Due Sorrisi, Rosso e Blu, [VM18] BagyxShanks

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Edda_LaRaccontaStorie
view post Posted on 24/8/2013, 14:30




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Akagami no Shanks
Lo vide scuotere la testa e uscire dalla stanza senza dargli il tempo di capire cosa stesse accadendo. Cioè... prima gli diceva che doveva dirgli una cosa e poi se ne andava così senza nemmeno una spiegazione ? Era sempre più convinto che dovesse fare pace con il cervello o in alternativa cambiare spacciatore perché seriamente non riusciva a stargli dietro ! Scosse la testa, dirigendosi fuori. Di seguire il compagno non se ne parlava minimamente ! Di sicuro l'altro aveva bisogno di calmarsi e riuscire ad usare il cervello ritornando a fare ragionamenti logici per persone normali come lui e si sarebbe offeso se lo avesse seguito, quindi... Di restare ancora in camera non se ne parlava ! Ci era rimasto tutto il giorno e se non si fosse fatto vedere neanche adesso che era ora di pranzo di sicuro tutti si sarebbero insospettiti quindi uscì fuori, salendo dagli altri.
"Ohi mozzetto che fine avevi fatto ?" chiese Roger-sama stringendogli un braccio attorno alle spalle.
"Eri preoccupato per Bagy ? Non devi ! Crocus ci ha parlato e ha detto che è tutto apposto !" lo informò sorridente l'uomo voltandosi verso il medico.
Annuì scambiandosi un cenno con l'altro uomo, sospirando internamente.
Beato lui che ci aveva parlato !
 
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view post Posted on 24/8/2013, 14:49

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Bagy il Clown

No, non c’era nessuno alla porta. Probabilmente era solo stato un colpo di vento.
Tornò quindi a sdraiarsi, deciso a riposare, quando il suo stomaco si fece sentire reclamando a gran voce di essere nutrito.
Bagy provò ad ignorarla, ma la fame era ben decisa a non dargli tregua, tanto da costringerlo a rassegnarsi e a scendere dal letto per andare a pranzo. Una volta arrivato alla porta della mensa si fermò, pensando che lì dentro doveva esserci sicuramente anche Shanks a mangiare e soprattutto a bere con gli altri. E sicuramente c’era anche quella specie di fagiano antipatico, quel Marco, che non avrebbe aspettato altro che Shanks bevesse solo un po’ di più per approfittarne…
Ma d’altronde a lui che importava? L’aveva lasciato no? Gliel’aveva detto chiaramente l’altra sera che voleva chiudere, per cui perché preoccuparsi? Che facessero quello che volevano!
Risolutamente, dunque, aprì la porta, entrando nella mensa.
Immediatamente il coro di voci chiassose si placò, mentre tutti si voltavano a guardarlo con delle facce strane: sembrava che lo stessero studiando, come se da un momento all’altro potesse fare qualcosa di inaspettato o pericoloso. E la cosa non gli piaceva affatto!
Si sentiva a disagio con tutti quegli occhi puntati contro, mentre la fame dacché gli era venuta, adesso era totalmente scomparsa. Girò dunque sui tacchi, borbottando un debole “Scusate, ho sbagliato stanza”, e riprese a correre, ritornando in infermeria.
Fantastico! Adesso tutti pensavano che era uno schizofrenico o chissà cos’altro! Maledizione!
 
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Edda_LaRaccontaStorie
view post Posted on 25/8/2013, 17:07




