Revolutionary Brothers, [VM 18] AcexSabo

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view post Posted on 2/6/2011, 13:03
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Portogas D. Ace

CITAZIONE
"Con una nave mercantile, pensavo di nascondermi sulla stiva di qualche nave al porto, devo trovarmi su un'isola qui vicina per incontrarmi con un mio compagno."
"Ma forse potresti darmi un passaggio tu, da bravo fratello maggiore"

Ace accolse le ultime parole di Sabo con un sorriso. Allora non voleva sbarazzarsi di lui il prima possibile.
“Ma certo fratellino! Non sarà una sistemazione di lusso ma ti assicuro che il mio striker è un aggeggino piuttosto veloce, non riusciranno ad inseguirci con le loro navi.”
E comunque non ho la minima intenzione di lasciarti adesso che ti ho appena ritrovato. E mi devi ancora delle spiegazioni, parecchie spiegazioni…
CITAZIONE
"E poi ti ho promesso di spiegarti tutto, e di sicuro non potremo farlo con tranquillità qui"

Gli aveva letto nel pensiero? Sorrise di nuovo constatando che Sabo voleva davvero spiegargli cos’era successo dall’ultima volta che si erano visti. Bene, avrebbero avuto modo di parlarsi quanto volevano una volta che si fossero allontanati da quel posto. Mentre continuava a correre si accorse che era già scattato l’allarme; presto la città sarebbe stata sommersa di guardie. Passando attraverso i vicoli che aveva percorso qualche ora prima si fermò in quello che riconobbe essere l’edificio dove aveva nascosto i suoi effetti personali. Raccolto velocemente lo zaino e indossato il cappello si diresse sempre correndo verso il luogo dove aveva lasciato lo striker alla fonda. Corse più forte una volta fuori dall’area abitata, dove non c’erano più case dietro cui nascondersi. Invece di seguire il sentiero che aveva percorso quando era arrivato e che serpeggiava in discesa dalla città al porto, decise di tagliare diagonalmente e verso destra, lanciandosi di corsa giù per la brulla discesa per guadagnare tempo. Quando iniziò a vedere l’insenatura ed ebbe individuato lo striker rallentò piantando i piedi e frenandosi anche con una mano sul terreno ghiaioso. Arrivato di fronte alla piccola imbarcazione afferrò la corda che lo teneva ancorato, carbonizzandola mentre col piede fece leva per girare leggermente il veicolo finché la prua non puntò verso il mare aperto. Con un balzo si posizionò al suo posto di guida e tese una mano a Sabo per aiutarlo a salire dietro di lui.
“Aggrappati all’albero e tieniti forte, voglio allontanarmi da qui il più in fretta possibile” gli disse mentre già iniziava ad alimentare il motore con le sue fiamme. Muovendo lo striker al largo e verso destra per sfruttare il profilo naturale dell’isola come copertura da eventuali attacchi aumentò la quantità di fiamme spingendo il mezzo ad una velocità piuttosto alta finché non si sentì abbastanza lontano. Rallentò per poter girare la barca e controllare di non essere seguito. L’isola non era che un’ombra in lontananza illuminata dalla luce della luna e, tranne la loro, non si vedeva nessun’altra nave sul mare piatto come una tavola.
Sorridendo compiaciuto Ace si sistemò meglio il cappello sulla testa e si girò per guardare Sabo dietro di lui. Chissà se il fratello aveva apprezzato o meno il ‘giretto’ sul suo striker. Non si era certo risparmiato in quanto a velocità! “Molto bene, allora dimmi… Dov’è che ti devo portare?”

Si, si, benissimo!!! image sia io che Ace speravamo avresti deciso di venire con me! :fua:


Edited by Elen87 - 5/6/2011, 14:56
 
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view post Posted on 2/6/2011, 15:27
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Sabo

Sabo seguì Ace per i vicoli della città, sforzandosi al massimo per seguire la sua velocità. Esattamente, quant'era diventato forte in quegli anni? Ma non ho intenzione di perdere, si disse. Né di perderti, soprattutto. Fortunatamente le guardie non si erano ancora organizzate a sufficienza per bloccare le vie di fuga, quindi riuscirono a raggiungere con facilità l'insenatura dove Ace aveva nascosto il suo mezzo di trasporto, che già alla sola vista sembrava proprio una figata. Sabo si fermò un attimo ad ammirarlo, prima di notare che il fratello gli stava tendendo una mano.
Benché potesse farcela da solo, sorrise e ricambiò volentieri la stretta, salendo con un balzo sul mezzo. La presa di Ace era calda e forte, esattamente come se la ricordava: ma la sua mano era diventata più grande, più protettiva, in un certo senso.

CITAZIONE
“Aggrappati all’albero e tieniti forte, voglio allontanarmi da qui il più in fretta possibile”

Sabo obbedì immediatamente: se il fratello era rimasto quello di un tempo, ci sarebbe stato da divertirsi. E la cosa gli fu confermata un attimo dopo, quando Ace dette un'accelerazione tale che, se non avesse stretto la presa, sarebbe probabilmente volato via. Pose anche una mano sul cappello, che rischiava seriamente di fare una brutta fine. Tuttavia, superato lo scombussolamento iniziale, Sabo iniziò ad apprezzare il viaggio, il vento che gli frustava il viso per la velocità e gli schizzi d'acqua che si alzavano ai lati del mezzo, bagnandolo leggermente. Diede un'ultima occhiata all'isola che si allontanava sempre di più, prima di tornare a fissò la schiena del fratello e sorrise: aveva sempre desiderato fare qualcosa del genere assieme a lui, assaporare il mare che per loro aveva sempre rappresentato la libertà.

CITAZIONE
“Molto bene, allora dimmi… Dov’è che ti devo portare?”

Sabo poteva capire il sorriso compiaciuto che Ace aveva sul volto, quel mezzo era un'assoluta figata! Ricambiò, staccandosi finalmente da quell'albero maestro a cui si era avvinghiato, risistemandosi il cappello che non aveva miracolosamente perso. Frugò nella sua borsa per estrarne un Eternal Pose che gli passò. "E' un'isola non lontana da qui, il mio compagno mi starà aspettando là." Riflettendo, era molto probabile che ci sarebbe stato il suo amico Iulo ad aspettarlo, e sarebbe stata una fortuna, perché se avesse visto Ace, avrebbe mantenuto il segreto con Dragon, per cui non doveva preoccuparsi.
Alzò il braccio per stringere quello del fratello. "Grazie per l'aiuto," disse. Poi aumentò la presa. "E anche se non sembrava... Questo mi era veramente mancato. Tu mi sei mancato." Poi lasciò andare il suo braccio, perché la sua presa stava diventando troppo simile ad una carezza.
"Allora... Suppongo tu abbia un sacco di cose da chiedermi," disse, appoggiandosi con la schiena all'albero maestro. "Puoi farmi tutte le domande che vuoi. Ma prima..." Prese un sospiro profondo. "Se ne hai voglia, ti autorizzo a tirarmi un pugno. Me lo merito."

Credo che anche Sabo ne abbia approfittato per non farsi scappare l'occasione... :shifty:



 
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view post Posted on 2/6/2011, 16:48
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Portogas D. Ace

CITAZIONE
"E' un'isola non lontana da qui, il mio compagno mi starà aspettando là."

Gli aveva risposto Sabo passandogli un Eternal Pose. Mentre rigirava l’oggetto tra le mani controllando quale rotta avrebbe dovuto seguire sentì la mano di Sabo sul suo braccio. Chinò lo sguardo per guardarla e poi spostò gli occhi per incrociare quelli di fronte a lui. Da quando Sabo aveva degli occhi profondi?
CITAZIONE
"Grazie per l'aiuto, e anche se non sembrava... Questo mi era veramente mancato. Tu mi sei mancato."

