Isola Istukushima., [VM 18] Benn x Shanks.

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Saruwatari_Asuka
view post Posted on 28/6/2011, 17:16




Shanks il Rosso


Benn aveva scosso il capo, stringendolo di più a sé. Shanks lo osservò, e gli parve soprappensiero quasi stesse rivedendo quel giorno sotto gli occhi mentre gli rispondeva.
CITAZIONE
"A dire la verità, no. Mi sembravi...un bambino. Un bambino che aveva capito della vita molto più degli adulti. Sapevi che i sogni e i compagni sono la cosa più importante. Forse per questo ti ho seguito"

Erano valori che il Capitano Roger gli aveva insegnato, per cui aveva vissuto, lui che per i suoi compagni avrebbe fatto di tutto, perché erano la sua unica famiglia. Era così che Shanks era cresciuto fin da quando aveva meno di dieci anni, in mezzo ad una gabbia di matti, esaltati, con un mucchio di sogni, ma che per i propri compagni e la propria famiglia avrebbero fatto ognuno il possibile. Era normale fosse cresciuto anche lui con simili ideali, che anche lui tenesse alla sua ciurma più che a qualunque altra cosa.
Anche quando la ciurma di Roger era stata sciolta, un anno prima dell'esecuzione, anche se in quel periodo aveva odiato il suo capitano per averli abbandonati tutti, ancora non sapendone e comprendendone il perché, non aveva potuto accantonare gli ideali con cui era cresciuto.
E se questo era riuscito ad attirare l'attenzione e la fiducia di Benn e a spingerlo a seguirlo, era felice di averlo fatto, di non averli abbandonati e di starli ancora seguendo.
Benn scrollò le spalle, attirando ancora la sua attenzione, guardandolo come se non avesse detto niente di importante.
CITAZIONE
"Ispirato? Se fossi in stato in te, piuttosto che rivolgermi la parola mi sarei sparato in un'occhio"

Shanks rise insieme al maggiore, divertito. Non gli era parso avesse poi un aspetto così poco rassicurante, in fin dei conti, se gli si era avvicinato senza un perché preciso, probabilmente aveva avuto qualcosa che aveva attirato la sua attenzione e l'aveva spinto a rivolgergli la parola incurante del fatto che quel ragazzo avrebbe potuto anche farlo fuori facilmente, magari.
"Io non ho mai giudicato dall'aspetto e poi ho fatto bene ad infastidirti, no?" se ripensava a quel giorno, in verità, forse non avrebbe saputo dire nemmeno adesso il motivo preciso per cui aveva parlato a quello sconosciuto. Forse perché un motivo non c'era, visto che lui all'ora come adesso usava l'istinto più che la ragione, e aveva semplicemente seguito quello, nonostante il maggiore fin da giovanissimo non avesse ai più un aspetto molto amichevole.

Era entrato nella locanda senza sapere bene che posto fosse quello, consapevole che probabilmente non era luogo per un ragazzino come lui ma del tutto intenzionato a prendere qualcosa da bere. Gli interessava poco che fosse solo un ragazzino, era abituato perché lo faceva anche sulla Oro Jeckson, anche se il Capitano gli diceva sempre che non lo reggeva affatto e che diventava uno spasso quando beveva troppo e perdeva la lucidità.
Non aveva intenzione di rimanere su quell'isola ancora a lungo. Dopo l'esecuzione del suo Capitano aveva rubato una barca ed aveva preso il mare, arrivando in quell'isola di cui sapeva davvero poco o niente, ma che gli interessava ancora meno conoscere.
Era già da un paio di giorni fermo lì e in verità e non aveva trovato o fatto niente di interessante. Se ne sarebbe andato sicuramente prestissimo. Quando ordinò da bere, il barista l'aveva guardato storto quando aveva ordinato da bere, ma aveva i soldi quindi gli aveva dato il sakè che chiedeva.
Guardò il bicchiere per diversi minuti senza toccarlo.
Non era divertente bere da solo. Era abituato a farlo in compagnia, con tutti i suoi compagni o anche solo con Buggy, e adesso che anche lui l'aveva lasciato per intraprendere la carriera da pirata per conto suo, com'era giusto in fondo, Shanks si ritrovava completamente da solo.
E bere gli piaceva, ma così non c'era gusto. Sapeva davvero di triste, e lui non era triste, non voleva esserlo.
Scosse la testa, infastidito dai suoi stessi pensieri, e afferrò la bottiglia si sakè, versandoselo.
Si stava già portando il bicchiere alle labbra pronto a scolarlo senza pensarci troppo su, quando aveva visto qualcuno di interessante passare davanti la porta della locanda, che aveva lasciato aperto.
Era un tipo che non aveva mai visto, coi capelli lunghi neri e il sigaro, o quel che era, alle labbra. Era quasi sicuro di averlo visto da quelle parti anche i giorni precedenti, ma non era certo dopotutto visto che non aveva la minima idea di chi fosse. E chissene importava, in fin dei conti.
Non aveva voglia di bere da solo, e quel tipo chiunque fosse cadeva a pennello. Inoltre, ma forse era solo una sua impressione, gli dava l'idea di essere diverso da quel gruppo di ubriaconi e sfaticati contadini e mercanti che aveva visto in quel villaggio in quei due giorni lì.
Era una di quelle volte che non avrebbe saputo spiegare le sue azioni, ma tanto lui non sapeva mai il perché delle sue azioni, quando le faceva, quindi non vedeva il problema in quel momento.
Saltò giù dalla sedia e si affacciò, con un sorrisone da orecchio a orecchio stampato sul volto.
"Hey, hey" gli corse in contro, tagliandogli la strada. Da vicino non sembrava amichevole, però a lui non sembrava male e beh, come diceva sempre Roger, mai fidarsi dell'apparenza. E visto che il suo istinto gli diceva che stava facendo la cosa giusta e che tanto non aveva niente da perdere, se non da guadagnarci un compagno, non c'era assolutamente niente di sbagliato.
Lui sarebbe sicuramente diventato un Pirata, sarebbe stato un Capitano di cui Roger avrebbe dovuto esser fiero, il problema era che per farlo prima aveva bisogno di compagni.
E quel tipo lì chiunque fosse, gli esprimeva qualcosa di buono.
"Tu col sigaro -è un sigaro quello? Il Capitano ne fumava di molti più grossi però, sembra più una sigaretta, come quelle di Ray...Beh, ti va di bere un goccio con me? Offro io!" senza attendere risposta, lo prese per il polso e lo trascinò alla locanda dove stava precedentemente bevendo. Non gli importava molto della prima impressione che avrebbe potuto dare a quel ragazzo, poi avrebbe saputo sicuramente come convincerlo a venire con lui, se avesse voluto.


A quel ricordo, che gli era tornato in mente senza un perché preciso, come tutto in quei giorni, non poté che scoppiare a ridere. Era davvero un ragazzino pieno di vita, senza peli sulla lingua o apparenti problemi nella testa. O forse era semplicemente perché non voleva bere da solo, quel giorno, ma a distanza di quasi trent'anni si sarebbe candidamente complimentato con quel ragazzetto intraprendente.
"Quando mi ti sono parato davanti in quel modo, non devi aver pensato affatto che fossi un bambino che già conosceva il mondo. Al massimo, che fossi un pazzo, quindi direi che neanche io come prima volta ho fatto una bellissima impressione, o no?" .
Poi pensò che, probabilmente, se Shanks quel giorno non l'avesse incrociato e trascinato via senza sentir ragioni, forse loro due non si sarebbero più nemmeno incontrati. Shanks non aveva mai chiesto dove fosse diretto quel giorno o cosa facesse prima che salpasse con lui, però ammetteva che in quel momento, con quel ricordo che gli ronzava per la testa, avrebbe volentieri posto la domanda.
E tanto non c'era nessuno ad impedirglielo, quindi.
"Ma che facevi, prima che ti rubassi il libero arbitrio?" gli chiese candidamente, senza risultare troppo curioso, quel tanto per dirgli che avrebbe potuto rispondere solo se voleva, però.