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Akagami no Shanks
Sbuffò, sedendosi e cominciando a mangiare qualcosa, anche se di malavoglia, quando la porta si aprì. La sala si era zittita all'istante e tutti si erano voltati verso Bagy che era appena entrato. Il poverino sentendosi a disagio se la filò con una scusa che definire banale sarebbe stato poco, uscendosene di nuovo. Scosse la testa, preoccupato. In fondo adesso tutti pensavano che non stesse tanto bene psicologicamente, ed effettivamente lo pensava anche lui, pur se per motivi diversi !
Decise che era meglio non pensarci e mangiò tranquillamente facendosi trascinare di nuovo dall'ambiente allegro e festante. Approfittando del fatto che avesse finito e che di nuovo tutti stavano alzando il gomito preparò un piatto con alcune cose da mangiare per il compagno, alzandosi e uscendo dalla sala senza farsi notare. Stava imboccando il corridoio quando qualcuno lo fece trasalire.
"Santo Cielo, Marco mi hai spaventato !" ansimò, portandosi una mano al petto.
Probabilmente la gente si divertiva a farlo spaventare arrivandogli alle spalle all'improvviso !
"Scusa Akagami ma non volevo spaventarti ! Stai portando qualcosa da mangiare al tuo compagno ?" gli chiese ridacchiando leggermente.
Annuì, avviandosi di nuovo verso l'infermeria quando si sentì bloccare per un polso.
"Non ha mangiato fino ad adesso e credo che possa aspettare ancora un po', non credi ?" fece afferrandogli il piatto di mano, appoggiandolo a terra.
"Na... nani ?" chiese venendo bloccato contro il muro dal biondo.
Quello rise, stringendogli i fianchi e scendendo a baciargli il collo.
"Ahh... Mahhrco..." gemette serrando le braccia attorno alle sue spalle.
L'uomo ghignò, scendendo ad accarezzare i glutei del rosso facendogli circondare la vita con le sue gambe. Il più piccolo lo assecondò, inerme, avvertendo il corpo dell'altro spingersi con sempre maggiore foga contro il suo.
Serrò gli arti attorno al corpo del più grande mentre i suoi gemiti venivano zittiti da un bacio focoso. Il biondo approfittò del fatto che se il rosso non voleva cadere doveva continuare a reggersi, non potendolo contrastare, e lo accarezzò con foga crescente, alzandogli la maglia con un verso soddisfatto.
Di sicuro nel corridoio non sarebbe passato nessuno a disturbarli !
 
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view post Posted on 25/8/2013, 18:27

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Bagy il Clown

Si prese la testa fra le mani, scoraggiato dal comportamento dei suoi compagni. Anche loro lo credevano dunque pazzo? E dunque anche Shanks lo riteneva una bomba ponta a esplodere? Forse si…. Dopotutto, non aveva fatto nulla per dimostrargli il contrario. Era il caso di andare a parlargli? Ma si! Tanto peggio di così che poteva succedere?
Si diresse quindi nuovamente verso la mensa, cercando di arrovellarsi sul discorso giusto da fare, quando nel corridoio gli si parò una scena che gli fece perdere istantaneamente tutti i buoni propositi iniziali: Marco stava baciando Shanks e il rossino lo contraccambiava con foga!
