In sogno sul Titanic..., [VM 18] la demenza infinita dei sogni di Lucci e Kaku

Rob Lucci

Eccezione fatta per Spanda e la madre di Kaku, Lucci doveva ammettere che la compagnia non si era rivelata poi tanto male, specie per i racconti della signora Kokoro annebbiata dall'alcol (come se non lo fosse già abbastanza di suo) e per Hattori che aveva monopolizzato l'azione ad un angolo del tavolo conquistandosi, incredibile ma vero, l'adorazione della principessa Hancock.
Poi Kaku gli preannunciò l'ora del brandy e un attimo dopo i nobili cominciarono ad alzarsi.


Lucci sorrise appena, chiedendosi come il biondo riuscisse a sopportare ogni giorno quella noiosa, futile routine, ma proprio per questo era convinto che avrebbe apprezzato ancor più la serata che aveva in serbo per lui...
Si alzò quindi da tavola dopo l'uscita del dottor Trafalgar e del suo mogliero incinto, per ritrovarsi di fronte a Tilestone, uno dei nobili che tampinava il capitano Tom dovunque andasse.

<< SI UNISCE A NOI ROB? NON VORRA' RESTARE A PROVARCI CON LE SIGNORE SPERO! >>
Lucci lanciò uno sguardo a Hancock, che ormai pendeva dal becco del suo amico piumoso, e poi a Kaku: non c'era il minimo paragone.
<< No grazie.. ho altri tipi di interessi >> rispose al moro << e poi devo tornare al mio alloggio >>

<< Sì, faresti meglio.. in questo momento un fanatico potrebbe infiltrarsi nella tua cabina e sfibrare le lenzuola per faci delle.. delle... >>
<< ..corde? >> concluse Lucci rivolgendosi al biondo indovino << Non si preoccupi, è solo Paulie. Ci prova da quando siamo salpati >>
<< Forse è meglio così >> ghignò allora Spandam avvicinandosi a lui. Aveva ancora i capelli bruciacchiati ma faceva finta di niente (e nessuno osava farglielo notare del resto) << si parlerà di affari e politica.. quel genere di cose non adatte a lei! >>
Gli diede una pacca sfottente e con nonchalance lo oltrepassò, urtandolo di proposito con la spalla (ma ottenne solo di barcollare come un cretino, visto che Lucci era più alto e impostato di lui).

<< Ah, Rob.. è stato un piacere averla tra noi >> aggiunse lanciandogli l'accendino che gli aveva prestato. Lucci lo prese al volo, restando gelido in volto, consapevole che per quanto si fosse sforzato non sarebbe mai riuscito a sopportare quell'uomo e la sua idiozia (e ancor meno il suo fidanzamento con Kaku).
Un attimo dopo anche lo scagnozzo di Spandam, Jabura, lo oltrepassò senza rivolgergli la parola, semplicemente seguendo il suo padrone come un cane da fiuto.
Il felino decise di fregarsene e si diresse verso Kaku, ancora seduto al tavolo.

<< Devo tornare a remare insieme agli altri schiavi... >> gli disse ironico, sorridendo, mentre Califa scattava sull'attenti a fissare ogni sua mossa.
Ma il moro riuscì comunque a fargliela sotto il naso: prese la mano di Kaku e, con la scusa di baciarne il dorso in segno di saluto, gli passò un biglietto con un messaggio che teneva stretto tra due dita, sotto il palmo della mano.

<< Buonanotte Kaku >> sussurrò, con uno sguardo che in realtà non aveva alcuna intenzione di lasciarlo per quella notte.
Quindi si allontanò da lui e, guardandolo finché poteva per assicurarsi che leggesse il biglietto senza farsi notare, uscì dal grande salone e si diresse alle scale del piano di sopra, davanti al grande orologio.. il luogo del loro primo, vero appuntamento.

