Posts written by Blue Riza

view post Posted: 1/9/2020, 17:43 Buongiorno - Welcome
Benvenuta, coppie preferite? :)
view post Posted: 28/8/2020, 18:18 Discussione capitoli spoiler - Spoiler
Io voglio dettagli ulteriori su Yamato. Non capisco se Oda ha formulato il suo personaggio ispirandosi a Lady Oscar (ho letto in un altro post sempre sul forum che tempo fa Oda si stava dando alla lettura scoprendo solo oggigiorno che era una donna). E Yamato all'inizio sembrava un uomo a vedere dal costume/maschera. MAH...
Poi Yamato come character design mi piace un botto, ma... ecco, concordo anche io col dire che mi sembra un po' troppo "spinta" su sta cosa di Oden e di voler diventare il nuovo "lui".
E la questione con Ace a cui faceva riferimento? Sarei curiosa pure di quello.
Per il resto la battaglia si sta sviluppando su più fronti e quindi Oda sta cercando di gestire i vari personaggi. Brook e Franky hanno rifatto l'entrata d'effetto su Big Mom, ottimo! E anche Sanji che salva Momo (e cita non volendo la morte di Ace... ok...? XD).
Nel frattempo mi chiedo anche io contro chi si stanno confrontando Robin e Jimbe in sto marasma di scontri.
view post Posted: 28/8/2020, 18:02 Salve - Welcome
Buongiorno benvenuto/a!
Quali sono le tue coppie preferite? Raccontaci qualcosa in più :)
view post Posted: 28/8/2020, 17:49 Franky x Robin Fan Art [Gallery] - Franky x Robin
Alcune immagini le conoscevo, altre no... ma son tutte bellissime <3

Io metto queste, non ricordo se ci siano già, in caso chiedo perdono!
imagebam.com imagebam.com imagebam.com imagebam.com

Edited by Blue Riza - 11/9/2020, 20:18
view post Posted: 28/8/2020, 17:26 Momenti Frobin a Wano - Franky x Robin
Che dire... questa è stata apprezzabilissima <3
... seppur con una voglia di prendere a ceffoni Brook per aver mandato a monte la cosa XD Non che fosse stata la prima volta che andavano in moto assieme ehehe...


view post Posted: 28/8/2020, 16:37 Immagini Originali Franky/Robin [Gallery] - Franky x Robin
Madonna da quanto non passavo su questo forum...!!
E nulla... le ultime cose a tema Frobin mi fanno sciogliere il cuore <3
Quella carezza di Robin a Franky è... ahwwww...!!

CITAZIONE (CikoRed @ 2/5/2018, 18:57) 
Ma il fenicottero birichino che Robin stringe tra le mani ha "il collo della zampa" sui gioielli di Franky :crazy:

pfff ahahahah gli tiene sottomano sottozampa tutto! XD

E... io aggiungo questa, tratta dal retro del One Piece Color Walk 9.
Carini nella foresta a chiacchierare :D
imagebam.com

Edited by Blue Riza - 10/9/2020, 13:16
view post Posted: 3/7/2012, 22:14 One Piece by Obata - One Piece
sono semplicemente fantastici **
view post Posted: 3/7/2012, 21:57 GDR Anniversary! - Start to ROLE!
ho fatto caso solo ora a questa sezione p.p
complimenti a tutti! beato chi è riuscito a tanto...! ^^
view post Posted: 3/7/2012, 21:49 [NSFW] Lost Souls - Fanfiction Multipairing
Ecco la nuova Fanfic che sto scrivendo...diciamo che è centrata sulla FrankyxRobin, ma attorno gravitano anche RufyxNami e ZoroxSanji.
Per ora sono arrivata a scrivere al terzo capitolo...aggiornerò ma mano che scriverò nuovi capitoli! ^^
Spero gradiate questa strana storia... <.<


LOST SOULS



Capitolo 1

Un’isola tetra…un’isola di morte…è questo quello che si dice di quel luogo.
Coloro che vi si avventurano tornano con qualcosa di diverso, SE tornano…e difficilmente coloro che vi abitano restano tranquilli verso gli intrusi. E soprattutto, mai fidarsi delle apparenze…
Benvenuti a Hellhistos Island, dove tutto e nulla sono come sembrano.