Ehm...al solito, Shanks comanda XD
Anche se...credo di aver esagerato... °°

Oh, appuntino, ieri sera non me ne sono accorta...pardon, ma 'un occhio' è senza apostrofo, sempre perché occhio è maschile ^^'
:hug:


Edited by Saruwatari_Asuka - 28/6/2011, 23:33
 
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*Reghina*
view post Posted on 28/6/2011, 17:39




24yxpnp
Benn Beckman

Shanks si era messo a ridere, alla frase finale del suo Vice, e questi aveva roteato appena gli occhi.
Al solito, Shanks non cambiava mai.
CITAZIONE
"Io non ho mai giudicato dall'aspetto e poi ho fatto bene ad infastidirti, no?"

Benn gli sorrise appena, non trovando niente da contestare.
Infondo era contento fosse andata com'era andata, nonostante tutto.

Stava vagabbondando per le strade di quel paese come suo solito.
Non era di lì, ma si era adattato subito senza problemi.
Anche se era molto giovane, essendo silenzioso e intelligente, le persone non si facevano problemi ad accogliere un ragazzo come lui.
Non dava mai problemi o fastidio a nessuno e dopo qualche giorno spariva così com'era arrivato, quasi fosse un fantasma.
I mari in quei giorni erano in agitazione per l'esecuzione del Re dei Pirati e il giovane non aveva alcuna voglia di mettersi nei guai incontrando qualche pirata o cose simili.
Anche perché, nel caso, avrebbe dovuto far fuori qualcuno e non è che avesse voglia di avere grane, visto che la Marina pareva molto agitata.
Meglio starsene buoni.
CITAZIONE
"Hey, hey"

Un bambinetto dai capelli rossi gli aveva tagliato la strada e Benn si era bloccato solo per non finirgli adosso.
Aveva un buffo cappello di paglia che sembrava stargli venti volte.
< Si sarà smarrito? > si chiese il giovane, pensandolo come un bambino che aveva perso i genitori.
CITAZIONE
"Tu col sigaro -è un sigaro quello? Il Capitano ne fumava di molti più grossi però, sembra più una sigaretta, come quelle di Ray...Beh, ti va di bere un goccio con me? Offro io!"

Benn non c'aveva capito un bel niente, di tutta quella faccenda, solo che il ragazzino gli stava offrendo da bere.
Si lasciò trascinare spaesato in quella locanda.
Una volta entrati era riuscito a scrollarselo, guardandolo con aria ben poco amichevole.
Non gli aveva rivolto la parola, si era semplicemente seduto continuando a squadrare quello strano ragazzino dai capelli rossi.


Shanks rise di nuovo, risvegliando Benn, che stava più o meno pensando la stessa cosa, anche se dal suo punto di vista.
CITAZIONE
"Quando mi ti sono parato davanti in quel modo, non devi aver pensato affatto che fossi un bambino che già conosceva il mondo. Al massimo, che fossi un pazzo, quindi direi che neanche io come prima volta ho fatto una bellissima impressione, o no?" .

Il maggiore scosse il capo, carezzando in contemporanea quello di Shanks.
"Pensavo tu fossi un bambino che si era perso" ammise sincero, senza vergognarsene minimamente "E comunque non ho parlato tutto il tempo. Penso di aver fatto la figura di un muto, altro che storie" rise.
CITAZIONE
"Ma che facevi, prima che ti rubassi il libero arbitrio?"

Benn guardò il suo Capitano perplesso.
"Prima?" chiese, come non ne fosse sicuro "Parecchie cose. Non ero di quella città, non so nemmeno come si chiamasse. Stavo fuggendo".

Ehm, non chiedermi cosa c'è scritto X°D

Appuntino: Ho modificato. E...nel flash ci sono un paio di ripetizioni, all'inizio, dacci un'occhiata

:hug:
 
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Saruwatari_Asuka
view post Posted on 28/6/2011, 22:26




Shanks il Rosso


Benn aveva scosso la testa, carezzandogli i capelli distrattamente, anche lui apparentemente immerso nei suoi pensieri.
CITAZIONE
"Pensavo tu fossi un bambino che si era perso. E comunque non ho parlato tutto il tempo. Penso di aver fatto la figura di un muto, altro che storie"

Shanks si ritrovò a ridere a sua volta, ricordando quel pomeriggio. In effetti al loro primo incontro, quando l'aveva trascinato in quella taverna, Benn non aveva spiccicato parola con lui, guardandolo malissimo, e poi era sparito dalla sua vista prima ancora che potesse rendersene conto. Quando aveva alzato lo sguardo, lui semplicemente non c'era più, e Shanks ricordava di essere rimasto abbastanza infastidito da questo.

Il giorno prima, quel ragazzo era riuscita a darsela a gambe senza che se ne accorgesse e prima che potesse fermarlo era sparito. A Shanks la cosa dava piuttosto fastidio.
Non perché aveva pagato la sua parte -gliel'aveva proposto lui- o perché non aveva aperto bocca, non più di tanto almeno, però odiava quando la gente gli spariva da sotto gli occhi. Gli metteva addosso solo più curiosità di sapere perché quel tipo lo interessasse tanto, e perché sembrasse tanto diverso da tutti le persone incontrate in quella città. Quindi prese a cercarlo senza pensarci troppo su.
Non gli aveva detto come si chiamava, ma bastava cercare in giro e guardarsi intorno per trovarlo. Gli aveva dato l'idea che stesse scappando, il che poteva significare che magari non era di quel villaggio o che magari si stava nascondendo da qualcuno. O magari gli aveva dato una così brutta impressione che se l'era data a gambe levate prima che aveva potuto pur di non averlo tra i piedi.
Shanks comunque non si arrendeva così facilmente, aveva deciso che quel tipo strano e completamente sconosciuto era interessante e gli piaceva e così era, bastava solo trovarlo adesso. Gli avevano insegnato che non bisognava mai perdere di vista i propri obiettivi e non aveva la minima intenzione di farlo, affatto.
Si sistemò il cappello di paglia che gli aveva regalato il suo Capitano sulla testa e iniziò a correre per le strade del villaggio, senza una meta ben precisa.
Così, fin quando non trovò quello che cercava. Gli si avvicinò più silenziosamente che poteva, sempre col solito sorriso a trentadue denti sul volto, contagioso e solare.
"Ti ho trovato" gli disse sbarazzino, guardandolo negli occhi, neri quanto i suoi e profondi "Se pensavi di scapparmi così facilmente, ti sbagliavi di grosso" concluse con un sorriso.
E probabilmente, per come l'aveva guardato tutto il tempo la sera prima, quel tipo lo stava odiando in quel momento, ma a Shanks importava poco al momento.


"Muto no. Se ti sono venuto a cercare, significa che tutta questa brutta impressione non devi avermela fatta" affermò sogghignando.
Poi aspettò che il maggiore rispondesse alla sua domanda, ricambiando lo sguardo perplesso dell'altro con uno curioso.
CITAZIONE
"Prima?"

Benn l'aveva chiesto quasi non ne fosse sicuro, ma Shanks si ritrovò comunque ad annuire pur sapendo che l'altro aveva capito e avrebbe risposto, come fece poco dopo.
CITAZIONE
"Parecchie cose. Non ero di quella città, non so nemmeno come si chiamasse. Stavo fuggendo"

Il precedente sguardo perplesso del maggiore si rispecchio nel suo di riflesso, a quell'affermazione.
Inclinò il capo "Fuggendo?" chiese, e se prima era solo leggermente curioso, adesso moriva dalla voglia di saperlo.,Non era di quella città, il che spiegava tante cose, ma... "Fuggendo da chi?" non poté evitarsi chi chiedere.
 
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*Reghina*
view post Posted on 28/6/2011, 22:54




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Benn Beckman

Il Rosso l'aveva presa a ridere e il maggiore non poté evitare di allargare il sogghigno, trovando che infondo quei ricordi fossero alquanto divertenti, nel loro essere bizzarri.