Rob Lucci

Aspettò Kaku fissando l'orologio davanti a sé, dando le spalle all'ampia scalinata divisa dal lussuoso corrimano in legno.
Per la prima volta da giorni non c'era Hattori a tenergli la mente occupata coi suoi commenti da mafioso, quindi Lucci avrebbe avuto tutto il tempo d'interrogarsi su come Kaku aveva preso il suo invito e, nella fattispecie, se avesse accettato o meno di presentarsi. Eppure non lo fece.
Non sapeva spiegarsi perché, ma si sentiva tranquillo, certo che il ragazzo sarebbe arrivato.
Pochi minuti più tardi, allo scoccare delle 21.00, la sua sensazione si rivelò fondata.
Lucci si voltò, sentendo dei passi sulle scale, e sorrise alla vista di lui. Aveva l'aria crucciata, forse un po' tesa per la trasgressione che stava commettendo, ma il moro non vedeva l'ora di trasformare quell'espressione nella più spontanea, spensierata delle risate, ben lontana dai sorrisi forzati di nobili e falsi perbenisti..

<< Allora, vuoi andare ad una vera festa? >>

E la vera festa cominciò pochi metri appena sotto quel piano.
La terza classe del Titanic si presentò immediatamente come una dimensione lontana anni luce dalla piattezza e compostezza dei piani superiori, ove l'unico svago dei benestanti erano il brandy, i sigari ed i pettegolezzi: qui la gente comune, persino la più povera, non perdeva occasione di festeggiare ogni sera all'insegna del canto e del ballo sfrenato, dell'alcol (economico) e delle scommesse, del gioco d'azzardo e delle sfide a braccio di ferro.
In altre parole, la terza classe sapeva come divertirsi davvero, con meno di un quarto delle ricchezze possedute dai nobili.
Ciò che poteva apparire insolito in tutto ciò _{(ma mica tanto, visto l'andazzo xD)} è che non c'erano donne in sala -fatta eccezione per una rossa in minigonna che ballava con uno scandalizzato Paulie, predicendo il meteo tra un passo e l'altro-, e inoltre non tutti i passeggeri sembravano appartenere realmente alla cerchia dei poveri...

Frattanto Lucci, facendosi strada tra la folla in festa, aveva accompagnato Kaku ad un tavolo e gli aveva procurato da bere per metterlo più a suo agio, mentre lui improvvisava un balletto con un bambino biondo, sui dieci anni.
<< Ma.. Sabo?! >> balbettò il moro con le lentiggini che ballava lì accanto, a braccetto col fratello ed un cosciotto di carne nell'altra mano << Tu non dovevi essere morto? >>
La sua faccia era quella di chi aveva appena visto un fantasma, quella di Rufy, invece, per effetto dell'alcol, sembrava che stesse guardando un grosso procione parlante con le stelline agli occhi.
<< Beh, se è per questo, anche lui... >> Marco inarcò un sopracciglio e lanciò uno sguardo dubbioso al ragazzo castano, completamente partito di testa -e non perché era sbronzo- che danzava con lui.
<< Ti piacerebbe che schiattassi eh? Poi lo dico al babbo! >>

Al centro della sala, vicino alla piccola orchestra che suonava senza sosta, era stato rimediato un palco unendo dei grandi tavoli rettangolari.
<< Un, deux, trois! Un, deux, trois!
Io mi sento un re, wow wow!! Son felice più di te, yeah yeah!
Giro, giro di qua e di là, son come il mondo che gira che va..! >> cantava a squarciagola un insolito uomo-cigno, piroettando da un lato all'altro del palco con la sua schiera di gai uomini gay.
<< Preparatevi fiorellini! Sta per arrivare il nostro idolo.. La star della serata! >>

Rob Lucci

All'entrata del regino di Kama-qualcosa col suo travolgente, irresistibile inno alla gioia dell'esser gay, tutta la sala si riscosse e persino i più restii a ballare si fecero avanti...