Un mare tempestoso e nubi nere circondavano quell’isola, cosi piccola che sulle cartine nautiche non era nemmeno segnata. Circolava una leggenda su quest’isola misteriosa, chiamata Hellhistos Island…e i visitatori ignari che vi si imbattevano se ne andavano diversi, cambiati. E chi aveva incontrato i superstiti diceva che quel cambiamento non sembrava positivo.
Numerosi pendii e crepacci ne costituivano la parte esterna, che si affacciava sul mare, ma vi era anche una zona di spiaggia. Più ci si spingeva verso l’interno e più vi erano dei sentieri scoscesi, con una vegetazione tetra e poco vitale, dove i rovi sembravano farla da padrone. Un’isola strana, che sembrava inabissarsi nel terreno piuttosto che ergersi in superficie.
Nel cuore dell’isola abitavano i cosiddetti “Padroni”, in un edificio arroccato che rendeva il luogo ancora più angusto. Il loro capo stava giusto passeggiando sulla riva di un torrente che sgorgava fin nelle profondità dell’isola. Camminava lentamente, osservando l’acqua scorrere, per poi spostare il suo sguardo su alcune piante presenti attorno all’edificio.
- Ormai è da decenni che nessuno arriva più su Hellhistos…tutto sta deperendo… - mormorò l’essere, con sguardo depresso. La sua voce era suadente, ma aveva qualcosa di cupo. La cosa che però più contrastava rispetto a quel posto era la sua bellezza. Sembrava un essere asessuato, dai capelli biondi e corti, riccioluto, e gli occhi erano grigiastri come il cielo sovrastante. Dimostrava una trentina d’anni, ed aveva un fisico abbastanza normale. Indossava una veste bianca con spessi risvolti neri, resa un po’ sporca dal deperimento del luogo. Poi una cintura stretta in vita, del medesimo materiale della veste, e un’apertura della tunica mostrava il petto piatto, quasi in contrasto con il viso femmineo. Camminava a piedi scalzi, ma in qualche modo non erano sporchi di terra. Quell’essere nascondeva però qualcosa che nessuno potesse pensare, semplicemente vedendolo.
Il giovane riprese a guardare il torrente, poi assunse uno sguardo quasi assente, ma corrugando la fronte, e aggiunse:
- …c’è bisogno di nuova energia…assolutamente…! In qualche modo… - . concludendo la frase con un sorriso malevolo.

