Ho scelto te., ZoroxRufy.

Monkey D Rufy
Rufy aveva ghignato.
L'ascia del Marine ad un millimetro dal suo capo.
Poi un tonfo.

E le urla gioiose dei Marine.
Il ragazzo guardò Zoro, quel ghigno biricchino ancora sulle sue labbra, e gli occhi che brillavano furbetti.
"Ottimo lavoro, Zoro" disse, scandendo il nome con calma, in maniera matura, più di quanto sembrasse possibile da un ragazzino come lui.

Monkey D Rufy


Rufy sogghignò, quella frase a Zoro era venuta normale e ne era fiero.
Aveva convinto lo spadaccino ad essere il suo primo compagno, definitivamente.
Gli era piaciuto subito, e Rufy era fermamente convinto che fosse stato bene insistere, perché Zoro sarebbe diventato lo spadaccino più forte del mondo, e lui il Re dei Pirati, senza dubbio.
Sorrise.
Il suo viaggio poteva iniziare.

Monkey D Rufy

Erano approdati sull'ennesima isola.
Sanji, Nami, Usop e Robin erano in giro per l'isola, mentre Chopper stava facendo raccomandazioni a Rufy.
Il giovane Capitano ridacchiò, le mani incrociate dietro la testa "Sta tranquillo, Chopper" gli disse, con un sorriso a trentadue denti "Con me c'è Zoro!" affermò, indicando lo spadaccino.
Il medico fece un'aria poco convinta "Siete tutti e due conciati male come al solito" fece notare.
"Va tutto bene!" ridacchiò il moretto "Zooooorooooooooo!!!!" chiamò, a gran voce, neanche lo spadaccino fosse dall'altra parte del mondo.

Monkey D Rufy

Il più piccolo vide lo spadaccino alzarsi dopo aver annuito e raggiungerlo.

Lo spadaccino lo aveva colpito alla nuca, ma lievemente e sorridendo, così Rufy non poté che allargare il proprio, di sorriso.

Il giovane Capitano rise annuendo con decisione "Hai indovinato!" rispose allegro.
Zoro non aveva mai scelta.
Lo seguiva, punto.
Era diventata la verità cardine della vita di Rufy, quella.
"Andiamo!" ordinò, buttandosi letteralmente giù dalla Merry "Chopper, fa tu la guardia alla nave" si ricordò di dire, già pronto a correre via per infilarsi in qualche guaio.
Aspettava solo Zoro.

Monkey D Rufy

Lo spadaccino aveva riso in sordina, e Rufy era stato ancora più entusiasta di buttarsi in quella nuova avventura.
E avere Zoro vicino, che si assicurava non gli succedesse niente e lo capiva ogni volta, assecondandolo e aiutandolo a portare a termine ogni obbiettivo era stupendo.
Si erano capiti sempre, fin dall'inizio, non servivano parole, a volte neanche sguardi, quasi si leggessero nel pensiero.

Rufy rise a quelle parole, era l'amico a perdersi sempre "Dovrei dirtelo io Zoro!" esclamò, buttandosi a capofitto nella foresta intricata e fitta, il luogo ideale per perdersi, specie senza senso dell'orientamento.
Zoro lo avrebbe seguito - lo faceva sempre - ma a Rufy piaceva vedere come, ogni volta, lo facesse in maniera spontanea e naturale.
Quindi non disse allo spadaccino di andargli dietro.
Aspettò solo che lo facesse.

Monkey D Rufy


Rufy l'aveva sentito lontanamente, immerso già nella boscaglia.
Zoro probabilmente lo stava seguendo, o probabilmente si era già perso, ma il minore era sicuro che l'avrebbe ritrovato.
E infatti successe, e lo spadaccino appena lo trovò gli diede un altro pungno sul capo.
Rufy s'imbronciò un poco, anche se riprese a sorridere in fretta alla frase di Zoro.

"Scusa Zoro!" esclamò innocentemente, prendendogli il polso per trascinarlo "Dai, andiamo!" rimarcò "Non vedo l'ora di trovare qualcosa d'interessante!".

Monkey D Rufy

Zoro aveva sbuffato, ma non era una novità.
Infondo Zoro sbuffava sempre, per qualunque ragione.
Era sempre molto scocciato, Zoro, al contrario del minore, che proprio non vedeva una sola ragione al mondo per essere scocciato.

Lo spadaccino l'aveva tirato indietro, rischiando quasi di farlo inciampare o qualcosa di simile, solo che poi Rufy gli si era ritrovato praticamente adosso.

Il minore s'imbronciò, osservando un attimo la schiena dell'altro allontanarsi.
"Sei noioso Zoro!" si lamentò, incrociando le braccia dietro la testa, raggiungendolo subito "Ed anche parecchio idiota!" aggiunse convinto.
Di solito lo dicevano tutti a lui e Rufy lo diceva spesso a Zoro.
Così, anche senza motivo particolare.
Solo per vederlo sbuffare.
Il minore sorrise da orecchio a orecchio.
Se Zoro non avesse sbuffato, Rufy si sarebbe davvero preoccupato.