Saikai - Ritorno., [VM 18] Attenzione: SPOILER!

Shanks


Il più grande stava già uscendo, quando aveva sentito l'altro mormorare.

Non era riuscito a fare un passo di più, a dargli ancora le spalle - sebbene fosse stato Rufy il primo a farlo.
Si voltò solo per metà, accompagnato dal teatrale oscillare del mantello nero.
Non trovava il coraggio di dargli le spalle, ma neanche di guardarlo, così rimaneva in una via di mezzo che metteva in ombra il suo volto.
"Abbiamo finito di fare rifornimenti. Il mare è grande e le cose da vedere sono tante" gli prese il cappello dalle mani con enorme facilità - Rufy sembrava aver perso tutte le forze all'improvviso - e poi glielo premette sul capo, come quella volta "Ci rivedremo a Raftel. Quando sarai diventato davvero un uomo" e non voleva ammettere, neanche per sogno, che infondo Rufy lo era già.



Edited by *Reghina* - 24/2/2011, 22:56

Monkey D. Rufy

Quelle parole pronunciate dal suo amico Shanks gli mozzarono il fiato. E quel vecchio cappello di paglia che lo aveva accompagnato in mille avventure assieme alla sua ciurma strampalata di pirati, ora veniva premuto sulla sua testa.
Voleva ritornare in mare con i suoi uomini: rivedere le onde biancheggiare contro il blu acceso dell'oceano, mentre si infrangevano contro gli scogli a cui erano abbarbicate una miriade di ostriche.


"...No" Disse all'improvviso, abbracciandolo forte.

< E' ancora troppo presto, non puoi andartene. Devi restare. >

"Voglio che resti."

Shanks


Il Rosso trovò il giovane stretto a sé, in un gesto troppo inaspettato per potersi scostare - non l'avrebbe fatto comunque, ma doveva illudersi di sì.

lo sentì dire, mentre lo abbracciava.

Il maggiore percepì una fitta all'altezza del cuore e il suo sguardo, scuro fino a poco prima, osservò la figurina che lo stringeva con dolcezza.
"Sei proprio un bambino" lo beffeggiò, con un piccolo sorriso, stringendolo però a sé con l'unico braccio, in una presa incompleta, ma forte e indissolubile.
< Solo per un po', posso permettermelo > pensò, leggermente malinconico.



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Monkey D. Rufy



"Ih, ih, ma non è vero! Smettila di prendermi in giro!" Sbuffò Rufy imbronciato, mentre tuffava la testa dai capelli scompigliati tra le sue braccia, e lo stringeva forte, come una piccola scimmia.
Poi Rufy, sorridendo allegramente, alzò il viso e incrociò i suoi occhi: Shanks era davvero lì con lui, e sarebbe rimasto - almeno per un po'.
Mentre sorrideva, a Rufy - stranamente - pareva quasi di aver recuperato tutte le forze.

Shanks


Il Rosso sbuffò fintamente scocciato, nel vederlo appiccicato al suo petto in quel modo.

La tentazione di scompigliargli i capelli di loro natura disordinati fu troppo forte per resistergli.
Il cappello era già scivolato dietro il collo, non cadendo a terra solo grazie alla cordicella che lo ornava.
La mano dell'Imperatore si era posata delicata su quel capino, ma vi era rimasta un po' ferma, come esitante.
"Come potrei non prenderti in giro? Sei uguale a come ti ho lasciato" lo derise, ma non era vero.
Era più grande, più forte, più maturo.
Più bello.
Shanks scosse il capo e, a pugno chiuso, scompigliò ancor di più quella chioma corvina "Un moccioso molto idiota!" concluse, con un sorriso non diverso da quello infantile di Rufy, solo con più esperienza.



Edited by *Reghina* - 24/2/2011, 22:56

Monkey D. Rufy


"Uffa, questo non è vero! Sono cresciuto un sacco da quando hai lasciato il villaggio di Foosha!" Protestò Rufy, continuando a tenere il broncio.


"E tu sei diventato vecchio!" Replicò, sottolineando l'ultima parola e facendogli una simpatica e memorabile linguaccia.
Mentre la mano di Shanks gli scuoteva la testa nera, scompigliandogli la massa di capelli neri già abbastanza arruffati per conto loro, sentì un groppo alla gola: Rufy pensò che quel momento era bellissimo.
Ritrovarsi stretto contro il petto caldo di Shanks, come se fosse tornato veramente un piccolo marmocchio che combinava guai a non finire.
Il sorriso di Rufy si allargò ancora di più sul suo viso, e i suoi occhi luccicarono di felicità.

Shanks



Quell'affermazione, ancor di più perché seguita da un broncio infantile, fece allargare ancor di più il sorriso del maggiore.
Una smorfia calda e sicura, rassicurante.
Ovviamente poi Rufy aveva dovuto rispondere al 'Moccioso'.

L'Imperatore l'aveva guardato come un bambino pronto a far monellerie, che ne ha davanti uno ancora più scatenato "Io non invecchio, io maturo" sottolineò saccentemente.
Con gli occhi neri lucidi di gioia, il 'suo' piccolo Rufy era davvero stupendo.
< Non è tuo, Shanks > si ricordò, scurendosi nuovamente, non potendo far altro che rinsaldare la presa < Non potrà mai esserlo >.



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Monkey D. Rufy




"Certo certo...", l'aveva preso in giro Rufy, facendogli una smorfia; mentre il sorriso largo e simpatico, quello a trentadue denti, si allargava sul suo viso.
I suoi occhi neri e lucidissimi continuavano a brillare, luccicando di felicità per aver ritrovato e riabbracciato il suo caro amico - di cui aveva sentito la mancanza per troppo tempo.

