Family, Marco x Ace

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view post Posted on 7/2/2011, 20:12
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Marco
Non fece intempo neanche ad avvicinarsi al punto in cui i pirati di Picchè sedevano -credè che quella ragazzina avesse una spece di radar avvista uomini- che lo chiamò:
CITAZIONE
"Comandante!"

Fece intempo a voltarsi, che la ragazza, si aggroppò al braccio, qausi volesse staccarglielo.
CITAZIONE
"Posso parlarle un attimo?" chiese, avvicinandosi."E' fidanzato? E cosa fa stasera?"

Marco scoppiò a ridere:
"Siamo intrebendenti, ragazzina? Non ti presenti neanche?"
"Il mio nome è Clau..."
CITAZIONE
"No, in realtà non volevo chiedere questo," si corresse tranquillamente. "Ascolti, lo so che il capitano è un tipo veramente difficile da trattare, è un idiota, è terstardo, sì, insomma... Ma in realtà è una persona stupenda e l'ultima cosa che vorrei è continuare a vederlo così. Non so perché si sia fissato con questa cosa, ma vorrei che la smettesse, e dato che non ci ascolta più... Magari può provarci lei, dato che sembra metterlo in difficoltà. Quindi, un consiglio: se vuole provare ad avere una conversazione quasi civile con lui, gli chieda di suo fratello. Fine monologo."

Fu in quel momento che, sentiro, un chiasso enorme provenire non troppo lonatano da lì.
"Il vostro capitano ha provato di nuovo ad unccidere il babbo..." lo disse sicuro, anche se non era lì a vedere. Non ci voleva certo molta fantasia, per capirlo.
"Non ho mai conosciuto nessuno di più testardo...io sono l'ultima persona che ascolterebbe." disse.
Sì voltò verso la direzione dove aveva sentito il ruomore, conscio che qualcuno avrebbe dovuto aiutre il moro.
"Ah, per rispondere alle tue domande...non sono findanzato, e sta sera sono libero" detto ciò si allontanò.
Arrivò giusto in tempo per ascoltare le parole del babbo:

CITAZIONE
"Ora ci stiamo dirigendo verso un'isola invernale, quindi sarà meglio che chiedi a Marco di procurarti qualcosa di pesante." Gli scoccò un'occhiata critica. "E fa' un salto in infermeria, hai le fasciature da cambiare, o ti si infetteranno le ferite." Quindi proseguì per la sua strada.
"non puoi darmi ordini, non faccio parte della tua ciurma, e non ne farò parte mai!"
"Non erano ordini, erano consigli paterni."

Pungo di fuoco aveva proprio un brutto caratteraccio!
marco veniva dalla parte opposta da cui veniva il babbo e fece il più rumore possibile per farsi sentire da Ace.
"Il babbo ha ragone. Ti porto in infermeria... e per favore basta resitenze. ci proverai domani, ok?"
Il quell momento arrivò Satch sorridente e curioso come sempre.
"Ah, proprio te volevo...devo raccontarti una cosa!"

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Sono felice che ti piaccia :*.*: spero di non aver esagerato questa volta^_^


Edited by Risa-chan - 8/2/2011, 11:28
 
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Portgas D. Ace

Ace affondò la testa nel cuscino, sperando inutilmente di poter smettere di sentire le lamentele di Satch che stavano continuando ininterrottamente da quando Marco gli aveva raccontato di Clau.
"Ma come si spegne?" domandò affranto all'infermiera che lo stava medicando (aveva accettato a malincuore il suo aiuto, sia perché sperava che Satch non li seguisse fino in infermeria, sia perché gli avevano detto che avrebbe avuto la possibilità di riprendersi prima).
"Tesoro, se lo sapessi l'avrei già fatto," rispose lei.

Se Marco e Satch fossero stati suoi amici, molto probabilmente Ace avrebbe trovato l'intera situazione estremamente divertente, perché lo era. Ma dato che erano i due bracci destri dell'uomo che voleva uccidere, e soprattutto stavano parlando del suo vice, non riusciva proprio a divertirsi nel modo in cui evidentemente lo stava facendo Marco.
Era anche un po' seccato dal fatto che lui avesse origliato la conversazione con la sua ciurma, anche se fortunatamente non aveva detto niente di particolarmente compromettente o imbarazzante... A parte il fatto che secondo Clau non aveva negato che Marco fosse attraente, ma la cosa non aveva molta importanza...
"Tesoro, stai andando a fuoco."
Insomma, non doveva averla, perché la cosa si fermava lì.

"Ho capito!" esclamò improvvisamente Satch, diretto a Marco. "Evidentemente ti sei perso il pezzo in cui ha parlato di me, di quanto sono simpatico e affascinante."
"No, non ti ha nemmeno nominato," intervenne Ace secco. Ok, forse un pochino si stava divertendo.
"Allora evidentemente non mi ha ancora visto, è l'unica spiegazione plausibile." Satch non si perse d'animo.
"Ho fatto, tesoro," disse l'infermiera alzandosi in piedi. Poi, rivolgendo un sorrisone al comandante della quarta flotta, aggiunse: "eravate tutti assieme quando avete sconfitto i pirati di picche, quindi l'ha vista, ma evidentemente non l'ha minimamente notata." Quindi uscì dalla stanza con molta tranquillità, mentre Satch si rifugiava in un angolino, depresso.

Ace si ricoprì con il lenzuolo, ma nemmeno quello sembrava avere efficacia, perché subito dopo risentì la voce squillante di Satch: "E' chiaro che non dovevo essere in forma l'altro giorno. Adesso vado a presentarmi e poi vediamo se la penserà ancora così su di te."
Ecco, bravo, vai... Ace si raggomitolò sotto il lenzuolo, nella speranza che anche Marco decidesse di andarsene, in maniera da poter poi sgusciare via dall'infermeria in tutta tranquillità.
Satch sorrise allegramente, saltellando verso la porta. Poi si fermò. "Tra parentesi, sei veramente sicuro che questa storia sia una cosa positiva?" domandò a Marco, indicando Ace. Non aveva specificato esattamente nella frase "provate a toccare la mia ciurma" includesse una cosa del genere. "Lei ti piace?"
E Ace, sotto il lenzuolo, aguzzò le orecchie per sentire la risposta.

