Saikai - Ritorno., [VM 18] Attenzione: SPOILER!

Monkey D. Rufy


"I vecchi dicono sempre cose giuste: siete tutti molto saggi, ma comunque vecchi." Aveva replicato, sottolineando l'ultima parola.
Rufy sorrideva allegramente anche se aveva le palpebre ormai abbassate, col quel suo sorriso largo, felice.
Poi aveva sbadigliato di nuovo sonoramente, abbracciando più forte il cuscino e stringendolo in una morsa ferrea.

Shanks


Era la cosina più tenera del mondo, Shanks non ne aveva dubbi.

La più tenera e la più irriverente.
"A questo mondo, o sai le cose, o vieni schiacciato" commentò tetro, ma non riuscì che a poggiare una mano sulla chioma scompigliata di Rufy "Finché puoi, continua a giocare" sussurrò.



Edited by *Reghina* - 24/2/2011, 23:04

Monkey D. Rufy



Rufy aveva ascoltato le parole di Shanks, anche se pian piano gli sembrava di addormentarsi per via della stanchezza e delle numerose ferite che continuavano a fargli male.


Mentre parlava, Shanks aveva appoggiato la mano sulla testa dai capelli neri e scompigliati, e Rufy aveva riaperto gli occhi soltanto per un istante, guardando la figura distesa accanto a sé.
Poi Rufy, dopo aver serrato le palpebre, aveva spalancato la bocca di nuovo e aveva sbadigliato sonoramente.

"Shanks, perché non vieni sotto le coperte con me?" Aveva borbottato ingenuamente tra uno sbadiglio e l'altro, continuando ad abbracciare il cuscino.

Shanks


L'Imperatore pensava seriamente Rufy si fosse addormentato.
Invece no, era sveglissimo ed ingenuo come sempre.

Come volevasi dimostrare.
Cosa gli rispondeva? Che aveva una voglia matta di baciarlo?
Non era l'idea migliore che gli fosse mai venuta.
Decisamente no.
"Allora fa posto, scimmietta" commentò, infilandosi anche lui al caldo "Che ti ha fatto di male quel cuscino?" chiese poi divertito da come Rufy stringeva il morbido oggetto.



Edited by *Reghina* - 24/2/2011, 23:04

Monkey D. Rufy


"Ih, ih, niente. Ma se vuoi stritolo te al posto suo!" Aveva esclamato Rufy, mentre si raggomitolava contro il suo petto.
Teneva ancora gli occhi chiusi, le palpebre abbassate, e sorrideva allegramente proprio come un bambino.
Respirava lentamente, e il suo torace si alzava ed abbassava al ritmo del suo respiro.
Poi aveva sbadigliato di nuovo - per la quarta volta - spalancando la bocca.

Shanks


Ecco, in quel momento Shanks si ricordò che doveva stare dannatamente zitto, quando era con Rufy.

Quel ragazzino il doppiosenso non sapeva dove fosse di casa.
"Ma quale 'stritolo' e 'stritolo'. Pensa a dormire, o vuoi la ninna nanna?" lo prese in giro.



Edited by *Reghina* - 24/2/2011, 23:05

Monkey D. Rufy


"No, ti prego, non farmi questo, così non riuscirei più a dormire. Mi verrebbero gli incubi." Aveva risposto Rufy scherzoso, continuando a sorridere.
Poi aveva allungato le braccia smilze e aveva abbracciato forte Shanks, mentre la sua testa si appoggiava piano sul suo petto.
Qualche secondo dopo aveva sbadigliato di nuovo molto sonoramente.
Aveva aumentato la stretta che lo legava al Rosso, quasi come se avesse paura che se ne andasse o che scivolasse via, lasciandolo solo.

Shanks



"Ehi! Ti informo che io canto benissi..." le parole gli erano morte in gola, quando Rufy si era stretto a lui.
Aveva visto quella testolina nera poggiarglisi sul capo, tenendolo legato a sé con le braccia neanche dovesse svanire come nebbia all'alba, come neve al sole.
Non riuscì più a parlare.



