Impel Down, [VM 18] aspettando l'esecuzione a Marineford...

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virgo.86
view post Posted on 21/9/2011, 19:20




MfNDa
Rufy D. Monkey

Si girò giusto in tempo per vedere Ace aprire la porta scorrevole del box doccia e richiuderla alle proprie spalle.

CITAZIONE
<< Ti sono mancato? >>

<< Non montarti la testa!>> disse allegro, scostandosi un po’ : il box sembrava grande visto da fuori,e in fin dei conti lo era, ma non abbastanza per due persone. << Mi serviva solo qualcuno che m’insaponasse la s--- >> non riuscì a terminare la frase dal momento che Ace gli aveva chiuso la bocca con un bacio.
Inizialmente nacque come un bacio casto, come sempre succedeva: le sue labbra posate su quelle di Ace, niente di più, poi il fratello cominciò ad accarezzare le labbra di Rufy con la lingua finché lui non le aprì permettendo alle loro lingue di incontrarsi. I loro corpi avvinghiati si cercavano e premevano l’uno contro l’altro cullati dai battiti dei loro cuori , che all’unisono , battevano sempre più velocemente.
Ancora una volta, troppo presto, furono costretti a separarsi.

CITAZIONE
<< Faccio io dietro >>

Non si prese il disturbo di rispondere, invece gli diede un rapido bacio sulle labbra e si voltò con un gran sorriso sulle labbra, mentre l'acqua tiepida e rilassante scorreva su entrambi.
Mentre l'altro continuava a far scorrere le mani insaponate prima tra i suoi capelli, poi lungo i fianchi e la schiena, Rufy continuava a giocare e a schizzare da tutte le parti, facendo bolle con il sapone, il cui profumo inteso aveva già invaso tutta la stanza.
Sfregò le mani bagnate su una saponetta presa dalla mensola lì vicino , poi le unì come se stesse pregando , le distaccò leggermente e soffiò piano nella fessura compiacendosi della buona riuscita delle sue creazioni. Rideva di gusto per quelle più grosse e sbuffava quando invece scoppiavano prima di uscire fuori.
Qualcosa nella sua testa gli suggerì che forse era arrivato il momento di tornare da Iva-san e gli altri. Non avevano tutto il tempo del mondo, però non gli dispiaceva avere Ace lì con lui, soprattutto quando questo gli strinse le braccia intorno alla vita depositandogli poi un leggero bacio all’altezza del collo. Appoggiò per bene la testa al petto del fratello – era grandissimo, soprattutto in confronto al suo, ed era bellissimo nonostante le cicatrici che però, pianissimo, si stavano cicatrizzando.
<< Ace?>> chiese con fare malizioso. Gli era appena tornata in mente una cosa. E non avrebbe accettato un "NO" per risposta. << Non avevi detto che una volta fuori da Impel Down l'avremmo fatto per una giornata intera? >>


Intanto sul ponte della nave il prode Myroku scrutava l'orizzonte armato del fedelissimo binocolo tempestato di strass e pagliette dorate.
Era indeciso sul da farsi.
Andare dalla grande Iva, che in quel momento dormiva (anzi russava) pacificamente in vista dell'imminente battaglia a Marineford, oppure no?
Continuò a lambiccarsi il cervello per quelle che parvero ore finchè la voce calma di Inazuma lo ridestò dal torpore.
<< Ehi Myroku-kun? Avanti, vai a riposarti anche tu! Ormai non manca molto >>
<< ♥ Uh? Grazie Inazuma-san ♥! Credo proprio che andrò a schiacciare un pisolino ♥! >> detto questo si avviò sottocoperta continuando a chiedersi se fosse stato il caso di dire, che gli era parso di vedere qualcosa all'orizzonte.

ok lo ammetto non è uno dei miei post migliori :mumble: sarà stata la reazione zuccherosa di Ace che mi ha spiazzato :mumble: sorellona sentiti libera di tirarmi dietro i pomodori
 
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view post Posted on 26/9/2011, 12:49
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Ace D. Portgas

CITAZIONE
<< Ace? Non avevi detto che una volta fuori da Impel Down l'avremmo fatto per una giornata intera? >>

<< Mh? >>
Ace batté le palpebre un paio di volte, come per disfarsi del velo dell'incredulità, nata forse dal fatto in sé, che Rufy avesse ricordato così bene qualcosa, o solo da quel malizioso tono di voce, che trasformava la sua innocente domanda in un esplicito "Facciamolo per una giornata intera!".
E dire che avevano appena smesso!
Ridacchiò, restando fermo nella sua postazione, ancora con le braccia possessivamente avvinghiate al corpo del fratello.

