Saikai - Ritorno., [VM 18] Attenzione: SPOILER!

Shanks


Era infuriato, Rufy, l'avrebbe capito chiunque.
Una furia cieca, lo fissava con gli occhi con gli occhi colmi di rabbia.
Aveva la mascella serrata e stringeva forte la sua camicia bianca.

Shanks si lasciava stringere e guardare, quella furia che pareva star divorando il maggiore andava lasciata sfogare, uscire come un fiume che straripa.
"Allora sai cosa succede a mettersi contro un Imperatore. Non avresti dovuto farlo".



Edited by *Reghina* - 24/2/2011, 23:01

Monkey D. Rufy


"Questi non sono affari che ti riguardano, perciò stanne fuori." Aveva ringhiato Rufy tra i denti, masticando ogni singola parola che era riuscita ad uscire rabbiosamente fuori dalla sua bocca.
Sentiva la gola annodata e lo stomaco stretto in una morsa bestiale, micidiale.
Mentre fissava Shanks, le due dita continuavano a stringere quel pezzo di stoffa, e i suoi occhi brillavano di una furia incontrollabile.

Shanks



Gli occhi dell'Imperatore brillarono pericolosi, e per un attimo parve che non esistesse più luce, non solo in quella stanza, ma nell'intera isola.
Un vento lieve, ma terribile, cominciò a soffiare scompigliando i capelli di entrambi, sebbene le finestre fossero chiuse.
"Non sono affari che mi riguardano, dici?" parve un ruggito, come di un drago, nonostante Shanks si mantenesse calmo e pacato, era terribile "Dimmi per quale dannato motivo ti sei messo contro Kaido!" ordinò, e parve che i muri dell'edificio tremassero.



Edited by *Reghina* - 24/2/2011, 23:01

Monkey D. Rufy


Gli occhi di Rufy luccicavano di una rabbia cocente come un fuoco ed erano duri come un pezzo di pietra. Erano incastrati in quelli di Shanks, che parevano brillare in modo pericoloso.
"Hanno ferito gravemente la mia navigatrice; la mia amica Nami stava cercando di rubare il loro bottino, o gioielli...la conosco fin troppo bene." Aveva iniziato a spiegare Rufy, abbassando lo sguardo sulle lenzuola.
"Era coperta di sangue e...poi ci hanno attaccati in massa, e io ho tenuto Kaido bloccato." Aveva aggiunto poco dopo, ripensando ai fatti e a ciò che era successo: nella sua mente balenava l'immagine di Nami completamente insanguinata, che si trascinava premendo la mani su quella ferita profonda che grondava liquido rossastro e sporcava la pelle della coscia nuda.
"Non c'è altro da dire su questa faccenda." Aveva detto infine, chiudendo lì il discorso.

Shanks



Fin troppo ovvio, erano pirati, che altro potevano star facendo se non rubare oro e gioielli?
Ma no, non Rufy, perché era come lui, non gli interessavano i bottini, viveva per i sogni.
Era cambiato, per caso, dal ragazzo che aveva conosciuto? Non voleva crederci.

No, non lo era.
Fin troppo ovvio che fosse stata quella sua amica, quella Nami, a mettere Rufy nei guai.
La rabbia in Shanks salì più di quanto già non lo fosse.

Solo in quel momento, osservando il minore, l'Imperatore comprese di avere un'aria fin troppo pericolosa.
Rufy non avrebbe mai abbassato il capo senza motivo.
Stava esagerando, a causa della rabbia.
"Va bene" disse, cercando di calmarsi, di riprendere la ragione "Allora chiudiamo qui il discorso. Avrebbe potuto finire male, ma non è successo. Questo è ciò che conta. Ora riposati. Non scapperò certo nel cuore della notte".



Edited by *Reghina* - 24/2/2011, 23:02

"Se tu provassi a scappare nel cuore della notte, Shanks, io verrei subito a riprenderti!" Aveva esclamato Rufy in tono allegro, alzando il viso e abbozzando finalmente un mezzo sorriso.
I suoi occhi erano tornati a farsi scintillanti; non c'erano più ombre in quelle iridi, ma erano zeppi di una luce enorme che sembrava farli risplendere.
Fuori, quel brillante e bianchissimo spicchio di luna era alto nel cielo. I suoi raggi candidi cadevano obliquamente sulla guancia di Rufy, illuminando il taglio rossastro che solcava la sua pelle come se fosse un serpente.

Shanks



Quello dimostrava che il più giovane si era calmato.
L'Imperatore accennò un sorriso che, illuminato dai raggi della luna, risultò tremendamente malinconico.
"Non sono mai scappato nel cuore della notte, non lo farò certo da te" rise allegramente il Rosso, della sua pericolosità non era rimasta una traccia.
Premette sulla spalla di Rufy con l'unico braccio, per stenderlo "Su, è ora che i bambini vadano a nanna!".