SPOILER (click to view)
No, mi sa che sono io quella che ha esagerato ^^''
 
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view post Posted on 8/2/2011, 11:53
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Marco

Si stava divertendo da matti, Sath non la finiva più i blaterare cose senza senso, era evidente come, la cosa lo aveva sciccato.
Satch era un tipo allegro a cui piaceva corteggiare le ragazze, non che avesse una fissazione, ma ogni tanto all'arrivo di qualche isola, faceva un po' il galletto.
Aveva anche il vizio, ogni tanto, di vantarsi del suo successo con le ragazze, che di fatto non aveva, forse anche un po' per scherzo.
Ecco perchè gli aveva raccontato di ciò che aveva sentito,non per vatarsi, ma solo per vedere la sua faccia sbiancare inredela.
"Non ci credo, non è possibile!"
"Invece sì!" eclamò.
"Trovi questa faccenda così divertente?"
"Trovo te divertente."
CITAZIONE
"Ho capito!" esclamò improvvisamente Satch, diretto a Marco. "Evidentemente ti sei perso il pezzo in cui ha parlato di me, di quanto sono simpatico e affascinante."

Questa era forte: la fantasia di Satch, alle volte era sconfinata. però ciò che lo sorprese fu la risposta di Ace:
CITAZIONE
"No, non ti ha nemmeno nominato,"

Non è tanto la risposta in sè, ma il fatto che Ace avesse ribattuto entrando in quella discussione.
Credeva, da come affondava la testa sotto il coscino, che non vedesse lora che Satch se ne andasse e che la conversazione avesse fine.
Anche prima, aveva troncata dicendo esplicitamente di non voler parlarne.
Era talmente concentrato su questo punto che si perse la risposta dell'amico e dell'infermiera.
CITAZIONE
"E' chiaro che non dovevo essere in forma l'altro giorno. Adesso vado a presentarmi e poi vediamo se la penserà ancora così su di te."

"Non credi di essere troppo melodrammatico?" era una domand retorica, ovviamnete.
Satch, oltre ad amare fare le cose dette prima, adorava i drammi, ed Il biondo era sicuro che non aveva preso la faccenda seriamente come voleva darlo a vedere.
Infatti, avviandosi alla porta , sorrideva allegro come sempre.
CITAZIONE
Satch sorrise allegramente, saltellando verso la porta. Poi si fermò. "Tra parentesi, sei veramente sicuro che questa storia sia una cosa positiva?" domandò a Marco

CITAZIONE
"Lei ti piace?"

Marco coppiò a ridere:" Cosa ti viene in mente? E' simpatica e carina, ma niente di più."
Satch sembrò soddifatto della risposta, e uscì dalla stanza.
Si rivolse ad Ace, mettendosi seduto su una sedia:
"Se speri che me ne vada, così puoi uscire da qui indisturbato, scordatelo. Non volgio beccarmi un strigliata dall'infemiere per causa tua."

SPOILER (click to view)
macchè, mi ha fatto morire dal ridere quel pezzoxD


Edited by Risa-chan - 8/2/2011, 18:02
 
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view post Posted on 8/2/2011, 17:35
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Portgas D. Ace

CITAZIONE
Marco scoppiò a ridere:" Cosa ti viene in mente? E' simpatica e carina, ma niente di più."

Ah, ora glielo dico a Clau..! pensò Ace fra sé, sorridendo. Si sentiva decisamente sollevato, non sapeva nemmeno lui bene perché, in fondo il suo vice stava per prendere una delusione... Anche se conoscendola non ci avrebbe messo molto a rimettersi a caccia.

La sua allegria passò un attimo dopo, quando, uscito Satch, Marco affermò:

CITAZIONE
"Se speri che me ne vada, così puoi uscire da qui indisturbato, scordatelo. Non volgio beccarmi un strigliata dall'infemiere per causa tua."

Ma legge nel pensiero?! Ace spuntò con la testa fuori dal lenzuolo per rivolgergli un'occhiata piuttosto eloquente su cosa ne pensasse di quell'idea, quindi si rinascose sotto le coperte. "Non riuscirò a dormire se so che se lì ad osservarmi, è da maniaci..."
Ok, piano B. Avrebbe potuto trasformarsi in fuoco per raggiungere indisturbato la porta dell'infermeria, ma non era una forma che poteva tenere troppo a lungo, e Marco sarebbe riuscito a seguirlo comunque. E da come i cuochi sembrava odiarlo in quel periodo, nemmeno chiedergli qualcosa da mangiare (era effettivamente ora di merenda) sembrava una buona idea.
Riemerse dal lenzuolo. "Non hai proprio niente di meglio da fare?"

SPOILER (click to view)
Meno male allora ^^ Post corto, ma se vogliamo fargli fare una conversazione un po' più lunga ora dobbiamo ridurre le battute, sei d'accordo?
 
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view post Posted on 8/2/2011, 18:14
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Marco

CITAZIONE
Non riuscirò a dormire se so che se lì ad osservarmi, è da maniaci..."

esclamò quello in risposta.
"Come se tu volessi dormire... non volgio starti a fissare tutto il tempo, sai? " disse scuotendo la testa.
Lo prendeva per scemo, forse? Dopotutto, era più che normale, lo considera un nemico, voleva uccidere il babbo, a tutti i costi.
"Volgio solo assicurarmi che tu arrivi a domani. Ho parato con il medico e dice che sei uno che si riprende infretta. Solo riposo almeno fino a domani...c redi di potercela fare?" esclamò.
Ace riemerse dal leziulo e come risposta disse:
CITAZIONE
"Non hai proprio niente di meglio da fare?"

