I hate you, idiot!, [VM18] Zoro/Sanji

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view post Posted on 28/8/2016, 17:54
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Zoro Roronoa

CITAZIONE
-Per colpa di una lattuga decelebrata, che m'ha fatto rovesciare del sakè sulla felpa, sono dovuto venire qui a cambiarmi.-

«Sai che gran problema...»
Lui e le sue manie da damerino sempre in ordine impeccabile. Quante storie per una macchia che nessuno (beh, nessuno come Zoro) avrebbe notato!

CITAZIONE
-Cos'è successo? Ti sei perso mentre lo seguivi?

Zoro distolse lo sguardo dalla fasciatura di Sanji per rispondere con un'occhiata infastidita. L'ironia sul suo senso dell'orientamento lo faceva sempre innervosire, perché non aveva motivo d'esistere: non è che lui si perdeva, è che a volte le strade si somigliavano troppo e lo traevano in inganno. E poi, era normale confondere i corridoi della nuova nave dopo aver navigato per tanto tempo sulla Merry –per quanto il loro carpentiere ne avesse in parte ricalcato il modello– no? Perfettamente normale.
Perciò che quello la piantasse di sfottere!

CITAZIONE
-Non ho la minima idea di dove sia. Hai bisogno che t'accompagni in infermeria, Marimo?

L'ostilità si accentuò negli occhi dello spadaccino mentre il rivale gli si avvicinava col sorriso più irritante del mondo.
«So benissimo dov'è –dove avrebbe dovuto essere quell'idiota al momento, per farsi controllare la schiena– e volevo proprio evitare Chopper.»
Allora un particolare richiamò, almeno in parte, la sua attenzione.
Sanji gli veniva incontro a dorso nudo. Certo, Mr Prince doveva cambiarsi d'abito, la sua preziosa felpa era rovinata e lui mica poteva sfigurare indossando un indumento macchiato, eccetera eccetera... Nulla di strano in questo.
La cosa strana era che lui non riusciva a staccargli gli occhi di dosso. Indugiava con inconfessabile curiosità sulle fattezze di Sanji, seguiva le linee perfette dei suoi addominali, esitava sui tratti decisi ma non eccessivi dei suoi muscoli. Zoro non ne capiva il motivo: non era certo il primo uomo che vedeva svestito, ma per nessuno dei suoi compagni presenti e passati aveva mai provato una curiosità del genere. Forse era perché quello stupido torciglio girava sempre vestito di tutto punto e vederlo in quello stato non capitava di frequente... forse era perché era lui e basta. Non lo sapeva. Non voleva nemmeno saperlo, in effetti, voleva solo ripulirsi la ferita per scongiurare una strigliata (e nuove medicazioni) dal medico di bordo e poi andare a farsi una doccia in santa pace. Ma era difficile farlo con quell'idiota che si divertiva a provocarlo, avvicinandoglisi ad un palmo dal naso per soffiargli in faccia il suo fottuto, tossico fumo di sigaretta.

CITAZIONE
-Però, non sarebbe male l'idea di lasciarti girovagare per la nave e vedere se riesci a trovare la nostra razione d'emergenza. Sarebbe una piccola, ma pur sempre gradita, vendetta per il sakè andato sprecato.-

Zoro si disse che l'unica cosa sprecata era stata l'occasione di prenderlo a botte durante il brindisi, sul ponte. Una mancanza a cui avrebbe posto subito rimedio e senza lasciarsi distrarre dalle condizioni del biondo, stavolta.
Ma prima che potesse anche solo aprire la bocca per replicare o provare a sfiorare l'impugnatura di una delle sue spade, un forte scossone pervase l'intera nave ed il pavimento si fece improvvisamente ripido.


«È veramente un Re del Mare!?» domandò Rufy entusiasta, le braccia avvolte attorno alla vita di un Usopp urlante d'emozione e terrore insieme.
«Qualunque cosa sia, è bello grosso!» commentò Franky. Solo una creatura di stazza imponente poteva smuovere la nave in quel modo, costringendola a repentini cambi di direzione e bruschi sobbalzi.
«Non mollare la presa!!» gridò Chopper al cecchino, che appariva tutto contratto per lo sforzo di trattenere la canna da pesca.
«Yohoho... Sarà una balena?» c'era un filo di apprensione nella voce di Brook.
Nami, invece, costretta ad abbandonare la sdraio con Robin per una questione di sicurezza, era di tutt'altra vena: «Non potevate limitarvi a pescare qualcosa di più piccolo, come la gente normale??»
Robin ridacchiò con garbo, sapendo che non c'era e non ci sarebbe mai stato nulla di normale in quella ciurma.
La preda di Usopp, comunque, sembrava determinata a vendere cara la pelle. Si dibatté per liberarsi dall'amo e costrinse la Sunny ad una brusca virata, che fece impennare il lato sinistro del ponte e riversare persone e oggetti sul fianco destro.


Zoro ebbe appena il tempo di sentire le urla dei suoi compagni, in lontananza, dopodiché perse l'equilibrio e cadde a peso morto sulla persona che gli stava davanti.
La caduta fu attutita dal corpo di Sanji, ma la ferita riaperta sul torace non mancò di ricordargli la sua dolorosa presenza. In effetti, non doveva essere l'unico a risentire degli strascichi dell'ultima battaglia, perché il cuoco aveva riportato il danno peggiore proprio alla schiena, stando alle parole di Chopper. Soltanto che Zoro, a queste cose, non ci badò neanche di striscio. Non poteva, perché la sua mente era completamente svuotata dal momento in cui le sue labbra erano finite contro quelle del cuoco.


Perdona il ritardo immenso!
Non so cosa avessi in mente tu, ho approfittato della situazione per dare ai due una spintarella (in tutti i sensi) xD
 
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view post Posted on 19/9/2016, 17:34
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Sanji

No... No... No. No. No. No. NOOOO!!!
Come diavolo c'era finito in quella situazione?! Che diamine stava succedendo là fuori?! E, cosa molto più importante... Cosa. Cazzo. Stava. Facendo. Quel coglione. Sopra di lui!!!
Era accaduto tutto così di fretta: un attimo prima stava sbeffeggiando Zoro e, l'attimo successivo, il pavimento della Sunny s'era inclinato pericolosamente, facendolo cadere all'indietro. L'impatto non era stato dei migliori a causa di quella maledetta ferita, ma non era niente in confronto a cosa sarebbe potuto succedere alle sue principesse: aveva avvertito i tumulti dei loro cuori, e la sua mente gli stava urlando d'andare a salvarle, tuttavia c'era quel grosso inconveniente che gli bloccava la strada; avere il corpo dello spadaccino letteralmente schiacciato sopra gli suscitò un misto di disgusto ed impotenza, inoltre riusciva ad avvertire il sapore di sake mischiato alla nicotina, e non esisteva accostamento peggiore di questo! Merda: Sanji aveva da sempre fantasticato su chi sarebbe stata la fortunata che gli avrebbe rubato il primo bacio - magari di nascosto per non farsi scoprire, oppure in spiaggia, con il sole che tramontava alle loro spalle, o anche al chiaro di luna dopo una cena a lume di candela, mentre ballavano un lento - ma quell'imbecille aveva rovinato tutto!!!
Il cuoco tentò di divincolarsi da quel contatto più che indesiderato, alzò persino una gamba - che però si fermò poco sotto il cavallo dello spadaccino - e pensò bene d'agire, per una volta, con le mani; senza farci caso, le sue dita gli accarezzarono i fianchi, per poi sfiorargli il petto ricoperto di fasciature - il reale motivo per cui non s'era azzardato a dargli un calcio per toglierselo dalle scatole - e s'andarono a posizionare sulle spalle dell'altro, facendo poi forza con la mano destra per sollevarlo giusto quel poco per porre fine a quel contatto.
Solo quando le labbra di Zoro si staccarono, Sanji si rese conto che aveva trattenuto il fiato fin'a quel momento, ricominciando così a respirare alla disperata ricerca d'ossigeno; rosso di rabbia, puntò lo sguardo negli occhi dello spadaccino con l'intento d'incenerirlo seduta stante.
-Che cazzo stai facendo!- quasi gli urlò, con l'orgoglio che reclamava vendetta per l'oltraggio subìto.
Una cosa era certa: appena Chopper avrebbe detto che Zoro era completamente guarito, c'avrebbe pensato lui stesso a ridurlo in un colabrodo.

-Shishishi! Non vedo l'ora di mangiarlo!!!
-Forza, tirate!
-Usopp, non mollare la presa!
-Ci sto provando!- gemmette il cecchino, aiutato dagli altri.
La preda non voleva per nessuna ragione perdere quella prova di forza quando, d'improvviso, i ragazzi si ritrovarono a terra uno sopra l'altro, mentre la causa di tutto quel casino librava nell'aria.
-Era solo uno stupido pesce?!- si domandò Nami scandalizzata, mentre ritornava in piedi visto che la Sunny s'era ristabilita.
Purtroppo, però, la domanda della navigatrice trovò risposta poco dopo: la vera causa non era quel pesce pescato da Usopp, bensì qualcosa che spuntò in quel momento dalle acque, attirato dalla sua preda preferita. Pelle liscia, denti affillati e con i suoi 35 metri di lunghezza, afferrò quel pesce, mostrandosi alla ciurma: se Rufy era deluso di non poter mangiare un Re del Mare, Robin osservò il mostro, dichiarando che era un esemplare di megalodonte; tuttavia, persino la rossa fece fatica a sentirla pur avendola vicina, dato che il povero cecchino urlò a squarciagola.