****
- No Rufy! Non osare toccare le crostatine alla ciliegia! Quelle sono per le mie Nami-san e Robin-chan! Giù le mani!! – disse il biondo guardando male l’amico e cercando di allontanarlo, mentre l’altro guardava i dolci con un rivolo di bava alla bocca.
- Dai, Saaaanji….solo una! Hanno un aspetto troppo invitante!! -
- Come se una ti potesse bastare…te lo ripeto, tu mangi troppo!! Mi chiedo dove diavolo metti il cibo che mangi, sei una fogna! -
- Guarda che io mi sono fatto il bagno! –
- …non in quel senso, testone! – sospirò Sanji sempre con tono poco carino, per poi mettere una mano sulla maniglia della porta, uscendo sul ponte della nave e riuscendo a chiuderla in faccia al suo capitano.
Erano appena passate le dieci del mattino, e la Thousand Sunny stava navigando tranquillamente. I ragazzi avevano lasciato l’ultima isola da un paio di giorni, e la routine dei Mugiwara era sempre la stessa. Sanji aveva cucinato qualcosa per le sue muse, Rufy si divertiva o cercava da mangiare, Zoro si allenava, Nami stava controllando la situazione atmosferica (tutt’ora tranquilla), Robin leggeva un libro seduta ad un tavolino, e infine Usop, Chopper, Franky e Brook che si stavano divertendo, costruendo o facendo strani esperimenti.
- Naaaaami caraaa…! Posso offrirti un paio di queste crostatine che ho appena preparato? - disse avvicinandosi alla rossa, con un lieve inchino.
- Oh…grazie, Sanji! Perché no? – rispose lei con un sorriso e prendendo i dolci, mentre l’altro offrì le paste anche all’archeologa. Acconsentì anche lei, con un lieve sorriso, mentre si avvicinò anche Franky a Sanji:
- Ehi, cuoco! Per noialtri non hai preparato nulla…?? – chiese alzando un sopracciglio.
- Per ora no…! Non fare come Rufy, che cercava di fregarle... voi aspetterete l’ora di pranzo! –
- Sempre i soliti favoritismi…! –
- Dai, Franky…se hai fame posso offrirtene una…non so quanto possa saziarti, ma può aiutare… - intervenne Robin sorridendo e guardando il cyborg.
Lui ricambiò lo sguardo, indeciso sulla risposta da dare. Alla fine diede un’occhiata veloce a Sanji, per poi risponderle con un mezzo sorriso:
- No, dai…sta tranquilla, Robin. Mangiale pure tu, entrambe. Aspetterò il pranzo con gli altri… -
- Come vuoi, Franky – . Il sorriso rimase sulle sue labbra.
- Bene…ora penso che mi metterò a pescare qualcosa, che potrei cucinare più tardi… - disse il biondo allontanandosi.
Robin nel frattempo aveva iniziato a mangiare una delle crostatine, mentre Franky continuava a guardarla. Lei se ne accorse, e continuò a tenere un sorrisino:
- Guarda che sei ancora in tempo per cambiare idea… -
- Te lo ripeto, mangiala pure… - rispose girando un poco la testa e arrossendo leggermente.
Nel frattempo lei aveva reclinato la testa, appoggiandola sulla mano libera, con il braccio di questa appoggiato ad uno dei braccioli della sedia. Gli lanciò uno sguardo sensuale, a cui fece seguito un morso al dolce, altrettanto provocante.
- Quando siamo da soli non sei cosi timido, caro il mio Franky… - . continuò dopo aver masticato il boccone, tenendo lo stesso sorriso.
- Dai Robin, non tirarla così per le lunghe! Io sono sempre SUPER! Non vogliamo attirare l’attenzione, no? –
- No infatti…nessuno deve sapere nulla per adesso…giusto…? –
Stava continuando a guardarlo allo stesso modo. Lei fece una risatina, poi, vedendo il silenzio e il lieve imbarazzo del cyborg, decise di darci un taglio.
- Ti diverti, ammettilo…! – disse a denti stretti Franky, con espressione indecifrabile, incrociando le braccia.
- A volte, un po’…ma non lo faccio per scherno…è che mi piace vederti fare l’imbarazzato e il tenerone…sembri un orsacchiotto! –
- Un orsacchiotto…? -. Franky sgranò gli occhi sorpreso, corrugando leggermente la fronte.
- FRANKYYY!! Vieni, è fantastico!! Usop ha appena creato non so che strano intruglio che fa strane bolle, e sembra che stia per esplodere! Dai, ce lo stiamo passando per osservarlo prima che faccia il botto!! -. L’urlo di Rufy, che nel frattempo si era unito al gruppo degli inventori/sperimentatori, attirò l’attenzione del carpentiere.
- Ehehe…i ragazzi mi cercano. Sembrano davvero eccitati per quella strana cosa ribollente! - intervenne guardando il gruppetto, mentre iniziò ad incamminarsi verso di loro. Robin però lo fermò trattenendogli il braccio destro, e lui si voltò verso di lei.
- Mh?...Hai bisogno di qualcosa, baby…? –
- No, no…volevo solo dirti che se vuoi questa sera possiamo incontrarci. Che ne dici se passo al laboratorio…? –
Di nuovo quel sorriso sensuale, ma stavolta velato di dolcezza, che fece sorridere dolcemente anche lui.
- Certo, bella…vieni pure da me stanotte. Io ti aspetto là, tanto devo già continuare degli schizzi. –
Dopo un po’ che Franky si era allontanato, Robin vide Nami avvicinarsi, e nel frattempo aveva già finito di mangiare le crostatine.
- Novità sulla rotta, Nami? –
- Mha…nulla di che. Prima di toccar terra ci vorranno altri due giorni… - sospirò, poi riprese: - Però ho sentito delle dicerie su questi mari. Si dice che vi sia una terra non registrata sulle cartine, Hellhistos Island, o qualcosa di simile…e coloro che vi sono stati ne parlano come qualcosa di strano! –
- E tu cosa ne pensi? –
- Non saprei…ce n’è di gente che per attirare l’attenzione si inventa fandonie. Ma non me la sento nemmeno di escludere la cosa... -
- Ehi, ragazzi…mi sembra di vedere qualcosa non molto lontano da noi…sembra un isolotto!- . L’urlo di Zoro, che si stava allenando al posto di vedetta, sembrava arrivare in perfetta sincronia con il discorso che stavano tenendo le due ragazze.
- Ma…possibile? – disse la rossa, dirigendosi verso il parapetto e guardando l’orizzonte, alzando un sopracciglio.
- Bhè, a quanto pare in questi mari non bisogna escludere nulla… - rispose la mora, guardando anch’essa verso l’orizzonte, dove in effetti si poteva scorgere qualcosa…