Ace arrossì lievemente sentendo quelle parole e dovette fare del suo meglio per cercare di non incendiarsi ma non poté sopprimere il dolce sorriso che gli stava nascendo sul viso. Chiuse gli occhi per un istante sentendosi un cretino per lasciare che il lieve tocco di una mano e frasi come quella che gli aveva appena detto il fratello avessero su di lui un effetto così devastante. Ma anche ora che era a decine di miglia dalla costa ed era solo con lui in mezzo al mare faticava a credere di aver davvero ritrovato Sabo.
“Anche tu mi sei mancato” disse imbarazzato distogliendo lo sguardo. Eccome se gli era mancato Sabo, quante notti insonni aveva passato, ascoltando in silenzio i singhiozzi di Rufy? Non c’era stato un solo giorno in cui non avesse pensato a lui, in cui non gli avesse promesso che sarebbe diventato più forte anche per lui? E ce l’aveva fatta, si era fatto un nome, non quello di suo padre, il suo nome: Portogas D. Ace mentre era ancora tra i Pirati di Picche, gli era stato offerto un posto nella Flotta dei Sette, era diventato un figlio del grande Barbabianca. E adesso? Adesso guardalo lì. Il Comandante della Seconda Flotta dell’uomo più potente del mondo che arrossiva come una ragazzina. Gran bella figura che ci faceva. Ma forse perché era ancora euforico per tutto quello che era successo non gliele importava un granché.. Sabo non l’avrebbe giudicato. Non l’aveva giudicato quando aveva saputo che era figlio di Gol D. Roger e non gli aveva rifiutato la sua amicizia e non l’avrebbe fatto nemmeno ora. E glien’era infinitamente grato.
CITAZIONE
"Allora... ”Suppongo tu abbia un sacco di cose da chiedermi. Puoi farmi tutte le domande che vuoi. Ma prima... Se ne hai voglia, ti autorizzo a tirarmi un pugno. Me lo merito."

Eh? Venne riscosso dai suoi pensieri. “Un pugno? Hai ragione, te lo meriti. Ti meriteresti di peggio” si avvicinò un po’ di più a lui. “Ti meriteresti di essere appeso e torturato per come mi hai fatto sentire in tutti questi anni” continuò strizzando appena gli occhi mentre un ghigno malefico iniziava a salirgli sul volto. “Altro che pugno, dovrei bruciarti vivo!!” disse ridendo. Dovette alzare un po’ lo sguardo per guardarlo dritto negli occhi ora perché mentre lui era ancora al posto di guida, Sabo si trovava un po’ più alto di lui, appoggiato all’albero maestro. Si perse di nuovo contemplando quegli occhi di un colore così intenso, quegli occhi di cui aveva sentito tanto la mancanza. Per fortuna aveva avuto Rufy accanto. Se non avesse dovuto farsi forza per Rufy forse Ace non sarebbe mai riuscito ad accettare la scomparsa di Sabo. In fondo Rufy era più piccolo mentre Sabo aveva la sua età e poteva capirlo meglio. Era il suo complice ed era stato il suo primo (e prima di Rufy anche unico) amico ed era convinto di averlo perso per sempre.
Ed ora invece era così vicino, talmente vicino che poteva toccarlo, poteva alzare una mano e sfiorargli la guancia se voleva. E lo fece, con le dita sfiorò la guancia del fratello, per assicurarsi di nuovo che fosse vero e che fosse davvero lì di fronte a lui. Ace poteva sentire la pelle calda sotto la sua mano, poteva contare le ciglia di quegli occhi magnetici e poteva vedere le increspature di quelle labbra rosee così vicine a lui, troppo vicine. Quasi senza accorgersene chiuse gli occhi e posò dolcemente le sue labbra su quelle del fratello in un casto bacio.

qui invece sono stata io ad approfittarne per non farmi scappare l'occasione :rotfl:


Edited by Elen87 - 5/6/2011, 14:56
 
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view post Posted on 2/6/2011, 22:19
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Sabo

CITAZIONE
“Un pugno? Hai ragione, te lo meriti. Ti meriteresti di peggio” “Ti meriteresti di essere appeso e torturato per come mi hai fatto sentire in tutti questi anni”

Sabo iniziò a sudare freddo. Forse aveva sbagliato a lasciargli così campo libero, perché conosceva il fratello ed il suo temperamento, e se fosse stato veramente arrabbiato, be', avrebbe anche potuto mettere in azione le sue minacce. E per di più si trovavano in un posto da cui non poteva scappare...
"Sei sicuro di voler far del male al tuo fratellino da tempo perduto?"

CITAZIONE
“Altro che pugno, dovrei bruciarti vivo!!”

Sabo tirò internamento un sospiro di sollievo. Stava scherzando. Be', in realtà avrebbe potuto anche arrivarci, solo che in quel momento aveva la testa talmente piena di emozioni che... E quando Ace gli sfiorò la guancia con la mano, la confusione aumentò. Ogni dita premuta sulla pelle trasmetteva una scarica di elettricità a tutti i suoi nervi.
Fissò gli occhi scuri e profondi di Ace ed il senso di colpa che provava per aver disubbidito agli ordini di Dragon svanì. Erano gli stessi occhi che aveva da bambino, dei pozzi neri pieni di tristezza, ma che si illuminavano come fiamme quando su quel viso si dipingeva l'ampio sorriso che aveva ora. Ed erano occhi a cui Sabo non poteva dire di no: dal momento in cui si erano rincontrati in quella strada, avrebbe fatto tutto quello che voleva. Come quand'erano bambini, quando lo seguiva in qualunque pazzia avesse in mente di fare.
Quello che non si aspettava però era il bacio: ma d'altronde Ace riusciva ad essere sempre imprevedibile. Non che la cosa gli dispiacesse, in questo caso...
"Ti sei rammollito..." commentò. "Ma sono contento che Rufy ti abbia contagiato, con il suo perdonare chiunque in un attimo..." E poi gli gettò le braccia al collo e rispose finalmente al bacio, più profondamente, senza provare alcun disagio.
Innanzitutto (anche se Ace non poteva saperlo) era cresciuto fianco a fianco con Emporio Ivankov, una specie di garanzia per quanto riguardava l'educazione sessuale di tutti i sessi... E per seconda cosa, Sabo amava Ace, da sempre. Il loro legame fraterno era qualcosa di così speciale ed insostituibile che chiamarlo amore era quasi riduttivo, in realtà.
E rimanere a baciarsi sotto quel cielo stellato, nel bel mezzo del nulla dell'oceano scuro, dimenticandosi completamente che si aveva appena ucciso un uomo a sangue freddo... Era semplicemente l'ovvia conseguenza di quel sentimento.

Sabo approva XD

 
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view post Posted on 3/6/2011, 09:24
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Portogas D. Ace

Resosi conto di ciò che aveva appena fatto Ace si separò da Sabo riaprendo gli occhi e ritraendo la mando dal suo viso come se si fosse scottato.
Ma che diavolo sto facendo?!? Ecco, adesso se non altro sarà lui a dare un pugno a me.. E c'avrebbe pure ragione! Ora Sabo avrebbe colto l'occasione appena messo piede a terra per mollarlo e a mai più rivederci! Dopo dieci anni che non lo vedeva la prima cosa che faceva era baciarlo?! Suo fratello??
Va beh, non è 'propriamente' mio fratello... ma che vado a pensare? Certo che è mio fratello!! Non di sangue però.. quindi alla fine dei conti non sto facendo nulla di male. Ma certo che è male!! E' malissimo, è pessimo e sei un coglione Portogas D. Ace!!! si maledisse mentalmente. Adesso litigava anche con sé stesso. Ma aver ritrovato la persona che, a parte Rufy, aveva amato di più al mondo l'aveva mandato completamente in tilt e aveva, come solito, agito senza fermarsi a riflettere. E adesso avrebbe dovuto subirne le conseguenze. Si preparò mentalmente al peggio invece le parole di Sabo furono qualcosa che decisamente non si aspettava
CITAZIONE
"Ti sei rammollito..."

Lo sguardo di Ace andò da 'stupito' a 'ok non ci sto capendo più una mazza'
CITAZIONE
"Ma sono contento che Rufy ti abbia contagiato, con il suo perdonare chiunque in un attimo..."

