Shanks il RossoShanks non fece caso a come Benn lo guardò, anche se solo per pochi minuti. Non gli passò neanche per la testa che probabilmente il maggiore stava pensando di star facendo la cavolata più grande di tutta la sua esistenza, quando era sempre stato quello controllato e maturo, sin da quando l'aveva conosciuto.
In effetti, anche a ventitre anni, la prima volta che si erano incontrati, Benn gli aveva dato l'idea di essere un tipo controllato che sapeva già tutto quello che c'era da sapere su vita e sopravvivenza, mentre lui era ancora solo un bambino, o poco più, disperato per la perdita del proprio Capitano ma ancora pieno di sogni, obiettivi forse assurdi per i più, ma che non lo erano mai stati per lui.
Aveva sempre seguito le parole del suo Capitano, non bisognava mai abbandonare i propri sogni, ma sempre lottare per perseguirli, e Shanks l'aveva fatto, sempre.
Non aveva mai chiesto a Benn qualcosa del suo passato, né il maggiore l'aveva chiesto a lui, alla fine. Shanks non sapeva praticamente nulla di quello che Benn faceva o era prima di incontrarlo, e Benn sapeva solo che era stato mozzo sulla nave di Roger insieme a Buggy. Fino a quel momento non era mai importato nulla a nessuno dei due, tantomeno a lui che credeva fermamente che il passato non avesse peso, che quello che contasse fosse solo il presente.
Ed in quel momento, comunque, era davvero l'unica cosa che poteva contare.
Comunque, non aveva le capacità intellettive per parlare o ascoltare. Non gli interessava di niente in quel momento, qualsiasi altra cosa era passata inevitabilmente in secondo piano.
Sentì il maggiore iniziare a penetrarlo piano, lentamente e con delicatezza, quando più gli era possibile visto che sembrava essere al limite. Benn aveva affondato il viso fra il collo e la spalla sana, e Shanks non era certo di quello che stava facendo se non che si stesse reggendo all'altro braccio per non gravargli sopra.
Trattenne il fiato, aggrappandosi alla schiena del più grande, mentre quello si faceva pian piano spazio in lui. Al momento non era ancora piacevole e bruciava un po', ma doveva solo rilassarsi, Shanks lo sapeva bene. Prese un respiro dunque, e poi un altro, anche se ancora un po' affannosi, rilassando i muscoli.
Quando fu totalmente in lui, Benn gemette, immobilizzandosi.
Shanks sapeva che era solo perché non voleva fargli alcun male, e gliene fu immensamente grato, mentre rilassava i muscoli e si abituava a quell'intrusione voluta e delicata, come solo Benn poteva riuscire ad essere nonostante sembrava potesse impazzire di desiderio da un momento all'altro.
Gemette a sua volta, voltando il viso verso quello del maggiore e baciandogli con foga il collo, non potendo arrivare oltre, per poi far scivolare la mano verso i capelli del maggiore, così da fargli alzare in viso e poterlo baciare.
Non voleva far aspettare oltre nessuno dei due, inoltre Benn gli sembrava talmente al limite di sopportazione che non sarebbe stata affatto una buona idea, quindi mosse appena un po' il bacino verso l'altro, lasciandosi scappare un gemito strozzato sulla bocca dell'altro.
Andava bene, il normale dolore iniziale stava lasciando spazio al piacere devastante di prima e Shanks non voleva aspettare un minuto di più. Lo baciò di nuovo e di nuovo mosse il bacino, invitandolo a muoversi.
Perfetto
anche Shanks si scrive da solo, quindi vedremo cosa combineranno XD