Benn si era dileguato nel nulla dopo aver bevuto un bicchiere d'assenzio.
Non l'aveva fatto per un motivo particolare, semplicemente era lì da un bel po' quindi ormai era tempo di ripartire, prima di essere rintracciato di nuovo.
Mettere nei guai la gente non gli piaceva granché, quindi evitava di farsi vedere in zone movimentate o di lasciarsi coinvolgere da strani ragazzini smarriti che pareva tanto pazzi esaltati.
Quasi l'avesse chiamato, il giovane gli era apparso dietro con quel suo sorriso enorme e l'aria decisa.
CITAZIONE
“Ti ho trovato”

Benn arricciò un sopracciglio, chiedendosi per quale motivo quel ragazzino lo stesse cercando e cosa volesse da lui.
Infondo era stato quel rossino ad offrirgli da bere, neanche a dire gli dovesse dei soldi o qualcosa di simile.
CITAZIONE
“Se pensavi di scapparmi così facilmente, ti sbagliavi di grosso”

Benn aspirò una boccata dal sigaro sottile, inarcando un sopracciglio “Si può sapere che vuoi?” domandò, a voce bassa.
Sembrava temere di disturbare qualcuno, o di essere notato, o tutte e due le cose insieme, dal tono che usava.
Probabilmente ancora non sapeva che con Shanks, passare inosservati, era una cosa che non stava né in cielo né in terra.


CITAZIONE
“Muto no. Se ti sono venuto a cercare, significa che tutta questa brutta impressione non devi avermela fatta”

Benn non diede dell'idiota al minore solo perché quei ricordi nostalgici e adesso così concreti sotto le sue mani erano quasi dolci.
Due ragazzini alquanto bizzarri, senza ombra di dubbio.
CITAZIONE
“Fuggendo?Fuggendo da chi?”

Il maggiore sapeva che quella domanda sarebbe arrivata nel momento stesso in cui aveva detto di non essere del paesino dove Shanks l'aveva incontrato.
Sospirò un poco.
“Guardie. Stavo scappando dall'esercito di un nobile”.

La ferita al fianco bruciava enormemente.
Pareva che avessero bruciato tutta la carne con la fiamma viva, distruggendone strati e strati fino a raggiungere la parte più morbida e tenera.
Benn ringhiò, stringendo con le unghie quel punto, quasi non lo volesse toccato.
Lanciò un'occhiata veloce al lato della stanza buia e stretta, non riuscendo a distinguere bene nulla non solo per l'oscurità, ma perché stava decisamente provando troppo dolore.
“Ottimo. È sopravvissuto. Portatelo nella sua stanza!”.
Fu l'ultima frase che sentì, prima di svenire.
 
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Saruwatari_Asuka
view post Posted on 28/6/2011, 23:41




Shanks il Rosso


In fondo quei ricordi erano piacevoli, e dolci nel loro essere, o di vagamente dolce forse c'era solo la situazione in cui erano tornati a galla, con Shanks accoccolato e stretto a Benn, che gli accarezzava i capelli. Non era una cosa che gli dispiaceva, e a quanto poteva capire non dispiaceva nemmeno al maggiore.

L'aveva visto arricciare un sopracciglio quando l'aveva visto avvicinarsi, evidentemente infastidito e Shanks poteva capire anche il perché. Dopotutto non si conoscevano, gli aveva offerto lui da bere e adesso lo stava tampinando senza un perché.
Era probabile che anche lui ne sarebbe stato infastidito, e non poco.
Ma tanto ormai Shanks aveva deciso, e non era facile fargli cambiare idea quando decideva qualcosa. Anzi, era pressappoco impossibile.
CITAZIONE
“Si può sapere che vuoi?”

Dal tono che aveva usato Shanks ebbe l'impressione che il maggiore stesse cercando di non farsi scoprire, perché parlava davvero con un tono molto basso. Ma da quel che ne poteva sapere lui, visto che quella era la prima volta che sentiva la sua voce, poteva essere il suo normale.
Per questo, non si preoccupò minimamente di abbassare il suo che invece era squillante, come quello di un normale ragazzino di appena quindici anni.
"Niente di preciso" rispose quindi, gioviale, avvicinandosi all'altro "Mi stavo solo chiedendo perché fossi sparito così ieri sera e allora ti sono venuto a cercare. Per curiosità. Ho chiesto anche in giro, ma nessuno ti conosce, ti ho trovato per pura fortuna" sorrise, portandosi una mano al cappello, che gli era calato un po' sugli occhi vispi e allegri, e porgendo l'altra al più grande "Io mi chiamo Shanks, e sono un pirata" lo disse come se ne andasse fierissimo, come se il fatto che la Marina fosse in subbuglio dopo la recente esecuzione di Roger e che quindi stavano cercando ogni pirata per eliminarlo, e che quel ragazzo era un perfetto sconosciuto, non costituisse alcun problema.
E non sapeva nemmeno perché si era presentato così sfacciatamente, sapeva solo che voleva conoscere un po' meglio quel ragazzo totalmente sconosciuto e lo aveva fatto, punto.


CITAZIONE
“Guardie. Stavo scappando dall'esercito di un nobile”

Shanks lo guardò sorpreso. Benn si aspettava quella domanda, ma Shanks sicuramente non si era aspettato una simile risposta. Quel giorno, a malapena si era accorto che probabilmente qualcosa non andava con quel ragazzo, forse perché non lo conosceva ancora, cosa che adesso non sarebbe successa.
Ma scoprire che era inseguito dall'esercito di un nobile...
"Wow, ma che avevi fatto per scatenare le ire di un nobile?"


 
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*Reghina*
view post Posted on 29/6/2011, 00:07




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Benn Beckman

Il maggiore continuava a passare una mano tra quel capino fulvio, trovandolo un luogo rassicurante.
Ricordi dolci alternati ad altri amari, uno strano miscuglio, nello stare nudi sotto una coperta abbracciati in un'isola sconosciuta.
Non male, infondo.

Quel marmocchio aveva un tono squillante.
Esageratamente squillante, per la precisione, proprio come ogni ragazzino che non si preoccupa di nulla e grida di esistere al mondo intero.
CITAZIONE
"Niente di preciso. Mi stavo solo chiedendo perché fossi sparito così ieri sera e allora ti sono venuto a cercare. Per curiosità. Ho chiesto anche in giro, ma nessuno ti conosce, ti ho trovato per pura fortuna"

Gli si era avvicinato, così Benn era istintivamente scartato di lato, per impedirsi di rimanere spalle al muro.
Non l'aveva fatto consciamente, quasi neanche si fosse mosso, come un prestigiatore che nasconde la pallina nella manica senza farsi notare e poi propone il gioco dei tre bicchieri.
CITAZIONE
"Io mi chiamo Shanks, e sono un pirata"

L'associazione per il maggiore era stata immediata.
Pirata = Guai.
E in quel periodo in cui la Marina giustiziava anche i bambini che giocavano a fare i pirati, non gli si poteva dare torto.
Lo guardò dall'alto in basso – non mettendoci molto, in effetti, perché quel moccioso era davvero piccolo – e si trovò a sogghignare divertito.
“Benn Beckman” si presentò, infilandosi le mani in tasca, assumendo un'aria più rilassata, quasi a suo agio “Non dovresti andare in giro a dire che sei un pirata. Li fanno fuori, al giorno d'oggi” fece presente.
Si chiese perché se ne stesse preoccupando, ma non trovò nessuna risposta.


Il Rosso aveva alzato il capo guardando il suo Vice sorpreso.
CITAZIONE
"Wow, ma che avevi fatto per scatenare le ire di un nobile?"