Mia cara, hai superato con 110 e lode le mie aspettative ammetto che al bacio non c'avevo pensato, ma così è qualcosa d'incredibile! :sese: e mi dai uno spunto in più per preparare la cena :asd:


Edited by Kira. - 21/9/2016, 12:20
 
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view post Posted on 5/11/2016, 11:39
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Zoro Roronoa

Non seppe quantificare la durata di quel contatto così intimo e sconveniente tra le loro labbra. Probabilmente erano stati pochi secondi, forse anche meno, ma a lui parvero un'infinità e furono più che sufficienti ad azzerare la sua capacità di pensiero. Era così sconvolto da essersi persino dimenticato di respirare!
Solo quando si sentì sfiorare i fianchi e il petto dalle mani di Sanji, Zoro tornò alla realtà nel modo più brusco possibile. Paradossalmente, ricevere un calcio da parte del cuoco sarebbe stato meglio, per quanto doloroso, perché sarebbe stato normale.
Quella situazione, invece, di normale non aveva proprio niente.
Che stava facendo quel maledetto pervertito?!?

CITAZIONE
-Che cazzo stai facendo!-

Da che pulpito...
«Io?! Tu piuttosto!» proruppe Zoro, sentendosi avvampare per la rabbia, l'imbarazzo e un insieme di altre sensazioni che non ebbe tempo d'identificare.
Indietreggiò in fretta e furia per spostarsi dal biondo e si trovò la sua coscia tra le gambe. Già, proprio lì in mezzo: giusto perché la situazione non era abbastanza ambigua.
«Perché mi hai messo il tuo brutto muso davanti alla faccia!?» sbraitò, scattando in piedi.
Era tutta colpa di quell'idiota! Se non gli fosse venuto così vicino –col palese intento di provocarlo di nuovo- non gli sarebbe certo finito addosso e si sarebbe risparmiato non solo il disgustoso sapore di nicotina in bocca ma, soprattutto, quel momento di profondo disagio. Così profondo che nemmeno si accorse della macchia rosso scuro che si andava allargando sulla sua camicia.


«Gom Gom...»
«Rufy aspetta!!»
«Non farlo!»
«Toglietevi da lì!!!»
«...PISTOL!»
L'urlo di Nami e Usop si confuse con il roco lamento del povero megalodonte che, tramortito dal potente colpo del capitano, ricadde in mare come un grosso, enorme sacco di patate. L'impatto generò un'onda proporzionale alle dimensioni della bestiola (davvero super, a detta di Franky), investendo in pieno i pochi rimasti addossati al parapetto.
«Stasera carne di squalo!» esultò felice il capitano, ignorando le occhiate assassine di Usopp e Nami, ancora boccheggianti per la paura e per l'indesiderata doccia d'acqua fredda.


Meglio così!**
Ho scritto poco sulla seconda parte perché non sapevo se volessi cucinare lo squalotto (sei tu il cuoco, del resto :green: ), in caso contrario fai ancora in tempo a salvarlo xD
 
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view post Posted on 23/11/2016, 16:21
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Sanji
CITAZIONE
«Io?! Tu piuttosto!»

-Cos'avrei fatto, testa d'alga.- digrignò i denti; se avesse avuto la sua inseparabile sigaretta tra le labbra, questa si sarebbe immediatamente spezzata.
CITAZIONE
«Perché mi hai messo il tuo brutto muso davanti alla faccia!?»

Appena Zoro s'alzò, liberandolo da quella posizione alquanto indifesa ed imbarazzante, Sanji iniziò ad alzarsi cominciando dalla parte superiore del corpo, facendo forza sulle braccia... Questo è il colmo: era colpa sua adesso? La rabbia s'impadronì di lui al solo pensiero, tant'è che il biondo gli rispose con maggior veemenza, senza distogliere lo sguardo dall'altro.
-Quindi la colpa sarebbe mia?!
Finì di rimettersi in piedi, cercando un modo per mantenere l'equilibrio senza dover finire a terra o - peggio! - tra le braccia dello spadaccino.
-Chi è che m'è cascato addosso come un sacco di patate?!
Avrebbe continuato così per ore pur di dimostrare la propria innocenza: lui era la vera vittima in tutta la questione; gli puntò il dito, accusandolo di qualcosa di ben più grave.
-Baciandomi persino? Ti rendi conto di quello che hai fatto, spadaccino di merda!!!
Respirava ancora affannato, non essendosi del tutto ripreso da quel contatto indesiderato, totalmente in preda alla rabbia di quello che era appena successo: avrebbe sacrificato qualsiasi cosa pur di cancellare quel dannatissimo momento, eppure nella sua mente si ripeteva in continuazione l'immagine di Zoro che gli cadeva addosso, e sulla bocca aveva ancora la sensazione delle labbra screpolate del Marimo... Sanji ebbe per un attimo l'impulso di toccare le proprie, di labbra, ma lo soffocò all'istante, indurendo ulteriormente lo sguardo per aver pensato una sciocchezza simile.
Stava per continuare ad infierire sul nakama, tuttavia qualcosa attirò la sua sensazione, così spostò gli occhi per puntarli sulla fonte di distrazione e - con orrore - vide che una macchia vermiglia si stava allargando sulla camicia del compare.
Il cuoco non si rese conto del proprio cambio d'espressione, da incavolato a tremendamente preoccupato, la mano che prima lo puntava si rilassò per aprirsi, fece persino un passo verso Roronoa...
-Oi, Zoro.- lo chiamò, tornando a guardarlo allarmato, mentre la scena del bacio venne sostituita da quella di Thriller Bark e un'immensa paura lo investì ancora una volta, opprimendogli il petto...
-Le ferite.- sussurrò, suggerendogli qual era il problema, riportando lo sguardo in quel punto.
No, non di nuovo pensò, con gli occhi che cominciarono a pizzicare, non volendo rivivere assolutamente quel momento: perché doveva ricapitare a lui?


-Bisogna trovare un modo per portarlo a bordo.
-Prendete solo i pezzi necessari.- suggerì Nami, con una vena che pulsava pericolosamente sulla tempia.
-D'accordo!- disse Rufy, completamente ignaro dell'aura minacciosa che aleggiava intorno alla navigatrice.
-Lasciate fare alla mia supeeer attrezzatura!



No no, un po' di squalo per festeggiare il risveglio dello spadaccino ci sta tutto :asd:
 
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view post Posted on 6/12/2016, 15:55
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Zoro Roronoa

CITAZIONE
-Chi è che m'è cascato addosso come un sacco di patate?!
-Baciandomi persino? Ti rendi conto di quello che hai fatto, spadaccino di merda!!!

«La nave si è quasi ribaltata e tu mi stavi davanti, stupido idiota!!»
Zoro era fuori di sé. Non solo quello gli stava affibbiando colpe che non aveva, ma insinuava persino che l'avesse baciato di proposito. E parlava come se la cosa per lui non fosse stata meno orrenda!
Perché lo è stato. È stato disgustoso, continuò a ripetersi, mentre i suoi occhi, fissi a sostenere lo sguardo duro del cuoco, sostarono per un attimo sulle labbra che aveva appena assaggiato.
Fu proprio allora che l'espressione di Sanji mutò completamente. Di punto in bianco, tanto dal suo volto quanto dai suoi gesti, scomparve ogni traccia d'ostilità. Mosse addirittura un passo avanti verso di lui.
Lo spadaccino sussultò, ignaro dei motivi di quel cambiamento improvviso.
Non notò ciò che puntavano gli occhi dell'altro, non si accorse che sanguinava. Però avvertì chiaramente il cuore che mancava un battito quando Sanji lo chiamò per nome.

CITAZIONE
-Oi, Zoro.-

Non bastardo, non Marimo, non idiota. Solo Zoro.
Sentirglielo pronunciare lontano da un campo di battaglia o da una situazione della massima serietà era piuttosto raro. Suonava strano.
Suonava quasi...

CITAZIONE
-Le ferite.-

Zoro abbassò finalmente lo sguardo sul suo addome e notò la macchia di sangue.
Ah, già. Fu quasi deluso nel constatare che Sanji stava prestando attenzione a quelle.
«Mi si sono riaperte mentre facevo esercizio» spiegò, alzando le spalle con noncuranza. Ora che ci faceva caso, la sutura aperta bruciava un po', ma niente di insopportabile: si confondeva col formicolio generale delle ferite a cui si era già abituato.
«Forse è meglio che controlli cos'hanno combinato di sopra» suggerì poi, togliendosi la camicia.
Non lo impensierivano le urla di Nami e Usopp -urlavano sempre un sacco, quei due-, né la momentanea perdita di stabilità della Sunny, ma non era certo di voler mangiare qualcosa catturato da Rufy senza l'approvazione del cuoco. Anche se c'era Robin a supervisionare e di questo si fidava abbastanza.
Quando rialzò lo sguardo, però, scorse nell'unico occhio visibile di Sanji qualcosa che prima non aveva colto e che non comprendeva bene. Sembrava molto più che preoccupato...
«Che ti prende?» gli chiese burbero.
 
