Ace D. PortgasIl pirata lasciò campo libero al fratello spostandosi in direzione di Mr 3 e Buggy, ma non fece più di qualche passo che s'arrestò per tornare a guardare Rufy, pronto allo scontro col guardiano.
Lo sentì pronunciare il nome di una nuova tecnica e un attimo dopo vide l'aria attorno a lui farsi densa di elettricità. Incredibilmente, anche se i vestiti non mostravano cosa stesse accadendo al suo corpo, Rufy sembrava essersi potenziato grazie alle proprietà del Paramisha.
I due si colpirono a vicenda, facendo tremare per l'impatto l'intero livello di Impel Down, ciononostante il moro non si mosse di un millimetro: troppo era strabiliato da quella forza, quelle abilità che ancora non conosceva di Rufy, e probabilmente non si sarebbe scollato di lì nemmeno se fosse passato Magellan in persona.
CITAZIONE
<< Gom Gom Jet Pistol!!! >>
Fu un colpo devastante, fatale per quella sorta di bue gigante che schizzò dall'altra parte della stanza, ma terrificante anche per i pochi presenti, tra cui Mr 3 ed il povero Buggy salvatisi solo per un soffio dall'essere letteralmente spalmati contro la parete assieme al grottesco guardiano.
E proprio in quell'istante, mentre i due furfanti ringraziavano Eneru di essersi salvati e, insieme a Crocodile, maledicevano Rufy per aver compiuto una mossa così azzardata -o perlomeno rumorosa-, gli occhi di Ace si accesero nuovamente di un orgoglio, di una soddisfazione così grande che dovette per forza sfociare in un sorriso.
"<< Gom Gom pistol! >>" aveva gridato un bimbo nei suoi ricordi allungando il braccino di gomma, con l'unico risultato di far rimbalzare il pugno in terra e colpirsi in faccia da solo.
"Te lo chiedo un’altra volta.. che cavolo stai cercando di fare?!
..Ma i tuoi poteri ti serviranno davvero a qualcosa?"Rise.
Era quasi impossibile pensare che quella peste di sette anni, autolesionista e buona solo a cacciarsi nei guai, fosse diventato il pirata che aveva appena preso a calci in culo un guardiano di Impel Down e l'aveva fatta sotto il naso a Magellan, liberandolo dalla prigione ove nessun fuorilegge si sarebbe mai sognato di infiltrarsi.
"E bravo il mio fratellino.. è migliorato un sacco!" si disse Ace, promettendosi di fare i complimenti a Rufy appena ne avesse avuta la possibilità.
Ma adesso doveva sbrigarsi, c'erano ancora nemici con cui fare i conti ed un paio di manette da togliere. Corse quindi alla ricerca del tizio col numero 3 e lo avvistò assieme al nasone, poco distanti da un agguerrito sir Crocodile.
CITAZIONE
<< Voi due! Non avevate qualcosa da fare? >>
<< S-sissignore! >> annuì per l'appunto l’ex membro della Baroque Works alle parole del leader.
<< Fa' attenzione fratello Tre!! >> esclamò Buggy seguendolo e coprendogli le spalle dagli attacchi di qualche guardia proveniente dai livelli sottostanti della prigione << Siamo messi male, ne arrivano a decine! >>
Ace li raggiunse districandosi tra il polverone di sabbia che s'era alzato tutto intorno. Scavalcò qualche nemico semplicemente andandogli addosso o tirando qualche calcio, finché non fu alla portata di Mr 3.
<< Numero Tre! >> tese le mani incatenate in avanti << Levamele, sbrigati! >>
Quello trasformò la sua mano destra in una sottile lingua di cera e la introdusse nella serratura delle manette di Ace per cercare la forma atta ad aprirle, intanto Buggy colpiva con pugni volanti le poche guardie che gli andavano incontro, costruendosi castelli di cretinate mentali su Barbabianca che lo proclamava comandante della prima flotta per aver salvato uno dei suoi figli e ridendo come un ebete.
Il sorriso gli svanì però repentinamente quando il nuvolone di sabbia si dissolse: non decine, ma centinaia di guardie venute a dare rinforzi al secondo livello gli puntavano le armi contro, con intenzioni per nulla benevole.
<< E' quel fetente che ha aiutata Cappello di paglia a liberare Portgas! >>
<< Sì! È proprio lui, il suo complice! >>
Al clown per poco non venne un infarto.
<< Uccidetelo subito! >>
"Non posso.." pensò disperato "non posso finire così..!"
<< Fate fuoco!! >>
"..è questo il destino del grande Buggy, il futuro erede di Barbabianca??"
Improvvisamente una fiammata travolse l'intero schieramento di uomini dinnanzi a lui con la facilità con cui un uragano avrebbe sradicato degli alberelli rinsecchiti ed intervenne a comunicargli che no, non era ancora giunta la sua ora.. ma gli ricordò anche di che pasta fossero fatti i figli di Barbabianca.
<< ..Qualcuno aveva chiesto del fuoco? >>
Tra le fiamme, il sorriso di Portgas D. Ace si ravvivò.
Era libero.
