Ace D. PortgasMentre approfittava dei pochi istanti di tregua per pianificare la prossima mossa, Ace notò con un filo di disappunto i segni dei suoi ultimi attacchi sparire dal corpo dell'avversario.
Era un osso duro, doveva ammetterlo, specie nel gestire i poteri del Rogia.
Ma per quanto fosse stato abile a schivare e incassare senza danni i colpi, prima o poi avrebbe dovuto stancarsi, o commettere qualche piccola distrazione.. e il pirata non aspettava altro che quel momento con smania crescente.
"Portala pure per le lunghe.." pensò, sicuro di sé, senza distogliere gli occhi dall'obbiettivo "tanto non la scampi"
Lo vide avanzare a passi lenti verso di lui, inquietante, eppure non apparentemente ostile. Il tenue bagliore del fuoco gli danzava sulle iridi, rendendone ancor più enigmatica l'espressione.
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<< Che vogliamo fare Portgas ? Vogliamo colpirci e ferirci a vicenda fino a quando uno dei due non collasserà a terra, stremato? >>
<< Tsk.. >>
Il moro gli rivolse una specie di smorfia carica di ironia, lontana anni luce da ciò che poteva considerarsi un sorriso. Nonostante Crocodile stesse allentando la tensione, la rabbia nei suoi confronti era tutt'altro che sbollita.
<< Come se non sapessimo entrambi che quello a crepare sarai tu >> sentenziò, non potendo far a meno di pensare, ancora, quanto fosse pazzo e privo di senno quel tipo.
Figurarsi se aveva qualche speranza di spuntarla con lui. Doveva già ringraziare che non gliele avesse suonate Rufy in versione donna...
Infine se lo ritrovò davanti. Fermo a pochi centimetri da lui, Ace sostenne sprezzante lo sguardo dell'uomo.
Non gli interessavano le trattative, ma era curioso di sapere dove volesse andare a parare, anche qualora il suo si fosse rivelato un diversivo per attaccarlo di sorpresa.
"Non riuscirai neanche sfiorarmi, razza di idiota!"Ma ci volle poco perché quella spavalderia si traducesse in un clamoroso passo falso.
C'era un dettaglio, un dettaglio di importanza essenziale, che aveva trascurato..
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<< Io ho un'idea migliore! >>
..anche lui aveva un punto debole.
E quel verme di Crocodile l'aveva focalizzato maledettamente bene, già dentro le mura di Impel Down.
Ace vide il colosso dissolversi davanti a sé in un polverone di sabbia sempre più confuso, spostando lo sguardo, smarrito, su quei granelli che turbinavano sparpagliandosi in aria, senza riuscire a spiegarsi o prevedere l'esito della tecnica.
Fu solo quando la nuvola si diradò, sparendo totalmente dalla sua visuale, che capì. E in quell'esatto istante, il cuore gli balzò in gola.
Si voltò immediatamente verso il corridoio, ma troppo tardi.
La lunga cicatrice scavata sul sadico volto dell'ex flottaro si era già materializzata alle spalle di Rufy e sembrava guardarlo beffardo, mentre l'uncino d'oro premeva minaccioso sulla gola del suo prezioso ostaggio.
<<
B-Bastardo...!! >>
Fu lì lì per muoversi e scattare verso il fratello, d'istinto, ma Crocodile non tardò a fargli notare chi aveva il coltello dalla parte del manico, adesso.
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<< Una mossa, una sola e il tuo fratellino si farà molto, molto male! Non stò scherzando! >>
Ace si bloccò, arrestando sul nascere la contrazione dei muscoli.
Eccezione fatta per quel pulsare frenetico sotto il pomo d'Adamo ed il tremolio nervoso dello sguardo, tutto il suo corpo s'era paralizzato, piegandosi, più che alle intimidazioni dell'uomo, dinnanzi alla sensazione che gli pugnalava il petto:
Era rabbia per essere caduto in un errore così sciocco?
Certo.