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view post Posted on 31/12/2016, 13:00
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Sanji

Davvero non s'era reso conto di quelle ferite riaperte? Dall'espressione che stava facendo lo spadaccino, sembrava quasi dispiaciuto... Per quale motivo, si domandò il biondo, non riuscendo a comprendere appieno i motivi di quell'espressione. Davvero era l'unico che ancora non era riuscito a superare quel momento?
CITAZIONE
«Mi si sono riaperte mentre facevo esercizio»

Certo, pensò abbassando momentaneamente gli occhi, doveva immaginarselo: Zoro non era uno che si preoccupava delle proprie condizioni fisiche, Zoro non ci vedeva nulla di male nel fare "un po' d'esercizio" dopo essersi miracolosamente risvegliato, Zoro mica si preoccupava dei suoi nakama che s'erano davvero spaventati vedendolo in quelle condizioni, nooo: lui doveva fare i suoi maledetti esercizi del cazzo!
CITAZIONE
«Forse è meglio che controlli cos'hanno combinato di sopra»

Prendendolo come un richiamo, Sanji rialzò lo sguardo, guardandolo minaccioso, puntandogli il dito come aveva fatto poco prima.
-Non venirmi a dire cosa devo fare, Marimo!- gli disse a denti stretti, pronto a suonargliene di santa ragione, se avesse potuto.
Eppure, non poteva a causa di quelle dannate fasciature, le quali gli ricordavano che non poteva ancora.
CITAZIONE
«Che ti prende?»

Gli chiese con tono burbero, questa volta non se l'era immaginato, forse intuendo i suoi pensieri, ma il cuoco fece in modo che non capisse che s'era preoccupato per lui.
-Niente. Stavo semplicemente contando quanti secondi avresti impiegato per cadere a terra esanime.- gli rispose, sorridendo falsamente sulle ultime parole, avvertendo stranamente una stretta al cuore per quell'immagine.
Immagine che venne sostituita quasi velocemente dalla realtà, in cui il genio aveva avuto la meravigliosa idea di togliersi la camicia davanti a lui; Sanji si fermò un secondo ad osservare meglio il corpo scolpito dello spadaccino, o almeno quelle poche parti non coperte dalle bende che gli aveva messo Chopper, rimanendo quasi deluso per non poter vedere completamente i muscoli guizzanti dello spadaccino...
...!
No, non l'aveva davvero pensato... Non l'aveva seriamente pensato... Doveva uscire il prima possibile da quella stanza, così da poter tornare dalle sue dee e riprendere a comportarsi come sempre, senza quell'alga che gli faceva venire in mente pensieri a dir poco orripilanti per uno come lui, che amava follemente le donne. Così, con una certa fretta, il biondo prese la prima camicia che trovò nel suo armadietto e l'indossò, allacciandone minuziosamente i bottoni e corredandola con la sua cravatta abbinata, preparandosi come se stesse andando ad un appuntamento, iniziando a canticchiare persino qualche melodia, per evitare di ritornare a fare certi pensieri non consoni.
-Meglio che vada a dare un'occhiata a cos'hanno combinato quegli idioti.- gli disse serio, sorridendo poi sornione, inondando la camera di cuori -E per vedere se Nami-swan e Robin-chwan stanno bene~♡
Quindi, con un sorriso sornione, si dileguò in fretta dalla camera, dirigendosi verso il ponte.

Edited by Kira. - 10/1/2017, 23:42
 
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view post Posted on 4/3/2017, 12:04
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Zoro Roronoa

CITAZIONE
-Niente. Stavo semplicemente contando quanti secondi avresti impiegato per cadere a terra esanime.-

Zoro ebbe l'impulso di avventarsi sull'idiota e lasciargli tirare le somme sul pavimento. Alla fine, però, scelse di trattenersi; non gli avrebbe dato il sazio di cedere all'ennesima provocazione.
«Se ti piace perdere tempo, accomodati» replicò con un ghigno, usando la propria camicia per tamponare la ferita.
Con la coda dell'occhio, vide che Sanji iniziava a cambiarsi. Nonostante vivesse su una nave con altri cinque uomini (poco importava l'esatta natura di Chopper e Brook) e le uniche donne presenti non mostrassero interesse per il suo abbigliamento, lo scemo si ostinava a vestirsi sempre con capi eleganti. Un altro comportamento che Zoro non capiva e non condivideva, e che però rimase a studiare, in silenzio, osservando il cuoco mentre si abbottonava la camicia e l'adornava con una cravatta.
Così va meglio, si ritrovò a constatare. Sanji non era fatto per le felpe, ma per indossare quel genere di cose.
...E lui non era fatto per pensare a quel genere di stronzate!
Zoro dirottò lo sguardo sulla propria camicia, sporca di sangue e sudore, appena prima che il biondo si rivolgesse di nuovo a lui. Lo informò che tornava su dagli altri... cioè dalle ragazze, si premurò subito di sottolineare con un immancabile sorriso da deficiente.
Lo spadaccino fece una smorfia annoiata, masticando un «Come ti pare» tra i denti.
Tornò a concentrarsi sulle proprie impellenze –togliersi i bendaggi– e ignorò l'altro che si allontanava nel corridoio. Già se lo vedeva a scodinzolare dietro agli ordini di Nami o a sciogliersi davanti ad un sorriso di Robin.
Se poco prima fosse stata una delle due compagne a cadergli tra le braccia e a baciarlo per errore, meditò ancora Zoro, quello sarebbe letteralmente crepato di gioia.
Tirò via una fasciatura che gli copriva il torace e la guardò ammucchiarsi a terra con le altre.
«Idiota» sbuffò, convincendosi che il commento fosse rivolto unicamente a Sanji, e non a quella parte di sé che fin troppo spesso si lasciava rovinare l'umore da lui.


Zoro occupò la doccia per più tempo del solito, quel pomeriggio.
Aveva sperato di farsi scivolare addosso l'accaduto, di cancellare il bacio e l'imbarazzo che ne era scaturito sotto il getto dell'acqua calda, ma quando uscì dal bagno i ricordi erano ancora più vivi che mai.
Bastava chiudere gli occhi per rivedere Sanji farsi sempre più vicino, per sentire la morbidezza delle sue labbra, l'odore della colonia mischiato al fumo della sigaretta.
Non era di nessuna consolazione pensare che fosse solo questione di tempo; che il bacio era semplicemente ancora troppo fresco nella sua memoria: lui avrebbe dovuto rimuovere quell'insignificante incidente all'istante.
E invece, manco per il cavolo.
Ho bisogno di bere, concluse, quasi l'assenza d'alcol nel sangue fosse una malattia.
Da quanto non si faceva una sana bevuta? Nemmeno se lo ricordava più, ma sapeva che una settimana era solo il tempo che aveva trascorso a dormire. Dopo cena avrebbe messo fine all'astinenza.
Terminò la doccia e, con un asciugamano in vita e un giro di bende attorno al petto –per dare un contentino al medico di bordo– rientrò in cabina a vestirsi. Una volta assicurate anche le spade al fianco uscì dalla stanza, raggiunse il ponte e alzò gli occhi, sentendo il profumino di pesce in cottura che si spandeva dal castello di prua. Era così invitante che avrebbe fatto venir fame a chi non l'aveva. Ma non era il suo caso.
«Saaaaanji! Ho fame! Non è ancora pronto?!»
E nemmeno il caso di Rufy, ovviamente.
Lo spadaccino imboccò le scale e raggiunse il piano della cucina, da dove proveniva la voce del capitano. Non sapeva se la ciurma fosse già al completo per la cena (ad occhio e croce no, non c'era abbastanza casino) e in pratica non ebbe nemmeno modo di accertarsene. Appena entrò in sala, il suo guardo incagliò sul ragazzo che aveva baciato, e lì si fermò.


Scusa per l'immenso ritardo! Non sapevo bene come continuare, per cui ho pensato di andare direttamente alla cena (se non ricordo male avevi qualche idea ♥). Sentiti libera di scrivermi via mp se vuoi concordare qualcosa^^

p.s.
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Certo, pensò abbassando momentaneamente gli occhi, doveva immaginarselo: Zoro non era uno che si preoccupava delle proprie condizioni fisiche, Zoro non ci vedeva nulla di male nel fare "un po' d'esercizio" dopo essersi miracolosamente risvegliato, Zoro mica si preoccupava dei suoi nakama che s'erano davvero spaventati vedendolo in quelle condizioni, nooo: lui doveva fare i suoi maledetti esercizi del cazzo!