Sentì lentamente la rabbia salirgli, mentre osservava quei due sbaciucchiarsi tanto passionalmente. Dunque era così che stavano le cose? Prima Shanks faceva finta che fosse tutto a posto, gli faceva intendere che la lite era scordata… e poi si gettava tra le braccia di un altro. Bene! MOLTO BENE!
- E poi dici che non devo arrabbiarmi con te, vero Shanks? -, disse a voce alta, ottenendo che i due si staccassero l’uno dall’altro.
- E tu da dove salti fuori, clown? -, gli chiese Marco, con tono leggermente beffardo, - Scusa ma siamo un po’ impegnati quindi… -.
- Chiudi il becco pennutaccio, se non vuoi fare la stessa fine del tuo compagno -, gli intimò calmo Bagy, rivolgendosi poi al rossino, - Mi rimproveri sempre perché ti faccio arrabbiare e ho un carattere impossibile. Dici che non mantengo le promesse, che ti chiamo puttana senza motivo e che devo fidarmi di te. Ora mi dici come posso fidarmi, se ogni volta che mi giro, tu cadi puntualmente tra le braccia del primo coglione che ti sfiora? -, sibilò velenoso, senza staccargli gli occhi di dosso, mentre la rabbia continuava a salirgli dentro.
- Ma non ti preoccupare Shanks -, continuò sorridendo, fermamente deciso su ciò che doveva finalmente fare per risolvere la faccenda una volta per tutte, - Come ti ho già detto, se nessuno dei due riesce a mantenere le proprie promesse e non ci capiamo, tanto vale finirla qui. D’ora in poi io e te abbiamo chiuso. Perciò -, e gli voltò le spalle, - Continuate pure a fare ciò che stavate facendo, a me non interessa più. Addio Shanks -, concluse, allontanandosi. Non appena svoltato l’angolo poi, cominciò a correre, rinchiudendosi nella cabina sua e di Shanks, lasciando che le lacrime scorressero.
Ormai era fatta. L’aveva lasciato. Aveva raggiunto un livello di pazzia tale da abbandonare di sua spontanea volontà la persona che più amava al mondo.
Si diresse verso il bagno, osservandosi il viso; aveva gli occhi rossi, il volto sfigurato dal dolore, e le labbra piegate all’ingiù. Solo i suoi capelli sembravano essersi salvati da tanta sofferenza, risplendendo ancora lucenti sotto il sole del pomeriggio che filtrava dalla finestra.
Quei capelli…. Shanks gliel’aveva confessato tante di quelle volte, attraverso i suoi gesti, che li amava…. Ma ora non servivano più.
Veloce come il vento, si afferrò le chiome azzurre, prese il coltello e con un gesto netto, li tagliò, lasciandoli poi ricadere a terra. Li osservò sparpagliarsi sul pavimento senza alcuna emozione, come se il suo cuore, il suo passato e tutti i sentimenti che provava fossero stati tagliati insieme a loro. Si sentiva vuoto dentro, ma non gli importava più.
Prese il cappello, calcandoselo sulla testa, per poi uscire e andare sul ponte. Vi trovò il capitano, a cui chiese se poteva fare lui il turno di vedetta che dal tramonto si protraeva sino a notte inoltrata. Roger lo guardò stupito, conoscendo l’indole poco incline del ragazzo a sgobbare sulla coffa, ma non fece domande e acconsentì.
- Perché non ti togli il cappello Bagy? -, chiese solo, - Fa caldo oggi -.
Il giovane scosse la testa: - Io ho freddo -, rispose semplicemente, prima di salire sull’albero maestro. E in effetti era vero. Dentro di sé, in quel momento, provava solo gelo….
 