Capitolo 2

- A quanto pare si vede veramente qualcosa all’orizzonte…ma è cosi lontana! Sarebbe un po’ prematuro dire che sia un’isola, e proprio Hellhistos Island soprattutto! -
- Beh Nami, io ho solo riferito di aver avvistato qualcosa! - rispose mezzo arrabbiato lo spadaccino, sentendo l’urlo della rossa provenire fino all’osservatorio, dato che vi era la finestra aperta.
- Mah, secondo me quel Marimo è mezzo ubriaco! -
- Ehi, sopracciglio torciglio! Guarda che ti ho sentito!! - urlò ancora più forte e adirato Zoro, mal sopportando le solite insinuazioni che si scambiava con il cuoco.
- Io dico che dobbiamo comunque procedere subito verso quella presunta isola ed esplorarla!!! –
- No Rufy! Meglio di no, per ora! –
- E perché mai, Nami?? Guarda che abbiamo ancora un sacco di tempo per poterla esplorare, no? – chiese il capitano, impuntandosi.
- Perché dobbiamo ancora avvicinarci un bel po’, e dipende da quanto ci impieghiamo per arrivare fin là. E seconda cosa, importante altrettanto, vorrei informarmi un po’ su Hellhistos Island, se veramente sarà quella!! E comunque sia, non ne parlano bene di quel presunto luogo! Non mi fido ad andarci! –
- E come fai a sapere che è proprio quell’isola? Ce l’ha scritto da qualche parte? Magari con cartelli o scritto nella sabbia?? – chiese ironico il cecchino.
- Non ne ho idea Usop! Ma so di sicuro che è un’isola non segnata sulle mappe, e che io sappia, di quel genere, c’è solo quella in questo mare. Senza contare poi che se l’aspetto con cui si presenterà l’isola sarà uguale alle descrizioni che riuscirò ad ottenere, se ne troverò, sarà molto probabilmente quella - .
- Beh, potrebbe anche essere un territorio come un altro, nell’aspetto… -
Nami guardò Robin, che aveva parlato per ultima. – In effetti è un’ipotesi da non scartare. Un posto misterioso potrebbe comunque apparire come qualcosa di normale…anzi, spesso capita… - rispose guardando per terra e mettendo una mano sul mento, pensando.
- Uffaaa!! Quante storie…!! Accadrà quel che accadrà! Altre volte ci siamo trovati nei guai e ne siamo usciti comunque! - si intromise Rufy, con espressione corrucciata, incrociando le braccia.
- Però preferirei evitare di cacciarmi nei guai, quando posso, Rufy! Possibile che a te non te ne freghi nulla e ti vada bene trovarti dei problemi? Voglio solo prevenirli! –
- È che mi piace l’avventura, e trovo che i guai ne facciano parte! –
Nami guardò il capitano in malo modo, sgranando leggermente gli occhi per il suo buttarsi cosi alla cieca nelle cose. Sapeva bene che era una caratteristica di Rufy, ma ogni volta questa cosa la straniava.
- Sarebbe comunque interessante fare un giro su quell’isola cosi misteriosa…ed è da un po’ che non ci capita qualche bella avventura movimentata…magari stavolta è quella buona… - disse Zoro, che nel frattempo era sceso dall’osservatorio e si era recato verso i suoi compagni.
- Sì, sono d’accordo anche io…adoro il mistero…! –
- Quoto Robin! Un’avventura non si rifiuta mai!! –
Nami guardò Zoro, Robin e pure Franky, che aveva parlato per ultimo. E poi riguardò il capitano. Gli altri della ciurma se ne stavano in silenzio, anche se probabilmente, nel loro intimo, personaggi come Usop e Chopper condividevano almeno parzialmente la stessa idea di Nami.
- Per me è indifferente Yohohohoho! –
- Idem, a me va bene qualsiasi decisione che prenderai, mia dolce Nami! – parlarono Brook e Sanji.
- Aaaahh…che palle…!! Va bene, troviamo un punto d’accordo…! Continuiamo a dirigerci verso quella che DOVREBBE essere l’isola fantasma, ma la esploreremo domani. Nel frattempo io proverò a fare delle ricerche sui libri per vedere se trovo davvero delle informazioni, tanto per sapere a che cosa andremo incontro! – sbuffò la rossa, rimanendo comunque poco entusiasta della scelta presa.
- A me sembra che hai detto le stesse cose di prima! –
- No Rufy, ho detto che ci andiamo comunque, ma domani e non oggi! Ci andiamo comunque, CAPITO? Non che mi faccia piacere, ma noto che c’è comunque gente avventata che ti sostiene nelle tue scelte non sempre sagge! –
- Dai, Nami, tranquillizzati un po’… se troveremo dei problemi, cercheremo di risolverli in qualche modo. Non siamo proprio degli sprovveduti… - . Robin cercò di rassicurare un poco Nami, mettendole una mano sulla spalla. La compagna la guardò con espressione leggermente avvilita, poi disse: - Ok…va bene…chiudiamo qua la discussione. Io inizio a cercare qualche informazione. Robin, vuoi aiutarmi? –
- Sì, va bene. Vediamo se anche sui miei libri sé qualcosa su Hellhistos Island! –

