SOTTOMARINO DEI PIRATI HEART, [VM 18]

Eustass Kidd


Kidd rise. Gli venne da ridere come un idiota. Dallo starnuto Law aveva mosso la testa di scatto in avanti e il cappuccio gli si era calato sugli occhi. Era una comica. Una vera comica.
Gli posò la mano sulla coscia nuda e posò il viso sul suo. Erano fronte contro fronte, naso contro naso, occhi negli occhi.
-Io si, Trafalgar. E' da sotto la doccia che mi trattengo.-

°°°

-Aspetta un attimo.- Killer richiamò l'attenzione dell'altro. Penguin s'arrestò e rimase in attesa di risposta.
Killer trattenne il respiro, non sapeva bene che dire.
Osservò il bicchiere vuoto.
-Che ne dici di farci un bicchierino?- chiese, cercando di mettersi di lato e non apparire troppo debole.

Trafalgar Law

Quel contatto troppo ravvicinato con Eustass lo fece arrossire.
-Io mi chiamo Law.- sbottò poi, era stufo di sentirsi chiamare per cognome o con altri epiteti.
Si voltò dall'altra parte a braccia conserte, ma inaspettatamente, un altro sternuto lo sorprese. Iniziò a tremare, faceva freddo lì dentro, oppure si stava ammalando? Si voltò di scatto fulminando Kidd con gli occhi che come previsto stava per scoppiare a ridere.
-Non.Dire.Una.Sola.Parola.- disse poi scandendo ogni singola lettera.

* * *

Non si aspettava di certo che Killer lo avesse fermato. Un bicchierino? Dopo tutto quello che aveva passato aveva voglia di bere? Che uomo...
-Non dovresti in teoria...- lo guardò per un attimo negli occhi. -Ma per stavolta, farò un'eccezione...-. Se ne andò e ritornò con del rhum chiudendo alle spalle la porta. Si avvicinò al letto e si mise a sedere sul materasso, senza occupare troppo spazio. Riempì due bicchieri e ne porse uno a Killer. Bevve poi, tutto d'un fiato. Che situazione stramba...

Eustass Kidd

E secondo voi Eustass Kidd si trattenne dal ridere?
-Ahahahahah!- no, appunto.
Fece sdraiare Law di schiena, facendo peso su di lui col suo corpo. -Dottore, ora sarò io a prendermi cura di te.- disse malizioso, infilando la mano sotto la sua felpa a cercare il suo addome. E gli diede un contentino -Law...- pronunciò con voce suadente. La sua mano era calda, a contrasto con la pelle fredda del chirurgo, dovuta al suo girare mezzo nudo, o forse stava male, ma era comunque una situazione bizzarra a cui non riusciva a sfuggire. Fuori dall'oblò si estendeva l'oceano profondo, che fungeva loro da rifugio ad occhi indiscreti e da coloro che volevano impedire la loro corsa ai confini del mondo.
Ma ancora di più, il mare taceva. Tutto era pace la fuori. Non c'erano onde, non c'era vento. Blu. Solo uno scrigno blu profondo, racchiuso a sua volta nel silenzio totale.

°°°

Killer alzò il bicchiere.
-Volevo proporre un brindisi.- accennò un sorriso da sotto la folta cascata di capelli biondi.
Con la giornata pesante che aveva avuto, sentiva davvero il bisogno di svagarsi.
E stare a letto non era proprio il massimo.
Penguin si riversò in silenzio del rhum e avvicinò il suo bicchiere a quello del Massacratore.
-E a cosa vorresti brindar?- domandò.

Trafalgar Law

Eustass stava davvero ridendo di gusto, era così difficile trattenersi? Ripensò a tutta la scena e sospirò: si, lui si sarebbe rotolato per terra piangendo e ridendo come un pazzo. Il rosso lo fece stendere e si mise sopra di lui sorridendogli maliziosamente.


Oh si, certo e Law immaginava anche in quale modo. Iniziava ad avere sonno eppure il calore del corpo di Kidd, non era così male... ma si, un pò di "ginnastica" non guasta mai. Law sorrise e gli cinse il collo con le braccia.
-Cos'è oggi vuoi essere tu il medico?- sorrise furbo. -Se vuoi posso darti ripetizioni, ma sappi che sono davvero molto severo...-. Sul viso comparve un ghigno divertito.