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Edda_LaRaccontaStorie
view post Posted on 10/9/2013, 15:22




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Akagami no Shanks
CITAZIONE
- E poi dici che non devo arrabbiarmi con te, vero Shanks? -

A quelle parole si voltò, con il cuore in tumulto, osservando l'espressione furente del compagno. Voleva parlargli, dirgli qualsiasi cosa, ma aveva un buco al centro del petto e la bocca secca, che gli impedivano di parlare. Ci pensò Marco, comunque, anche se il discorso non fu dei più rosei.
Il clown si voltò poi di nuovo verso di lui dicendo quelle parole che aveva temuto per tutto il tempo, sparendo poi nella loro cabina, di nuovo. Si accasciò in terra, singhiozzando, e Marco gli appoggiò una mano sulla spalla cercando di confortarlo.
"Mi spiace che non sia andata come volevi!" gli disse dispiaciuto, accarezzandolo.
Scosse la testa e si voltò a guardare il biondo.
"Anzi, è andata proprio come mi aspettavo!" riuscì a dire fra i singhiozzi, asciugandosi le lacrime e alzandosi.
"Va pure Marco, devo risolvere questa faccenda in modo definitivo. Grazie per tutto l'aiuto che mi hai dato!" gli disse sorridendogli dolcemente, per quanto possibile in quella situazione.
L'altro annuì, scoccandogli un bacio sul capo, andandosene.
Aveva tentato per tutto il tempo di non vedere ma alla fine le cose erano arrivate a una situazione insostenibile e non si poteva più andare avanti, almeno per lui. Afferrò quindi il piatto che si era portato dietro e lo andò a posare, aspettando pazientemente la sera per trovare il compagno da solo senza che nessuno potesse disturbarli, pensando a cosa avrebbe potuto dirgli.
Lo trovò che sgobbava sulla coffa e lo bloccò contro il muro, impedendogli di allontanarsi.
"Non m’importa se vuoi andartene! Hai detto la tua e adesso voglio che tu mi ascolti e stai zitto!" gli ordinò imperioso, con rabbia quasi.
Già, con rabbia... perché era rabbia quella che gli scorreva nelle vene come lava bollente, accendendogli una strana cattiveria nel cuore. Aveva capito solo dopo tanto tempo che il compagno era una delle poche persone, forse persino l'unica, che riusciva a farlo diventare davvero cattivo.
"Hai ragione... tra noi non può funzionare, ma non per colpa mia! Non avevo dimenticato la nostra discussione dell'altra sera, ho fatto solo finta, e ho cercato un modo per risolvere la faccenda ma tu come al solito hai fatto la cosa sbagliata. Ho chiesto io a Marco di far finta di provarci con me perché volevo che tu mi dimostrassi finalmente che a me ci tenevi davvero e che eri disposto a combattere pure di tenermi con te, senza importartene di quanti ostacoli avrebbero provato a dividerci e chi fossero questi ostacoli! Ma tu... ma tu... sei scappato come al solito! Sai cosa ti dico? Ti dico che è vero... hai un carattere impossibile e io non riesco a stare più con te! Quando stiamo insieme fai sempre qualcosa che mi fa sentire male, ma non un male lieve, ma uno di quelli forti che ti bloccano il respiro e ti tolgono la voglia di vivere! Mi hai accusato innumerevoli volte di non mantenere le promesse quando alla fine si è sempre rivelato che non era vero e anche questa volta hai fatto la stessa cosa. Ho deciso... ho deciso di sciogliere la promessa che ci siamo fatti a vicenda! Tu non vuoi mantenerla e io non ci riesco, quindi..." e riprendendo un po' di fiato, con le lacrime agli occhi per quel suo sfogo urlato quasi, si tolse il cappello e lo stracciò.
Osservando quello squarcio rialzò di nuovo lo sguardo ormai colmo di lacrime verso l'altro.
"Ti ricordi quando ti dissi che questo cappello è la cosa più importante per me? Ti dissi che una promessa su questo cappello sarebbe stata eterna. Bhé... a quanto pare così non è stato e questo, questo dimostrerà per sempre che non sono stato capace di mantenere la promessa e in parte non sono degno di portare questo cappello! Voglio che almeno lui, sia libero e lontano dal nostro fallimento... dal nostro amore infranto..."
"Continueremo a vederci su questa nave ma per me sarà come se tutto questo non fosse mai accaduto! Rilegherò quest'esperienza in un angolino del mio cuore e tutte le volte che ci penserò comprenderò che non tutti sono come il Capitano... non tutti sanno amare o ricambiano il tuo amore! Non te ne faccio una colpa! Siamo stati in due a sbagliare e in qualche modo, per quanto doloroso, questo mi ha fatto crescere e mi ha insegnato qualcosa... Addio... Bagy...!"
E se ne andò, lasciando dietro di sé una parte del suo cuore...