E senza dargli tempo di riflettere gli aveva allacciato le mani al collo e aveva appoggiato le labbra sulle sue.
Time out.. dunque, riepilogo: aveva ritrovato Sabo dopo averlo ritenuto morto per anni e ora si stavano baciando in mezzo al mare, di notte con la luna come unico testimone.
No, ok adesso sono sicuro che sto sognando. Si si, è tutto un sogno. O magari ho preso una botta in testa e non me ne sono accorto...
Sentì la lingua di Sabo lambire dolcemente il suo labbro inferiore, come a chiedere il permesso di entrare nella sua bocca. Al diavolo tutto, se era un sogno tanto valeva goderselo!!
Schiuse leggermente le labbra e quando sentì il tocco della lingua di Sabo sulla sua quel poco di ragione che non l'aveva ancora abbandonato fece le valigie e tolse il disturbo. Spostò le mani sui fianchi di Sabo e le lasciò scivolare sulla sua schiena, attirandolo più vicino a sé mentre approfondiva il bacio. Iniziò a muovere la lingua insieme a quella del fratello, come in una magica danza, mentre stringeva il suo corpo per essere a contatto il più possibile con lui. Sentì le mani dell'altro farsi strada tra i suoi capelli massaggiandogli dolcemente la cute e mandandolo letteralmente in estasi. Benchè stesse rispondendo con vigore lasciò che fosse Sabo ad avere il controllo su quel bacio, godendosi ogni minima sensazione che quell'insolito contatto gli donava. La lingua intrusa stava esplorando ogni dettaglio della sua bocca, solleticandogli il palato e strofinandogli delicatamente i denti mentre si intrecciava alla sua. Continuando a muovere le mani sulla sua schiena mordicchiò lievemente il labbro inferiore del fratello e, curioso di assaporare meglio quella bocca così invitante, Ace spostò lentamente l'ambientazione del bacio nella bocca di Sabo, lasciando che la sua lingua lambisse ogni punto che riusciva a raggiungere. Dopo qualche minuto dovette interrompere a malavoglia il bacio per mancanza di aria. Fissò un po' ansimante gli occhi che aveva di fronte chiedendosi se tutto questo era giusto e per 'questo' intendeva suo fratello che lo baciava con labbra di fuoco fino a togliergli il respiro. Lesse la risposta dentro a quegli occhi che si specchiavano nei suoi, quando vi colse lo stesso sentimento che aveva afferrato anche il suo cuore molto tempo prima. Fin da bambino aveva amato Sabo, un amore diverso da quello fraterno anche se molto meno carnale di quello che provava ora. Diamine, aveva 19 anni, non era più un bambino da un pezzo.. Ma forse il luogo dove si trovavano non era proprio il migliore per sperimentare se Sabo avesse voluto spingersi oltre. Decisamente lo striker avrebbe finito per ribaltarli entrambi in acqua, il che avrebbe rappresentato un problema non da poco per Ace. Per ora doveva farsi bastare quel magnifico bacio. Accarezzò il viso del fratello e posò un altro leggero bacio sulle sue labbra sorridendo
"Io non mi sono rammollito affatto! E tu non pensare di cavartela così, non credere che mi sia dimenticato delle spiegazioni che mi devi dare... Per cui ora, mentre ti porto a destinazione, inizia pure da principio a dirmi cosa ti è successo in tutto questo tempo, fratellino!"

io ed Ace approviamo che Sabo approvi XD


Edited by Elen87 - 5/6/2011, 14:57
 
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Sabo

Sabo poteva anche dire addio alla fama di essere il meno impulsivo e il più serio fra i suoi fratelli, visto la situazione in cui si era appena andato a cacciare. Promemoria: mai far crescere dei bambini ad Ivankov (d'altronde, cosa ci si può aspettare da uno che ha problemi a capire il suo stesso sesso?), potrebbero finire a ficcare la lingua in bocca ad un fratello che non si vedeva da dieci anni senza nemmeno uno straccio di spiegazione.
Però, a ben pensarci... Uno, era stato Ace ad iniziare, decidendo di baciarlo anziché tirargli un pugno, e due... Be', non gli sembrava proprio che la cosa lo avesse particolarmente infastidito, almeno nella maniera in cui lo stava lasciando fare in quel momento. Alzò le braccia per lasciare scivolare lentamente le dita fra i capelli corvini di Ace, quasi per evitare che potesse allontanarsi da lui, mentre lasciava sfiorare le loro lingue. Ace era così... Buono. I suoi baci erano esattamente come lui, caldi, impulsivi, appassionati. E tanto quanto Sabo adorava lui, adorava anche loro.
Poi fu Ace stesso a staccarsi, più per mancanza di fiato che per altro, e Sabo lo ringraziò mentalmente. Sia perché anche lui stava quasi soffocando, sia perché interrompendo quel contatto aveva recuperato parte della sua lucidità.

CITAZIONE
"Io non mi sono rammollito affatto! E tu non pensare di cavartela così, non credere che mi sia dimenticato delle spiegazioni che mi devi dare... Per cui ora, mentre ti porto a destinazione, inizia pure da principio a dirmi cosa ti è successo in tutto questo tempo, fratellino!"

Scoccò un'occhiata di traverso al fratello, cercando di scorgere qualche segno: non era di sicuro infastidito, e già questa era una cosa positiva. Un po' sconvolto, forse, ma immaginava che il vortice di emozioni che lo stava sopraffacendo avesse colpito anche lui.
"Va bene," rispose, cercando di sedersi quanto più comodamente poteva, con la schiena appoggiata all'albero maestro. Si passò la lingua sulle labbra, mentre pensava a come iniziare, e sentì di nuovo il sapore della bocca di Ace, i brividi che aveva provato quando gli stava solleticando il palato... Improvvisamente, pensò che fosse stato meglio essersi fermati prima, perché non riusciva ad immaginare quando il suo corpo avesse smesso di obbedire completamente al cervello, sapeva solo che, nella loro situazione, non sarebbe stato il caso.
"Hai ricevuto la mia lettera?" domandò, come prima cosa. "Quella in cui dicevo che dovevo assolutamente partire da Goa, perché in quel posto non avrei mai trovato pace... Be', come sai le cose non sono andate esattamente come avevo previsto." Chiuse leggermente gli occhi, tornando con la mente a quei terribili momenti. "La barca su cui stavo viaggiando è stata bombardata e sì, ho rischiato seriamente di morire. Ma sono stato salvato." Omise il fatto che il 'dottore' che l'aveva curato fosse un travestito con seri problemi ormonali e con un pessimo gusto estetico, non era il caso di sconvolgere il povero Ace prima del tempo. "Quell'uomo non ha salvato solo me," aggiunse. "Era venuto a Goa perché sapeva dell'incendio, ed era riuscito a mettere al sicuro moltissime delle persone che vivevano nel Grey Terminal. Ma non è solo per gratitudine che ho deciso di lavorare per lui."
Riaprì gli occhi e guardò il fratello dritto negli occhi. "Sai, non ho scordato il nostro sogno di diventare pirati. Solo che mi sono reso conto che non si può vivere liberi in un mondo che non è per niente libero," affermò serio. "Non sono solo i nobili del regno di Goa... Il Governo Mondiale stesso è governato da gente che tratta gli altri come spazzatura o peggio ancora come merce..." Sorrise amaramente. "E' stato un Drago Celeste a colpirmi, sai? In quei momenti..." Sabo abbassò la testa, nascondendola tra le mani, "...Mi sono veramente vergognato di avere lo stesso sangue dei nobili. Era una cosa che mi disgustava." Fece un debole sorriso, guardando in direzione del fratello. "Tu dovresti saperne qualcosa," commentò, senza fare riferimenti più specifici. "Mi sono reso conto che non potevo rimanere senza fare niente... Avendone la possibilità, dovevo cercare di liberare questo mondo. Anche per voi."
Rialzò la testa appoggiandola sul mento. "Ecco perché sono grato a Dragon-san per tutto quello che ha fatto per me, e perché ho deciso di lavorare per lui," terminò il racconto Sabo. "Sono un rivoluzionario."