Benn allungò la mano libera verso i pantaloni buttati lì sull'erba, estraendone un sigaro e l'accendino.
Se lo portò alle labbra, per poi posare l'oggetto di metallo, aspirando nel contempo una lunga boccata di fumo.
“Una storia lunga e noiosa. Stavo insieme ad un bastardo e sporchissimo traditore figlio di ricchi nobili bigotti. C'è stata una fuga d'amore da telefilm di quarta categoria e sono passato per rapitore di futuri eredi. Poi ho piantato quel fetente e lui per vendicarsi ha lasciato credere ai suoi che davvero l'avessi preso per ricattarli” Benn la fece molto spicciola, quasi non fosse importante, ma pareva star evitando accuratamente di fare nomi e di lasciar capire anche minimamente a Shanks di chi stesse parlando, come se il Rosso potesse intuire qualcosa che invece non doveva sapere.

La stanza in cui si trovava era enorme, abbastanza per contenere un centinaio di persone.
Benn provò ad alzare il busto per guardarsi intorno, ripiegandosi subito, per una fitta al fianco.
Ricordò improvvisamente della ferita lasciata all'aria aperta che ancora pulsava di carne viva, ringhiando tra i denti.
Lavorava in quella stramaledetta reggia disgustosamente lussuosa dalla nascita, sebbene non fosse fatto per eseguire gli ordini di qualcuno.
Era stato improvviso: l'avevano strappato alle sue normali attività quotidiane – che consistevano nel fingere di lavorare per rintanarsi in biblioteca a leggere – e portato in quella stanza dove il fianco era stato marchiato in quel modo.
Ora Benn non aveva idea di dove fosse.
Un'ombra si fece avanti e il giovane s'accucciò, aspettandosi di tutto.
 
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Saruwatari_Asuka
view post Posted on 29/6/2011, 13:36




Shanks il Rosso


Benn continuava a passargli la mano fra i capelli e Shanks scoprì essere una cosa rilassante da fare come da ricevere. Era bello, star lì abbracciati su quell'isola di cui non conosceva né gli interessava il nome, riparati dall'esterno solo grazie alla coperta con cui il maggiore li aveva avvolti, rivivendo ricordi lontani nel tempo che alla fine erano piacevoli quando divertenti, almeno dal punto di vista di Shanks.

Il ragazzo era scattato di lato come volesse evitare di rimanere spalle al muro. Shanks ci aveva fatto poco caso, perché lo scatto era stato veloce e appena accennato, si era limitato a seguirlo con lo sguardo e a continuare a guardarlo negli occhi.
Probabilmente non era stata una buona idea presentarsi a lui come un pirata, visto il periodo in cui erano, ma lui ne andava orgoglioso e, dopotutto, non gli interessava molto se li consideravano pericolosi. Era cresciuto con loro, aveva passato gran parte degli anni di vita che riusciva a ricordare tra i pirati e sapeva che non tutti erano uguali, come li accusava la marina.
Che anzi, la marina non sapeva assolutamente niente di loro.
CITAZIONE
“Benn Beckman”

Shanks registrò quel nome, e sicuramente non se ne sarebbe dimenticato facilmente.
Il più grande aveva messo la mano in tasca, più sicuro e a suo agio notò, rispetto a prima. Shanks ritirò la sua. Buon per lui se si metteva a suo agio, non aveva intenzione di lasciarlo andare troppo facilmente.
CITAZIONE
“Non dovresti andare in giro a dire che sei un pirata. Li fanno fuori, al giorno d'oggi"

Il sorriso del rossino aumentò ancora, mentre saliva su una cassa vuota posta lì probabilmente dal proprietario del negozio dietro cui erano, per poter arrivare alla sua altezza e poterlo guardare più facilmente negli occhi senza essere costretto ad alzare i suoi.
"A me non interessa quello che dice e fa la Marina. Non dico di essere un pirata, lo so. Diventerò un grande pirata, seguirò la mia libertà e se oseranno mettersi in mezzo gliel'ha farò vedere. Il Capitano dice sempre che la giustizia che decanta la Marina non è verità colata, e io penso abbia ragione" rispose sicuro, sfiorando il cappello di paglia, unico ricordo che gli rimaneva del suo amato Capitano "Di quello che fa e dice la Marina non mi importa niente" ripeté, ancora più deciso di prima se possibile.


Benn aveva allungato la mano alla ricerca del sigaro, che poi aveva acceso, riportandolo alla realtà.
Shanks lo fissò di nuovo, aspettando la sua risposta, ma quando Benn aveva messo in bocca il sigaro e aveva aspirato Shanks aveva avuto la vaga sensazione che il maggiore non volesse affatto parlare di quel passato che fin'ora era rimasto oscuro.
CITAZIONE
“Una storia lunga e noiosa. Stavo insieme ad un bastardo e sporchissimo traditore figlio di ricchi nobili bigotti. C'è stata una fuga d'amore da telefilm di quarta categoria e sono passato per rapitore di futuri eredi. Poi ho piantato quel fetente e lui per vendicarsi ha lasciato credere ai suoi che davvero l'avessi preso per ricattarli”

Aveva risposto infatti in modo grossolano e sbrigativo, quasi volesse evitare che capisse qualcosa e difatti non aveva fatto alcun nome nel racconto. Era probabile che Shanks neanche lo conoscesse, non conosceva molti nobili che non fossero relativi ai Draghi celesti o al Governo Mondiale, quindi non se ne interessò.
Però quella storia gli diede fastidio. Non sapere che Benn aveva avuto una qualche storia ma che quel tipo avesse tradito Benn in quel modo sguinzagliandogli contro il suo esercito.
Magari era per quello, che il maggiore odiava tanto i tradimenti e non ne sopportava nemmeno l'odore.
"Infame" borbottò, allungandosi per poterlo baciare "Non credevo che fossi tipo da fughe d'amore" cercò di sdrammatizzare, ma l'idea che Benn fosse stato perseguitato così per vendetta di uno stupido ragazzino viziato che non sa accettare di essere mollato gli dava ai nervi.
Si accoccolò un po' meglio sul maggiore, baciandogli il mento e poi l'angolo della bocca, passandogli la mano sul fianco, senza un preciso perché. Quando aveva conosciuto Benn, quella cicatrice c'era già, anche se non era detto che c'entrasse qualcosa "Chi è il fetente? Giuro che lo ammazzo se mi capita davanti" non sperava gli rispondesse, perché per un attimo gli era parso che volesse evitare appositamente nomi, ma ammetteva che sarebbe stato curioso di saperlo.


 
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*Reghina*
view post Posted on 29/6/2011, 16:18




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Benn Beckman

Il Rosso pareva divertirsi nel lasciarsi accarezzare i capelli e Benn ne era più che felice.
Aveva scoperto che adorava passare le dita tra quei fili fulvi così invitanti che sapevano di terra, in quel momento, ed anche un po' della passione consumata prima.
Dannatamente rassicurante e dannatamente eccitante come solo Shanks sapeva essere.

Il ragazzino aveva ritirato la mano, capendo che probabilmente l'altro non l'avrebbe stretta.
A dire la verità Benn avrebbe volentieri evitato anche di parlare con un pirata, ma il moccioso non sembrava della stessa idea.
CITAZIONE
“A me non interessa quello che dice e fa la Marina. Non dico di essere un pirata, lo so. Diventerò un grande pirata, seguirò la mia libertà e se oseranno mettersi in mezzo gliel'ha farò vedere. Il Capitano dice sempre che la giustizia che decanta la Marina non è verità colata, e io penso abbia ragione”

Libertà.
Fu la parola che colpì più il maggiore in tutto quel discorso, insieme al modo di pensare di quel ragazzino a cui solo un secondo prima stava dando dell'idiota.
Perché forse non spiccava per eccessiva furbizia nel dire di essere un Pirata con quei tempi, ma era sicuro di sé e delle sue scelte, non le rinnegava né le rimpiangeva e sembrava aver serenamente deciso ciò che voleva fare nella vita.
Benn sorrise, ed improvvisamente capì che quel modo di fare gli piaceva, gli ispirava fiducia.
CITAZIONE
“Di quello che fa e dice la Marina non mi importa niente”

Sembrava davvero determinato, quel moccioso.
Il maggiore lo trovò...bello, in un certo senso.
“E da me cosa vuoi, allora?” gli chiese, più interessato di prima, anche se appena.
Non gli piaceva mettersi nei guai o farsi notare, ma quel bambinetto era dannatamente interessante.