"Mi spiace per te...per oggi nulla!"

Poi si ricordò ciò che gi aveva detto Clau, e si chiese se valesse la pena tentare; Non voleva fermalo, la scleta era di Ace e non sua.
Doveva tenerlo tranquillo per mezza giornata...non di più, anche perchè il giorno seguente non avrebbe avuto ne tempo e ne voglia.

"La tua Vice mi ha detto che hai un fratello, non è così?"

SPOILER (click to view)
sono d'accordo, direi anche di velocizzare un po' che ne pensi?
 
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view post Posted on 8/2/2011, 21:06
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Portgas D. Ace

CITAZIONE
"Mi spiace per te...per oggi nulla!"

Mai che si scateni una tempesta quando te ne serve una...

CITAZIONE
"La tua Vice mi ha detto che hai un fratello, non è così?"

Ace gli scoccò un'occhiata di traverso. Perché mai Clau era andata a raccontargli di Rufy? Che gliene importava? Già, Rufy... Chissà che stava combinando nel frattempo? Se la stava cavando senza di lui? Ma sì, Rufy era forte, e poi si erano ripromessi di incontrarsi per la Rotta Maggiore...
Sorrise.
A Rufy la Rotta Maggiore sarebbe piaciuta da matti!
"Sì, un fratello minore... Una specie di forza della natura, una peste che mi fa sempre preoccupare, sai, quel genere di persona che non pensa mai alle conseguenze di quello che fa, un'idiota irresponsabile che poi ti guarda come se andare a prendere uno scarabeo su un tronco pendente su un dirupo, con un fiume sotto - e tu non sai nuotare!" Ace scosse la testa, pensando a tutte le volte in cui aveva dovuto recuperarlo da situazioni del genere. "E poi vuole fare il pirata, dai, sarebbe capace di andare da un cacciatore di taglie e chiedergli 'ehi, vuoi entrare a far parte della mia ciurma?', e, sai, quello magari accetta pure, perché, ehi, è Rufy, e quello ti fa dire solo sì, anche se non vuoi, e poi ti segue per mesi quando stai cercando di evitarlo a tutti i costi-"
Si interruppe di botto.
Aveva iniziato a parlare a vanvera, senza nemmeno pensarci, e aveva finito per ricordare episodi accaduti così tanto tempo prima... Cominciava a capire le ragioni di Clau. C'era effettivamente un che di somigliante fra quello che gli era accaduto tanto tempo fa con Rufy e quello che gli stava succedendo adesso...
Sì, però non era mica la stessa cosa!
Si voltò leggermente verso Marco e disse: "Rufy è l'unica persona che vuole che io viva."

SPOILER (click to view)
Non sono sicura di aver velocizzato tantissimo, comunque ecco qui ^^''
 
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view post Posted on 8/2/2011, 21:32
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Marco
Marco rimase strabilato dal modo con cui Ace parlava di suo fratello.
Doveva amarlo molto, da come ne parlava, da come lo descriveva anche nei suoi difetti, avevano un legame molto profondo.
E doveva maccargli molto.
Stava parlando da ore... raccontava ogni piccilo andettoto, tutto ciò che poteva ricordarsi, ed marcoe ra convinto che se avesse potuto non avrebbe smesso mai.
Ascoltandolo raccontare non potè fare a meno di sorridere, perchè quei sentimenti li provava anche lui per i suoi "fratelli".
Non c'erano legami di sangue tuttavia erano una grande famiglia allargata.
CITAZIONE
Si voltò leggermente verso Marco e disse: "Rufy è l'unica persona che vuole che io viva.

L'unica persona che lo vuole vivo?
proprio come ogniuno di loro. Nessuno dei gilgi di barbabnianca aveva una casa, un padre o una madre, una patria in cui vivere.
Per il resto del Mondo, loro erano solo feccia.
Barbabianca li amava lo stesso, per quello che erano.
marco si alzò dalla sedia e disse:"Hai bisogno di vestiti più pesanti, per domani e sera saremo arrivati all'isola"
Fece una pausa, gurdando l'orologio appeso alla parete.
"E' ora di cena, ti porto qualcosa io, quando ripasso con i vesiti. I cuochi devono ancora digerire la scorpacciata di questa mattina!"
Marco si alzò per andarsene, aprì la porta e senza voltarsi disse:
"Ripostati...domani è una gironata impegnativa!"

SPOILER (click to view)
sì, va bene^^ io direi di passare allo sbarco dell'isola. puoi farla tu nel prossimo post

 
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view post Posted on 9/2/2011, 13:33
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Portgas D. Ace

Ace si era seduto sul tetto più alto della nave, ed osservava l'isola completamente bianca davanti a sé. Ieri aveva finito per parlare a vanvera (tutta colpa di Clau e della sua brillante idea di nominare Rufy!) e dire a Marco cose che avrebbe preferito non sapesse; quindi, uno degli obiettivi da quel momento in poi sarebbe stato evitarlo a qualunque costo, cosa che per il momento si era rivelata piuttosto semplice, dato che la sera prima aveva finto di dormire quando lui era tornato in infermeria, e oggi era sceso con gli altri dalla nave per andare a controllare la situazione. Sfortunatamente, anche Barbabianca era andato con loro, e quindi Ace non aveva niente da fare (le dispense erano ancora vuote)