* * *

Killer guardò un attimo verso il soffitto e poi l'altro ragazzo.
-Un brindisi a noi...- fece una pausa e ghignò divertito. -E ai nostri capitani... ehehe...-. Penguin annuì sorridendo divertito e insieme brindarono alla loro salute. Ci fu un attimo di silenzio ma poi il moro parlò.
-Secondo te... quei due...-. Non finì la frase. Solo al pensiero dei loro capitani in circostanze alquanto ambigue lo fecero rabbrividire. Con un ultimo e lungo sorso bevve tutto il rhum. La testa iniziava a girargli, ma era un dettaglio non importante. Si levò il cappello di nuovo e ricominciò a parlare.
-Cioè, non posso pensarci Killer...- disse fissando un punto davanti a sè. -Mi fa strano... non che mi importi sia chiaro, però... è strano...-. Si voltò verso l'altro guardandolo confuso.

Eustass Kidd


Kidd fu avvolto dalle braccia del moro e trattenuto in basso, su di lui.

-Allora insegnami, dottore.- aveva sempre lo steso tono divertito da presa in giro.
-Per esempio, ora dovrei- gli sollevò la felpa e ficcò la testa sotto di essa, a contatto col petto dell'altro -Ora dovrei ascoltare il tuo cuore, giusto?- gli mise anche una mano sul pacco, per sentire la reazione del cuore. Mica si stava lasciando andare ai sentimentalismi, lui!

°°°

-Kidd è sempre stato un tipo strano.- disse Killer -Perciò non mi preoccupa se quei due se la stanno spassando o meno.-
Penguin si voltò appena a fissarlo.
-Mi preoccupa se il mondo verra a saperlo... finchè rimane una cosa tra ciurme non dovrebbero esserci problemi.-
Penguin annuì. Molti avrebbero potuto aproffittare del fatto.
-Già...- disse il moro.
Iniziava già a sentire le braccia e le gambe molli. Non certo per quel bicchierino, ma anche per la dozzina traccannati a cena.

Trafalgar Law

Law per un attimo perse il fiato, non si aspettava una cosa del genere e il cuore aveva iniziato a battere forte. Molto più forte di quanto avesse immaginato.
Trattenne un gemito nel sentire la mano di Kidd premere sui suoi boxer. Doveva darsi un pò di contegno il caro dottore!
-Eustass, sei davvero un pessimo alunno!- gli disse ridendo divertito.
-Avrai bisogno di molta pratica.- aggiunse poi con voce profonda e osservando la testa dell'altro coperta dalla gigantesca felpa.

* * *

Entrambi continuarono a bere, scherzando e ridendo, come vecchi amici. Era strano, non avrebbe mai pensato che Killer poteva essere così, "amabile"... forse simpatico? Non trovava un termine adatto per definirlo. Di sicuro era un tipo divertente sotto l'effetto dell'alchool. Continuarono a fare gli idioti per un altro pò, sparando molte cazzate e ridendo poi come scemi. Penguin per un attimo si alzò ma perse l'equilibrio e cadde sul letto, mentre Killer ormai seduto lo guardava ridendo...

Eustass Kidd

-Hai il battito accelerato, Law.- rispose alla provocazione e scorse la lingua intorno al capezzolo dell'altro, mentre la mano faceva su e giù sul suo sesso -Illustrami, cosa dovrei fare adesso?-
La voce arrivava soffocata dal felpone del medico e tutta la scena vista da altri sarebbe sembrata comica, escluso certo il continuo molestare del chirurgo da parte del rosso.

°°°

-Ti sei fatto male?- ridacchiò, accaldato e sudato per la sbornia -Ma che liquore mi hai dato?!- chiese poi. Ineffetti aveva bevuto abbastanza, ma era bastato un bicchiere di troppo offerto dopo minuti e minuti di distanza per ridurlo all'ilarità. Sedeva sul letto sgambettando allegro mentre Penguin era chiappe a terra e poggiava la testa al materasso. Proprio fra le sue gambe.

Trafalgar Law


-Fatti i....!- non finì la frase che d'improvviso percepì chiaramente la bocca dell'altro sul suo capezzolo e la mano del rosso sul suo pene.


C'erano mille cose che poteva fare, oh si. Law però si limitò soltanto a sorridere compiaciuto.
-Oh Kidd... mi hai chiamato per nome...? Ahhh........-. In fretta, tentò di levarsi la felpa, iniziava ad avere caldo, troppo caldo. Il cervello era ormai sconnesso e l'eccitazione sembrava aver invaso i suoi sensi e il suo corpo.

* * *

Penguin alzò lo sguardo verso l'altro.
-Io? Male?! Ma và!- scoppiò poi a ridere continuando a posare lo sguardo su Killer. Dopo un pò tornò serio e continuava a guardare l'altro negli occhi. Di scatto si alzò e gli si mise davanti, con le mani appoggiate al materasso; il suo viso era vicinissimo a quello del biondo. Poi d'improvviso gli si stese sopra.
-Ehy! Che cazzo fai!?- urlò l'altro sconvolto.