Sì, in effetti ho notato XD Il tuo Ace mi fa morire, è stupendo *.* Tra l'altro, cmq, ogni volta che rileggo la lettera di Sabo mi commuovo ç.ç



 
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Portogas D. Ace

Ace vide Sabo sedersi ai piedi dell'albero maestro. Puntando lo striker nella direzione indicata dall'Eternal Pose iniziò a farlo procedere a media velocità per dar modo al fratello di raccontare senza doversi preoccupare di scivolare in acqua.
CITAZIONE
"Hai ricevuto la mia lettera? Quella in cui dicevo che dovevo assolutamente partire da Goa, perché in quel posto non avrei mai trovato pace... Be', come sai le cose non sono andate esattamente come avevo previsto."

"Si, l'ho ricevuta la lettera" rispose Ace ripensando a quel momento. Lui era ancora legato ad un grosso albero davanti al rifugio di Dadan quando Dogura era arrivato con la lettera. L'avevano legato il giorno precedente quando, saputo cos'era successo a Sabo aveva minacciato di correre in città a vendicarlo. Volevano evitare che morisse inutilmente. Solo dopo aver promesso che non sarebbe più andato a cercare quelli che avevano ucciso suo fratello e aveva potuto leggere la lettera di Sabo, badando bene a tenerne Rufy all'oscuro: era già abbastanza scolvolto. Sabo aveva scritto per dire che era partito in cerca della libertà, che se anche non sapeva dov'era diretto avrebbe cercato di diventare più forte e si raccomandava di prendersi cura di Rufy.
Ace ricordò quante lacrime aveva versato su quella lettera, all'insaputa di Rufy perchè 'i veri uomini non piangono'. Ma non era riuscito a trattenere le lacrime, la perdita di Sabo era qualcosa di troppo grande. Ascoltò mentre suo fratello continuava con il racconto
CITAZIONE
"La barca su cui stavo viaggiando è stata bombardata e sì, ho rischiato seriamente di morire. Ma sono stato salvato."

Ecco, l'ultima cosa, la più importante gli mancava. Dogura quel giorno si era recato a vedere l'arrivo dei Draghi Celesti e aveva osservato tutto con un telescopio; la barca di Sabo era stata fatta saltare in aria dai nobili. Maledizione, se ci fosse stato lui si sarebbe certamente tuffato per aiutare suo fratello, perchè diamine Dogura non si era buttato in acqua per aiutarlo? Lo aveva dato per spacciato senza che nemmeno gli fosse balenata l'idea che potesse essersi salvato!!
Avrei dovuto saperlo che non eri morto, avrei dovuto avere più fiducia in te...!
CITAZIONE
"Quell'uomo non ha salvato solo me, era venuto a Goa perché sapeva dell'incendio, ed era riuscito a mettere al sicuro moltissime delle persone che vivevano nel Grey Terminal. Ma non è solo per gratitudine che ho deciso di lavorare per lui."

Ace smise di maledire mentalmente Dogura e sé stesso, controllò l'Eternal Pose per assicurarsi di essere sempre sulla rotta giusta e cercò di concentrarsi sulle parole di Sabo
CITAZIONE
"Sai, non ho scordato il nostro sogno di diventare pirati. Solo che mi sono reso conto che non si può vivere liberi in un mondo che non è per niente libero. Non sono solo i nobili del regno di Goa... Il Governo Mondiale stesso è governato da gente che tratta gli altri come spazzatura o peggio ancora come merce...E' stato un Drago Celeste a colpirmi, sai? In quei momenti... Mi sono veramente vergognato di avere lo stesso sangue dei nobili. Era una cosa che mi disgustava... Tu dovresti saperne qualcosa"

Sorrise guardandolo per un istante. Eggià, lui ne sapeva qualcosa. Sapeva bene dell'odio di Sabo per i nobili, si ricordava perfettamente che era scappato di casa per andare a vivere nel Grey Terminal. Sapeva che Sabo preferiva di gran lunga vivere tra i rifiuti piuttosto che tra i nobili. Ricordava di quando il padre se l'era venuto a riprendere, di che razza di persona era e capì perfettamente i motivi che avevano spinto suo fratello a mentirgli inizialmente dicendo che era un orfano. Piuttosto che avere genitori come quelli era meglio non averne affatto. Si girò di nuovo a guardare la distesa d'acqua che aveva davanti
"Tu non sei come loro, Sabo. Non sei mai stato come loro."
Non vergognarti per quello che non sei gli avrebbe voluto dire. Ma non ci riuscì, perchè anche lui alla fine si vergognava di avere nelle vene il sangue di Gol D. Roger e si domandava se fosse giusta la sua sola esistenza.. Era il 'figlio del Demonio' ma non era colpa sua, così come Sabo non aveva colpe per essere nato nobile.
CITAZIONE
"Mi sono reso conto che non potevo rimanere senza fare niente... Avendone la possibilità, dovevo cercare di liberare questo mondo. Anche per voi. Ecco perché sono grato a Dragon-san per tutto quello che ha fatto per me, e perché ho deciso di lavorare per lui"

Ace si girò di nuovo a guardarlo: quel nome non gli era nuovo. Dragon... Non era il nome del ricercato numero uno, il capo di un'organizzazione che tentava di sovvertire il Governo Mondiale?
CITAZIONE
"Sono un rivoluzionario."

Ace scoppiò in una fragorosa risata. "E bravo il mio fratellino!!". Sentì un'ondata di orgoglio sapendo che Sabo faceva parte dell'organizzazione più odiata e pericolosa per il Governo Mondiale. Lui era diventato il Comandante della Seconda Flotta dell'uomo più potente al mondo e suo fratello era un rivoluzionario e anche abbastanza in alto nelle schiere immaginò, dato che gli era stata affidata una missione di quel calibro da compiere da solo.
"Sono davvero orgoglioso di te, e ti vedo benissimo tra le fila dei rivoluzionari!! Di tutti i posti dove potevi finire e di tutto quello che avresti potuto fare questo è quello che ti si addice di più: rompere i maroni ai nobili!! Pensa se ti vedesse tuo padre adesso!!" continuò ridendo ancora più forte.
Già, era davvero orgoglioso dei suoi fratellini: erano riusciti entrambi a farsi strada. Rufy continuava a combinarne una dopo l'altra e la sua taglia non faceva che aumentare e sapere Sabo in un'organizzazione potente come quella dei rivoluzionari... Erano davvero cresciuti, e bene o male erano partiti tutti e tre per mare. Avevano tenuto fede alle loro promesse finora. Lui e Rufy erano diventati pirati famosi e Sabo cercava davvero di cambiare il mondo come aveva sempre voluto.
"Ora capisco tutto..." disse quando si fu calmato dalle risate. Ma c'era ancora qualcosa che doveva sapere. Guardò suo fratello con occhi un po' malinconici
"Ho solo una domanda: perchè non ci hai cercati? Perchè non hai mai fatto sapere a me e Rufy che eri vivo?"

Ma grazie! :*.*: Il tuo Sabo mi piace un sacco e poi per te dev'essere ancora più difficile rimanere IC perchè di lui si sa così poco..!! sei proprio brava!!


Edited by Elen87 - 5/6/2011, 14:57
 
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Sabo

CITAZIONE
"E bravo il mio fratellino!!"

Ace non poteva sapere quanto bene quelle semplici parole avessero fatto a Sabo, che fino a quel momento, mentre raccontava, era rimasto in ansia ad aspettare il giudizio del fratello. La vita li aveva divisi e lo aveva portato a percorrere una strada diversa da quella che aveva progettato, ma sapere che le uniche persone a cui tenesse davvero erano dalla sua parte era l'unica cosa che importasse veramente.
Ma Ace come al solito doveva strafare, e più andava avanti e più aumentava il morale e l'autostima di Sabo.