Poi, improvvisamente, a distrarlo dai suoi pensieri, un gatto dagli occhi azzurri saltò sul suo stesso tetto.
"E tu da dove spunti?" si chiese.
Un attimo dopo, il gatto era stato sostituito da una bellissima donna che gli puntava una pistola contro. Ace balzò in piedi. "E' un frutto del diavolo..."
"Neko-neko, modello siamese," rispose lei. "Sono Circe dei Vicoli, è un piacere conoscerti, Pugno di Fuoco."
Conosceva quel nome. "Sei una dei pirati dell'imperatore Kaidou, vero?"
"Esatto. Il mio capitano ha sentito parlare di te, così ho deciso di venirti a dare una mano, dato che abbiamo lo stesso scopo."
Ace lo trovava difficile da credere, soprattutto con lei che gli puntava una pistola contro. "E quale sarebbe?" domandò.
"Uccidere Barbabianca," sorrise lei, estraendo una cosa dalla tasca e lanciandogliela. "Il vecchio sembra avere un debole per te. Digli che accetti di far parte della sua ciurma, fallo bere e dagli quel veleno. Fa effetto in meno di cinque minuti, e voilà. Noi avremo un concorrente di meno e tu puoi prenderti il merito. Pugno di Fuoco, l'uomo che ha ucciso Barbabianca!"
Ace fissò la fialetta inorridito. "Io queste cose non le faccio! Voglio sconfiggerlo perché sono più forte di lui, non con questi... Questo."
"Guarda che non sei abbastanza forte per batterlo, la sua fama non è immeritata" replicò lei. "Brucia il corpo dopo, fa' quello che ti pare, il mondo verrà a sapere solo quello che vuoi tu, e questo è l'importante, no?"
"Per niente."
"Pensavo fossi più ragionevole..." Circe alzò gli occhi. "Ho un altro uomo nascosto qui a bordo, e sta tenendo d'occhio la tua ciurma. Non vorrei veramente essere costretta ad ordinargli di ucciderli uno dopo l'altro..."
"Non ci provare nemmeno!" Ace strinse i pugni, mentre le sue braccia emettevano fiamme; ma Circe sparò immediatamente cinque colpi, che gli sfiorarono il collo, le braccia e le gambe, non così vicini da ferirlo ma abbastanza da strappare la stoffa dei vestiti. Aveva una mira inffallibile e proiettili imbevuti d'haki.
"Tu non ci provare," replicò lei gelida. "Siamo pirati, è così che facciamo. I ragazzini che pensano che sia un gioco dovrebbero stare lontani dal Nuovo Mondo. Quindi sarà meglio che tu tenga la bocca chiusa e faccia quello che devi fare." Sentirono dei rumori in lontananza: il resto della ciurma stava tornando. "Devo andare. Decidi tu quale funerale preferisci celebrare, se quello di Barbabianca o della tua ciurma." Circe si ritrasformò in gatto e saltò immediatamente giù dal tetto, scomparendo.

La prima tentazione di Ace fu quella di sbattere la fiala al suolo: non sopportava che quella volesse usarlo, e che stesse minacciando i suoi compagni. Ma fu proprio la preoccupazione per loro che, per il momento, gli fece mettere quella fiala nella tasca.

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Ok, ecco qui... Che te ne pare?
 
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view post Posted on 9/2/2011, 14:59
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Marco

A Foodvalten, Marco conosceva un tale che teneva la situazione sott'occhio per lui; Era un ex-pirata, ormai ritiratosi in pensione, che gestiva una locanda in quell'isola.
Sapeva tutto di tutti, non era mai indietro di niente, poichè era un uomo pittuostto previdente, quasi maniacale.
Era il tipo giusto a cui chidere se aveva visto sospetti aggirarsi nell'isola.
Non aveva dormito molto cercando di ripensare agli ultimi spostamenti che avevano fatto prima dello scontro fra Ace e il Babbo.
Alla fine si ricodò di quel pirata che era salito a bordo come mozzo senza averne l'aria. Non ci aveva dato peso all'inzio, tuttavia più ci pensava più era convinto che quell'uomo era tutto tranne che un mozzo.
Si capiva da come si muoveva e da come parlava che non era un pivello alle prime armi.
"Non ci vedo chiaro..." esclamò.
Stava ispenzionado l'isola come gli altri per capire cosa fosse accaduto, ma deviò e andò a trovare quel suo amico.
Fu da lui che seppe che alcuni pirati di Kaidou erano stati visti aggirarsi per l'isola.
Il Babbo lo sapeva e glielo aveva tenuto nascosto. Sicuramente sapeva anche che quel mozzo non era quello che diceva di essere ma una schifosa spia.
Ace non era l'unico a voler morto il babbo, anzi...e Kaiudou era uno di questi.
La presenza del babbo a proteggere moltissime isole impediva alle ciurme di fare i loro comodi, per non parlare di tutti quei pirati sconfitti, che non branavano altro che prendersi la rivincita.
"Accidenti! Dov'è Satch quando serve?!" esclamò innervosito.
Appena saputo era corso a cercalro per decidere sul dafarsi, ma niente.
Poi lo vide fare lo scemo, come al suo solito d'altronde, con Clau.Non erano soli, cerano i pirati di picche con lui...e poco distande il mozzo sospettato di essere la spia.
Perchè era lì? all'improvviso tutto gli fu più chiaro.
Il pirata si era inflitrato per tenreli d'occhio, così aveva saputo di Ace, e aveva informanto il suo capitano, decidendo così di sfruttarlo per i loro scopi.
Tutto tornava!
Ace era aveva dormito tre giorni ed erano sufficenti per organizzarsi. Stava tendendo d'occhio la ciruma di picche per ricattare il loro capitano.
La prefidia di Kaiudou, non aveva limiti...sospettava che dientro ci fosse anche "lei". L'imperatore era solito utilizzare mezzi più diretti, come arrebaggi, e attacchi a sorpesa.
Certe astuzie da volpe era cose da Circe dei Vicoli.
"Ho un sacco di qualità sai..." stava dicendo Satch.
"Davvero?" trillò Clau in risposta.
Marco lì sorpassò senza stare ad acoltare satch snoccilare tutte le qualità che possedeva, e si diresse verso il "mozzo"
"E...Marco! dove...." esclamò l'amico.
Il binondo non rsipose e si piantò davant al mozzo, sempre con un espressione indifferente nel volto. Non voleva fare insospettire il pirata di averlo scoperto.
"Ehi, mozzo!"
"Comandante marco!" esclamò saltando in piedi.
"Da quanto tempo è che sei con noi?"
"perchè me lo chiede signore?"
"Così, pura curiosità."
"Due mesi signore."
"sai bene le regole, vero?"
"Sisignore!"
Marco sorrise, doveva rischiare, altrimenti quello non si sarebbe tradito mai...nonostante già la sua presenza a terra, fosse una chiara prova di colpevolezza, doveva esserene assolutamente certo.
"Sono confuso... se sai quali sono le regole, e sai che i mozzi, sendono a terra solo quando gli si ordina, perchè sei qui?"
Bastò quelle parole perchè il fantomantico mozzo sganciò un pungo a marco, che schivò con entrema facilità.
Indietreggiò, e allranganomle braccia queste iniziarono a trasformarsi in enormi ali fatte di fuoco.
"Penssima mossa, amico." esclamò
leggermente in arai, marco colpì l'uomo che si accasciò a terra sconfitto.
"Marco!" esclamò Satch che era gli era corso incontro, un tantino sconvolto.
"Lega questa canaglia è una spia!"