La mattinata e il pomeriggio passarono, mentre la ciurma di Cappello di Paglia continuava le attività che si era preposta, fino al dopocena. Stava ormai giungendo la notte. Nami era ancora sveglia, china sui libri, cercando si scoprire qualcosa sulla misteriosa isola. Aveva passato diverse ore con Robin, sfogliando molte pagine, ma per fortuna la loro curiosità è stata in parte ripagata. La navigatrice e l’archeologa avevano trovato qualche notizia relativa a Hellhistos Island, di superstiti e amici di essi, o anche notizie giornalistiche, o ancora di studiosi che l’avevano visitata o avevano raccolto informazioni da testimoni. In qualche modo avevano qualche notizia in più. Ormai Robin se ne era andata da un’oretta, lasciando Nami ancora in fase di lettura conoscitiva. “Ti lascio comunque i miei libri. Se è possibile, sarei un po’ stanca e vorrei riposare”, le aveva detto la mora, e la rossa non aveva nulla da ribattere, anzi, la ringraziò molto per l’aiuto nelle ricerche. Iniziava però a sentirsi anche lei un po’ stanca. Decise quindi di fare una capatina in cucina, per bere un bicchier d’acqua e mettere qualcosa sotto ai denti. A cena aveva mangiato poco proprio perché era impegnata ad informarsi leggendo libri, e ora i morsi della fame iniziavano a farsi un po’ sentire. Lo stomaco iniziò a gorgogliare.
- Aaaaah…ok, ok! Ora ti do qualcosa da mangiare, stomaco brontolone! – mormorò Nami corrugando la fronte, mentre si massaggiava lo stomaco e si dirigeva in cucina. Una volta arrivata lì, aprì il frigorifero, dando un’occhiata sul contenuto.
- Mmh…alla prossima isola con segni di vita bisognerà fare un po’ di rifornimento…! Qua le provviste calano…! Colpa anche di Rufy che mangia come un bue! -. Decise di prendere un bel po’ di formaggio, e un bicchiere d’acqua. Stava chiudendo lo sportello del frigorifero, quando sentì arrivare qualcun altro in cucina. E vide che era proprio Rufy, che entrò facendo un grande sbadiglio.
- Rufy! Cosa ci fai qui a quest’ora? –
- Yaaaawhn….! Potrei chiedere la stessa cosa a te, Nami? –
- Io sono qui per mangiare qualcosa…! Sono stata parecchio tempo china sui libri, spulciandoli per avere qualche informazione su quell’isola…anche perché a cena ho mangiato poco! –
- Aaah…ok! E hai trovato qualcosa…? –
- Si, qualche notizia…non chissà cosa, ma sapere quel poco è comunque meglio che non sapere nulla, non trovi…? –
- Eh, penso… - rispose Rufy dondolando la testa, con le braccia conserte.
- Mh…! Sei sempre il solito distratto…! –
- No, non è vero! Stavo solo pensando…! E ho fame! Dai, fammi guardare anche a me in frigo! –
- NO!! Siamo a corto di provviste, se continui a mangiare cosi a sbaffo! –. Nami si fiondò sul frigorifero, trattenendo per bene la porta, e afferrando il lucchetto che vi era attaccato, senza però farsi vedere troppo da Rufy in quest’ultima azione.
- Rufy, girati un attimo dall’altra parte! –
- Eh? Perché?? –
- Perché di si, fallo! –
- Non penso di capire…ho fame! –
- Non dare la colpa alla tua fame se non capisci quello che ti chiedo! –
Tra i due scese un silenzio. Si guardavano in faccia, Nami con un’espressione determinata, Rufy anche, ma con un misto di confusione.
- Uffa… - disse il moro, finalmente voltandosi, molto svogliatamente, poi aggiunse: - Però poi voglio che mi fai curiosare nel frigo, qualunque cosa tu voglia fare adesso! –
Nami si girò verso il lucchetto, digitando la combinazione per chiuderlo.
- Ok…si, si…! Fatto…! – disse la navigatrice, poi si avviò verso la porta.
- Oooh, bene!! Pancia mia fatti capanna!! –. L’entusiasmo di Rufy si spense, nel notare che la ragazza aveva chiuso il lucchetto a chiave, rendendo inattuabile il suo piano. Non conosceva il codice per aprirlo.
- Oooi Nami…!! Perché l’hai chiuso!? Te l’avevo detto che stavo morendo di fame! -. Rufy si voltò verso la ragazza, ma era già uscita dalla cucina. – Ma no! Se n’è già andata! - . Il ragazzo assunse una faccia rattristata, corrucciandosi. Nami era comunque uscita dalla cucina, ma era rimasta nei paraggi per sentirlo brontolare. Lui continuò a mugugnare qualcosa, mentre cercava di scardinare il lucchetto, e sulle sue labbra si formò un lieve sorriso rassegnato, mentre se ne ritornava nella biblioteca dov’era poco prima.

