SOTTOMARINO DEI PIRATI HEART, [VM 18]

Trafalgar Law

-Mi pare di averti curato o sbaglio?-. Prese poi una mano di Kidd, la osservò per un attimo e poi iniziò a leccarne le dita, voglioso anche del resto del corpo del rosso.
Si fermò poi e guardò l'altro sorridendo.
-Forse, anche loro fanno qualcosa di nascosto... chi lo sa? Bé in effetti capisco Penguin... Killer non è affatto male...-. Di nuovo spostò lo sguardo verso Eustass per vedere la sua reazione.

Eustass Kidd

-Come fai a dire che non è male....- disse, muovendo le dita ad esplorare la bocca di Law, piano, per farlo anche parlare e sorridendo, gli faceva il solletico -se non l'hai nemmeno visto in faccia?-
Il pensiero poi che Killer si fosse mostrato senza veli al nemico numero uno gli diede fastidio, perché il biondo ci teneva tanto all'immagine di uomo mascherato, che per costringerlo a levare la maschera doveva minacciarlo di buttarlo in pasto ai re della scogliera o comunque di morte.

Trafalgar Law

-Io non guardo solo la faccia Kidd...- disse togliendosi il dito dell'altro dalla bocca e sorridendo furbo. Con lentezza gli levò gli occhialoni da aviatore e li appoggiò sul comodino inziando poi ad accarezzargli i capelli.
Senza rossetto e con la chioma rossa lasciata giù libera, Kidd aveva un non so che di selvaggio, sensuale e infinitamente bello.
A Law brillarono gli occhi a quella visione, tanto che iniziò a baciarlo. Eppure quello era un bacio diverso dagli altri. Non violento, non sadico, ma passionale e travolgente, dolce allo stesso tempo.
-Killer ha un fisico niente male... ma tu... tu, bé sei totalmente un'altra cosa.- riprese poi a baciarlo e intanto sorrideva.

* * *

Penguin intanto era rimasto a vegliare sul ragazzo mascherato che sembrava si fosse addormentato. Cosa celava dietro la maschera quel giovane così misterioso? D'improvviso un idea gli balenò in mente.
Se l'avesse tolta avrebbe potuto vedere il suo volto. Tanto Killer dormiva. Lentamente sensa fare rumore di avvicinò al lettino e provò a sfilargli la maschera...

Eustass Kidd


-Mmh.- assentì il capitano, fissando le labbra di law avvicinarsi alle sue, aprì la bocca per lasciarlo entrare e passò le dita fra i suoi capelli, corti e ispidi. La mano libera si posò prima sulla spalla dell'altro e rimasero ''fermi'' così. Baciandosi sulla pelliccia bianca del letto del chirurgo, ma ad un certo punto, la mente di Kidd si fece distante e non riusciva a rispondere a dovere alle sollecitazioni del moro.
"Se se la intendessero davvero, sarà un problema..."

°°°

Penguin tolse la maschera di Killer, piano, senza compiere movimenti bruschi. Sudava freddo, perché stava compiendo un gesto proibito. Se Killer indossava una maschera, un motivo c'era. Non voleva che il suo viso fosse visto. Ma perché?
Ormai aveva quasi sollevato completamente l'oggetto. deglutì.
Poi vide e comprese.
Il suo viso...
Si portò le mani alla bocca.
Era bellissimo, ma c'era...
-...drago...-

Trafalgar Law

Law si staccò dall'altro pirata con stizza e si mise a sedere sul letto. Era sicuro che oramai quella sera non avrebbe concluso un bel niente. Incrociò le braccia e le gambe e diede le spalle ad Eustass.
Non ricambiava i suoi baci come avrebbe voluto, sembrava come se pensasse ad altro.
-Tsk...- fece per alzarsi.

* * *

Rimase a fissarlo per un pò, come un ebete. A parte quella "cosa" strana che aveva per primo attirato la sua attenzione, Killer sembrava un ragazzo come tanti altri. La pelle abbronzata che contrastava con la sua indomabile chioma bionda. I lineamenti del viso addirittura sembravano delicati, un viso d'angelo insomma... era davvero quello il "Massacratore"?!

Eustass Kidd

Ecco, la magia era finita sul serio.
Sospirò, mentre Law si alzava dal letto -Accidenti.- sbottò, alzandosi poi di scatto -Trafalgar.- domandò -Dov'è l'infermeria? Dovrei accertarmi di una cosa.-
Lo sapeva, stava per risalire alla luce.

°°°

Killer aprì piano gli occhi e incrociò quelli di Penguin. Il suo viso non filtrato dalla maschera lo fece inorridire. L'aveva visto.
Si voltò di scatto contorcendosi sul lettino e coprendosi il volto con le mani e ringhiò minaccioso -Perché l'hai tolta?! Perché?!- tremava di rabbia.

