| Quando sfiorò la mano di Sanji per prendere il tutto, si sentì il cuore battere forte forte. -Grazie Sanji.....scusami Zoro, per avervi interrotti così....prossima volta busso, daccordo?- Chiese ridendo -Sarà meglio per te testa arancione!- Sbuffò lo spadaccino -Non serve prendersela così....Sei veramente maleducato, te lo ha mai detto nessuno?? Vabbè, io torno a consolare Robin, non ho voglia di sprecare il mio tempo ad attaccar briga con te!- Rispose secca Nami Uscì dalla stanza, con il vassoio e le due granite, che teneva meglio che poteva....che gioco di parole! -Eccomi qui Robin! Sanji mi ha dato anche dei biscotti!!- Entrò allegra Nami dalla porta -Finalmente, era ora...perchè ci hai messo tanto?? Ho una fame che mi mangerei anche Sanji!- Disse sorridendo Sembrava una copia in versione femminile adulta di Rufy ora.....che male le stà facendo l'amore?? -Non indovinerai mai chi era in cucina con Sanji.....- Le disse rivolgendole un'occhiata ammiccante -No, non dirmi che c'era lui.....- Rispose con due occhioni la sorellona -Sisisisisisi, proprio lui....ho pensato subito di dirgli di raggiungerci, ma mi sono trattenuta...- Rise Nami -Come ti saresti permessa???? Che grande amica che sei!!!- Gli gridò come risposta Robin, scherzosamente lanciadole un cuscino -Ehi, fammi mettere a posto queste cose.....eccomi pronta alla battaglia!!!- Gridò Nami, e subito dopo la stanza era diventata un campo di battaglia, con cuscini dappertutto e piume che svolazzavano quà e là. -Signora Roronoa, cosa ha intenzione di farmi ora??- Chiese ridendo Nami, dopo che Robin l'ebbe soffocata a terra con un cuscino -Ho intenzione di farle passare le pene dell'inferno, signora spasimante di Sanji!!!!!- Rispose l'amica che le tirò l'enesimo cuscino addosso. Circa un'oretta dopo, finita la merenda, Nami mise una coperta su di Robin, che, affaticata dal pianto e dalla battaglia, si era addormentata sul letto della navigatrice. Nami uscì sul ponte, a riprendere fiato, lasciando la finestra aperta così che, la puzza di chiuso se ne andasse dalla stanza. Non aveva pensato ad aprire quella mattina Nico Robin. Pensava che se ne sarebbe occupata la navigatrice, occupata a pensare a Zoro com'era. Fece un pò di passi e si accorse che il sole stava tramontando. Si sedette sul parapetto, con i capelli lunghi al vento e la schina appoggiata ad un raggio del grande sole con il leone della Sunny. Si sentiva bene. Aveva fatto di nuovo sorridere l'amica e l'aveva fatta divertire.
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