<< Sì.. qualcosa del genere >> rispose, sfiorandogli la punta dell'orecchio con le labbra, mentre col naso respirava il profumo intenso ed esotico dello shampoo, immerso tra ciocche lucide e grondanti d'acqua.
<< Ma non abbiamo tutto il giorno, quindi per stavolta dovremo... >>
"...rinunciare" stava per concludere, quando si accorse, lanciando un'occhiata casuale oltre la spalla di Rufy, che non si era neanche dato la pena d'insaponarsi davanti.
<< Si può sapere che cavolo hai fatto tutto il tempo!? >> esclamò girandolo verso di lui e indicandogli con un'occhiata torva il torace ancora in condizioni pessime.

<< Ma guardalo! Questo idiota non sa neanche lavarsi da solo!! >>
<< Ppfff...! Le tue bolle scoppiano subito Rufy! >>
<< Piantala di dargli corda, Sabo! >>
<< Uh! Questa era bella grande..! Ma è scoppiata sul musaccio di Ace... >>
<< Vuoi essere picchiato anche tu!? >>
<< Ti arrabbi perché tu non ci riesci, ammettilo! Ahahaha! >>


Sospirò, con la risata di Sabo che si allontanava tra i suoi ricordi, tornando al tempo dei giochi, delle promesse, delle speranze a cui apparteneva.
Un tempo che non avrebbe più riavuto indietro, esattamente come quello che stava vivendo adesso, con Rufy.
Tanto valeva approfittarne...

<< Bah, lasciamo perdere.. >> si rassegnò, recuperando la saponetta e iniziando a sfregarla contro il petto dell'altro << vedi di stare fermo! >>
Nonostante il tono severo, ad Ace non dispiaceva nemmeno un po' proseguire la toeletta, e fingersi scocciati, beh.. faceva parte del divertimento.
Non avrebbe mai avuto un'altra occasione del genere per toccare e palpare ovunque, godendosi le reazioni del fratello, senza che Rufy potesse mettere in dubbio le sue innocenti e premurose intenzioni.
Così borbottò qualcosa di superfluo circa il bagno strafigo dei marines mentre gli scivolava coi polpastrelli sui pettorali e distrattamente disegnava i contorni dei capezzoli, sentendoli impietrire gradualmente al suo passaggio. E ancora rincarò la dose, scendendo lungo le costole, gli addominali, il ventre, con tutta la nonchalance di cui disponesse, come se le sue mani finissero lì al puro e semplice scopo di cospargere sapone sulla pelle, e solo per caso andassero a colpire punti sensibili.
Certo la tentazione di lasciarsi coinvolgere troppo dal gioco era dietro l'angolo, ma Ace fece del suo meglio per resistere, almeno fino all'ultima fase.
<< Allora.. quanti membri hai detto di avere in ciurma? >> chiese, e sarebbe passato per il ritratto della candida castità, se quella lucina negli occhi non lo avesse tradito, quando prese a strofinare con cura il sesso del fratello.


che caro.. vuol fare il servizio completo al fratellino, è tanto generoso lui :urca: :sese:
 
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virgo.86
view post Posted on 28/9/2011, 17:48




