Family, Marco x Ace

Portgas D. Ace

Ace adorava Sabaody, c'era il luna park! Quando c'era venuto la prima volta era famoso ma non troppo ed aveva potuto godersela alla grande, adesso, con tutto quello che era successo, non aveva né il tempo né la possibilità di fermarsi così vicino alla sede centrale della marina, doveva prima trovare Teach e risolvere la cosa. Un'altra cosa da mettere in conto.


Annuì, prendendosi l'appunto mentale. Non sapeva che Crocus fosse stato nella ciurma di suo padre, altrimenti non sarebbe stato così amichevole con lui quando l'aveva incontrato, ma ormai era fatta. Ed era davvero l'unico a cui avrebbero potuto chiedere, motivo per cui apprezzò davvero tanto che Marco si fosse offerto per andare da solo, perché non sapeva come avrebbe potuto reagire altrimenti. Con il mantello sulle spalle per evitare di dare troppo nell'occhio vicino alla sede centrale (non che liberarsi di qualche marine sarebbe stato un problema, ma non voleva perdite di tempo) si recò in fretta al Grove 29 e chiese del negozio Log, che era situato in una stradina secondaria lontana da occhi indiscreti. Una volta entrato fu immediatamente accolto da un signore alto e allampanato, con una cicatrice da bruciatura all'angolo della bocca. "Il comandante della seconda flotta di Barbabianca! Guarda se non abbiamo una celebrità!" Ace sorrise: diventare così famoso era sempre stato uno dei suoi obiettivi. "Il signor Leadfoot?" domandò, e quello annuì. "Avrei bisogno di un logpose per Drum," disse allora. Deadfoot annuì ed aprì uno degli armadi di legno che costellavano il negozio, e poi frugò nel cassetto con la lettera D prima di estrarre il logpose interessato. Non fece alcuna domanda consegnandolo ad Ace, probabilmente era abituato a persone che tenevano alla privacy. Non lo fece nemmeno pagare, dicendo che era un piacere servire i pirati di Barbabianca.
Ace tornò alla barca, ma Marco non era ancora lì. Rimase incerto se rimanere lì ad annoiarsi oppure andare a cercarlo col rischio di beccare la conversazione con Crocus, ma tentò per la seconda in quanto la noia al momento gli sembrava molto peggio. Individuare il suo percorso fu semplice, bastò chiedere alle persone se avevano visto 'un tizio con la testa ad ananas'. Non era mai stato al bar "ti spenno", non che fosse un problema per lui dato che non avrebbe mai pagato comunque, ma quando entrò si rese conto che c'era un altro motivo per cui avrebbe dovuto starci alla larga. Silvers Rayleigh, il vicecapitano di suo padre. Che gioia. In fondo avrebbe anche potuto pensarci, se Crocus era nella ciurma probabilmente gli altri membri sapevano come contattarlo. Si avvicinò a Marco, sperando che Rayleigh lo ignorasse. "Ho preso il log," gli comunicò. Sfortunatamente non fu così fortunato, perché Rayleigh sembrava parecchio interessato a lui, anche se al momento pareva solo per la sua posizione all'interno della ciurma, stupefacente per uno della sua età. Poi però fece una domanda che non avrebbe dovuto fare. "Conoscevo una donna che si chiamava Portgas D. Rouge... Tua parente?" Ace lo guardò molto, molto male. Non amava parlare di quella cosa, figuriamoci con uno come lui! Senza contare le implicazioni che avrebbe potuto portare, dato che dubitava che Rayleigh non fosse a conoscenza della cosa. Ma poi la curiosità ebbe il sopravvento, dato che aveva di fronte qualcuno che conosceva sua madre, quindi annuì. "Mia madre." Rayleigh sembrò sinceramente colpito. "Davvero? Pensavo che fossi del mare orientale..." Ace si incupì. "Sono cresciuto lì dopo la sua morte." Di nuovo, Rayleigh sembrò sincero nel suo dolore. "Mi dispiace molto, era una gran donna. Bella, indipendente, sicura di sé. Roger era pazzo di lei, ma era quasi sprecata per lui, e lei lo sapeva." Ridacchiò. "Ah, le loro scene erano impagabili!" Improvvisamente, la conversazione si era spostata su un terreno pericoloso, per cui Ace si voltò immediatamente verso Marco. "Allora, lo hai chiamato Crocus? Sarebbe meglio muoversi in fretta."