Ho adorato questa parte. Amore assoluto per il tuo Sanji! Bravissima**
 
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view post Posted on 29/3/2017, 22:25
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Il sorriso con cui s'era diretto verso il ponte andò via non appena il ragazzo vide il ponte completamente fradicio e sentì le urla gioiose di Rufy unite a quelle di Franky, Usopp e Chopper - e non c'era da fidarsi quando il capitano era entusiasta per qualcosa!
-Cos'è successo, qui?- domandò, mentre si guardava intorno per trovare le sue dee e, una volta individuate, corse loro incontro per appurare di persona l'incolumità di entrambe.
-Nami-san, Robin-chwan, state bene?
-Niente di rotto.- gli sorrise l'archeologa, tornando a leggere in tutta tranquillità.
-Controlla quello che stanno combinando quelli là, Sanji-kun.- gli ordina Nami, mentre indica un punto fuori dalla Sunny.
-Consideralo già fatto, mia adorata~♡
Detto ciò, corse verso il parapetto per vedere con grande sgomento i quattro nakama sventrare un enorme squalo lungo una quarantina di metri, a occhio e croce, e la sigaretta per poco non gli cadde dalle labbra.
-Cosa diavolo è quello?- urlò a quei dementi -E che state facendo a quella povera bestia?!
L'avrebbero rovinata se avessero continuato a tagliare le varie parti in quel modo, e poi in base a quale criterio?
-Oi! Sanji!- lo salutò Rufy, alzando un braccio -Stasera cucini questo squalo?
-Ha detto Robin che è un megalodonte, Rufy.- lo corresse Chopper, sulle spalle di Usopp.
-Dov'eri finito?- gli chiese il cecchino -Ti sei perso la mia mirabolante impresa per pescare quest'essere e poi farlo coraggiosamente fuori!
Sanji dovette ricordare - con orrore - quello che era successo nella cabina dei ragazzi, ma decise d'accennare solo al cambio della felpa, sorvolando sull'incontro - e scontro - col Marimo.
-Ora, però.- riprese subito a parlare, prima che qualcuno gli potesse chiedere che fine aveva fatto la zazzera verde -Toglietevi di mezzo e lasciate fare a chi s'intende di queste cose.
Così, il cuoco andò in cucina a prendere i dovuti utensili e, una volta tornato indietro, iniziò ad affettare e prendere ciò che era necessario da mettere in dispensa e quello per usare per la cena - gli era appena venuto in mente cosa preparare.

Il forno era acceso, intento a cucinare ciò che sarebbe stato il dessert. Imbandì la tavola con le varie portate che quei bifolchi avrebbero ingurginato in pochi secondi, premurandosi di preparare porzioni abbondanti per le sue dee - dopo quello che era successo nel pomeriggio, doveva farsi perdonare per non essere riuscito a salvarle da un simile pericolo!
Aveva dato sfoggio della sua arte in quei piatti, finemente decorati, nessun ingrediente fuori posto, era fiero ed orgoglioso di sé... Come lo era sempre stato quando necessitava di farsi valere ai fornelli!
Megalodonte alla "Namban-zuke", nigirizushi, riso pilaf, risotto con le capesante, megalodonte tropicale oppure affumicato al carpaccio di tartufo nero, per non parlare dei dolci dentro al forno, il tutto accompagnato da un paio di bottiglie di Pinot nero di buona annata "preso in prestito" dal vecchio decrepito... Lo avrebbero perdonato senza dubbio!
Una volta soddisfatto del proprio lavoro, Sanji s'affacciò da una finestra e chiamò quelli presenti sul ponte, per poi tornare ai fornelli ed impiattare gli ultimi manicaretti; in poco tempo, ecco che Rufy, Chopper ed Usopp fecero irruzione nella cucina, seguiti da Franky che prese posto agli sgabelli, prendendo la sua solita bottiglia di cola. Con suo enorme stupore, il biondo non vide arrivare le sue principesse e s'iniziò a preoccupare che entrambe fossero arrabbiate con lui... No, non poteva essere, non poteva essere, non poteva-
CITAZIONE
«Saaaaanji! Ho fame! Non è ancora pronto?!»

Il vortice dei suoi pensieri vennero interrotti dalla voce squillante del capitano, così si voltò e mancò poco dal prendere il moro per il bavero e dirgli di non toccare niente prima dell'arrivo delle sue amate piratesse.
-Con tutto questo davanti, è quasi impossibile rimanere fermi.- l'avvisò Usopp, guardando ciascun piatto con sempre più acquolina in bocca.
-Non azzardatevi a toccare qualcosa finché non arrivano Nami-san e Robin-chan!- urlò, correndo verso i due per trattenerli: non voleva assolutamente che le ragazze trovassero davanti ai loro splendidi occhi un bordello.
Trascorsero pochi minuti in cui era impegnato a massacrare di calci i due, quando il biondo avvertì uno sguardo sulla propria persona, per questo voltò il capo e l'occhio incontrò quelli scuri dello spadaccino, il quale aveva interrotto la propria camminata per qualche strano motivo... Cosa stava facendo lì impalato?
-Beh, hai deciso di mettere radici?- gli chiese, lasciando stare Usopp e Rufy per controllare i fornelli -Ottimo, almeno sappiamo dove ti trovi e non dobbiamo cercarti ogni volta.- mormorò, mentre prendeva un mestolo per assaggiare la salsa.
Usopp e Rufy scoppiarono a ridere, nonostante i visi tumefatti, e Franky - dopo un sorso di cola - si rivolse a Zoro.
-Dov'eri oggi pomeriggio, fratello? C'era da divertirsi con quel suuuper squalo.
I presenti si voltarono verso Zoro, mentre Sanji rimase immobile: se solo quello spadaccino avesse osato dire qualcosa, lui avrebbe-
Il cuore iniziò a battergli velocemente e senza controllo al ricordo di quel contatto con le labbra del Marimo, mentre la mano che teneva ancora il mestolo a mezz'aria cominciò a tremare impercettibilmente, il biondo diede la colpa di tutto alla rabbia che stava riaffiorando nei confronti del rivale, eppure tra tutti era quello più in attesa della risposta, quasi lo pregava mentalmente di non dire nulla - ed era incomprensibile persino a lui il motivo di quelle silenziose richieste.


Felicissima che ti sia piaciuta, quella parte: temevo di rendere Sanji troppo polemico xD e scusami se t'ho lasciato da sola in quel "problema" m(_ _)m
T'invio un mp per tutte le info della cena ;)

Edit: come vedi, t'ho preso in parola xD non poteva passare inosservata un'immagine simile ^///^ grazie per avermi dato l'ok :hug:


Edited by Kira. - 5/6/2017, 12:54
 
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Grugnì alle parole dello stupido cuoco, indispettito anche da Rufy ed Usopp che se la ridevano sguaiatamente.

CITAZIONE
-Dov'eri oggi pomeriggio, fratello? C'era da divertirsi con quel suuuper squalo.

Distolse l'attenzione da Sanji per notare che tutti lo stavano guardando con una certa curiosità. Di contro il cuocastro, intento ad armeggiare tra i fornelli, sembrava poco interessato alla sua risposta. Almeno apparentemente, perché Zoro ebbe l'impressione di vederlo irrigidire alla domanda del carpentiere.
Ma certo. Il cuoco era un pervertito da strapazzo che sbandierava ai quattro venti la sua ossessione per le femmine: ammettere di aver baciato un uomo, anche solo per sbaglio, sarebbe stato uno smacco troppo grande.
Chissà che affronto se avesse rivelato a Franky e agli altri cos'era successo sottocoperta...
«Ho incontrato questo idiota in cabina», raccontò, guardando di sfuggita Sanji per non perdersi la sua reazione, «che mi è venuto praticamente addosso quando avete tirato su quel pesce, e...»
Ci siamo baciati.
...No.
No. Non poteva.
Digrignò i denti sentendosi le guance lievemente accaldate.
Era troppo imbarazzante anche per lui. O forse, era più imbarazzante che avesse pensato di nuovo a quell'incidente come a un bacio, e non come a un semplice scontrarsi di musi, perché di quello, e solo di quello, si era trattato!
«E...?» Rufy inclinò la testa da un lato mettendosi un mignolo nel naso. Il capitano manifestava sempre con chiarezza il suo grado di interesse.
«E niente! Non è successo niente» borbottò Zoro, poggiando le spalle alla parete e incrociando le braccia sul petto, lo sguardo già rivolto al cielo scuro dietro la finestra.
Franky si sollevò gli occhialini sulla fronte, scoprendo un sopracciglio aggrottato dalla perplessità. «Sei sicuro di stare bene? Hai un colore strano.»
«Ah!» Trasalì Chopper, montando sul piede di guerra. «Che fine hanno fatto le tue fasciature?!?»
Tutto sommato, a Zoro non dispiacque prendersi la preannunciata strigliata del medico: almeno avevano cambiato argomento.
Non ci fu comunque molto tempo per lui di bisticciare, né per Chopper di correre in infermeria a recuperare bende e altri fastidiosi attrezzi del mestiere, perché il resto della ciurma si unì a loro dopo pochi minuti per la cena.