Benn sospirò, consapevole che probabilmente aveva infastidito il Rosso, con la sua risposta grossolana di chi dice senza voglia di farlo.
E non che non si fidasse di Shanks – neanche per idea – semplicemente non gli piaceva parlarne.
Sapeva che per l'Imperatore il passato contava meno di zero e non era preoccupato di eventuali reazioni verso di lui.
Più che altro temeva che il Capitano andasse di nobile in nobile per trovare chi aveva fatto del male al suo Vice.
Sentì le labbra di Shanks baciarlo, borbottando un insulto, e non poté evitarsi di sorridere.
CITAZIONE
“Non credevo che fossi tipo da fughe d'amore”

Benn sbuffò, arricciando il naso.
“Nemmeno io” ammise, a mezza bocca.
Infondo era stata la sua prima cotta, una cosa improvvisa accaduta per caso.
Era strano ripensarci, in effetti.
CITAZIONE
“Chi è il fetente? Giuro che lo ammazzo se mi capita davanti”

Il maggiore guardò gli occhi neri di Shanks.
“Non ho problemi a dirtelo, ma tu lo vuoi sapere?” chiese, avendo visto il Rosso dubbioso.

La figura che era entrata era di un ragazzetto pallido vestito con classe poco più piccolo di Benn.
Questi lo osservava perplesso, non riuscendo a classificare quel moretto come pericolo, ma rimanendo comunque teso, quasi aspettasse un passo del ragazzino.
“Tu sei Benn?” domandò quello, con voce leggera, quasi sussurrandolo, ma profonda nel suo essere ancora leggermente limpida.
Benn annuì lievemente, cauto, ma quel giovane gli pareva davvero troppo spaurito per crederlo un pericolo.
Aveva sì la classica aria altezzosa da nobile che si crede superiore a chiunque, ma pareva anche desiderare d'essere ovunque tranne che in quel lussuoso palazzo.
Un buffo controsenso, a dire il vero.
“Tu come ti chiami?” gli chiese, quando quello si sedette sul letto, ad un palmo da lui.
“Drakul” rispose il più piccolo, osservando Benn con occhi dorati liquidi “Drakul Mihawk”.
 
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Saruwatari_Asuka
view post Posted on 29/6/2011, 20:07




Shanks il Rosso


Il ragazzo di nome Benn sembrò colpito dal suo noto di pronunciare quelle parole, dalla sua sicurezza e dalla sua certezza nelle sue scelte. Aveva sorriso, e Shanks l'aveva fatto di rimando, decidendo in quel momento che anche quel sorriso in quel ragazzo era bello e interessante.
Probabilmente all'inizio voleva cercare un modo per andarsene, parlare con un pirata di quei tempi non era salutare, ma poi aveva deciso di rimanere e anzi, l'aveva ascoltato attentamente e interessato.
Non sapeva se le sue parole l'avessero davvero colpito, o se ancora la sua presenza lì lo infastidiva, ma tanto valeva provare.
Forse quel tipo non era molto incline a lasciarsi andare facilmente con gli altri o a fidarsi degli altri,ma se c'era una cosa che Shanks sapeva di riuscire ad ottenere senza troppi problemi, forse anche per il suo modo di fare, era proprio la fiducia degli altri. Sapeva come ottenerla, il rosso, col suo fare allegro, sicuro e determinato.
CITAZIONE
“E da me cosa vuoi, allora?”

Shanks sorrise, scendendo dalla cassa e sedendovisi invece sopra, poggiando i gomiti sulle ginocchia e il viso sui palmi delle mani, inclinando appena di lato il viso rivolto verso l'alto, verso quello del più grande davanti a lui.
"Per ora niente" rispose quindi, sbarazzino. Ed era la verità, visto che sapeva a malapena il suo nome, ma sapeva anche che quel ragazzo lo interessava e parlò di conseguenza senza che nessuno potesse fermare quel fiume in piena.
"Però sai, per essere un pirata bisogna avere una ciurma sostanziosa e io per ora sono solo. Tu mi piaci, e non mi interessa chi sei o che cosa fai qui. Però penso mi piacerebbe davvero molto se diventassimo compagni e viaggiassimo insieme. Sono sicuro che ci sarebbero molte più cose che in questo villaggio da visitare e vedere e poi potremmo essere liberi indipendentemente da tutto e tutti. Io adoro il mare, penso sia il luogo più libero di tutto il mondo, e i pirati sono gli unici che questa libertà possono farla propria. Per questo sono un pirata. Non pensi anche tu che sia una cosa bellissima?" il sorriso sul volto del giovane rosso sembrava aumentare ad ogni parola, mentre gli occhi scuri brillavano, entusiasti, sognatori.


Benn non sembrava molto dell'idea di parlare di quella storia. Forse gli dava fastidio ricordarla e Shanks poteva anche capirlo. Ma ormai per quanto lo aveva sempre riguardato il passato era passato, e se Benn non ne voleva parlare, certamente non sarebbe stato lui a costringerlo a farlo.
Aveva sorriso, il maggiore, quando l'aveva baciato la prima volta borbottando un insulto ad un indirizzo ancora sconosciuto.
CITAZIONE
“Nemmeno io”

Benn aveva sbuffato, arricciando il naso, e Shanks si ritrovò a ridacchiare. Magari quella era stata la prima cotta di Benn, non ci si poteva fare nulla, ma sapere che da giovane era arrivato ad una fuga d'amore per stare con quel tipo che poi l'aveva tradito, agli occhi di Shanks, era più divertente che romantico, conoscendo Benn.
Peccato che poi il tipo aveva fatto l'infame, e il romantico era diventato dramma.
CITAZIONE
“Non ho problemi a dirtelo, ma tu lo vuoi sapere?”

Shanks lo guardò a lungo negli occhi, come a cercare di carpire qualcosa che Benn gli nascondeva. Era vero che non aveva problemi a dirlo? Sembrava quasi, da come l'aveva detto, fosse qualcosa che non avrebbe dovuto sapere, o che comunque era meglio non sapesse.
Shanks era interessato, curioso e desideroso di farla pagare all'infame che aveva fatto del male al suo vice e che l'aveva segnato, nonostante il maggiore non l'avrebbe mai ammesso. Però se Benn non ne voleva parlare, la cosa sarebbe rimasta a lui.
"Solo se vuoi dirmelo tu" disse, poggiando di nuovo il capo sul petto del più grande, lì dov'era il cuore e ascoltandone i battiti.

 
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*Reghina*
view post Posted on 29/6/2011, 20:45




24yxpnp
Benn Beckman

Il giovinetto aveva sorriso di rimando, sicuro di sé e del suo modo di fare.
Si accomodò su una cassa, in una posizione che pareva quella di un bimbo curioso intento a studiare il nuovo vicino di casa per decidere se potranno giocare insieme.
Aveva un modo di fare sbarazzino che Benn trovava quasi divertente.
Non sapeva esattamente il motivo, lui non si fidava di nessuno solitamente, né parlava con estranei o pirati, però Shanks lo ispirava, in un certo senso, e non capiva perché.
CITAZIONE
“Per ora niente. Però sai, per essere un pirata bisogna avere una ciurma sostanziosa e io per ora sono solo. Tu mi piaci, e non mi interessa chi sei o che cosa fai qui. Però penso mi piacerebbe davvero molto se diventassimo compagni e viaggiassimo insieme. Sono sicuro che ci sarebbero molte più cose che in questo villaggio da visitare e vedere e poi potremmo essere liberi indipendentemente da tutto e tutti. Io adoro il mare, penso sia il luogo più libero di tutto il mondo, e i pirati sono gli unici che questa libertà possono farla propria. Per questo sono un pirata. Non pensi anche tu che sia una cosa bellissima?”