Edited by *Reghina* - 24/2/2011, 23:05

Rufy aveva ormai serrato gli occhi e abbassato le palpebre da qualche minuto, sentendosi veramente stanco e a corto di forze ed energie.
Respirava lentamente, ed era abbracciato forte a Shanks, quasi completamente avvinghiato - proprio come una piccola scimmia.
Poi aveva sbadigliato di nuovo, riaprendo entrambi gli occhi per un istante e alzando il viso.
Aveva incontrato lo sguardo di Shanks e gli aveva sorriso - quasi con dolcezza.

Shanks


Gli occhi del Rosso erano puntati, intensi e penetranti, sul ragazzo.
Per quanto ci provasse - e ci stava davvero provando - non riusciva ad ammettere quanto Rufy fosse cresciuto.
Allo stesso tempo vedeva fin troppo bene che lo era, molto.
Decisamente, era confuso.
Vederlo dormire stretto a sé, in quel modo innocente e fiducioso, non lo aiutava affatto.
Quando vide il minore riaprire gli occhi lo fissò, con una luce che non era definibile, ma stupenda.
Pareva in attesa.



Edited by *Reghina* - 24/2/2011, 23:05

Monkey D. Rufy

Rufy lo stava ancora guardando fisso negli occhi, e quelli scuri del ragazzino brillavano di una luce luminosissima mentre si incastravano in quelli di Shanks.
Sorrideva ancora di quel sorriso largo e felice, aveva un'espressione allegra dipinta sul viso.
Le sue braccia smilze continuavano a stringere forte il Rosso, di una presa ferrea.
Gli si avvicinò e lo fece lentamente, quasi d'istinto, e poi si ritrasse. Anche se non riusciva a capire perché il suo cuore avesse preso a battere all'impazzata.

Shanks


Il Rosso nel vederlo avvicinare aveva avuto una decina d'infarti.
Grazie al cielo Rufy si era ritratto.
Purtroppo, però, il ragazzino aveva un'aria così deliziosamente smarrita che Shanks non riuscì a non avvicinarsi, piano.
Sfiorò il naso del minore con il proprio, come un gioco, ritirandosi poi.
Stava per morire d'infarto, ne era sicuro.



Edited by *Reghina* - 24/2/2011, 23:05

Monkey D. Rufy

Quando Shanks gli aveva sfiorato il naso, Rufy aveva ridacchiato, continuando a sorridere.
Poi era tornato a guardarlo dritto negli occhi, sentendo il proprio cuore battere forte, quasi all'impazzata - come se volesse uscirgli fuori dal petto.
E non riusciva nemmeno a capire il perché, era qualcosa di strano e di nuovo.
Senza neanche rendersene conto si morse il labbro inferiore e corrugò le sopracciglia; e i pensieri si sovrapponevano rapidamente nella sua mente, come una pellicola che viene riavvolta su se stessa.

Shanks


Il Rosso aveva la certezza matematica che non arrivava vivo all'alba del giorno dopo - e comunque, se ci arrivava, si faceva sparare da Benn.
Quando Rufy tornò a fissarlo si avvicinò di nuovo.
Solo che, sta volta, toccò con le labbra quelle del più giovane, in un dolce sfioramento.



Edited by *Reghina* - 24/2/2011, 23:05

Monkey D. Rufy

Inizialmente Rufy non riuscì a capire cosa fosse successo, e si ritrasse, cercando di evitare di nuovo quel contatto.
Lo fissò, allontanandosi da lui. Oramai aveva smesso di sorridere e i suoi occhi erano tornati a farsi seri, più neri del solito.
Nonostante tutto il battito del suo cuore era aumentato, e pulsava forte sotto la pelle, racchiuso nella gabbia torarica.
Avrebbe voluto parlare e dire qualcosa, ma un enorme groppo alla gola gli impedì di dire qualsiasi cosa.