MfNDa
Rufy D. Monkey

CITAZIONE
<< Si può sapere che cavolo hai fatto tutto il tempo!? >>

<< Noioso! >> rispose mettendo il broncio e continuando a giocherellare con la saponetta che ancora teneva in mano, mentre il fratello continuava imperterrito a strofinargli il torace.
Alzò lo viso verso il fratello, cercando di cogliere il suo sguardo.
Piccole goccioline restavano in precario equilibrio sulle punte dei suoi capelli scuri, come aggrappate ad essi e poi cadevano; alcune creavano increspature sulla superficie liquida, altre scorrevano lungo il collo e le spalle.
Le guance di Ace erano arrossate per colpa del vapore che, aveva anche appannato i vetri degli specchi del lavandino.
Rufy rimaneva in silenzio ma il suo respiro iniziava a farsi più pesante , mano a mano che le carezze di Ace diventavano più intime, lambendo ogni centimetro del suo corpo con sensualità.
<< A -Ace... >> ansimò quando l'altro sfiorò la sua eccitazione , massaggiandola in tutta la sua lunghezza con movimenti regolari.

Avanti e indietro. Indietro e avanti.

Sopraffatto da quel tocco provocante inarcò leggermente la schiena gemendo piano, per poi circondargli il collo con le braccia.
Il rumore dell’acqua che continuava a scorrere accompagnava i suoi gemiti che sembravano rimbombavano in quel piccolo ambiente chiuso.
Annullò la distanza che li separava con un bacio , giocando con la bocca del fratello, mentre le loro lingue si toccavano.
Si staccò da quelle labbra vogliose troppo presto, poi riprese, mordicchiando il lobo dell' orecchio dell'altro.
<< Non avevi detto, che non avevamo tutto il giorno? >> lo provocò sornione, giocherellando con un ciuffo ribelle di capelli dell’altro.

CITAZIONE
che caro.. vuol fare il servizio completo al fratellino, è tanto generoso lui :urca: :sese:

:nono: non si fa Ace! monello!
 
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view post Posted on 13/10/2011, 16:12
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Ace D. Portgas

Al comandante della seconda flotta di Barbabianca, la notizia che le sue generose premure da fratello maggiore stessero scemando in puro erotismo, tanto da coinvolgere irrimediabilmente lui stesso, arrivò tardi, quando ormai poteva farci poco o nulla.
Ebbe i primi segnali d'allarme sentendo il corpo di Rufy tendersi, i suoi gemiti confondersi con lo scroscio dell'acqua, attenuarsi nel vapore che li avvolgeva come tiepida nebbia tropicale e celava allo sguardo i rossori che, Ace ne era convinto, stavano imporporando il viso di Rufy.
Ma poi quelle braccia attorno al collo, quel bacio così afrodisiaco gli trasmisero le sensazioni dell'altro chiare e vibranti, tutte in una volta, correndo lungo la sua schiena come su di un cavo ad alta tensione, per scaricarsi laggiù, all'ultimo traliccio, sede dell'istinto e delle voglie inconfessabili.

CITAZIONE
<< Non avevi detto, che non avevamo tutto il giorno? >>

Appunto, non lo aveva detto?
E allora perché il suo coso se ne stava lì, dritto come una bandiera, pronto all'ennesimo amplesso?
..Bah, inutile chiederselo.
L'unica certezza era che Rufy, alla fine, l'aveva avuta vinta anche stavolta.

<< Infatti >> rispose Ace, gli occhi ardenti di nuove e più esplicite intenzioni <<..se avessimo avuto tutto il giorno, credo che avrei fatto... questo >>
Lo baciò a un lato del collo, a labbra già dischiuse, addentando la pelle come se dovesse mangiarselo -per fortuna la gomma non era commestibile-, leccandola come per ritrovarne il sapore sbiadito dall'acqua. In effetti sembrava già più un morso che un bacio, senza che Ace iniziasse a succhiare tanto avidamente, ma, ehi, non era mica colpa sua se Rufy scatenava quel genere di pulsioni!