- Mmmh…no…questa parte non mi convince granchè…forse è meglio spostarlo più a lato o levarlo del tutto. Uff… -.
Franky era nel suo laboratorio, seduto al tavolo da lavoro, chino su di esso. Stava continuando a guardare degli schizzi che aveva realizzato in quei giorni, mentre ogni tanto li girava un po’ per guardarli in angolazioni diverse, tenendo in mano anche una matita, per eventuali correzioni. Alcuni disegni erano pieni di linee e correzioni sia nere che rosse. Stava sussurrando a sé stesso, a bassa voce, eventuali pareri su ciò che aveva schizzato. Indossava solo i suoi preziosi slip neri, e cercava di fare poco rumore, per non svegliare Robin che dormiva nel letto disposto nel laboratorio, dopo che lei aveva lasciato Nami per venire da lui con la parziale scusa della stanchezza. Franky aveva posto un letto lì, oltre che nel dormitorio che condivideva con gli altri ragazzi, se era particolarmente impegnato nei suoi studi da doversi addormentare nella stanza, ma in realtà lo utilizzava anche per i suoi incontri notturni segreti con l’archeologa. Lei era sdraiata di lato sul materasso, con addosso solo la camicia del carpentiere, con le gambe in parte coperte da un lenzuolo. Stava dormendo dopo aver fatto l’amore con Franky, e lui si era poi rimesso a controllare un po’ alcuni progetti.
- …però se lo rimpicciolisco, questo componente potrei comunque mantenerlo…! - . Franky si era fermato, continuando a fissare il foglio, appoggiando il mento alla mano sinistra. Ad un tratto sentì una mano che gli accarezzò il viso, delicatamente, che spuntava dalla sua spalla. Lui sgranò un poco gli occhi, e nel voltarsi vide che Robin gli si stava avvicinando, restando dietro di lui e avvinghiandogli il collo con le sue vere braccia. Indossava ancora la camicia dell’uomo.
- Robin…sei già sveglia? Ti ho svegliata io? Scusami! –
- No, sta tranquillo…ho fatto tutto da sola! Stavo dormendo in maniera leggera… - . Lo sguardo allarmato del cyborg si rasserenò, e fece un largo sorriso. La donna riprese a parlare, buttando un occhio sui fogli: - Ti sei già rimesso all’opera, eh? –
- Uhm, si…li stavo riguardando un po’…ne ho approfittato che stavi riposando…! - . Lui mise una mano su quelle della donna.
- Ma si, non preoccuparti, orsacchiotto! Lo so che sei una persona ligia al lavoro, oltre che al divertimento, eheh…!! -
- Ancora con ‘sto orsacchiotto…? – domandò il carpentiere, mezzo imbarazzato, alzando un sopracciglio. Lei ridacchiava, chiudendo gli occhi.
- Perché, non ti piace? –
- Non è questo… -
- Dai, come dici tu, sei super, quindi considerati come un super orsacchiotto, no? –
Lei continuava a sorridere, appoggiando la testa su una delle sue braccia, mentre l’uomo la guardava leggermente scettico…ma di fronte a quella donna difficilmente riusciva a ribattere cose come queste, specie nella loro intimità. Si ricordò che comunque era ancora quasi nuda. Un lieve fremito di eccitazione lo pervase.
- E comunque era da un bel po’ che non rifiutavi qualcosa da me, eh Franky? –
- A che ti riferisci…? –
- Alle crostatine di oggi… -
- Oh, dai…erano delle semplici crostatine, eheh! Te le ho lasciate appunto mangiare, tanto non mi avrebbero saziato granché, come hai detto tu stessa! –
- Oh va bene…fuh fuh! –
- Mnh…e poi lo sai che preferisco ciò che mi offri tu direttamente, eh? –
- Oh…devo cogliere qualcos’altro in queste tue parole, vero…? – chiese Robin, ricambiando lo sguardo malizioso che le aveva lanciato il cyborg, che nel frattempo si stava girando di più verso di lei.
- Beh, chi vuol intendere, intenda… - disse, facendo morire le parole baciandole il collo.
- Eheh…intendo, intendo, orsacchiotto goloso…altro che crostatine…! –