Il maggiore era sicuro di essersi perso un passaggio o due, di quella frase.
Era sicuro soltanto che Shanks voleva che lui diventasse un pirata, per solcare i mari.
Benn sorrise, chiedendosi per quale assurdo motivo stesse ascoltando quella richiesta così bizzarra, che pareva una dichiarazione d'amore al mare e alla libertà, più che una proposta di diventare pirata.
“Penso che la libertà sia la cosa più importante che esista” rispose, osservando per un secondo il cielo azzurro sulla sua testa, solo lievemente macchiato da nuvole bianche che però ne spezzavano la monotonia.
“Vengo con te” lo disse come fosse scontato, ovvio, una cosa matematica.
E se ne sorprese lui stesso, mentre si era già incamminato, di cosa aveva appena detto.


Shanks lo stava ancora guardando negli occhi, come volesse capire se davvero il maggiore voleva dire l'intera storia o lo stesse facendo solo per il suo Capitano.
A dire il vero, Benn pensava fosse la seconda la scelta giusta, ma proprio perché lo faceva per il Rosso, non gli pesava più di tanto.
CITAZIONE
“Solo se vuoi dirmelo tu”

Il maggiore aspirò un'altra boccata, prima di prendere il mento di Shanks.
“La mia prima cotta fu per...” Benn sospirò, sentendosi un verme “Drakul Taka No Me Mihawk” borbottò.

Il giovane nobile rinfoderò la spada, sorridendo lievemente all'indirizzo del maggiore che si sistemò il fucile sulla spalla.
Si allenavano insieme ogni giorno, Mihawk con la sua Yoru e Benn con la sua arma da fuoco.
Erano senza dubbio i migliori, nessuno dei servi selezionati dai genitori di Drakul riusciva a tenere testa ai due.
Un sadico gioco ideato per il divertimento dei nobili: prendevano gli schiavi e dopo aver testato la loro sopportazione del dolore li usavano come cavie per combattere contro il giovane dagli occhi dorati.
Benn era stato tra questi, ma con il suo fucile alla mano riusciva ad essere un avversario davvero ostico che avrebbe potuto macchiare l'onore di quella famiglia, quindi era diventato 'alleato' di Mihawk contro chi li attaccava.
“Anche oggi è finita” sospirò il maggiore.
Drakul annuì, avvicinandosi all'altro con due passi leggiadri “Benn” sussurrò.
Un bacio casto, di due ragazzini che non hanno idea ci possa essere altro oltre quello.
“Scappiamo” mormorò il nobile, baciandolo ancora.
Il maggiore non capì, ma annuì, ricambiando quel dolce contatto.
 
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Saruwatari_Asuka
view post Posted on 29/6/2011, 21:43




Shanks il Rosso


Shanks era quasi sicuro che se il maggiore avesse parlato davvero, lo faceva solo ed esclusivamente per lui, come sempre. Comunque, quando Benn gli prese il mento fra le dita e lo tirò un po' su, cosicché potessero nuovamente guardarsi negli occhi, Shanks ricambiò quello sguardo con uno identico, senza capire perché mai il maggiore sembrava sentirsi un verme, ma sentendosi tale a sua volta per star involontariamente costringendolo a dire qualcosa di cui evidentemente non voleva parlare.
Stava per dire che non era importante e che non gli interessava adesso come non gli era mai importato, ma poi il maggiore aveva parlato, e il cervello di Shanks si era spento.
CITAZIONE
“La mia prima cotta fu per...Drakul Taka No Me Mihawk”

Shanks spalancò gli occhi, più per la sorpresa che per altro.
Non avrebbe potuto immaginare nemmeno nelle sue peggiori fantasie che Benn e Mihawk, in passato, erano stati insieme. Benn odiava Mihawk, perché era un flottaro che prendeva ordini dal Governo Mondiale.
O, almeno, questo era quello che aveva sempre creduto.
Invece veniva a sapere che lavorava con i nobili, Benn, e cosa peggiore, che Mihawk stesso era un nobile.
Non che conoscesse molto del passato di Occhi di Falco in fin dei conti, anzi, sapeva poco e nulla di quel che era prima di diventare pirata e poi membro della Flotta dei sette, però mai si sarebbe potuto immaginare che fosse stato un nobile.
Che conoscesse Benn.
Che fosse stato con Benn e fosse addirittura fuggito con lui.
E peggio, che per ripicca avesse scagliato contro di lui l'esercito della sua famiglia quando il maggiore l'aveva lasciato.
Shanks dovette ripeterselo un paio di volte per poterlo credere.
Occhi di Falco aveva sempre avuto un portamento regale, nobile, nel mostrarsi, nel parlare, persino nel combattere spesso, con quella pelle chiara e quegli occhi dorati liquidi che erano in grado di ammaliare.
Ora sapeva che non era solo un portamento, ce l'aveva proprio nel sangue.
E inoltre, Mihawk era stato con Benn e l'aveva tradito.
Benn odiava Drakul e i tradimenti con tutto se stesso, e adesso sapeva con esattezza perché.
Eppure, quella storia era davvero assurda.
Se non fosse stato proprio Benn a dirglielo, se non fosse uscito dalle labbra del maggiore quella dichiarazione, Shanks non c'avrebbe mai creduto.
"T-Taka No Me?" farfugliò, quasi dovesse chiedere una conferma.
Non gli dava fastidio che i due fossero stati insieme, che fossero fuggiti, che nessuno dei due avesse mai detto niente perché lui non aveva mai voluto sapere niente.
Solo che tutto quello era strano e l'aveva sorpreso, nient'altro.
Ed era ovvio, adesso che sapeva che l'odio di Benn nei confronti del flottaro aveva una motivazione così profonda, che il maggiore probabilmente era rimasto segnato da quel fatto, sia nel fisico che nel profondo, senza nemmeno saperlo, che fosse sorpreso.
Non avrebbe mai potuto credere che il flottaro potesse essere così meschino, infame e viziato. Si conoscevano da anni, erano amici e rivali da talmente tanto tempo che non lo ricordava nemmeno più, ma non si era mai accorto che i due si conoscessero da prima e mai avrebbe immaginato che Mihawk un tempo era stato capace di questo.
Chissà quante cose gli erano successe sotto gli occhi, e non se ne erano mai accorto.
"Occhi di Falco era un nobile? E tu e lui...è Occhi di Falco l'infame?" l'ultima frase era stata sussurrata, quasi ringhiata, perché probabilmente se adesso il flottaro gli fosse capitato sottotiro l'avrebbe fatto fuori, solo per aver fatto del male al suo vice.
Il resto gli era totalmente indifferente. Si rendeva conto che, dopotutto, non erano affari suoi, che era una cosa passata e tutto il resto.
Avrebbe voluto chiedergli perché non gliel'aveva mai detto, in tutte le volte che erano andato loro stessi incontro ad Occhi di Falco solo perché Shanks voleva sfidarlo o fronteggiarlo, ma se lo tenne per sé.
Sospirò e si impose la calma "Beh, comunque se non ne vuoi parlare non fa niente. Il passato è passato, non mi interessa" disse, baciandolo dolcemente a fior di labbra, giusto per essere certo lo capisse.


Io continuo a dire che una BennMihawk poteva venire solo a te XD Sei un genio ** E lo sai, se non fosse che Mihawk ha fatto il fetente non mi dispiacerebbe nemmeno fino ad adesso xD
 
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*Reghina*
view post Posted on 29/6/2011, 22:07




24yxpnp
Benn Beckman

Probabilmente il minore voleva dirgli che non importava, ma infondo l'altro sapeva benissimo che era una cosa senza valore che diceva solo per farsi conoscere un po' di più dal suo Capitano.
Non si aspettava reazioni, a dire il vero, perché era convinto che Shanks nemmeno c'avrebbe creduto.
Era così assurda come cosa, che poteva venire facile pensare che Benn se lo fosse inventato solo per ripicca contro Occhi di falco.
Ma il Vice del Rosso era assolutamente sincero.
CITAZIONE
“T-Taka No Me?”