Odio per quel lurido vigliacco, che
di nuovo posava le mani su una pelle che mai avrebbe dovuto anche solo sfiorare?
Sicuro.
Ma era anche qualcosa in più. Più opprimente della rabbia, più angosciosa dell’odio.
Qualcosa che lo soffocava, disarmandolo come e forse peggio di un bagno in un abisso d'acqua salata.
..Era
paura.
Paura di cosa poteva succedere
a lui. Paura di non riuscire a proteggerlo come avrebbe voluto. Paura di sbagliare, se avesse provato ad intervenire, di non fare la mossa giusta. Paura di vedergli fatto del male solo per un suo stupido, banale, fottutissimo errore...
"Torcigli solo un capello ed io..
Io..."
<< Non lo toccare..! >> esclamò, la voce incrinata da una punta di frustrazione << E' contro di me che devi batterti, lui non c'entra! >>
Ma il bastardo sembrava sordo tanto alle sue parole quanto alla lealtà in un duello, evidentemente, perché lo ignorò annusando con avidità una ciocca dei capelli corvini di Rufy.
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<< Anche se ... sarebbe un vero... spreco! >>
"Lurido... PORCO..."Lo aveva sottovalutato. Non solo sapeva come attaccarlo, ma aveva anche la straordinaria capacità di mandarlo in bestia, logorandolo dall'interno.
Ace serrò i pugni.
I battiti del suo cuore divennero rombi di cannone, che tuonavano tanto forte da fargli vibrare le tempie.
Non poteva sopportarlo. Non l'avrebbe sopportato.
Ma cosa poteva fare..?
<< ..smettila SUBITO!! >> ringhiò, proprio nel momento in cui il soffitto sopra i due cedeva, costringendo Crocodile a scansarsi e a mollare la presa su Rufy per non rimanere coinvolto nel crollo.
Ace quasi non credette ai suoi occhi; e dire che la fortuna sembrava essersi dimenticata di lui, da un po' di tempo in avanti... Comunque, per quanto l'avesse gradita, non si fermò a ringraziarla.
Corse.
Corse così veloce da non riuscire a prendere fiato, corse col cuore a mille verso la figura che gli andava incontro e che, per dei minuti parsi interminabili, aveva temuto di poter perdere per una distrazione tanto stupida.
<<
Rufy! >> sussurrò col fiato mozzato, stringendolo forte tra le braccia, come se avesse appena recuperato un pezzo essenziale di sé. Ed in fondo, era proprio così.
Chiuse gli occhi, intrecciò le dita di una mano tra i suoi capelli, respirandone a pieni polmoni il profumo, mentre il cuore tornava a battere via via più regolare nel petto.
Rufy era di nuovo con lui.
Al sicuro.
Bastava questo a restituirgli tutte le energie, a rasserenarlo anche se per pochi attimi.
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<< Ivankov? Che diavolo stai cercando di fare? >>
Ace spalancò le palpebre, irrigidendosi. La dolcezza dell'abbraccio già spezzata, rotta dal singolo eco che lo chiamava a scatenare l'Apocalisse.
E lui, da figlio d'un demone qual era, non si sarebbe certo tirato indietro.
<< Aspettami. Torno subito.. >> comunicò al fratello, con impressa nella mente l'immagine del secondo uomo al mondo, dopo Teach, che s'era guadagnato il suo più profondo disprezzo.
Lasciò Rufy per lanciarsi di nuovo all'attacco, saltando letteralmente addosso a Crocodile, che distratto dall'entrata rocambolesca di Ivankov e dei suoi non fece in tempo ad evitarlo coi poteri del frutto.
Finirono entrambi per terra, l'uno sopra l'altro, impegnati in una caotica e avvelenata lotta corpo a corpo, che agli occhi dei presenti assunse subito le sembianze di una grande tempesta di sabbia e fiamme.
Troppo grande per un corridoio di quelle dimensioni.
<< Uaaaaaaaahhh!! Fermiiiiii!!! Brucerete tutta la naveeeeeeeee!!! >> strillarono alcuni okama abbracciandosi al compagno più vicino.