CITAZIONE
"Sono davvero orgoglioso di te, e ti vedo benissimo tra le fila dei rivoluzionari!! Di tutti i posti dove potevi finire e di tutto quello che avresti potuto fare questo è quello che ti si addice di più: rompere i maroni ai nobili!! Pensa se ti vedesse tuo padre adesso!!"

E alla fine Sabo non si trattenne più e scoppiò a ridere. "E pensa se sapesse che sono stati gli studi che mi ha costretto a fare che mi hanno permesso di diventare così in gamba come rivoluzionario!" aggiunse. "Mi verrebbe una gran voglia di rinfacciarglielo con orgoglio, il giorno in cui finalmente non avrà più quei privilegi di cui va tanto fiero!" E poi raccontò che spesso capitava che intercettassero delle conversazioni di alcuni nobili sparsi in giro per il mondo che ce l'avevano con loro, ed era veramente gratificante rompere loro le uova del paniere.
Poi c'erano anche cose un po' meno gratificanti, come la missione di quella sera, pensò con un po' di tristezza. Ma fortunatamente sembrava che a suo fratello non importasse più di tanto, e sentirlo ridere e poter ridere assieme con lui erano la migliore consolazione.

CITAZIONE
"Ho solo una domanda: perchè non ci hai cercati? Perchè non hai mai fatto sapere a me e Rufy che eri vivo?"

E veniva la parte difficile. Sabo non voleva dire nulla che potesse sembrare una giustificazione, perché non c'erano in realtà scuse che tenessero, ma voleva far capire ad Ace che non l'aveva fatto certo perché quello che proava per loro fosse cambiato o peggio ancora dimenticato.
"Innanzitutto, io non avevo idea che mi credeste morto," iniziò. "Avevo mandato quella lettera apposta perché non vi preoccupaste per me, perché sapeste che ci saremmo rivisti nella Rotta Maggiore... Be', non avevo previsto affatto quello che poi è successo, né il mio incidente né che qualcuno vi avesse assistito, altrimenti avrei immediatamente cercato di farvi sapere che stavo bene." Allungò la mano in avanti per toccare il fratello, tremando leggermente. "Non avrei mai voluto farvi sentire come mi sono sentito io a non sapere cosa vi era successo dopo l'incendio al Grey Terminal..."
Lasciò la presa e si riallungò all'indietro. "Quando ho sentito che eri nella Rotta Maggiore, volevo subito venire a cercarti, solo che..."

"Mi hai chiamato, capo?" domandò Sabo davanti alla scrivania di Dragon. Erano rare le volte in cui si veniva convocati nel suo ufficio, il che voleva dire cose super-segrete oppure problemi.
Dragon allungò una taglia sulla scrivania: era la prima di Ace! Il cuore di Sabo ebbe un sussulto: suo fratello era finalmente arrivato!
"Non voglio che lo incontri," disse allora Dragon, asciutto.
"E perché mai?!" Era sconvolto: aveva aspettato così tanti anni quel momento, il pensiero di poter finalmente rivedere i suoi fratelli e mantenere quella promessa che, suo malgrado, non era riuscito a fare a voce, e gli veniva detto di... Non poteva accettarlo!
"E' troppo pericoloso," spiegò allora Dragon. "Il tuo amico è un ricercato di prima categoria, e la marina lo tiene d'occhio come se fosse un enorme pericolo, anche se è solo un novellino. Se scoprono che lo conosci, potrebbero risalire a chi sei veramente e sai meglio di me quanto per noi sia importante mantenere il riserbo più assoluto sulle nostre identità. Sai cos'è successo a chi è stato scoperto."
Sabo annuì gravemente. Ivankov e Inazuma si erano fatti arrestare e portare ad Impel Down: certo, faceva tutto parte di un piano, ma che era stato elaborato solo perché ormai la marina sapeva che erano dei rivoluzionari.
"Inoltre, se la marina sapesse che oltre ad essere un pirata pericoloso ha anche contatti con i rivoluzionari, gli darebbe la caccia in maniera maggiore. Rischieresti di mettere in pericolo anche lui, oltre che tutti noi. Quindi questo è un ordine: non voglio assolutamente che tu lo vada a cercare."


"La segretezza per noi rivoluzionari è tutto, o non potremo agire indisturbati all'interno dei vari dipartimenti," continuò la spiegazione Sabo. "Mi rendo conto che non è una giustificazione, ma pensavo... Che si trattava soltanto di tenere duro un altro po', solo finché non avessimo raggiunto i nostri obiettivi..." Sospirò, guardando il fratello dritto negli occhi. "Ma mi sono sbagliato. Avrei dovuto cercarvi fin da subito."
Non voleva assolutamente che Ace pensasse che per lui contasse di meno della sua missione o di qualunque altra cosa. Ma doveva tantissimo a Dragon, e in quel momento le sue parole sembravano avere un senso, perciò aveva tenuto duro, aveva continuato a seguire il fratello a distanza, solo che... Sabo ringraziò il destino o Dio, se esisteva, per averli fatti rincontrare in quel modo.
"Ti chiedo scusa."


Grazie ^///^ Sono contenta che ti piaccia, in effetti non so mai se sto agendo bene o male, lo conosciamo così poco... ^^'


 
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view post Posted on 3/6/2011, 19:02
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Portogas D. Ace

CITAZIONE
"Innanzitutto, io non avevo idea che mi credeste morto, avevo mandato quella lettera apposta perché non vi preoccupaste per me, perché sapeste che ci saremmo rivisti nella Rotta Maggiore... Be', non avevo previsto affatto quello che poi è successo, né il mio incidente né che qualcuno vi avesse assistito, altrimenti avrei immediatamente cercato di farvi sapere che stavo bene."

Sentì il tocco lieve della mano di Sabo sulla spalla e si girò per incrociare il suo sguardo
CITAZIONE
"Non avrei mai voluto farvi sentire come mi sono sentito io a non sapere cosa vi era successo dopo l'incendio al Grey Terminal..."

Tornò a guardare davanti a sé: non voleva farne una colpa a Sabo. Era stato frutto del caso, un insieme di fattori che però l’avevano fatto sentire malissimo per quasi dieci anni. Continuò ad ascoltare le parole del fratello
CITAZIONE
"Quando ho sentito che eri nella Rotta Maggiore, volevo subito venire a cercarti, solo che... La segretezza per noi rivoluzionari è tutto, o non potremo agire indisturbati all'interno dei vari dipartimenti. Mi rendo conto che non è una giustificazione, ma pensavo... Che si trattava soltanto di tenere duro un altro po', solo finché non avessimo raggiunto i nostri obiettivi..."

Due anni, erano passati due anni da quando era entrato nella Rotta Maggiore. Avrebbero potuto ritrovarsi già due anni prima. Non aveva potuto vedere Sabo allora per colpa di uno stupido ordine?! Se non l’avesse incontrato per caso su quell’isola dimenticata da Dio quanto sarebbe passato prima che Sabo avesse potuto cercarlo? Anni? Decenni?? Forse non si sarebbero mai potuti incontrare!!
CITAZIONE
"Ma mi sono sbagliato. Avrei dovuto cercarvi fin da subito."

Sentendo il tono dispiaciuto del fratello Ace diminuì inconsapevolmente la velocità dello striker fino ad arrestarlo. Era inutile arrabbiarsi, soprattutto con Sabo che non c’entrava nulla e aveva solo ubbidito ad un ordine e che probabilmente era stato male a sua volta, sapendolo così vicino e non potendolo rivedere.
CITAZIONE
"Ti chiedo scusa."