Poi concludo io? Finiamo come abbiamo iniziato?
 
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view post Posted on 10/9/2013, 15:58

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Bagy il Clown

Rimase qualche ora sulla coffa, e per tutto il tempo che ci passò, pensò e ripensò a come si era comportato con Shanks. E più andava avanti, e più pensava di essere stato uno stupido! Perché aveva reagito in quel modo? Perché non aveva semplicemente fatto una scenata di gelosia davanti a Marco o si era limitato a baciare il rossino davanti a lui per testimoniare così il suo amore e levargli ogni dubbio??? Che razza di idiota!
“Ma ora basta!”, pensò risolutamente, “Stavolta vado giù e chiarisco una volta per tutte le cose con il rossino! Io lo amo, e non lo lascerò nelle mani di quel pennuto!”, e stava per scendere dalla coffa, quando si ritrovò Shanks davanti.
Stava per raggiungerlo, quando egli stesso lo bloccò contro il muro, prendendo ad urlargli contro una sfilza di parole cariche di rabbia e odio che mai e poi mai Bagy avrebbe creduto potessero uscire dalla sua bocca! Quando poi vide Shanks stracciare il suo adorato cappello nel punto in cui lui stesso lo aveva riparato tempo fa, si sentì spezzare il cuore! Ma perché? Perché? Perché adesso??? Proprio ora che aveva deciso di sistemare le cose ecco che accadeva qualcosa di brutto!
Non poteva permetterlo! Non poteva lasciare che Shanks se ne andasse così! Doveva chiarire le cose in fretta!
Afferrò dunque il cappello, rimasto a terra, e si parò davanti al rossino, bloccandolo contro l’albero maestro con forza, intimandogli di fermarsi.
- Aspetta! Ti prego, aspetta solo un attimo Shanks! Ti scongiuro! Ascoltami! Solo per l’ultima volta, ascoltami! -, lo pregò, - Hai ragione! Per l’ennesima volta ho fatto la cosa sbagliata, ma io non voglio che finisca così! Ti prego Shanks! Io ti amo! Devi credermi quando lo dico! Non sto mentendo! Per me sei la cosa più importante di questo mondo ed è per questo che ho reagito in quel modo con Marco! Ero geloso oltre ogni dire, mi faceva arrabbiare vedervi lì, perché tu mi sembravi felice! Felice come non ti avevo visto mai! Il primo pensiero che ho avuto in testa è stato quello che c’era qualcun altro al mondo che ti faceva stare bene e che quel qualcuno non ero io, e questo mi ha fatto andare nel pallone! Ma la verità… -, e qui si bloccò un attimo, per riprendere fiato da quella sfilza di parole apparentemente senza senso, - La verità è CHE TI AMO SHANKS!!! -, urlò, urlò più forte che poteva quelle parole, le urlò all’infinito fin quasi a farsi sentire dall’altro capo del mondo! Urlò con quanta forza aveva tutta la verità che aveva nascosto per così tanto tempo, lasciando che le parole fluissero da sole, senza controllo.
- TI AMO SHANKS, E VORREI NON DOVERTI LASCIARE MAI! SONO TOTALMENTE PAZZO DI TE E SE QUALCUNO OSASSE TOCCARTI ANCORA NON SO COSA SAREI CAPACE DI FARE! -, si calmò poi un attimo, allontanandosi di qualche centimetro, prima di stringere di nuovo il rossino in un abbraccio, scoppiando poi in lacrime: - Vuoi che te lo dica? Va bene! Tu per me sei la cosa più importante di questo mondo e anche oltre! Il mio cuore non apparterrà ad altri che a te! La mia anima sarà soltanto tua! Lotterò contro chiunque oserà farti del male, chiunque proverà ad allontanarti da me! E se anche solo per un momento avrai qualche dubbio nei miei confronti, allora farò di tutto per farti capire quanto ti amo, quanto ti desidero e quanto sono pazzo, letteralmente pazzo di te! -, lo lasciò poi andare, allontanandosi ancora di qualche passo, prima di cadere in ginocchio davanti a lui.
Prese il cappello che l’altro aveva strappato e glielo riporse, sempre in ginocchio, come per una proposta di matrimonio, lasciando uscire le parole più sincere che poteva dalla bocca per far capire al rosso che non doveva andarsene: - Ti prego Shanks! Ricominciamo! Facciamo tutto dall’inizio! Ricuciamo insieme questo cappello e con esso la promessa di restare insieme! Ricomponiamo la nostra relazione, rimaniamo uniti per l’eternità! E promettiamoci che, semmai un giorno dovessimo diventare pirati e salire su due navi diverse ci rincontreremo e staremo di nuovo insieme! Ti prego Shanks! Io ho bisogno di te! NE HO BISOGNO! IO TI AMO!!! -, urlò ancora, tra le lacrime più amare e sincere che aveva, mentre nel cuore sperava con tutto se stesso che l’altro avrebbe accettato, - TI PREGO SHANKS! TI SCONGIURO! TE LO CHIEDO IN GINOCCHIO! DAMMI UN’ALTRA POSSIBILITA’! DAMMI DI NUOVO L’OCCASIONE DI DIMOSTRARTI CHE TI AMO! RICOMINCIAMO INSIEME, TI SUPPLICO! -.
Si accasciò sul pavimento di legno, incapace di urlare ancora, le spalle scosse da furiosi singhiozzi.
- Ti prego… Shanks… non lasciarmi… tu sei stato l’unico che non mi ha mai deluso o tradito… non lasciarmi solo… ti prego… ho bisogno di te… -, mormorò ancora il giovane, non osando alzare gli occhi sull’altro. Non aveva mai mostrato quel suo lato debole a nessuno, ma se umiliarsi a quel modo serviva a far tornare indietro Shanks, allora lo avrebbe fatto!
- Koishiteru Shanks… Onegai… Gomennasai… Ti prometto che cambierò… Te lo prometto… Non mi lasciare solo… -, chiese ancora, sperando che l’altro credesse a tutto ciò che gli aveva detto e non lo abbandonasse. Non voleva perdere Shanks! Lo amava e non voleva perderlo!

fai il tuo ultimo post e poi concludo io con una bella frase a lieto fine dai! non possiamo lasciarli separati! TI PREGO!!!