«Mmm... che profumino! Ho proprio fame» commentò un'entusiasta Nami, prendendo posto a tavola accanto a Robin.
«Complimenti al nostro cuoco. Sembra tutto delizioso» convenne la mora con un sorriso garbato.
Non mancarono nemmeno i rumorosi apprezzamenti di Rufy, Usopp, Chopper, Franky e del nuovo arrivato, Brook, che ad un mezzo consenso di Sanji si avventarono sugli antipasti come se digiunassero da mesi.
Zoro, seduto accanto a Rufy (ad una distanza di sicurezza tale per cui non potesse schizzargli addosso il sugo mentre si strafogava), fu l'unico a non complimentarsi e a non unirsi alle chiacchiere dei compagni. Mangiava in silenzio ed evitava accuratamente il contatto visivo con Sanji.
Però doveva ammetterlo: quell'idiota di un cuoco, nel cucinare il megalodonte e il resto delle portate, aveva superato sé stesso.
I piatti non erano semplicemente buoni, invitanti e così belli che li si mangiava anche con gli occhi: ognuno di essi era un piccolo capolavoro d'arte culinaria. Ci arrivava persino lui che di quella roba ne capiva tanto quanto di segnaletica stradale.
Iniziò ad assaggiare gli antipasti di pesce, saporiti e raffinati, sorprendendosi per la nota piccante di quello che Robin riconobbe come wasabi. Poi passò ai due primi e li spazzolò entrambi con la stessa velocità, tornando due volte sul riso con le capesante, servito su di una conchiglia a scudo che fungeva da piatto.
«Questo risotto è un incanto, Sanji-kun!!»
Zoro sbuffò sonoramente al complimento della navigatrice. «Non direi, le porzioni sono minuscole. Non saziano neanche gli scheletri.» In effetti c'era del vero, ma semplicemente perché Brook mangiava come un pozzo senza fondo.
In realtà, Zoro sapeva di aver cercato un pretesto per spegnere le lusinghe di Nami e lo trovava anche piuttosto stupido, ma non era riuscito a trattenersi. Tutte quelle moine gli davano davvero sui nervi!
Ci bevve sopra un lungo sorso di vino rosso, mentre Rufy, le guance stracolme di cibo e la bocca unta di ogni sorta di condimento presente nei piatti, bofonchiava un «Hai pvopvio vagione, Zovo! Ne boglio ancova!!»
«Non dovresti bere così, non ti fa bene nelle tue condizioni» osservò Chopper, guardando lo spadaccino impensierito.
«È peggio se non beve, credimi» fece Usopp masticando voracemente. Aveva tracce di riso pilaf fino al mento. «Oggi è molto irritabile!»
Franky si pulì il muso su un tovagliolo (che nel suo palmo aperto sembrava più piccolo di un fazzoletto da taschino) e aggiunse: «Già, come gli Yagara Bull nella stagione degli amori.»
«Yohoho! State dicendo che senza alcol muta il suo comportamento?»
«Cosa credete che sia, un animale?!» saltò su Zoro, fulminando con lo sguardo quei tre bastardi e scatenando un'altra risata del capitano, che fece notare come dopo il vino stesse già meglio, secondo lui.
«Quando avete finito con queste idiozie...» sospirò Nami «Dovremmo decidere il turno di guardia per la notte.»
«Non toccava a me?» ricordò Usopp rassegnato.
Anche Robin si asciugò le labbra e sorrise. «Adesso siamo in nove, i nostri soliti turni vanno rivisti. Dico bene, navigatrice?»
«Corretto!»
Zoro cercò uno spazio sulla tavola per riporvi il vino e si scontrò con un'altra mano. Levò gli occhi dalla bottiglia: era la mano di Sanji.
Più cercava di ignorarlo, più sembrava che il caso dovesse per forza sbattergli la sua presenza in faccia; ricordargli che, incidente o no, l'aveva baciato, e che una parte di lui provava una fottuta e malsana curiosità di ripetere l'esperienza.
«Sto io di guardia, stanotte» decise seduta stante, ritraendo la mano e riempiendosi il piatto con una delle seconde portate a base di pesce affumicato e tartufo nero.
Molto meglio passare le otto ore seguenti a congelare sul ponte che ritrovarsi il maledetto cuoco addormentato sulla branda vicino a lui.


Figurati! ♥ Non ho potuto fare a meno di cambiarlo anch'io**
 
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CITAZIONE
«Ho incontrato questo idiota in cabina»

No...
Un brivido di puro terrore gli percorse la schiena...
CITAZIONE
«che mi è venuto praticamente addosso quando avete tirato su quel pesce, e...»

Veramente era il contrario, tenne a precisare una minuscola parte del suo cervello, quella rimasta razionale e che non era stata influenzata dal battito impazzito del cuore, ma Sanji non diede importanza a quel particolare - per il momento - troppo concentrato ad ascoltare come avrebbe terminato la frase Zoro: avrebbe detto che s'erano... Insomma... Che le loro labbra s'erano scontrate per puro sbaglio perché quell'idiota non riusciva a rimanere in equilibrio come una persona normale?!
Però, quel silenzio venuto a crearsi lo fece preoccupare ulteriormente: che il Marimo si fosse dato al teatro? Tra sacrifici mortali da prima donna, ritorno alla vita come un eroe... Adesso, pure le pause ad effetto per far crescere la suspense a chi ascolta?
CITAZIONE
«E...?»

Appunto... Eppure, nonostante provasse a "sdrammatizzare" su quello che gli succedeva attorno, il tarlo era sempre lì e sarebbe rimasto finché Zoro non avesse continuato e dato il colpo di grazia.
Cosa sarebbe successo dopo? Probabilmente, tutti si sarebbero messi a ridere, lui sarebbe sprofondato nella vergogna assoluta e, cosa molto più importante, Nami-san e Robin-chan non avrebbero più voluto aver a che fare con lui perché sentite tradite... Ma è stato un incidente, uno stupido stupidissimo incidente, lui non vorrebbe mai baciare un uomo, gli fa ribrezzo anche solo il pensiero di ripetere una cosa del genere! Come cazzo gli è venuto in mente, a quel demente, di raccontare una stronzata del genere?!
CITAZIONE
«E niente! Non è successo niente»

Come una nuvola di fumo, tutti i pensieri contorti e pieni di pessimismo del cuoco sulle possibili conseguenze di quell'incidente scomparvero, Puff!
Sanji s'era sentito poche volte così... Libero? Felice? Probabilmente sollevato e, cosa più incredibile, la ragione di quella leggerezza al cuore era legata al fatto che Zoro avesse tenuto la bocca chiusa... Allora, quello spadaccino di serie B sapeva fare qualcosa di buono!

L'ansia e la preoccupazione erano ormai un lontano ricordo, merito dell'arrivo delle sue principesse e dei complimenti che gli fecero per la cena preparata, ai quali il cuoco si sciolse come neve al sole, dando un mezzo accenno agli apprezzamenti degli altri...
Di solito, però, tra il coro di complimenti, s'ergeva la nota stonata che, adesso, tardava a rompergli i timpani: il biondo, seduto tra Chopper ed Usopp, si voltò alla sua destra per cercare lo sguardo del suo eterno rivale, appoggiando il mento sulla mano sinistra con metodi studiati, osservandolo con un mezzo sorriso, alzando il sopracciglio, in attesa... Era riuscito, con la sua cucina, a far ammutolire persino uno come Zoro? Con un sorriso soddisfatto, constatò che la risposta era più che affermativa; d'altronde, l'aveva sempre detto che era il miglior cuoco della Grand Line e ora, finalmente, anche il più ostinato e scorbustico essere del mondo l'aveva riconosciuto come tale! Ma perché evitava di guardarlo in viso?
CITAZIONE
«Questo risotto è un incanto, Sanji-kun!!»

Immediatamente, il biondo tornò a rivolgere gli occhi davanti a sé, dove c'era la più bella creatura dei sette mari che gli sorrideva... Allora era stato perdonato?
-Awww~♡ È una gioia, per me, sapere che il mio risotto è riuscito a conquistarti, mia adorata~♡
CITAZIONE
«Non direi, le porzioni sono minuscole. Non saziano neanche gli scheletri.»

