Isola invernale -, Penguin x Killer

Killer -

Killer si sedetta davanti a lui e chiamò una cameriera. La barista sembrava averlo riconosciuto e mandò subito la collega, probabilmente intimorita dal pirata.
- Cosa volete da bere? - chiese la cameriera sfoderando un ampio sorriso verso i due pirati.
- Rhum - disse secco Killer, senza neanche guardala quasi irritato..e lui sapeva perchè.
- Una pinta di sidro- Guardò la cameriera da sotto la visiera, sfoderando un sorriso divertito.
La ragazza tornò poco dopo con i due bicchieri e li appoggiò sul tavolo.
Killer dovette fermarla, rosso per l'imbarazzo sotto la maschera. - Em..avreste una cannuccia ? -
La camerire gli sorrise e annuì, dirigendosi verso il banco per poi portargliela.

Penguin -

Penguin credette di aver sentito male finché non arrivò la cannuccia.
Lo guardò e scoppiò a ridergli in faccia.
- Oddio .. questa è la cosa più comica che io abbia visto in gran parte della mia vita.. - Disse ancora ridendo. Certo non batteva quella volta dove aveva visto Casquette camminare tranquillo per la nave con le dita attaccate alla punta nel naso.. Insomma, mai irritare il capitano Law.
Evitò di ridere ancora, così bevve il suo sidro tutto d'un sorso, ordinandone un altro.
- Cos'è che nascondi là sotto, eh? - Chiese con un sorriso decisamente malizioso.
Non riusciva a considerare Killer in nessun modo, non senza vederlo in faccia.
- Insomma, per fare queste figure di merda ci sarà un motivo! -

Killer -

Killer non si era aspettato quella domanda così diretta e così privata, facendolo rimanere un attimo interdetto.
- E' una lunga storia.. - parlò con la testa reclinata verso il basso. La maschera nascondeva fortunatamente la sua espressione triste. Non gli piaceva parlare di quella storia e anche solo pensarla lo rendeva malinconico. - Lo indosso per una promessa fatta alla persona che mi ha salvato la vita.-
La promessa l'aveva fatta a sua sorella maggiore quando era ancora piccolo. La città dove era nato era stata attaccata da un gruppo di briganti e lui era stato salvato dalla sorella maggiore. " La prossima volta che ti vedo non voglio vedere nessuna cicatrice sul tuo volto. Me lo prometti?" erano state le ultime parole della sorella prima di essere catturata e uccisa.
Killer tornò improvvisamente nella realtà, dal suo sogno ad occhi aperti. - E poi non sono affari tuoi, Penguin. - disse secco, mettendo in chiaro che non era un argomento di cui piaceva molto parlare.

Penguin -

Ascoltò quelle due frase striminzite che uscirono dalla bocca di Killer, poi annuì. In fondo se non voleva dirglielo ora.. Gliel'avrebbe detto dopo, ovvio.
Gli offrì un altro boccale di rhum che la cameriera portò immediatamente.
- Come siamo scorbutici, biondo - Lo chiamò con quell'appellativo tanto per divertirsi.

Killer -

Killer si rese conto di essere stato troppo scontroso, ma non era un argomento di cui piaceva parlare.
- E poi così nessuno mi può conoscere veramente. Ma se proprio lo vuoi sapere, me la tolgo appena sono nella mia nave da solo.. confessò facendo spallucce.
Continuò a bere il suo rhum con la cannuccia, fregandosene degli sguardi degli altri clienti della locanda, divertiti.
Anche Penguin aveva smesso di ridere per quella scena che, doveva ammettere, era comica.

Penguin -

Penguin fece spallucce.
- Allora mi farai vedere cosa c'è sotto quando saremo nella tua nave - Gli rivolse un sorriso ambiguo continuando a bere.
Penguin, che da nascondere non aveva assolutamente nulla, si sfilò il cappello, si scompigliò i capelli neri e lo guardo con quegli occhi.
Erano stati sempre un misto tra grigio e azzurro e forse un po' troppo.. affilati, per uno come lui.
Penguin si era tolto in cappello, in pubblico, davanti a Killer. E aveva alzato lo sguardo verso di lui.

Killer -

Killer guardò Penguin, che si era tolto il cappello mostrando i suoi capelli nerissimi. Ma non furono i capelli ad attirare l'attenzione del biondo, no, erano gli occhi. Quegli occhi. Grigio-azzurri. Glaciali, con lo sguardo beffardo, di sfida. Quegli occhi che contrastavano così bene con i capelli corvini, rendendolo ancor più misterioso.
Killer dovette ammetere che Penguin, sotto al cappello che portava sempre, era davvero bello.
-Come vuoi..- rispose alla sua affermazione, come se non gliene importasse poi molto.
In realtà, non si sapeva spiegare il perchè, ma l'idea che Penguin potesse vedere davvero com'era lui, gli faceva uno strano effetto.
Tu invece perchè porti sempre quel cappello sulla testa?Era sinceramente curioso. Perchè coprire tutto quel ben di Dio?

Penguin -

Rimase sorpreso da quel 'come vuoi', in realtà aveva detto quella frase per innervosire Killer, fargli dire qualcosa come "chi ti credi di essere? ti ammazzo!" o qualcosa di quel genere, come Killer era solito fare, ma forse Killer era più calmo, in certi momenti?
- Nel mare settentrionale spesso ci si ritrova ad indossare un cappello, di qualsiasi genere.. le temperature polari fanno gelare la testa - Commentò più o meno sarcastico, forse la storia non era tutta lì, o forse si.
- Secondo me sei troppo brutto per toglierti la maschera - Buttò la frase prima di bere un po' di sidro. Non che ci credesse tanto, a quella "leggenda".

Killer -

Killer si spazientì della sua insistenza e della sua insolenza, aveva superato il limite. -Penguin, ti conviene smetterla.- disse con voce bassa, leggermente inquietante.
Non voleva davvero combattere con lui, ma lo stava innervosendo abbastanza.
-E comunque, se proprio lo vuoi sapere, lo indosso come protezione. Sei contento ora?- La voce era tornata più leggera e si era allontanato dal suo viso, ma pur sempre con il tono di sfida.
Non sapeva perchè, ma riusciva sempre a cedere a una domanda di Penguin, come se gli facesse uno strano effetto la sua presenza stessa.