<< Per la miseria, sei sicuro che sia una buona idea? Mi sento così... così.. così GAY a ballare questa canzone! >>
<< Ti ho mai dato motivo di dubitare della mia sessualità, fratello Tre? >> domandò un nasone dalla chioma turchina, prendendo per mano un moro dalla strana acconciatura a forma di numero 3 e trascinandolo in pista << Spacciandoci per gay passeremo inosservati.. e quando finalmente avrò rimorchiato il regnante di Okamalandia penderanno tutti dalle mia labbra e riuscirò a dirottare il Titanic! Uhahaha! >>
<< Sarà... ma non sarai qui piuttosto per la tua vecchia fiamma..? >> chiese sottecchi Tre, indicando un tavolo dove un uomo dai capelli rossi, completamente sbronzo, dava spettacolo.
Buggy -questo era il nome del nasone- diventò paonazzo e sbottò << Ma figurati, quale fiamma e fiamma!! Pensa piuttosto a quel decelebrato che ti viene dietro... >> fece cenno all'uomo rasato, totalmente privo di espressione, che fissava Tre da un angolino con un mazzo di coltelli dalle lame affilate in mano, avvolti nella cartapesta in una composizione elegante e orrida allo stesso tempo.
<< ..devo ancora capire se vuole sedurti o invitarti al suicidio! >>

Intanto al tavolino della vecchia fiamma di Buggy...
<< Andiamo, Occhi di falco! Ti dico che posso ballare questa musica anche senza un braccio! >> e intonò << ♪ E' okaaaay esser gaaayy...!! ♪ >>
<< Non è questo il punto, Rosso.. >> sospirò per l'ennesima volta l'uomo dagli occhi dorati, arrivato clandestinamente a nuoto sul Titanic dalla sua barchetta affondata nel mezzo dell'oceano dalle sputazze vaganti di Lucci e Kaku << Non ti reggi nemmeno in piedi nel tuo stato! >>
<< Ha ragione Mihawk, capitano >> convenne il moro di nome Benn seduto con loro.
<< Ah sì!? State a vedere! let's rejoice with the boys in the gay waaaaa-yy! ~ ♪ >>
E come preannunciato, appena mise un piede a terra cadde rovinosamente tirandosi giù tutto il tavolo.
<< Sei un caso disperato... come il destino che mi lega a te! >>
Benn rise e aiutò il Rosso ad alzarsi con Occhi di falco, mentre un altro tizio (che somigliava -chissà perché- al cecchino tricornuto) gli porgeva prontamente l'ennesimo boccale di rhum per farlo riprendere.

Sentendo l'armonia e la grinta di quelle note, anche Lucci non aveva perso occasione di scaricare il bambino biondo che ballava con lui (e che ora fissava in cagnesco Kaku perché era un nobile -Sabo odiava indiscriminatamente tutti i nobili-) per danzare con l'unica persona per cui ringraziava di esser nato gay.

<< Adesso ballo con lui, va bene? >> domandò retoricamente a Sabo, indicando Kaku.
Il bimbo tirò fuori una bambolina voodoo di una giraffa e minacciò di trafiggerla con uno spillo. Lucci alzò le spalle, non capendone il significato (anche se il gesto appariva alquanto sinistro) e si rivolse al biondo ancora seduto davanti al tavolo.
<< Vieni >> lo invitò. Poi, vedendolo poco convinto insistette, tirandolo a sé per una mano << avanti, vieni con me! >>

<< Santi numi, che pretese.. non l'ha nemmeno spogliato... >> commentò un infiltrato alla festa, appartandosi nel posto lasciato libero da Kaku...

Rob Lucci

Se non fosse accaduto tutto davanti ai suoi occhi, a Lucci non sarebbe parso vero: Kaku, il ragazzo della prima classe di cui si era invaghito al primo sguardo pochi giorni prima, quello che, secondo il buzzurrissimo Franky, non sarebbe nemmeno riuscito ad avvicinare, stava ballando con lui! Ed era così dolce, così delizioso nella sua inesperienza, che il moro non poté non approfittarne.
<< Dobbiamo avvicinarci di più, così! >> disse facendo aderire i loro bacini (con l'approvazione di un certo cameriere biondo che gli mostrava il pollice in su da un divanetto, mentre amoreggiava col marimo).


