Arcipelago Sabaody, [VM 18] A passeggio nell'area senza legge... si potrebbero fare anche brutti incontri...?

Eustass Kidd

-Su questo ho i miei dubbi, Trafalgar.- Kidd fece roteare un poco il bicchiere di Rhum. -Io scommetto che sarai tu a venirmi a cercare.-
Poi rimase in silenzio un attimo. Non certo per l'imbarazzo di fronte al chirurgo. No no... Era qualcosa di più fastidioso.
-Hai mai pensato, se dovessi morire, che ne sarebbe della tua ciurma?- ecco. Quella era la sua prima preocupazione.
Non certo per i pirati del medico, ma piuttosto per i suoi.
Perché Kidd non era solo pelliccia e metallo.
Un cuore anche lui ce l'aveva, sotto sotto.
Molto sotto a dire il vero.
Nascosto sotto una scorza di lamine arrugginite, ma presente.

Trafalgar Law

Law rimase per un attimo sorpreso alla domanda di Kidd. Non si era mai posto il problema, aveva sempre rischiato il tutto per tutto e ce l'aveva sempre fatta. Voleva davvero bene ai suoi compagni, per loro avrebbe fatto di tutto anche donare la propria vita se necessario. Alla sua morte? I suoi erano tipi in gamba, non c'era bisogno di chiederselo, avrebbero trovato un altro modo per vivere. Riempì velocemente un altro bicchiere e lo bevve tutto d'un fiato. La testa gli girò un poco, ma tutto sommato era ancora lucido. Non reggeva molto l'alchool...
<< Dio Eustass! Non sapevo fossi così sentimentalista! Cosa sono tutte queste paranoie?! >> disse ridendo. Così era riuscito a sviare la domanda a cui non sarebbero servite altre risposte... almeno così credeva...

Eustass Kidd



-Non è questione di sentimentalismo.- fingi Eustass, fingi con te stesso, tanto l'abbiamo capito tutti di che pasta sei fatto.
Il buon Capitano si scolò il rhum tutto d'un fiato -Dimentica quello che ho detto. Sarà l'alcool.- ringhiò e mise su una specie di broncio.
-Dimmi un po'... com'è l'isola da cui vieni?-

Trafalgar Law

<< L'isola da cui vengo...? >>. Abbassò per un attimo lo sguardo, fissando il bicchiere. Possibile che Eustass riuscisse a fargli soltanto domande a cui non voleva rispondere?
<< Un'isola come tante altre... nulla di speciale... >> Tagliò corto. Guardò per un attimo il pirata accanto a sè con aria un pò malinconica e gli sorrise flebilemente.
<< Eustass, perché non ti levi quei cazzo di occhialoni da aviatore e non ti lasci giù i capelli? Staresti decisamente meglio...>> disse scolandosi tutta l'intera bottiglia. Rise, senza alcun motivo apparente, ormai l'alchool aveva fatto il giro completo. Senza rendersene conto iniziò a parlare:
<< L'isola da cui vengo, bé... è un posto decisamente freddo... ma non mi è mai dispiaciuto... a me piace il freddo! Decisamente meglio del caldo! Anzi a dirti la verità l'unica stagione che amo è l'inverno. E' ed proprio lì che ho incontrato Bepo...>> sorrise, mentre intanto i ricordi gli raffiorarono alla mente...

Eustass Kidd


-E tu perché non ti levi quel cazzo di cappello chiazzato? Il tuo orso ci ha cagato sopra?- sogghignò, versandosi altro rhum, soddisfatto della risposta data. Forse era l'alcol, ma si sentiva bello carico per uno scontro verbale e non.
Per quello concernente la forza brutta forse era più rischioso. L'alcol è subdolo e lui lo sapeva bene.

-Ecco un alto motivo per cui non potremmo mai andare d'accordo noi due. Io vengo da un isola tropicale. Fa un caldo boia laggiù, tsk. Ah... la marina ha insabbiato tutto, riguardo ai draghi celesti, vero?- si fece pensieroso.

Trafalgar Law

-Ehy, non ti azzardare a dire nulla del mio cappello!-
Appoggiò la testa sul tavolo.
- E cosa vuoi che ne sappia io?- disse flebilemente. Si tirò, poi su cercando di alzarsi, ma non ci riuscì. Si era stancato di stare lì, voleva andarsene, poggiò sul tavolo dei soldi e li avvicinò all'altro pirata.
-Eustass, paga tu...-

Eustass Kidd

Kidd fissò il denaro.
Poi Law barcollante che zampettava verso l'uscita.
-Questi soldi non bastano.- Shakki si era portata in quattro e quattr'otto al tavolo.
Kidd si frugò nelle tasche della pelliccia.
-Ma dove...- poi ebbe l'illuminazione -TRAFALGAR!!!-
Urlò. E sperò per lui, che il chirurgo fosse caduto dalla scalinata.
-Spero per voi che abbiate i soldi.- disse Shakki, pronta a riscuotere.
Kidd la fissò da capo a piedi.
-Avrai i tuoi soldi.- poi corse fuori e acchiappò il chirurgo prima che questi cadesse davvero.
-Brutto bastardo! Mi ha fottuto i soldi!- lo afferrò per le caviglie e lo scosse. Tanto era ubriaco, nemmeno reagiva. -Tu hai detto che offrivi e tu paghi!!-
Ma nessuna moneta cadde dalle tasche del chirurgo.

Trafalgar Law

- Non ho un fottuto soldo Eustass, questo lo vedi chiaramente anche tu.- disse sorridendo Law. Si era fatto figo dicendo di voler pagare e poi si era accorto che aveva lasciato il portafoglio in custodia a Bepo, che idiota.
- Dai, che ti costa, ho visto che nelle tasche hai delle banconote, cazzo paga con quelle! Tirchio di un Rosso che non sei altro!- disse dimenandosi nella speranza di riuscire a liberarsi... illuso...