<< Imbarcheremo acqua e affonderemooooooooooo!! >>
<< No.. probabilmente verremo cremati >> fece notare Inazuma, poi guardò le lingue di sabbia e rettificò << ..o forse prima mummificati. E infine affonderemo >>
I poveri travestiti sbiancarono. Nemmeno gli avessero detto che la produzione di cosmetici a Kamabakka fosse definitivamente fallita.
<< MA E' TERRIBILEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!! >>
<< NON VOGLIO MORIRE COSìììììììììììììì!!! >>
<< LA NOSTRA FLORIDA BELLEZZA DETURPATA!! CHE CRUDELTA'!!! >>
<< MA VI SIETE VISTI!?? >> strillò Buggy, affacciandosi dal soffitto sfondato con Mr Tre e mostrando loro uno specchio, il quale, rifiutandosi di riflettere cotanta "florida bellezza", andò in mille pezzi.
<< Grande Iva!! Che facciamo!?? >>
Ivankov contemplò per un paio di secondi quello scenario infernale, impotente.
<< Beh.. l'unica soluzione è cevcave di favli vagionave! >>
<< In altre parole: siamo morti >> sussurrò Tre al suo fraterno compagno di sventure.
Ma la provvidenza parve volerli aiutare, mandando loro in soccorso un salvatore senza macchia e paura -perché annebbiato dall'effetto dell'alcol, ovviamente-.
Un folle okama amante dei sushi scaduti..
..un prode gay di nome Miryoku.
<< Grande Iva, compagnucci adorati!! Penserò io a domare le fiamme: sono stato prescelto dal dio Eros! Le sue frecce mi hanno trafitto come dardi carichi di passione!! ♥♥ >>
<< ERANO I TACCHI A SPILLO DEL TUO CAPO, PEZZO DI IDIOTA!! >> strepitò Buggy, sempre più scioccato e terrorizzato nel vedere da che soggetti dipendeva la sua vita ed i suoi tanto agognati sogni di gloria.
<< Mivyoku-boy! Aspetta! >>
<< Solo io posso farlo... ♥ >> si convinse il salvatore correndo a staccare un banalissimo quanto utilissimo oggetto rosso dalla parete.
<< Per carità, fermatelo, è così sbronzo che troverà il modo per ucciderci tutti!! >>
Ma indomito, Miryoku partì in direzione della tempesta, si piazzò davanti ai due possessori dei Rogia sfoderando la sola arma in grado di decidere le sorti della battaglia.
<< Non c'è inferno che l'amore non possa spegnere!! ♥ VAI
ESSENZA DI EROOOOOSSSSSS!!!! >>
Miryoku azionò l'estintore, inondando con un getto di liquido bianco tutto l'ambiente circostante, senza risparmiare alcuna persona e oggetto entro il raggio di quattro metri.
Ace e Crocodile, interrotti nel bel mezzo della loro zuffa, ancora afferrati saldamente il primo al cappotto dell'altro, il secondo alla collana di perline del primo, grondanti di acqua e schiuma, si fermarono con un'espressione indecifrabile in volto.
<< Essenza di..
COSA..? >> fece Ace inorridito, guardando su di un braccio la sostanza bianca che gli aveva appena spento le fiamme.
Crocodile non disse nulla, ma a giudicare dalla sua faccia aveva avuto il medesimo, orripilante pensiero. Quando poi sopraggiunse la consapevolezza di essersi bagnato, e dunque essere diventato tangibile agli attacchi del pirata, investì il povero Miryoku con uno sguardo assassino.
<<
Tu.. dannato gay... >> sibilò, prontandosi a sferrargli un colpo letale, ma il dolore lancinante allo stomaco lo stroncò.
<< Cough..! >> Prima di sentirsi la bocca invasa dal sapore dolciastro del sangue, prima ancora di intercettare la fonte di quel dolore, l'uomo si ritrovò sopraffatto da un brutto, bruttissimo presentimento.