<< Neanch'io, segui il ritmo! >> lo rassicurò Lucci, senza sospettare nulla della terribile minaccia che pendeva sul suo giraffolo Kaku.
Saltellando a suon di musica per tutta la sala si fece largo tra le coppiette gay in festa. Distinse un uomo alto con una pelliccia di piume rosa compiere una molesta danza di corteggiamento attorno al suo partner (un moro che dava idea di essere lì solo perché era sbronzo o drogato); notò anche Franky su un tavolo dare sfoggio delle sue doti naturali _{(mica tanto, si è rifatto col metallo u__u)} dinnanzi ad un paonazzo vicecapitano Iceburg (a proposito, che ci faceva lì?).

<< Franky, ma..! Credevo che gestissi un bordello! >> rise Lucci cercando di farsi sentire tra la folla.
Quello non si scopose più di tanto, ma restando nella sua posa super lo pregò: << Non dirlo alle mie sorelline! >>

Allora di colpo cessò la musica e Lucci, suo malgrado, assieme a tutti i presenti, fu costretto a fermarsi per volgere lo sguardo alla star che aveva dato il via alle danze.

Il felino si voltò sconcertato (insomma, quei dannati eterosessuali erano ovunque) in direzione della coppia che indicava il regino in calze a rete: erano Paulie con una ragazza dai capelli rossi, visibilmente impauriti dalle occhiatacce dei presenti.

<< ..Paulie! Proprio tu? >> sussurrò incredulo. Che cosa gli aveva insegnato in tanti anni di molestie e adorazione verso i prostituti?!
"Tu e le tue fottute corde durex per il piacere femminile.. sapevo che ti avrebbero deviato!"
Il biondo alzò immediatamente le mani come per giustificarsi, guardandoli con aria supplichevole.
<< Non è come credete.. io ho sempre amato il mio amico Lucci, ma lui non ricambia il mio amore! Preferisce i PICCIONI e le GIRAFFE! >>
Un nuovo coro di disappunto si levò nella sala, alché Lucci cominciò a contare le mosche in aria con nonchalance.
Poi anche la ragazza diede la sua versione:
<< E io.. io in realtà sono un UOMO! >>
Una strana nebbiolina attorno a lei si dissolse, come lo svanire di un miraggio prodotto da qualche strano fattore ambientale, per rivelare le vere sembianze della rossa: quelle di un ragazzo sui diciott'anni dal fisico scolpito, piuttosto attraente. Non fece però nemmeno in tempo a parlare che un vocione virile -e a tratti inquietante- lo raggiunse.

<< NAMIZOUUUUUU AMORE MIO!!! >> gridò un tizio muscoloso dai capelli neri e lisci, con un frangettone che gli copriva del tutto la fronte, spingendo i presenti e schiantandoli al muro per raggiungere più in fretta l'amato << Finalmente ti ho trovato! >>
<< ROBIO! MIO UNICO AMORE! >>urlò l'altro in risposta, saltandogli addosso e avvinghiandosi a lui sotto gli occhi di un traumatizzato, infelice Paulie, mentre la folla applaudiva commossa, con gioia e approvazione, i due innamorati.

Rob Lucci

Il gigante dal caschetto nero chiuse il pugno destro, scrocchiandosi tutte insieme le nocche della mano rumorosamente, mentre con l’altro braccio stringeva possessivo a sé il giovane dai capelli rossi. Se la frangetta non gli avesse coperto la fronte, nascondendo ai presenti quella vena pulsargli minacciosa, la sua espressione avrebbe fatto molta più paura di quella della facocera inferocita.

<< Tu, LOLA! Sta' lontana dal mio Namizou se non vuoi che ti sotterri come una Pietra griffata sul fondale! >>
E Absalom, che per la prima volta accarezzava il sogno di levarsi dai piedi la spos(tat)a dalle animalesche sembianze, incitò la facocera:
<< E’ così Laura! Namizou-swan mi ha spiato mentre facevo il bagno! >>
<< No, quello era solo l’uomo che sussurra agli uccelli... >> smentì subito Satch << ..che sperava di molestare l’uomo che dorme sui cosciotti >>
<< Sei perverso, Marco! >> fece Ace, rinsavendo dall’attacco narcolessico che lo aveva colto nel bel mezzo del ballo, e palpò per bene il culetto di Rufy.