<< ..e questo.. >> continuò, staccandosi solo per riprendere l'opera più in basso, ad altezza ombelico, mentre le mani accompagnavano la discesa e accarezzavano bramose ora la schiena, ora i fianchi del fratello, urlando di voglia, di desiderio.. di amore per lui.
<< e poi anche.. questo... >>
Lo pronunciò con una certa trepidazione. Col tono smanioso di chi, dopo essersi già abbuffato di ottimi antipasti, si appresta ad assaporare anche il pezzo forte del banchetto... e siccome quello che aveva davanti era davvero un gran bel pezzo forte, decise di gustarselo ben bene, senza fretta.
Posò le labbra sull'apice dell'erezione di Rufy, in un tocco morbido e tiepido, nettamente in contrasto con la pelle arroventata che sfiorava. Era così duro che sembrava in astinenza da settimane, quel piccolo depravato.. ma non che Ace facesse la figura del puritano visto ciò che stava facendo. Tantomeno considerato ciò che stava pensando.
Lo carezzò con la lingua per tutta la lunghezza, una sola e spietata volta, per poi imprigionarlo nella sua bocca e spingersi più in fondo che poteva, affamato di lui e dei suoi gemiti, di quei brividi che solo loro riuscivano a infondere l'uno nell'altro. Di quel piacere che adesso moriva dalla voglia di sentire esplodere tra le sue labbra.
Tornò indietro e affondò ancora. Ancora, ancora, e ancora.
Ma non bastava.
Strinse le mani sulle natiche del fratello e lo spinse con forza contro di sé, avvolgendolo completamente, tremando d'eccitazione nel sentire quella carne bollente arrivare così in profondità.
Il pensiero che, forse, era meglio smetterla e concludere lì il capitolo doccia non lo sfiorò nemmeno alla lontana.


Una pagina di sozzate assurde, non so se ci rendiamo conto :e.e: Io mi chiudo in convento e se non mi accettano mi infilo nella cassetta della posta :smoke:
 
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virgo.86
view post Posted on 14/10/2011, 19:11




MfNDa
Rufy D. Monkey
CITAZIONE
<<..se avessimo avuto tutto il giorno, credo che avrei fatto... questo >>

Si sentì condurre contro la parete fredda, proprio sotto il getto d’acqua, strappandogli un gemito di sorpresa , e prima che se ne rendesse conto avvertì le labbra dell’altro scendere su di lui, lasciando un altro marchio alla base del collo, mentre si lasciava intrappolare contro la parete..
Sospirò, accarezzandogli i capelli bagnati mentre gli concedeva più spazio, implorando mentalmente di avere di più.
<< ...Nh… >>
CITAZIONE
<< ..e questo.. >>

Avvertì il dolce tamburellio delle piccole gocce calde su di sé rilassandosi contro la parete ormai non più fredda, sentendolo scivolare prima sullo sterno, baciando e mordendo la pelle delicata strappandogli mugolii ed ansiti di assenso, poi , suoi fianchi carezzandolo distrattamente con la punta delle dita facendogli correre molteplici brividi che si arrampicavano veloci sulla sua spina dorsale .
CITAZIONE
<< e poi anche.. questo... >>

Gli scappò un gemito nel sentirlo, infine scendere lentamente verso il basso, accontentandolo, stuzzicando con denti delicati la pelle sensibile facendolo fremere impaziente, mentre scariche elettriche si facevano beffe di lui facendogli inarcare la schiena offrendosi arrendevole a quelle labbra che lo stavano facendo impazzire ...
Fremente, si aggrappò ai capelli corvini del fratello mentre labbra calde prendevano a torturare la pelle sensibile in carezze roventi e appena accennate prima di andare a saggiare finalmente la pelle calda e umida in punta…

Caldo ...


L’aria era calda, la parete era calda, il suo corpo scottava e quelle labbra erano così dannatamente roventi e sensuali mentre si prendevano il suo piacere tra le sue gambe ancora e ancora e ancora, in una danza ipnotica e senza fine, una danza lenta ed incalzante, sensuale ed irrinunciabile.
Gli tremavano le gambe, che intanto sembravano minacciare di non volerlo più reggere da un momento all’altro, mentre ansante gettò la testa all’indietro alla ricerca di quell'aria che sembrava mancargli da quando le sue mani si erano posate sulla sua pelle… Si sentiva soffocare, mentre desiderio ed eccitazione crescevano incontrollabili come l’agitazione che lo scuoteva e i gemiti che incontrollati echeggiavano nella doccia.
Venne violentemente contro l'altro lasciandosi sfuggire qualche goccia sul volto di Ace scivolando poi sulla parete svuotato e privo di qualsiasi forza, incapace di mettere insieme due parole.