Portgas D. Ace


La gioia di sapere finalmente dove poter rivedere il fratello scemò immediatamente nel realizzare che lui e Teach si sarebbero con ogni probabilità trovati nello stesso posto. "Anche Barbanera sta andando lì! Dobbiamo muoverci subito!" Afferrò Marco per un braccio e lo trascinò fuori dal bar; l'unica cosa positiva di quella faccenda era avere una scusa per andarsene il più in fretta possibile ignorando Rayleigh e qualsiasi altro su commento su sua madre. Ma era una magra consolazione al pensiero di quello che sarebbe potuto succedere. Non aveva dubbi che Rufy fosse rimasto sempre lo stesso e cercare i guai era la sua specialità. E stavolta ne avrebbe trovato uno troppo grosso.
Non fu una gran compagnia durante il viaggio, lo sapeva, ma non poteva farci nulla. Non era già abbastanza tutto il caos che Teach aveva procurato, ci mancava solo che facesse qualcosa al fratello. Le sue preoccupazioni si rivelarono infondate, in quanto, quando arrivarono a Drum, scoprirono che Rufy non era ancora arrivato e che Teach se n'era invece già andato, lasciando distruzione dietro di sé. L'unica cosa positiva era che, nel mentre, aveva anche cacciato il tiranno locale, ma dato che non l'aveva fatto volontariamente, non contava come buona azione.
La cosa frustrò Ace ogni oltre misura. Aveva sperato di incontrare il fratello e di chiudere definitivamente la questione Teach, invece non aveva ottenuto nessuna delle due cose ed erano rimasti nuovamente con un pugno di mosche, avendo di nuovo perso le tracce del traditore. Fosse stato per lui, sarebbe rimasto lì ad aspettare Rufy, ma c'era il rischio di non arrivare nuovamente in tempo ad inseguire Teach. Ace sapeva che come comandante quella missione veniva prima, e quindi doveva momentaneamente lasciar perdere l'incontro col fratello.
Ma questo portava con sé un altro problema che rese la giornata di Ace ancora peggiore: l'unica isola nelle vicinanze che collegava tutte le isole successive, e quindi il punto di raccordo ideale per trovare nuove informazioni e, magari, anche rivedere il fratello, era Alabasta.
Un'isola desertica.
E lui odiava il caldo.
Era evidente che il mondo complottava in qualche modo per farlo incazzare. "Non dire niente," ringhiò sottovoce a Marco. Non che fosse colpa sua, ma era troppo irritato per indorare la pillola. E a dire la verità ce l'aveva anche un po' con lui per non averlo avvertito della presenza di Rayleigh, altrimenti si sarebbe ben tenuto alla larga da quel posto!
Era talmente irritato che quasi diede fuoco ad uno dei gabbiani portalettere, il quale gettò il pacco che portava e scappò via prima che Ace potesse in qualche maniera ucciderlo. Irritato per essersi lasciato sfuggire persino un gabbiano, Ace raccolse in malo modo il pacco e per un attimo ebbe la tentazione di gettarlo a mare per sfogarsi.
Non lo fece, e fu la sua fortuna, perché era la prima buona notizia da un bel po' di tempo: un logpose per Jaya con allegato un semplice biglietto con una s sbarrata. Ma Ace sapeva benissimo che cosa significava e non poté nascondere un ghigno. Intanto, Jaya aveva un clima decisamente più appetibile di Alabasta, il che era già in partenza una svolta positiva. Non era quello il fratello che aveva intenzione di rivedere, ma Ace non avrebbe certo detto di no, senza considerare che si prospettava la possibilità di vedere due fratelli al posto di uno, il che migliorò notevolmente il suo umore. E poi Sabo era un cavolo di rovoluzionario, sicuramente avrebbe saputo dirgli dove trovare Teach.
Improvvisamente la giornata aveva assunto prospettive più gradevoli. Tornò a cercare Marco, immaginando che avrebbe apprezzato il suo umore adesso. "Cambio di rotta," gli disse con un ghigno, mettendogli in mano l'eternal pose per Jaya.