloni e il vento a sferrargli i capelli rossi e il viso, dondolando la testa a destra e a sinistra con gli occhi chiusi.
Ascoltava il rumore delle onde, beandosi del profumo di salsedine e del vento appena troppo freddo per quel periodo dell'anno. Gli piaceva da morire il mare, e più guardava quell'infinita distesa azzurra più la voglia di navigarla era grande.
"Shanks!" si voltò verso la voce di donna che l'aveva chiamato, alzandosi e correndo verso di lei quando la riconobbe. Scoccò appena un'occhiata alla scogliera quasi a dirgli di aspettarlo, che sarebbe tornato presto, poi prese la mano tanto più grande della donna e camminò al suo fianco.
"Cosa ci facevi lì tutto solo, tesoro?"
Il bambino fece un sorrisone contagioso, saltellando qualche passo più avanti della donna "Guardavo il mare" rispose, con gli occhi che gli brillavano divertiti, solo per poi inciampare sui suoi stessi piedi e finire steso a terra. Sbatté gli occhi un paio di volte, stordito, fissando la donna che era scoppiata a ridere senza poterselo evitare minimamente. Shanks mise il muso, arrabbiato che l'altra stesse ridendo mentre lui si era fatto male, giusto per raggiungere le risa cristalline della ragazza neanche due minuti dopo.
"Sei un pericolo pubblico, Shanks" sussurrò la donna fra una risata e l'altra, prendendo il bambino fra le braccia "E cosa ci facevi a guardare il mare?"
"E' bello" rispose limpido il rosso, avvolgendo con le braccine il collo della fanciulla.
Lei sorrise, allungando la mano libera per riuscire a scompigliare i capelli innaturalmente rossi del bambino.
"Un giorno voglio vedere cosa c'è dall'altra parte! Che cosa c'è dall'altra parte, zietta?"
Lei all'inizio si limitò a fissare gli occhi limpidi e brillanti del bambino, per poi scoppiare a ridere teneramente all'indirizzo del bimbo "Come faccio a saperlo io? Invece dovresti chiedermi il permesso di poterlo fare, peste, e scordatelo prima dei vent'anni" rispose laconica, ma divertita, facendolo scendere e prendendolo per mano "Quello che ti posso dire, è che non esiste luogo più libero del mare, Shanks. Poterlo navigare, in qualsiasi modo, è forse l'unico modo per dirsi veramente liberi. Liberi di vivere come si vuole, liberi di essere se stessi, che è la cosa più bella e più importante del mondo, peste. Per questo quella distesa infinita sa attirare a sé così tante persone diverse, e dopotutto nessuna di loro è davvero malvagia come dice la Marina" sussurrò, fermandosi e abbassandosi alla sua altezza "Nemmeno i tuoi genitori, Shanks"
Il bambino la fissò all'inizio senza capire, dopotutto non aveva mai conosciuto i suoi genitori, e per lui era lei la sua famiglia, e la taverna la sua casa. Aveva imparato ad amare l'odore dei liquori, l'atmosfera di festa sempre allegra di quei posti.
Non si era mai chiesto chi fossero i suoi genitori, per lui non esisteva nulla al di fuori di quella sua famiglia


Dei suoi genitori, non ricordava nulla. Pur sforzandosi, davanti ai suoi occhi rivedeva solo quella donna che gli aveva fatto da madre, e le sue dolci e giuste parole con cui era cresciuto e che l'avevano sempre accompagnato. Era lei, che gli aveva dato i valori che per lui erano così importanti, e che poi Roger aveva reso insostituibili.
Si ricordava benissimo che se era salito sulla Oro Jackson senza minimamente sapere a cosa andava in contro, però, era stato proprio per le parole della 'zia'. Non gli era interessato sapere chi erano quei pirati, sapeva solo che con loro avrebbe potuto navigare ed essere libero davvero e non desiderava altro.
'Nessuna persona è davvero malvagia, se segue la via del mare, per quanto ne dica la Marina'
"Di loro non so nulla, solo che non volevano avere niente a che fare con me e che mi hanno abbandonato davanti un'osteria da quattro soldi. Dove mi hanno cresciuto, quindi avevo chi evitava morissi inciampando" rispose, alzando il mento indispettito, ma divertito e malinconico al tempo stesso.
"Però è stata proprio la donna che mi ha cresciuto a convincermi che il mare, e tutto quello che vi è legato, poteva portarmi alla vera libertà. Quindi quando sono salito sulla Oro Jackson, sapevo che lei non mi avrebbe fermato e anzi, mi avrebbe appoggiato. Non mi sono fatto troppi problemi, a lasciare il villaggio per seguire il Capitano".