SPOILER (click to view)
Mi piace! i tuoi post sono sempre davvero belli*.* Mi sono presa la libertà di agire...spero che non avevi in mente qualcosa di diverso, ma non potevo lasciare Marco con le amni in mano u_u


Edited by Risa-chan - 9/2/2011, 20:24
 
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view post Posted on 9/2/2011, 23:05
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Portgas D. Ace

La soluzione che Ace aveva trovato al suo 'piccolissimo' problema era una sola: uccidere Barbabianca con i suoi metodi. E d'altronde, era quello che voleva fare fin dall'inizio, poco importava che la cosa avrebbe favorito anche Kaidou. Così si presentò di nuovo di fronte a lui pronto a combattere, con il bastone in mano (era la sua arma migliore, ma non l'aveva presa perché Barbabianca gliel'aveva suggerito, gli era venuto in mente da solo!).
"Figliolo, questo non è proprio il momento..." Ma Ace non gli diede ascolto e si gettò verso di lui, ma il suo bastone venne intercettato dalle spade di un uomo che non aveva mai visto, dal cappello a cilindro, e che doveva essere uno dei comandanti. Parò un fendente cambiando la mano sul bastone, ed usò l'altra per sparare una fiammata contro il pavimento, utilizzandola come spinta per alzarsi e superare l'avversario, per poi tornare a dirigersi verso il suo bersaglio principale.
"E' proprio ostinato..." commentò l'uomo, mentre vedeva il babbo fermare la corsa di Ace con un piccolo terremoto e poi sbatterlo contro il muro usando il suo bastone come leva.

Poi un'infermiera spuntò da dietro l'angolo. "Capitano, venga! E' terribile!" E anche Ace, che si era alzato un po' intontito per la botta, finì per seguirli, temendo che fosse successo qualcosa anche alla sua ciurma. Invece si trattava di un'altro comandande di Barbabianca, che si teneva una spalla ferita e stava in piedi solo perché sostenuta dalle infermiere.
"Haruta! Tutto bene?"
"Babbo, avevi ragione," ansimò lei. "Circe dei Vicoli era a bordo. Stefan l'ha trovata subito, ma è scappata..."
Barbabianca stava passando lo sguardo dal suo comandante alle infermiere. "E' una ferita grave?"
"No, ma sembra che si sia di mezzo del veleno," spiegò una di loro. "Non saprò dirle di più finché non avrò analizzato meglio la situazione, e non conosco il tipo di veleno..."

Ace stava osservando la scena a distanza, e non sapeva cosa fare. In quel momento Barbabianca gli sembrava tutto tranne che l'avversario temibile che stava cercando di sconfiggere. Tuttavia... Ed improvvisamente gli venne in mente Marco: quando avevano parlato della sua ciurma, gli aveva detto che non sarebbero stati così carogne da toccarli. Ed era tempo di ricambiare il favore. Senza contare che avevano un nemico in comunque.
"Allora questo potrebbe servire," esclamò, attirando l'attenzione di tutti i presenti, ed allungando verso di loro la fialetta che aveva estratto dalla tasca.
"Che cos'è?"
"Veleno. Me l'ha dato Circe dei Vicoli."
Barbabianca scrutò Ace per una decina di secondi, poi si alzò in piedi, e fece cenno all'infermiera. "Vedi se riesci ad estrare l'antidoto. Vista, rimani con Haruta finché non torno, e dì a Jaws di recuperare Stefan, non si sa mai che Circe ritorni a bordo." Poi si rivolse ad Haruta. "Torno presto, tu pensa solo a guarire."
Poi fece per dirgersi verso il parapetto per riscendere sull'isola, ma si fermò si rivolse ad Ace, che non si era mosso, ma non gli aveva staccato gli occhi di dosso. "Non vieni?" gli chiese. "Credo che quella donna abbia minacciato anche la tua ciurma."
Ace sbatté le palpebre: aveva capito tutto così semplicemente? Ma poi si affrettò a seguirlo.

"Fammi capire," domandò Clau a Satch. "E' normale per voi prendervi gente a bordo così semplicemente?"
"Be', sai, quando una ciurma è famosa come la nostra sì, e poi il babbo non direbbe di no a nessuno," spiegò lui sorridendo. "Naturalmente non sappiamo sempre se ci possiamo fidare, ma..."
"E che voleva da noi questo?"
"Penso che lo sapremo appena si rip-" Satch interruppe di botto, afferrò Clau con una mano e la gettò a terra, mentre con l'altra estraeva uno dei suoi coltelli per parare tre proiettili diretti verso di lui.
"Comandante Marco, Comandante Satch," li salutò Circe dei Vicoli, sorridendo, con la pistola tenuta di fronte a sé. Non aveva apprezzato che il suo piano fosse stato rovinato dallo stupido orgoglio di un ragazzino e dal fiuto di un minuscolo cane con un fiuto infallibile. Non poteva però tornare da Kaidou a mani vuote. "Niente di personale, ma devo uccidervi."