Trafalgar Law

Law lo guardò furente, era davvero arrabbiato e difatti si rivolse a Kidd con tono un pò acido.
-Tsk, seguimi...- fece una breve pausa e aggiunse sotto voce:- Idiota, bastardo... sempre e solo quando va a lui...-.
Iniziarono quindi ad addentrarsi per i corridoi con Law che borbottava scocciato e andava a passo alquanto veloce e con Kidd, che cercava di stargli dietro...

* * *

A quella reazione Penguin parve alquanto spaventato. Dopotutto, nonstante quel suo bel visino, quello era pur sempre Killer.
-Scusa, scusa, scusa!!- disse quasi urlando. Si sentiva davvero in colpa per aver fatto una cosa del genere.
-Non so cosa mi sia preso!- aggiunse imbarazzato e rosso come il fuoco. Abbassò la testa, alquanto dispiaciuto.
-Non dirò nulla a nessuno di quello che ho visto... prometto!-. In fondo una promessa è pur sempre una promessa e Penguin non si sarebbe mai azzardato ad infrangerla, non era decisamente nel suo stile, ma Killer questo di sicuro non lo sapeva. Di scatto si alsò e fece per andarsene, tanto quello mal concio com'era non poteva corrergli di certo dietro...

Eustass Kidd

-Dove diavolo è l'infermeria?!- sbottò, sempre più nervoso. Sentiva la voce di Killer rimbombare fra le pareti metalliche. Grida isteriche risuonanti come scheggie di vetro infranto. "Troppo tardi, temo..."
Accelerò il passo superando Trafalgar, seguendo la voce.

°°°

L'aveva visto. Killer avanzò minaccioso, inconsciamente, per afferrare Penguin. Non doveva raccontare a nessuno del suo sfregio.
-Fermo...- gemette, poi cadde a terra. la ferita si era aperta di nuovo e non era poi così poco grave come prima.
Sul suo viso angelico spiccava lo sfregio bruciato dello Zoccolo del Drago Cavalcacielo.

Trafalgar Law

Dall'infermeria si sentivano urla isteriche di un probabile Killer molto arrabbiato. Kidd aveva accellerato il passo. Law lo afferrò per un braccio e lo costrinse a fermarsi.
-Ehy...- il suo sguardo si era fatto serio. - Lasciali stare. Io non so cos'abbia Killer e di sicuro non mi interessa... però posso dirti che...- cercava le parole giuste in fondo per rassicurarlo.
-Penguin è un bravo ragazzo... e se davvero c'è qualcosa tra loro, sistemeranno la faccenda da soli...-. Law aveva intuito qualcosa, forse Penguin aveva visto il volto dietro la maschera del ragazzo.
Sperava davvero in cuor suo che Eustass lo ascoltasse.

* * *

-Killer!- si inghinocchiò su di lui cercando di capire le condizioni del ragazzo: erano abbastanza gravi. Era il caso di sbrigarsi oppure sarebbe morto dissanguato. Non era un medico bravo come Law, questo era sicuro, ma non era neanche male, dopotutto anche lui aveva studiato medicina. In fretta disinfettò la ferita e la ricucì con dei punti. L'operazione durò un pò ma alla fine tutto si risolse. Penguin tirò un sospiro di sollievo e fece scorrere il braccio dell'altro intorno al suo collo per poi aiutarlo ad alzarsi.
-Non muoverti troppo...- iniziò a dire. -Oppure ti si scuciono i punti...- la sua voce era triste; i sensi di colpa lo stavano logorando...
Lo fece adagiare sul letto e sospirò.
-Non preoccuparti...- ripetè di nuovo. -non dirò nulla...-. Rimase lì seduto accanto a lui...

Eustass Kidd

Si fermò.
Le urla erano cessate.
Se fosse andato, Killer forse non l'avrebbe perdonato.
-Lo spero. Ma per il "bravo ragazzo"- scosse la testa compassionevole -Quando Killer perde la testa sul serio, sono dolori anche per il sottoscritto.- fissò Trafalgar dritto negli occhi, con le orecchie tese. Al minimo vocio sospetto si sarebbe precipitato di nuovo in quella dannata infermeria, ma poiché tutto taceva e solo il ronzio dei motori era percettibile aggiunse -Ma forse non è questo il caso. Andiamo, medicastro.-

°°°

Killer fissò il giovane davanti a lui, poi di nuovo il soffitto.
-Ti faccio pena, non è vero?- sorrise, sarcastico e si lasciò scappare una risata isterica.