Intanto Paulie aveva riaperto gli occhi e si era ritrovato, con immensa sorpresa e sollievo –ancora per poco-, sospeso in aria a volare come Jane su una liana, tra le braccia del suo Tarzan.. l’unica sostanziale differenza era il fatto che la liana fosse la corda del lampadario del salone di terza classe, e Tarzan..
<< ..ma! ma tu..! >>
Eh già, Tarzan...
<< Paulizio adorato! Mi riconosci? >> chiese l’uomo in giacca e cravatta che lo teneva stretto, mentre dai suoi occhi balzavano fuori orde di cuoricini rosa.
<< L’uomo della banca del seme??! >> esclamò Paulie sconvolto.
<< No mio amato, sono uno dei creditori a cui devi del denaro >>
<< Oh. Ehm beh, certo. Ti ho riconosciuto subito! >>
"Come se mi ricordassi tutti i fetenti che mi succhiano i soldi.."

Intanto la sposa facocera era stata messa facilmente a tappeto da Robio, ma un altro spasimante di Namizo, un tizio biondo con una strana carnagione biancastra, piena di rattoppamenti e cuciture, tentò di annientarlo lanciandogli addosso le porcellane.
<< Cinderello! Guarda dove miri dannazione! >> lo rimproverò il padrone, un nobile panciuto con occhiali per ciechi.
Per tutta risposta Cinderello prese il pianoforte della sala e lo lanciò in direzione del frangettone, spaccando la schiena a tutti i malcapitati attorno a lui, ad eccezione di Namizou che fu protetto ancora una volta dall’amato.
<< Fa un male boia! >> sbottò Robio, per poi esplodere in un fragoroso << DERESHISHISHISHI!! >>
<< Chiamate un esorcista... >> commentò Sanji fissando allibito la scena, con la netta sensazione che qualcosa non quadrasse nei modi di fare e nell’aspetto dei due innamorati.
<< Un esorcista, un esorcista! >> gli fece eco il piccolo procione dal naso blu (spuntato anche lui dalla favola di Kaku nel paese del regino in reggicalze), con il kit del "gira a largo satanasso" nello zainetto << Chiamate un esorcista! >>
<< Ora ho da fare! >> sbottò Taka no me, rituffandosi sulle labbra infuocate del rosso ubriaco che gli stava avvinghiato da un pezzo.

In tutto ciò, Lucci si sentì sollevato di essere l’unica persona normale –o quasi- tra gli invitati, assieme a Kaku e al suo piccione Hattori che gli aveva portato in dono un cilindro.


<< Più o meno >> rispose alzando le spalle.
Quindi, sentendo la musica riprendere ad allietare la sala da ballo, trascinò Kaku sul palco per stupirlo con qualche audace, improvvisato passo di danza. Mise le mani in tasca e mosse le gambe, facendo battere le scarpe sul legno a ritmo di musica.
<< Suuuuuper Lucci! >> esplose Franky, sbronzo di cola analcolica << Come si chiama questo passo? >>
<< Geppetto! >> rispose convinto il moro.
"Geppo, imbecille! Si chiama Geppo ed è una tecnica di combattimento!!"

Più confuso che persuaso, nel mezzo della ballata Hattori guardava ora il naso squadrato di Kaku, ora Ace che si mangiava il fuoco, per finire Rufy, completamente brillo, che delirava:
<< Guarda Aceeee! Sono un ragazzo di gomma veraaaaaa!! >>
E si tirava le guance, nella speranza di farle allungare.