La voce irritante di Zoro lo raggiunse nel peggiore dei modi, frantumandogli il sogno ad occhi aperti in cui si vedeva convolare a nozze con la sua navigatrice, seguito a ruota da Rufy che, con la bocca ancora piena, chiedeva l'ennesima porzione; irritato per quell'intromissione, il cuoco s'alzò dal tavolo per riempire nuovamente il piatto del capitano con quello che rimaneva e, una volta appurato che mancava poco affinché antipasti, primi e secondi fossero terminati, decise che era ora di tirar fuori il dolce, anche perché aveva sentito - in mezzo a tutta quella bolgia - il suono appena udibile del campanello del forno.
Mentre si dirigeva dall'altra parte della cucina, sentì Franky, Usopp e Brook prendere in giro Zoro per la sua mania di bere troppo, cominciando a ridere sommessamente non appena la testa d'alga sbottò a tutte quelle provocazioni.
Dopo aver tolto dal forno il vassoio per farlo appena raffreddare, s'avvicinò alla tavola a togliere le stoviglie ormai inutili, quando la sua preziosissima Nami ricordò a tutti il problema dei turni di guardia; un leggero scambio di battute tra Usopp e la bellissima Robin-chwan e, poi, il ragazzo si permise d'intromettersi nel discorso, allungando una mano per prendere un piatto sporco, tenendo gli occhi fissi su suoi angeli.
-Continuo a pensare che non è giusto, per voi, rimanere sveglie per un'intera notte.- disse, seriamente preoccupato per la loro salute -Sono disposto a prendere il vostro posto~♡- dichiarò, galante e premuroso come sempre, finché la sua mente non venne distratta da qualcosa di caldo che sfiorò la sua mano.
Sanji si voltò verso quella fonte di calore e vide un'altra mano, maschile, appena più scura di carnagione, poi salì lungo il braccio, vedendo i muscoli del braccio ben allenati, fermandosi ancora una volta sugli occhi scuri del proprietario, i queli ricambiarono l'occhiata in un modo che non aveva mai visto prima...
-Non ce ne sarà bisogno, Sanji-kun.
Alla realizzazione che quello non era altri che Zoro, la mano non riuscì a rispondere al comando d'allontanarsi il prima possibile, piuttosto decise - quasi per conto proprio - di rimanere lì, accettando quello scambio di calore.
Il contatto durò pochi secondi e, per sua fortuna, fu lo spadaccino a ritrarre la mano, proponendosi di fare il turno di guardia per quella notte, lasciandolo libero di poter continuare a sparecchiare.
-Sei l'ultimo che deve farlo.- lo riprese Chopper -Stai chiedendo troppo al tuo fisico appena ripreso.
-Potrei farlo io, così allieto i vostri sogni con dell'ottima musica.- si propose Brook, desiderando rendersi utile alla ciurma.
-Io devo rimanere sveglio per pulire la cucina e lavare i piatti, quindi posso farlo senza problemi.
-Ah, Sanji.- lo richiamò il dottore, spostando su di lui la propria attenzione -Prima di fare qualunque cosa, vorrei controllarti.
Merda.
-Perché?- gli domandò, facendo finta di nulla -Sto benone.
-Sì, ma devo cambiarti le bende.- gli rispose, memore di quello che gli aveva detto nel primo pomeriggio Zoro, non ammettendo repliche... Incredibile come una razione d'emergenza si poteva trasformare quasi in un dittatore, quando si trattava di cure mediche e ferite.
-Bende? Quali bende?- chiese Nami, ignara della maggior parte degli avvenimenti al quasi matrimonio suo e di quello zombie pervertito.
-Ah, niente di particolare, Nami-san! Stai tranquilla!- rispose il biondo, sorvolando su tutta la faccenda con un sorriso raggiante.
Si diede mentalmente del bugiardo, perché gli dava ancora problemi, specialmente dopo la mezza rissa che era nata tra lui e la zazzera verde, ma non voleva in alcun modo che gli altri si preoccupassero per un piccolo e stupido taglio dietro la schiena, quindi riportò l'attenzione ai turni di guardia, andando a recuperare il vassoio ormai abbastanza tiepido.
-Allora, facciamo che rimango io sveglio?
-Ma a me piacerebbe rimanere sveglio per ascoltare il rumore delle onde, anche se... Le orecchie non le ho più! Yohohohoh!
-Perché non posso farlo io?- chiese Rufy, sempre lasciato fuori da questo discorso.
-Perché saresti il primo ad addormentarti.- gli rivelò Usopp.
-Sentite, se Zoro se la sente, può farlo benissimo lui.- s'intromise la navigatrice, lanciando un'occhiata allo spadaccino per avere un suo cenno affermativo -Poi, domani, penseremo con calma come sistemare i vari turni.
La questione si concluse in maniera definitiva con il vassoio dei dolci che Sanji aveva appena posato sul tavolo: tra due dolci preparati accuratamente per Robin e Nami, c'erano altri che, ad una prima occhiata, sembravano mani di pasta frolla, con le mandorle a formare le unghie e dello zucchero a velo per dargli un tocco di classe, tutte finemente plasmate in vari modi per assumere le più disparate posizioni... Se Sanji avesse detto che quelli erano i rimasugli rimasti dai due dolci, con i quali non avrebbe potuto fare qualcosa d'elaborato, nessuno gli avrebbe creduto forse. Nonostante avesse riservato quei rimasugli ai maschi della ciurma, poteva dirsi ugualmente soddisfatto.
-Mie adorate, questi sono per voi.- disse, con fare elegante, posando i dolci nei piatti destinati alle due ragazze -Aspettate che arriva anche la guarnizione.- precisò, tornando un secondo ai fornelli.
-E per noi?- domandò Rufy, guardando con occhi famelici e ancora più acquolina in bocca i due dolci.
-Ci sono quelli.- indicò le mani, posando al centro della tavola una scodella di cioccolato fuso, prendendo poi alcune fragole per immergerle e posarle in cima ai piatti di Nami e Robin, completando l'opera.
-Spero che sia di vostro gradimento, mie sirene.
Senza attendere il consenso del cuoco, Rufy si fiondò sulle mani, afferrandone alcune e spezzandone le altre, in seguito cominciò ad affogare i pezzi di pasta frolla nella cioccolata per ingugitarli uno dietro l'altro senza ritegno, sporcando il tavolo; anche Usopp e Brook cominciarono a mangiare, rovinando ciò che aveva preparato con tanta minuziosità e facendo rimanere sul vassoio qualche dito ancora intatto, pezzi irriconoscibili, mandorle e alcune briciole.
-Potete mangiare.- disse sarcastico Sanji, ormai rassegnato al comportamento dei suoi compagni di ciurma, prendendo un sorso di vino dal proprio calice.
-E strozzatevi.- borbottò a mezza voce, guardandoli male uno per uno per il disastro che avevano combinato, soffermandosi senza motivo sulla testa di muschio, sorridendo impercettibilmente e con sguardo di sfida... Aveva detto che gli piaceva mordere le dita, no? Anche se rotte, ne aveva quante ne voleva per soddisfare le sue malsane perversioni...

Scusami se ho impiegato tanto a rispondere :'( finalmente sono riuscita a trovare una mezz'ora di tempo, e ne ho approfittato ^^


Edited by Kira. - 26/6/2017, 20:02
 
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view post Posted on 27/7/2017, 18:33
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I secondi piatti si rivelarono gustosi quanto i primi, ma Zoro a stento lo notò. Masticava in automatico e ascoltava Chopper parlare con Sanji, e quello che sentiva rispondere al medico di bordo non gli piaceva affatto.
Gli piaceva ancor meno il modo in cui il cuoco minimizzava la gravità delle sue ferite, sorridendo a Nami con un sorriso serafico che avrebbe abbindolato il migliore dei bugiardi. Altro che Usopp. Dove aveva imparato a recitare così bene, quell'idiota fatto cuoco?

CITAZIONE
-Allora, facciamo che rimango io sveglio?
-Ma a me piacerebbe rimanere sveglio per ascoltare il rumore delle onde, anche se... Le orecchie non le ho più! Yohohohoh!
-Perché non posso farlo io?-
-Perché saresti il primo ad addormentarti.-
-Sentite, se Zoro se la sente, può farlo benissimo lui. Poi, domani, penseremo con calma come sistemare i vari turni.

Sentendosi chiamare in causa dalla navigatrice, Zoro accantonò quei pensieri. Annuì, a conferma che sarebbe stato lui di guardia per la notte, e mandò giù un altro bicchiere di vino per pulirsi la bocca prima del dolce. Dolce che arrivò in un unico vassoio, ma con forme e composizioni differenti.
Ebbe appena il tempo di scorgere i dessert destinati a Nami e Robin, quando Rufy cominciò a rimpinzarsi e a pasticciare tavolo, piatto e tovaglioli attigui di briciole, mandorle e cioccolato.
Zoro non era uno dallo stomaco delicato, tutt'altro, ma davanti a quello scempio gli sfuggì comunque una smorfia schifata. Rufy si strafogava, parlava sputacchiando ovunque (e su chiunque), ma poi l'animale era lui!
Prese distrattamente una delle dita di pasta frolla dal vassoio (una delle poche integre), ne immerse l'ultima falange nel cioccolato e le diede un morso. Non amava i dolci, non facevano per lui, ma il sapore amaro del fondente gli si sprigionò sulla lingua bilanciando quello zuccherato della pasta frolla in un equilibrio perfetto. Dovette riconoscere che anche la portata finale del menù studiato dal cuoco non era male.
Si leccò le labbra e intinse di nuovo il dito smezzato nel cioccolato. Lo portò alla bocca, fece per staccarne un altro pezzo coi denti e si fermò. Si sentiva osservato.
Spostò lo sguardo dal dolce e sorprese Sanji a fissarlo con un'aria emblematica; sembrava che sorridesse, ma forse era una sua impressione.
Sì, lo era di sicuro. Non lo stava provocando di nuovo, non avrebbe avuto motivo di...
-Trovare un nuovo spadaccino sarebbe una passeggiata, invece. Specialmente uno che non pensa a mordere dita, sognando d'avere tutt'altro in bocca.-
Il ricordo di quelle parole lo folgorò come un fulmine piovuto dai cieli candidi di Skypiea.
Zoro sussultò, irrigidendosi sulla sedia e non facendosi andare di traverso il boccone per puro miracolo.
Aveva formulato quel pensiero con la testa, ma l'impulso elettrico gli era arrivato molto più lontano, molto più in basso, e precisamente in mezzo alle gambe.
Si sentì pietrificare, non seppe se per lo stupore o per l'imbarazzo.
«Finiscilo tu» Disse con voce roca a Rufy, che accettò di buon grado e senza domande l'ennesima porzione di dolce.
Zoro si concentrò sul muso sporco e impiastricciato del capitano, la mente in un completo ma ben celato caos.
Aveva raggiunto il limite.
Doveva fare qualcosa, doveva fare assolutamente qualcosa per porre fine a quelle reazioni anomale che Sanji scatenava in lui, provocandolo a parole o con i fatti.
Perché se prima erano reazioni misurate, che per lo più venivano a fargli visita nel cuore della notte –non necessariamente in sogno–, adesso cominciavano a diventare fuori controllo.
Ma cosa fare?
Avrebbe potuto affrontare il problema da un punto di vista pragmatico e rivolgersi al medico per risolverlo. Già, ma come avrebbe descritto i sintomi?
Sai, l'altro giorno mi è venuto duro mentre guardavo quel cuoco da strapazzo in cucina.
Ecco. Tutta la verità in una frase e tutto ciò che semplicemente non poteva dire a Chopper!
Rufy, intanto, iniziò a leccare il fondo della tazza di cioccolato, venendo stroncato nella sua disgustosa opera di lavaggio-piatti non richiesta da una sonora sberla di Nami. Gli altri risero. Risero a crepapelle, del tutto ignari dello stato dello spadaccino, che lentamente si riaveva da quel piccolo (beh, mica tanto) e sconveniente imprevisto.