Trafalgar Law

-"Medicastro"...? Tsk...- fece l'offeso e superò Eustass con poche falcate ritornando spedito verso la proprio stanza.
Lasciò la porta della camera aperta, aspettando che vi entrasse anche Eustass. Si guardò per un attimo allo specchio; aveva soltanto i boxer. Iniziò a sentire freddo e si strinse nelle spalle più che potè. Lentamente si avvicinò all'armidio alla ricerca di qualcosa di pulito da indossare.

* * *

Quella risata per un attimo mise in soggezione il ragazzo, ma una volta finita si rilassò.
-E perché scusa? Ognuno in fondo ha i suoi problemi no? Credo che tu sia una persona come un'altra, con i suoi problemi, appunto...-. fece una pausa. -E poi la colpa è mia... non avrei dovuto toglierti la maschera...-.

Eustass Kidd

Entrò nell'antro del chirurgo e lo vide dirigersi vero l'armadio, con le sue mutandine bianche e quelle gambette magre e leste. Senza tacchi perdeva quei centimetri in più e ciò lo faceva sembrare piùpiccolo... insomma, era come vederlo rimpicciolito, anche se di poco, tremante come un pulcino, intento a frugare fra i vestiti.
E nella mente tornavano le idee perverse.
Lanciò un'occhiata alla porta per percepire eventuali grida assatanate, ma nulla. Si assicurò che la serratura fosse scattata e si diresse a passo rapido e silenzioso alle spalle dell'altro.

°°°

-No. Non lo sapevi...- concesse, poi portò la mano al viso -Ma questo marchio io... dovrò portarlo con me per il resto dei miei giorni... E se venissi catturato dalla marina...- deglutì e lasciò cadere la frase, terrorizzato al pensiero.

Trafalgar Law

Il freddo lo stava pervadendo fino alle ossa. Finalmente dopo aver rovistato qua e là trovò una felpa. Era decisamente grande per lui, ma faceva lo stesso. In fretta la indossò e si mise pure il cappuccio. Ahh, finalmente un pò di caldo! Mentre assaporava quella sensazione di benessere, non si era affatto accorto che Eustass gli era arrivato alle spalle...

* * *

Penguin deglutì; sapeva anche lui cosa sarebbe capitato una volta catturato dalla marina... poi Killer che era perfino un pirata... non voleva pensarci. Sospirò e anche lui si tolse il cappello, scoprendo del tutto il volto solitamente oscurato dall'ombra prodotta dal copricapo. Quello era il suo modo per scusarsi; oltre a Law, il ragazzo non aveva mai mostrato a nessuno il suo volto. Non c'era una ragione in particolare, semplicemente, preferiva celarsi sotto il suo cappello.

Eustass Kidd


Kidd afferrò Law per i fianchi e lo sollevò a mezz'aria.
-Prima abbiamo interrotto qualcosa, giusto?- gli chiese, sornione, imitando un po' quello che era il modo di fare del medico più sadico dei sette mari. Lo portò di peso fin sul letto e ce lo gettò sopra, senza alcuna grazia, come al solito -Dov'eravamo rimasti, doc?-

°°°

Penguin si passò le mani sui capelli, ravvivandoli. Erano tutti piatti a causa del cappello.
Killer lo fissò un poco, chiedendosi il perché portasse quella sorta di buffa maschera che aveva dato origine al suo nomignolo.
-Dell'acqua...- chiese -... per piacere.- aveva la bocca secca e la ferita mandava qualche spasmo di dolore che lo costringeva a stringere i denti epr qualche secondo.

Trafalgar Law

D'improvviso si sentì afferrare per i fianchi e staccare da terra. Si dimenò come potè ma le mani di Eustass erano salde come due tenaglie sul suo corpo gracile.


Detto ciò lo buttò con malagrazia sul letto e lo fissò dall'alto in basso con un ghigno, alquanto odioso. Law intanto lo guardava furente, con ancora il cappuccio che gli copriva la testa e la felpa che arrivava appena a metà coscia, coprendo di poco i boxer.
-Io adesso non ne ho voglia, sparisci!- disse stizzito. Fece per alzarsi, spostando con un movimento brusco Kidd. D'improvviso uno sternuto lo obbligò a fermarsi.
-Dannazione!- disse infuriato.

* * *

Senza dire nulla, Penguin si alzò a prendere dell'acqua. Si sentiva strano a contatto con quel ragazzo, una sensazione che non aveva mai provato prima. Ritornò dopo un pò con una bottiglia e un bicchiere. Verso dell'acqua nel contenitore di vetro e alzando lentamente la testa dell'altro lo fece bere. Quando Killer ebbe finito, gli fece riappoggiare la testa sul cuscino. Si rimise poi il cappello e con un cenno della mano lo salutò.
-Bé, riposa pure... io... io me ne vado...-.