CITAZIONE
Una pagina di sozzate assurde, non so se ci rendiamo conto :e.e:

e io non sono da meno :smoke:

 
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view post Posted on 3/11/2011, 23:39
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Ace D. Portgas

Con un brivido di piacere che investì ogni cellula del suo corpo fino a fargli rizzare le carni, Ace avvertì l'eccitazione di Rufy arrivare al limite in un crescendo forsennato di gemiti e tensione.
Il seme caldo del fratello gli riempì la bocca, prorompente e improvviso, come una fiammata di quella che Miryoku e il suo simpatico gruppo di travestiti senza rotelle avrebbe chiamato essenza puva di Evos. Ma mentre accoglieva il sapore dell'altro, mentre avido lo assaporava, attento a non perdersene la più piccola e dolciastra sfumatura, capì che nessun nettare di nessun improbabile dio avrebbe potuto competere.
Quello era il suo sapore. Era il suo Rufy, e non ce ne sarebbe stato un altro uguale, né in cielo né in terra. Né tra i mortali, né tra gli dei.
Si leccò le labbra, più che per ripulirle, per saggiarle un'ultima volta prima che l'acqua le rendesse insipide, quindi si rialzò quanto bastava, andando a posare sulla bocca del fratello un altro piccolo bacio, candidamente.
Da quel lieve contatto si accorse che l'altro respirava affannosamente, tremava quasi, e il cuore gli batteva tanto forte da fargli pulsare le labbra, alla ricerca disperata di ossigeno. Una visione che, di norma, si perdeva o non si godeva mai abbastanza, annebbiato da quelle medesime sensazioni dopo aver corso, pure lui, per i campi elisi dell'orgasmo.
E forse era meglio così, in fondo. Perché Rufy in quello stato era incredibilmente, dannatamente eccitante.
Vedi di calmarti, Marineford sarà praticamente davanti a voi ormai..
Già, calmarsi... una parola, per chi era fatto di fuoco e fiamme.
Strinse Rufy tra le braccia, staccandolo dalla parete su cui stava addossato e si mise in piedi con lui, reggendolo con le sue forze, sicuro, certo che neanche un cataclisma, o l'arrivo alla sede della Marina più plausibilmente, avrebbe potuto spezzare il loro abbraccio.
Tentò di frenare i bollenti spiriti lasciandogli baci sulle labbra, sul collo, come se di quella pelle dovesse saziarsene prima o poi, ma invano. Avere il moro così stretto a sé, che tra le altre cose sfregava contro il suo sesso, demoliva ogni buon proposito.

<< Nh.. Rufy... >>
Era al limite della sopportazione, non c'era verso di tornare indietro.
Quasi muovendosi di propria autonomia, una mano scivolò lungo la schiena del pirata da trecento milioni di Berry, scendendo oltre la sua natica destra, dove fece presa per sollevarlo su di sè, invitandolo ad allacciare le gambe alla propria vita (x). Da quella posizione tutt'altro che comoda, ma attizzante all'inverosimile -Ace si complimentò lautamente della scoperta-, entrò in lui e in un secondo rivisse la stessa ebbrezza in grado di fargli perdere contatto con la realtà, lo stesso senso totalizzante di sentirsi completo, che quel giorno aveva accarezzato più e più volte senza averne mai abbastanza.
Affogò i gemiti di piacere tra le labbra di Rufy, cercando la sua lingua e coinvolgendola in una libidinosa danza a spirale, con l'unico desiderio di leggere in quella frenesia tutta la voglia e l'amore che nutriva per lui.
Gli cinse le spalle usando solo il braccio destro e cominciò a muoversi, così impaziente e avido del suo calore da ignorare la fatica e l'acqua che imperterrita continuava a bagnare i loro corpi. Ma non durò a lungo, per quanto avesse tentato di trattenersi.
Una spinta più intensa delle altre e cedette anche lui, venendo copiosamente, riuscendo solo a stringersi addosso Rufy più che poteva mentre le forze lo abbandonavano tutte in una volta, tanto da costringerlo a poggiarsi con la schiena alla parete.
Si staccò dalla bocca dell'altro ansimando, ancora abbagliato da quell'esplosione surreale di piacere. Non avvertiva nulla al di fuori del suo petto battere all'impazzata contro quello di Rufy... ma in fin dei conti, non c'era altro che desiderasse sentire in quel momento.