Venti minuti più tardi, la ciurma di Cappello di Paglia lasciava poco a poco la cucina per prepararsi alla notte.
Nami preannunciò a Zoro che il tempo sarebbe rimasto stabile per almeno tre o quattro delle ore successive, e con un vento così debole la Sunny avrebbe proceduto a rilento nel suo viaggio: non c'erano pericoli che lo spadaccino li portasse fuori rotta, in altre parole.
Rufy, sazio e assonnato dopo aver tirato fuori il peggio di sé a tavola, biascicò un buonanotte generale, mentre Usopp lo spintonava verso il bagno cercando di convincerlo almeno a lavarsi la faccia prima di crollare sulla branda.
Franky augurò sogni super a tutti, sculettando nel corridoio al passo della musica del violino di Brook –una ninnananna rivisitata in chiave pop.
Zoro uscì dalla cucina insieme a Robin. Appena oltre la soglia, la donna gli allungò furtivamente una bottiglia di vino rosso: non era intera, dal momento che l'avevano aperta a cena, ma il liquido la riempiva per una discreta metà.
«Sono certa che al cuoco non dispiacerà» spiegò con un sorriso. Zoro non era dello stesso avviso –se Sanji avesse saputo che il vino era per lui avrebbe montato su un inferno, altroché– ma la notte era lunga e lui non avrebbe rifiutato l'alcol in nessun caso, men che meno dopo una giornata come quella appena trascorsa.
Prese la bottiglia con un borbottio, che non era proprio un grazie ma ci si avvicinava, e si diresse verso il ponte esterno della Sunny, dritto alla postazione del timoniere.

In cucina erano rimasti solo Chopper e Sanji. Zoro non aveva più guardato in faccia quest'ultimo dopo l'incidente delle mani di pasta frolla, un po' per nascondere che la provocazione aveva colto nel segno, eccome, un po' per impedire alla sua mente di tornare a bizzarre fantasie in cui il biondo lo imboccava con le sue dita; ma adesso pensava di nuovo a lui.
Si diceva che se all'idiota piaceva giocare col fuoco, alla fine avrebbe finito col bruciarsi.
Spero che Chopper ti tenga ingessato al letto, stanotte, pervertito di un cuoco!



Scusami tu!!
Spero non ti dispiaccia se ho calcato un po' la mano, dopo una cena a base di afrodisiaci pensavo che potesse starci :fua: (e ho lasciato Chopper con Sanji nel caso in cui il cuoco si convinca a farsi visitare!)
 
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view post Posted on 11/9/2017, 01:44
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CITAZIONE
Prese distrattamente una delle dita di pasta frolla dal vassoio...

L'obiettivo aveva appena abboccato.
CITAZIONE
Si leccò le labbra e intinse di nuovo il dito smezzato nel cioccolato...

... Gli gustava pure, l'esca...
Non appena l'alga s'accorse che lo stava osservando, Sanji lo vide sussultare appena.
"Colpito", pensò con un sorrisetto compiaciuto...
CITAZIONE
«Finiscilo tu» Disse con voce roca a Rufy.

"Affondato!" Esultò mentalmente, distogliendo lo sguardo dal Marimo e segnando un altro punto per la loro personale battaglia, trovando esilarante come Zoro si sia innervosito per poco; in fondo, era solo un dolcetto, che male c'era?
Anche se, per come s'era leccato le labbra, poteva--


-Sanji?
La voce di Chopper lo fece tornare al presente, in cui la piccola renna era rimasta in cucina, insieme a lui, per un motivo ancora sconosciuto.
-Sì?- gli chiese, voltandosi incuriosito -C'è qualcosa che non va?
-La tua spalla.- gli rispose senza problemi, continuando a fissarlo con l'occhio critico di un dottore -Adesso che non c'è casino, noto come tenti di non alzare il braccio, ma usi sempre la destra per certi movimenti. Da quanto tempo ti fa male?
Il biondo non poteva far altro che sospirare, sconfitto: cosa avrebbe potuto dire, che non era vero? Chopper l'aveva notato, e risultava difficile ormai scappare all'evidenza.
-Non ti si può nascondere nulla, vedo.
-Non scherzare su queste cose.- lo riprese, per poi confessargli -È stato Zoro a mettermi la pulce nell'orecchio.
-Zoro?
Quella rivelazione fece più effetto di quanto s'aspettasse: Sanji si girò completamente verso la renna, in un misto di gioia e trepidazione, come se dalle parole del suo nakama dipendesse la sua vita.
-Sì, m'ha chiesto cosa avevi, era preoccupato per te.
Il cuoco avvertì distintamente il cuore iniziare a battere velocemente, così assordante che le altre parole di Chopper gli arrivarono ovattate, come se fosse sott'acqua.
-Da quanto tempo ti fa male?
-Come?
-Da quando hai problemi con la ferita?
Istintivamente, si portò la mano destra lì dove era stato colpito dal pugnale di quel maledetto pervertito, avvertendo un leggero dolore appena ci passava le dita.
-Da questo pomeriggio, dopo il brindisi in onore di Brook. Ma non è nulla di grave, non mi fa così tanto male.
-Ti avevo detto di farci attenzione.- lo riprese, serio in volto -Ora, vieni un secondo in infermeria. Ti pulisco la ferita e ti metto delle nuove bende.
-Non ce n'è bisogno, Chop--
-Ho detto che vieni! Hai bisogno di cure!
La renna, con un balzo, scese dallo sgabello e guidò Sanji verso l'infermeria, stando ben attento che lo seguisse, passo dopo passo.
~ ~ ~ ~ ~
Finalmente, era riuscito a liberarsi di Chopper: la ferita era stata medicata, aveva nuove bende, aveva ricevuto la sgridata che avrebbe tanto voluto evitare... Poteva finalmente rilassarsi, nel suo regno - dato che Chopper, una volta adempiuto al proprio compito, era andato a dormire - e mettere a posto la sua amata cucina.
...
Subito, i pensieri si diressero verso quello scorbutico di Zoro che, parola del loro dottore, s'era preoccupato per lui; un sorriso spontaneo si fece largo sul volto del cuoco, con la conferma di ciò che aveva detto per scherzo durante il salvataggio di Robin-chan: Zoro si preoccupava di lui e più ci pensava, più il sorriso gli s'allargava, trovando quasi esilarante che l'essere più irritante del mondo potesse tormentarsi l'anima per uno come lui... Esilarante e confortante, in un certo senso: significava che non era il solo a preoccuparsi dell'altro, che quel sentimento di stima e fiducia era veramente ricambiato, anche se celato per l'orgoglio di entrambi.
Le emozioni che provava in quel momento si trasformarono in un groppo in gola, un qualcosa che desiderava uscire, ma che non trovò mai la strada: infatti, Sanji decise di non badarci troppo, etichettando tutto come effetto collaterale della cena che aveva preparato.
Stava per spegnere la luce della cucina, dato che aveva terminato le pulizie, quando s'accorse di una bottiglia che mancava dalla sua credenza... Dopo il primo attimo di smarrimento, la memoria venne in suo aiuto: aveva visto Robin-chan prendere la bottiglia, magari le sue due principesse volevano rilassarsi con un bicchiere di vino, prima di coricarsi... Sì, ma perché non chiamare anche lui? Insieme, si sarebbero divertiti~♡
Subito, il cuoco si diresse verso la camera delle sue dee, s'accostò appena per sentire se dormivano ma, sentendo entrambe le voci, decise di bussare piano.
-Avanti.- gli disse una delle due, all'interno, dando il permesso al biondo d'aprire la porta ed affacciarsi.
-Sanji-kun? Che ci fai qui?
-Volevo semplicemente riprendere la bottiglia di vino, ed augurarvi personalmente la buonanotte.
-Quale bottiglia di vino?
Alla domanda della rossa rispose l'archeologa, la quale sorrise al cuoco.
-Noi non ce l'abbiamo. L'ho data a Zoro.
... Cosa?
-Oh, ok.- Sanji annuì poco convinto -Allora scusatemi il disturbo. Buonanotte~♡
-Buonanotte.- gli augurarono entrambe, mentre lui chiuse lentamente la loro porta per non fare rumore.