Benn sospirò appena, annuendo lievemente con il capo, perché a quanto pareva nonostante lo sconcerto e l'assurdità della cosa, l'Imperatore ci aveva creduto.
Ma infondo Shanks credeva sempre al suo Vice.

”Benn?”.
Il ragazzo alzò il capo dal nodo che tentava di fare da una buona mezz'ora, osservando Mihawk che a braccia incrociate e aria altezzosa lo aspettava impazientemente.
“Non sono capace” si lamentò il maggiore, gettando la cima a cui era legata una barchetta che avevano rubato da casa di Occhi di falco “Non si può prendere il mare così, allo sbando. Non ne sappiamo niente!” si lamentò, proprio come un bambino, ma infondo era davvero molto giovane.
Drakul sbuffò “Dici sempre di essere il più intelligente e poi non sai fare niente” derise, senza cattiveria.
Benn gli ringhiò contro “Mi spieghi come ti è venuta questa brillante idea?!” domandò, indicando la barchetta.
“Neh, Benn” Mihawk sorrise con aria sognante “Che ne dici...di fare i pirati?”.


CITAZIONE
“Occhi di Falco era un nobile? E tu e lui...è Occhi di Falco l'infame?”

Shanks sembrava avere una voglia pazzesca di avere il membro della Flotta dei Sette sotto mano, solo per ucciderlo lentamente.
Probabilmente l'Imperatore non si aspettava che il suo rivale e amico di sempre potesse essere non solo un nobile, non solo l'ex del suo Vice, ma anche un bastardo traditore.
CITAZIONE
“Beh, comunque se non ne vuoi parlare non fa niente. Il passato è passato, non mi interessa”

Il maggiore ricambiò il dolce contatto, che pareva significare e sottolineare una volta di più quanto poco fosse importante il passato per Shanks.
“Lo so” rispose Benn, accennando un sorriso “Era un nobile” disse poi, riferendosi alla prima domanda del Rosso “I suoi usavano i servitori per fare dei tornei in cui Taka no Me doveva necessariamente vincere. Ero la sua 'guardia', in un certo senso. Mi ha proposto di scappare e io ho accettato. Mi ha proposto di fare il pirata e io ho accettato. Mi avesse proposto di buttarmi da un ponte, idiota com'ero da adolescente avrei accettato” il maggiore scosse il capo, trovandolo particolarmente stupido.
Ma era stata la sua prima coppia, niente di assurdo fosse così preso.

Allora, appunto: Tutti i membri della Flotta dei Sette sono stati pirati, quindi anche Mihawk XD

Beh, che altro dire...contenta ti piacciano le mie idee contorte xD

Ora devo capire perché si son lasciati però xD
 
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Saruwatari_Asuka
view post Posted on 29/6/2011, 23:14




Shanks il Rosso


Benn sapeva che ha Shanks del passato in generale non era mai importato niente, eppure nonostante questo continuò a parlare e a raccontargli. Forse, si disse, era solo perché voleva farsi conoscere un po' meglio.
Ma meglio di così Shanks era sicuro che non avrebbe mai potuto conoscerlo, indipendentemente da cosa lo aveva spinto a seguire Mihawk o a diventare un pirata.
Lui conosceva il Benn di adesso meglio di chiunque altro ed era l'unica cosa che importava davvero.
CITAZIONE
“Era un nobile. I suoi usavano i servitori per fare dei tornei in cui Taka no Me doveva necessariamente vincere. Ero la sua 'guardia', in un certo senso. Mi ha proposto di scappare e io ho accettato. Mi ha proposto di fare il pirata e io ho accettato. Mi avesse proposto di buttarmi da un ponte, idiota com'ero da adolescente avrei accettato”

Da quanto gli aveva detto, Benn era stato davvero preso da Occhi di Falco al tempo. Insomma, forse perché era stata la sua prima cotta, come aveva detto, ma nonostante lo squallore che gli aveva descritto, Shanks non poté evitarsi di sorridere.
"E' proprio nella tua indole, invece" gli disse sulle labbra, prima di baciarlo a stampo.
All'ora Benn aveva accettato di scappare e diventare un pirata perché gli era stato chiesto dalla persona che amava, e per sua ammissione probabilmente avrebbe fatto qualsiasi altra cosa l'altra gli avesse chiesto.
Eppure a ben pensarci era così anche con lui. Avrebbe fatto qualsiasi cosa gli avesse chiesto, ed era fortunato che Shanks non gli avrebbe mai ordinato qualcosa che non andava bene anche a lui. Beh, forse perché tutti prima chiedevano a Benn, anche lui, ma non avrebbe mai preso una decisione anche per il maggiore. Era comunque sicuro che l'altro avrebbe fatto qualsiasi cosa gli avesse chiesto, fino ad un limite che Shanks non riusciva ad immaginare, conoscendolo.
"La famiglia di Occhi di falco era meschina. No, i nobili lo sono. Non sanno cosa significa rispetto della vita e della libertà delle persone. La sola idea che i nobili mondiali abbiano ancora servi e servitori e che li trattino in quel modo mi ripugna. E' disgustoso" borbottò poi, pensando che, in fondo, non era cambiato molto da trent'anni fa a oggi, e che i nobili per loro sfortuna ragionavano ancora in quel modo.
Era qualcosa che ha Shanks faceva salire una rabbia indescrivibile, e pensare che Mihawk potesse essere stato come loro lo lasciava interdetto. Forse non conosceva bene lo spadaccino, ma lo conosceva comunque, o almeno così credeva, e anche se altezzoso e schivo, non gli era mai parso così meschino.
Sapeva che cosa significava il rispetto.
Ma doveva essere così anche da giovane, o Benn non se ne sarebbe innamorato.
"Occhi di falco non era come loro però, no? O tu non saresti stato così preso da lui" ripeté a voce alta, non perché voleva davvero che Benn lo sentisse, semplicemente gli era scappato.
"Ma allora...cos'è successo fra di voi?" forse stava facendo davvero troppe domande per i gusti del maggiore. Gli scappavano, era curioso, ma se Benn non avesse voluto rispondere era sempre libero di non farlo, lo sapeva.

Sì, lo so: perché, non l'ho scritto anche io, o mi sono sbagliata XD?

Come potrebbero non piacermi le tue idee contorte :fua: sono così pucciosi nel flash :*.*:

Capiscilo con calma, io intanto vado a letto xD domani ultimo giorno di tortura **
 
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*Reghina*
view post Posted on 29/6/2011, 23:38




24yxpnp
Benn Beckman

Probabilmente al Rosso non interessava, come non era mai importato, saperne di più.
Benn però sapeva che Shanks era un tipo curioso e non voleva di certo farlo rimanere con l'amaro in bocca per una storia detta a metà.
Magari al Capitano non sarebbe importato, ma il maggiore glielo stava rivelando, mostrandogli per l'ennesima volta quanto di lui si fidasse.
Una volta in più.
CITAZIONE
“E' proprio nella tua indole, invece”

Benn sorrise appena.
Forse Shanks in un certo aveva ragione.
Il maggiore era di quelli che non sopportano le imposizioni pesanti, ma non avrebbe mai rifiutato niente al suo Capitano, fosse stato anche di far qualcosa che Benn non avrebbe mai neanche immaginato di poter compiere.
Se Shanks gli avesse ordinato di spararsi, Benn non avrebbe esitato, come non avrebbe avuto scrupoli a farlo quando stava insieme a Mihawk.
Aveva un carattere forte, il Vice del Rosso, eppure allo stesso tempo necessitava di qualcuno da seguire.
Una strana contrapposizione.
CITAZIONE
“La famiglia di Occhi di falco era meschina. No, i nobili lo sono. Non sanno cosa significa rispetto della vita e della libertà delle persone. La sola idea che i nobili mondiali abbiano ancora servi e servitori e che li trattino in quel modo mi ripugna. E' disgustoso. Occhi di falco non era come loro però, no? O tu non saresti stato così preso da lui”

Benn dovette riflettere solo un attimo, prima di rispondere.
“No, non lo era. Emanava ed emana ancora regalità, aveva un atteggiamento superiore e spigliato, ma non è mai stato sadico o crudele. Penso che nessun uomo, se brama il mare, possa essere veramente malvagio” ammise il pirata, stringendo a sé Shanks.
CITAZIONE
“Ma allora...cos'è successo fra di voi?”