Scusa, ma nonostante Shanks si scriva da solo ho avuto e ho vari dubbi su quello che ho scritto. Che per inciso, fa pena, cerca di perdonarmi se puoi v.v
 
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*Reghina*
view post Posted on 8/7/2011, 19:00




24yxpnp
Benn Beckman

Shanks l'aveva presa a ridere, ed il maggiore ne era stato sollevato.
Probabilmente uno come il Rosso non avrebbe avuto problemi con lo scarso tatto di Benn, infondo ormai ci era abituato.
Inoltre, all'Imperatore, il passato non era mai pesato.
Benn pensava che probabilmente la cosa più difficile per Shanks fosse parlare di Roger, e della sua morte, ma infondo quello era stato un brutto periodo per molti, soprattutto per i pirati.
Alla sua battuta il minore si era dimostrato esattamente quello che pareva al momento: un moccioso che gioca a fare l'adulto e ci riesce molto male.
Infatti aveva gonfiato le guance, stizzito.
CITAZIONE
"Ah, è così? Quanta considerazione...cosa mi tocca sentire!"

Benn sogghignò, scompigliandogli la zazzera rossa, solo per poi vederlo farsi pensieroso.
Probabilmente stava cercando una risposta alla sua domanda, e il maggiore trovava dannatamente adorabile che Shanks volesse sempre soddisfarlo, sia sotto le coperte che nelle sue curiosità.
CITAZIONE
"Non sono orfano, che io sappia"

< Che io sappia? > il Vice del Rosso sapeva di non potersi aspettare niente di meno.
Detta dal Capitano pareva che avere genitori fosse una cosa così, che capitava per caso, senza premeditazione, quasi si trovassero per strada.
< Il solito idiota >.
CITAZIONE
"Di loro non so nulla, solo che non volevano avere niente a che fare con me e che mi hanno abbandonato davanti un'osteria da quattro soldi. Dove mi hanno cresciuto, quindi avevo chi evitava morissi inciampando"

Come non-pensato.
Benn pregò di non incontrare mai nemmeno per sbaglio i genitori di Shanks – se fossero stati ancora vivi, ovviamente – altrimenti li avrebbe uccisi con le sue mani per il tono malinconico di cui avevano macchiato la voce del Rosso.
CITAZIONE
"Però è stata proprio la donna che mi ha cresciuto a convincermi che il mare, e tutto quello che vi è legato, poteva portarmi alla vera libertà. Quindi quando sono salito sulla Oro Jackson, sapevo che lei non mi avrebbe fermato e anzi, mi avrebbe appoggiato. Non mi sono fatto troppi problemi, a lasciare il villaggio per seguire il Capitano".

Il maggiore sorrise appena, strafottente.
“Povera donna, dietro ad uno come te” disse, baciandolo appena solo a fior di labbra “Sarà stata orgogliosa di saperti uno dei quattro Imperatori” aggiunse convinto.
Sulla Red ancora si festeggiava l'anniversario di quando Shanks era diventato un temuto e famoso Imperatore Pirata comandante di parecchie isole nel Nuovo Mondo.
Era una cosa di cui tutti erano enormemente orgogliosi, Benn in primis.
“Ti sei divertito, in quella tua scampagnata sulla Jackson?” chiese, senza vera curiosità, quasi sul serio fosse stata una gita su una qualsiasi nave con dei pirati qualsiasi.
Infondo, all'epoca, lo erano.

I tuoi post sono adorabili :*.*: Oddei..io invece sto dando le risposte più spastiche della terra...
 
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