“Non scusarti” gli disse voltandosi e avvicinandosi a lui. Gli prese il mento tra il pollice e l’indice per fargli alzare lo sguardo e guardandolo aggiunse “Non hai nulla di cui scusarti. Non prenderti colpe che non sono tue”. Sabo era davvero dispiaciuto, poteva leggerglielo negli occhi. Non doveva essere stata facile per lui quella situazione e nemmeno dirgli quelle parole.
“L’unica cosa di cui ti devi scusare…” continuò sempre tenendo gli occhi fissi nei suoi mentre un sorriso si faceva strada sul suo volto “è di avermi fatto capire di essere pazzo di te. E per questo non credo tu te la possa cavare con delle scuse”

Secondo me è azzeccatissimo, lo trovo molto IC! e mi sto innamorando sempre di più di lui!! :*.*: (e non solo io… :shifty: Avrei un Ace qui che la pensa come me XD )


Edited by Elen87 - 5/6/2011, 14:58
 
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Sabo

Sabo fissò Ace negli occhi: sapeva di essere nel torto, perciò avrebbe accettato qualsiasi cosa purché il fratello lo perdonasse. Era dura esprimere a parole quello che aveva passato lontano da loro per quei dieci anni. Almeno, Ace aveva avuto Rufy. Lui era rimasto completamente solo, e se ora gli avessero tolto anche quell'unica cosa per cui aveva resistito tanto...

CITAZIONE
“Non scusarti”

Sabo lasciò che Ace gli toccasse il viso con le dita, rabbrividendo leggermente al contatto. Ma prima di lasciarsi andare voleva sentirlo dire dalla voce del fratello che andava tutto bene.

CITAZIONE
“Non hai nulla di cui scusarti. Non prenderti colpe che non sono tue”.

Emise un leggero sospiro di sollievo. Ace era diventato un po' più paziente, da adulto, o sbagliava? Comunque sia, l'importante è che l'avesse perdonato. Una parte di Sabo si sentiva ancora in colpa per non aver trasgredito prima agli ordini di Dragon, cosa che il suo cuore gli aveva suggerito più volte, ma ormai era diventata una parte piccolissima, perché i momenti che stavano vivendo adesso lo ripagavano di tutto.

CITAZIONE
“L’unica cosa di cui ti devi scusare…”

Ma come? Ancora? Adesso cos'è?

CITAZIONE
“è di avermi fatto capire di essere pazzo di te. E per questo non credo tu te la possa cavare con delle scuse”

Sabo sbatté le palpebre due volte, per essere sicuro di aver capito bene. Ma era proprio così e poi era tipico di Ace dire le cose direttamente, senza troppi giri di parole. Peccato solo che quella non fosse qualcosa di cui Sabo sentisse il bisogno di scusarsi.
Lasciò scorrere le dita sul braccio di Ace, quello che ancora gli teneva il viso, e poi strinse la presa, usandolo come leva per spingere il fratello all'indietro approfittando della sua distrazione. Si ritrovarono così, con lo striker che ondeggiava pericolosamente, Ace con la schiena a terra e Sabo praticamente sdraiato su di lui.
"Non preoccuparti," gli disse quest'ultimo sorridendo. "Di questo me ne prendo volentieri tutto il merito." E poi iniziò a baciarlo alla base del collo, dei baci piccoli a ravvicinati, a fior di labbra, anche se ogni tanto lasciava leggermente uscire la lingua per solleticargli la pelle. Intanto, aveva fatto scorrere la mano dal braccio fino alla spalle, e adesso stava scendendo lungo il petto, usando il polpastrello dell'indice per segnare ogni singola curva, per assaporate i suoi muscoli ben modellati sotto le dita.
Alla fine si staccò e ritornò a sedersi dov'era prima, sotto l'albero maestro. Stava di nuovo per perdere il controllo. "Suppongo che questo non sia sufficiente per pagare il mio debito," disse. "Ma non mi sembra il posto giusto per continuare. Pensi di essere in grado di far andare questo coso più veloce?" Ovviamente, Sabo era assolutamente certo che Ace ne fosse in grado, solo che sapeva che al fratello piacevano le sfide.
"Ora però tocca a me farti una domanda," aggiunse, chiudendo gli occhi. "Come stai il nostro fratellino?"

^///^ Meno male, in realtà ero un po' preoccupata perché non riesco ad afferrarlo bene... Ma sono contenta che ti piaccia ^^ (e che piaccia anche ad Ace, ovviamente... :shifty: )
 
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Portogas D. Ace

Senza avere il tempo di agire si ritrovò sdraiato con Sabo sopra di lui. Non che gli dispiacesse, ovvio, ma rimase un po’ spiazzato dall’esuberanza del fratello
CITAZIONE
"Non preoccuparti, di questo me ne prendo volentieri tutto il merito."

Sentì il caldo respiro dell’altro sul collo, ben presto accompagnato dal lieve tocco delle sue labbra. Chiuse gli occhi e reclinò leggermente la testa all’indietro lasciando il collo maggiormente esposto a quella dolce tortura. Portò una mano tra i capelli di Sabo, godendosi appieno quella meravigliosa sensazione mentre l’altra mano cercava quella del fratello per intrecciare le dita con le sue. Quei morbidi baci gli stavano facendo perdere la ragione... Poi d’un tratto si interruppero e Sabo si scostò da lui, tornando a sedersi sotto l’albero maestro, lasciando Ace un po’ frustrato perché gli sarebbe piaciuto andare oltre ma anche sollevato che fosse stato Sabo a fermarsi; lui non ce l’avrebbe fatta.
CITAZIONE
"Suppongo che questo non sia sufficiente per pagare il mio debito"

“Supponi bene” sussurrò ansimando leggermente mentre anche lui si rimetteva seduto.
CITAZIONE
"Ma non mi sembra il posto giusto per continuare. Pensi di essere in grado di far andare questo coso più veloce?"

Lo stava sfidando? Un ghigno malefico apparve sul viso del moro.. Se poteva andare più veloce? Ha! Gliel’avrebbe fatta vedere lui se poteva andare più veloce!! Aspetta un momento… ‘Continuare?’ Ha detto continuare?? Certo anche sapere che ci sarebbe stato un seguito non sarebbe certo stato un deterrente, anzi, l’avrebbe spinto ad andare ancora più veloce.
“Tu che dici? Posso andare più veloce?” disse sarcasticamente guardandolo negli occhi. Stavolta Sabo avrebbe fatto bene a reggersi molto energicamente, perché avrebbe spinto lo striker quasi al massimo. Era già pronto a partire quando sentì di nuovo la voce del biondo dietro di lui
CITAZIONE
"Ora però tocca a me farti una domanda, come stai il nostro fratellino?"

“Mh? Rufy? Oh, sta alla grande!!"sorrise. "E’ già entrato nella Rotta Maggiore e si è fatto notare subito. Io l’ho incontrato ad Alabasta qualche mese fa, ho avuto modo di conoscere la sua ciurma; sono tutti tipi a posto, si prenderanno cura di lui. E hanno un bel da fare, sai benissimo anche tu che Rufy non fa che combinare guai! Hai sentito il casino che ha fatto? Quel testone ha sconfitto Crocodile, della Flotta dei Sette e la sua taglia adesso è salita a 100 milioni di Berry.” rispose orgoglioso.
“Ed ora se sei pronto ti faccio vedere a quanto può andare questo gioiellino” disse iniziando ad emettere fiamme. In pochi secondi fece accelerare lo striker finchè questo non ebbe raggiunto una velocità molto alta, molto più alta di quella che gli aveva fatto raggiungere la volta prima. Si piegò leggermente per fare meno attrito con l’aria e dopo pochi minuti vide in lontananza l’isola indicata dall’Eternal Pose. Quando fu vicino alla costa Ace decelerò e una volta arrivati a riva si girò a guardare il fratello “Allora, sono stato abbastanza veloce?” gli chiese sogghignando.

Secondo me lo afferri benissimo :sese: *si sente tirare una manica*eh, che c'è?? si ora chiedo.. Ace qui chiede se può afferrarlo anche lui :crazy:


Edited by Elen87 - 5/6/2011, 14:58
 
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Sabo

CITAZIONE
“Mh? Rufy? Oh, sta alla grande!!"sorrise. "E’ già entrato nella Rotta Maggiore e si è fatto notare subito. Io l’ho incontrato ad Alabasta qualche mese fa, ho avuto modo di conoscere la sua ciurma; sono tutti tipi a posto, si prenderanno cura di lui. E hanno un bel da fare, sai benissimo anche tu che Rufy non fa che combinare guai! Hai sentito il casino che ha fatto? Quel testone ha sconfitto Crocodile, della Flotta dei Sette e la sua taglia adesso è salita a 100 milioni di Berry.”