Eustass Kidd

Non attese certo che Law si liberasse della felpa per continuare la sua opera. Infatti la sua mano accelerò il ritmo, mentre la sua gemella si infilava fra le natiche del chirurgo.
-Forse dovrei farti una visitina anche qui...- disse -O preferisci altre analisi, doc?- gli soffiò nell'orecchio.
Intanto il rosso tratteneva la propria eccitazion e l'impulso di gettarsi sopra l'altro e farla subito finita. Quel gioco poteva prendere una bella piega se ben giocato.

°°°

Penguin non sapeva che gli prendeva. Era l'alcool che l'aveva spinto. Normalmente si sarebbe trattenuto.
Killer provò a scostarsi, ma non riuscì perché l'altro lo bloccava fra sè e il materasso, fissandolo con gli occhi languidi e le labbra semi aperte. Chinò il capo, calando sul collo del biondo. Killer si oppose ancora un poco, ma sussultò al contatto con quelle labbra che avevano iniziato ad assaggiarlo con lussuria.
-Pen... Penguin...- cercò di farlo tornare in sé, ma la ferita gli fece di nuovo male e si tratenne dal sbalzarlo via da se con un colpo di reni.

Trafalgar Law

Quel gioco si stava facendo sempre più interessante, però Law era un pò insoddisfatto; per una volta avrebbe voluto condurre lui. Oh si, sarebbe stato divertente vedere il controllo dell'altro mano a mano svanire. Aveva una mezza idea...
-Kidd, c'è qualcuno!- disse osservando la porta. Di colpo il corpo dell'altro si fece sempre più leggero e le mani del rosso si staccarono da Law. Girò di scatto la testa credendo davvero alle parole del moro che intanto se la ghignava.
Allungando il braccio prese la katana, appoggiata al muro vicino al letto, e colpì Eustass sullo stomaco abbastanza forte da farlo tramortire. Un sorriso compiaciuto apparve poi sulle sue labbra. Con molta calma girò il corpo dell'altro e lo posò proprio al centro del letto. Tanto era svenuto e per un pò, avrebbe fatto il buono. Riuscì a trovare delle corde che issò sulle sponde del letto. Delicatamente e con una precisione quasi maniacale gli legò le caviglie e poi il collo, ovviamente non troppo stretto; non voleva uccidere di certo Eustass... sia chiaro.
-Room...- disse poi ghignando. Prese la katana e tagliò le braccia del rosso. Rise, di gusto. Quel giochino perverso iniziava a piacergli.
-Eustaaaass... è ora di svegliarsi...- disse poi riappoggiando la katana sulla parete e ghignando come suo solito...

* * *

Penguin continuava. All'inizio credette fosse l'alchool, ma poi aveva realizzato; era davvero Killer a fargli quell'effetto che lo mandava in totale confusione. E non si sarebbe fermato. Certo che no. Ora che lo aveva tra le mani non se lo sarebbe fatto scappare eppure non aveva fatto tutti i calcoli. Killer era ferito, si, però era molto più forte di lui tanto che con uno sforzo sovrumano, riuscì a capovolgere la situazione. Lo vide sorridere poi maliziosamente e compiaciuto.
-Non credo proprio...- disse avicinandosi sempre di più al viso del moro. Lo prese per la tuta e lo baciò, chinandosi un poco anche lui. Penguin lo lasciò fare, la testa gli girava a causa di tutto l'alchool che aveva bevuto, farsi "coccolare" a quel modo sarebbe stato divertente e forse anche rilassante...

Eustass Kidd


Kidd aprì gli occhi, lentamente. Law troneggiava sul suo corpo, ma lui si accorse di essere nei casini fino al collo solo quando mise a fuoco i fatti. Lo stronzetto l'aveva colpito e fatto svenire.
Si alzò di scatto ma: 1. fu molto difficile, 2. il cappio al collo gli permise di alzarsi molto poco.
Perciò il suo -BASTARDO!- fu stroncato a metà e il capitano cadde supino sul materasso.
-Che diavolo?!- si accorse anche di essere stato mutilato -Brutto stronzetto, che diavolo stai facendo?!-

°°°

Killer se la passava molto meglio, stringendo il corpo di Penguin fra le braccia. Sotto la tuta percepiva la forma dei muscoli, che non erano certo pochi. Quell'indumento sformato lo rendeva davvero buffo, ma era tutta apparenza. Lui indossava una camicia a pois!
Penguin cinse le braccia intorno alla vita di Killer, posando il viso sul suo petto, mentre il cappello scivolava dalla sua testa e finiva al suolo.