Edited by *Reghina* - 24/2/2011, 23:02

Monkey D. Rufy


Ascoltando quelle parole, il sorriso si Rufy si era allargato ancora di più, diventando più luminoso del solito.
< Tanto non te lo avrei comunque permesso. >


"Non sono più un bambino!" Aveva protestato a gran voce, tirando fuori la lingua e risultando veramente buffo - in quella sorta di simpatica boccaccia.

"Shanks, perché non dormi insieme a me?" Aveva domandato ingenuamente, mentre tentava faticosamente di sistemare le lenzuola che, come sempre, apparivano come un assurdo groviglio.

Shanks



L'Imperatore aveva roteato gli occhi nerissimi, alla linguaccia "Solo tu riesci a contraddirti così velocemente" derise.
Vedendo Rufy in difficoltà con le coperte gliele rimboccò, senza fatica.

Quella domanda per poco non lo uccise - ci mancò decisamente tanto così.
"Allora è vero che hai paura del buio" provocò, sperando Rufy se ne dimenticasse.
Come avrebbe potuto trattenersi dal toccarlo, nello stare nello stesso letto con lui?



Edited by *Reghina* - 24/2/2011, 23:02

Monkey D. Rufy


"Ih, ih, ma non è vero! Non sono mica un fifone!" Aveva esclamato Rufy sorridendo.
Quel sorriso allegro che gli scopriva i denti e lo faceva assomigliare tanto ad un bambino - lo stesso bambino che era stato un tempo molto lontano.
Perché il suo sorriso non era mai cambiato, bensì era rimasto sempre lo stesso, anche nel corso degli anni che erano trascorsi sulla sua pelle.
"Dai, Shanks! Muoviti!" Lo incitò di nuovo, afferrandogli la mano e stringendola forte.

Shanks


Shanks si trovò a pensare una serie di parole ben poco carine.

A quella frase aveva pensato di essere riuscito a sviare l'argomento, peccato poi fosse arrivato quel sorriso e il seguito.

Unito al tocco, a quella stretta infantile e forte, di Rufy sulla sua unica mano.
"Ho capito, ho capito. Piantala di tirare, marmocchio" si lamentò, teatrale.
I poveri piatti innocenti, poggiati sul letto, in tutti quei movimenti concitati per miracolo non avevano fatto una brutta fine, ma Shanks preferì non sfidare la sorte e li appoggiò sul comodino vicino.
Si mise seduto pesantemente, osservando critico Rufy, sfilandosi le scarpe con i piedi.
"Hai una certa età per dormire in compagnia, sai?" rimproverò, a operazione compiuta, scocciato.



Edited by *Reghina* - 24/2/2011, 23:03

Monkey D. Rufy


Sentendo quelle parole, Rufy aveva ridacchiato, mentre si sistemava il cuscino dietro la testa - prendendolo quasi a pugni.

"Non fai che ripetermi che sono soltanto un marmocchio, quindi posso ancora permettermelo!" Aveva esclamato Rufy sorridendo, mentre continuava la sua personalissima battaglia contro il povero cuscino.
Poi si era calmato, appoggiandovi la testa fasciata da bende bianche; dopodiché aveva sbadigliato sonoramente spalancando la bocca.

Shanks


Il maggiore per un secondo si chiese che male avesse fatto il cuscino, poggiandosi finalmente steso, sopre le coperte, sempre pesantemente, come fosse dannatamente scocciato.

"Se ti comporti come tale, che altro pretendi?" sta volta lo disse scherzoso, per non tendere l'aria.
Ma più che altro perché Rufy era dannatamente adorabile quando sbadigliava.



Edited by *Reghina* - 24/2/2011, 23:03

Monkey D. Rufy



Rufy aveva roteato gli occhi verso l'alto e sbadigliato di nuovo molto sonoramente, spalancando la bocca.

"Sempre la stessa storia. Shanks, stai diventando vecchio e noioso." Aveva detto Rufy prendendolo in giro, mentre abbracciava il cuscino e appoggiava lì la testa dai capelli arruffati.
Aveva socchiuso appena gli occhi, lasciando cadere lentamente le palpebre.

Shanks



"Anche tu non scherzi in monotonia. Io almeno dico cose giuste" fece saccente, ma dolce, nel vederlo prossimo al sonno.
Provava l'impulso di baciarlo, così, solo per vedere se quelle labbra erano dolci come parevano.
< Shanks, ricordati che è Rufy. Il piccolo Rufy > pensò, concentrandosi sull'immagine del bambinetto di sette anni e non su quella del giovane diciannovenne che aveva accanto.



Edited by *Reghina* - 24/2/2011, 23:03