bene, Ace è diventato una sex machine, ma la colpa è tutta di quell'immagine
*infila gettone..:Q__* ..ehm o.o' volevo dire *si infila nella cassetta della posta del convento*
 
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virgo.86
view post Posted on 8/11/2011, 14:39




MfNDa
Rufy D. Monkey

Avvertì le labbra del fratello catturare le proprie in un bacio dolcissimo, prima che potesse pronunciare il suo nome per dire qualcosa e quando si avvicinò a lui lo senti serragli le braccia intorno al corpo, in una stretta ferrea, quasi avesse paura che potesse scappargli via... ancora.

"Non questa volta!" pensò sorridendo appena malizioso, mentre l'altro comiciava a mordicchiargli il collo, stringendo i suoi capelli bagnati tra le dita.
La sensazione dell'acqua sulla pelle era stata ormai dimenticata da entrambi e il pirata era troppo impegnato a godersi quelle sensazioni per accorgersene.
Sentì una mano scivolargli lenta e sensuale lungo la schiena, scendendo oltre la sua natica destra.
<< Sono di gomma! Non ne ho biso— Ah! >> cercò di dire per mantenere un pò di autocontrollo prima che l'altro spingendolo ancora contro la parete della doccia, se lo issasse in braccio penetrandolo con un'unica, potente spinta.
<< Oddio, Ace! >> esclamò il pirata tra il dolore e il piacere, aggrappandosi con mani e braccia alla sua schiena, graffiandola.
Si agganciò con le gambe a lui quando Ace iniziò a spingere velocemente fin da subito; con delle spinte decise e violente . Erano dolorose abbastanza da fargli dimenticare spiacevoli ricordi e sensazioni, ma erano anche piacevoli da fargli notare che si era messo a gemere e ad urlare il nome del fratello.
Gli implorò innumerevoli volte di andare più veloce ansimando contemporaneamente nel suo orecchio.
<< Ace … >>
Chinò il capo all'indietro non appena l'orgasmo lo raggiunse, quasi troppo presto: non voleva che finisse. Non così velocemente, almeno.
Ma per la sua testa che era diventata incandescente era decisamente troppo; e venne su di lui, mormorando il suo nome, baciandolo e graffiandolo ancora.

Ho fatto un post minuscolo :sob: gomen
CITAZIONE
Ace è diventato una sex machine,

*si mette in fila con il gettone* trippy
 
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view post Posted on 16/11/2011, 22:01
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WrzMh
Ace D. Portgas

Quando il ritmo cardiaco tornò a normalizzarsi e la lucidità albeggiò negli occhi di Ace, Rufy se ne stava ancora stretto al suo petto, stremato, ma avvinghiato alla sua schiena come se nessuna forza al mondo potesse separarli.
Il pirata di fuoco sorrise in silenzio, tentando di riportare alla mente i baci, i gemiti, i mormorii che invocavano il suo nome, col cuore che sembrava dovesse allargarsi per tutti i sentimenti che lo riempivano: di gioia, di dolcezza, di quell'amore sconfinato che diveniva tangibile quando Rufy si dava completamente a lui. E a testimoniarlo c'erano molto più che il respiro affannato e lo sfinimento generale.
Abbassò un poco la testa e la posò su quella incandescente del fratello, facendo sfiorare appena i loro nasi.

<< Dobbiamo farlo più spesso così >> ridacchiò, ma senza ombra di malizia. Come fosse il piano per l'ennesima marachella da bambini che progettavano sottovoce, mentre Dadan e i banditi di montagna dormivano.
Gli spostò alcune ciocche bagnate dalla fronte e vi depositò un bacio leggero, sentendo sulle labbra la pelle accaldata di Rufy, chiedendosi se la sua piccola peste sarebbe crollata prima dal sonno o dalla spossatezza.
<< ..adesso però andiamo a farci una dormita >>

Si schiodò dalla parete continuando a tenerlo saldamente in braccio e, dopo un'ultima sciacquata sotto il getto caldo, chiuse l'erogatore della doccia e uscì dal box.
Il contatto con l'aria dell'abitacolo gli diede i brividi sulle prime, ma fu presto surclassato da un senso di sollievo che gli ridestò tutti i muscoli dal torpore.
Prese quindi un paio di asciugamani vicino allo specchio appannato per la condensa, ad un angolo del bagno, usandone subito uno per coprire le spalle e la schiena di Rufy.