"...Shanks, sono davvero felice di averti finalmente rivisto." Aveva detto Rufy, parlando quasi sottovoce.

Rufy aveva alzato il mento verso di lui, incrociando il suo sguardo. Poi aveva avvicinato lentamente l'indice, fino a sfiorargli piano la guancia con la punta delle dita.

< Sei proprio tu, e sei qui. > Aveva pensato Rufy, capendo che non si trattava affatto di un bel sogno, bensì della realtà - una stupenda realtà.

Shanks


L'Imperatore aveva sogghignato divertito delle smorfie del ragazzino, lasciando perdere la presa in giro.

Era stata questa frase, insieme a quegli occhi nerissimi su di lui, a farlo desistere dal rispondere alla provocazione.
Gli stava sfiorando la guancia con le dita, Rufy.
Sentì un brivido a quel tocco.
"Detta così, sembrava m'avessi dato per morto" ironizzò, lasciando ricadere il proprio braccio lungo il fianco, godendosi solo un po' la dolcezza del gesto del minore.



Edited by *Reghina* - 24/2/2011, 22:56

Monkey D. Rufy


"L'idea non mi è nemmeno passata per la testa, neanche per un momento." Aveva risposto, e nei suoi occhi per un attimo era baluginata una luce diversa, più cupa e più scura di quella precedente che li aveva accesi di felicità.
"Tu sei invincibile, Shanks!" Aveva esclamato Rufy, tornando a sorridere.

< Non morirai mai. > Aveva pensato poco dopo, mentre gli accarezzava di nuovo il viso con la punta delle dita, sfiorando la vecchia cicatrice che era rimasta sempre lì, al proprio posto.

Shanks


Aveva visto quella luce strana balenare negli occhi dolci di Rufy e si era spaventato.
Era troppo cupa, per quelle iridi da bambino, non avrebbe dovuto neanche sognarsi di fare sguardi simili.

E neanche di dire cose simili.
La morte di Ace doveva pesargli ancora, era percepibile nell'aria.

Nonostante l'ultima esclamazione pareva la solita da 'Rufy', il Rosso si era ormai scurito.
Quando, poi, le dita di Rufy erano passate sulla cicatrice che aveva sull'occhio, non aveva potuto evitare di scostare appena il viso, come bruciato.
"Torna a letto" disse, come se ne fosse ricordato solo in quel momento.



Edited by *Reghina* - 24/2/2011, 22:56

Monkey D. Rufy

Mentre la punta dell'indice di Rufy si avvicinava, viaggiando sulla pelle, Shanks si era scostato rapidamente, evitando così il tocco di quelle dita che volevano soltanto sfiorare quella vecchia cicatrice.


Rufy l'aveva guardato con i suoi occhi grandi e neri, che si erano poi incastrati in quelli del Rosso.
L'aveva fissato, mentre nasceva di nuovo quel groppo nella sua gola; era così difficile da mandare giù, come una palla fin troppo grossa e pesante.

"Ma domani tu hai intenzione di partire." Aveva detto Rufy - quasi come se stesse parlando con se stesso, stringendo i pugni fino a quando tutte le nocche non erano sbiancate completamente.

< Non voglio che tu te ne vada...proprio ora che ti ho ritrovato. >

Shanks


Al Rosso si era annodato a triplo giro lo stomaco, nel vedere la reazione di Rufy al suo scostarsi.

Sarebbe parso un capriccio, se non fosse stato per le nocche serrate e l'aria di chi sta per piangere, come stesse per perdere un tesoro a lungo cercato.
"Te l'ho detto. Ti aspetto al traguardo. Pensi di non poterci arrivare?" l'aveva detto con tono scuro, ma di ironica sfida.
< Non voglio lasciarti > pensava invece, l'ombra a nascondere ogni espressione del viso.



Edited by *Reghina* - 24/2/2011, 22:56

Monkey D. Rufy


"Certo che ci arriverò, ma..." Aveva iniziato Rufy, cercando di rispondere; però i suoi pensieri erano ridotti ad un groviglio e quel groppo alla gola gli impediva di continuare a parlare.
Quel nodo si allargava istante dopo istante e lo teneva stretto in una morsa crudele e quasi micidiale, mentre Rufy capiva che Shanks all'alba sarebbe veramente partito con la sua ciurma, e che avrebbe ripreso il largo, tornando a navigare per i mari azzurri che avrebbe incontrato.
Qualche secondo dopo Rufy aveva riaperto di nuovo la bocca, ma non era riuscito a pronunciare nemmeno mezza parola di tutte quelle che gli galleggiavano nel cuore e nella testa.
Poi aveva serrato le labbra con forza e aveva abbassato lo sguardo.

Shanks



L'Imperatore aveva atteso continuasse, ma non c'era stato seguito.
Aveva visto Rufy stringere i pugni e abbassare il capo, come in un gesto di resa.
" 'Ma' cosa, ragazzino? Non cominciare frasi che non puoi finire" l'aveva rimproverato.
Si sentiva un'essere senza cuore, ma doveva allontanarsi da lì.
< La Nuova Era deve sbocciare da sola e per chi non è in grado di proseguire con le sue forze, non ci saranno speranze > pensò.
Però Rufy era in grado di farcela da solo.
Che male avrebbe fatto, rimanendo solo un altro po'?



Edited by *Reghina* - 24/2/2011, 22:57