Monkey D. RufyCITAZIONE
"Vuoi che ti aiuti?"
"Oh, no, non è niente! Ho solo qualche graffio." Aveva risposto Rufy abbozzando un mezzo sorriso.
"Vedrai che tra qualche giorno sarò di nuovo in formissima come prima!" Aveva esclamato subito dopo con voce allegra.
In realtà quei bendaggi bianchi, che lo facevano assomigliare molto ad una mummia in movimento, nascondevano delle ferite profonde soprattutto all'altezza del torace - dove vi era già una brutta cicatrice.
Gli fasciavano il petto, le braccia smilze, le gambe, coprendo i tagli da cui era sgorgata una enorme quantità di sangue durante la battaglia, mentre cercava - a tutti i costi e con tutti i mezzi a sua disposizione - di difendere la propria ciurma fino alla fine e finché ne avesse avuto le forze.
Perciò Rufy aveva deciso di rimanere in piedi fronteggiando il nemico, nonostante le lesioni gravi riportate e il sangue che colava a fiotti, come se fosse infinito.
Poi Rufy aveva appoggiato di nuovo il capo contro la parete del muro, che era fredda come un pezzo di ghiaccio.
Una moltitudine di pensieri si accavallavano nella sua testa, galleggiando come ombre morte e scure, mentre i ricordi riaffioravano con una prepotenza impressionante, marchiando la sua mente come un fuoco che brucia troppo in fretta.
< Non è giusto che Shanks se ne vada via domani all'alba, io non voglio. > Aveva pensando egoisticamente Rufy, stringendo i denti mosso dall'ondata di rabbia cieca che sentiva crescere dentro di sé, e allargarsi a macchia d'olio.
< Non proprio adesso che l'ho finalmente ritrovato. >
Ahh bene *-* sono contenta che ti piaccia quell'adorabile scimmietta *-* Sto facendo del mio meglio.
Certo certo, appena devo andare ti avviso, non ti preoccupare.
Sì, Shanks sta venendo molto bene secondo me *_* Sei brava **