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No, hai fatto bene ^^ Quello che avevo in mente sono riuscita a farlo lo stesso, ed è venuto anche meglio di come lo avevo pensato(almeno spero XD) Lo scontro lo lascio a Marchetto ^.-
 
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view post Posted on 10/2/2011, 14:12
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Marco
Satch aveva appena fatto in tempo a buttare a terra Claue e a parsi dai colpì con i suoi cortelli.
"Da dove diavolo..."
CITAZIONE
"Comandante Marco, Comandante Satch," li salutò Circe dei Vicoli. "Niente di personale, ma devo uccidervi."

Bastò un occhiata di Marco per far capire a Satch Come agire. Il comdnadante della quarta flotta, prese di peso Claue e iniziò a corre facendo segno alla ciruma dei Pirati picche di seguirlo.
Doveva avvertire gli altri che Marco si sarebbe occupato di Circe dei Vicoli, e perciò non aveva bisogno di cercarla, e preoccuparsi.
"Lo lasciamo da solo?!" esclamò Clau scioccata.
"Marco se la caverà ! non ha certo bisogno del nostro aiuto!"
"Ok ho capito...ma lasciamo so correre da sola?! continuò lei colpendo Satch alla schiena.
"ahi!"

Marco li vide allonatanarsi,poi sorridendo si rivolese a Circe.
"perdona la maleducazione di Satch, ma è andato ad avvertire il babbo che sarò io a prendermi cura di te..."
"basto e avanzo, non credi?" sfottè.
Circe, digrignò i denti arrabbiata, e iniziò a sparare a raffica.
"Brutto...te la faccio vedere io!"
Marco, iniziò a trasformare le braccia in grosse ali fatte d fi fuoco blu e si librò in aria. Non aveva bisogno di evitare i colpì, essendo una fenice era capace di rigenerarsi. Prima le gambe, divveno zampe, poi ilresto del corpo bruciò e comparve il mitico uccello il quale attacò il nemico ad una velocità impressionate.
Il calcio di Marco sbalzò Circe a circa mezzo metro lontano.
Ridacchiò quando vide Circe rialzarsi quasi immediatamente.
"Dovresti metterci più forza!" esclamò lei ghignado.
"Sono un gentiluomo...non utlilizzerei mai tutta la forza contro una donna." spiegò trannquillo.
"Ma anche se fossi un uomo, non lo farei mai."
Circe era livida di rabbia; la stava provocando volutamente.
"Ti ucciderò, Marco la fenice!"
Marco rise.
"Cosa hai in mente, questa volta? vuoi usare anche con me il veleno? mi rigenreo anche di quello..."
Sapeva di non doverla sottovalutare, e di finire quell'incontro il prima possibile.
"Se la mentti così allora..."

Satch era tornato da circa mezzor'ara, e stava settndo il ritorno di Marco insime a Vista già da dieci minuti.
"pensi che gli ci vorrà molto?"
"No, il piano è andato a rotili, e Circe dei vicoli non può sconfiggerelo, lo sa bene" eslcamò Vista.
" Non capisco...aveva un piano e aveva fallito, non ha senzo attaccarci da sola in quella maniera! Era più logico scappare.... quella è bravissima a farlo!" affermò Sarch grattadosi la tempia.
"Chi lo sa...orgoglio ferito...ah, ecco Marco!"
Era arrivato volalando e atterrò elegantemente davanti ai suoi due compagni, riprendendo le sue normali senbianse.
"Alla buon ora testa d'annanas!" esclamò ridendo Satch.
Il biondò inarcò le sopracciglia irritato da quel nomingolo ridicolo:"come mi hai chiamato?" sibilò.
"In nessun modo...non ti scladare!"
Vista chiese a marco cosa fosse successo curioso di sapere come fossa andata a finire visto che era tornato solo senza ostaggi.
Circe, messa alle strette, aveva creato un divesivo e se l'era filata, portandosì con sè il suo compagno.
"Però ha giurato, di uccidermi un giorno!"
"ah,ah,ah! come no..."
"vado dal babbo, a dieglelo..."

Mentre si dirigeva nella cabiana del babbo,intravide Ace, indeciso se rivolgiele la parola o meno, rimase in deciso un attimo: lasciò perdere, e scese sotto coperta silenziosamente.

SPOILER (click to view)
scusa del ritardo, ma mi ci è voluto po' per scriver il post e non so come è venuto=.= comunque, facciamo subito il pezzo del cibo, o aspettiamo?


Edited by Risa-chan - 10/2/2011, 22:29
 
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view post Posted on 10/2/2011, 19:06
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Portgas D. Ace

Non avevano fatto molto cammino, quando intercettarono il gruppo dei pirati di picche, guidati da Satch, che ritornavano indietro. Meno male... Ace tirò un sospiro di sollievo, vedendo che i suoi compagni stavano tutti bene.
"Che è successo?" domandò subito Barbabianca al suo comandante, che gli spiegò brevemente la situazione, ricevendone in risposta l'altra parte della storia.
"Il comandante Marco è stato così eroico," mormorò estasiata Clau al suo capitano.
"Ehi, e io?" intervenne Satch offeso. "Anche io ti ho salvata!"
"No, invece," replicò lei. "Tu sei scappato!"
"Ma con te in spalla!"
Ace distolse lo sguardo da quella discussione senza significato, e scoccò un'ochiata di traverso a Barbabianca, che sembrava star riflettendo su qualcosa che lo agitava interiormente. "Marco se la caverà?" chiese allora. L'imperatore sembrò smuoversi dai suoi pensieri per guardarlo sorpreso, ma fu Satch a rispondere: "Ma certo che sì! Per chi lo hai preso?"
"Ben detto, figliolo, Marco darà a quella strega la lezione che si merita," commentò Barbabianca. "Io torno alla nave, voglio vedere come sta Haruta. Sarà meglio che torniate anche voi, è più sicuro." Detto questo si voltò e si incamminò.
"Andiamo," fu la sola cosa che disse Ace.
Clau inarcò un sopracciglio. "Capitano, tutto bene?"
"Benissimo..."
Ma lei non ne era convinta per nulla. "Qualcosa non va..."
"Dici?" fece Satch. "A me sembra che abbia il solito muso di sempre."
"Ah, ma che parlo a fare con te."