Libero dalla sensazione che lo opprimeva da giorni interminabili, libero dalla virtuale morsa dell'acqua marina su di lui, libero di poter non solo combattere ma di poter muoversi, respirare, fare ogni cosa con la libertà che tanto amava, come un pirata che solcava i mari inseguendo i propri sogni.. come una fiamma carica di energia e vigore, che ardeva nel vento incontrastata.
<< Grazie Tre, ti devo un favore! >> fece sorridente all'uomo con gli occhialini, senza filarsi Buggy che tentava inutilmente di fargli notare come anche lui avesse contribuito ad aiutarlo.
Ace si sentiva rinato. La prima boccata d'aria senza l'agalmatolite addosso era stata inebriante, tanto da sembrargli un secondo assaggio del frutto Foco Foco e una conseguente riconquista delle sue proprietà, con la differenza che, stavolta, la percezione delle fiamme che divampavano in lui e si propagavano da ogni cellula del suo corpo fu molto più piacevole. Quasi un tornare ad essere sé stesso nella sua interezza.
Ora mancava solo una cosa...
<< E-Ehi Pugno di fuoco, dove pensi di andare!? >> lo richiamò il pirata dalla chioma turchina, bloccandolo appena lo vide fare un passo avanti << Stanno arrivando altre guardie..! Hai intenzione di lasciarci qui!?? >>
Ace si voltò verso i due.
<< Uh? Hai ragione...
Rete di fiamme! >>
Alle sue parole un cerchio di fuoco si levò attorno i tre, circondandoli completamente. Era talmente alto e imponente che forse solo un gigante in cerca di cremazione gratuita avrebbe tentato d'oltrepassarlo.
<< Qui sarete al sicuro >> fece il moro, non rendendosi conto dell'espressione atterrita dei suoi salvatori << Io farò in fretta, non muovetevi! >>
"Come se ci avessi lasciato scelta!!" pensarono all'unisono Mr 3 e Buggy piagnucolanti, mentre il pirata superava lo sbarramento di fuoco passandoci attraverso.
All'esterno del confine, parecchie guardie fissavano le fiamme impotenti.
"Di questi può occuparsene mister coccodrillo" pensò Ace defilandosi e puntando dritto sul suo obbiettivo.. un certo pirata di gomma che non vedeva l'ora di stringere -finalmente come si doveva- tra le braccia.
Così, senza neanche far caso a come e quanti nemici tramortiva sulla sua strada, corse incontro al fratello minore, fermandosi non appena gli fu di fronte.
<< Rufy! >> cominciò, sebbene l'entusiasmo impresso nei suoi occhi rendesse superflua ogni parola << Sei diventato davvero forte! >>
Fece per avvicinarsi, quando una gigantesca mazza chiodata comparve sopra le loro teste. Ace non si chiese nemmeno di chi fosse lì per lì, si limitò soltanto a spingere un po' Rufy in avanti, lasciando che l'arma calasse su di lui, squarciandogli per un momento il corpo in due metà.
<< Spiacente, ma lui è il mio fratellino.. >> disse al guardiano dalle sembianze da rinoceronte, mentre la sua parte destra tornava a congiungersi con la sinistra, come fuoco puro << ..e nessuno ha il permesso di toccarlo! >>
Il rinoceronte ruggì, forse per il disappunto, risollevando la mazza pronto a sferrare un altro colpo, ma il suo intento fu spezzato sul nascere dall'attacco del pirata di Barbabianca.
<< FIRE FIST! >>Non era un gran giorno per i guardiani di Impel Down. Tutto sommato, comunque, a Minorhinoceros andò bene considerando che quella cannonata infuocata avrebbe potuto trasformarlo in uno spiedino, invece lo lasciò solo ben cotto, agonizzante, spiaccicato nella parete a far compagnia al suo amico Minotaurus.
Ace chiuse il pugno con cui aveva sferrato l'attacco nell'altra mano facendo schioccare le nocche, quasi a dire che il suo riscaldamento era appena iniziato, poi si voltò di nuovo verso Rufy chiedendogli con aria da finto smemorato:
<< Dov'ero rimasto? Ah, già... >>
E in una sola mossa, senza ulteriore preavviso, si avvinghiò a Rufy. Lo strinse forte a sé come se quello fosse il loro primo vero saluto da quando si erano reincontrati, come se il contatto così intimo e sgombro da ogni impedimento fosse (e lo era) un'impellenza ancor più acuta della libertà ritrovata, ciò che più rimpiangeva di non poter fare con quelle manette di agalmatolite ai polsi.
..Ma non gli bastava. Perché quando c'era di mezzo di Rufy, Ace diventava insaziabile.
Così si chinò sul fratello e gli stampò un bacio sulle labbra infuocato, smanioso, carico di una passione inequivocabile che avrebbe steso Boa Hancock per infarto prima che per invidia.
Alle spalle dei due, ancora crepitante, solo i residui del Fire fist fornivano loro una minima seppur precaria copertura da occhi indiscreti.
bacio
infuocato non in senso letterale, ma in tutti gli altri sensi possibili...
(scusa il post enorme, ma l'ho scritto su word non potendo collegarmi.. ed ero in un'astinenza da role che non t'immagini
)
Edited by virgo.86 - 30/3/2011, 20:36