Sabo rimase ad ascoltare il racconto del fratello con gli occhi chiusi ed il sorriso sulle labbra. Naturalmente sapeva parecchio delle imprese di Rufy, dato che ogni cosa potesse causare problemi all'ordine del mondo era di fondamentale importanza per i rivoluzionari - ad esempio una perdita nella flotta dei sette. Però, sentire quelle parole ad Ace era tutt'altra cosa. Erano sicuramente la verità, come prima cosa, senza alcun filtro da parte della marina; e naturalmente lasciavano posto a quelli che erano i sentimenti di Rufy, e Sabo non poteva che essere contento della gioia del fratello (fratellino, questa volta).
"Già, poverini..." commentò scherzando, pensando a quelli che erano i membri della ciurma. Era un sollievo sapere che erano persone dei quali ci si poteva fidare.
Aprì leggermente gli occhi per scoccare un'occhiata ad Ace: l'orgoglio che provava traspariva chiaramente dal tono delle sue parole. Ne era passato di tempo da quando trovava Rufy irritante e basta!
Sabo sentì una fitta sul fianco, ma si morse un labbro e cercò di non farci caso. Per quanto potesse dispiacergli, era stato lui a prendere la decisione di andarsene, quindi non poteva che biasimare se stesso se il rapporto fra Ace e Rufy era diventato così stretto.

CITAZIONE
“Ed ora se sei pronto ti faccio vedere a quanto può andare questo gioiellino”

Avevo detto "più veloce", non "più da suicidio"! pensò Sabo fra sé, mentre si afferrava all'albero per non cadere, sentendo il vento fischiargli nelle orecchie e frustargli in faccia. Avrebbe dovuto saperlo che sfidare Ace non era mai una buona idea, tendeva sempre a strafare. Ma una volta che si fu abituato anche a quella velocità incredibile, ed ebbe guardato il fratello, con i capelli corvini che ondeggiavano, lo sguardo sbarazzino e le fiamme che lo circondavano, non poté trattenersi dal sorridere, continuando ad ammirare quello spettacolo.
Decisamente il fuoco gli si addiceva.

CITAZIONE
“Allora, sono stato abbastanza veloce?”

"Tu sei decisamente fuori di testa..." fu il commento di Sabo, che cercava di rialzarsi in piedi. Non era più abituato alle pazzie del fratello. Forse era lui quello che si stava rammollendo. "Ma anche decisamente bello..." aggiunse sorridendo.
Era indeciso se picchiarlo o baciarlo, ma non gli fu difficile prendere una decisione definitiva. Si avvicinò, gli mise una mano sul fianco per avvicinarlo un attimo a sé e gli diede un leggero bacio tra quei bellissimi capelli scuri.
"Dovrei andare a controllare all'albergo se il mio compagno è qui..." disse controvoglia. Solitamente era Iulo quello che arrivava tardi a riprenderlo, ma ciò non significava che potesse comportarsi irresponsabilmente come lui. "Ma abbiamo fatto in fretta. E se non è ancora arrivato... penso che avremo la stanza libera."
Sabo si chiese se quella frase suonasse un po' come una proposta. Oh, be'... alzò le spalle. Ormai, era sicuro che al fratello non sarebbe importato.


Visto che si tratta di Ace, gli do il permesso di afferrare quello che vuole :fua:

 
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Portogas D. Ace


CITAZIONE
"Tu sei decisamente fuori di testa..."

Ace scoppiò in una fragorosa risata. E pensare che non aveva neanche spinto lo striker al massimo. Continuò a sorridere mentre guardava Sabo che cercava di riprendersi dallo shock momentaneo.
CITAZIONE
"Ma anche decisamente bello..."

Alzò gli occhi per vedere il biondo avvicinarsi a lui e attirarlo a sé per poi posargli un bacio tra i capelli.
Sentì un vago rossore diffondersi sul suo volto. Non volendo interrompere subito quel contatto alzò le braccia e cinse la vita del fratello, poggiando la testa sulla sua spalla e affondò il viso nell’incavo del suo collo, respirando profondamente per sentire meglio il suo profumo. Mugugnò infastidito quando sentì Sabo dire
CITAZIONE
"Dovrei andare a controllare all'albergo se il mio compagno è qui..."

Si strinse più vicino a lui. Non aveva affatto voglia di lasciarlo andare… E poi dal momento in cui Sabo avesse incontrato il suo compagno non avrebbero più avuto modo di stare così vicini per chissà quanto. Non poteva semplicemente dirgli che stava bene e che era andato tutto bene e spedirlo alla base da solo? Quanto avrebbe voluto poter stare un po’ da solo con lui.. Ripensò a quello che gli aveva detto prima, riguardo al ‘continuare’ quello che avevano iniziato. Sorrise tra sé e sé nel pensare che in fondo non era l’unico a desiderare un po’ più di intimità.
CITAZIONE
"Ma abbiamo fatto in fretta. E se non è ancora arrivato... penso che avremo la stanza libera."

Ecco, appunto. Era di nuovo una proposta? Con un sorrisetto malizioso alzò la testa per guardare Sabo negli occhi “Bene, che stiamo aspettando allora?” gli disse sciogliendo l’abbraccio e scendendo dallo striker. Dopo averlo sistemato al riparo da occhi indiscreti provvide a rivestirsi con i suoi soliti (nonché pochi) indumenti e si liberò degli abiti da guardia che aveva indossato fino a quel momento bruciandoli, cancellando così ogni traccia. Seguì poi Sabo per un sentiero che si spingeva per un po’ verso l’interno dell’isola, evitando il centro abitato. Camminarono fino a raggiungere un tronco cavo all’interno del quale era stato nascosto l’accesso ad un bunker sotterraneo. Evidentemente i rivoluzionari usavano spesso quel posto come base temporanea o come luogo di ritrovo perché il rifugio era dotato di ogni comfort. Una grande libreria era appoggiata ad una parete della stanza, che fungeva sia da salotto che da angolo cottura. In una piccola dispensa erano conservati generi alimentari in scatola e altri alimenti a lunga conservazione. C’era anche un’altra stanza dove erano disposte innumerevoli armi e munizioni e un corridoio che portava al bagno e alla camera da letto. “Vedo che voi rivoluzionari non vi fate mancare niente” disse Ace sorridendo mentre si guardava attorno.
“Questo posto è fantastico. E’ qui che devi incontrarti col tuo compagno? Pensavo avessi detto che dovevate incontrarvi in un albergo in città...”.
Continuò a girovagare nella stanza, guardando i libri contenuti negli scaffali senza davvero vederli; pensò che avrebbe tanto voluto stare un po’ da solo con lui, ma forse non era una buona idea farsi trovare dal suo amico in atteggiamenti ambigui.. Magari anche solo il fatto di essere entrato in quel luogo che non avrebbe dovuto vedere avrebbe potuto danneggiare Sabo. Non voleva certo creargli dei problemi con i suoi superiori. A malincuore si sforzò di pensare che era la cosa più giusta da fare al momento. Senza guardarlo direttamente si rivolse al biondo “Immagino che questa sia una base segreta; forse è meglio se ti aspetto allo striker… Non voglio che passi dei guai per colpa mia”

ho attinto liberamente e spudoratamente da Lost per quel che riguarda il bunker :rotfl: Quel telefilm ha avuto una dubbia influenza su di me :sese:


Edited by Elen87 - 5/6/2011, 14:59
 
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Sabo

CITAZIONE
“Bene, che stiamo aspettando allora?”