Il maggiore continuò ad accarezzare quei capelli rossi, chiudendo un secondo gli occhi.

Mihawk morse lievemente la pelle del collo di Benn, solo di poco più scura della sua.
Il maggiore gemette appena, afferrando quei capelli neri corti che parevano sempre ordinati e perfetti, da nobile, anche quando erano alla deriva da giorni.
Due inesperti che s'imbarcavano senza sapere niente del mare, solo con la voglia di farlo e quella massa azzurra a chiamarli dolcemente.
Non gli ci era voluto molto per finire alla deriva, ma non se ne erano preoccupati troppo.
Il cibo non mancava, con i mostri marini che Benn cucinava a puntino, mentre grazie al tempo che cambiava quasi fossero in montagna riuscivano ad avere acqua potabile in abbondanza.
Mihawk aveva proposto al compagno di fare i pirati e questi aveva accettato, ma non sapevano davvero da che parte s'iniziasse.
Così, come una coppietta in gita romantica, erano stesi sulla barca baciandosi e carezzandosi.
“Drakul” si lamentò il maggiore, scostandolo un poco da sé.
Gli occhi dorati dello spadaccino si piantarono in quelli neri di Benn, non capendo.
“Dovevamo per forza imbarcarci per fare questo?” chiese imbarazzato, sistemandosi il codino nero.
Mihawk inarcò un sopracciglio “Non vuoi fare il pirata con me?” chiese, con l'ingenuità di un bambino convinto che l'amichetto non voglia più giocare.
“Non è questo. Ma non credo si faccia così, il pirata” fece notare Benn.
Occhi di falco ci pensò un po' su, annuendo lievemente “Ho deciso. Andiamo a saccheggiare qualche nave!”.
Il maggiore lo guardò sconvolto ma, come ogni volta, lo seguì senza fiatare.


“Non aspettarti una cosa improvvisa, perché è accaduto pian piano. Penso neanche lo facesse di proposito. Ma più andavamo avanti, meno protestavo. Sembravo..uno schiavo, più che un fidanzato innamorato” Benn dovette usare tutta la sua forza di volontà per dire quella frase.
Il fianco gli bruciò, ma forse era solo una sua impressione, e preferì ignorarla.

No, boh, l'ho detto per precisare XD

Beh, spero ti piaccia cara <3 Notte :hug:
 
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Saruwatari_Asuka
view post Posted on 1/7/2011, 20:48




Shanks il Rosso


Shanks si ritrovò a sorridere, perché dopotutto sapeva che quel racconto era un modo in più per fargli sapere che si fidava di lui, e nient'altro. Shanks sapeva che a Benn parlare del suo passato non era mai piaciuto e il fatto che si stesse raccontando a lui in quel momento per Shanks era qualcosa di importante.
Benn si fidava di lui e non voleva nascondergli niente, anche quello che non era mai stato importante e non avrebbe iniziato ad esserlo ora, e per il Rosso non c'era nulla di più importante e significativo che il maggiore potesse fare in più oltre quello e quello che aveva sempre fatto per lui.
Benn era fatto così, era forte e autoritario, ma nonostante questo aveva sempre bisogno inconsciamente di qualcun altro, di mostrare qualcosa a se stesso e alla persona con cui stava forse.
Per Shanks adesso, come per Mihawk anni prima, avrebbe fatto di tutto senza distinzioni, quasi dovesse sempre essere pronto a dimostrare i sentimenti che provava e lo legavano agli altri, che fossero stima, affetto o qualcos'altro.
A Shanks la cosa non dava fastidio, ma non piaceva nemmeno. Lui sapeva quello che il maggiore provava, gli bastava guardarlo negli occhi, ormai sapevano capirsi con uno sguardo, avrebbe preferito invece sapere che se avesse chiesto per un qualsiasi motivo al maggiore di far qualcosa di insensato ed inutile, pericoloso o altro, lui lo fermasse e si opponesse. E sapere che invece non l'avrebbe mai fatto, proprio per quel qualcosa che lui non capiva ancora del tutto che caratterizzava il maggiore, era una cosa che lo infastidiva e preoccupava al tempo stesso. Non avrebbe mai chiesto a Benn nulla che potesse anche lontanamente fargli rischiare la vita, , ma provava ugualmente quei sentimenti.
CITAZIONE
“No, non lo era. Emanava ed emana ancora regalità, aveva un atteggiamento superiore e spigliato, ma non è mai stato sadico o crudele. Penso che nessun uomo, se brama il mare, possa essere veramente malvagio”

Shanks annuì a quell'ultima frase, concorde, mentre il maggiore lo stringeva un po' di più a sé.
Chi brava il mare, chi sente quel richiamo forte ed impossibile da ignorare veramente, come la maggior parte dei pirati, chi parte per voglia di vita e di libertà, e non per soldi, fama o ricchezza, non è davvero malvagio.
E comunque, Mihawk non gli aveva mai dato l'idea di una persona malvagia, strafottente e superiore sì, ma non malvagio. O non sarebbe riuscito dopotutto a conquistare la sua fiducia come rivale e amico. Drakul Mihawk poteva essere chiamato in tanti modi senza sbagliare, era anche un bastardo, ma non era davvero malvagio. E bramava il mare come lo bramava lui, nonostante adesso fosse un cane del Governo Mondiale.
Per questo, non riusciva a capire del tutto.
Aspettò che Benn rispondesse quindi, mentre ancora gli accarezzava i capelli, chiudendo gli occhi quasi dovesse ripercorrere quei momenti per poterlo ricordare.
CITAZIONE
“Non aspettarti una cosa improvvisa, perché è accaduto pian piano. Penso neanche lo facesse di proposito. Ma più andavamo avanti, meno protestavo. Sembravo..uno schiavo, più che un fidanzato innamorato”

Ascoltò quelle parole attentamente, ben sapendo che il maggiore aveva dovuto farsi un grande sforzo per riuscire a pronunciarle.
Non poté che sentirsi punto dal vivo, anche se probabilmente non ce n'era un vero motivo, e per un momento la questione Mihawk passò in secondo piano.
Lui era Capitano e Benn non protestava mai qualsiasi cosa dicesse.
Si tirò su e lo sguardo che gli rivolse probabilmente era più serio di quanto avrebbe potuto volere. Ma con Mihawk Benn aveva avuto un rapporto profondo quanto il suo, un tempo, e forse stupidamente non poteva che paragonarsi, anche se un attimo soltanto, al flottaro.
"Se ti chiedessi di fare qualcosa di davvero tanto stupido, tu protesteresti vero? Lo sai che non mi offendo se mi dici che sono un idiota, lo sono e lo so anche da solo. Sei libero di dirmi o fare tutto, lo sai vero? Anche protestare e prendermi a pugni per qualcosa che non ti sta bene" disse, e forse aveva davvero esagerato e si sentiva davvero un idiota adesso, ma ormai l'aveva detto.
Si odiava, quando parlava ancora prima di pensare, però indietro non si poteva tornare.
Quindi optò per tornare sull'argomento precedente, ignorando bellamente la sua stessa affermazione e sperando che il maggiore facesse altrettanto perché davvero, non c'era da temere per quello e aveva parlato a vanvera, come al solito.
"Se vi siete allontanati pian piano, perché lo consideri un tradimento a quei livelli?" chiese quindi, sperando davvero che il maggiore rispondesse a quello e lo ignorasse per il resto.

 
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