Eustass Kidd

Kidd trasalì.
-Quelle non si toccano!!- grugnì -Servono per... per fatti miei! Paghi tu!!- ciò detto lo strattonò più forte.
-Ragazzi, sto aspettando...- Shakki aspirò lentamente con la sigaretta e poi espirò il fumo.
Non aveva soldi davvero.
Kidd scosse la testa ed infuriato prese le sue banconote e le porse a Shakki.
Lei le controllò.
-Ok, potete andare, tornate presto.- gli sorrise.
Il rosso rimase a fissare Trafalgar ai suoi piedi, poi lo risollevò per la collottola.
-Molto bene. Ora andremo dal tuo orso e mi renderai i soldi, caro il mio Chirurgo.-
Ciò detto iniziò a scendere la lunga scalinata del locale.
Dopo diversi gradini si fermò sorpreso.
-Oi, ma quello non è il tuo compagno?-
Alla base della scalinata c'era Casquette (vabbè, il tizio col capello verde) ed era palesemente nervoso.
E il bello era che Eddie (il compagno di Kidd coi capelli azzurri) era con lui.

Trafalgar Law

Law guardò davanti a sè, nella direzione in cui gli aveva indicato Eustass. Si, quello era proprio Casquette. Che diavolo ci faceva lì? E per di più, insieme ad uno dei compagni di Kidd... che fosse successo qualcosa?
Si liberò dalla presa del rosso e barcollante si avvicinò al compagno.
-E' successo qualcosa?- chiese guardandolo. Il ragazzo sembrava alquanto nervoso, non sapeva cosa dire.
-Bè... -
Law lo guardò con aria interrogativa.
-Insomma... cosa?- sbottò poi. Non ricevette nessuna risposta. Che diavolo stava succedendo?!

Eustass Kidd


Fu Eddie a vuotare il sacco.
-Capitano, ci sono dei Marine.-
-E allora?- fu la risposta brusca e delusa di Kidd, ma il pirata continuò -Ci sono navi da guerra di fronte agli approdi. Le nostre navi sono state circondate.-
Kidd sorrise.
-Ma guarda guarda. Finalmente qualcosa di interessante, tsk!-

Trafalgar Law

-Oh, che palle... - si fece sfuggire Law con disappunto. Iniziò a camminare per raggiungere al più presto la propria imbarcazione, con una mano in tasca e con l'altra che sorregeva la katana.
-Muoviti Casquette.- disse poi voltandosi per un attimo. Quella dannata marina, sempre a rompere nei momenti meno opportuni. Velocemente il compagno lo raggiunse, cercando di stare al passo alquanto veloce del suo capitano. Quel posto iniziava a dargli sui nervi.
-Casquette, la nave è rivestita?-
-Si, capitano...-
-Benissimo...-

Eustass Kidd

Fece per seguire Eddi, ma poi ricordò una cosa ben più importante.
-Trafalgar!- tuonò -Devi rendermi i soldi, altrimenti...-
Lasciò la frase in sospeso.
Non aveva certo voglia di spiattellare a tutti di essersi scopato Trafalgar.
Certo che no.
Dopo tutto avrebbe finito con l'essere eticchetato con ''finocchio stupratore dei sette mari".
No no.

Trafalgar Law



Law si bloccò nel sentire le parole di Kidd. Già, si era del tutto scordato dei soldi. Si voltò e guardò con un ghigno Eustass:
- Altrimenti...? Cosa mi fai?-
" Cosa ti farei io a te! " pensò un attimo dopo.
- Se vuoi i tuoi soldi, vieni a riprenderli nel mio sottomarino... sempre che tu... abbia il coraggio...- ricominciò a camminare con un sorriso soddisfatto e seguito da Casquette, ancora più nervoso di prima. Il povero ragazzo sperava con tutto il cuore che il suo capitano non avesse fatto incazzare di brutto Eustass, sennò, si salvi chi può!

Eustass Kidd

"E' un invito a stuprarti?" pensò Kidd. E l'avrebbe certo detto, e se ne sarebbe pentito, se Eddi non gli avesse toccato la spalla -Capitano, mi spiace, non c'è tempo...-
Eustass ci pensò due secondi e poi urlò a Trafalgar -Ci vediamo alla Red Line! E non fare scherzi, medico dei miei stivali!- detto ciò seguì il compagno oltre i groove fuorilegge, per arrivare all'approdo.
-Il rivestimento?-
-E' pronto da circa due ore, capitano... ehm...-
-Che vuoi?-
-Se posso, come mai stava con Trafalgar?-
Kdd rimase in silenzio un attimo.
A parte la scopata nel verde, col chirurgo era solo andato a bere...
-Mi ha offerto da bere. E poi è fuggito ubriaco fradicio come una prima donna.-
-KIDD!- ad un certo punto giunse Killer, piombando davanti ai due trafelat. Kidd notò che le sue armi grondavano di sangue, ma non si accorse subito del fatto che fosse ferito.
Il biondo gli crollò fra le braccia -Flotta dei sette... Dofla...-
E perse i sensi.
-Killer!- Kidd lo scosse, ma non riuscì a fargli riaprire gli occhi -Killer!-
Poi fissò truce il disastro davanti ai suoi occhi.
La sua nave in fiamme e una figura sile ad un cespuglio contorcersi e ridere, mentre i suoi uomini e persino i marine deliravano nel caos.
Kidd lasciò Killer alle cure di Eddie e si armò di rottami, per dirigersi come un toro rabbioso verso il flottaro.