Capitolo 3


La notte era passata da qualche ora e Nami si era addormentata nella biblioteca, senza nemmeno accorgersene. Il fatto di aver raccolto poche notizie su Hellhistos Island l’aveva portata a continuare a guardare libri, fino a crollare dal sonno. Quando si svegliò, rendendosi conto di dov’era, scosse un poco la testa, sbattendo gli occhi.
- Bene… ne approfitterò della colazione, per informare gli altri di quel poco che abbiamo scoperto io e Robin. Chissà se lei è già sveglia - .
Dopo essersi sistemata un po’ si recò in cucina, trovando quasi tutta la ciurma riunita: all’appello mancavano solo Zoro e Rufy.
- Mmh… strano che il capitano non sia ancora qua. Pensavo che la sua fame mattutina lo avesse già svegliato! – disse la ragazza entrando.
- Invece di Zoro non mi stupisco…! Dorme sempre ahah! – disse Usop appoggiandosi allo schienale della sedia e mettendo le braccia dietro alla nuca.
Sanji, sentendo entrare Nami, fece le sue solite scenate da Dongiovanni, volteggiando verso di lei e chiamandola con l’appellativo “San”, deformandolo con eccessiva zuccherosità. Nami, come spesso faceva, prestò poca attenzione a ciò, stavolta anche per il fatto che doveva comunicare notizie importanti.
- Bene ragazzi, voglio approfittarne della colazione per svelarvi ciò che abbiamo scoperto, se Robin non ha già parlato –
- No Nami, ho preferito anche io aspettare un poco – le rispose la mora, mentre l’altra si sedeva al tavolo, accanto a Chopper.
Nel frattempo sulla porta apparve uno Zoro accigliato, seguito a ruota da Rufy che cercava di superarlo per poter arrivare primo nella stanza e accaparrarsi il cibo.
- Aaah, bene! Nessuno ha ancora mangiato! Cibo! –
- Perfetto, ora ci siete tutti! Possiamo parlare, Robin – proclamò la rossa, ignorando anche la fame del capitano e incrociando le braccia, mentre i due ragazzi prendeva posto.
- Buone nuove sul luogo fantasma? –
- Beh, buone non ne sono sicurissima, Brook. Il fatto è che ci sono poche notizie in giro. Testimonianze giornalistiche e qualche trafiletto su dei libri, da persone che ci sono state e sono tornate, ma anche semplici leggende – proseguì Nami.
- E quindi? Che cosa dicevano? Vieni al sodo! – intervenne Zoro.
- Ok, in pratica coloro che vi sono stati, e che sono tornati, sembravano diversi. Anche se non tutti risultavano cambiati, dato che le testimonianze fatte erano quasi totalmente da coloro che sembravano ancora sani… -
- Che ci sia qualche strano virus o germe che trasmette malattie magari sconosciute? – chiese la renna.
- Purtroppo non lo dice, ma la cosa non è da escludere. Un’altra cosa che mi ha lasciato perplessa era una frase che diceva: “Chi viene su quest’isola è come se ci perdesse l’anima!”. Non so cosa pensarne… - aggiunse Robin, con fare serio.
A quella frase scese un leggero silenzio, mentre i ragazzi guardavano le ragazze,un po’ tutti perplessi.
- Magari è solo un modo di dire… - suggerì Franky, facendo un sorriso abbozzato.
- Beh, associato alle cose poco propiziatorie che abbiamo scoperto, non ci scommetto molto… - rispose Robin guardandolo di sottecchi.
- Finché non ci andremo non lo scopriremo mai…! L’abbiamo deciso ieri, e non voglio che si cambi idea! – s’impuntò nuovamente Rufy, come il giorno precedente.
- Ok, diamine! Sempre con ‘sta storia…! Adesso ci prepariamo e ci incamminiamo, anche perché ormai ci siamo avvicinati abbastanza! - rispose mezza scocciata Nami, mentre iniziava a far colazione. Il resto della ciurma sembrava esultarsi, ma c’era chi come lei rimaneva scettico comunque. Robin decise di concludere l’argomento, per il momento, e parlò: - Inoltre si dice che Hellhistos Island abbia degli essere chiamati “Padroni”. Il fatto è che non sappiamo quasi nulla su di loro. L’aspetto, il sesso… si sa solo che abitano nelle profondità dell’isola. Più che altro perché le testimonianze raccolte li definiscono come qualcosa di indefinibile, e scusatemi il gioco di parole. Pure per l’ambiente vi sono divergenze, dato che sembra che diverse persone l’abbiano visto in maniere differenti -.
Gli occhi di Rufy brillavano ad ogni affermazione che sentiva. Nulla sembrava fargli cambiare idea.
- Come al solito, l’eccitazione di Rufy per l’avventura è alle stelle! – intervenne Sanji mentre asciugava un piatto con un panno.
- Beh, stavolta sono curioso pure io, cuoco! –
- Tsk… vuoi vedere se anche stavolta riesci a perderti, alga? –
- Ma piantala, donnicciola! Tu invece cos’è? Hai paura di fartela sotto? –
- No, affatto! Voglio farti vedere come accetto anche questa sfida da vero cavaliere! Difenderò anche le mie Dee, se necessario! –
Come loro solito i due ragazzi presero a litigare. In ogni caso la decisione di attraccare a quell’isola era stata presa, volenti o nolenti. La decisione del capitano era quella.

