San'airando, Ace x Robin

Ace

le dita fredde e affusolate di Robin sfiorarono il braccio di Ace, quest'ultimo si voltò in direzione della donna.




entrambi cominciarono a camminare, scendendo le scale, Portuguese non conosceva la loro destinazione e si lasciava guidare da Robin, mentre ne contemplava il bel volto.
Ace percepì la mano di Robin stringere la sua intensamente.

Ace si fermò, poi la attirò a sè, si perse ancora una volta nello sguardo della ragazza.
con l'indice percorse il volto di Robin, dalla pelle bronzea e vellutata.
"Stiamo parlando di Teach ... non voglio coinvolgere Rufy, se quel bastardo lo uccidesse non me lo perdonerei mai" dalle sue labbra uscì quel sussurro amaro.
ancora una volta sfiorò le labbra di Robin.

Nico Robin


Aveva detto Ace, con un sorriso amaro a dipingerli la labbra. Poi aveva sfiorato le labbra di Robin con le proprie in un bacio appena accennato.
" E se morissi tu? Cosa farebbe Rufy?" Cosa farei io? gli chiese con il pensiero.
La felicità è piatta e flebile, ma per una volta, una singola volta, la bella archeologa aveva sperato che la sua felicità durasse di più.
Scacciando questi pensieri, gli strinse la mano e lo trascinò si di una scaletta che portava a uno dei luoghi più alti della nave dei mugiwara.
Aprì piano la porta accertandosi che non ci fosse nessuno ed entrò piano, sempre tenendo stretta la mano di Pugno di Fuoco.
Lo fece sedere su di uno dei divani della biblioteca e si sedetta anch'essa sul divano esattamente di fronte a lui.
" sei il modello di riferimento di Rufy, non puoi neanche lontanamente pensare che se tu venissi catturato lui non farebbe niente!" disse Robin, continuando il discorso di prima " Almeno questo, lo capisci?" continuò sfiorando le sua labbra.
" Non essere sciocco chiedigli aiuto!" conosceva la potenza di Teach, l'aveva intravisto una volta ad Alabasta e un senso di vertigine di paura aveva preso possesso di lei.

Ace

Ace si guardò intorno, scrutando gli scaffali colmi di libri della stanza in cui la bella Nico Robin lo aveva appena condotto, fece indugiare lo sguardo sui grossi tomi che giacevano in quel posto ... poi concluse che senz'altro quella era la biblioteca.
Robin lo fece sedere su uno dei soffici divanetti, lui si stiracchiò portandosi le mani dietro alla nuca e mettendosi comodo.

la voce dell'archeologa arrivo al ragazzo, gli parve di udire in quel tono melodioso una nota di malinconia.
Morte? ...
era un pensiero che non lo aveva mai sfiorato, quella parola gelida e attediata dalle tenebre giunse più chiara delle altre.
Rufy ... gli voleva bene e no poteva venir meno alla promessa che si erano fatti.
Il nome della ragazza irruppe nei suoi pensieri, per la prima volta aveva trovato qualcuno che sapesse davvero amarlo, la sua sola presenza riusciva a farlo sorridere incondizionatamente.
sospirò, chiudendo per qualche attimo gli occhi.
Non voleva lasciarla da sola, mai più.
però anche Teach non poteva certo sguazzare tranquillo con la sua nave di caproni per tutto il grande blu!
si massaggiò le tempie chinandosi in avanti.

continuò Robin.
a quelle parole ne seguirono altre, che lui non colse del tutto, troppo intento a trovare una soluzione che non sembrava esserci.
Robin lo baciò nuovamente.

Ace riflettè su tutte le cose che gli aveva detto l'archeologa dei Mugiwara.
Come poteva darle torto? in fondo tutto ciò che aveva detto era vero!
"Robin, sei sempre così brava a parlare, mi hai quasi convinto" ridacchiò divertito posando il viso su un palmo della mano, con la mano libera accarezzò il volto della donna.
"Però, trascinarvi in questa situazione sarebbe un atto di mero egoismo." aggiunse titubante.
"se Rufy acconsente e anche gli altri e te siete d'accordo, non posso oppormi alla vostra volontà" sorrise beffardo dopo aver scandito bene quelle parole.
conosceva abbastanza bene le persone che di solito erano al seguito di Rufy, erano determinati e non sarebbero state certo le sue parole a fermarli, era inutile opporsi.
"e se doveste venire, io vi proteggerò a costo della vita" affermò tornando serio.