Nami la Gatta LadraLa giovane Navigatrice stava impartendo a destra e a manca ordini su come dovevano sistemarsi per passare il resto della serata e quindi la notte in quell'arido luogo.
Dormire nel deserto non era esattamente il sogno della vita di Nami, ma la situazione di Bibi la spingeva a fare cose che solitamente non avrebbe mai fatto, come rischiare in prima persona.
Infondo, come lei, anche la Principessa stava combattendo per salvare il suo paese.
Solo che Nami era inciappata in un certo pirata dal cappello di paglia che in due minuti le aveva rivoluzionato il mondo senza che lei facesse in tempo a capire se era bene fidarsi o no.
Bibi, invece, pareva molto più sospettosa e soprattutto molto più fragile della Gatta Ladra.
' Anche io ero così? ' si chiese la Navigatrice.
Sorrise, pensando che sì, era così, prima di incontrarli.
Anzi, di incontrarlo.
Osservò Rufy con affetto e gratitudine, attenta che lui non la scorgesse.
Solo che vide che anche Ace stava guardando il giovane dal cappello di paglia.
Distolse lo sguardo immediatamente.
Non voleva certo essere colta in quell'attimo di debolezza da quel pirata sconosciuto.
Inutile, quanto tempo passasse, i pirati per lei erano brutta gente.
Ammenoché Rufy non dicesse il contrario, ovviamente.
"E' pronto!" li chiamò Sanji, che aveva allestito dal nulla un banchetto per le sue due 'muse' e ovviamente per il Capitano e gli altri idioti.
"Ace! Vieni a mangiare!" chiamò a gran voce Rufy, prima di precipitarsi senza mezzo scrupolo.