Ace era rimasto una decina di minuti fuori dell'infermeria, anche dopo che l'altro comandante (Windows? Vista? Una cosa del genere) era uscito, indeciso sul da farsi. Si sentiva... Strano. Era come se improvvisamente si fosse reso conto di odiare una persona senza nessun motivo, e tutto quest'odio svanito lo avesse completamente prosciugato di tutto, lasciando un involucro vuoto.
Ora che ci ripensava, una cosa simile gli era già capitata, le prime volte che aveva incontrato Rufy... Finché Rufy non gli aveva dimostrato chi fosse veramente.
Ma Rufy era speciale...
Strinse la presa sul bastone e si decise ad aprire la porta per dare un'occhiata all'interno. Barbabianca sedeva a fianco del letto di Haruta e la guardava dormire, semplicemente. Ace chiuse la porta, e se ne andò. La realtà è che gli era passata la voglia di provare ad ucciderlo, anche se non voleva ancora ammetterlo. Perché, se non era lì per quello, allora per cosa era rimasto? E aveva paura della risposta.
Mentre attraversava il corridoio, incrociò Marco: a quanto pare era tornato sano e salvo, proprio come aveva detto Satch (incredibile). Gli rivolse una rapida occhiata per controllare la situazione, ma poi improvvisamente si ricordò della discussione che avevano avuto il giorno prima, e distolse lo sguardo e si mise a correre per evitare che gli facesse domande.
Corse finché non arrivò sul ponte deserto, e poi si accasciò contro parapetto, prendendo fiato. Si sedette con la schiena contro il legno, e la testa chinata sulle braccia che si appoggiavano alle gambe piegate.
Che cosa sto facendo..? Che cosa devo fare..? Sabo, è questo l'oceano che volevamo trovare?

SPOILER (click to view)
No, scusami tu, non volevo metterti in difficoltà ^^'' Cmq mi sembra che ti sia venuto molto bene ^^ Sì, io direi che possiamo farlo ora ^^
 
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view post Posted on 10/2/2011, 20:20
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Marco

Avevano ripreso il mare alcuni giorni dopo per aspettare che Haruta si rimettesse completamente dopo essere stato avvelato.
Marco per tutto il tempo, non aveva visto né parlato con Ace, sospettava che lo stesse evitando a causa di quella converazione avuta nell'inferimeria.
Lo capiva, anche se Ace si ostinava a non crederci.
E' difficile fidarsi delle persone quando nella tua vita tutti ti evitano come la peste.
Fu per quel motivo che lo lasciò in pace e ordinò a Satch di fare altrettanto.
"Sei sicuro che sia giusto?" chiese quello.
"L'ultima volta l'ho vista abbastanza sconvolto. credo che debba riiflettere."
Satch annuì e sorrise:"Lo credo anche io..."
Era il tramonto, e il cielo si era colorato di mille sfumature di rosso, uno spettacolo che l'oceano era in grado di dare.
Stavano dando uan festa per festeggiare la guarigione di Haruta, la sconfitta del nemico e per il nuovo viaggio appena iniziato.
Clau gli si avvicinò sorridente"Ehi comandante!"
"Che c'è?"
"Posso entrare nella tua flotta?" chiese speranzosa.
"ah,ah! Non dirlo a Satch potrebbe rimanerci male. E comunque, non è detto che il vostro capitano rimanga. Non desideri seguirlo?"
"Beh, se decide di andarsene, sì..."
Marco tornò a gurdare i suoi compagni scatenersi in balli, alal sua vista, allucinati.
Clau rimase in silenzio per un po' indecisa se parlare o no:
"Se decidesse di andarsene ti dispiacerebbe, comandante Marco?"
Marco si voltò di scatto nels entire quella domanda, non sapendo cosa rispondere. Clau sorrise:" E' da un po' che non lo vedo... credo che andrò a cercarlo!" esclamò corrndo via.

Se decidesse di andarsene, ti dispiacerebbe, comandante Marco?

Quella domanda gli rimbombava in testa, senza un motivo preciso; Non sapeva la risposta, non sapeva veramente se gli dispiacesse o meno. Tuttuavia, sarebbe stato felice se Ace fosse riamsto.
Sì gurdò attorno, e individuò quasi subito il raggazzo.
Lo videe starsene in disparete seduto per terra con la testa china; Il babbo aveva ragione era solo un mocciosso impertinete.
Decise di portargli qualcosa da mangiare
Prese una ciotola, la riempì di stufato e si avvicinò al moro con il suo solito passo tranquillo. Appoggiò la ciotola accanto al moro e senza dire nulla fece per andrsene.

SPOILER (click to view)
figurati^^ sono io che oggi sono a corto d'ispirazione T_____T


Edited by Risa-chan - 11/2/2011, 22:18
 
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view post Posted on 10/2/2011, 22:08
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Portgas D. Ace