<< Asciugati bene, vado a recuperare i vestiti >> gli disse una volta tornato in cabina, lasciandolo sul letto. In teoria Ivankov e i suoi avrebbero dovuto svegliarli con un po' di anticipo, dando loro il tempo di rivestirsi.. ma nella pratica lui si vedeva già di fronte a suo nonno e agli ammiragli della marina senza neanche le mutande addosso.
"No grazie" borbottò tra sè e sè, strofinandosi i capelli con l'altro asciugamano, mentre raccattava qui e lì boxer, pantaloni, cintura, e per finire i vestiti puliti di Rufy, che portò direttamente al proprietario.
<< Non addormentarti così, è meglio tenerci pronti.. e oltretutto -ah, questi sono tuoi- >> s'interruppe tirando al fratello i boxer che aveva tentato invano di infilarsi e riprendendo la vestizione da capo << oltretutto ci sono quei depravati in giro >>
La butto lì sul generico, con una smorfia. Ma non poté evitare di lanciare un'occhiataccia furtiva ai segni ormai meno marcati, seppur riconoscibili, dell'uncino di Crocodile sul torace dell'altro.


menomale che i depravati sono gli altri, Ace xD
 
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virgo.86
view post Posted on 20/11/2011, 15:12




MfNDa
Rufy D. Monkey
CITAZIONE
<< ..adesso però andiamo a farci una dormita >>

Senza mollare la presa su di lui, con una mano, Ace afferrò la maniglia del box doccia , incamminandosi verso la stanza adiacente.
Dal canto suo Rufy si strinse di più all’altro per evitare di scivolare a terra, avvinghiandosi con una presa tanto stretta di braccia e gambe, appoggiando la testa sul petto dell’altro: Il battito del suo cuore contro il torace era udibilissimo.
Con tranquillità lo vide spalancare la porta della camera, che non era chiusa a chiave.

La stanza era grande e bianca : l’arredamento standard della Marina. All’esterno degli oblò il sole scintillava imperterrito sulle onde . Ma le notò a malapena. Ad attirare la sua attenzione era il letto bianco e assolutamente enorme al centro della camera.
CITAZIONE
<< Asciugati bene, vado a recuperare i vestiti >>

disse l’altro adagiandolo sul letto.
<< Okay >>, brontolò scivolando verso il centro del letto; una volta lì si accoccolò per bene, abbracciandosi le ginocchia e cominciando a far scorrere lo sguardo tutt'intorno.
La stanza era troppo calda; sentì un velo di sudore addensarsi dietro il collo. Non udì tornare Ace finchè non si ritrovò i propri boxer letteralmente stampati in faccia.
“Alla faccia della delicatezza!” pensò infilandosi i boxer alla rovescia.
CITAZIONE
<< oltretutto ci sono quei depravati in giro >>

<< Non che tu sia da meno! >> mormorò sottovoce sprofondando la faccia in uno dei cuscini lì vicino.
<< Ace?>> chiamò, la faccia ancora premuta contro i cuscini di lino.
Nessuna risposta!

<< Ace? >> riprovò, questa volta sollevandosi dai cuscini.
Vide il fratello in piedi, vicino al letto, che lo fissava con una strana espressione dipinta sul volto.
Si sollevò per inginocchiarsi sul letto. Poi gli mise le braccia la collo e lo baciò dolcemente.
<< Bhè? Che aspetti? Hai bisogno di un'invito? >>

da un pò di tempo a questa parte stò facendo post sempre più corti (e osceni).... me tapina :sob: :sob:



 
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view post Posted on 28/3/2012, 16:27
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Dichiaro la role conclusa.

Ace e Rufy tornano ad essere PG liberi.
Chiudo
 
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