Trafalgar Law

Eustass era davvero infuriato e questo non fece che aumentare il divertimento del chirurgo.
-Credo sia arrivato il momento che io ti insegni qualcosa, ma prima... dove ho messo le tue braccia?-. Si guardò intorno per un attimo. -Oh, eccole qua, che sbadato che sono.-. Prese un braccio e si sedette a cavalcioni sopra il rosso guardandolo con con sfida. Iniziò poi lentamente a far scorrere la lingua lungo tutta la pelle diafana, soffermandosi sulle dita e poi andando sempre più su e infine ritornando al punto di partenza. E Law, sapeva benissimo che Kidd poteva sentire tutto come se gli arti non gli fossero mai stati amputati. Se lo passò poi sul petto e sulla schiena, in ogni singola parte del suo corpo.
-Ti piace lo spettacolino Eustass?-. Gli chiese divertito. Poi lentamente fece scorrere due dita dell'altro pirata nella sua apertura, facendolo gemere immensamente. Una lentezza spaventosa che iniziava ad esasperare anche se stesso...

* * *
Intanto il biondo, aveva iniziato a far scorrere la zip della tuta e a scoprire gli addominali possenti del moro. Dio, che spettacolo! Quasi non ci credeva. Poi d'improvviso Penguin lo sovrastò di nuovo immobilizzandolo per i polsi. Killer provò a liberarsi ma la stretta del moro era davvero forte.
-Fai il bravo... se ti muovi ancora, la ferita si riaprirà...-. Detto ciò, prima che potesse contestare, lo zittì con bacio.

Eustass Kidd


Kidd ringhiava rabbioso, ma solo perché era lui quello che subiva. Cioè, Law aveva le sue dita dentro di sè, ma se le aveva ficcate lui. Kidd era frustrato di non avere voce in capitolo e si pentì delle ''moine'' fatte poco prima "La prossima volta mi mordo la lingua prima di spararle."
L'apertura ancora stretta, ma umidiccia di Law era un invito allettante e preso il rosso si accorse di riuscire comunque a muovere le dita. E ne approfittò andando più in profondità possibile, mentre l'altra mano cercava di fare qualcosa al petto del moro, ma senza successo perché questi la teneva ben stretta in pugno.

°°°

Killer fu dapprima sorpreso della forza dell'altro e non si oppose più di tanto solo perché era ferito. Beh, effettivamente anche perché il bacio non era male affatto. Ci sapeva fare, doveva essere un gran baciatore, avere tante donne, o forse uomini. In quel momento rimase ipnotizzato dai suoi taglienti occhi fissi nei suoi. Non era debole, non lo era per nulla.

Trafalgar Law

Osservò per un attimo lo sguardo di Eustass. Ormai era sicuro che il pirata gliel'avrebbe fatta pagare cara, oh si. Eppure quel gioco lo stava eccitando, anche se non lo avrebbe ammesso. Lo si capiva dall'alzabandiera sotto i pantaloni del rosso che sembrava reclamasse un pò di attenzione. E perché non dargliela?
Lentamente, Law si levò la mano dall'apertura e la appoggiò a terra insieme all'altra. Poi, sbottonò i pantaloni dell'altro e gli osservò i boxer ghignando.
-Belli i boxer con i cuoricini Kidd...- disse sarcasticamente. Li abbassò poi senza ascoltare le probabili minacce dell'altro. Iniziò a leccarne il membro prima in basso e poi risalendo, per poi riscendere e risalire di nuovo. Si soffermò infine sulla punta leccandola quasi delicatamente con la lingua bollente.

* * *

Delicatamente Penguin gli sbottonò la stramba camicia e iniziò a tormentargli un capezzolo, compiendo strani simboli invisibili con la lingua. E più continuava e più Killer sembrava apprezzare con dei mugolii indefiniti e respiri sempre più affannati.

Eustass Kidd



-Saranno belli i tuoi, Trafalgar.- sbottò. Poi avvertì una scossa al basso ventre e d'istinto serrò le gambe. Non poteva opporsi, avrebbe potuto prendere a calci l'altro, ma quello stringeva la sua virilità ed era capacissimo di evirarlo all'istante.
Eustass Kidd però non era stato definitivamente sconfitto. Il magnetismo era ancora dalla sua, fino a prova contraria. E le sue braccia erano ornate di braciali in ferro placato d'oro.
Le braccia afferrarono il membro di Law e Kidd ghignò -Ora siamo pari, doc.-

°°°

Killer dal canto suo era ancora avvinghiato a Penguin, appoggiato al lettino a subire quei baci voluttuosi e passionali. I pantaloni iniziarono a farsi presto stretti fra quei jeans già troppo aderenti e il massacrartore avvicinò il bacino a quello del pirata dell ciurma di Law, strofinandosi appena su di lui, poi con più insistenza, dichiarando guerra, perché lui non voleva essere solo sedotto. Era un pirata di Kidd in fondo.