Dopo l'incidente con Circe, Ace aveva ripreso i suoi attacchi a Barbabianca, ma con molta meno convinzione di prima. In pratica lo faceva solo per fare un po' di movimento, per non annoiarsi, e perché pensava che le persone si aspettassero quello da lui.
In compenso, aveva iniziato ad osservare meglio il resto della ciurma, dal suo angolino riservato. Aveva così scoperto tante piccole cose di quelle persone, e guardarle era interessante. C'era Satch che fermava le persone a parlare per ore, finché queste non lo mandavano a quel paese, ma la cosa non lo faceva mai desistere; c'era Stefan che giocava sempre nei pressi del comandante della terza flotta (Jaws?), che fingeva indifferenza, ma quando credeva che nessuno lo vedesse, sorrideva; c'era il comandante della sesta flotta (Atomos), che pescava ogni giorno dei merluzzi enormi, salvo poi liberarli due attimi dopo perché nessuno mangiava merluzzo su quella nave; c'era il comandante della sedicesima flotta (Izou - perché mai aveva un nome da uomo?) che spegneva sempre la sigaretta contro il parapetto sperando di non essere vista dai carpentieri; e poi c'era Barbabianca che sgattaiolava sempre in cambusa a recuperare del saké fuggendo alle sue infermiere, e la prevedibile ramanzina che seguiva da parte delle suddette.
Ad Ace sembrava sempre di guardare un mondo caldo, vivo, bruciante attraverso i vetri opachi di una finestra chiusa: era un mondo irraggiungibile, di cui non faceva parte; cosa ironica, per uno che possedeva il frutto del fuoco.Era una sensazione che aveva già provato, questo essere lasciato al freddo e al buio, perché gli altri pensavano che non avesse il diritto di vivere. Almeno finché Rufy e Sabo non avevano aperto quella finestra.
Ma la finestra era chiusa di nuovo.

"Se non vuoi stare qui, perché rimani?" gli aveva chiesto Clau, una volta. E' che guardare una cosa senza poterla raggiungere era doloroso, ma era più vivo che non guardarla affatto.

E poi c'era Marco. Anche lui faceva parte di quel quadretto: Marco che leggeva un libro (secchione), Marco che trascinava via Satch prima che mietesse altre vittime (ben fatto), Marco che inciampava perché Stefan gli era passato in mezzo alle gambe (sospettava che il cane lo facesse apposta, perché capitava spesso), Marco che si arrabbiava perché gli altri commentavano la sua pettinatura (non che avessero torto)... Non l'aveva praticamente più incontrato a distanza ravvicinata da quella discussione, ma, d'altronde, era lui che aveva fatto di tutto per evitarlo.

Anche quella sera, era così. Si era messo in un angolino appartato, dove poteva vedere le cose a distanza. Quando Marco gli appoggiò la ciotola davanti, non alzò nemmeno lo sguardo. Ma non poteva lasciarsi perdere quell'occasione, era l'unica che aveva avuto da un sacco di tempo.
Così prese un sospiro profondo e, senza muoversi, fece la domanda che aveva in mente da giorni. "Perché lo chiamate babbo?"

Clau guardava la scena a distanza, be', in fondo non aveva bisogno di andare a cercarlo, dato che sapeva benissimo dov'era fin dall'inizio. Mi devi un favore, capitano...

SPOILER (click to view)
Non preoccuparti, prenditi tutto il tempo che vuoi per rispondere ^^
 
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view post Posted on 11/2/2011, 13:25
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Marco

CITAZIONE
"Perché lo chiamate babbo?"

Marco sorrise:“Perché lui ci chiama figli.”
“Il mondo ci odia per quello che siamo e anche se è solo una parola,ci rende felici.
Quando marco sorrideva, il viso si illuminava, si addolciva, aveva un sorriso bellissimo.
Ritornò su i suoi passi e si accovacciò davanti a Ace.
“Spero che tu non vorrai continuare con quest’assurdità per sempre. E’ tempo che tu prenda una decisione.”
“ Non prederai la testa del vecchio , quindi o lasci questa nave per sempre o rimani e porti il simbolo di Barbabianca.”
Marco si alzò e lo guardò dolcemente: “Non so quale decisione prenderai ma se deciderai di rimanere sai accolto a braccia aperte.”
Detto ciò lasciò il moro da solo, e sperando che le sue parole potessero essergli di aiuto; Anche se non se ne rendeva conto, Marco sperava che Ace accettasse di rimanere, accettassero tutti loro, lui, come i suoi compagni.
Ace aveva risvegliato ricordi tristi di giorni bui, quando anche lui poco più un ragazzino non aveva nessuno su cui poter contare, arrabbiato e chiuso nel suo ostinato silenzio.
Barbabianca era stato la salvezza di tutti loro ed era convinto che anche per Ace sarebbe potuto essere così.
Lanciò un occhiata au suoi compagni che festeggiavano come forzennati mentre stenfen si divertiva a passargli in mezzo alle gambeo giragli intorno.
"bau,bau!" abbacciò scodinzolando felice e girandolgi inotno.
"Ho capito...hai volgia d'attenzione...vieni qui."
Maco si accucciò e iniziò a grattargli le orecchie.

"babbo! gurda cosa abiamo trovato..." esclamò marco portando in braccio un cucciolo di cane dal manto bianco co la neve.
Pioveva e una tempesta s stava avvicinado, così si erano firmati su un'isola e aspettare lì il passaggio dell'isola.
"Gurarararara! ! Dove l'hai trovato?"
"vagava tutto solo per la strada...probabilmente è stato abbandonato."
Haruta iniziò ad accarezzare la testolina pelosa
" Babbo lo tienimo con noi?" chiese felice.
"Infondo è un randagio come noi..." esclamò Iuzou sorridendo a sua volta.
Erano tutti intorno a Marco, Satch, vsta, compreso Jaws.
"Perchè no, Gurarararara! "
Ci fu una vera e propria lotta per trovare il nome per il loro nuovo loro compagno.
"Tal Vez Von Woodstock"
" No,Tycho "
"Ma che razza di nomi sono?"
"beh, trovane tu uno , allora!" esclamò Satch offesso.
Alla fine fu il babbo ascerglere il nome a Stefen.


La ciruma di barbabianca era come una famiglia, con i suoi diffetti, con i momenti tristi e quelli felici, litigi , zuffe, risate e diverimenti.Non c'era un altro posto in cui marco avrebbe volto stare.
Marco si stirò, aveva un gran sonno e decisi di finiere la sierata e andarse a domire.

SPOILER (click to view)
La parte in corsivo è un flashback














 
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332 replies since 5/2/2011, 14:12   7125 views
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