Edited by filbea94 - 11/9/2013, 00:11
 
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Edda_LaRaccontaStorie
view post Posted on 11/9/2013, 17:47




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Akagami no Shanks
Ringhiò, furente, quando si sentì bloccare contro l'albero maestro e distolse lo sguardo, rifiutandosi di guardare in faccia la causa di tutti quei tormenti! Voleva solo andarsene da lì ma l'altro ancora una volta pensava solo a sé! Lo stette a sentire, prendendogli il cappello dalle mani con stizza. Non si fece commuovere dalle sue lacrime e tanto meno ascoltò il suo stupido cuore battere all'impazzata quando il clown gli si inginocchiò davanti, come una proposta di matrimonio.
"Io voglio... io voglio... io voglio... Solo questo sai dire! Pensi solo a te! Non hai pensato anche solo una volta a me, a cosa volevo io, Bagy!" urlò, rialzando il capo.
Aveva le spalle scosse dai singhiozzi e da un momento all'altro sarebbe crollato in terra, incapace di sopportare ancora quella morsa asfissiante sul suo cuore. Sembrava che dei tentacoli, putridi e viscidi, lo stessero contaminando dall'interno, togliendogli ogni voglia di vivere, ogni felicità.
"Avresti dovuto pensarci prima a tutto questo! Ti ho dato più di una possibilità, più di un segnale ma tu testardamente ed egoisticamente hai continuato a fare ciò che più ti aggradava senza mai fidarti delle mie parole, di me, senza mai preoccuparti di nient'altro a parte te! Mi dici cosa c'è di diverso adesso, eh? Cos'è cambiato? Sei lo stesso che eri prima! Sei lo stesso che mi ha detto cose orribili... Bagy, tu sei arrivato a darmi della puttana te ne rendi conto? Hai per caso provato solo ad immaginare come io mi sia sentito? Soprattutto dopo quel... quel fatto..." urlò e singhiozzò insieme, spingendolo via.
Era tutto così brutto! Ci si poteva sentire così male? Si poteva provare tanto dolore e piangere così tanto da credere di morire? Probabilmente si, perché era quello che stava provando adesso! Si, forse la morte sarebbe persino stata meno dolorosa di tutto quello!
A quell'ennesimo riferimento al suo amato cappello si voltò di scatto, tirando uno schiaffo così forte da far girare il volto al compagno.
"Tu questo cappello non devi toccarlo mai più! Mai più, hai capito?" urlò, con il volto rigato di lacrime, stringendoselo al petto come se fosse l'unica cosa ancora capace di tenerlo in vita.
"Non mi interessa più niente! Più niente..."
Si voltò, cercando di farsi più piccolo e zittire quel tormento che sentiva nel petto. Come aveva fatto a resistere per tutto quel tempo? Come?
"Credo... credo che questo sia davvero un addio! Spero che tu riesca a trovare qualcun'altro di cui poterti fidare! Qualcuno capace di amarti come non sono stato capace di fare io! Abbiamo sbagliato in due Bagy! Abbiamo sbagliato in due..."
E se ne andò... Si, finiva tutto così! Ma cos'altro voleva che accadesse? Quella non era una favola, era solo la realtà. E si sa... nella realtà di ogni giorno i malvagi non vengono puniti, né i buoni ricompensati: il successo premia i forti, il fallimento schiaccia i deboli. Nient'altro!

Perdonami ma come già ti ho risposto il mio umore non è dei più rosei e non riesco a scrivere niente di vagamente allegro, perdonami!
 
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view post Posted on 11/9/2013, 18:59

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Bagy il Clown

Rimase fermo, immobile, non osando più neanche respirare dopo che Shanks lo aveva schiaffeggiato e detto addio. Lasciò solo che le lacrime gli scendessero silenziose lungo le guance, uniche testimoni, insieme alla luna, di quella che era stata la fine di un amore giovane e pieno di speranze.
Ma Bagy aveva fallito. Non era stato all’altezza delle aspettative. Non ce l’aveva fatta. Aveva perso il suo compagno per sempre.
Certo, avrebbero continuato a parlarsi, vedersi, ma niente sarebbe stato come prima.
Alzò lo sguardo, fissando il punto in cui poco prima si trovava Shanks con un’enorme tristezza nel cuore. Ormai non c’era più niente che potesse fare per tornare indietro.
Si alzò lentamente, appoggiandosi al legno dell’albero per reggersi in piedi, e vi ci poggiò contro le spalle, sfinito. Guardò ancora una volta il punto in cui Shanks gli aveva rivolto le sue ultime parole per poi voltarsi dall’altra parte, il cuore a pezzi.
Stavolta era davvero finita….

e con questo, concludo anch'io. mi spiace che sia finita così male, ma ormai è fatta
 
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307 replies since 31/5/2013, 15:24   4877 views
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