Rob Lucci

Kaku che danzava a ritmo sfrenato sulla pista da ballo era uno spettacolo per gli occhi e per il cuore di Rob Lucci, che ne apprezzava l'audacia e la grinta ancor più del rigoroso autocontrollo.
Batté le mani assieme agli altri uomini sul palco per tutto il tempo, assecondando le capriole ed i salti mozzafiato del biondo, fin quando questi non terminò la performance con un lancio a capofitto giù dai tavoli, offrendosi a quella baraonda di gai uomini in festa che lo sostennero e sollevarono esultanti.

<< E' proprio uno zuccherino! <3 >> fece un tizio in reggicalze.
<< Hai visto che movenze!? Nyaaaaah è uno schianto! >> concordò un altro.
<< Passatelo qui, passatelo qui!! >> iniziarono a urlare i due sbavando, con chissà quali sconci pensieri in testa.
<< Rinunciateci: spogliare quel giovane nobile non è nel vostro destino... >>
L'indovino dalla lunga chioma dorata, imbucatosi anch'esso in terza classe, non aveva resistito alla tentazione di mettersi a leggere i tarocchi, pur essendo impegnato appena un attimo prima in un ballo col suo accompagnatore.

<< Per l'amor del cielo, Basil! Non siamo nemmeno arrivati che già ti metti a lanciare malocchi alla gente? >> sospirò il contrammiraglio Drake in incognito (cioè senza la sua solita divisa da moschettiere).
<< Sto solo predicendo il futuro a questi signori.. e vedendo l'oroscopo. Sono un po' preoccupato per le sorti dei segni di fuoco in questo periodo... >> _{*faccio le corna, da brava sagittario u__u xD*}
<< D'accordo, ma ora molla quei tarocchi e vieni a ballare, prima che Smoky non mi trovi in cabina e scopra della nostra tresca..! >>
Il viso quieto ed imperturbabile di Basil si rabbuiò di colpo.
<< Quel fumogeno ti mollerà all'altare >>
<< ..Ancora con ste predizioni nefaste?! >>
<< No, questo è malocchio. >>

Nel mentre Kaku era quasi arrivato sopra le teste dei due scapestrati gay, che spintonandosi malamente si contendevano il bocconcino arrivato dalla prima classe.
<< Io gli levo la camicia! >>
<< Io i pantaloni! >>
<< Io lo tocco così.. >>
<< Io invece colì... >>
<< ...Se non la finite di palpare il mio mogliero incinto vi sego quelle mani e ve le impianto nel didietro >>
<< E-Ehm, ci scusi signore.. >>
<< Guarda, eccolo!! >>
I due si prontarono ad afferrare il sexy giraffolo, quando all'improvviso un grido austero, determinatissimo, seguito da una spaventosa onda d’urto, li fece schiattare al suolo:
<< FERMI!!! NON OSATE TOCCARLO!!! >> urlò Lucci, rimasto vigile su Kaku per tutto il tempo come un leopardo che punta la sua preda, trafiggendo i due con uno sguardo truce.
"Ci tiene troppo che rimanga vergine per lui..." spiegò sottovoce Hattori al creditore che danzava con Paulie.
<< ..Oooh! È l'ambizione del Re molestatore! >> commentò intanto il rosso in un momento di vaga lucidità << Pensavo che solo io riuscissi a usarla! >>
<< Mi spiace deluderti, Rosso.. >> fece Mihawk indicando con un cenno il ragazzo col cappello di paglia, che aveva steso, non si sa come, Satch, Marco e parecchi altri attorno a lui << ma a quanto pare ti hanno soffiato il primato >>
<< ACE E' SOLO MIOOOOOOOOO!!! BUOOOOOOOOOOOHHH!! >>
<< Rufy.. calmati, mi hanno solo fatto la respirazione dopo che il cosciotto mi è andato di traverso..! >>
<< MACCHE' DI TRAVERSO, TE LO SEI STRAFOGATO SANO!! >> gli fecero notare due storditi, ma non per questo meno adirati Satch e Marco.
<< ......TUTTO MIOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!! >>
<< Pezzo di demente, così li uccidi tutti!! Sei completamente ubria-..! >>
<< GOM GOM INCEST KISSSS!! >>
<< ..!!! N-Nhh..!! *non respiro!* >>