Per quale motivo Zoro aveva la bottiglia? L'aveva pretesa da Robin? Ma poi, un vino di quel genere che veniva sprecato per un palato rozzo e per niente esperto come quello del Marimo?! Nossignore! Non gliel'avrebbe permesso!
Con passo deciso, Sanji si diresse verso l'esterno, trovandolo seduto vicino al timone, con la bottiglia appoggiata al suo fianco... Maledetto!
-Oi! Marimo!- urlò, avvicinandosi minaccioso verso il suo rivale, incurante d'aver usato un tono troppo forte a quell'ora della notte.
-Si può sapere cosa ci fai con questa bottiglia? Chi t'ha detto che la potevi prendere?
Con la mano destra, afferrò la bottiglia per portarla al suo posto, anche se il contenuto era ormai quasi scomparso... Ma come diavolo potevano fidarsi di uno che, alla prima occasione, si metteva a bere?


Vai tranquilla col calcare la mano :shifty: io, invece, mi rendo conto d'esser un po' tanto arrugginita, con le loro caratterizzazioni :-( rimedierò, tranquilla!
Intanto... Che ne dici se apriamo le danze?


Edited by Kira. - 11/9/2017, 12:22
 
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view post Posted on 5/10/2017, 22:12
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The storm is approaching

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La Sunny beccheggiava dolcemente sul mare color petrolio, spinta dalla leggera brezza notturna.
Zoro se ne stava seduto accanto al timone, spalle contro l'asse e bottiglia di vino alla mano, a guardare la luna piena che come un potente riflettore rischiarava la notte e calava sulle onde, baluginando sopra di esse.
Ricordava di aver sentito Robin, una volta, raccontare che nelle notti di luna piena accadevano le cose più incredibili. Non solo macabri avvenimenti, di quelli che a Thriller Bark sarebbero stati all'ordine del giorno e che avrebbero fatto rizzare i capelli in testa ad Usopp e i peli sulla schiena a Chopper; a sua detta, la luna piena era custode dei sogni e portatrice di rivelazioni. Per alcune civiltà, aveva aggiunto l'archeologa, la Luna rappresentava l'occhio di una Dea che poteva vedere ogni cosa, leggere nei cuori degli uomini: così tutti gli uomini, nelle notti di plenilunio, erano un po' più sinceri con se stessi.
Lui a quelle sciocchezze non ci credeva. Credeva nel destino, sì, e credeva nella responsabilità di ogni uomo di perseguirlo, ma agli dèi, alla loro presunta capacità di toccare e leggere nel cuore umano, non aveva mai riposto alcuna fede.
Ogni uomo era padrone tanto della propria testa quanto del proprio cuore.
Eppure...
Tracannò un altro po' di vino, la bottiglia sempre più leggera ad ogni sorso.
Eppure non gli pareva di essere tanto padrone di se stesso, ultimamente. Tante volte aveva cercato di sgombrare la mente, di focalizzarsi sulle sue tecniche di spada per ingegnarsi a migliorarle, ma ogni volta i pensieri erano fuggiti, imperterriti, tornando sempre allo stesso punto, come se qualcuno gli stesse martellando un chiodo al centro del cervello.
Quel chiodo aveva un volto e rispondeva al nome di Sanji.
Perché proprio lui? Perché proprio quell'irritante, detestabile cuocastro?!
Perché l'idiota mi provoca da stamattina! si rispose Zoro, abbassando la bottiglia e corrugando la fronte.
Già, non solo Sanji l'aveva provocato per primo, ma aveva continuato a farlo per tutto il resto del giorno fino all'ora di cena, come se ci provasse gusto, come se si divertisse a studiare le sue reazioni...
Perché è un idiota e un pervertito. E io non dovrei lasciarmi influenzare!
Posò la bottiglia di vino al suo fianco e in un lieve tintinnio di orecchini reclinò la testa all'indietro. Si sentiva leggermente stordito, ma la colpa non era da darsi solo all'alcol.
Forse era davvero la luna piena...

Da quell'istante passarono pochi secondi, o forse interi minuti; Zoro non se ne rese conto. Seppe solo immediatamente a chi apparteneva quella voce indisponente, in grado di piantare un casino per nulla persino a quell'ora della notte.

CITAZIONE
-Oi! Marimo!-
-Si può sapere cosa ci fai con questa bottiglia? Chi t'ha detto che la potevi prendere?

Lo spadaccino si riscosse e afferrò il polso destro del cuoco prima che potesse portargli via il vino. Lo fissò dritto negli occhi senza parlare, mentre il suo battito accelerava.
Avrebbe potuto dirgli la verità: che la bottiglia gliel'aveva data Robin, che visto che era stata servita a tavola, non ci vedeva niente di male a finirla; ma ciascuno di quei pensieri apparì semplicemente superfluo, di nessuna rilevanza.
Lo sguardo di Zoro cadde sulle labbra di Sanji, attratto come una falena dalla luce di una lanterna.
«Per tua informazione, Ricciolo... quando voglio una cosa, me la prendo e basta!»


Sappi che ho adorato Sanji ~ ♥
Mi sa che ti sto obbligando a fare un post corto, ma per forza di cose servirà interazione tra i due!
Oh, Zoro è in preda agli afrodisiaci, anche se non lo sa. O forse è l'influsso della luna piena xD
 
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view post Posted on 11/10/2017, 19:51
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I riflessi di Zoro lo presero alla sprovvista, facendogli cadere sul ponte la sigaretta, anche se doveva immaginarselo, e Sanji gli ricambiò lo sguardo, senza abbassarlo per niente al mondo.
CITAZIONE
«Per tua informazione, Ricciolo... quando voglio una cosa, me la prendo e basta!»

Dio mio! Con quell'alito, avrebbe potuto sverniciare qualche ponte! Ma era così che stavano le cose? Perfetto! Se il Marimo credeva di intimorirlo con quelle parole, si sbagliava di grosso!
-Prima devi passare sul mio cadavere!- lo sfidò.
Sanji provò un paio di volte a tirare il polso, senza arrivare ad usare i calci, ma senza successo, così, fregandosene altamente di quello che gli aveva detto Chopper, prese il collo della bottiglia con la mano sinistra e l'allontanò da Zoro.
La mente gli urlava di non fare cazzate, e in quel momento gli sembrava un'ottima idea agire in quel modo, ma si sarebbe dovuto ricredere presto...

ZAN ZAN ZAAAAAAAN!!! Non fare caso ai miei deliri xD
Tranquilla, non preoccuparti :green:
Povero Zoro, però: tra luna, alcool nel sangue e afrodisiaci... Sto provando pena per lui xD ci manca l'oroscopo di Paolo Fox!
Scorpione: Con la luna e Venere nel segno, la notte tra oggi e domani potrebbe rivelarsi tutt'altro che noiosa, ottimi gli incontri con un Pesci. Mi raccomando, non credete, verificate.
 
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view post Posted on 14/10/2017, 18:32
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CITAZIONE
-Prima devi passare sul mio cadavere!-

Non c'erano molte cose che Sanji potesse dire o fare per placare Zoro, in quel momento, ma di certo scelse le poche in grado di scatenare l'effetto opposto.
Vedere il cuoco sostenere il suo sguardo con tanta sfrontatezza, sentirsi rispondere con l'ostilità di chi non ci stava, non ci sarebbe mai stato a calare la testa, trasmise allo spadaccino un fremito di pura eccitazione che segnò il punto di non ritorno.
Zoro amava le sfide, e quella aveva tutta l'aria di esserlo.
Registrò di sfuggita la sensazione della bottiglia che veniva sottratta alla sua mano: era l'ennesima provocazione, sì, ma l'alcol non gli interessava più.
Strinse il polso di Sanji e lo tirò a sé, costringendolo praticamente a finirgli addosso, dal momento che il cuoco aveva l'altra mano impegnata a tenere la bottiglia di vino; poi usò la sinistra libera per intrecciargli le dita tra i capelli, poco sopra la nuca, e premette le labbra contro le sue.
Fu quasi affamato, nel prendersi quel bacio. E non attese di sentirsi piantare una ginocchiata nello stomaco prima di completare l'opera usando la lingua.
Voleva il sapore di Sanji. Voleva il saporaccio di tabacco appena bruciato misto al profumo dell'acqua di colonia e di quei piatti che tanto si vantava di cucinare a regola d'arte. Lo aveva trovato decisamente sgradevole, quel pomeriggio, eppure adesso non aveva dubbi sul fatto che gli piacesse, un po' come quando aveva assaggiato il sakè per la prima volta, da bambino, ancora ignaro che non avrebbe più potuto farne a meno.



Abbiamo verificato. Pare che l'oroscopo avesse ragione :urca:
 
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