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L’essere efebico aveva concluso la sua solita passeggiata giornaliera, e rientrò nella dimora dove viveva insieme agli altri Padroni. L’edificio, reso ancor più sinistro per il suo stato di lenta decadenza, aveva soffitti molto alti, e le architetture sembravano ricordare l’antico stile gotico delle cattedrali. Dai grandi finestroni entrava una luce fioca, resa scarsa più che altro dalla quasi perpetua presenza di maltempo di Hellhistos Island. In quell’ambiente così tetro i colori che sembravano farla da padrone erano il rosso e il grigio, senza però escludere del nero.
Con passo poco udibile, il biondino stava percorrendo un lungo corridoio, decorato con strane statue, alcune sembravano raffigurare delle sorte di angeli. Entrò in una stanza di modestie dimensioni rispetto alla quantità totale dell’edificio, dove erano seduti ad un tavolo altri due esseri, gli altri due Padroni del luogo.
- Ragazzi miei, non ci crederete… forse tra non molto avremo visite…! – disse il biondo.
- Sul serio? No, dai, è da almeno un secolo che non ci divertiamo! E come sembrano i nostri futuri visitatori, Lucyfer? –
- Mha, la loro nave è grande ma non enorme… ne abbiamo viste di maggiori dimensioni. Ma comunque dovrebbero essere sufficienti, come numero, per iniziare a risollevare un po’ la situazione di questa terra! - rispose l’essere efebico al compagno che gli aveva parlato sorridendo. Egli aveva un aspetto decisamente più mascolino rispetto a Lucyfer, rendendo più certo il fatto che si trattasse di un uomo, apparentemente sulla quarantina. Dei capelli neri con riflessi rossicci erano spettinati verso l’alto e sembravano assumere la forma di una fiamma. Sulla fronte cadeva solo un piccolo ciuffo di capelli che sembrava ribellarsi agli altri, che sfidavano quasi la gravità. Aveva uno sguardo sfrontato, occhi dal taglio un po’ sottile con iridi gialle, e sul mento era presente un pizzetto un po’ simile a quello delle capre. Il suo abbigliamento era costituito da un giacchino nero da cui si intravedeva una camicia chiara, e dei pantaloni e stivali anch’essi scuri. Per concludere aveva una sorta di mantello che sembrava riprendere il rossiccio dei suoi capelli, che aveva un collo parecchio alto e rialzato che gli arrivava fin alle orecchie, leggermente a punta. Aveva un braccio appoggiato al tavolo, e le gambe accavallate.
- In ogni caso sono curioso Suyahyahyahya!!! – rise il rosso.
- Basta solo che stavolta non ti prendi il divertimento tutto per te, Mephistus… - mormorò il terzo elemento del gruppo, che sembrava essere quello più misterioso. Il suo volto era nascosto da un cappuccio, che faceva parte di una lunga tunica bluastra, chiusa dalla testa fino alla vita, per poi aprirsi da lì in giù. I vestiti che si intravedevano sotto erano dei semplici pantaloni bianchi un po’ consunti, che gli arrivavano fin oltre le caviglie, quasi come se fossero troppo lunghi. Anche lui, sempre ammesso che fosse un maschio, aveva dei piedi scalzi come Lucyfer. Le mani che spuntavano dalle maniche della tunica avevano unghie un po’ poco curate, lunghe e appuntite, la cui pelle era però chiara e liscia. La sua voce era candida e aveva un non so che di misterioso, tanto quanto il suo aspetto, a confronto di quella di Mephistus che era profonda.
- Sta tranquillo, Azazehel, terrò un po’ di svago anche per poi… anche se ammetto di essere un po’ egoista certe volte! - rispose Mephistus, guardandolo di sottecchi, mentre l’incappucciato continuò a guadare il muro di fronte a sé, senza voltarsi verso il rosso.
- Certe volte? Lo sei un po’ spesso, ma lasciamo stare…! Stavolta vorrei chiedervi se siete d’accordo se il primo approccio verso gli ospiti lo faccia io… -
- E poi sarei io l’egoista, eh Lucyfer?? Perché vuoi fare tutto te? –
- Non è che voglio fare tutto io, Mephistus…. voi due potete collaborare come al solito, intendevo dire solo di lasciar fare a me per quanto riguarda “il premio…” –
- Per me va bene… sei tu quello più potente fra di noi – disse Azazehel a braccia incrociate, voltandosi un poco verso il femmineo.
- Umphf… va bene, va bene… ma sappi che se ritornano, e ci scommetto, voglio prendere anche io qualcosa! Perché non farai tutto subito, vero?? –
- No tranquillo… voglio dare solo un primo impulso, in modo che vorranno tornare qui…! - rispose Lucyfer, dicendo le ultime parole con un sorriso velato in volto, un po’ malevolo.

Edited by Akemichan - 17/9/2015, 21:42
view post Posted: 3/7/2012, 21:32 Immagini Originali Franky/Robin [Gallery] - Franky x Robin
CITAZIONE (Lavie16 @ 3/7/2012, 21:59) 
CITAZIONE (blu3 riz@ @ 3/7/2012, 16:42) 
^w^
yeeee si anche io ho pensato che chi l'ha richiesta fosse un frobin fan, e in fondo Oda ha accettato la richiesta...! anche se Franky ha dei capelli che a me non piacciono affatto in quella scena ahaha!
poi...nel capitolo 672, notiamo come siano vicini anche nella disgrazia... <.<''' sembra quasi che lei si sia addormentata su di lui o.o
095b80199868378

L'ho notato anche io Oda cambia le carte in tavola di continuo >.<

:lool: Oda lo farà proprio per far "disperare" i suoi fan! :hihi:
Come diciamo io e le mie amiche, quell'uomo si fa... u.u
view post Posted: 3/7/2012, 21:30 Franky x Robin Fan Art [Gallery] - Franky x Robin
belle Lavie, specialmente la prima! XD
chissà che dicono nella seconda... >.<
1846 replies since 30/5/2010