Sabo si domandò se l'improvviso entusiasmo di Ace fosse dovuto al fatto di incontrare un suo compagno o a quello di avere una stanza a disposizione. Sperò vivamente la seconda, anche perché avrebbe volentieri evitato un incontro di qualunque genere con altri rivoluzionari.
E poi la seconda era molto più interessante, dal punto di vista di Sabo.
Approfittò del potere del fuoco di Ace per bruciare anche la sua divisa - normalmente l'avrebbe gettata in acqua per nasconderla, ma da quando aveva incontrato suo fratello si era decisamente rammollito, e la cosa era piuttosto grave, perché avrebbe potuto mettere entrambi in pericolo. Ma non ci poteva fare nulla se Ace tirava fuori il suo lato imprudente.
Cercando di recuperare un po' di lucidità, decise che non era il caso di farsi vedere assieme con Ace all'albergo, ma fortunatamente in quell'isola di trovava anche uno dei rifugi di emergenza, perciò la soluzione migliore sarebbe stata rifugiarsi lì, tanto era assolutamente certo che Ace non sarebbe andato a raccontarlo in giro.
Una volta dentro lasciò il fratello ad ambientarsi nel piccolo bunker, mentre appendeva il mantello nero su una delle sedie e si liberava di tutto l'armamentario che portava in giro, bastone compreso, sparpagliandolo sul tavolino.

CITAZIONE
“Vedo che voi rivoluzionari non vi fate mancare niente”

Sabo sorrise. "E' un rifugio di emergenza, dobbiamo essere pronti a qualunque evenienza," spiegò con una punta d'orgoglio. La vita dei rivoluzionari non era per niente facile, in pratica non avevano una vita loro e tutto quello che facevano era finalizzato a qualcosa per cui non avevano ricompensa... Ma ciò non significava che non avessero i loro momenti (se Dragon non guardava, ovviamente).

CITAZIONE
“Questo posto è fantastico. E’ qui che devi incontrarti col tuo compagno? Pensavo avessi detto che dovevate incontrarvi in un albergo in città...”.

"Sì, è vero, ma ho pensato che qui fosse più sicuro... Sai, non è prudente che ci vedano assieme." Aveva aggiunto quest'ultima frase a malincuore, perché naturalmente non si vergognava affatto di avere Ace come fratello, ma purtroppo non era più il tempo di andarlo a sbandierare ai quattro venti come quand'erano bambini.
Intanto, si era allontanato un attimo verso la stanza da letto, giusto per essere sicuro che Iulo non fosse a dormire, ma trovò un suo foglietto di avviso sopra la porta: Arriverò tardi, sono con una ragazza *smile*. Iulo
La fiera delle novità, dato che una cosa del genere capitava una volta sì e l'altra pure, data la passione di Iulo per ogni donna che respirasse. In situazioni normali a Sabo, dopo aver letto l'avviso, sarebbe comparsa una vena pulsante sulla testa, e avrebbe imprecato per essere l'unico serio a fare il rivoluzionario, e perché gli toccava perdere tempo ad aspettarlo. Ma adesso aveva Ace che lo aspettava di là, ed il pensiero che Iulo non si facesse vedere fino almeno a mezzogiorno era più di quanto potesse desiderare. Doveva ricordarsi di offrirgli un caffè.
Quando tornò nella stanza principale, vide Ace piuttosto pensieroso.

CITAZIONE
“Immagino che questa sia una base segreta; forse è meglio se ti aspetto allo striker… Non voglio che passi dei guai per colpa mia”

"Sei diventato prudente e serio tutto d'un colpo?" domandò Sabo sorridendo. "Guarda che per quello basto io." Poi scosse la testa: gli faceva piacere che Ace pensasse a lui. "Non ti devi preoccupare," gli disse. "Adesso che sei qua, è un po' tardi per dire che è segreta, no?" Con un sospiro aggiunse: "ormai ho infranto così tante regole che una in più non farà differenza, rimani pure qui, tanto il mio compagno non arriverà ancora per un bel po', e almeno saremo al sicuro."
Si avvicinò alla credenza ed iniziò a frugarci all'interno. "Abbiamo dieci anni da recuperare, sarà il caso di iniziare il prima possibile, e mi sembra anche che io abbia qualcosa da farmi perdonare. Il rum è ancora la tua bevanda preferita?" domandò, appoggiando due bottiglie sul tavolo.

Penso di ricordare vagamente quel bunker XD Comunque ci stava alla grande XD (basta che non inizino a morire personaggi come in Lost però XD)




 
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view post Posted on 6/6/2011, 00:30
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Portogas D. Ace

CITAZIONE
"Sei diventato prudente e serio tutto d'un colpo?"

Le parole 'Ace' e 'prudente' nella stessa frase non dovrebbero neanche coesistere. Stonano proprio. Ace alzò leggermente un sopracciglio e guardò il fratello con aria interrogativa. Non aveva capito bene se lo stava sfottendo allegramente o se volesse in qualche modo confortarlo.
CITAZIONE
"Guarda che per quello basto io."

Eggià, parlava quello che gli era letteralmente saltato addosso non meno di un'ora prima. Molto prudente, Ace rischiava solo di affogare se lo striker si fosse ribaltato.. Da bambino magari era stato prudente. Forse il 'prudente' se l'era perso per strada durante la crescita; 'Intraprendente', ecco come avrebbe definito la versione adulta di Sabo. E, tanto per chiarire, la cosa non gli dispiaceva affatto.
CITAZIONE
"Non ti devi preoccupare, adesso che sei qua, è un po' tardi per dire che è segreta, no?"

Vero, Ace non avrebbe dovuto vedere quel luogo in partenza.
CITAZIONE
"ormai ho infranto così tante regole che una in più non farà differenza, rimani pure qui, tanto il mio compagno non arriverà ancora per un bel po', e almeno saremo al sicuro."

Ace si sentì di nuovo un po' in colpa: Sabo aveva dovuto infrangere tutte quelle regole per colpa sua... Non avrebbe nemmeno dovuto incontrarlo ed ora erano insieme in un rifugio segreto. Di certo il suo capo non avrebbe gradito tutto ciò. Però... in fin dei conti Sabo non aveva l'aria di essere troppo dispiaciuto. Lo seguì con lo sguardo mentre rovistava in una credenza
CITAZIONE
"Abbiamo dieci anni da recuperare, sarà il caso di iniziare il prima possibile, e mi sembra anche che io abbia qualcosa da farmi perdonare. Il rum è ancora la tua bevanda preferita?"

"Puoi dirlo forte!" rispose allegramente prendendo una sedia e accomodandosi accanto al biondo. Senza tanti complimenti si versò un generoso bicchiere di rum e lo vuotò in un sorso, schioccando le labbra "Ah, così va meglio!". Bevve ancora alcuni -parecchi- bicchieri del liquido ambrato mentre parlava distrattamente del motivo che l'aveva spinto sull'isola dove si erano incontrati. Gli raccontò di come era entrato a fare parte della ciurma di Barbabianca e degli avvenimenti che si erano susseguiti da allora, fino all'omicidio di Satch, il comandante della quarta flotta, per mano di un suo sottoposto, Marshall D. Teach, detto Barbanera. L'obiettivo di Ace era vendicare il suo nakama, trovando e uccidendo l'uomo che l'aveva assassinato solo per rubargli un frutto del diavolo.
Dopo un po', stanco di parlare e leggermente intontito per via dell'alcol, appoggiò il bicchiere, vuoto come pure le bottiglie, sul tavolo "Allora... dov'eravamo? Ah, già...". Si avvicinò di più a Sabo e sfiorò le sue labbra con le proprie, rubandogli un rapido bacio. Invece di approfondire quel contatto si ritirò leggermente, quel tanto che bastava per sussurrargli sulle labbra "Credo che ora sia proprio il momento giusto per farti perdonare"

no no no, direi niente morti alla Lost.. XD qui l'unico rischio è che salti una coronaria ad Ace (o a me) con quello che lo aspetta :fua:


Edited by Elen87 - 6/6/2011, 14:07
 
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