<< Niente più sabbia, eh? >>
Il ghigno sinistro dipinto tra le lentiggini sembrò concedergli qualche istante apposta per godersi la sua espressione.
Si stava davvero mettendo male.
<< KYAAAAAAAAAA IVA-SAAAAAAAAAN!!!~♥ >> urlò Miryoku dandosela a gambe verso i suoi, incapace di assistere a tanta esplicita violenza.
Ace e Crocodile si menavano a mani nude con furia feroce, mirando al volto e alle costole ormai senza possibilità di dissolversi nell'elemento del proprio frutto, incassando e sferrando pugni con tutte le forze che avevano.
"Che vazza di sciocchi!" tuonò dentro di sè il regino di Kamabakka "Buttave via così tante pveziose enevgie, con quello che ci aspetta a Mavineford!"
<< BASTA COSI!!! HELL WINK!!!! >> urlò, mentre l'onda d'urto colpiva i due avversari e li costringeva a fermarsi << DIVIDETELI! >>
Per quanto anche loro intimoriti dalla scazzottata, gli okama si fiondarono in parte a trattenere Crocodile, in parte da Ace, obbedendo senza fiatare agli ordini del viola, che arrabbiato com'era sembrava essersi gonfiato il viso come un pallone.
<< Siete impazziti?!? Ci aspetta una guevva e voi vi mettete a spvecave le fovze pev le vostve questioni pevsonali??! >>
<< Tu non t'immischiare! >> sbottò Ace, che tra le vecchie, già numerose ferite risalenti allo scontro con Teach e alle torture di Impel Down, sfoggiava uno zigomo gonfio e una contusione sanguinante al lato destro della fronte << E voi lasciatemi, idioti! >>
Crocodile restò impassibile, seppur con l'affanno ed il volto ben più martoriato di quello di Ace.
Sentiva la rabbia corrodergli i visceri, ma la prospettiva di una sconfitta da parte del pirata di Barbabianca appariva molto più frustrante ed umiliante di un salvataggio da parte di Ivankov, al momento, così si risolse di concludere lo scontro.
Sputò del sangue in terra e con uno strattone allontanò infastidito le mani degli okama da lui.
<< Per una volta devo convenire con te, Ivankov >>
Ma il pirata di fuoco non era della stessa opinione.
<< Dove credi di andare, vigliacco!?? Non ho ancora finito! >>
<< Iva-saaaaann! >> piagnucolarono i travestiti addossati ad Ace, che prendevano pugni e gomitate a destra e sinistra << Non riusciamo a trattenerlo! >>
Ivankov sospirò. Non aveva ben capito cosa fosse successo tra lui e Crocodile, ma quel ragazzo era davvero impossibile!
Fortunatamente, c'era ancora una persona in grado di mettere un punto definitivo alla rissa.
Si voltò in direzione di Rufy, un po' più distante da loro, attorniato dagli sguardi incuriositi di alcuni prigionieri scesi direttamente dal ponte della nave attraverso la "scorciatoia".
<< Ehi voi! >> gridò con voce volutamente acuta << Lasciate in pace Cappello di paglia-boy! >>
E come previsto da Ivankov, quelle poche semplici parole sortirono l'effetto sperato.
Il moro smise di dimenarsi e puntò bieco i prigionieri vicini al fratello: era già la terza volta che qualcuno ronzava attorno a Rufy sotto i suoi occhi, cominciava davvero ad averne piene le scatole!
Fece allora dietrofront e in un baleno arrivò dal fratellino, che in quello stato così scomposto e svestito faceva evidentemente più gola del normale.
<< Che cavolo guardi..? >> ringhiò ad un evaso di Impel Down, colpevole solo di aver lanciato una fugace occhiata sul seno della ragazza, mentre si stringeva Rufy al petto per coprirlo << ..Levati dai piedi! >>
Alla faccia di chi lo riteneva incapace di gestirlo, non servì l'Haki ad infondere terrore nei presenti. I suo sguardo fece tutto da solo.
4 pagine e mezzo di word.. ho bisogno di una vacanza