Shanks rabbrividì, stringendosi forte al suo falcone.
<< Taka no me.. questa nuova Gay Era mi fa paura! >>


Finalmente, Kaku era tornato sul palco con Lucci: adesso che aveva i capelli scompigliati dalla danza ed il viso più colorito dall'alcol, era davvero una preda appetibile per la maggior parte di quei depravati presenti in sala, così il moro escogitò un balletto facendo in modo che nessuno, a parte lui, potesse godere di quella visione.
Gli prese entrambe le mani e cominciò a girare in senso orario veloce, sempre più veloce, creando una sorta di vortice in mezzo alla sala che fece levitare in aria diverse coppiette.

Rob Lucci


<< Sìììììì! >> urlò Lucci continuando a girare più forte, pieno di un'euforia che le risate di Kaku alimentavano come benzina sul fuoco.
Il ciclone però aveva assunto dimensioni e velocità così spaventose che ormai il moro non distingueva nemmeno la voce del suo giraffolo da quelle degli altri, spazzati via selvaggiamente dal vento, così ad ogni disperato:
<< NOOOOOOOOOOO!!! >>
Lui rispondeva con un gioioso:
<< Sììììììììììììììììììì!!!!! >>

<< FERMATIIIIIIIII! COSì CI UCCIDI TUTTI!!! >>
<< SIIIIIIIIIIIIIII'!!!! >>
<< E' UN PAZZO OMICIDAAAAA! >>
<< PER TUTTI I BUSTER CALL... A TERRA NAMIZOOOOO!! >>
<< YOOHOHOHOH! VOLANO MUTANDINE!!!! >>
<< ANCORA TU?? RESTITUISCIMI LE MIE MUTANDE SUPER!! >>
<< SANTI NUMI... mi esce sangue dal naso... >>
<< ZUCCHEVINI, BISOGNA TENEVSI A QUALCOSA DI PESANTE!!! ADDOSSO AL PANZONE! >>
E metà dei presenti si fiondò addosso al povero regino di Kamabakka, rovinando ore ed ore di preparazione in sala trucco.
<< Coff.. coff... CHE AVETE CAPITO, DISGVAZIATI??!! >> sbottò quello << N-NON IO, LUI!!! >>
<< ...Oh merda.. Chapapapa! >>

<< INSOMMA LUCCI, BASTA! >> urlò infine Paulie, sopravvissuto finora grazie alle doti tarzanesche del suo creditore (nonché amante) e alla forza delle sue resistenti corde << VUOI FARCI TUTTI SECCHI?? >>
<< EH? Hai la gola secca? >> chiese Lucci a Kaku, interrompendo di botto quel folle giro della morte, assieme alla tromba d'aria, mentre la vecchietta dagli improponibili salari precipitava a terra, schiacciando al suolo un grande papero giallo con una borraccia al collo.
<< Squuueeeezzzz... @.@ >>
<< Grazie vecchia >> tubò Hattori allungandole l'aluccia in segno di gratitudine << Stava diventando alquanto molesto! >>

Intanto i superstiti, troppo sbronzi per covare rancore verso i due autori della catastrofe, avevano ripreso a festeggiare con musica e danze come se nulla fosse accaduto, e Lucci, sceso dal palco mano nella mano con Kaku, si diresse verso un tavolino ove Franky e Shanks avevano ingaggiato una sfida a braccio di ferro senza alcun motivo.

<< Chi perde si toglie le mutande, yohohoho! >> stabilì seduta stante il giudice.
Alché un fragoroso coro d'incitamento per Franky partì da Buggy e Benn, accompagnato dai silenziosi scongiuri di Mihawk sulla vittoria del buzzurro.
Lucci allungò le braccia e fregò indisturbato dal tavolino due bei bicchieroni birra rossa, quindi ne porse uno al ragazzo al suo fianco: chissà, forse avrebbe preferito dell'acqua naturale, ma quella sembrava essere l'unica bevanda meno alcolica diffusa in sala.